soft skills e comportamento organizzativo

Transcript

1 proposte formative soft skills e comportamento organizzativo a cura di Randstad Hr Solutions

2 Randstad Hr Solutions le linee di business bilancio di competenze counseling e tutoring politiche attive employer branding RPO TPO APO outplacement riqualificazione professionale Hr Solutions training dpt full hr services Virtual Recruitment Service progettazione e delivery di percorsi formativi gestione dei finanziamenti per la formazione hr and organization consulting 2

3 Randstad Hr Solutions sviluppo e professionalità con le soluzioni Randstad il nostro approccio strong concepts: progettazione ad hoc e processi collaudati best people: team di consulenti hr costantemente aggiornati excellent execution: servizio accurato in ogni dettaglio superior brand: possibilità di essere unico partner e fornitore di servizi in ambito HR our values to know: modelli e competenze Hr consolidate a livello internazionale to serve: efficacia ed efficienza nell erogazione del servizio to trust: partnership, fiducia e crescita perfect match garantiamo l incontro perfetto tra l esigenza del cliente e servizi HR eccellenti 3

4 Randstad Hr Solutions indice delle proposte comunicazione efficace public speaking teamworking lead the leadership negoziazione commerciale complessa gestione dei conflitti lateral thinking: tecniche di problem solving gestirsi nel tempo 4

6 comunicazione premessa: la comunicazione è comportamento Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare. Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin e Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, 1967 Il modello a cui facciamo riferimento è quello della Pragmatica della Comunicazione Umana sviluppato da Watzlawick nel Il presupposto fondante è che è impossibile non comunicare, perchè ogni comportamento è, di per sé, comunicazione, invia un messaggio agli altri, che lo si voglia oppure no. Nella comunicazione si apre la relazione, quindi la relazione con l'altro è già implicita nella stessa esistenza umana. L'identità personale, quello che noi pensiamo di noi stessi e quello che pensiamo che gli altri pensino di noi, si mette assieme, pezzo dopo pezzo, in tutti gli scambi di parole e azioni che abbiamo con gli altri. Ogni comunicazione implica un impegno e perciò definisce la relazione : la comunicazione non soltanto trasmette informazione, ma al tempo stesso impone un comportamento e ogni comportamento è, insieme, azione e risposta ad un'altro comportamento in un processo di interazione circolare. 6

7 comunicazione obiettivi consapevolezza, capacità, emozioni, flessibilità aumentare la consapevolezza dell importanza di una comunicazione efficace e dell impatto del proprio stile comunicativo nella relazione con i colleghi e con altri interlocutori (clienti/fornitori, sfera personale) favorire il riconoscimento e l utilizzo ottimale delle proprie abilità comunicative e delle proprie risorse personali allenare a riconoscere e utilizzare al meglio le emozioni proprie e dell interlocutore nel processo comunicativo aumentare la flessibilità di adattamento al linguaggio verbale del proprio interlocutore sperimentare le variabili critiche coinvolte nel processo di comunicazione all interno del lavoro di gruppo e tra gruppi 7

8 comunicazione programma la comunicazione efficace: il primo strumento per produrre il cambiamento durata: 2 giornate target: 12 persone circa contenuti: i principi della comunicazione comunicazione verbale, non verbale, paraverbale assertività, aggressività, passività, collaborazione empatia e atteggiamenti pregiudiziali la gestione del conflitto l ascolto attivo la pragmatica della comunicazione gli assiomi la comunicazione efficace il feedback l ascolto gli stili comunicativi 8

10 public speaking obiettivi e metodologia Il percorso di formazione si propone di lavorare attraverso un approccio esperienziale sullo sviluppo della capacità di realizzare presentazioni efficaci in pubblico. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a gestire le proprie emozioni e i punti di forza delle proprie abilità comunicative per realizzare performance efficaci di fronte ad ogni tipologia di pubblico La metolodogia è pratica, orientata alla soluzione (Solution Focus approach), direttamente rivolta alla strategia da utilizzare, senza teoria. - esercizi finalizzati al superamento di barriere e difficoltà relazionali - tecniche di recitazione per potenziare voce, attenzione e presenza scenica - simulazioni e role play, e feed back: realizzazione del caso da mettere in scena - l utilizzo della telecamera come strumento di monitoraggio della propria immagine, utile per sviluppare un punto di vista critico sul proprio impatto comunicativo 10

11 public speaking programma durata: 2 giornate target: 10 persone circa contenuti: Enunciare e presentare sono sinonimi? La capacità del relatore di interessare e coinvolgere i partecipanti sui temi dell incontro Superare le barriere : il controllo della tensione emotiva Respirazione e controllo: dello stress ed emozione, l'ascolto attivo La voce: articolazione, pronuncia, la direzione Tre linguaggi: per attirare l'attenzione: verbale, paraverbale, non verbale Esame e ricerca: del rituale della performance: le credenze potenzianti Messinscena della propria presentazione Contatto visivo e uso della voce La gestione delle obiezioni La postura del relatore Utilizzo di esempi e metafore Meta-comunicazione Forma diretta della comunicazione, assertività Pianificazione e preparazione dell incontro Contenuti, modalità espositive e concetti chiave Le fasi dell esposizione: apertura dell incontro, dichiarazione di metodo, introduzione, presentazione, prove e t Vivere l esperienza di una presentazione in pubblico sperimentando gli strumenti appresi nel corso Il training prevede esercizi esperienziali e pratici finalizzati al superamento di barriere e difficoltà relazionali, allo studio del linguaggio del corpo per interpretare il significato delle propria postura e gestualità, ad esercizi di respirazione, tecniche per sviluppare voce e presenza scenica ma soprattutto riprogrammazione delle proprie convinzioni limitanti in nuove credenze potenzianti. 11

13 team working premessa metodologica Ogni persona dà senso alla propria esperienza e agisce nelle relazioni con gli altri a partire da un insieme di premesse, valori e credenze personali in parte trasmessi dalle generazioni e in parte costruiti all'interno di una rete di relazioni, in cui gli aspetti cognitivi, emotivi ed affettivi sono elementi costitutivi intrecciati tra loro e con gli aspetti di contesto. La realtà quindi non è considerata in modo oggettivo e indipendente da colui che la esperisce, ma piuttosto è conosciuta e costruita attraverso lenti personali con cui il singolo attribuisce i significati e che assumono il ruolo di abitudini cognitive, di regole che presidiano la conoscenza, influenzano i comportamenti e sono di volta in volta rinegoziate all interno delle relazioni. La realtà che ciascuno di noi percepisce e conosce, dunque, è solo uno dei tanti mondi possibili che si incontra necessariamente con altre molteplici visioni. Ciò diventa un presupposto fondamentale che guida i nostri interventi quando lavoriamo per lo sviluppo delle persone all interno dei team. Solo una gestione attiva delle differenze permette di costruire alleanze, integrare diversi mondi possibili, ampliare le possibilità di visione e di azione, per dar vita a qualcosa che prima non esisteva e che certamente può generare valore aggiunto e ricchezza. 13

14 team working il metodo Il processo di apprendimento attraverso l esperienza consente lo scambio continuo e circolare di informazioni tra l individuo e l ambiente, comprese le relazioni con gli altri. Noi costruiamo una realtà esperienziale ogni volta che condividiamo significati, linguaggi condivisi, cultura nell ambito di uno specifico contesto, in cui ciascuno è portatore di un proprio set di premesse, valori, idee, rappresentazioni simboliche e attribuzioni di significato che formano la propria visione del mondo. I percorsi prevedono l utilizzo di metodologie attive, progettate ad hoc, finalizzate al coinvolgimento delle persone da un punto di vista cognitivo, fisico ed emotivo, al fine di assicurare la ricaduta aziendale dei salti di qualità. Attraverso esperienze concrete, sperimentazioni individuali e di gruppo, outdoor training e pillole di teoria, viene attivato un processo di riflessione personalizzato e condiviso finalizzato ad accelerare l apprendimento e la progettualità personal-professionale. 14

15 team working programma durata: 2 giornate target: 12 persone circa contenuti: dal gruppo al team, verso al risultato metodo e strumenti per il team working: brainstorming, pensiero creativo, problem solving, riunioni e aggiornamenti il gruppo come incontro di visioni cognitive e relazionali differenti come riconoscere il valore aggiunto portato dal team e potenziarlo riconoscere, utilizzare al meglio e trasferire nei vari contesti e team di lavoro, le proprie abilità personal professionali passare da gruppo a team : l interdipendenza e la co-costruzione di nuovi significati le variabili coinvolte nel team working: obiettivo, metodo, clima ruoli e funzioni all interno del team la comunicazione funzionale al team di lavoro: feed back, motivazione continua, apprendimento continuo gestione dei conflitti: comunicazione assertiva e costruttiva, gestione delle emozioni, raggiungere i risultati e migliorare le relazioni 15

17 Lead the leadership un approccio al tema della leadership Stay hungry, stay foolish Steve Jobs, Stanford University di Palo Alto, 12 giugno 2005 I grandi leader accendono l entusiasmo e animano i propri collaboratori. Per spiegare la loro efficacia, si fa riferimento alla strategia, alla lungimiranza e alla carica. Tuttavia, la grandezza di un leader si fonda sulla capacità di far leva sulle emozioni: il successo di un leader dipende da come agisce. È fondamentale orientare le emozioni nella giusta direzione: l emozione, infatti, è il motore dell azione e nulla avviene finché non si agisce. quindi? Il progetto formativo si pone l obiettivo di trasmettere ai team leader l importanza dell agire il proprio ruolo tenendo in considerazione gli aspetti principali che caratterizzano il buon leader che, quindi, potrà raggiungere gli obiettivi unendo efficacia ed efficienza. 17

18 lead the leadership i fattori in gioco COMUNICAZIONE E RELAZIONE Sviluppo di un sistema di comunicazione efficace che contribuisca alla costruzione di relazioni collaborative. Utilizzo dello strumento del feedback. SELF EMPOWERMENT Proattività, auto-efficacia, coraggio manageriale, desiderio di realizzare, cogliere le opportunità invece dei vincoli, consapevolezza e miglior utilizzo delle proprie risorse personal professionali LEADERSHIP La leadership situazionale EFFICACIA OPERATIVA DEL TEAM Sviluppo di meccanismi operativi e/o condivisione di nuove modalità gestionali (es. riunioni, project work, processi di lavoro e di comunicazione interfunzionale, ecc.) orientati a risultati concreti nel breve termine e attenti all impatto strategico nel medio-lungo periodo. 18

19 lead the leadership programma durata: 2 giornate contenuti: target: 12 persone circa leadership premessa: le mappe e la costruzione sociale della realtà le componenti del ruolo manageriale: autovalutazione degli elementi strategici del ruolo nel proprio contesto organizzativo autovalutazione preliminare sui propri punti di forza e aree di miglioramento visioni di leadership essere un capo: manager e leader il ruolo e le funzioni del leader leadership e motivazione un modello di riferimento per l esercizio della leadership professionale leader come coach il team e la sua gestione il gruppo: definizioni le dimensioni in gioco il ciclo di vita del team profili motivazionali nel team obiettivi, metodo, organizzazione dei ruoli e clima il processo di delega le leve per motivare i collaboratori il leader nella gestione del cambiamento: promotore di flessibilità e apprendimento 19

21 negoziazione commerciale complessa approccio e obiettivi Il nostro approccio si caratterizza per la sua modalità interattiva, in cui i partecipanti hanno la possibilità di conoscere nuovi strumenti teorici che immediatamente discutono attraverso esempi concreti e poi sperimentano con esercitazioni e simulazioni specifiche. La modularità degli interventi consente una costante sollecitazione dei partecipanti, che alternano alla formazione periodi di reale attività lavorativa. In quest ottica la formazione viene intesa come luogo di pratica e addestramento ove esercitarsi su elementi a volte nuovi e a volte già conosciuti, proprio con lo spirito di mantenere viva e ben allenata la capacità di automiglioramento. Obiettivi del training: Saper individuare i bisogni e i desideri del cliente Saper individuare la proposta che meglio soddisfa il cliente Saper gestire e guidare la trattativa Saper gestire le obiezioni Essere sempre focalizzati sul problema, non sulla persona 21

22 negoziazione commerciale complessa programma durata: 2 giornate target: 12 persone circa contenuti: programma i bisogni umani e le leve motivazionali analizzare i bisogni del cliente ascolto attivo domande le tecniche di comunicazione la strategia negoziale sui principi (Harvard Negotiation Project) approccio win/win e assertività elementi e tecniche di comunicazione strategica la gestione delle obiezioni linguaggio non verbale e paraverbale ascolto attivo e riconoscimento dei segnali deboli l uso delle storie nella vendita tecniche di persuasione identificare le argomentazioni più adatte ai diversi interlocutori creare un'argomentazione di vendita e svilupparla consolidare la visita preparando il prossimo incontro presentare il prezzo costruire e mantenere il rapporto con il cliente 22

24 negoziazione e gestione dei conflitti premessa La negoziazione e i comportamenti mediativi sono un elemento quotidiano nella vita in azienda e nascono dalla necessità di mediare in situazioni complesse con i colleghi, superiori, collaboratori. Per questo occorre che tutto il gruppo sviluppi capacità di visione, adattando gli stili di comunicazione e individuando soluzioni condivise per contribuire al miglioramento del clima organizzativo e della capacità del gruppo di raggiungere gli obiettivi. Negoziare significa, infatti, conoscere i propri obiettivi e quelli delle altre parti coinvolte per individuare lo spazio in cui possano convergere, generando relazioni di lungo periodo reciprocamente soddisfacenti. L atteggiamento negoziale è una delle basi della gestione e trasformazione dei conflitti. Il modo con cui è gestito il conflitto all'interno del gruppo può divenire un elemento utile per il team di lavoro o l inizio di una spirale di contrapposizione che interferisce con l'efficacia del lavoro svolto e con un clima di lavoro salutare. 24

25 negoziazione e gestione dei conflitti premessa Il percorso ha l obiettivo di analizzare le origini e le conseguenze dei conflitti e di sperimentare tecniche di gestione del conflitto, prevenendolo e trasformandolo in una negoziazione. Il corso fornirà ai partecipanti le abilità per gestire negoziazioni complesse in modo strategico e produrre accordi reciprocamente vantaggiosi in una prospettiva di lungo periodo. Il percorso consente ai partecipanti di: comprendere la struttura che identifica la negoziazione efficace identificare le strategie negoziali appropriate per le differenti negoziazioni sperimentare queste attitudini in un ambiente di apprendimento di gruppo generare un miglioramento misurabile delle performance individuali 25

26 negoziazione e gestione dei conflitti argomenti durata: 2 giornate target: 12 persone circa contenuti: identificare il proprio stile negoziale tecniche di comunicazione efficace per la negoziazione superare le posizioni conflittuali attraverso la negoziazione sviluppare approcci creativi e flessibili comprendere il ruolo giocato dalle emozioni nei processi decisionali apprendere tecniche di gestione delle persone attraverso visione e obiettivi individuali e di squadra sperimentare tecniche di gestione del conflitto, governandone la trasformazione negoziale costruire obiettivi personali e di gruppo collegare gli obiettivi alle sfide che l azienda si trova ad affrontare sviluppare le qualità negoziali individuali 26

28 Lateral thinking: tecniche di problem solving obiettivi Guidare un team nell'affrontare e risolvere problemi in modo innovativo, pensando fuori dagli schemi Conoscere, allenare e sviluppare il potenziale creativo individuale Esplorare i potenziali e i blocchi individuali ed organizzativi rispetto alla pratica del pensiero creativo Fornire una mappatura di riferimento di tutte le fasi del processo creativo (dalla chiarificazione del problema/obiettivo, sino alla definizione di piani d azione per implementare le soluzioni prescelte), con particolare focus sulla divergenza (Lateral Thinking) Alimentare l utilizzo del pensiero laterale e della corretta alternanza tra pensiero divergente e pensiero convergente al fine di risolvere problemi o raggiungere obiettivi Attivare una cassetta degli attrezzi di strumenti e tecniche di immediato impiego operativo ( fast & easy tools) Identificare le preferenze individuali rispetto al processo creativo e le implicazioni nella gestione dei gruppi di lavoro Provare un esperienza pratica di facilitatore dei processi creativi per il problem solving e l innovazione, gestendo al meglio il proprio team di riferimento, valorizzandone i talenti. Riconoscere la natura flessibile, eclettica ed aperta del ruolo del facilitatore creativo e valorizzare la competenza di facilitazione come una caratteristica irrinunciabile del moderno management 28

29 Lateral thinking: tecniche di problem solving programma durata: 2 giornate target: 10 persone circa contenuti: Introduzione al concetto di creatività Considerazioni introduttive a partire dal pensiero laterale (pensiero divergente) per gestire i gruppi di lavoro e uscire dagli schemi Rimuovere i blocchi alla creatività per promuovere il lateral thinking e gettare le basi dell innovazione Le condizioni che facilitano l espressione del pensiero creativo Riflessioni sulla relazione tra creatività e innovazione Un modello sistemico della creatività per l innovazione Le fasi del modello CPS: dallo Stadio della Chiarificazione del problema/obiettivo (esplorare la visione e formulare le sfide operative), alla Fase Diagnostica, allo Stadio della Trasformazione (esplorare le idee e formulare le soluzioni), allo Stadio di Implementazione (Esplorare l accettazione e formulare piani d azione operativi) Regole e pratica del pensiero divergente e del pensiero convergente Analisi e pratica delle capacità di pensiero creativo Strumenti e tecniche per ogni fase I ruoli funzionali nel problem solving di gruppo per l innovazione Il CPS per migliorare la partecipazione ed il clima organizzativo Auto-valutazione delle aree individuali di forza e di miglioramento rispetto al lateral thinking per il problem solving e l innovazione 29

31 gestirsi nel tempo e nelle priorità approccio manageriale Le tecniche di time management classiche focalizzano l attenzione sul corretto uso dell agenda e sull utilizzo strategico del tempo, con l obiettivo di massimizzare la resa individuale in termini, principalmente, di efficienza. E il Paradigna del tempo lineare, o Cronos. Oggi l approccio manageriale richiede un parziale mutamento di prospettiva: non si tratta più di focalizzarsi solo su quante attività riesco a mettere all interno di un ora, ma di valutare quanto valore e qualità riesco a estrarre da un ora. E il Paradigma del tempo di valore, o Kairos Quindi l obiettivo di una tecnica di TM è di saper qualificare il proprio tempo in modo da distribuirlo correttamente in relazione alle priorità del ruolo e quelle legate agli obiettivi individuali e aziendali. 31

32 gestirsi nel tempo e nelle priorità tempo e azione le variabili in gioco CRONOS tempo cronologico, lineare e sequenziale. L orologio scandisce il ritmo delle nostre vite. La domanda è: Quanto tempo ci metti dentro? KAIROS Tempo appropriato - tempo di qualità Il tempo è qualcosa di cui si fa esperienza La domanda è: Quanto valore ne tiri fuori? 32

33 gestirsi nel tempo e nelle priorità argomenti della prima giornata durata: 2 giornate target: 12 persone circa contenuti: GESTIRSI NEL TEMPO Analizzare l agenda per scoprire le attività delegabili, quelle che non ci competono realmente e quelle che possono essere trasformate Agire per sostituire le attività che non ci appartengono con attività che siano orientate agli obiettivi e alla crescita individuale e del gruppo. GESTIRSI NELLE PRIORITA Priorità e ruoli Tecniche di Time Management Gestire le urgenze per l innalzamento della performance Pianificare e realizzare le attività importanti Gestire il tempo dei gruppi di lavoro Tempo e obiettivi Gestire la delega Come trasformare le priorità assegnate dal ruolo in obiettivi a lungo, medio e breve termine Come utilizzare gli strumenti di gestione del tempo per pianificare le tattiche necessarie a fare quotidianamente passi in direzione degli obiettivi e scadenze GESTIRE I COLLABORATORI NEL TEMPO Assegnare priorità e obiettivi al proprio team Armonizzare le agende Pianificare gli incontri periodici di verifica Tempo e leadership 33

34 Randstad Hr Solutions il metodo strong concepts & best people Lavorare sullo stesso progetto, processo o, più in generale, sullo stesso obiettivo, implica la necessità da parte dei singoli componenti del team di applicare quotidianamente capacità di coordinamento, pianificazione e organizzazione. Partiamo dalla rielaborazione dell esperienza dei partecipanti, valorizzandola, favorendo così l apertura di nuove possibilità di visione e di azione, secondo un approccio empowerment oriented. excellent execution & superior brand Integriamo diverse metodologie e strumenti di tipo esperienziale, quali esercitazioni analogiche, small techniques, role play, supporti audio visivi, tecniche espressive, questionari di self assessment. 34

35 shaping the world of work 35