Protezione Civile Regione Friuli Venezia Giulia

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1 Protezione Civile Regione Friuli Venezia Giulia La comunicazione in 1. Comunicazione per prevenire l (e creare attenzione, membership, ecc) 2. Comunicazione per gestire l

2 La comunicazione informare vs comunicare comunicazione interpersonale vr comunicazione di massa Comunicazione per prevenire l

3 La comunicazione per prevenire Cultura del rischio colmare il vuoto informativo (Allarme percepito); far percepire la presenza di rischi specifici nel territorio, rendendo il rischio dominabile; diffondere conoscenze e competenze che aiutino a far fronte ad una situazione di pericolo; diminuire la tendenza ad assumere autonomi criteri di giudizio; diffondere una cultura dell attenzione; far conoscere l esistenza e le caratteristiche della PC, per valorizzarne l intervento e attirare nuovi membri motivati.

4 La comunicazione per prevenire Percezione del rischio Sistemi di credenze - ogni attività comunicativa si inserisce in un contesto pregresso che in qualche modo ha già contribuito a codificare il rischio stesso ( filtro ) Il comportamento delle persone (ascolto, comprensione, azione conseguente corretta) non sarà determinato dai singoli messaggi, bensì dall incrocio tra questi messaggi e il sistema di credenze già stratificato.

5 La comunicazione per prevenire Attività possibili Comunicazione pubblicitaria (poster, radio, ecc) Media (articoli, sito, ecc) Scuole o altri incontri specifici (esercitazioni pubbliche, ecc,) Contatto diretto (attività in, altre attività, simboli e divisa, ecc)

6 La comunicazione per prevenire

7 La comunicazione nell La diffusione dell allarme. I mezzi. radio; televisione; sirene ed allarmi sonori; altoparlanti e megafoni; cartelli permanenti; notifica personale; internet.

8 La comunicazione nell La gestione comunicativa dell Aggiornare sull'evolversi dell'evento disastroso. Informare sulle operazioni di soccorso e sull'organizzazione dei soccorsi. Ribadire e ricordare più volte i comportamenti richiesti alla popolazione. Ripristinare e rafforzare i legami interpersonali e sociali.

9 La comunicazione nell Caratteristiche del messaggio di allarme Specificità (a chi si rivolge, di che evento si tratta, qual è l'area colpita, e così via) Consistenza (non contraddittori, né al loro interno, né nel rapporto tra di loro). Certezza. (tono sicuro, non deve dare adito a dubbi) Chiarezza e semplicità del linguaggio.

10 La comunicazione nell Errori comunicativi 1. Sovrapposizione e incrocio tra più messaggi. 2. Confusione o contrasti tra chi si trova a gestire la crisi. 2. Ritardi nelle informazioni. 3. Attitudini paternalistiche. 4. Non fronteggiare i "rumori".

11 La comunicazione nell Consigli su come gestire la comunicazione 1. Essere la prima fonte di informazione. 2. Esprimere immediatamente un atteggiamento di empatia. 3. Mostrare la competenza e l'esperienza. 4. Rimanere aperti e sinceri.

12 La comunicazione nell Il primo messaggio un'espressione di empatia; fatti certi e confermati, ed azioni intraprese (chi, cosa, dove, quando, perché, come); cosa non si sa riguardo alla situazione; come si sviluppa il processo; una promessa; è buona norma fornire qualche promessa. Se non ci sono possibilità migliori, fornite perlomeno una promessa su quando sarà possibile avere nuove informazioni: "parleremo di nuovo fra un'ora ", o simili. Fornite cioè un appuntamento, una tempistica, stando però bene attenti a non promettere quello che è fuori dal vostro controllo. dove le persone possono ottenere nuove informazioni.

13 La comunicazione nell Anche i media sono influenzati dalla crisi Errori frequenti e grande bisogno di informazioni (chiarire fonti, dare info, controbattere velocemente, ecc) I giornalisti e i media tendono, nella normalità, ad assumere un ruolo di "antagonisti" rispetto alle istituzioni e alle fonti, ruolo che cessa nell, ma riprende subito dopo.

14 La comunicazione nell Il rapporto con i media eguale accesso alle notizie; l'onestà e l'apertura sincera nel rispondere; un continuo e regolare aggiornamento di nuove informazioni; un veloce e pronto controbattere ai "rumori"; una disponibilità a mettersi a disposizione dei mediai; se volete che dell' parlino anche degli esperti, forniteli voi; si può cercare di offrire una organizzazione comunicativa sufficiente a rispondere anche alle esigenze dei media, che è bene ricordarlo sono presenti per il loro business.

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