,1752'8=,21($//2678',2'(,&$03,
|
|
- Annunciata Tucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ,175'8,1($//678','(,&$03, Sia Ω na regione nello spaio in ci, in ogni so pnto, sia definita na grandea J. La regione Ω si dice allora soggetta ad n campo. Un campo pò essere scalare, vettoriale o tensoriale, a seconda che la grandea J sia scalare, vettoriale o tensoriale. Si dice che na grandea fisica ha carattere SCALARE qando essa è completamente rappresentata da n QXPHUR, invariante rispetto a qalnqe cambiamento del sistema di riferimento (ad esempio la temperatra, la massa, l energia, la carica elettrica, etc.). Si dice che na grandea fisica ha carattere VETTORIALE qando essa è completamente rappresentata dall insieme di na GLUH]LRQH, n YHUVR lngo tale direione ed na LQWHQVLWj scalare (ad esempio la velocità di n flido, la fora di gravità, etc.). Si dice che in na regione 6 dello spaio ordinario è presente n CAMPO SCALARE J(3) qando in ogni pnto 3([, \, ]) è definito il valore della grandea scalare J. Si dice che in na regione 6 dello spaio ordinario è presente n CAMPO VETTORIALE Y(3) qando in ogni pnto 3([, \, ]) è definito il valore della grandea vettoriale Y. Generalmente il dominio di definiione di n campo è FRQQHVVR. Un dominio si dice connesso qando, dati de pnti qalsiasi ad esso appartenenti, esiste almeno na crva interamente contenta nel dominio stesso che nisce i de pnti. Un dominio connesso pò essere: D FRQQHVVLRQHOLQHDUHVHPSOLFHqando, per ogni crva chisa appartenente al dominio, esiste sempre almeno na sperficie avente come contorno tale crva che sia interamente contenta nel dominio stesso; D FRQQHVVLRQH VXSHUILFLDOH VHPSOLFH qando ogni sperficie chisa appartenente al dominio racchide n volme interamente appartenente al dominio D FRQQHVVLRQHOLQHDUHPXOWLSODqando non è a connessione lineare semplice. Ad esempio, n toro (o n anello) è n dominio a connessione lineare mltipla; D FRQQHVVLRQHVXSHUILFLDOHPXOWLSODqando non è a connessione sperficiale semplice. Ad e- sempio, n gscio sferico è n dominio a connessione sperficiale mltipla. Nel segito, a meno che non sia differentemente specificato, si fa implicitamente riferimento a domini a connessione lineare e sperficiale semplice. Infatti, non ttte le proprietà riportate nel segito sono applicabili a domini a diverso grado di connessione. 5$335(6(17$,1(*(0(75,&$'(,&$03, ƒ &DPSLVFDODUL La strttra di n campo scalare ϕ pò essere visaliata mediante le cosiddette VXSHUILFLGLOL YHOOR. Si consideri n generico pnto P 0 ed il valore ϕ 0 ivi assnto dalla ϕ: il logo di ttti i pnti in corrispondena dei qali la ϕ assme lo stesso valore definisce na sperficie (VXSHUILFLHGLOLYHOOR) la ci espressione analitica, in coordinate cartesiane è: ϕ (x, y, ) ϕ 0 costante Se la ϕ è contina e derivabile de volte e se non esistono pnti in ci il gradiente di ϕ si annlla, per ogni pnto passa na ed na sola sperficie di livello: pertanto la conoscena di ttte le sperfici di livello, contrassegnate dai corrispettivi valori, permette di descrivere completamente il campo. Qesto tipo di rappresentaione rislta particolarmente tile qando il campo è definito in na regione bidimensionale: in tal caso, infatti, è possibile definire le OLQHHGLOLYHOOR s tale piano. Operatori differeniali - 1
2 ƒ &DPSLYHWWRULDOL Dato n campo scalare X (spposto definito in ttto lo spaio), si dice OLQHDGLFDPSR (o di flsso) ogni linea che sia tangente in ogni so pnto P al vettore X(P). Per ogni pnto dello spaio passa na ed na sola linea di campo. Pertanto, la mappa delle linee di campo fornisce n modo per visaliare la strttra del campo vettoriale. Essa consente, infatti, di individare sbito in ogni pnto la direione ed il verso del vettore X (nessna informaione fornisce invece sl modlo del campo). X 1 X X 3 X 4 X 5 Le linee di campo presentano tre diverse tipologie: possono Formare linee chise Formare linee aperte di lnghea infinita sena iniio 3 5 né fine Formare linee aperte di lnghea finita (i pnti di iniio si dicono sorgenti, qelli di fine sono detti poi) 3 1 Il tracciamento delle linee di flsso di n campo assegnato non è sempre facile. Si consideri infatti n campo vettoriale X, rappresentato in componenti cartesiane da ( x, y, ). Sia Γ la linea di flsso passante per il pnto P 0 di coordinate (x 0,y 0, 0 ) detto ds la lnghea elementare del tratto di crva, la condiione di tangena nel generico pnto P di Γ di coordinate (x, y, ) è data da: dx x dy y d ds Data infine na linea chisa L non coincidente con alcna linea di flsso del campo, l'insieme delle linee di flsso (del campo vettoriale X) passanti per ttti i pnti di L individa na sperficie S a strttra tbolare, che prende il nome di WXER GLIOXVVR associato alla linea L. 3(5$75,',))(5(1,$/,/,1($5, *5$',(17(: è n operatore differeniale del primo ordine che si applica ad na generica grandea scalare ϕ, e genera n vettore ϕ tale che: ϕ Q ϕ n Il gradiente di ϕ è qindi n vettore diretto secondo la massima variaione di ϕ e perpendicolare alle sperfici s ci ϕ è costante (o). In coordinate cartesiane si ha: ϕ ϕ ϕ ϕ L + M+ N () x y Si è introdotto l operatore (simbolico) differeniale del primo ordine QDEOD, definito in coordinate cartesiane come sege: (1) (o) Si noti infatti che, definita na sperficie ϕ (x, y, ) const., assmendo che W sia n versore tangente a tale sperficie, si ha 0 ϕ/ t W ϕ e dnqe il vettore gradiente, essendo perpendicolare a ttte le rette tangenti alla sperficie nel pnto di contatto, è perpendicolare alla sperficie stessa nel medesimo pnto. Operatori differeniali -
3 L + M+ N x y Sia X ϕ. L integrale di X lngo na generica linea dipende nicamente dai valori che ϕ assme agli estremi di integraione. Si ha infatti: ϕ X GO ϕ GO Gl ϕ ϕ ϕa l G (3) A A A A Si ha anche (qando A e qindi ϕ ϕ A ): X G O 0 (4) Un campo vettoriale che goda di tale proprietà si dice FRQVHUYDWLYR. In n dominio linearmente connesso n campo conservativo pò sempre essere espresso come gradiente di n opportno poteniale scalare, definito a meno di na fnione a gradiente nllo (qindi na costante). ',9(5*(1$: La divergena di n vettore X in n pntop è definita come limite del rapporto tra flsso di X attraverso la sperficie S che racchide l elemento di volme nell intorno di Ped il volme τ dell intorno al tendere di τ a ero. Si pò qindi scrivere: 1 div X X lim X QdS τ 0 τ S La divergena è n operatore differeniale del primo ordine, che in coordinate cartesiane è definito come sege: x y X + + (5) x y Sia τ n dominio delimitato dalla sperficie chisa S in ci la grandea vettoriale X è contina assieme alle derivate delle se componenti. Vale allora il 7HRUHPDGHOODGLYHUJHQ]D (o GL*DXVV), che si esprime come sege: io IOXVVR GHO YHWWRUH X DWWUDYHUVR OD VXSHUILFLH FKLXVD S q SDUL DOO LQWHJUDOHGHOODGLYHUJHQ]DGLX VXOYROXPHτ UDFFKLXVR LQS Ovvero: X QdS Xdτ s τ (6) Un vettorexsi dice VROHQRLGDOH s n dominio τ qando il flsso di X attraverso qalsiasi sperficie chisa contenta interamente in τ è nllo, ovvero qando X 0 ovnqe in τ. 575(: si definisce rotore di n vettore X n vettore tale che, in ogni pnto, il so flsso attraverso n elemento di sperficie qalsiasi S sia gale alla circitaione di X lngo il contorno Γ dell elemento stesso. Si ha qindi, passando al limite del rapporto tra la circitaione C e la sperficie Sal tendere di S a ero: 1 dc ( rot X) Q ( X) Q lim X O S S d 0 ds Il rotore (o rotaionale) è qindi n operatore differeniale del primo ordine, ed in coordinate cartesiane è definito come sege: y x y x rot X X L M N y + x + x y Vale inoltre il 7HRUHPDGL6WRNHV: LOIOXVVRGHOYHWWRUH X DWWUDYHUVRODVXSHUILFLH6qSDULDOOD FLUFXLWD]LRQHGLX OXQJR ODFXUYDΓ FKHQHqLOERUGR. Cioè: Γ (7) Operatori differeniali - 3
4 Da ciò si dedce sbito che: X QdS X do s Γ - i flssi di X attraverso de sperfici qalsiasi che abbiano lo stesso contorno Γ è gale. Il rotore è qindi n vettore solenoidale. Vale cioè l identità: X 0 (9) - se in n dominio linearmente connesso X 0 ovnqe, il vettore X è conservativo (*). Viceversa, se X è conservativo, X 0 ovnqe. Vale cioè l identità: ϕ 0 (10) - si dimostra che se X è solenoidale in n dominio a connessione sperficiale semplice, pò sempre essere espresso come rotore di n opportno poteniale vettoriale, definito a meno di na fnione irrotaionale (e qindi conservativa). (8) &DPSLFRQVHUYDWLYL &$03,&16(59$7,9,(&$03,6/(1,'$/, &DPSLVROHQRLGDOL X 0 X 0 L integrale di X lngo na crva aperta dipende solo dagli estremi di integraione. La circitaione di X lngo na crva chisa è nllo. X ϕ La fnione ϕ è n poteniale scalare definito a meno di na costante: ϕ ϕ* + cost. cioè a meno di na fnione a gradiente nllo. ϕ viene determinato in ogni pnto fissando ad arbitrio il so valore in n pnto di riferimento arbitrario. Il flsso di X attraverso na sperficie aperta dipende solo dal contorno della sperficie. Il flsso di X attraverso na sperficie chisa è nllo. X $ La fnione $ è n poteniale vettore definito a meno di n gradiente. $ $* + ϕ cioè a meno di na fnione a rotore nllo. $ viene determinato in ogni pnto imponendo la condiione di compatibilità ( gage ), ad esempio qella di Colomb: $ 0. Si conclde che n campo conservativo (o lamellare) è descritto da n poteniale scalare ϕ, mentre n campo solenoidale è descritto da n poteniale vettore $. (*) Si noti che l'ipotesi che il dominio sia a connessione lineare semplice è esseniale. In caso contrario n campo irrotaionale non è necessariamente conservativo, come prova il segente esempio. Si consideri il campo, definito in ttto lo spaio eccetto l'asse, X (y L x M)/ x + y. Come è immediato verificare, X è irrotaionale. Tttavia X non è conservativo. Infatti, calcolando la circitaione di X slla circonferena di raggio nitario centrata nell'origine, si ottiene (sostitendo le coordinate cartesiane con coordinate cilindriche): y dx x dy π sen θ ( sen θ dθ) cos θ ( cos θ dθ) π X do dθ π x + y cos θ + sen θ Operatori differeniali - 4
5 &DPSLFRQVHUYDWLYL si consideri n campo conservativo, descritto dalla X 0 fnione vettoriale X e fnione del pnto 3, che soddisfa il segente sistema: X f() 3 (11) Ricordando le proprietà dei campi conservativi, il ϕ f( 3 ) (1) sistema (11) si pò scrivere come sege: Introdcendo l operatore differeniale del secondo + + (13) ordine QDEOD TXDGUR, definito come sege: x y (detto anche ODSODFLDQR)la (1) si riscrive: ϕ f(3) (14) La (14), nota come HTXD]LRQH GL 3RLVVRQ VFDODUH, consente di calcolare il poteniale ϕ e, consegentemente, il campo X, na volta assegnata la fnione f(3). &DPSLVROHQRLGDOL: sia dato ora n campo solenoidale, descritto dalla fnione vettoriale X e fnione del pnto 3, che soddisfa il segente sistema: X 0 X )() 3 Tenendo presente che n campo solenoidale pò essere ricavato da n poteniale vettore, il sistema (15) potrà essere riscritto come sege: ( $ ) )3 ( $ ) $ )3 (15) (16) La (16) costitisce la definiione dell operatore $. In coordinate cartesiane tale operatore assme la segente forma: $ Ax L + Ay M + A N (17) Il poteniale vettore è determinato a meno di na fnione irrotaionale. L indeterminaione viene eliminata imponendo che $ sia solenoidale. La risltante eqaione (18) è n HTXD]LRQHGL3RLVVRQYHWWRULDOH, che si pò scomporre nelle tre eqaioni scalari (19). &DPSLDUPRQLFL: Qando n campo è sia conservativo che solenoidale in n certo dominio, dalla (14) e dalla (18) si ottiene: $ ) 3 (18) A A A x y F x F y F ϕ 0 $ 0. Le (0) si dicono HTXD]LRQL GL/DSODFH, rispettivamente scalare e vettoriale. Una fnione che soddisfi l eqaione di Laplace si dice DUPRQLFD. Esempi di fnioni armoniche sono: - sia r la distana del generico pnto da n pnto fisso detto P 0, la fnione 1/r è armonica in ttto lo spaio tranne in P 0. - siano r i le distane del generico pnto da n pnti fissi P i,k i delle costanti, la fnione k r armonica in ttto lo spaio tranne nei pnti P i. ( 3) ( 3) ( 3) n i1 (19) (0) i i è Operatori differeniali - 5
6 - allo stesso modo, la fnione krdτèarmonica al di fori del dominio τ. τ Si consideri ora n campo non conservativo e non solenoidale, descritto dalla fnione vettoriale X che soddisfa il segente sistema: &$03,48$/6,$6,7(5(0$',&/(%6+ () X ) 3 X f 3 Si dimostra (Teorema di Clebsh) che n campo vettoriale X è sempre decomponibile in ogni pnto in de componenti X s e X c, rispettivamente solenoidale e conservativa. Infatti si spponga che: X X s + X c () dove: Xc 0 Xc f( 3). (3) Allora rislta anche: Xs ( X Xc) X )( 3) X ( X X ) (4) s c 0 Esprimendo X c come gradiente di n poteniale scalare ϕ e X s come rotore di n poteniale vettore $, si pò allora scrivere: X ϕ + $ (5) e i de poteniali scalare e vettoriale saranno determinati da: ϕ f 3 $ ) 3 (1) (6.a) (6.b) Operatori differeniali - 6
23(5$725,',))(5(1=,$/,9(7725,$/,/,1($5,'(/35,0225',1(
3(5$75,',))(5(1,$/,9(775,$/,/,1($5,'(/35,05',1( Sia Ω na regione nello spaio in ci, in ogni so pnto, sia definita na grandea J. La regione Ω si dice allora soggetta ad n campo. Un campo pò essere scalare,
DettagliCapitolo III Cenni di cinematica dei fluidi
Capitolo III Cenni di cinematica dei flidi III. Elementi caratteristici del moto. Nella descriione del moto di n flido è tile far riferimento a particolari famiglie di cre, nel segito sinteticamente descritte.
DettagliEsercitazione 1. Francesca Apollonio Dipartimento Ingegneria Elettronica
Esercitaione rancesca Apollonio ipartimento Ingegneria Elettronica E-mail: apollonio@die.uniroma.it apollonio@die.uniroma.it Concetto di campo Campo: Regione dello spaio in cui è definita una grandea fisica
Dettagli5,&+,$0, 68*/,23(5$725,9(7725,$/,
5,&+,$0, 8*/,23(5$725,9(7725,$/, Gradiente E un operatore differenziale del primo ordine che si applica ad una generica grandezza scalare ϕ, e genera un vettore secondo la seguente definizione: ϕ ϕ Q =
DettagliCorso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: i Vettori
Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09 Prof. Zanrè Roberto E-mail: roberto.anre@gmail.com ggetto: corso chimica-fisica Esercii: i Vettori Appnti di leione Indice Somma di vettori 2 Differena di vettori 3
Dettagli1. Prima di tutto si osservi che il dominio massimale su cui definire la funzione
Prima di ttto si osservi che il dominio massimale s ci definire la fnzione f è R \ 0, 0}, insieme che non è limitato, per ci non è garantita l esistenza del minimo e del massimo Cerchiamo gli insiemi di
DettagliCalcolo Vettoriale 29
Calcolo Vettoriale 9 OBIETTIVO Saper riconoscere se na grandea è scalare o ettoriale. Dire di ognna delle segenti grandee se si tratta di grandee scalari oppre ettoriali: a) spostamento di n pnto da na
DettagliSi definisce un operatore vettoriale (nabla) in coordinate cartesiane nella maniera seguente:
APPENDICE A.1 Operatori differeniali e relativi teoremi Si definisce un operatore vettoriale (nabla) in coordinate cartesiane nella maniera seguente: xˆ yˆ ˆ. x y E possibile provare che tale operatore
DettagliPremesse matematiche. 2.1 Gradiente
Premesse matematiche 2.1 Gradiente ia f(x, y, z) : R 3 una funzione scalare delle coordinate spaziali (x, y, z). L ampiezza della funzione f(x, y, z) dipende dal punto di osservazione e risulta in genere
DettagliVINCENZO AIETA Spazi vettoriali
VINCENZO AIETA Spazi vettoriali 2.1 Vettori ed operazioni Sia V n insieme di segmenti orientati ed R na relazione di eqipollenza definita in esso. De qalsiasi elementi di V stanno nella R se hanno: 1)
DettagliPolitecnico di Milano Fondamenti di Fisica Sperimentale a.a Facoltà di Ingegneria Industriale - Ind. Energetica-Meccanica- Aerospaziale
Politecnico di Milano Fondamenti di Fisica Sperimentale a.a. 8-9 - Facoltà di Ingegneria Indstriale - Ind. Energetica-Meccanica- Aerospaziale II prova in itinere - /7/9 Gistificare le risposte e scrivere
DettagliCOMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA QUESTIONARIO QUESITO 1
www.matefilia.it COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 È noto che e x2 dx = π. Stabilire se il nmero reale, tale che e x2 dx = 1, è positivo o negativo. Determinare inoltre i valori
DettagliOperazioni differenziali sui campi
Operaioni differeniali sui campi ono operaioni di derivaione delle componenti del campo. giscono su campi e definiscono nuovi campi. Gradiente Divergena Rotore Laplaciano iccome le componenti sono funioni
Dettagli7 Teoria della Similarità
7 Teoria della Similarità a teoria della similarità Un modello fisico di n dato sistema S è n altro sistema fisico M la ci natra sia tale da permettere na corrispondena fra le proprie variabili di stato
DettagliSpazi vettoriali e spazi di funzioni
λ Spazi vettoriali e spazi di nzioni M Bertero ISI - Università di Genova - Spazi vettoriali complessi - Operatori lineari in spazi vettoriali complessi e matrici - Estensione al caso - Spazi lineari di
Dettagli2. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE
. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE Un elemento monodimensionale soggetto ad na forza di trazione o compressione sbisce na variazione di lnghezza Δl (rispettivamente n allngamento o n accorciamento) rispetto
DettagliRichiami sui vettori geometrici. Lezioni 21-23: Geometria analitica. Versori di una retta. Geometria di R 2 [Abate, 2.3 e 10]
Richiami si vettori geometrici Lezioni 21-23: Geometria analitica Siano A, B, P tre pnti del piano, di coordinate date dalle coppie a = (a 1, a 2 ), b = (b 1, b 2 ), p = (p 1, p 2 ), in n sistema di riferimento
DettagliELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012)
ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/01) Soluioni di problemi elettrostatici I problemi elettrostatici riguardano lo studio degli effetti delle cariche
DettagliElemento asta. Identificazione della adatta formulazione dell elemento
F F Elemento asta I) Identificaione della adatta formlaione dell elemento l elemento ha nodi Un solo spostamento interno è definito II) Scelta di insieme di fnioni con le qali si descriverà il campo interno
DettagliRisposta La curva r è regolare a tratti per via di quanto succede della sua rappresentazione parametrica nel punto t = 1: pur riuscendo
ANALISI VETTORIALE OMPITO PER LE VAANZE DI FINE D ANNO Esercizio Sia r(t) la curva regolare a tratti x = t, y = t, t [, ] e x = t, y = t, t [, ]. alcolare la lunghezza di r, calcolare, dove esistono, i
DettagliCorso di Fluidodinamica delle Macchine
Corso di Flidodinamica delle Macchine A.A. 0-03 Capitolo I-3: Flssi non viscosi sbsonici, transonici e spersonici Flsso Transonico Trbine Nozzle Pagina Flsso sbsonico stazionario Qesti sono rappresentati
DettagliLezione 28. Sistemi dinamici a tempo discreto (approccio in variabili di stato) F.Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 28
Lezione 28. Sistemi dinamici a tempo discreto (approccio in variabili di stato) Schema. Introdzione 2. Segnali a tempo discreto 3. Rappresentazione di stato 4. Classificazione 5. Movimento 6. Eqilibrio
Dettaglicalcolare il lavoro di E lungo il segmento da A = ( 1, 1, 1) a B = (1, 1, 1), calcolare rot ( E ), determinare un potenziale U(x, y, z) per E.
ANALISI VETTORIALE Soluzione esonero.1. Esercizio. Assegnato il campo E (x, y, z) = x(y + z ), y(x + z ), z(x + y ) } 1111 calcolare il lavoro di E lungo il segmento da A = ( 1, 1, 1) a B = (1, 1, 1),
DettagliCAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS
CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) - A.A. 2017-2018 2 Premesse TEOREMA DI GAUSS Formulazione equivalente alla legge di Coulomb Trae vantaggio dalle situazioni nelle
Dettaglisi ha La lunghezza L si calcola per ciascun tratto L = (2t)2 + (3t 2 ) dt+ 2 (3t2 ) 2 + (2t) 2 dt = 4t2 + 9t 4 dt = t
ANALISI VETTORIALE Soluzione esercizi 1 gennaio 211 6.1. Esercizio. Sia Γ la curva regolare a tratti di rappresentazione parametrica x = t 2, y = t, t [, 1] e x = t, y = t 2, t [1, 2] calcolare la lunghezza,
DettagliARGOMENTI MATEMATICA PER L INGEGNERIA
ARGOMENTI DI MATEMATICA PER L INGEGNERIA VOLUME 2 Esercizi proposti Quando non diversamente precisato, nel seguito si intenderà( sempre che nel piano sia stato introdotto un sistema cartesiano ortogonale
DettagliDispensa per il modulo METODI MATEMATICI Corso di Laurea in Fisica. La Trasformata Di Fourier
1 Dispensa per il modlo METODI MATEMATICI Corso di Larea in Fisica La Trasformata Di Forier G. Nisticò 2 1. INTRODUZIONE Sia f na fnzione complessa di variabile reale, integrabile in modlo, cioè tale che
DettagliLa meccanica quantistica come modello matematico.
La meccanica qantistica come modello matematico. (Da I fondamenti concettali della meccanica qantistica di Abner Shimony, La nova Fisica a cra di Pal Davis Bollati Boringhieri ). A) La conoscena dello
DettagliLICEO SCIENTIFICO 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1
www.matefilia.it LICEO SCIENTIFICO 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 È noto che e x2 dx = π. Stabilire se il nmero reale, tale che e x2 dx = 1, è positivo o negativo. Determinare inoltre i valori dei segenti
DettagliCampi vettoriali. 1. Sia F (x, y) = ye x i + (e x cos y) j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste.
Campi vettoriali. Sia F (x, y = ye x i + (e x cos y j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste.. Sia F (x, y = xy i + x j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se
DettagliMeccanica. 3. Elementi di Analisi Vettoriale. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia.
Meccanica 3. Elementi di Analisi Vettoriale http://campus.cib.unibo.it/246981/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 5 maggio 2017 Traccia 1. Vettori Variabili 2. Derivate e Integrali 3. Derivate
DettagliFigura 1. F = {y 2, x 2 }
ANALISI VETTORIALE Soluzione esercizi 14 gennaio 211 7.1. Esercizio. Assegnato il campo vettoriale F = y 2, x 2 calcolare la circuitazione τ ds ovvero ( y 2 dx + x 2 dy ) essendo Ω il quadrato di vertici
DettagliELETTROSTATICA. ' = ρ (2) a cui possono essere associate, in caso di mezzo isotropo e lineare, le equazioni di legame materiale:
ELETTROSTATICA Si parla di elettrostatica quando, in ogni punto dello spazio ed in ogni istante risultano nulle tutte le derivate temporali che compaiono nelle equazioni generali dell elettromagnetismo,
Dettaglivettore spostamento infinitesimo: ds dr dxi + dyj + dzk
Appendice A A.1 - istemi di coordinate. 1) Coordinate cartesiane. Il sistema di riferimento è costituito da tre assi perpendicolari uscenti da una comune origine O ed orientati positivamente verso l esterno.
DettagliCAMPI VETTORIALI (Note)
CAMPI VETTORIALI (Note) Sia v(x,y,z) il vettore che definisce la grandezza fisica del campo: il problema che ci si pone è di caratterizzare il campo vettoriale sia in termini locali, cioè validi punto
DettagliFunzioni di più variabili a valori vettoriali n t m
Funzioni di più variabili a valori vettoriali n t m Definizione f(x 1, x 2,...x n )=[f 1 (x 1, x 2,...x n ), f 2 (x 1, x 2,...x n ),...f m (x 1, x 2,...x n )] Funzione definita n d m Dove: n = dominio
DettagliTerzo esonero. 21 marzo Esercizio
Terzo esonero 2 marzo 27. Esercizio Disegnare l insieme D : x, y) : x y 2 x, 2x 2 y 2x} e calcolarne l area. Determinare una trasformazione lineare che mandi D in un rettangolo. Calcolare l integale doppio
DettagliANALISI MATEMATICA II PROVA DI TEORIA (23/6/2009)
ANALISI MATEMATICA II PROVA DI TEORIA (23/6/2009) 1. Sia S = { } (x, y, z) : x 2 + y 2 = 4, 0 z 3 + x. Scrivere le equazioni parametriche di una superficie regolare che abbia S come sostegno. 2. Enunciare
DettagliEsercizi di Analisi Matematica L-B
Esercii di Analisi Matematica L-B Marco Alessandrini Gennaio-Maro 7 Indice Funioni di più variabili reali. Calcolo differeniale........................................... Ricerca di massimi e minimi.......................................
DettagliAnalisi Vettoriale A.A Soluzioni del Foglio 4
Analisi Vettoriale A.A. 26-27 - Soluzioni del Foglio 4 Esercizio 4.1. Sia Σ la superficie cartesiana z = 1 x y, (x, y) = {x 2 + y 2 1}, determinare in ogni punto di Σ il versore normale diretto nel verso
DettagliLavoro ed Energia. r A. < 0 --> lavoro resistente
Lavoro ed Energia Lavoro di una forza 1) forza f indipendente dal punto di applicazione e dal tempo. Se il suo punto di applicazione effettua uno spostamento AB, si definisce lavoro della forza f = f AB
DettagliAnche le equazioni differenziali di congruenza deformazioni spostamento:
Capitolo8 LGM COSTITUTIVO 8. LGM COSTITUTIVO Si è visto che le eqaioni diereniali di eqilibrio: + + + F (e analoghe non consentono da sole di determinare le tensioni. nche le eqaioni diereniali di congrena
Dettagli+ + = 3 = = = + + ESERCIZIO 4A: Calcolare l antitrasformata Zeta della seguente funzione F(z)
ESERCIZIO : Calcolare l antitrasformata Zeta della segente fnione F F La fnione F è raionale fratta col denominatore di grado maggiore del grado del nmeratore. La procedra di antitrasformaione consiste
DettagliPolitecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Terzo Appello 8 Settembre 2014
Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Terzo Appello 8 Settembre 24 Cognome: Nome: Matricola: Compito A Es.: 9 punti Es.2: 8 punti Es.3: 8 punti Es.4: 8 punti Totale. Sia F la
Dettagli) di componenti: dx,dy, dz, uscenti da. Dopo la deformazione, essi sono stati trasformati in una terna di elementi
DEFORMAZON 6. DEFORMAZON Si è visto che le eqaioni che esprimono l eqilibrio, le qali sono indipendenti dalla deformaione del corpo, sono indeterminate. Qindi il problema del corpo rigido, per il qale
DettagliGeometria Geometria settembre 2006
Geometria Geometria settembre ) Nel piano affine euclideo reale, in cui è fissato un sistema di coordinate cartesiane ortogonali, si considerino la retta t e i punti O(, ), (, ), (, ) i) Si scriva l equaione
Dettagli0.1 Arco di curva regolare
.1. ARCO DI CURVA REGOLARE 1.1 Arco di curva regolare Se RC(O, i, j, k ) è un riferimento cartesiano fissato per lo spazio euclideo E, e se v (t) = x(t) i + y(t) j + z(t) k è una funzione a valori vettoriali
DettagliELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_2b (ultima modifica 30/09/2015)
ELETTROMGNETISMO PPLICTO LL'INGEGNERI ELETTRIC ED ENERGETIC_2b (ultima modifica 30/09/2015) M. Usai ELETTROMGNETISMO PPLICTO LL'INGEGNERI ELETTRIC ED ENERGETIC 27 L integrale S d s è un integrale superficiale
DettagliEsercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016
Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2
DettagliProdotto Scalare e Prodotto Vettore I
Prodotto Scalare e Prodotto Vettore I Prodotto Scalare: pplicaione che va dallo spaio prodotto R 3 R 3 in R tale che: 3 B B B, = j = 1 j j Norma di un Vettore: pplicaione che va dallo spaio dei vettori
DettagliA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 13 giugno 2011
A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Seconda prova intermedia gigno Nome: Cognome: Matricola: voglio sostenere la prova orale il giorno venerdì //
DettagliProf. R. Capone Esercitazioni di Matematica IV Corso di studi in Matematica
Forme differeniali lineari in tre variabili Sia Ω R 3 un insieme aperto e siano, B, C: Ω R funioni continue in Ω. Consideriamo la forma differeniale ω in Ω ω = (, y, )d + B(, y, )dy + C(, y, )d Si dice
DettagliΩ : 0 z x 2 y 2 + 5, x 2 + y 2 1. Soluzione: Tenuto conto che. 1 + f 2 x + f 2 y dx dy. riesce, servendosi delle coordinate polari,
ANALISI VETTORIALE Soluzione scritto 19 settembre 11 4.1. Esercizio. Assegnata la superficie cartesiana S : z = x y + 5, x + y 1 calcolare l area di S calcolare il volume di Tenuto conto che Ω : z x y
DettagliSoluzione della Prova Parziale di Analisi Matematica III - 17/02/04. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Prof. Kevin R.
Soluzione della Prova Parziale di Analisi Matematica III - 7//4 C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne Esercizio. a. Ricordiamo inanzitutto la seguente: efinizione: Si
DettagliIntroduzione. Supponiamo di avere una generatore di forza elettromotrice sinusoidale E, dotato di impedenza interna zg, collegato ad un carico z L:
Appnti di ampi elettromagnetici apitolo 8 parte III inee di trasmissione I PROBEMA DE ADATTAMENTO... 1 Introdione... 1 Gli adattatori di impedena... 4 Adattamento mediante linea lnga λ/4... 4 Adattamento
Dettagli1) i) Determinare il valore massimo e il valore minimo assunti dalla funzione. f (x, y) = x e x2 y 2
1 X Cognome:... Nome:... Matricola: Università di Milano - Bicocca Corso di laurea di primo livello in Sciene statistiche ed economiche Corso di laurea di primo livello in Statistica e gestione delle informaioni
Dettagliil luogo dei punti in cui un campo scalare assume un valore costante e detto superficie di livello ed e determinato dall equazione u(x,y,z) = c
Campo scalare e una regione di spazio dove punto per punto sia definibile una funzione scalare continua e derivabile ovunque ( una funzione da a ) n trascurando la dipendenza dal tempo e operando in coordinate
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Gestionale - Sede di Fermo Anno Accademico 2009/2010 Matematica 2 Esercizi d esame
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale - ede di Fermo Anno Accademico 2009/2010 Matematica 2 Esercizi d esame Nome... N. Matricola... Fermo, gg/mm/aaaa 1. tabilire l ordine di ciascuna delle seguenti
Dettagli(1) Determinare l integrale generale dell equazione
FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA (9 cfu Commissione F. Albertini, V. Casarino, M. Motta Ingegneria Gestionale, Meccanica e Meccatronica, Vicenza Vicenza, 3 settembre 8 Quarto appello Avvertenza: Nella
DettagliANALISI MATEMATICA 2 - INGEGNERIA MECCANICA ED ENERGETICA A.A PROVA SCRITTA DEL 28/1/19
ANALISI MATEMATICA - INGEGNERIA MECCANICA E ENERGETICA A.A. 8-9 PROVA SCRITTA EL 8//9 Scrivere nome cognome e numero di matricola in stampatello su tutti i fogli da consegnare. Consegnare solo la bella
DettagliCAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA
CAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) - A.A. 2017-2018 2 Campo magnetico prodotto da una corrente Si consideri
DettagliS.Barbarino - Appunti di Fisica II. Cap. 1. Il campo elettrostatico nel vuoto: I Legge sperimentale di Coulomb e definizione di campo elettrico
Barbarino - Appunti di Fisica II Cap 1 Il campo elettrostatico nel vuoto: I 11 - Legge sperimentale di Coulomb e definiione di campo elettrico Tutte le leggi dell elettrostatica possono essere dedotte
DettagliRisultati di ANALISI VETTORIALE
Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO U Unità Risultati di ANALISI VETTORIALE Introduzione Hai già studiato gran parte della matematica necessaria per questo corso Comunque vale la pena di rivedere
DettagliMETODO DEGLI ELEMENTI FINITI
orso 01/013 METODO DEGI EEMENTI FINITI Analisi di Problemi di Instabilità (ckling) Il fenomeno dell'instabilità rigarda i corpi con almeno na dimensione molto piccola rispetto alle altre (ad esempio na
DettagliEsercizi superfici. per ogni s [0, T ]. Sia f : [0, T ] [0, 2π] R 3 l applicazione definita da
Esercizi sperfici Esercizio. Sia γ : [, T ] R 3 na crva biregolare piana semplice e chisa con velocità nitaria. Siano T, N, B, κ i dati di Frenet di γ. Sia R > n nmero reale fissato tale che R < κ(s) per
DettagliRappresentazione geometrica
I ettori rappresentati come segmenti orientati (rappresentazione geometrica) Rappresentazione geometrica si intendono con l origine coincidente con l origine del sistema di riferimento (assi coordinati)
DettagliRICHIAMI DI ELETTROMAGNETISMO
RICHIAMI DI ELETTROMAGNETISMO Equazioni di Maxwell I fenomeni elettrici e magnetici a livello del mondo macroscopico sono descritti da due campi vettoriali, in generale dipendenti dal tempo, E(x, t), H(x,
DettagliLezione 2 Teoria dei vettori Sistemi di forze
1 Facoltà di Ingegneria di Messina Corso di Scienza delle Costrzioni 1 Lezione 2 Teoria dei ettori Sistemi di forze Prof. Ing.. Giseppe Ricciardi A.A. 2010-2011 2011 2 Teoria dei ettori 3 Teoria dei ettori
DettagliESERCIZI DI ANALISI II Ingegneria Civile e dei Trasporti (M-Z) a.a. 2006/2007
ESERCIZI I ANALISI II Ingegneria Civile e dei Trasporti (M-Z) a.a. 006/007 1 FUNZIONI IN UE VARIABILI (I parte) Insiemi di definizione eterminare gli insiemi di definizione delle seguenti funzioni in due
DettagliFAM. Serie 33: Soluzioni. Esercizio 1 Momento meccanico su una spira: motore elettrico. Esercizio 2 Campo magnetico dipolare (difficile) C.
Serie 33: Soluioni FAM C. Ferrari Eserciio 1 Momento meccanico su una spira: motore elettrico 1. α F α = 0, ma non si tratta di una situaione di equilibrio! 2. Se l rappresenta il lato della spira M tot
DettagliGRAFICI DI RETTE. Calcolando i valori delle coordinate è possibile trovare i punti e disegnare il grafico di una qualsiasi relazione come y = 2x 5.
GRAFICI DI RETTE Calcolando i valori delle coordinate è possibile trovare i pnti e disegnare il grafico di na qalsiasi relazione come = 2 5. ESEMPIO 1 - a. Completa le segenti coppie di coordinate relative
DettagliELETTROSTATICA. D = ρ (2) a cui possono essere associate, in caso di mezzo isotropo e lineare, le equazioni di materiale: = ε E, (3)
ELETTROSTATICA Si parla di elettrostatica quando, in ogni punto dello spazio ed in ogni istante risultano nulle tutte le derivate temporali che compaiono nelle equazioni generali dell elettromagnetismo,
DettagliGradiente, divergenza e rotore
Gradiente, divergenza e rotore Gradiente di una funzione scalare della posizione Sia f(x,y,z) una funzione scalare continua e derivabile delle coordinate costruiamo in ogni punto dello spazio un vettore
DettagliUNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari
UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Risposte sintetiche) agli esercizi del 17.XI.17 1. Le curve hanno tutte parametrizzazioni di classe C. Per studiare
DettagliUNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari
UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Risposte sintetiche) agli esercizi dell 1.XII.18 1. Le curve hanno tutte parametrizzazioni di classe C. Per studiare
DettagliUNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari
UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Esercizi 17.XI.2017 1. Verificare che le curve definite dalle seguenti parametrizzazioni sono regolari, o regolari
DettagliIntegrali di superficie
Integrali di superficie Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 2 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Integrali curvilinei Analisi Matematica 2 1 / 27 Superfici in forma parametrica Procediamo
DettagliLe derivate parziali
Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire
DettagliAnalisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale
Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #8. Sia f : R 2 R la funzione definita da 2 y 2 per (, y) (, ) f(, y) 2 + y 2 per (, y) (, ). (a) Stabilire se f è continua
DettagliSoluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica III - 28/02/02. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Prof. Kevin R.
Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica III - 28/2/2 C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne Esercizio 1. 1a. Teorema: (di ini) Sia Φ : A R n R R dove A è aperto.
DettagliAppunti di geometria analitica dello spazio. di Fabio Maria Antoniali
Appunti di geometria analitica dello spazio di Fabio Maria Antoniali versione del 23 maggio 2017 1 Un po di teoria 1.1 Vettori e punti 1.1.1 Componenti cartesiane e vettoriali Fissato nello spazio un riferimento
DettagliCAMPI VETTORIALI. 1. Introduzione Definizione 1.1. Sia A R N un aperto non vuoto, un campo vettoriale su A è una funzione F : A R N.
CAMPI VETTORIALI Indice. Introduzione 2. Lavoro di un campo vettoriale 2 3. Campi vettoriali conservativi 3 4. Campi irrotazionali 6 5. Esercizi 9. Introduzione Definizione.. Sia A R N un aperto non vuoto,
DettagliUniversità degli Studi di Milano. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Università degli Stdi di Milano Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Natrali Corsi di Larea in: Informatica ed Informatica per le Telecomnicazioni Anno accademico 017/18, Larea Triennale, Edizione
DettagliMETODI MATEMATICI PER LA FISICA
Si svolgano cortesemente i seguenti esercii. METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 30 APRILE 05 ESERCIZIO (PUNTEGGIO: 4/30) Si studi il comportamento dell integrale in valore principale al variare
DettagliEs. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale. Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es.1: 8 punti; Es.2: 8 punti; Es.3: 8 punti; Es.4: 8 punti.
Es Es Es Es Totale Analisi e Geometria Secondo compito in itinere 0 Gennaio 0 Compito A Docente: Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli esercizi: Es: 8 punti;
DettagliVETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI
Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) PRODOTTO VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI R 3. FASCI E STELLE. FORMULE
DettagliLE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE
LE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE Un alto potente metodo pe deteminae le solioni dell eqaione di Laplace si basa slla teoia delle nioni analitiche Anche in qesto caso si tilieà n appoccio
Dettaglitotale Φ S (E) attraverso S * mediante la (3.I) è immediato, dato che la
Appendice I : Dimostrazione del Teorema di Gauss. In questa sezione si procederà ad una dimostrazione induttiva del TdG procedendo dal caso più semplice (carica puntiforme al centro di una superficie sferica)
DettagliAllora esistono δ > 0 e σ > 0 tali che. f(x, y) = 0; (2) la funzione ϕ : ]x 0 δ, x 0 + δ [ R, y = ϕ(x), è derivabile e.
16 42 Funzioni implicite Il seguente teorema fornisce una condizione sufficiente affinché, data un equazione della forma f(x, ) = 0, sia possibile determinare come funzione della x Teo 11 (Teorema della
DettagliGeometria 3 primo semestre a.a
Geometria 3 primo semestre a.a. 2014-2015 Esercizi Forme differenziali Ricordiamo alcune definizioni date a lezione. s-forma definite da Siano ω una k-forma e φ una ω = I a I dx I, φ = J b J dx J Definizione
DettagliEsercizio 1.1. Trovare il volume V della figura racchiusa tra il piano z = 8x + 6y e il rettangolo R = [0, 1] [0, 2]. (8x + 6y) dx dy. x=1. 4x 2.
Esercizi maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria. Giugno 6. Indice Integrali doppi. isposte....................................... 6 Integrali doppi generalizzati 6. isposte.......................................
DettagliFondamenti di Analisi Matematica 2 - a.a. 2016/2017 Primo appello
Fondamenti di Analisi Matematica 2 - a.a. 216/217 Primo appello Esercizi senza svolgimento - Tema 1 Ω = { x, y, z) R 3 : 4x 2 + y 2 + z 2 1, z }. x = ρ/2) sen ϕ cos ϑ, 1. y = ρ sen ϕ sen ϑ, ρ [, 1], ϕ
DettagliCalcolo 2B - Analisi III dicembre 2004
Calcolo 2B - Analisi III dicembre 2. Verificare esplicitamente il teorema di Stokes in R 2 : dω = ω per la -forma: nella regione piana data da: ω = x 2 + y 2 dx = x, y x 2 + y 2 ª x, y y 2x 2ª 2. Considerato
DettagliVettori. Un vettore il cui modulo è uguale a zero è detto vettore nullo ed è notato 0 G. vettori pag. 1
Vettori La noione di ettore, cioè di segmento orientato di retta, che pò rappresentare la grandea e la direione di na fora, di na elocità o di n acceleraione, entrò nella matematica discretamente. Aristotele
DettagliAppunti di Meccanica dei Fluidi M. Tregnaghi
M. regnaghi 0. CINEMAICA: ENSORE DELLE VELOCIÀ DI DEFORMAZIONE ENSORE DEVIAORE DEGLI SFORZI Il tensore degli sfori può essere scritto come la somma di un tensore sferico (caso idrostatico) e di un tensore
DettagliSoluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. 2012/2013
Soluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. / Nicola Gigli Sun-Ra Mosconi June, Problema. Il teorema fondamentale del calcolo integrale garantisce che Quindi f (x) = cos x +. f (π) = cos π +
DettagliCINEMATICA DEI CONTINUI. Versione provvisoria
CINEMATICA DEI CONTINUI Versione proisoria Si consideri n meo contino i ci pnti nella configraione iniiale C siano riferiti alla terna cartesiana ortogonale O. Si spponga ora che ciascn pnto del corpo
DettagliTRACCIA DELLE SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELL ESAME DEL 2/9/2011
TRACCIA DELLE SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELL ESAME DEL /9/11 Esercizio 1 a. Dopo aver scritto l equazione parametrica C(t) della curva di equazione cartesiana y = x x, si calcolino i vettori T(t), N(t) e
DettagliAnalisi II. Analisi 22/6/2010. Corsi di Laurea in Ingegneria dell Informazione e Ingegneria Informatica
iare la convergena della serie: kk!a k k 1 (fila 1), Analisi II k a k k 1 (fila ), /6/1 Analisi II efficienti a k definiti da: Analisi Matematica/6/1 II - Anno Accademico 9-1 Corsi di Laurea in Ingegneria
DettagliAnalisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale
Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #5. Sia f : R R la funzione definita da f(x, y) x + x + y + x + y (x, y) R. (a) Determinare il segno di f. (b) Calcolare
Dettagli