Didattica delle lingue moderne 2 (OCI)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Didattica delle lingue moderne 2 (OCI)"

Transcript

1 Didattica delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo Lingue e mediazione linguistico-culturale Operatori nella comunicazione interculturale

2 Origine e sviluppi della teoria degli atti linguistici Grice > atto linguistico = intenzione comunicativa riconosciuta dall interlocutore = significato del parlante (opposto a significato dell espressione)

3 Il principio di cooperazione Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui è richiesto, secondo lo scopo o l orientamento dello scambio linguistico in cui sei impegnato. Articolato in 4 massime: Quantità: da un contributo informativo tanto informativo quanto richiesto Qualità: cerca di dare un contributo che sia vero Relazione: sii pertinente Modo: cerca di essere chiaro

4 Il principio di cooperazione L ascoltatore capisce quando il significato dell espressione è diverso dall intenzione comunicativa perché risulta apparentemente violato il Principio di cooperazione.

5 Le implicature Per risalire all intenzione comunicativa, l ascoltatore ricostruisce le IMPLICATURE Esempio: Non sono mica sordo (detto a una persona che usa un tono di voce troppo alto: l informazione non è pertinente, quindi capisco che il significato dell espressione è diverso da quello del parlante, che è implicato e che corrisponderebbe a abbassa la voce)

6 Dalla filosofia alla linguistica applicata A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, la teoria degli atti linguistici è stata applicata a studi empirici, realizzati con materiale raccolto in reali scambi comunicativi invece che con esempi fittizi.

7 Dalla filosofia alla linguistica applicata Questi studi mettono in evidenza l importanza della situazione concreta di enunciazione nell interpretazione degli atti linguistici.

8 Dalla filosofia alla linguistica applicata L applicazione del concetto di atto linguistico a dati empirici ha portato a riflettere su un aspetto che non viene preso in considerazione nel modello classico della teoria degli atti linguistici: quello della variazione d intensità, detta anche modificazione, della forza illocutiva.

9 Dalla filosofia alla linguistica applicata Si è infatti notato che gli atti linguistici possono contenere degli indicatori di intensità (modificatori) che segnalano la volontà del parlante di modificare l intensità della forza illocutiva dell atto nel senso dell attenuazione o dell accrescimento. Ma lo sai che ti trovo proprio in forma? (accrescimento) Mi presti un attimino la gomma? (attenuazione)

10 Ma perché i parlanti modificano l intensità dei loro atti, spesso rendendo gli enunciati meno chiari, più lunghi del necessario, meno pertinenti? Perché, insomma, violano il Principio di cooperazione?

11 La cortesia linguistica Per soddisfare un principio diverso, che è spesso in conflitto con quello di cooperazione: quello della cortesia. Non ti imporre. Offri delle alternative. Metti il destinatario a suo agio; sii amichevole. (Lakoff)

12 La cortesia linguistica Solitamente il conflitto tra principio di cooperazione conversazionale e principio di cortesia viene risolto a favore della cortesia, considerata prioritaria, rispetto alla chiarezza, in quanto garante dei rapporti sociali e interpersonali.

13 La cortesia linguistica Modello di Brown & Levinson Incessante lavoro di tutela della faccia, propria e altrui, da parte di tutti i membri di una comunità di parlanti.

14 Faccia Immagine pubblica di sé > due lati opposti Faccia positiva Desiderio di inclusione, apprezzamento, appartenenza Faccia negativa Desiderio di libertà d azione, individualismo, difesa del territorio

15 Tutela della faccia Entrambi gli aspetti della faccia rischiano continuamente di essere minacciati nel corso delle interazioni verbali. Alcuni atti linguistici sono considerati più minacciosi (FTA = Face Threatening Acts), ma in realtà tutti gli atti minacciano l una o l altra faccia, del parlante o dell interlocutore. Complimenti > gratificano la faccia positiva del destinatario ma determinano un invasione nel suo territorio e quindi ne minacciano la faccia negativa Scuse e ringraziamenti > rischiano di danneggiare soprattutto la faccia positiva del parlante (infatti di solito l interlocutore li compensa con una risposta adeguata, per esempio accettando il ringraziamento e minimizzando l oggetto delle scuse)

16 Tutela della faccia Il parlante si sforza di contenere il potenziale rischio di rottura sociale, a meno che il desiderio di realizzare un atto minaccioso con il massimo di efficacia superi quello di preservare la faccia dell interlocutore, per esempio in un caso di emergenza. Se nell attraversare la strada vedo un signore che rischia di essere investito da un automobile, probabilmente grido: (22) Attento! piuttosto che: (23) È pregato di fare attenzione. In questo caso l urgenza della comunicazione richiede di privilegiare la chiarezza rispetto alla cortesia.

17 Variabili contestuali Tre fattori principali determinano la gravità della minaccia nel compimento di un atto linguistico, e conseguentemente influenzano la scelta della modalità di realizzazione: la distanza sociale tra i partecipanti all interazione (DS) la relazione di potere che li lega (P) il grado d imposizione dell atto stesso (I)

18 Variabili contestuali La distanza sociale è una dimensione simmetrica, che si riferisce alla maggiore o minore familiarità tra gli individui.

19 Variabili contestuali Il potere costituisce invece una dimensione asimmetrica, che definisce il controllo materiale e psicologico che un individuo può esercitare sull altro.

20 Variabili contestuali La valutazione del grado d imposizione indica infine come l atto è giudicato in rapporto al suo interferire con la faccia degli individui.

21 L interazione delle variabili +I +DS Se non è troppo disturbo ti chiederei un passaggio -P +P Mi dai un passaggio? -DS -I

22 Variabili contestuali Distanza sociale, potere e grado d imposizione non costituiscono parametri stabili e assoluti. Si tratta di variabili che vengono di volta in volta valorizzate dai partecipanti all interazione verbale in base a criteri dipendenti sia dall ambiente socio-culturale di appartenenza sia dalla specifica situazione comunicativa.

23 Distanza sociale Due colleghi di lavoro casualmente si trovano anche a giocare nella medesima squadra amatoriale di calcio: la distanza sociale potrà essere maggiore in ufficio, minore nello spogliatoio.

24 Potere L amministratore delegato di un azienda, che nella società italiana del XXI secolo gode di uno status superiore rispetto a quello di un professore di scuola media, viene convocato a scuola dopo l ennesima bravata compiuta dal figlio. Durante il colloquio tra genitore e insegnante sarà probabilmente quest ultimo ad avere il ruolo di maggior potere in virtù della situazione specifica.

25 Livello di imposizione Se un professore di liceo chiedesse a uno dei suoi studenti di leggere alla classe un passo del libro di storia, la richiesta sarebbe sentita come del tutto accettabile nel quadro comunicativo della relazione insegnante-allievo. Se invece l insegnante intendesse farsi portare una tazza di caffè dall allievo la percezione sarebbe diversa, perché l azione non rientrerebbe tra quelle previste dalla situazione comunicativa. Al bar i livelli di imposizione delle due richieste sarebbero invertiti.

26 Torniamo al questionario In gruppo, analizzate le situazioni proposte in relazione a quanto abbiamo detto su cortesia linguistica, variabili contestuali, modificatori della forza illocutoria ecc. prendete in considerazione sia la descrizione della situazione sia le opzioni proposte.

27 Latte al supermercato

28 Caricabatterie

29 Al ristorante senza portafoglio

30 Cavatappi

Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo

Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it La teoria degli atti linguistici Una teoria del linguaggio come azione > quando parliamo facciamo delle cose, per esempio: Ciao

Dettagli

Didattica delle lingue moderne 2

Didattica delle lingue moderne 2 Didattica delle lingue moderne 2 Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it Lingue e mediazione linguistico-culturale Operatori nella comunicazione interculturale Atti linguistici Sei in ritardo come al solito

Dettagli

Lezione 10: implicature conversazionali. Quando comunica ad altri il parlante

Lezione 10: implicature conversazionali. Quando comunica ad altri il parlante Lezione 10: implicature conversazionali Quando comunica ad altri il parlante (i) produrre un effetto (una credenza) in chi lo ascolta (ii) far sì che chi lo ascolta riconosca che il parlante intende produrre

Dettagli

Didattica delle lingue moderne 2 (OCI)

Didattica delle lingue moderne 2 (OCI) Didattica delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo Lingue e mediazione linguistico-culturale Operatori nella comunicazione interculturale Info pratiche Orario lezioni e ricevimento Calendario Esame e bibliografia

Dettagli

Comunicazione come azione

Comunicazione come azione Comunicazione come azione In linea con la distinzione di Morris, con gli approcci pragmatici entriamo nel campo dell azione. Comunicare è sempre azione, è fare qualcosa nei confronti di qualcuno; l approccio

Dettagli

Introduzione alla pragmatica

Introduzione alla pragmatica Filippo Domaneschi Introduzione alla pragmatica C Carocci editore A Roberta 1 a edizione, luglio 2014 copyright 2014 by Carocci editore S.p.A., Roma Finito di stampare nel luglio 2014 da Eurolit, Roma

Dettagli

Paul Grice teoria dell implicatura conversazionale

Paul Grice teoria dell implicatura conversazionale Paul Grice teoria dell implicatura conversazionale significato naturale e significato non naturale Grice attira l attenzione su due differenti modi in cui il verbo significare è usato. quelle macchie significano

Dettagli

Pragmatica del linguaggio

Pragmatica del linguaggio Pragmatica del linguaggio Sintassi = studio del segno in se stesso. Semantica = studio della relazione tra il segno e l oggetto. Pragmatica = studio della relazione tra il segno e l interpretante. 1 Detto

Dettagli

APPROCCIO PRAGMATICO (2 di 15)

APPROCCIO PRAGMATICO (2 di 15) APPROCCIO PRAGMATICO (2 di 15) Nascita della disciplina: prima applicazione del termine pragmatica alla linguistica in Charles Morris (1938), come quella parte della semiotica che studia le relazioni fra

Dettagli

La comunicazione interpersonale. Pagina 1

La comunicazione interpersonale. Pagina 1 La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente

Dettagli

Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità

Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità di informazione che dev essere fornita e comprende le

Dettagli

DEISSI (o INDICALITÀ) Il termine "deissi" origina dal greco δεῖξις (deîxis, "indicazione"), derivato di δείκνυμι (dèiknymi, "io mostro, io indico")

DEISSI (o INDICALITÀ) Il termine deissi origina dal greco δεῖξις (deîxis, indicazione), derivato di δείκνυμι (dèiknymi, io mostro, io indico) DEISSI (o INDICALITÀ) Il termine "deissi" origina dal greco δεῖξις (deîxis, "indicazione"), derivato di δείκνυμι (dèiknymi, "io mostro, io indico") elemento universale a tutte le lingue elemento di un

Dettagli

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Claudio Baraldi e Laura Gavioli Università di Modena e Reggio Emilia Fattori per descrivere la mediazione

Dettagli

Comunicazione Verbale e Linguaggio dei Media

Comunicazione Verbale e Linguaggio dei Media Corso di Laurea Interdipartimentale CIM Comunicazione Innovazione Multimedialità anno accademico 2013-2014 Le massime Massime conversazionali (Grice 1975) Le implicature sono generate da principi pragmatici

Dettagli

Semantica e pragmatica a confronto. Claudia Bianchi Facoltà di Filosofia Università San Raffaele, Milano

Semantica e pragmatica a confronto. Claudia Bianchi Facoltà di Filosofia Università San Raffaele, Milano Semantica e pragmatica a confronto Claudia Bianchi Facoltà di Filosofia Università San Raffaele, Milano Voltaire Quando un diplomatico dice "Sì", vuole dire forse Quando dice "Forse", vuole dire no Quando

Dettagli

Atti locutori Atti illocutori Atti perlocutori

Atti locutori Atti illocutori Atti perlocutori Atti locutori Atti illocutori Atti perlocutori In ogni proferimento linguistico per Austin è possibile distinguere: Atto locutorio Atto illocutorio Atto perlocutorio Atto locutorio Corrisponde al fatto

Dettagli

Grice Logica e conversazione

Grice Logica e conversazione Grice Logica e conversazione ormalisti e informalisti Grice distingue nel suo articolo fra formalisti e informalisti Sia i formalisti che gli informalisti ritengono che ci sia un divario fra gli espedienti

Dettagli

Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo

Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo Dida%ca delle lingue moderne 2 (OCI) Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it Pragmatica e lingue seconde A coppie, ripensate a ciò di cui abbiamo parlato giovedì scorso (atti linguistici, cortesia linguistica,

Dettagli

la comprensione del testo un approccio pragmatico

la comprensione del testo un approccio pragmatico la comprensione del testo un approccio pragmatico la comprensione del testo un testo è un unità comunicativa ovvero di produzione di senso può essere verbale, non verbale, misto la comprensione deve includere

Dettagli

FEI - Scheda degli indicatori

FEI - Scheda degli indicatori FEI - Scheda degli indicatori Programma Annuale Ai fini della compilazione degli indicatori, selezionare l'azione di riferimento del progetto # Azione 1 Formazione linguistica ed educazione civica 2 Orientamento

Dettagli

A come ACCOGLIERE: un nuovo alunno in classe

A come ACCOGLIERE: un nuovo alunno in classe A come ACCOGLIERE: un nuovo alunno in classe Le dimensioni dell inserimento Normativa Sociale Psicologica Educativo didattica La normativa 20 anni di storia di migrazione e di normative scolastiche Le

Dettagli

Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni

Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni APPROCCIO RELAZIONALE Gli umani non possono esistere senza relazioni con altri umani. Questa relazione è costitutivo dell essere umano

Dettagli

PROGETTO I.C.A.R.O. Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo INF01. Commissione Interattiva Rivista Elettronica

PROGETTO I.C.A.R.O. Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo INF01. Commissione Interattiva Rivista Elettronica Commissione Interattiva Rivista Elettronica Strumenti di Orientamento Servizio di informazione-formazione Supporto psicologico con confronto frontale Predisposizione di progetti individuali personalizzati

Dettagli

G.I.N.E.S.T.R.A. 2008/09 RELAZIONE FINALE

G.I.N.E.S.T.R.A. 2008/09 RELAZIONE FINALE Data: 1/5/9 Progetto G.I.N.E.S.T.R.A. 28/9 RELAZIONE FINALE SCUOLA O PLESSO TITOLO PROGETTO REFERENTE/I Istituto Superiore Balbo (Liceo Socio-psicopedagogico, Liceo di Scienze Sociali, Liceo Linguistico,

Dettagli

La mediazione dialogica. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia

La mediazione dialogica. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia La mediazione dialogica Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia Per una descrizione della mediazione 1. Come si realizza? 2. Qual è la sua funzione? 3. Che cosa sono le sue dimensioni culturale,

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE EDOARDO AMALDI Via Domenico Parasacchi, 21 00133 ROMA Distr. XVI Cod.

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

Gestione della comunicazione emotiva

Gestione della comunicazione emotiva Gestione della comunicazione emotiva PAROLE CHIAVE INTELLIGENZA EMOTIVA Dal libro Intelligenza emotiva di Daniel Goleman : L empatia si basa sull autoconsapevolezza autoconsapevolezza: : quanto più aperti

Dettagli

Pragmatica e atti linguistici

Pragmatica e atti linguistici Pragmatica e atti linguistici Giovanni Manetti, Scienze della comunicazione, Siena c. Giovanni Manetti 1 Charles Morris 1. Sintattica 2. Semantica 3. Pragmatica c. Giovanni Manetti 2 Astratto/Concreto

Dettagli

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Uno spunto per iniziare: le pietre nel barattolo. Una storia tradizionale racconta di un giovane che si recò un giorno

Dettagli

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE

Dettagli

IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)

IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) ACADEMY DERMOCOSMETICA 11 GIUGNO 2016 IL MANAGMENT DEL CLIENTE GESTIONE DELLE OBIEZIONI CHE COS E UN OBIEZIONE UN DISACCORDO O UN PUNTO

Dettagli

Assiomi di Watzlawick. Prof.ssa Ernestina Giudici 1

Assiomi di Watzlawick. Prof.ssa Ernestina Giudici 1 Assiomi di Watzlawick 1 Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione compresi i segni del contesto interpersonale influenza il comportamento (Watzlawick,

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

Creare e Gestire una ASD vincente

Creare e Gestire una ASD vincente CONI Point Latina Corso per Dirigenti e Operatori Sportivi delle ASD Creare e Gestire una ASD vincente L Organizzazione del Settore Tecnico - Comunicare con Successo - Strategie di Marketing SABAUDIA,

Dettagli

Didattica generale: sviluppare sensibilità per l insegnamento e per l apprendimento

Didattica generale: sviluppare sensibilità per l insegnamento e per l apprendimento Didattica generale: sviluppare sensibilità per l insegnamento e per l apprendimento Walter Gerbino Mestre 15 novembre 2015 una lezione sul fare lezione Effetto notte (François Truffaut 1973) come un film

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO È STATA UN OCCASIONE DI: FORMAZIONE E RICERCA PER L INSEGNANTE ESPERIENZA DI SCRITTURA DIGITALE A SCUOLA COME

LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO È STATA UN OCCASIONE DI: FORMAZIONE E RICERCA PER L INSEGNANTE ESPERIENZA DI SCRITTURA DIGITALE A SCUOLA COME BLOGGO DUNQUE SONO LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO È STATA UN OCCASIONE DI: FORMAZIONE E RICERCA PER L INSEGNANTE ESPERIENZA DI SCRITTURA DIGITALE A SCUOLA COME POTENZIALE STRUMENTO DI DIALOGO COSTRUZIONE

Dettagli

Pragmatica del linguaggio

Pragmatica del linguaggio Pragmatica del linguaggio Sintassi = studio delle relazioni formali dei segni tra di loro. Semantica = studio delle relazioni tra i segni e i loro denotata (significato o oggetto). Pragmatica = studio

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo

Dettagli

L apprendimento della cortesia in italiano L2

L apprendimento della cortesia in italiano L2 L apprendimento della cortesia in italiano L2 Un analisi dell uso dei modificatori nella richiesta da parte di un gruppo di apprendenti olandesi dell italiano in relazione alla competenza linguistica L

Dettagli

Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro

Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro Ipotesi di valutazione globale al termine della scuola media secondo le indicazioni ministeriali Innalzamento dell obbligo scolastico 1. Nello studio: individua utilizza

Dettagli

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Centro Siciliano di Terapia della Famiglia Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Moduli teorici 1 2 3 anno 1 Anno 160 ore 1 MODULO Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. La nascita

Dettagli

DATI INVALSI SUGLI APPRENDIMENTI Italiano-Matematica. Anno scolastico 2011/2012

DATI INVALSI SUGLI APPRENDIMENTI Italiano-Matematica. Anno scolastico 2011/2012 DATI INVALSI SUGLI APPRENDIMENTI Italiano-Matematica Anno scolastico 2011/2012 In questo documento verranno riportate le informazioni che riguardano i dati relativi all Istituto Tecnico Industriale A.

Dettagli

LA LINGUA PARLATA. Primo incontro di formazione Trento 13 maggio 2009

LA LINGUA PARLATA. Primo incontro di formazione Trento 13 maggio 2009 INSEGNARE CON I TASK LE NUOVE TECNOLOGIE NELL EDUCAZIONE LINGUISTICA: UN AMBIENTE MULTIMEDIALE PER SVILUPPARE LA COMPETENZA NELL USO DELL ITALIANO NEI DIVERSI CONTESTI LA LINGUA PARLATA Primo incontro

Dettagli

Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management)

Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management) Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management) Bologna Forum NNA Mercoledì 18 novembre 2015 Franco Iurlaro Benessere e clima organizzativo

Dettagli

I Questionari docenti, studenti, genitori

I Questionari docenti, studenti, genitori I Questionari docenti, studenti, genitori 1 «Funzioni» dei questionari Esiti formativi, successo scolastico e indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento PISTE INTERPRETATIVE Efficacia nella promozione

Dettagli

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I : S E M A N T I C A

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I : S E M A N T I C A G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I : S E M A N T I C A Analisi del significato in tratti semantici Alcune teorie linguistiche

Dettagli

La svolta pragmatica. Filosofia del Linguaggio (dott.ssa F. Diodato)

La svolta pragmatica. Filosofia del Linguaggio (dott.ssa F. Diodato) La svolta pragmatica Filosofia del Linguaggio (dott.ssa F. Diodato) PAUL GRICE (1913-1988) L idea alla base del modello del codice èche un parlante compie un atto linguistico quando manifesta pubblicamente

Dettagli

ITALIANO. Traguardi, obiettivi, nodi concettuali. Il lessico. ITALIANO- TRAGUARDI LESSICO

ITALIANO. Traguardi, obiettivi, nodi concettuali. Il lessico. ITALIANO- TRAGUARDI LESSICO Proposta di lettura e di interpretazione, secondo nodi concettuali, delle Indicazioni 2012 Maria Franchetti ITALIANO. Traguardi, obiettivi, nodi concettuali Il lessico. ITALIANO- TRAGUARDI LESSICO Piste

Dettagli

Laboratorio area antropologica

Laboratorio area antropologica Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

Scheda di osservazione per il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria. Osservazioni relative agli ASPETTI RELAZIONALI

Scheda di osservazione per il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria. Osservazioni relative agli ASPETTI RELAZIONALI Allegato n. 5 Scheda di osservazione per il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria Osservazioni relative agli ASPETTI RELAZIONALI RAPPORTI CON I COMPAGNI 1. non accetta il rapporto:

Dettagli

LABORATORIO SPECIALISTICO: Buone pratiche di integrazione

LABORATORIO SPECIALISTICO: Buone pratiche di integrazione Facoltà di Psicologia Università di Milano-Bicocca Corso di laurea in PPSDCE LABORATORIO SPECIALISTICO: Buone pratiche di integrazione L IPOTESI DEL CONTATTO 1 IPOTESI DEL CONTATTO (Allport, 1954; Williams,

Dettagli

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare

Dettagli

Unione Comuni del Sorbara Scuola Media A. Volta Bomporto

Unione Comuni del Sorbara Scuola Media A. Volta Bomporto Unione Comuni del Sorbara Scuola Media A. Volta Bomporto Educare in L2: progetto per l accoglienza e l integrazione a.s. 2001/2002 a.s. 2003/2004 Stefania Ferrari www.glottonaute.it Le risorse Scuola Unione

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso

Dettagli

LICEO STATALE G.P. VIEUSSEUX Classico, Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate. in collaborazione con

LICEO STATALE G.P. VIEUSSEUX Classico, Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate. in collaborazione con LICEO STATALE G.P. VIEUSSEUX Classico, Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate in collaborazione con Progetto Di Alternanza Scuola-Lavoro QUESTIONARIO SUL FENOMENO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO

Dettagli

INSEGNARE IL MINIBASKET

INSEGNARE IL MINIBASKET Si riportano le linee guida del settore Minibasket riferite agli ambiti motorio-funzionale, socio-relazionale,tecnico e cognitivo tratte dalla dispensa tecnica per i partecipanti ai corsi istruttori minibasket

Dettagli

L importanza della comunicazione

L importanza della comunicazione L importanza della comunicazione L'assistente sociale esercita una molteplicità di funzioni e si rapporta ad una pluralità di soggetti, deve perciò possedere una qualità fondamentale: LA CAPACITÀ COMUNICATIVA

Dettagli

La psicologia di comunità nei contesti educativi

La psicologia di comunità nei contesti educativi La psicologia di comunità nei contesti educativi Il settore scolastico è uno dei settori privilegiati della Psicologia di comunità Scuola come contesto in orientamento preventivo incontra età evolutiva

Dettagli

Restituzione Questionario Autovalutazione d Istituto 2011/12. Componente Genitori Scuole dell Infanzia e Scuole Primarie

Restituzione Questionario Autovalutazione d Istituto 2011/12. Componente Genitori Scuole dell Infanzia e Scuole Primarie Restituzione Questionario Autovalutazione d Istituto 2011/12 Componente Genitori Scuole dell Infanzia e Scuole Primarie Pianezza, febbraio 2013 Direzione Didattica Statale di Pianezza Descrizione e significato

Dettagli

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull

Dettagli

Questionario per gli allievi della scuola primaria

Questionario per gli allievi della scuola primaria LA VITA A SCUOLA Questionario per gli allievi della scuola primaria Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) Data: / / Istruzioni Nelle pagine seguenti, troverai una serie di domande relative alla

Dettagli

Lindsay Pennington, Tone Mjøen, Maria da Graça Andrada, Janice Murray

Lindsay Pennington, Tone Mjøen, Maria da Graça Andrada, Janice Murray Viking Speech Scale Viking Speech Scale, 2010 Lindsay Pennington, Tone Mjøen, Maria da Graça Andrada, Janice Murray Scopo Questa scala è stata sviluppata per classificare la produzione dell'eloquio dei

Dettagli

CAPITOLO PRIMO MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO. La sociolinguistica è un ramo della linguistica che studia la variazione linguistica

CAPITOLO PRIMO MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO. La sociolinguistica è un ramo della linguistica che studia la variazione linguistica CAPITOLO PRIMO MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO 1.1. La sociolinguistica La sociolinguistica è un ramo della linguistica che studia la variazione linguistica secondo diversi livelli, tutti in qualche modo

Dettagli

PROCEDURA Nr.01 (Ed.01) REALIZZAZIONE DEI CORSI ECM

PROCEDURA Nr.01 (Ed.01) REALIZZAZIONE DEI CORSI ECM INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. DEFINIZIONI 5. RESPONSABILITA' 6. MODALITA' OPERATIVE 6.1. Generalità 6.2. Elementi in ingresso alla realizzazione di corsi ECM 6.3. Elementi

Dettagli

Imparare ad imparare. Stili di apprendimento ed insegnamento a confronto per un metodo di studio funzionale

Imparare ad imparare. Stili di apprendimento ed insegnamento a confronto per un metodo di studio funzionale ISTITUTO SUPERIORE "I. Calvino" via Marconi, snc 06062 Città della Pieve (PG) Imparare ad imparare. Stili di apprendimento ed insegnamento a confronto per un metodo di studio funzionale ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

Comunicazione Vs. Linguaggio

Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni

Dettagli

Figura e mandato generale del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Figura e mandato generale del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Figura e mandato generale del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza D.Lgs. 81/2008 Titolo I - Capo III - Sezione VII Consultazione e partecipazione dei Rappresentanti dei lavoratori Numero dei

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7. I bambini con problemi di comportamento

LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7. I bambini con problemi di comportamento Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS Scienze della Formazione Primaria LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7 I bambini con problemi di comportamento Lucia Donata

Dettagli

OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment

OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment Studio principale Programma del corso di formazione Il progetto OCSE PISA 2009 Le procedure di somministrazione. Compiti e ruoli dell insegnante

Dettagli

La personalità del sordo

La personalità del sordo La personalità del sordo La struttura psicologica del sordo è legata ad alcune variabili -ambiente familiare -grado di sordità -età di insorgenza della stessa -contesto socio-culturale di riferimento -presenza

Dettagli

Che cosa è un gruppo. Tajfel Teoria dell Identità Sociale. Gruppi Umani e Categorie Sociali Il Costruttivismo Sociale Europeo La lezione di Tajfel

Che cosa è un gruppo. Tajfel Teoria dell Identità Sociale. Gruppi Umani e Categorie Sociali Il Costruttivismo Sociale Europeo La lezione di Tajfel Gruppi Umani e Categorie Sociali Il Costruttivismo Sociale Europeo La lezione di Tajfel Che cosa è un gruppo Tajfel: entità [ ] che riveste significato per l individuo (p. 383 ed. it.) comprende una componente

Dettagli

Cosa si intende per Comunicazione e Relazione?

Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? La relazione è quel segmento che collega due soggetti nel contesto Cosa si intende per Comunicazione e Relazione?

Dettagli

Comunicazione e linguaggio

Comunicazione e linguaggio Comunicazione e linguaggio Studio del linguaggio e della comunicazione: Competence e Performance Chomsky (teoria generativo trasformazionale) Austin (teoria degli atti linguistici) Grice (principio di

Dettagli

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Laurea magistrale SOCIOLOGIA

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Laurea magistrale SOCIOLOGIA Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Laurea magistrale SOCIOLOGIA Obiettivi formativi Preparare esperti/e e professionisti/e capaci di analizzare il funzionamento e i processi di mutamento delle

Dettagli

LICEI CLASSICO-LINGUISTICO- SCIENZE UMANE - SCIENZE UMANE con opzione Economico-Sociale

LICEI CLASSICO-LINGUISTICO- SCIENZE UMANE - SCIENZE UMANE con opzione Economico-Sociale LICEI CLASSICO-LINGUISTICO- SCIENZE UMANE - SCIENZE UMANE con opzione Economico-Sociale Finalità generali Nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle convinzioni di ognuno (insegnanti, studenti e

Dettagli

Disagio psichico e immigrazione

Disagio psichico e immigrazione Disagio psichico e immigrazione Le difficoltà culturali e linguistiche, la lontananza dalla propria famiglia e dalla rete amicale mettono a rischio la salute mentale dell immigrato. L Immigrato è posto

Dettagli

Didattica delle lingue moderne 2

Didattica delle lingue moderne 2 Didattica delle lingue moderne 2 Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it Lingue e mediazione linguistico-culturale Operatori nella comunicazione interculturale Cultura e biculturalismo Molte definizioni di

Dettagli

LAVORO COLLABORATIVO PARTE 1 - MODALITÀ' PER PROMUOVERE LA RISORSA COMPAGNI

LAVORO COLLABORATIVO PARTE 1 - MODALITÀ' PER PROMUOVERE LA RISORSA COMPAGNI LAVORO COLLABORATIVO PARTE 1 - MODALITÀ' PER PROMUOVERE LA RISORSA COMPAGNI 1 CREARE UN CLIMA INCLUSIVO 2 CONOSCERE LA DIFFICOLTÀ DEL COMPAGNO 4 linee operative: - abbassare i livelli di competitività:

Dettagli

Analisi del linguaggio

Analisi del linguaggio Analisi del linguaggio 3 livelli: SINTASSI: si occupa della relazione dei segni linguistici tra loro; SEMANTICA: si occupa della relazione dei segni linguistici con qualcosa di esterno al linguaggio; PRAGMATICA:

Dettagli

Pragmatica: dalla teoria alla riabilitazione

Pragmatica: dalla teoria alla riabilitazione definizione Pragmatica: dalla teoria alla riabilitazione Anne-Marie Hufty Neuropsicolinguista Sinapsy www.sinapsy.net info@sinapsy.net La pragmatica si può definire come l uso del linguaggio nei contesti

Dettagli

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009 La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena Adriana Querzè 1 aprile 2009 Delibera Giunta Regione E.R./2004 Prime disposizioni inerenti la figura professionale del mediatore interculturale

Dettagli

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE UOC MATERNO INFANTILE ETÀ EVOLUTIVA E FAMIGLIA UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE Dott.ssa Mara Fasoli Assistente Sociale 21 gennaio 2014 LA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE E uno strumento

Dettagli

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,

Dettagli

Sommario. 1. Approccio logico-filosofico. 2. Approccio linguistico. 3. Pragmatica LEZIONE 7

Sommario. 1. Approccio logico-filosofico. 2. Approccio linguistico. 3. Pragmatica LEZIONE 7 Sommario LEZIONE 7 1. Approccio logico-filosofico 2. Approccio linguistico 3. Pragmatica Concezione logico-filosofica referente (significato) significato (senso) segno Nota: fra parentesi la terminologia

Dettagli

Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva

Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva Corso di Laurea in Scienze dell'educazione a.a. 2010/2011 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva

Dettagli

Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay

Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay a.cerasa@unicz.it http://www.ibfm.cnr.it/en_persone/acerasa.php http://docenti.unicz.it/sito/cerasa.php SEGNALI PARALINGUISTICI CONTATTO OCULARE PRESENZA

Dettagli

Ascoltare, parlare,interagire

Ascoltare, parlare,interagire Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,

Dettagli

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione. PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione

Dettagli

Presentazione. LOGOS - Comunicazione e Sviluppo P.zza U. Giordano, Foggia tel

Presentazione. LOGOS - Comunicazione e Sviluppo P.zza U. Giordano, Foggia tel Presentazione Il corso di Alta formazione in comunicazione efficace e strategica (PNL- Programmazione Neuro Linguistica) nasce dalla lunga esperienza della LOGOS nel campo della formazione, della motivazione

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 5. La correlazione lineare Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014 Sommario 1 Tipi di relazione

Dettagli

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche

Dettagli

RELAZIONE SULLA RESTITUZIONE DEI DATI INVALSI ANNO SCOLASTICO 2015/2016

RELAZIONE SULLA RESTITUZIONE DEI DATI INVALSI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N. 2 SANT AGATA de GOTI Viale Vittorio Emanuele III - 82019 Sant Agata de Goti (BN) Tel./Fax 0823/953048 e-mail: bnic827002@istruzione.it - pec: bnic827002@pec.istruzione.it

Dettagli

Competenza di riferimento: ESERCITARE IL PROPRIO STILE EDUCATIVO. Modulo: ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Competenza di riferimento: ESERCITARE IL PROPRIO STILE EDUCATIVO. Modulo: ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Competenza di riferimento: ESERCITARE IL PROPRIO STILE EDUCATIVO Modulo: ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Riflettere sulle implicazioni etiche dell agire educativo nei contesti scolastici, soffermandosi

Dettagli

Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO

Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE SCOLASTICA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Voce: GRUPPO ETIMOLOGIA E DEFINIZIONE CONCETTUALE Dal latino globus e dal tedesco kruppa e groppo L origine semantica rimanda a tre significati precisi: 1)massa rotonda. Struttura unitaria specifica che

Dettagli

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE 1 TIPO DI COLLOQUIO FINALITA CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE Si cerca di ottenere il maggior numero di informazioni su caratteristiche personali del candidato e sulla motivazione

Dettagli

PREMESSA OBIETTIVO FASI DI LAVORO TECNICHE SI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO COMPORTAMENTI

PREMESSA OBIETTIVO FASI DI LAVORO TECNICHE SI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO COMPORTAMENTI TECNICHE SISTEMICO-RELAZIONALI PER LA GESTIONE DEL LAVORO DI INCUBATORE OBIETTIVO FORNIRE AI PARTECIPANTI STRUMENTI EFFICACI PER GESTIRE LA RELAZIONE CON IL MANAGEMENT DELLA COOPERATIVA ADERENTE IN FASE

Dettagli

ORIENTAMENTO ISTITUTI TECNICI - Quale scuola fare dopo le medie?

ORIENTAMENTO ISTITUTI TECNICI - Quale scuola fare dopo le medie? ORIENTAMENTO ISTITUTI TECNICI - Quale scuola fare dopo le medie? Meglio un liceo, un istituto tecnico o un professionale? E se state pensando di iscrivervi ad un istituto tecnico, quale indirizzo è quello

Dettagli