LEZIONE. LA RICERCA QUALITATIVA Dott.ssa Simona Guglielmi
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1 LEZIONE LA RICERCA QUALITATIVA Dott.ssa Simona Guglielmi Anno Accademico 2013/2014 Metodologia della Ricerca Sociale (GLO, Prof. Ferruccio Biolcati Rinaldi )
2 TESTI DI RIFERIMENTO Cardano M., (2011) La Ricerca qualitativa, Bologna, Il Mulino cap.1 La ricerca qualitativa (pp ) cap. 4 L'intervista discorsiva (pp ) Migliorini L., Rania N. (2001) I focus group: uno strumento per la ricerca qualitativa, Animazione sociale, n. 2, pp
3 Che cosa è la ricerca qualitativa Che cosa NON è la linea di confine tra ricerca quantitativa e qualitativa Che cosa è I tratti metodologici comuni nell arcipelago della ricerca qualitativa Una forma di osservazione ravvicinata (semplificazione dell oggetto vs. riduzione dell estensione del dominio osservato) sintonizzata con le caratteristiche degli oggetti cui si applica
4 TIPO DI DATI PRODOTTI Tassonomia delle tecniche di ricerca qualitativa (Cardano, p.27) Naturalistic data Ricorso all interlocuzione SI Osservazione partecipante Shadowing NO Osservazione naturalistica Analisi delle conversazioni Osservazione dei documenti naturali Provoked data Perturbazione INTERATTIVA Esperimenti sul campo OSSERVATIVA Intervista discorsiva Focus group Giochi /. Documenti sollecitati (diari, )
5 LEZIONE Focus group
6 Un po di storia Anni Quaranta: Lazarsfeld e (le critiche di) Merton Intervista focalizzata nel campo della communication research: individuale e di gruppo L interazione tra i membri sollecita l approfondimento delle opinioni, ma le risposte individuali possono essere contaminate dalla convergenza delle posizioni Le risposte individuali danno maggiore profondità individuale, ma limitavano l emergere di nuove idee stimolate dall interazione (Merton, 1987: ) Dal marketing alla ricerca sociale Focus group: termine che si riferisce ad una tecnica di rilevazione con diverse varianti
7 Una definizione Vari nomi e varianti Gli elementi comuni: il gruppo come fonte di informazioni l interazione tra i partecipanti la focalizzazione su uno specifico argomento l interesse ad uno studio in profondità la presenza di uno o più moderatori Focus group e nuove tecnologie
8 Utilizzo principale Quando si ritiene op-portuno ricorrere a valutazioni, giudizi, opinioni espressi da professionisti, esperti o utenti/clienti per accoglierne i diversi punti di vista su un argomento, un processo, un risultato, un prodotto
9 E consigliabile quando Si vuole studiare un fenomeno nuovo /generare ipotesi di ricerca Si vuole conoscere la prospettiva di un determinato target Si vogliono studiare problemi sociali complessi (l interazione facilita l analisi da parte dell intervistato) È importante comprendere il punto di vista dell altro (es. fratture comunicative in organizzazioni,..) Si vuole testare un questionario o altri strumenti di ricerca Valutazione di campagne di comunicazione Approfondire con gruppi target i risultati di indagini quantitative
10 E sconsigliabile quando L ambiente è emotivamente carico (rischio di conflitti) Si ha interesse per atteggiamenti, opinioni, comportamenti individuali Il tema oggetto di indagine è particolarmente delicato (privacy)
11 Le caratteristiche del gruppo COMPOSIZIONE FOCUS GROUP COSTRUITO DAI RICERCATORI GRUPPI NATURALI FAMIGLIA, SQUADRA DI CALCIO, GRUPPO DEI PARI FINALITÀ STUDIARE UN FENOMENO STUDIARE IL GRUPPO
12 Tipi di focus group (Corrao 1999) Ruolo del moderatore Scelte dettate dal disegno di ricerca
13 I tre attori Il moderatore (motiva, accompagna, facilita ) gruppo autogestito guida d intervista semi-strutturato con tecniche, anche quantitative, come stimolo L osservatore (palese o nella stanza a specchi) I partecipanti sconosciuti/conoscenti gruppo artificiale/gruppo naturale omogeneità/eterogeneità sociale dimensione ideale: 4 12
14 I quattro momenti /1 1) Pianificazione e definizione dell intervento Traccia di intervista Domande di apertura (creazione del gruppo) Domande di introduzione (l oggetto) Domande di transizione (verso il cuore Domande chiave Domande finali (chiusura e rilancio)
15 I quattro momenti /2 2) Fase della conduzione (1-3 ore) Accoglienza/riscaldamento Presentazione degli stimoli Discussione (verbale pura /tecnica dei foglietti) Fase finale (feedback e rilancio)rischi Rischi: Interazione calda/fredda Dialogo a coppie/ sottogruppi in competizione Confusione di ruolo (moderatore/personalità carismatiche) Dipendenza del gruppo da imoderatore/personalità carismatiche Spostamento del conflitto
16 I quattro momenti /3 3) Registrazione e Analisi dei dati Videoregistrazione-audioregistrazione Verbale/Non verbale Trascrizioni 4) Report Finale Approccio qualitativo/etnografico Resoconto ordinato tematicamente supportato dalle verbalizzazioni Analisi del contenuto
17 Quali dati? Insieme composito di informazioni dato da intreccio dei discorsi dei partecipanti fra loro Insieme di atteggiamenti, credenze, orientamenti di valore sul tema oggetto di discussione nonché le ragioni a sostegno di tali atteggiamenti Ragioni che vengono condivise e poste a confronto
18 Quali dati? Individuare la gamma delle opinioni emerse attraverso una griglia di lettura (flessibile/iterazione tra testi e griglia) Capacità di riconoscere aspetti nuovi, non previsti dalla traccia Analisi del contenuto/dati statistici
19 Tecnica strumentale o indipendente? (Corrao 1999) Integrazione con altre tecniche fasi preliminari della ricerca per acquisire familiarità con il fenomeno da studiare; far emergere ipotesi da controllare con survey per costruire /testare il questionario (apprendere il linguaggio del target, identificare le categorie di risposta,.. fasi conclusive (discussione dei risultati di una ricerca, interpretazione dei dati, ) fasi parallele (in associazione ad es. all osservazione partecipante per conoscere il contesto )
20 Esempi Traccia e trascrizione quali\traccia FOCUS_ricercatrici_def.docx Analisi del materiale quali\report donneinrst def 15 settembre 2010.pdf
21 INTERVISTA DISCORSIVA
22 Intervista di ricerca Intervista strutturata ( il questionario come «copione») Intervista discorsiva (detta anche, biografica, in profondità, ermeneutica, qualitativa, comprendente, ) Nell intervista discorsiva l interazione intervistatointervistatore è predeterminata solo nei contenuti (l oggetto della ricerca) Governata da un «ordine cerimoniale» Tipi diversi di «remunerazione» «estraneità» (in linea di massima) Ruolo di guida dell intervistatore (con gradi diversi di direttività e strutturazione )
23 Cosa si acquisisce Intreccio tra narrazioni e argomentazioni (legami di senso tra eventi, ragioni a sostegno o contro ) I «fatti» e la «ricostruzione» soggettiva dei fatti Coloritura emotiva/posizione del locutore Conflitti interiori ( non verbale, lapsus, )
24 Come lo si acquisisce In uno specifico contesto interattivo la relazione tra intervistato e intervistatore Attraverso una traccia di intervista INTERVISTATORE singolo coppia INTERVISTATO singolo Intervista convenzionale Intervista in tandem (mediatore) INTERVISTATO Coppia o piccolo gruppo Intervista di gruppo
25 Traccia di intervista Accedere alla prospettiva del soggetto (molteplicità di significati, vissuti, motivazioni, modi di vedere e sentire,..) Richiede uno strumento flessibile/adattabile (maggiore profondità, ma non comparabilità) Domande progettate per stimolare risposte sui temi di ricerca ma la «migliore» domanda non è necessariamente nella traccia, può svilupparsi nell interazione
26 Traccia di intervista Intervista guidata (traccia come «canovaccio») Intervista libera (tema come «stimolo») Attenzione al «questionario camuffato»!
27 Intervista libera (non strutturata) Intervista non strutturata (intervista in profondità, libera, ermeneutica, ) La traccia si compone esclusivamente del titolo dell argomento di discussione (es. educazione dei bambini, partecipazione politica) e/o di eventuali sottoargomenti Libertà dell intervistato di esprimere il suo punto di vista e le sue libere associazioni/ Compito dell intervistatore di mantenere viva l attenzione ed evitare le divagazioni fuoritema Estrema individualità delle interviste (contenuti, durata, )
28 Intervista semistrutturata Traccia semistrutturata Diversi gradi di dettaglio: Elenco dettagliato di argomenti da toccare Proposta di domande stimolo articolate Traccia come copione Cornice entro la quale si deve sviluppare l interazione intervistato-intervistatore Potere dell intervistatore di adattare il copione alla specifica situazione/libertà dell intervistato di soffermarsi sui temi che preferisce, avviarne di nuovi
29 «Tu non devi porgere la medesima domanda nel medesimo modo in ciascuna interazione. I temi del tuo studio troveranno copertura in interviste diverse, vuoi perché sono gli intervistati ad affrontarli, vuoi perché sei tu stesso a farne l oggetto della conversazione. Questo è un aspetto fondamentale della realizzazione di interviste qualitative che consente di acquisire conversazioni complementari e contrastanti sul medesimo tema o questione» (Rapley, 2004
30 Traccia di intervista Indicazioni di massima: Scegliere gli ambiti tematici (max una decina) e il ruolo assegnato all intervistato Preparazione di alcune domande stimolo per ciascun ambito tematico ( con eventuali note e suggerimenti per l intervistatore) Istituire una gerarchia di rilevanza degli ambiti Libertà dell intervistatore (ma nella consapevolezza del disegno di ricerca) Evitare di cadere nel questionario camuffato
31 Il ruolo assegnato all intervistato PROTAGONISTA: intervista biografica (il racconto della propria vita) OSSERVATORE/TESTIMONE: riporta eventi cui ha preso parte ESPERTO: sollecitato a fornire valutazioni, prefigurazioni, su eventi/fenomeni sociali Diversi ruoli, diverse «prospettive» con cui gli interlocutori mettono in forma narrazioni e argomentazioni
32 La conduzione L intervistatore ha il compito di sollecitare la produzione di risposte sul tema di interesse: usando la traccia/ ponendo nuove domande sulla base dell evolversi dell intervista Coerenza tra domande, ruolo assegnato all intervistato (protagonista/testimoneosservatore/esperto) e utilizzo dei materiali raccolti
33 La conduzione dell intervista Una forma di «strabismo» (ascolto dell intervistato e focalizzazione sugli obiettivi della ricerca) Ascolto, accettazione e sostegno dei discorsi: Tecniche: Silenzio Continuators (ah,..hmm, ) Tecnica dell eco Come ha? (al posto di «perché»?) Ricapitolazione (rischi ) Istruzioni al sosia (x evitare descrizioni stereotipate e luoghi comuni; per focalizzare sugli aspetti veramente importanti; ) Tecnica degli incidenti critici (identificazione e ricostruzione degli eventi critici della propria biografia in generale o in ambiti specifici)
34 Il campionamento Pochi casi: Per costi e tempi Ma soprattutto per obiettivo: comprensione Campioni non rappresentativi ma a scelta ragionata
35 Assenza di campione rappresentativo ( Nessun obiettivo di riprodurre la popolazione in scala ridotta, anche quando si cerca di coprire la varietà delle situazioni sociali di interesse per la ricerca (es, famiglie vulnerabili; militanti comunisti e democristiani) Non rappresentatività statistica ma sostantiva Campione non probabilistico/ a valanga (per popolazioni clandestine)
36 Trascrizione dell intervista Il testo trascritto contiene (o dovrebbe ): Livello linguistico (ciò che è stato detto) Livello paralinguistico (toni, intensità) Livello extralinguistico (linguaggio del corpo) Mole di materiale da sistematizzare: Riassunto tematico Record biografico
37 L analisi del materiale empirico Centrata sui casi, olistica, comprendente Modalità narrativa (racconti di episodi, descrizioni di casi, uso di brani di intervista) Classificazioni e tipologie (come operazione di sintesi) Variante: l analisi di tipo misto
38 Traccia di intervista a famiglie in difficoltà economica quali\sovraindebitamento_traccia famiglie.doc Esempio di adattamento dell intervistatore problematico per il buon esito dell intervista quali\esempio intervista3.doc
39 Traccia di intervista a famiglie in difficoltà economica Esempio di adattamento dell intervistatore problematico per il buon esito dell intervista lezione qualiold\es9 int qual\esempio intervista3.doc
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