IL GIOCO (IR)RESPONSABILE

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1 2012 IL GIOCO (IR)RESPONSABILE L'esperienza del Distretto di Sorgono: percezione del fenomeno e prime riflessioni Direttore Ser.D. ASL 3 Nuoro Dott. Massimo Diana Responsabile del progetto Dott.ssa ELENA MECCARIELLO Dirigente Psicologo Ser.D. Sorgono Asl 3 Nuoro

2 IL GIOCO (IR)RESPONSABILE L ESPERIENZA DEL DISTRETTO DI SORGONO: PERCEZIONE DEL FENOMENO NEL TERRITORIO E PRIME RIFLESSIONI Il gioco d'azzardo patologico, una forma di dipendenza comportamentale caratterizzata da un elevato tasso di impulsività e compulsione, rappresenta oggi un disturbo la cui incidenza, sempre più in aumento, si aggira attorno all'1,5-3% della popolazione italiana. Gli obiettivi del presente lavoro sono principalmente quelli di presentare i risultati di una indagine che è stata condotta dal Ser.d. di Sorgono nel proprio territorio di riferimento nell ambito del progetto Il gioco (ir)responsabile. Promozione stili di vita orientati alla salute e al benessere facente parte del Piano di Promozione della Salute 2011/2012 della Asl 3 Nuoro. Le finalità generali perseguite nell ambito del progetto sono state lo studio, l informazione e la sensibilizzazione in merito al gioco d azzardo patologico, un fenomeno che vede coinvolti giovani e meno giovani nella messa in atto di condotte problematiche di gioco, spesso causa di gravi conseguenze dal punto di vista sociale, affettivo, lavorativo, scolastico ed economico. Tra i giocatori patologici si assiste, infatti, oltre ad un'incontrollata perdita di denaro anche ad una maggiore frequenza di problematiche quali disagio coniugale, difficoltà nel rapporto con i figli, perdita del lavoro, problemi penali e disturbi psicologici come ansia e depressione. Il progetto si è articolato in due parti: 1) INDAGINE CONOSCITIVA sul fenomeno del gioco d azzardo nel Distretto Sanitario di Sorgono 1 (Nu) comprendente i Comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono, Teti, Tiana, Tonara. La ricerca, condotta mediante questionario strutturato, ha avuto come finalità l acquisizione di informazioni in merito a: a) la consistenza del fenomeno del gioco d'azzardo problematico nel territorio di Sorgono attraverso la mappatura dei locali di giochi leciti, l identificazione delle caratteristiche del giocatore abituale e del giocatore assiduo e la costituzione, in prospettiva, di un osservatorio sul fenomeno del gioco; b) la percezione del fenomeno del gioco d azzardo nei gestori dei pubblici locali abilitati al gioco lecito presenti nel territorio. Attraverso la ricerca si sono potuti raggiungere obiettivi indiretti quali informare e sensibilizzare gli stessi gestori circa la fenomenologia del gioco d azzardo problematico e sull esistenza, nei Servizi per le Dipendenze della Asl 3 Nuoro, di uno spazio e di un attività specifici per affrontare il problema del gioco d'azzardo patologico. 2) PREVENZIONE NELLE SCUOLE: questa seconda parte del progetto, realizzata nel corso dell annualità scolastica , ha avuto come destinatari insegnanti e studenti delle classi terze delle scuole medie inferiori dei paesi afferenti al Distretto Sanitario di Sorgono. Sono stati effettuati incontri per gruppo classe utilizzando una metodologia che intervallava a momenti di lezione frontale e di esercitazioni pratiche la visione di alcuni video 2 ritenuti efficaci strumenti nell aumentare la consapevolezza dei giovani in merito alle caratteristiche e ai pericoli dell attività di gioco d azzardo. Come si è sviluppata la ricerca: 1) ANALISI LETTERATURA E RICERCHE SUL GAP: si è preso spunto in particolare da alcune ricerche condotte dal Dipartimento Dipendenze della Azienda Sanitaria 8 di Arezzo, dall'associazione di Volontariato "Il Gabbiano" nel Distretto di Casalmaggiore (CR) e dal Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl di Alessandria: si è valutato che tali ricerche potevano avere un'utile replicabilità nel nostro territorio, ancora così poco esplorato rispetto al gioco d azzardo patologico ma anche fortemente bisognoso di informazione e sensibilizzazione in proposito;

3 2) ADATTAMENTO QUESTIONARIO STRUTTURATO: sulla base del questionario predisposto dalla Asl di Arezzo (sottoposto con esiti positivi a studio di fattibilità e riproducibilità) si è cercato di adattare alcuni item presenti nella versione originale alla realtà territoriale sorgonese e si è, inoltre, ritenuto opportuno aggiungere una parte di indagine relativa al gioco del gratta e vinci, non esplorato nella ricerche precedenti. La struttura complessiva del questionario originale è rimasta, tuttavia, invariata. 3) MAPPATURA DEI LOCALI ABILITATI AL GIOCO: si è proceduto inviando ai 13 Comuni interessati una richiesta di collaborazione al progetto Il gioco (ir)responsabile, nella quale venivano illustrate in generale le finalità della ricerca e al contempo si richiedeva l elenco dei pubblici esercizi abilitati al gioco legale presenti nel proprio Comune; la gran parte dei Comuni ha risposto positivamente alla richiesta di collaborazione fornendo al Ser.D. di Sorgono la mappatura dei locali abilitati al gioco con, nella maggior parte dei casi, i dettagli relativi ai nomi dei titolari, gli indirizzi e i numeri telefonici; alcune informazioni tuttavia non si sono rivelate del tutto attendibili (esercizi chiusi, altri nuovi non indicati); 4) COINVOLGIMENTO DEI GESTORI: si è successivamente proceduto ad inviare agli esercenti presenti negli elenchi forniti dai Comuni una lettera informativa in merito al progetto in corso e alle finalità della ricerca che si intendeva realizzare nel territorio, chiedendo la loro fattiva collaborazione nel sottoporsi ad una intervista strutturata con un operatore del Ser.D.. Il coinvolgimento della figura del gestore ci è sembrata utile per diversi motivi: gli esercenti rappresentano degli osservatori privilegiati del fenomeno, il loro atteggiamento in merito al gioco può riflettersi su scelte e politiche importanti inerenti il proprio esercizio commerciale e avere così significative ripercussioni sul fenomeno stesso del gioco d'azzardo patologico. Alcuni dei gestori contattati, che non avevano alcuna forma di gioco nel proprio locale, hanno commentato di aver scelto di non mettere i giochi per non avere "problemi di coscienza sulle spalle"; altri hanno dichiarato di aver rifiutato le richieste dei concessionari di slot machine di mettere nel locale un numero maggiore di macchinette per "non avere troppi problemi con i clienti"; altri hanno affermato di sentirsi quasi obbligati a mettere le slot per il loro forte potere di attrazione in grado di favorire una maggior affluenza di clienti nel locale. L'importanza della figura dell'esercente viene oggi, tra l altro, sottolineata da iniziative, che stanno avendo sempre maggiore diffusione e pubblicizzazione nel territorio nazionale, volte a promuovere i cosiddetti "locali liberi dal gioco d'azzardo" dove, per scelta dei titolari, non sono presenti slot machines e giochi d'azzardo al fine di aiutare i giocatori in difficoltà e le loro famiglie a ridurre il rischio e la tentazione al gioco. 5) PRE-CONTATTO TELEFONICO: il Ser.d. di Sorgono ha proceduto a contattare telefonicamente i titolari dei locali abilitati al gioco chiedendo loro un appuntamento per sottoporsi all intervista strutturata con l operatore; in diversi casi, però, il pre-contatto telefonico non è stato possibile a causa di carenza di dati informativi forniti dai Comuni; in tale circostanza si è proceduto a fissare l appuntamento di persona direttamente presso la sede del locale. Con o senza pre-contatto telefonico si è tuttavia avuto il 100% delle adesioni delle persone contattate le quali hanno manifestato, per lo più, un atteggiamento disponibile e collaborante nel sottoporsi all'intervista. Si è riusciti a raggiungere l'83,60% (n. 51) dei locali presenti nei 13 Comuni. Non sono stati raggiunti n. 10 locali che, per lo più, nei giorni stabiliti per la somministrazione delle interviste, risultavano chiusi per turno, "chiusi per ferie" o non in orario di servizio. 6) SOMMINISTRAZIONE INTERVISTE STRUTTURATE: si è proceduto alla somministrazione vis a vis delle interviste presso ogni singolo esercizio di ognuno dei 13 Comuni. Si sono così potute esplorare le opinioni, conoscenze e percezioni dei gestori sul gioco d azzardo. Il momento dell intervista, oltre all acquisizione di importanti informazioni relative alla diffusione del fenomeno e alle caratteristiche del giocatore d azzardo presente nel territorio, ha consentito di favorire la riflessione e sensibilizzazione dei gestori in merito

4 alle problematiche del gioco patologico e di dare visibilità ai Servizi Ser.d. della Asl di Nuoro come luogo di cura e prevenzione. 7) ANALISI DEI DATI E RISULTATI : Tale attività è consistita nell'inserimento dei dati relativi alle interviste condotte e nella successiva analisi delle frequenze rispetto ai campi oggetto d'indagine. Sono stati raggiunti n. 51 locali abilitati al gioco su 61 indicati dai Comuni (raggiunto complessivamente l 83,60% dei locali segnalati). Sono state condotte in totale n. 52 interviste. La tipologia dei locali ha visto prevalere su tutti la dimensione del bar, anche in combinazione con rivendita tabacchi e ricevitoria (vedi Tab. 1). Emerge una limitata presenza nel territorio di circoli e agenzie scommesse (su 13 comuni rilevata una sola agenzia scommesse, inaugurata qualche mese prima dell effettuazione dell intervista). Tabella 1 TIPOLOGIA LOCALE BAR 23 45,02 BAR TABACCHI 4 7,86 BAR TABACCHI RICEVITORIA 14 27,46% BAR PIZZERIA RISTORANTE 1 1,97 EDICOLA TABACCHI 1 1,97 CIRCOLO 4 7,86 AGENZIA SCOMMESSE 1 1,97 MARKET RICEVITORIA 3 5,88 TOT 51 99,99% Nella gran parte dei locali il materiale pubblicitario sul gioco era presente e ben visibile. La tipologia degli intervistati (vedi Tab. 2) ha visto prevalere la figura del gestore (67,31%) su quella del dipendente (21,15%). Alla voce altro sono stati raggruppati per lo più tipologie di persone quali familiari non appartenenti al nucleo familiare del gestore, collaboratori occasionali e amici di famiglia. Tabella 2 TIPOLOGIA INTERVISTATI GESTORE 35 67,31 DIPENDENTE 11 21,15 ALTRO 6 11,54 TOT % L affluenza ai locali è risultata maggiore nei fine settimana, anche se per il 22,22% degli intervistati non esiste una giornata di maggiore affluenza rispetto alle altre (vedi Tab. 3). Sono stati frequenti i commenti degli intervistati in merito ad un calo generalizzato dei frequentatori negli ultimi anni, in genere attribuito ad una sempre minore presenza di giovani nel territorio, dovuto a fenomeni di migrazione per studio/lavoro verso i capoluoghi di provincia. Tale calo avrebbe portato, nel tempo, alla chiusura di diversi esercizi commerciali.

5 Tabella 3 GIORNATE DI MAGGIOR AFFLUENZA NEI LOCALI (Possibili più risposte) LUN % MART 4 6,35% MERC 1 1,59% GIOV 2 3,17% VEN 5 7,37% SAB 23 36,50% DOM 9 14,29% NESSUNO 14 22,22% TOT 63 91,49% Attraverso il questionario strutturato ci si è concentrati sulla rilevazione della presenza nei locali di tre tipologie di giochi leciti: slot machine, lotto/superenalotto e gratta vinci. Dall analisi dei dati è emerso che ben l 84,31% dei locali ha al suo interno delle slot machines (in media n. 2,11 slot per singolo esercizio), il 33,33% ha il gioco del lotto e/o superenalotto e il 27,46% possiede i gratta e vinci (vedi Tab. 4). Tabella 4 TIPOLOGIA GIOCHI (Possibile la copresenza di più giochi nel singolo locale) SLOT MACHINE 43 84,31 LOTTO/SUPERENALOTTO 17 33,33 GRATTA E VINCI 14 27,46 La presenza di una così elevata percentuale di slot machines nei locali fornisce importanti informazioni in merito alla sempre maggiore disponibilità e accessibilità di tale tipologia di gioco, che determina, a sua volta, un innalzamento del rischio di sviluppo di comportamenti problematici di gioco. La diffusione capillare nel tempo e nello spazio delle slot machines, l'immediatezza della risposta (vincita o perdita) e della riscossione della vincita (consegna istantanea di monete) contribuisce ad aumentare la possibilità che il gioco da occasionale possa diventare un gioco patologico per la persona (Custer, 1984), con ripercussioni sulla sua sfera familiare, sociale, lavorativa ed economica. Rispetto ai locali con slot machines emerge che per l 88,37% degli intervistati non è possibile individuare una giornata prevalente di gioco (vedi Tab. 5) mentre la fascia oraria dove si giocherebbe di più coinciderebbe con la fascia pomeridiana dalle alle 19.30, a cui fa riferimento il 58,14% degli intervistati (vedi Tab. 6) Tabella 5 GIORNATA PREVALENTE DI GIOCO ALLE SLOT NESSUNA 38 88,37% FINE SETTIMANA 4 9,30 LUN 1 2,33 TOT %

6 Tabella 6 FASCIA ORARIA PREVALENTE DI GIOCO ALLE SLOT ,60% ,14% DOPO CENA 1 2,33 INDIFFERENTE 9 20,93 TOT % La letteratura in materia di gioco d azzardo mette in evidenza una stretta correlazione fra dipendenza da gioco e dipendenza da sostanze (Jacobs, Elia, Goldstein (1991), Leisieur, Blume, (1993); Leisieur, Blume, Zoppa (1986); Ramirez, et al. (1983). Leisieur, Blume e Zoppa (1986) hanno dimostrato che su 458 adulti ricoverati per alcolismo o altre dipendenze, ben il 9% di essi aveva anche una diagnosi di gioco d'azzardo patologico e il 10% una diagnosi di gioco problematico. In un'altra indagine condotta da Jacobs, Elia, Goldstein (1991) su 1700 soggetti in trattamento per alcolismo e/o tossicodipendenze il 14% presentava i sintomi del giocatore patologico e il 16% poteva definirsi giocatore problematico. Un item del questionario somministrato agli esercenti mirava ad indagare, nello specifico, la condotta di gioco alle slot e l uso di alcolici ("Vi sono giocatori che assumono bevande alcoliche anche in minima quantità mentre giocano?"). E emerso che chi gioca alle slot beve alcolici, anche in minima quantità, nel 76,74% (vedi Tab. 7). Tale valore percentuale, pur non consentendo di far esplicito riferimento alla presenza, nei giocatori presenti nel territorio, di problematiche legate all'uso/abuso di sostanze alcoliche, fornisce tuttavia un'utile informazione in merito agli stili comportamentali che spesso accompagnano l'azione stessa del giocare. Tali stili comportamentali e di consumo possono rappresentare, essi stessi, un ulteriore rischio di sviluppo, in prospettiva, di problematiche di dipendenza, proprio come evidenziato dalla letteratura sull'argomento. Tabella 7 GIOCO ALLE SLOT + ASSUNZIONE DI ALCOLICI (anche in minima quantità) SI SPESSO 9 20,93 SI QUALCHE VOLTA 24 55,81 NO MAI 6 13,95 NON RISPONDE 1 2,33 NON AMMESSA LA VENDITA DI ALCOLICI 3 6,98 TOT % 76,74% Dai dati è emerso che il giocatore di slot machines nel territorio del Distretto di Sorgono è prevalentemente un uomo (88,37%), di età compresa tra i 31 e i 60 anni (79,07%) che gioca nel proprio paese di residenza o nei paesi limitrofi e che gioca meno di 15 minuti nel 41,86% dei casi e tra minuti nel 39,53% dei casi. Gli intervistati hanno spesso commentato che, per l emergere di sentimenti di vergogna - imbarazzo o per il non voler essere riconosciuti dalle persone residenti, il giocatore tenderebbe a spostarsi nei paesi vicini per poter giocare con maggiore riservatezza. Tale bisogno di riservatezza appare confermato dalle frequenti richieste degli stessi giocatori agli esercenti di spostare le macchinette in un area interna del locale "meno esposta agli sguardi" di conoscenti e clienti in genere. Per quanto riguarda l'argomento "donne e slot machines" se, da un lato, la gran parte degli intervistati ha negato fermamente il coinvolgimento del sesso femminile al gioco delle slot,

7 dall'altro, i commenti hanno spesso portato in evidenza la possibilità di un rilevante sommerso di alcolismo nelle donne del territorio - "il problema delle donne nel nostro territorio è che bevono, di nascosto ma bevono!". In merito alla fascia d'età del giocatore di slot un item del questionario mirava ad indagare la frequentazione nel locale di giocatori minorenni. La delicatezza della domanda e il subentro di resistenze di tipo psicologico o paure di natura fiscale/legale ha probabilmente contribuito al risultato finale: il 100% degli intervistati ha negato la presenza nel proprio locale di minori dediti al gioco delle slot. Qualcuno, però, ha ammesso di accettare, talvolta, che i minori giochino qualora affiancati da un loro familiare. In alcune circostanze sono comunque emerse incongruenze tali da non poter considerare il risultato sulla percentuale dei minori dediti al gioco come un risultato attendibile. In particolare alcuni esercenti mentre, da un lato, negavano la presenza di giocatori minorenni, dall'altro affermavano come fascia oraria prevalente di gioco alle slot quella pomeridiana asserendo che "...i ragazzini la mattina vanno a scuola!". Dalla letteratura e dalle ricerche emerge un allarme importante che riguarda il rischio per i giovani e per gli adolescenti di sviluppare una patologia legata al gioco (Griffiths, 1990; Fisher, 1993). Su un campione di studenti adolescenti in Gran Bretagna è emerso che il 5,6% dei ragazzi presenta problemi legati al gioco d'azzardo patologico (Fischer, 2000); Derevenski e Gupta (2000) stimano che i giovani a rischio di gioco problematico si aggirino attorno ad una percentuale ben più alta, tra il 9% e il 14%; la maggior parte dei giocatori patologici dichiara poi di aver iniziato a giocare tra i 14 e i 15 anni. A discapito di tale aumentato allarme gioco per i giovani si assiste, per contro, ad una tutela, anche legale, di questa fascia di popolazione non ancora sufficiente a salvaguardare e proteggere dai rischi dell azzardo. Tabella 8 SESSO DEL GIOCATORE DI SLOT MASCHIO 38 88,37 FEMMINA 2 4,65 NESSUNA DIFFERENZA M/F 3 6,98 TOT % Tabella 9 ETA DEL GIOCATORE DI SLOT , ,07 OLTRE ,65 TOT % Tabella 10 SLOT: TEMPO DI PERMANENZA AL GIOCO <15 MINUTI 18 41, MINUTI 17 39,53 + DI 1 ORA 8 18,61 TOT %

8 Tabella 11 PROVENIENZA DEL GIOCATORE DI SLOT ARITZO 4 9,30 ATZARA 1 2,33 AUSTIS 3 6,97 BELVI 3 6,97 DESULO 5 11,63 GADONI 3 6,97 MEANA 5 11,63 ORTUERI 3 6,97 OVODDA 3 6,97 SORGONO 3 6,97 TETI 1 2,33 TIANA 1 2,33 TONARA 8 18,60 TOT 43 99,97% Rispetto ai locali abilitati al gioco del lotto e/o superenalotto emerge che per l'82,35% degli intervistati (vedi Tab. 12) le giornate prevalenti di gioco sono quelle delle estrazioni (martedì, giovedì e sabato) mentre la distribuzione del gioco nell'arco della giornata sembrerebbe concentrarsi nella fascia oraria pomeridiana dalle alle (58,82%, vedi Tab. 13). Tabella 12 GIORNATA PREVALENTE DI GIOCO AL LOTTO/SUPERENALOTTO ESTRAZIONI 14 82,35 SABATO 1 5,88 INDIFFERENTE 2 11,76 TOT 17 99,99% Tabella 13 FASCIA ORARIA PREVALENTE DI GIOCO AL LOTTO/SUPERENALOTTO , ,82 DOPO CENA 0 0 INDIFFERENTE 4 23,53 TOT % A differenza del gioco delle slot machines nel lotto/superenalotto la distribuzione del gioco appare più uniformemente distribuito tra i due sessi (vedi Tab. 14) mentre è sempre la fascia d'età tra i 31 e i 60 anni quella più interessata al gioco, che viene infatti citata dal 94,12% degli intervistati (vedi Tab.15)

9 Tabella 14 SESSO DEL GIOCATORE DI LOTTO/SUPERENALOTTO MASCHIO 4 23,53 FEMMINA 4 23,53 NESSUNA DIFFERENZA M/F 8 47,06 NON SA 1 5,88 TOT % Tabella 15 ETA DEL GIOCATORE DI LOTTO/SUPERENALOTTO , ,12 OLTRE TOT % Le puntate effettuate dai giocatori al lotto/superenalotto per il 76,47% non superano i 10 Euro mentre il 17,65% spenderebbe tra gli 11 e i 50 Euro. L' 88,23% dei giocatori, a detta dei gestori, non supererebbe le 4 giocate a settimana (vedi Tabelle 16 e 17). Tabella 16 PUNTATE AL LOTTO/SUPERENALOTTO FINO A , ,65 + di NON SA 1 5,88 TOT % Tabella 17 N. DI GIOCATE A SETTIMANA AL LOTTO/SUPERENALOTTO , ,94 + di 5 1 5,88 NON SA 1 5,88 TOT 17 99,99% L'analisi del gioco del gratta e vinci ha messo in evidenza la non presenza di una giornata prevalente di gioco e l'assenza di una fascia oraria giornaliera preferita dai giocatori (vedi Tabelle 18 e 19). Anche se il 50% degli intervistati riferisce di non notare alcuna differenza tra maschi e femmine nel gioco del gratta e vinci, tuttavia il 35% di essi dichiara un maggior coinvolgimento del sesso femminile in tale tipologia di gioco (vedi Tab. 20), riflettendo un comportamento di gioco in parte legato a differenze di genere, se non altro rispetto al gioco delle slot machines. A detta degli intervistati ciò sembrerebbe legato a fattori culturali e di accettazione sociale, per cui l'acquisto di gratta e vinci, ma anche il gioco del lotto/superenalotto, sembrerebbero moralmente e socialmente più accettabili rispetto al giocare alle slot machine.

10 La fascia d'età principalmente interessata anche in questo caso è quella che va dai 31 ai 60 anni, citata dal 78,57% degli intervistati (vedi Tab. 21). Tabella 18 GIORNATA PREVALENTE DI GIOCO AL GRATTA E VINCI INFRASETTIMANALE 0 0 FINE SETTIMANA 0 0 INDIFFERENTE TOT % Tabella 19 FASCIA ORARIA PREVALENTE DI GIOCO AL GRATTA E VINCI , ,57 DOPO CENA 4 28,57 INDIFFERENTE 1 7,14 NON SA 1 7,14 TOT 14 99,99% Tabella 20 SESSO DEL GIOCATORE DI GRATTA E VINCI MASCHIO 2 14,28 FEMMINA 5 35,71 NESSUNA DIFFERENZA M/F 7 50 TOT 14 99,99% Tabella 21 ETA DEL GIOCATORE DI GRATTA E VINCI , ,57 OLTRE ,14 TOT 14 99,99% Le puntate al gioco del gratta e vinci appaiono concentrarsi intorno ai 10 Euro (71,43%), mentre il numero di giocate a settimana può superare anche le 5 giocate, valore indicato dal 50% dei gestori (vedi Tabelle 22 e 23). I commenti dei gestori sul gioco del gratta e vinci hanno spesso riguardato un calo nelle vendite di questo tipo di gioco rispetto a qualche anno fa, a loro dire associato al fatto che si assisterebbe ad un minor numero di vincite eclatanti rispetto a prima. Tuttavia alcuni intervistati hanno anche commentato la presenza di clienti talmente affezionati a tale gioco da notare in loro, in caso di momentaneo esaurimento dei biglietti, sintomi di tipo "astinenziale" quali nervosismo e agitazione, accompagnati da continue richieste di sollecito nell acquisto.

11 Tabella 22 PUNTATE AL GRATTA E VINCI FINO A , ,57 + di TOT % Tabella 23 N. DI GIOCATE A SETTIMANA AL GRATTA E VINCI , ,71 + di TOT 14 99,99% Al di là della tipologia di gioco considerata, attraverso l'intervista strutturata si è cercato di indagare la percezione dei gestori in merito ai rischi correlati al gioco d azzardo. In particolare, si è voluto esplorare il momento in cui il gioco da sociale e occasionale può diventare problematico per la persona, determinando la compromissione di importanti aree di vita del soggetto. Nell'ambito della presente ricerca non si farà però esplicito riferimento al "disturbo da gioco d'azzardo patologico" secondo i criteri del DSM-IV TR, disturbo difficilmente diagnosticabile per via "indiretta", ma alla categoria dei "giocatori problematici" secondo la classificazione proposta da Custer (1984). Per tale autore i giocatori problematici sono quegli individui che non riuscendo più ad avere il pieno controllo sul gioco iniziano ad avere difficoltà nell'ambito personale, familiare, sociale e lavorativo, senza, tuttavia, giungere ad una "fase di disperazione" assoluta (tipicamente appaiono soddisfatti da 1 a 4 criteri indicati nel DSM-IV TR per la diagnosi del disturbo da gioco d'azzardo patologico). Nell'intervista strutturata la problematicità del gioco è stata valutata attraverso domande generiche indirette e mediante l'analisi del comportamento del gestore stesso in risposta alle comuni criticità normalmente avanzate dai giocatori problematici. Dall'analisi dei risultati emerge una buona consapevolezza degli esercenti in merito ai rischi e alla pericolosità del gioco, nonostante venga connotato come gioco lecito e legale: alla domanda "Ritiene che il gioco possa diventare un problema per la persona, ad es. qualcosa di cui non può fare a meno?" ben il 90,38% degli esercenti ha risposto "si" (vedi Tab. 24). Le motivazioni che spingono le persone a giocare in modo eccessivo, sono per il 38,30% degli intervistati "perché non ne possono fare a meno, non riescono a smettere", per il 29,79% "per fare soldi, per risolvere un problema finanziario" (vedi Tab. 25). Di seguito alcuni commenti degli intervistati: "...è un vizio!"; "...chi gioca è una persona debole", "c'è troppo malessere, ci sono problemi familiari a monte", "...giocano quando hanno i soldi, come i drogati!", "...è una malattia", "...il giocatore malato gioca per perdere, non si accontenta mai! La vincita serve per continuare a giocare, perché è soddisfatto quando mette i soldi", "... giocano inizialmente per fare soldi ma poi non riescono a smettere", ".. non lo sanno neanche perché giocano, non si rendono conto di ciò che fanno", "...è come la droga, inizi piano piano poi ci caschi", "...è una dipendenza!", "... è un passatempo, è un piacere giocare", "...meno soldi ha la persona più gioca", "... il problema nasce dopo la prima vincita", "... cercano di smettere ma non ce la fanno", "... hanno l' illusione di poter vincere ancora".

12 Tabella 24 IL GIOCO PUO' DIVENTARE UN PROBLEMA? SI 47 90,38 NO 5 9,62 TOT % Tabella 25 IL GIOCATORE PROBLEMATICO GIOCA PER? FARE SOLDI - RISOLVERE UN 14 29,79 PROBLEMA FINANZIARIO PERCHE' E' UN PIACERE 6 12,77 PERCHE' NON NE PUO' FARE 18 38,30 A MENO, NON RIESCE A SMETTERE SFUGGIRE AI PENSIERI 9 19,14 QUOTIDIANI TOT % Il 48,07% dei gestori si è visto chiedere spesso o qualche volta del denaro in prestito da un giocatore e ben il 65,38% ha dovuto far presente al giocatore che stava esagerando con il gioco. Il 30,76% degli intervistati riporta di avere avuto problemi con qualche cliente giocatore (vedi Tabelle 26, 27 e 28). Dai numerosi commenti manifestati dagli intervitati è emerso come il comportamento di un giocatore problematico possa divenire motivo di problematicità per il gestore stesso, costretto a dover mettere in atto specifiche strategie comportamentali per gestire situazioni spiacevoli, ma assai comuni, che il giocare in modo eccessivo comporta. Spesso il gestore, in sede di intervista, si è lamentato di dover escogitare il modo per placare il nervosismo e l'aggressività del giocatore in fase perdente; talvolta ha riferito di essere stato costretto a rifiutare le assillanti richieste di cambio di denaro in monete (da utilizzare nei giochi) o richieste di denaro in prestito (in genere raramente restituito); talvolta ha raccontato di essere stato costretto ad anticipare lo spegnimento delle macchinette per non incorrere in ulteriori problemi con alcuni clienti tendenti a permanere nel locale oltre l'orario di chiusura per via del gioco; altri hanno riportato di essere stati incolpati dai giocatori per la mancata vincita in quella giornata o accusati di aver "tarato" a proprio vantaggio la slot machines. Tali situazioni appaiono, se non altro, importanti segnali della presenza di un discreto malessere di alcuni giocatori presenti nel territorio e forniscono utili indicazioni circa l'emergere di un significativo bisogno di azioni di prevenzione, assistenza e cura anche nel Distretto Sanitario di Sorgono in materia di gioco d'azzardo patologico. Tabella 26 Ha mai avuto clienti che le hanno chiesto denaro in prestito per poter continuare a giocare? SI QUALCHE VOLTA 23 44,23 SI SPESSO 2 3,84 NO MAI 27 51,92 TOT 52 99,99% 48,07%

13 Tabella 27 Ha mai fatto presente ad un giocatore che stava esagerando? SI QUALCHE VOLTA 19 36,54 SI SPESSO 15 28,84 NO MAI 18 34,61 TOT 52 99,99% 65,38% Tabella 28 Le è mai capitato di avere problemi con clienti giocatori? SI QUALCHE VOLTA 12 23,07 SI SPESSO 4 7,69 NO MAI 36 69,23 TOT 52 99,99% 30,76% La parte finale dell'intervista strutturata si è concentrata sulla costruzione dell'identikit del giocatore problematico presente nel territorio sorgonese. Degli intervistati il 59,61% (N=31) ha riconosciuto tra i loro clienti dei giocatori problematici (vedi Tab. 29). A questi gestori è stato chiesto di fornire un identikit del giocatore problematico, indicandone a grandi linee le caratteristiche principali. Dall'analisi delle loro risposte è emerso che, a conferma in parte dei dati precedenti e in sintonia con i dati epidemiologici italiani e internazionali sul fenomeno del gioco d'azzardo, il giocatore problematico è prevalentemente di sesso maschile (96,77%), ha un'età compresa tra i 31 e 60 anni (74,19%), non ha una giornata prevalente di gioco (93,55% - "gioca sempre e ogni volta che può") e ha problemi di natura familiare (90,32%), economica (70,97%), coniugale (29,03) e lavorativa (12,90%). Tabella 29 E a conoscenza di clienti che hanno o hanno avuto problemi legati al gioco? SI 31 59,61 NO 21 40,38 TOT 52 99,99% Tabella 30 SESSO DEL GIOCATORE PROBLEMATICO MASCHIO 30 96,77 FEMMINA 0 0 NESSUNA DIFFERENZA M/F 1 3,23 TOT %

14 Tabella 31 ETA DEL GIOCATORE PROBLEMATICO , ,19 OLTRE ,23 TOT % Tabella 32 GIORNATA PREVALENTE DI GIOCO DEL GIOCATORE PROBLEMATICO INFRASETTIMANALE 1 3,23 FINE SETTIMANA 1 3,23 INDIFFERENTE 29 93,54 TOT % Tabella 33 PROBLEMI DEL GIOCATORE ECCESSIVO (Possibili più risposte) FAMILIARI 28 90,32 ECONOMICI 22 70,97 CON IL PARTNER 9 29,03 DI LAVORO/SCUOLA 4 12,90 CON GLI AMICI 3 9,68 CON LA GIUSTIZIA 1 3,22 NON SA 5 16,13 La distribuzione del gioco per fascia oraria del giocatore problematico appare indifferente nel 48,39% dei casi o concentrarsi il pomeriggio nel 32,25% degli intervistati. Tabella 34 FASCIA ORARIA PREVALENTE DI GIOCO DEL GIOCATORE PROBLEMATICO MATTINA 4 12,90 POMERIGGIO 10 32,25 DOPO CENA 2 6,45 INDIFFERENTE 15 48,39 TOT 31 99,99% Il 57,69% degli esercenti era a conoscenza della presenza di un servizio per il trattamento del gioco d'azzardo patologico all'interno della Asl Nuoro e il 76,92% si è detto interessato a ricevere informazioni sull'argomento, compresi gli esiti della presente ricerca (vedi Tabelle 35 e 36)

15 Tabella 35 Sa che alla ASL c è un servizio per i giocatori problematici? SI 30 57,69 NO 22 42,31 TOT % Tabella 36 Sarebbe interessato a ricevere informazioni sull argomento? SI 40 76,92 NO 10 19,23 NON SA 2 3,85 TOT % La gran parte dei gestori ha, infine, menzionato lo Stato quale principale responsabile dell'implementazione e capillarizzazione smisurata delle diverse forme di gioco. Diversi esercenti hanno, ad esempio, lamentato di subire significative pressioni dai concessionari delle slot machines (anche in virtù delle nuove direttive sempre più orientate alla diffusione di tale tipologia di gioco), per aumentare il numero di slot all'interno del locale oltre quelle già presenti. CONCLUSIONI Ad una prima analisi dei risultati dell'indagine emerge che, per quanto il territorio della barbagiamandrolisai possa essere prevalentemente caratterizzato da una tipologia di utenza che afferisce ai Ser.d. locali per problematiche per lo più di alcolismo, il gioco d'azzardo problematico appare altresì essere presente in questo territorio e, stando ai trend nazionali ed europei in materia di evoluzione di tale tipologia di disturbo, potrebbe divenire rapidamente sempre più incidente e rilevante anche nel nostro contesto di riferimento. Se 31 intervistati sono stati in grado di riconoscere tra i loro clienti dei giocatori problematici tale valore numerico è plausibile che possa tradursi, ben presto, in bisogni effettivi e urgenti in termini di prevenzione, assistenza e cura, a cui i servizi sanitari devono poter essere in grado di rispondere tempestivamente ed efficacemente. Rispetto alla tipologia di gioco quella che appare caratterizzata da un maggior rischio di pericolosità per la persona, a detta degli esercenti, appare il gioco delle slot machines. La letteratura scientifica attualmente non sembra ancora in grado di confermare questa opinione (Dowling, et al 2005), si rendono, infatti, necessarie indagini di popolazione su larga scala per determinare quali siano (se ci sono) le forme d'azzardo maggiormente addittive; tuttavia ciò che appare evidente è che il gioco d'azzardo elettronico (spesso chiamato "cocaine-crack del gioco d'azzardo) costituisce, in tutto il mondo, la forma di gioco predominante presentata dai giocatori d'azzardo problematici e patologici che afferiscono ai Servizi di cura. Giocare alle slot significa, infatti, rispetto ad altri giochi: estraniarsi dalla realtà (gioco in solitudine), poter giocare ad ogni ora e in ogni luogo (gioco globalizzato), poter permanere a lungo nel luogo di gioco, poter riscuotere immediatamente la vincita ma anche rigiocarla immediatamente, aumentando così la frequenza delle scommesse e le somme di denaro investito. Tali fattori rappresentano un nuovo modo di giocare, non più differito nel tempo ma immediato e rapido,

16 votato al consumo, che per tali caratteristiche contiene in sé un maggiore rischio di favorire, in personalità vulnerabili, lo sviluppo di comportamenti problematici o patologici di gioco. Di seguito alcuni commenti dei gestori riportati in sede di intervista inerenti la pericolosità delle slot machine: "il fatto che ora le macchinette pagano subito in monete porta il giocatore a rigiocare subito quanto vinto... prima invece la vincita si riscuoteva in cassa e in quel lasso di tempo il giocatore poteva decidere di andare via..."; "...sono più pericolose del lotto e del superenalotto dove c'è l'attesa per vincere grandi somme... nelle slot ciò che attira è la vincita immediata..."; "...la giocata è velocissima, in 5 minuti perdi 50 Euro". Il gioco delle slot machines sembrerebbe, inoltre, associato ad una maggior difficoltà di gestione, da parte dell'esercente, delle criticità insite nelle peculiarità del gioco stesso, con l'inconveniente per il gestore di dover a volte rifiutare e a volte aderire alle richieste, spesso spropositate, dei giocatori accaniti. Di seguito alcuni commenti esemplificativi: "... mettono la partita inattiva per andare al bagno e non perdere, secondo loro, il ciclo vincente...", "... se devono assentarsi per qualche motivo lasciano la monetina inserita per non far giocare nessun altro o mi chiedono di spegnere le macchinette..."; "...ho dovuto mettere dei limiti sennò era un continuo spegnere la macchinetta... e poi non si può spegnere la slot perché è collegata"; "...quando le cose vanno male danno la colpa alla macchinetta dicendo che è truccata e si creano discussioni"; "...i clienti nervosi, danno la colpa a me se la macchinetta non paga"; "...quando perdono danno pugni alle macchinette e non sai come prenderli"; "i giocatori stessi litigano tra di loro dicendosi: "non tenere la mia macchinetta occupata!"; "...a volte diventano permalosi e mi dicono "che cosa stai guardando!?, gira lo sguardo!"; "...le discussioni sono all'ordine del giorno perché diventano più scorbutici, più nervosi" "...ho visto persone che prima non giocavano per niente e poi sono diventate peggio degli altri"; "...a volte sembrano matti, si fissano, sono convinti che la macchinetta stia per pagare e non vogliono essere in alcun modo disturbati"; "... ad un certo punto si possono giocare tutto, orologio, moto, anche la moglie!"; " alle macchinette vedo persone non allegre, fissate, serie, non giocano per piacere ma perché non riescono a smettere"; "...il problema nasce dopo la prima vincita, si illudono di poter vincere ancora". Alla luce di tali considerazioni, per promuovere una cultura di gioco "sano, accrescitivo e pulito" non si può non coinvolgere attivamente anche la figura dell'esercente, favorendo la messa in atto, da parte delle istituzioni, di campagne strutturate di responsabilizzazione dei gestori promuovendo per loro dei momenti formativi che abbiano come obiettivo, ad esempio, la miglior gestione dell attività commerciale in senso lato e l'acquisizione e attuazione di una professionalità etica, in una visione di tutela della popolazione in generale e dei minori che possono trovarsi a rischio di dipendenza da gioco. Sulla base di quanto emerso dalla presente indagine, dalle percezioni e commenti degli esercenti e da quanto la letteratura sull'argomento evidenzia, è possibile affermare che il gioco d'azzardo non è più un fenomeno circoscritto ad una limitata cerchia di individui, ma vede coinvolti giovani e meno giovani appartenenti ad ogni classe sociale e culturale che quotidianamente e con grande "facilità" accedono ai sempre più diversificati luoghi di gioco presenti nel territorio. In un'ottica di salute pubblica il gioco d'azzardo si configura come un problema che coinvolge non solo il giocatore e la sua famiglia ma tutta la comunità locale (Korn & Shaffer, 1999; Korn et al. 2003). L'emergere di segnali importanti relativi alla presenza di comportamenti problematici di gioco anche in un territorio come quello della barbagia e del mandrolisai, rende necessaria l'individuazione di strategie di intervento valide, sia in termini di cura che di prevenzione, da indirizzare a singoli individui, famiglie, gruppi e comunità locale allargata. La scuola si configura come un altro ambito d'intervento privilegiato per la promozione di una cultura di gioco "sano, accrescitivo e pulito", in cui il protagonista ridiventa il divertimento, nella sua forma più salutare per l'individuo, la voglia di socializzare e di crescere attraverso l'acquisizione di competenze e abilità personali e sociali, principali fattori di protezione dal disagio e dalla patologia.

17 Elena Meccariello Dirigente Psicologo Ser.D. Sorgono Asl 3 Nuoro Note 1) Sorgono è un piccolo centro del nuorese che sorge a circa 700 mt. sopra il livello del mare. Si trova collocato esattamente nel centro geografico della Sardegna. Consta di 1761 abitanti (dati Istat 2010) e rappresenta il centro di maggiore rilievo della subregione del Mandrolisai, identificandosi come punto di riferimento per la popolazione del circondario per i servizi socio-sanitari e assistenziali. A Sorgono fa capo uno dei quattro Distretti Sanitari della Asl di Nuoro a cui afferiscono i paesi di Aritzo, Atzara, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara. La superficie è interamente montana e, per la normativa europea, viene considerata zona svantaggiata. Nel territorio complessivo comprendente i 13 Comuni sono presenti circa abitanti, ovvero l 1% della popolazione residente in Sardegna. La bassa densità abitativa (27,92 abitanti per Kmq) e la consistenza dei fenomeni di spopolamento (dal 1962 al 1999 decremento della popolazione pari al 29%) confermano le difficoltà di questo territorio nell attrarre risorse umane e nel mantenimento dei livelli esistenti. L età media della popolazione è di 44.7 anni, l indice di natività pari a 6.8, l indice di vecchiaia assume valori particolarmente elevati (circa 190). Nel suo complesso l area appare caratterizzata da difficoltà economiche e sociali, con elevata disoccupazione giovanile e livello medio culturale insoddisfacente (solo 7-8 giovani su 10 prosegue gli studi dopo la scuola dell obbligo). 2) Video Il caso, Lucky, non si può influenzare! e Storie di gioco, realizzati dal Centre québécois d excellence pour la prévention et le traitement du jeu, Università di Laval, Quèbec Canada - traduzione italiana e adattamento a cura di Associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze. Riferimenti bibliografici American Psychiatric Association (1994). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Masson, Milano. Associazione di Volontariato Il Gabbiano (2007). Progetto di prevenzione all uso di sostanze e comportamenti a rischio: Progetto IN.contro - Ricerca sul gioco d azzardo. Bellio G., Fiorin A. (2003) Il gioco d'azzardo patologico: stato dell'arte. Psichiatri di comunità, vol. 2 n. 4/200, Bignazoli, A., Capelli M., Capitanucci D., Smaniotto R. et al. (2005) Il Gioco d'azzardo nel territorio. Prospettive sociali e sanitarie n. 1/2005, 12-18, Pavia. Capitanucci, D e Carlevaro, T. (2004). Guida ragionata agli strumenti diagnostici e terapeutici nella dipendenza da gioco d'azzardo, cd-rom, Hans Dubois Ed., Bellinzona (CH). Carlevaro, T. (2004) Psicoeducazione per chi ha problemi di gioco d'azzardo eccessivo, cd-rom, Hans Dubois Ed., Bellinzona (CH). Custer, R.L. (1984) Profile of the pathological gambler. Journal of Clinical Psychiatry, 45 (12), 35-8 De Luca R. (2001) Auto aiuto e terapia per i giocatori d'azzardo e le loro famiglie in Italia: esperienze e prospettive. Atti II ConvegnoNazionale, Campoformido (Udine) Derevensky J. L., Gupta R. (2000), Prevalence estimated of adolescent gambling: a comparison of the SOGS-RA, DSM-IV-J and the GA questions in Journal of gambling studies, 16 (2/3), pp Dowling N., Smith D., Thomas T. (2005) Electronic gaming machines: are they the crack-cocaine of gambling?. Addiction, Volume 100, Issue 1, 33-45, January 2005 Fischer, S. (2000). L'impatto del gambling sul tessuto sociale. In M. Croce, R. Zerbetto (2001). Il gioco e l'azzardo. Il fenomeno, la clinica, le possibilità d'intervento. Milano, Franco Angeli. Fisher, S. E. (1993). Gambling and pathological gambling in adolescents. Journal of Gambling Studies, 9, 3, Griffiths, M. D. (1990). The acquisition, development and maintenance of fruit machine gambling in adolescence. Journal of gambling studies, 6, 3, Jacobs, D.F., Elia, C., Goldstein M. (1991). Prevalence of problem gambling among hospitalized male adult substance abusers. Presented at the First National Conference on Gambling, Behaviour Duluth, Minnesota.

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