ABI EVENTI - 20 Giugno 2011
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1 Gli strumenti di mitigazione del rischio di liquidità: i cambiamenti attivati dal nuovo quadro normativo ABI EVENTI - 20 Giugno 2011 Daniela Migliasso Resp. Ufficio Monitoraggio Rischio Liquidità di Gruppo, Intesa Sanpaolo
2 Il nuovo quadro di riferimento Dopo il financial turmoil iniziato nel 2007, la liquidità è importante quanto la solvibilità, nella valutazione di resilienza delle banche In corso il processo di adeguamento verso Basilea III: i ratio di liquidità (LCR e NSFR) non sono ancora obbligatori, ma è già richiesta disclosure dai mercati finanziari (Investor Relator, Analisti) I nuovi liquidity standard, a livello complessivo di Sistema, impattano la domanda di funding stabile e a MLT: detenzione di una quota più elevata di riserve liquide da finanziare sopra il mese (equilibrio di breve termine) maggiori necessità di funding stabile per il replacement della raccolta BT (equilibrio strutturale) Il costo del funding assume una centralità sempre più marcata per l attività bancaria La liquidità entra nei piani strategici aziendali come variabile chiave per una crescita sostenibile Il sistema dei prezzi interni di trasferimento (FTP) ha un ruolo chiave nel cercare di indirizzare «la corretta attribuzione dei rischi in coerenza alle politiche aziendali» 2
3 Gli strumenti di mitigazione del rischio di liquidità (1/2) Risk Appetite Riserve di Liquidità Sistema dei limiti operativi ammontare di RdL costamente adeguato in relazione alla soglia di tolleranza stabilita variabile chiave: marketability sui mercati privati sviluppo della counterbalancing capacity (CBC) sui diversi time period, per location e per singola currency rilevante sistema di limiti a breve e strutturali devono essere fissati in coerenza alla soglia di tolleranza raccordati alle prove di stress e calibrati sulle specificità operative Bankit/ LCR 2015 NSFR 2018 Il sistema dei controlli interni deve: garantire il rispetto dei vincoli minimi regolamentari calare nella gestione on-going l utilizzo delle metriche e dei ratio Basilea III, adattandoli alle specificità del proprio business 3
4 Gli strumenti di mitigazione del rischio di liquidità (1/2) Elementi chiave: la valutazione dell adeguatezza delle RdL la costruzione di analisi dei flussi (on e off balance sheet) da un ottica statica ad una dinamica Necessaria la capacità di simulare diversi scenari e orizzonti temporali, sia regolamentari che gestionali Counterbalancing capacity IN/OUT cash flows projection Disponibilità: effetto Pct effetto Pledge stime di realizzo (haircut) Proiezione % di roll over % di run off + maturity di rinnovo Valutazione RdL per time bucket Metriche e Ratio Metriche e LIMITI operatività scadenzata Basilea III INTERNI poste a vista derivati impegni off balance sheet LIMITI 4
5 La valutazione delle Riserve di Liquidità (1/2) La scomposizione delle liquidity class dei titoli (un esempio): Loc. Ccy Cat. Eligibilità c/o BC Si MARKETABILITY (Bid/Ask Contribuzione / RepoMkt) PSE Corporate Bond Govies, Agency No PSE... Si Tipo Emittente / Garante Govies, Agency Financial Rating Fascia di liquidabilità Haircut Fascia di liquidabilità Haircut Fascia di liquidabilità Haircut Fascia di liquidabilità Haircut >=AA- ID1A ID_H1A ID2A ID_H2A ID3A ID_H3A ID4A ID_H4A A ID1B ID_H1B ID2B ID_H2B ID3B ID_H3B ID4B ID_H4B < A ID1C ID_H1C ID2C ID_H2C ID3C ID_H3C ID4C ID_H4C >=AA- Bond Tuype Covered Senior Abs % detenuto su circolante Base LIQUIDITY CLASS PER TIPO SCENARIO Stress di mercato Stress Specifico Stress Combined No Sì No Equity Fondi Legenda IDXx corrisponde all'orizzonte temporale di liquidabilità stimata dell'asset ID_HXx livello haircut, differenziato per liquidity class e scenario di riferimento 5
6 La valutazione delle Riserve di Liquidità (2/2) 70% 60% Profili di liquidabilità (esempi): Titolo Governativo AAA marketable (active repo market) La qualità delle Riserve determina la velocità con cui le stesse possono essere convertite in cassa 50% 40% 30% 20% 10% 0% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 100% 80% 60% 40% 20% ON TN SP 1W 2W 1m 2m 3m 9m 1y 2y 3y 4y 5y 7y 10y 15y >15y Corporate Bond > AA+ marketable Corporate non marketable Haircut (final maturity) ON TN SP 1W 2W 1m 2m 3m 9m 1y 2y 3y 4y 5y 7y 10y 15y >15y Final maturity Il survival period e le assunzioni sottostanti lo scenario preso a riferimento condizionano la dimensione delle Riserve di Liquidità L esperienza durante la crisi finanziaria ha dimostrato che la marketability sui mercati privati può evaporare velocemente Il mercato repo su titoli governativi liquidi: più stabile e con la possibilità di rifinanziare elevati volumi Quale marketability sul tri-party repo (se non utilizzato con sottostanti titoli di Stato)? Riserve non marketable, ma eligible presso Banche Centrali: quale futuro? 0% ON TN SP 1w 2W 1m 2m 3m 9m 1Y 2y 3y 4y 5y 7y 10y 15y >15y 6
7 La relazione tra gli indicatori regolamentari e il sistema dei limiti interni (1/2) Liquidity Coverage Ratio Survival period: 1 mese (flussi cumulati) Net Stable Funding Ratio Time horizon: 1 Year Scenario: totale indisponibilità di accesso al mercato wholesale unsecured sensibili penalizzazioni sul fronte del funding clientela (drenaggi nella componente della raccolta a vista ed obblighi di riacquisto titoli, oltre a limitazioni nei processi di raccolta fondi sul medesimo canale) assenza di rientri sugli scoperti di c/c e ritenzione dei flussi attivi scadenzati del 50% maggiori tiraggi su linee committed Scenario: disponibiltà/necessità di Funding Stabile calibrate in funzione di maturity, tipo asset e tipologia controparte riconosciuta maggiore stabilità al funding retail /sme favorita la qualità degli assets (RWA <35%) Il modello interno, in un ottica di complementarità, può/deve: cautelare gli equilibri di breve anche sui bucket inferiori al mese prevedere un ratio minimo più elevato di quello stabilito dalla Normativa e/o definire un survival period > 1m; definire specifici sotto-limiti per location (aree paese), divise,... integrare soglie di attenzione e un sistema di early warning adottare, ai fini della liquidità strutturale, macro-bucket anche sulle scadenze superiori all anno... 7
8 La relazione tra gli indicatori regolamentari e il sistema dei limiti interni (2/2) Dal punto di vista delle metriche, la modellizzazione interna (statistica e/o judgmental) dei comportamenti della propria clientela consente di personalizzare le regole di proiezione dei flussi di cassa futuri Definizione di scenari interni per: poste a vista (attive e passive), time depo e raccolta obbligazionaria con clientela pre-payments su mutui tiraggi su linee committed e garanzie rilasciate revolving facilities e rinnovi su finanziamenti di breve ( denaro caldo ) Basilea orienta, comunque, il livello minimo prudenziale Ai fini della comparabilità, le chiavi di analisi definite dalla nuova normativa (in particolare, la segmentazione regolamentare) diventano un importante driver di classificazione da affiancare alla segmentazione interna 8
9 Conclusioni Il progressivo affinamento di sistemi e metodologie di misurazione consente controlli più incisivi e coerenti con l evoluzione del contesto di riferimento Per la liquidità necessario un elevato corredo informativo a supporto delle analisi e misurazioni Presupposti sono il data quality e la granularità del dato (es. breakdown per prodotti, scadenze, controparti, business lines, ecc.) Complessità per i Gruppi cross-border: le gerarchie di analisi si ampliano I sistemi di misurazione del rischio devono essere ancor più integrati con i processi di gestione Un efficace e tempestiva misurazione del rischio supporta le attività di presidio tattico e strategico della liquidità 9
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