L alimentazione : un conflitto tra economia, pubblicità e risultati scientifici
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1 L alimentazione : un conflitto tra economia, pubblicità e risultati scientifici Giorgio Gilli Prof. Ordinario di Igiene Università degli Studi di Torino
2 LA SALUTE COLLETTIVA Percentuale di morti totali attribuibili ai primi 10 fattori di rischio in Italia, 2002 Fattore di rischio Ipertensione arteriosa Fumo di Tabacco Ipercolesterolemia Sovrappeso/Obesità Inattività fisica Basso apporto di frutta e verdura Comportamenti sessuali a rischio Alcol abuso Inquinamento outdoor Inquinamento indoor Morti % sul totale 21,7 18,8 11,1 10,0 5,0 3,5 0,6 0,6 0,6 0,5 Fattori di Rischio Modificabili Elevata colesterolemia Fumo di tabacco Elevata pressione arteriosa Obesità/sovrappeso Alimentazione errata Scarso movimento Stress fonte: WHO 2002
3 LA MINACCIA SI ESPANDE Hiv/Aids TBC Malaria Malattie Cardiovascolari Tumori Il 60% di tutti i decessi è dovuto alle malattie croniche Si prevede che nei prossimi 10 anni i decessi dovuti a malattie infettive, malattie materno - infantili e carenze nutritive multiple caleranno del 3%. Nello stesso periodo, tuttavia, i casi di morte per malattie croniche aumenteranno del 17%. Questo significa che, se non si interverrà subito, Dei 64 milioni di morti previsti per il 2015, 41 milioni saranno dovuti a malattie croniche Malattie Respiratorie croniche Diabete Stima OMS 2005
4 LE MALATTIE COLLETTIVE n/ abitanti Mortalità per alcune cause in Italia 373,4 286,2 261,4 188,5 75,6 60,7 224,9 218,2 39, ,5 Tumori Malattie del sistema circolatorio Malattie dell'apparato respiratorio Malattie dell'apparato digerente Malattie infettive e parassitarie PRINCIPALI CAUSE NEL PRINCIPALI CAUSE NEL Alla base delle principali malattie croniche ci sono fattori di rischio comuni e modificabili, che causano la maggior parte dei decessi per malattie croniche dieta non salutare; mancanza di attività fisica; consumo di tabacco; Qualità ambientale Etc... WHO, 2006; Istat 2009
5 LA RESPONSABILITA DELLA DIETA Anno , per 100 persone di 18 anni e più ,2 51, , , ,1 3,6 2,8 Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obeso 9,9 L Italia in cifre,istat 2009
6 Prevalenza in Italia di sovrappeso nei bambini. 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 31,8% 9,7% 5,5% 6,0% 6,2% 25,1% anni e di obesita (2002) 25% 20% 15% 10% 5% Tanas R.,Casarini T., Albertini A.,2005 anni
7 Le tappe delle rappresentazioni alimentari nei paesi occidentali Prima del Dopo il 1992 Mangiare di più Mangiare meno Mangiare velocemente Mangiare sano Mangiare giusto Prodotti di base (pane,carne, farinacei) Riduzione prodotti Maledetti (caccia alle kcal, zucchero,grassi) Nuovi prodotti (surgelati, IV gamma, destrutturazione dei pasti) Prodotti simili (senza o più) Piatti tradizionali Prodotti diversi e Varianti (esplorazione, riabilitazione) 52% * 34% * 28% * 22% * 20% * * % del reddito destinata alla spesa alimentare M. Padilla, G. Le Bihan, (1997).
8 SPESA MEDIA MENSILE DELLE FAMIGLIE Anni 1953 e 2006, composizioni percentuali Nel 1953 il consumo alimentare assorbiva il 52% delle spese delle famiglie. Oggi, a fronte delle risorse da destinare alla casa,ai trasporti,ai servizi in genere, l incidenza della spesa alimentare è scesa al 19% Reddito 820 Reddito Per generi alimentari 52% Per generi alimentari 19% L Italia in cifre,istat 2007
9 LA PUBBLICITA IN TV E I CONSUMI ALIMENTARI DEI BAMBINI La piramide alimentare per una dieta sana La pubblicità televisiva per bambini altera la piramide alimentare Broadcasting bad health; Intenational Association of Consumer Food Organizations Cibi grassi e dolci In prevalenza cereali confezionati e molto zuccherati per la prima colazione, alimenti già preparati e pasti dei fast- food
10 LA RESPONSABILITA DELLA PUBBLICITA Odeon TV 60,4 % Italia 1 Canale 5 Rete 4 La 7 Cartoon.net Rai Uno % 10, ,7 22,3 19,9 19, annunci pubblicitari al giorno Percentuale di tempo dedicato alla pubblicità rispetto alla programmazione monitorata Rai Due 8,9 Rai Tre 7,4 Disney Channel 4,1 Media 23, Odeon TV Italia 1 C anale Percentuale di pubblicità indirizzata ai bambini da ogni emittente R ete 4 L a 7 C arto on.net R ai U no % R ai D u e 13 R ai Tre 11 D isn ey C h an nel 3 Media 32,3 Prodotto % Prodotto % Giochi e giocattoli 2 Arredamenti 5,4 Intrattenimento Abbigliamento Cosmetici e Igiene 2,2 3,1 6,6 Prodotti per la casa Veicoli Promo TV 6,1 9 11,2 Percentuale di messaggi pubblicitari per tipologia di prodotto Telecomunicazioni 3,5 Alimentari 26,3 F.Braga Indagine ALTROCONSUMO 2005
11 La classifica europea Spot alimentari trasmessi in alcuni paesi europei LA RESPONSABILITA DELLA PUBBLICITA 592 Polonia Spagna Italia Germania Gran Francia Norvegia * Svezia * Bretagna * MERENDINE IN TV, 1 SPOT OGNI 5 MINUTI 5 GIUGNO 2007 ANALIZZATI GLI ORARI IN FASCIA PROTETTA: NEL 36% DEI CASI I PRODOTTI RECLAMIZZATI CONTENGONO ECCESSIVE QUANTITA DI ZUCCHERI, GRASSI E CALORIE
12 Diffusione dei ristoranti McDonald S Nei paesi in via di sviluppo A livello globale Argentina Cile Polonia Sud Corea Israele Turchia Sud Africa Africa Nord Asia America Europa Europa orientale Latina centrale e orientale occidentale
13 L INSORGENZA DI ALCUNE PAURE ALIMENTARI Suina, aviaria, Sars, "mucca pazza": la psicosi della "pandemia" 7 aprile 2008 Mucca pazza: Coldiretti, psicosi è già costata 2 mld 28 aprile 2009 Usa, cresce la paura febbre suina Oms: «Pandemia evitabile» 09 dicembre 2008 Carne alla diossina, primi sequestri allarme anche per i bovini irlandesi
14 NEL XXI SECOLO...IL DISORIENTAMENTO Negli ultimi anni le famiglie italiane sono state esposte ad alcuni processi che hanno modificato il loro rapporto con l alimentazione come: 1. La riduzione della quota di reddito disponibile per l alimentazione; 2. la destrutturazione dei tempi di vita familiare (con conseguenze sul fronte dei consumi alimentari e della dimensione conviviale); 3. i processi di globalizzazione, l insorgere di alcune paure alimentari legate ad eventi mediatici (es. la Bse) 4. la deriva salutista, che ha promosso la tendenza della medicalizzazione dell alimentazione.
15 La deriva salutista e la medicalizzazione dell alimentazione La domanda dei prodotti salutistici ha registrato, nel corso del quinquennio 2002/ 06, il maggior tasso di crescita dei volumi di acquisto Nell ambito di questo gruppo, molti prodotti hanno raggiunto tassi di incremento a due cifre, come i formaggi, l olio biologico, il riso integrale e lo zucchero di canna. Crescita a due cifre anche per ortaggi e frutta biologica, riferita però solo agli ultimi tre anni. Formaggi bio Ortaggi bio Frutta bio Olio extravergine bio Riso integrale Zucchero di canna Cereali Yougurt Pasta inegrale Pesce fresco Latte fresco di qualità 7,2% 6,5% 5,5% 3,3% 2,8% 15,4% 12,6% 10,4% ,8% 110,4% 127,4% Annuario Istat, Ismea,2007
16 LA RICOMPOSIZIONE: I consumatori hanno adottato comportamenti caratterizzati da un mix di RAZIONALITÀ, EQUILIBRIO, CURIOSITÀ... (SCHIZOFRENIA?) la stabilizzazione della quota di reddito da destinare all alimentazione; una maggiore consapevolezza e razionalità (meno cibo ma di migliore qualità, richiesta di garanzie, fedeltà ai marchi più noti, accesso alle fonti informative) il ricorso ad alcune tipologie di cibi pronti (es. verdure lavate e tagliate) che ha permesso di ottimizzare tempi di vita e tempi di lavoro; conferma della fiducia nell alimentazione mediterranea (sintesi perfetta di gusto, salute e costi contenuti) la sperimentazione di nuovi prodotti e cibi etnici (pesce crudo, frutta esotica, ecc.) Censis, 2007
17 Il successo del paradigma dell agricoltura industriale Lo sviluppo della agricoltura industriale del secolo scorso è stato guidato da due chiari obiettivi: 1. Produrre di più per ettaro in risposta ad un aumento della pressione demografica 2. Eliminare i contadini dalla forza lavoro sostituendo lavoro con capitale 1000 Kg Prodotti industriali Kg di cereali prodotti pro capite 250 Kg Società Pre-industriale Bevande alcoliche Usati per prodotti animali Consumi diretti Società Post-industriale Il crescente uso di inputs tecnologici basati sulla energia fossile ha reso possibile usare meno terreno agricolo per produrre molto più cibo pro capite
18 Come cambiano i costi (in Joules e in $) nel Sistema Agro- Alimentare con lo sviluppo economico di una società Nonostante gli alti costi in Joules e $ in agricoltura la produzione di cibo nei paesi ricchi rappresenta solo il 20% delle spese del Sistema Agro-Alimentare 3400 $/anno 42,4 GJ/anno 80% Costo Post raccolta Post raccolta 80% 680 $/anno 20% Costo produzione Quota spesa dai consumatori sui prodotti alimentari Produzione 20% Energie fossili utilizzate per la produzione alimentare 9,2 GJ/anno Giampietro M.
19 Costo per unità di prodotto alimentare (calcolato sia in termini economici che di energie) Paesi in via di sviluppo Paesi sviluppati Prodotti lavorati, surgelati semi-lavorati confezionati a basso costo Ristorazione collettiva Prodotti pre-cotti Pronti all uso Paesi sottosviluppati materie prime di prodotti agricoli Prodotti stoccati (essiccati o affumicati) VANTAGGI nella produzione di alimenti
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