on line on line on line on line ESERCIZI, 44 on line on line on line on line ESERCIZI, 50 ESERCIZI, 80 SINTESI, 83 on line on line on line on line

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "on line on line on line on line ESERCIZI, 44 on line on line on line on line ESERCIZI, 50 ESERCIZI, 80 SINTESI, 83 on line on line on line on line"

Transcript

1 Indice III Pilastri con staffe semplici: tabella Calcolo dei pilastri con avvolgimento a spirale ESERCIZI SVOLTI, Instabilità flessionale, 8 Esercizio svolto Progetto della sezione rettangolare, 21 Sezione rettangolare con armatura semplice, 21 Sezione rettangolare con armatura doppia, 22 Esercizi svolti Trave con sezione a T, 25 Considerazioni sulle travi a T Il calcolo della sezione a T, 27 Sezione a T sollecitata da momento negativo, 27 Sezione a T sollecitata da momento positivo, 27 Unità 1 IL CALCESTRUZZO ARMATO, La teoria del calcestruzzo armato ordinario, Le tensioni ammissibili nei materiali, 2 Calcestruzzo, 2 Acciaio per c.a., Ipotesi fondamentali, 3 La combinazione delle azioni, Sforzo normale di compressione semplice, Pilastri, 4 Pilastri con staffe semplici, 4 Pilastri con avvolgimento a spirale, 5 ESERCIZI SVOLTI, 9 ESERCIZI, Flessione semplice retta, Criteri generali di resistenza, Verifica della sezione rettangolare, 14 Sezione rettangolare con armatura doppia, 15 Sezione rettangolare con armatura semplice, 15 ESERCIZI SVOLTI, 17 Area metallica in funzione del numero e del diametro dei tondini: tabella ESERCIZI SVOLTI, 23 Sezione a T con armatura doppia ESERCIZI SVOLTI, 28 ESERCIZI, 30 Esercizi 1.4 Flessione semplice retta e taglio, Sezione rettangolare e sezione a T, 31 Sezione rettangolare con armatura semplice, 31 Sezione rettangolare con armatura doppia, 31 Sezione a T con armatura semplice, 32 ESERCIZI SVOLTI, Assorbimento delle tensioni tangenziali, 34 Funzione delle staffe Calcolo delle armature per il taglio, 35 Armatura longitudinale. Aderenza e ancoraggio Il diagramma dei momenti resistenti e la freccia elastica, 38 Momenti resistenti, 38 La freccia elastica, 39 ESERCIZI SVOLTI, 39 ESERCIZI, 44 Elementi sollecitati a presso-flessione Presso-flessione con piccola eccentricità (e GX ), Presso-flessione con grande eccentricità (e > GX ), 46 Esercizio svolto 1.5 Flessione semplice retta e sforzo normale, Caratteristiche generali, 45 Il progetto della sezione rettangolare soggetta a pressoflessione La verifica al punzonamento, 47 ESERCIZI SVOLTI, 48 ESERCIZI, Strutture in calcestruzzo armato, Prescrizioni per il calcolo con il MTA, 51 ESERCIZI SVOLTI, 52 ESERCIZI, 80 SITESI, 83 Autovalutazione Unità 2 L ACCIAIO, Analisi delle sollecitazioni, Verifica di resistenza, Membrature tese e membrature compresse, 91 Membrature tese, 91 Membrature compresse, 91 ESERCIZI SVOLTI, 91 Esercizio svolto Membrature compresse soggette a carico di punta, 92 Pilastri (o aste) semplici, 93 ESERCIZIO SVOLTO, Flessione semplice. Taglio, 95 Flessione semplice retta, 95 Flessione semplice deviata, 95 Taglio semplice, 95 Flessione e taglio, 96 ESERCIZI SVOLTI, 97 Esercizi svolti Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi, 101 Verifica della freccia, 101 Verifica nei confronti dell imbozzamento, 101 Verifica dello svergolamento, 102

2 IV Indice Verifica dell imbozzamento: calcolo e applicazioni Verifica dello svergolamento: calcolo e applicazioni ESERCIZI SVOLTI, 102 Esercizi svolti Aste soggette a presso-flessione, 103 Momento flettente M = M A = M B costante, 104 Momento flettente M con variazione lineare, 105 Momento flettente M con variazione nare, 105 ESERCIZI SVOLTI, 106 ESERCIZI, 110 Esercizio svolto 2.2 Strutture in acciaio, 113 ESERCIZI SVOLTI, 113 ESERCIZI, 128 Problemi di collegamento delle strutture in acciaio Calcolo delle aste composte Travi reticolari SITESI, 129 Autovalutazione Unità 4 LE FODAZIOI, Interazione terreno-fondazioni, Carico limite e carico ammissibile, 180 ESERCIZI SVOLTI, 182 ESERCIZI, Tipi di fondazioni e calcolo, Plinto massiccio, 184 ESERCIZI SVOLTI, Plinto elastico, 190 Plinto elastico (in calcestruzzo armato), 190 Altri tipi di plinto ESERCIZI SVOLTI, 191 ESERCIZI, Fondazioni continue, Fondazione a travi rovesce, 195 Fondazioni a platea e su cordolo ESERCIZIO SVOLTO, 195 ESERCIZI, 202 Unità 3 LE MURATURE, Strutture in muratura, Caratteristiche e proprietà meccaniche, 132 Resistenza caratteristica a compressione f k e tensione ammissibile σ m, 132 Modulo di elasticità, 132 Resistenza caratteristica a taglio f vk e tensione ammissibile τ m, 132 Combinazione delle azioni, Concezione strutturale dell edificio, 134 ESERCIZIO SVOLTO, Analisi strutturale, 139 Muri sollecitati prevalentemente da azioni verticali, 139 ESERCIZIO SVOLTO, Le azioni orizzontali del vento, 144 Muri sollecitati prevalentemente da azioni orizzontali (muri di controvento), 144 Le azioni del vento sui fabbricati ESERCIZIO SVOLTO, Strutture in muratura non tridimensionali, 149 I balconi appoggiati su mensole ESERCIZI SVOLTI, Archi, volte in muratura e piattabande, 156 SITESI, 203 Autovalutazione Unità 5 I MURI DI SOSTEGO, Le verifiche di stabilità, 206 La normativa, 206 Verifica al ribaltamento, 206 Verifica a scorrimento sul piano di posa, 207 Verifica per carico limite dell insieme fondazione-terreno (verifica a schiacciamento), 207 ESERCIZI SVOLTI, 208 ESERCIZI, Il progetto dei muri di sostegno, Progetto dei muri di sostegno a gravità, 218 La fondazione del muro di sostegno a gravità, 218 Muri a semigravità, 218 ESERCIZI SVOLTI, 220 ESERCIZI, 244 SITESI, 245 Autovalutazione ESERCIZI SVOLTI, 157 ESERCIZI, 167 IDICE AALITICO, 247 SITESI, 176 Autovalutazione

3 1 il percorso Teoria del calcestruzzo armato ordinario Tensioni ammissibili nei materiali Sollecitazioni semplici e composte Calcolo di progetto e di verifica delle srutture in c.a. Pilastri con staffe semplici: tabella Calcolo dei pilastri con avvolgimento a spirale Area metallica in funzione del numero e del diametro dei tondini: tabella Considerazioni sulle travi a T Sezione a T con armatura doppia Funzione delle staffe Armatura longitudinale. Aderenza e ancoraggio Elementi sollecitati a presso-flessione Il calcestruzzo armato Il progetto della sezione rettangolare soggetta a presso-inflessione Esercizi svolti Esercizi Autovalutazione

4 2 unità La teoria del calcestruzzo armato ordinario Le tensioni ammissibili nei materiali Con il metodo alle tensioni ammissibili (MTA) la verifica di resistenza di un elemento strutturale consiste nel controllare che le tensioni massime che si verificano nel calcestruzzo e nell acciaio risultino inferiori a determinati valori massimi, definiti tensioni ammissibili, che dipendono dalle caratteristiche meccaniche dei materiali. Calcestruzzo Tensioni normali di compressione Elementi soggetti a flessione o a presso-flessione: σ R c = 6 + ck 15 (/mm 2 ) [1] 4 Solette con spessore s < 5 cm: la tensione è ridotta a σ c = 0,70 σ c Elementi soggetti a compressione semplice (assiale), essendo s la minore dimensione della sezione: σ c = 0,70 [1 0,03 (25 s)] σ c per s < 25 cm σ c = 0,70 σ c per s 25 cm Travi a T con soletta collaborante di spessore s: σ c = 0,90 σ c per s 5 cm σ c = 0,70 σ c per s < 5 cm Tensioni tangenziali τ c0 = 0,4 + τ c1 = 1,4 + R ck R ck (/mm 2 ) [2] Indicando con τ max la tensione tangenziale massima nell elemento strutturale, se risulta: τ max τ c0: non sono necessarie specifiche armature al taglio e alla torsione in quanto le tensioni tangenziali possono essere assorbite dal conglomerato; τ c0 τ max τ c1: le tensioni tangenziali devono essere integralmente assorbite da specifiche armature metalliche; τ max > τ c1 (massima tensione tangenziale ammissibile): è necessario modificare le caratteristiche geometriche della sezione in modo da portare τ max τ c1. Acciaio per c.a. La tensione ammissibile nell acciaio σ s si ottiene dividendo la tensione caratteristica di snervamento f yk per il coefficiente parziale di sicurezza γ m che assume i valori: γ m = 1,6 quando vengono utilizzati calcestruzzi con R ck 25 /mm 2, per cui: σ 450 s = 281 /mm 2 [3] 1,6 Le tensioni tangenziali di aderenza si oppongono allo scorrimento delle barre di armatura all interno della massa di calcestruzzo, tensioni dovute principalmente alla scabrosità della superficie delle barre ad aderenza migliorata. Il loro valore effettivo non deve superare quello ammissibile dato da: τ b = 3,0 τ c0 Collaudo dinamico di una fondazione.

5 1.1 La teoria del calcestruzzo armato ordinario Ipotesi fondamentali Il calcolo delle strutture in c.a. si basa su alcune ipotesi che sono: 1. si ammette l ipotesi di Bernoulli, in base alla quale le sezioni si conservano piane anche dopo la deformazione della membratura, sia nella sollecitazione di sforzo normale sia in quella di flessione; 2. si ammette la validità della legge di Hooke anche per il calcestruzzo, per cui si ritiene costante il suo modulo elastico E c ; 3. si considera come inesistente la resistenza a trazione del calcestruzzo; ciò significa che la parte di calcestruzzo nella zona tesa di una sezione non viene considerata nei calcoli; 4. si ammette la totale solidarietà fra acciaio e calcestruzzo per effetto della sicura, completa e costante aderenza esistente fra loro, ipotesi questa che risulta sempre verificata in ogni caso. Per effetto di tale perfetta aderenza e tenendo presente che i due materiali, acciaio e calcestruzzo, presentano il medesimo coefficiente di dilatazione termica lineare, la deformazione elastica ε (allungamento o accorciamento) risulta uguale per entrambi i materiali, per cui si ha: ε c = ε s [4] Applicando la legge di Hooke risulta: σ s = E s ε s σ ossia s = E s ε s σ c = E c ε σ c c E c ε c che, semplificata tenendo presente la [4], diventa: Si pone ora: Il termine n viene definito coefficiente di omogeneizzazione o coefficiente di amplificazione dell area di acciaio in un area di calcestruzzo. Sostituendo nella [5] si ottiene: da cui: σ s σ c = E s E c E s E c = n σ s σ c = n σ s = n σ c [5] [6] La [6] indica che 1 cm 2 di ferro si considera equivalente a n cm 2 di calcestruzzo. Mentre il modulo elastico E s dell acciaio è praticamente costante, quello E c del calcestruzzo presenta una notevole variabilità in funzione di numerosi fattori e inoltre il suo valore tende a diminuire nel tempo; di conseguenza il valore di n risulta anch esso variabile mediamente da 6 a 15. Poiché risulterebbe estremamente complesso tenere conto nei calcoli di tale variabilità, le norme stabiliscono che deve essere adottato in ogni caso il valore: n = 15 Tale valore è in realtà notevolmente cautelativo e dimostra l interesse posto dalla norma alle condizioni di sicurezza delle strutture; infatti, fissando una tensione ammissibile del calcestruzzo σ c = 8,50 /mm 2, dalla [6] si ricava: σ s = 15 8,50 = 127,5 /mm 2 valore notevolmente inferiore alla tensione ammissibile dell acciaio, il quale, a causa della sua totale aderenza con il calcestruzzo, è soggetto a tensioni reali di compressione notevolmente ridotte affinché l accorciamento dei due materiali risulti uguale. Si ricorda che le relazioni riportate sulla normativa sono espresse nel Sistema Internazionale di unità di misura (SI), e viene ammessa la conversione approssimata: 1 kgf 10 solo per le grandezze relative al conglomerato cementizio, mentre per quelle relative all acciaio deve essere utilizzato il coefficiente esatto ossia: 1 kgf = 9, ,81 La combinazione delle azioni Per edifici civili e industriali correnti, in base alle prescrizioni delle.t.c. 2008, applicando il MTA le azioni devono essere combinate utilizzando la combinazione caratteristica (rara) con la relazione: F d = G 1 + G 2 + Q k1 dove: G 1 = peso proprio degli elementi strutturali G 2 = peso proprio degli elementi non strutturali Q k1 = azione varibile dominante, cioè l azione che si presenta con la maggiore continuità.

6 4 unità Sforzo normale di compressione semplice Pilastri Pilastri con staffe semplici: tabella Calcolo dei pilastri con avvolgimento a spirale La sollecitazione di sforzo normale di compressione semplice è tipica dei pilastri non soggetti a carico di punta, e quindi la minore dimensione della sezione deve essere superiore a 1/14,5 della lunghezza dell elemento. In relazione alle caratteristiche delle staffe, cioè dell armatura trasversale, si possono avere: pilastri con staffe semplici; pilastri con avvolgimenti a spirale. Pilastri con staffe semplici I pilastri con staffe semplici hanno generalmente sezione quadrata o rettangolare (in questo caso il rapporto fra i lati è opportuno che non superi il valore di 2 2,5), ma per specifiche necessità architettoniche o strutturali possono anche avere anche altri tipi di sezione [fig. 1]. 0,3% A c,eff A s 6% A c,eff, dove A c,eff = sezione effettiva di calcestruzzo, ossia l area A c della sezione trasversale del pilastro meno l area totale A s dell armatura longitudinale; A s 0,8% A c. Le staffe hanno la funzione di contrastare il fenomeno di spostamento verso l esterno dell armatura longitudinale [fig. 2], per cui sono soggette a trazione e quindi le loro parti terminali devono essere avvolte a uncino attorno a un tondino longitudinale con piegatura di circa 45 penetrando nel calcestruzzo per almeno 10 cm. Fig. 2 Fig. 1 Devono essere rispettate le seguenti prescrizioni di progetto ed esecutive: armatura longitudinale: diametro minimo 12 mm, costituita da un minimo di quattro barre, oppure sei per la sezione circolare; trattandosi di elementi soggetti a sola compressione assiale, le armature longitudinali hanno la funzione di aumentare la resistenza della sezione, oltre che di consentire efficaci collegamenti con altri elementi della struttura; staffe chiuse di collegamento dell armatura: diametro minimo di 6 mm e comunque non inferiore a del diametro 1 massimo dell armatura longitudinale; 4 interasse delle staffe: non maggiore a 15 volte il diametro dell armatura longitudinale con un massimo di 25 cm; la sezione totale A s dell armatura longitudinale deve soddisfare le limitazioni: A c =sezione di calcestruzzo strettamente necessaria σ c per sforzo normale; Armatura a staffe semplici per un pilastro.

7 1.2 Sforzo normale di compressione semplice 5 Calcolo di progetto L area della sezione resistente di un pilastro [fig. 3] è costituita dall area A c del calcestruzzo e da quella A s dell acciaio, ognuna delle quali può sopportare rispettivamente il seguente carico: c = A c σ c (calcestruzzo) s = A s σ s (acciaio) Il carico totale che può gravare sul pilastro è quindi: = c + s = A c σ c + A s σ s e quindi con la relazione seguente, ricavata dalla [3], si effettua la verifica del pilastro: σ c = A c (1 + n ρ) σ c Calcolo di collaudo ote le aree A c e A s del pilastro, viene calcolato il coefficiente ρ e successivamente si determina con la [3] il carico che può gravare sul pilastro: [4] = A c σ c (1 + n ρ) che rappresenta la formula di collaudo. Fig. 3 Trattandosi di compressione semplice si assume per il calcestruzzo la tensione ammissibile ridotta σ c ed essendo σ s = n σ c si ottiene: = A c σ c + A s n σ c = σ c (A c + n A s ) [1] La normativa stabilisce che l armatura metallica longitudinale debba avere una sezione complessiva che sia una percentuale di quella del cls con i valori prima riportati. Indicando con ρ la percentuale geometrica di armatura riferita alla sezione effettiva di calcestruzzo, si ha quindi: A s = ρ A c per cui sostituendo nella [1] si ottiene: = σ c (A c + n ρ A c ) = A c σ c (1 + n ρ) [2] da cui: A c = σ c (1 + n ρ) [3] che rappresenta la formula di progetto. Poiché il valore di ρ deve essere prefissato dal progettista, generalmente lo si assume pari a 0,8 1% e tale percentuale viene applicata all area reale della sezione del pilastro; calcolata l area A c, vengono definite le dimensioni della sezione del pilastro, in genere arrotondate ai 5 cm superiori. Comunemente, noto il carico gravante sul pilastro, anziché effettuare il calcolo di progetto vengono utilizzate le tabelle riportate sui manuali che, in funzione del carico e della tensione ammissibile ridotta σ c, forniscono l area del calcestruzzo A c e l area dell acciaio A s. Pilastri con avvolgimento a spirale I pilastri con avvolgimento a spirale, detti anche pilastri cerchiati o pilastri Considère dal nome del progettista che li propose all inizio del secolo scorso, presentano una sezione generalmente circolare, più raramente poligonale, con un armatura longitudinale disposta sul perimetro attorno alla quale è avvolto un tondino continuo disposto a spirale che costituisce la staffatura [fig. 4]. Le caratteristiche principali di questi pilastri sono: rispetto a un pilastro con staffe semplici trasversali, a parità di sezione trasversale e di tensione nel calcestruzzo, possono sopportare carichi più elevati; poiché la loro esecuzione risulta più onerosa rispetto ai pilastri con staffe semplici, vengono generalmente impiegati quando si hanno forti carichi e si vogliono contenere le dimensioni della sezione dei pilastri; il tondino elicoidale continuo che costituisce la staffatura deve essere calcolato come diametro e passo della spirale, in quanto assolve a una funzione strutturale di cerchiatura. Calcolo di verifica ote le caratteristiche del pilastro, cioè l area A c del calcestruzzo e quella A s dell acciaio, e il carico gravante, si calcola prima il rapporto: ρ = A s A c Fig. 4

8 6 unità 1 Il calcestruzzo armato ESERCIZI SVOLTI ESERCIZI SVOLTI 1 Si consideri un pilastro soggetto a un carico di 920 k, con una sezione di mm2 e armato con 8 16 = = 1608,495 mm 2. Supponendo di impiegare calcestruzzo classe C 20/25 con σ c = 5,95 /mm 2, verificare l armatura metallica. Sezione di calcestruzzo strettamente necessaria per lo sforzo normale: A c = = , mm 2 σ c 5,95 Sezione effettiva di calcestruzzo: ( ) 1608,495 = 1583, mm 2 La sezione complessiva dell armatura metallica deve risultare: non inferiore a: 0,8% 1546, ,98 mm 2 compresa fra i valori: 0,3% 1583, ,18 mm 2 6,0% 1583, ,52 mm 2 Di conseguenza l armatura metallica prevista costituita da 8 16 va bene. 2 Progettare la sezione di un pilastro in c.a., alto 3,50 m e sul quale grava un carico assiale = 800 k, che verrà realizzato impiegando calcestruzzo classe C 20/25. La tensione ammissibile del calcestruzzo risulta: σ c = 0, R ck 15 = = 0, = 5,95 /mm 2 Si assume una percentuale di armatura: ρ= A s = 0,009 A c L area di calcestruzzo necessaria risulta: A c = = 3 σ c (1 + n ρ) 5,95 ( ,009) 1184, mm 2 Il pilastro viene progettato a sezione quadrata con lato: l = 1184, ,18 mm 350 mm per cui l area reale vale: A c = = mm 2 L armatura metallica occorrente è: A s = ρ A c = 0, = 1102,50 mm 2 e, utilizzando la tabella relativa ai tondini di acciaio, riportata sul manuale e disponibile, tale armatura sarà costituita di: 4 16 = 804,248 mm = 307,876 mm 2 A s = 1112,124 mm 2 Le staffe verranno realizzate con tondino 6 disposte ogni 200 mm in quanto: 16 mm 15 = 240 mm > 200 mm Considerando il pilastro incernierato agli estremi, poiché risulta: l = =10 < 14,5 a 350 non si ha carico di punta.

9 1.2 Sforzo normale di compressione semplice 7 3 Verificare la stabilità di un pilastro in cemento armato che presenta una sezione di mm 2, alto 4,50 m, armato con 6 18 e staffe 6 ogni 200 mm, sul quale grava un carico assiale = 920 k; è stato impiegato calcestruzzo classe C 25/30. Considerando il pilastro semplicemente appoggiato alle estremità, si ha: l = 12,86 < 14,5 a 350 e quindi non si ha carico di punta. La tensione ammissibile risulta: σ c = 0, R ck 15 4 = 6,825 /mm2 Con le caratteristiche della sezione, si ha: area dell armatura metallica: A s = 6 18 = 1526,814 mm 2 sezione effettiva di calcestruzzo: A c,eff = ( ) 1526,814 = 1384, mm 2 sezione di calcestruzzo strettamente necessaria: A c = , mm 2 6,825 Si procede ora al controllo della percentuale di armatura rispetto all area di calcestruzzo: in base alla sezione effettiva: A 1526,814 ρ= s = =0,01103 = 1,103% > 0,3% 1384, A c,eff in base alla sezione strettamente necessaria: A ρ= s 1526,814 = =0,01133 = 1,133% > 0,8% A 1347, c Controllato il rispetto delle prescrizioni normative, viene eseguita la verifica: σ c = = 3 A 1384, c (1 + n ρ) ( ,011) 5,70 /mm 2 <σ c Come è già stato detto, data la minima incidenza dell area metallica rispetto a quella della sezione reale del pilastro (1526,814 mm 2 contro mm 2 ), generalmente viene considerata quest ultima nella formula di verifica, con una differenza trascurabile; infatti: σ c = 3 5,64 /mm ( ,011) ESERCIZI SVOLTI 4 Verificare il pilastro in c.a. con sezione di mm 2, armato con 8 14 longitudinali, realizzato con calcestruzzo classe C 25/30, soggetto allo sforzo normale di compressione assiale = 800 k. Area della sezione del pilastro: A c = = mm 2 Area dell armatura metallica: A s = 8 14 = 1231,504 mm 2 Poiché il lato della sezione è minore di 25 cm, la tensione ammissibile ridotta viene calcolata con l espressione: σ c = 0,7 [1 0,03 (25 s)] σ c = = 0,7 [1 0,03 (25 20)] ,80 /mm 2 Il rapporto di armatura vale: A ρ= s 1231,504 = 0,95% A c Applicando la formula di verifica si ha: σ c = = 3 A c (1 + n ρ) ( ,0095) 5,39 /mm 2 < σ c

10 8 unità 1 Il calcestruzzo armato Instabilità flessionale I pilastri in cemento armato devono essere considerati soggetti a fenomeni di instabilità flessionale, ossia caricati di punta, quando il rapporto di snellezza λ è maggiore di 50: λ = l 1 i min > 50 dove: l 1 = lunghezza libera di inflessione; I i min = c + n I s = raggio d inerzia minimo della sezione (nel caso di pilastri cerchiati A c + n A s è quello relativo alla sezione ideale resistente, trascurando il tondino della spirale). Il momento d inerzia I s di ogni tondino rispetto al proprio baricentro ha un valore molto piccolo e può essere trascurato, per cui si considera solo il momento di trasporto, ossia [fig. 5]: I s = A s d 2 Snellezze λ > 100 devono essere considerate con particolare cautela ed è consigliabile evitarle. I calcoli di progetto, verifica e collaudo vengono sviluppati con le formule relative ai pilastri in c.a. soggetti a sforzo normale, sostituendo al termine il valore amplificato ω, per cui risultano le formule che vengono qui di seguito riportate. Calcolo di progetto A c = ω σ c (1 + n ρ) In questa formula si hanno due incognite ω e A c, per cui è necessario procedere per tentativi, fissando a priori un valore di λ (circa 70 75) e calcolando A c ; si verifica quindi che il valore del rapporto di snellezza effettivo risulti prossimo a quello fissato inizialmente. È possibile anche procedere al calcolo come se il pilastro fosse soggetto a sforzo normale e quindi controllare che la sezione ottenuta sia valida anche per la sollecitazione di carico di punta. [5] Fig. 5 Si ha la presenza del carico di punta in un elemento strutturale quando: l 1 > 14,5 per pilastri a sezione quadrata o rettangolare, a essendo a la minore dimensione della sezione. I calcoli vengono svolti applicando il metodo omega, i cui coefficienti, validi per pilastri in c.a. con carico assiale, sono forniti dall apposita tabella [tab. 1]. Calcolo di verifica σ c = ω A c (1 + n ρ) σ c Calcolo di collaudo σ = A c c (1 + n ρ) ω [6] [7] Snellezza l Tabella 1 Coefficiente w 1,00 1,08 1,32 1,62 Pilastri in calcestruzzo armato.

11 1.2 Sforzo normale di compressione semplice 9 ESERCIZI SVOLTI 5 0Progettare un pilastro alto 8,20 m a sezione rettangolare, con un lato di 400 mm, sul quale grava un carico assiale = 1600 k e che verrà realizzato con calcestruzzo classe C 25/30. Le estremità del pilastro si possono considerare incernierate. La tensione ammissibile vale: σ c = 0, R ck 15 4 = = 0, = 6,825 /mm 2 Assumendo una percentuale di armatura ρ = 0,009, si inizia a progettare il pilastro come se fosse soggetto a compressione semplice, e quindi: A c = = 3 σ c (1 + n ρ) 6,825 ( ,009) 2065, mm 2 perciò: 2065, = 516,37 mm 550 mm 400 per cui in prima approssimazione la sezione del pilastro ha le dimensioni di mm 2. Assumendo un coefficiente β = 1, si effettua il rapporto: l 1 β l = = =20,50 > 14,5 a a 400 quindi il pilastro è caricato di punta. Si fissa a priori una snellezza λ = 70 alla quale corrisponde un valore ω = 1,08; con la formula di progetto si ha: ω 1, A c = = 3 σ c (1 + n ρ) 6,825 ( ,009) 2230, mm 2 e quindi: 2230, ,68 mm 550 mm 400 per cui la sezione inizialmente prevista di = mm 2 si può ritenere idonea e presenterà un armatura: A s = ρ A c = 0, = 1980 mm 2 costituita da = 2016,902 cm 2, con staffe 6 ogni 200 mm. Si procede ora alla verifica della snellezza effettiva calcolando prima l area e il momento d inerzia minimo della sezione ideale resistente: A i = A c + n A s = ,902 = = 2502, mm 2 1 I i = I c + n I s = , = 12 = 3807, mm 4 I 3807,66 10 i min = = 6 i = 123,35 mm 2502, l λ = = = 66,48 123,35 i min A i Il valore è quasi uguale a quello inizialmente fissato a priori, per cui la sezione progettata può intendersi idonea. Qualora il valore calcolato risultasse notevolmente differente da quello prefissato, si dovrebbe assumere un nuovo valore di λ intermedio fra quello calcolato e quello assunto all inizio. Si effettua ora il controllo della percentuale di armatura: in base alla sezione effettiva di cls: A c,eff = ,902 = 2179, mm 2 A ρ = s 2016,902 = 0,0093 = A 2179, c,eff = 0,93% > 0,3% in base alla sezione di cls strettamente necessaria: A c = = , mm 2 σ c 6,825 A ρ = s 2016,902 = =0,0086 = A 2344, c = 0,86% > 0,8% ESERCIZI SVOLTI

12 10 unità 1 Il calcestruzzo armato ESERCIZI SVOLTI 6 Verificare la stabilità di un pilastro alto 5,80 m con una sezione di mm2, che presenta un armatura longitudinale costituita da 6 18 con staffe 8 ogni 200 mm, sul quale grava un carico = 870 k. Il pilastro è realizzato con calcestruzzo classe C 25/30 e può essere considerato incernierato alle estremità. La tensione ammissibile del calcestruzzo risulta: σ c = 0, R ck 15 4 = 6,825 /mm2 Considerando la lunghezza del pilastro, occorre dapprima calcolare se si hanno fenomeni di instabilità flessionale; in base alle condizioni di vincolo si assume β = 1, per cui si ha: l 1 = β l = = 5800 mm Si calcola ora il rapporto di snellezza: A s = 6 18 = 1526,814 mm 2 A i = A c + n A s = ( ) + ( ,814) = = 1579, mm 2 1 I i = I c + n I s = , , mm 4 I 1399,55 10 i min = = 6 i 94,15 mm 1579, l λ = = 61,60 > 50 94,15 i min quindi il pilastro è caricato di punta. Viene ora effettuato il controllo della percentuale di armatura: in base alla sezione effettiva di conglomerato: A c,eff = ( ) 1526,814 = 1334, mm 2 A s A i 1526,814 ρ = = 0,0114 = 1,14% > 0,3% 1334, A c,eff in base alla sezione di conglomerato strettamente necessaria: A c = = , mm 2 σ c 6,825 A ρ = s 1526,814 = 0,012 = 1,2% > 0,8% A 1274, c Applicando il metodo omega, dalla tabella 1, per interpolazione, si ricava il valore del coefficiente ω in funzione della snellezza calcolata: λ = 70 ω = 1,08 λ = 61,64 λ = 50 ω = 1, ,64 0,08 quindi: 20 : 0,08 = 11,64 : x x = per cui: 11,64 0,08 20 = 0,04656 ω = 1,00 + 0,04656 = 1,04656 Con la formula di verifica si ottiene: ω 1, σ c = = 3 A c (1 + n ρ) ( ,0114) 5,76 /mm 2 < σ c

Pilastri con avvolgimento a spirale

Pilastri con avvolgimento a spirale metodo alle tensioni ammissibili Unità Sforzo normale di compressione semplice Pilastri con avvolgimento a spirale Calcolo di progetto L area ideale resistente A i,c del pilastro con avvolgimento a spirale

Dettagli

Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi

Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi modulo D L acciaio Unità Il metodo alle tensioni ammissibili 1 Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi Verifica nei confronti dello svergolamento (instabilità laterale) Esaminiamo

Dettagli

modulo D L acciaio Gruppo III

modulo D L acciaio Gruppo III 1 Calcolo dei pilastri composti Pilastri (o aste) composti Calcolo della snellezza equivalente La snellezza equivalente viene calcolata con le seguenti relazioni: aste calastrellate: λ eq = λ y2 + λ 1

Dettagli

Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr Criteri introduttivi...

Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr Criteri introduttivi... Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr... 1.1. Criteri introduttivi......... 1.2. Equazioni di Mohr...5 1.3. Trave a sbalzo: rotazione di una sezione..6 Trave incastrata

Dettagli

( dan) 0, 313 ; b h f cd

( dan) 0, 313 ; b h f cd ESEMPIO 17 (progetto condizionato). Progettare le armature di una trave di collegamento tra plinti di fondazione di sezione 40 cm x 45 cm, soggetta ad una trazione ultima di calcolo pari a: N 55 t 55000

Dettagli

Inserire figura: ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 10)\Figura 10_138.tif Figura Convenzioni e parametri di calcolo per il metodo tabellare.

Inserire figura: ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 10)\Figura 10_138.tif Figura Convenzioni e parametri di calcolo per il metodo tabellare. 10.10.9 Esempi di progetti e verifiche di sezioni rettangolari semplicemente inflesse tramite il metodo tabellare Il progetto e la verifica di sezioni rettangolari, sottoposte a sollecitazioni di flessione

Dettagli

Solai e solette con armatura incrociata

Solai e solette con armatura incrociata modulo B3 Le strutture in cemento armato Unità Elementi strutturali verticali e orizzontali Solai e solette con armatura incrociata I solai e le solette che presentano una armatura resistente in una sola

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

Solai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo

Solai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo Solai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo Consideriamo la piastra di figura a riferita a un sistema di assi cartesiani x e y, e in particolare le due strisce ortogonali t x e t y

Dettagli

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali 1 Calcolo dei calastrelli e delle diagonali La funzione dei calastrelli e delle diagonali è quella di conferire un elevata rigidità all asta composta, con una notevole limitazione della sua inflessione

Dettagli

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO IIS E. Forcellini Negrelli Feltre Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso A Disciplina: COSTRUZIONI PIANIFICAZIONE

Dettagli

SOLUZIONE. Calcolo resistenze di progetto materiali: conglomerato: f ck = 200 dan / cm 2 (tab. 9.3_b); f ctk = 15daN / cm 2 f ctm = 22daN / cm 2

SOLUZIONE. Calcolo resistenze di progetto materiali: conglomerato: f ck = 200 dan / cm 2 (tab. 9.3_b); f ctk = 15daN / cm 2 f ctm = 22daN / cm 2 (*)ESEMPIO 4. Sia data la trave di sezione rettangolare delle dimensioni di 20 cm x 40 cm, descritta all esempio 1 (vedere particolari in figura 16.22). Supponendo che la struttura sia stata confezionata

Dettagli

Calcolo delle aste composte

Calcolo delle aste composte L acciaio. Strutture in acciaio 1 Calcolo delle aste composte Calcolo della snellezza equivalente La snellezza equivalente viene calcolata con le seguenti relazioni: aste calastrellate: λ eq λ y + λ 1

Dettagli

4 SOLLECITAZIONI INDOTTE. 4.1 Generalità

4 SOLLECITAZIONI INDOTTE. 4.1 Generalità 4 SOLLECITAZIONI INDOTTE 4.1 Generalità Le azioni viste inducono uno stato pensionale interno alla struttura e all edificio che dipende dalla modalità con cui le azioni si esplicano. Le sollecitazioni

Dettagli

Sollecitazioni semplici di compressione e trazione allo stato limite ultimo su elementi strutturali in conglomerato armato (1)

Sollecitazioni semplici di compressione e trazione allo stato limite ultimo su elementi strutturali in conglomerato armato (1) Sollecitazioni semplici di compressione e trazione allo stato limite ultimo su elementi strutturali in conglomerato armato (1) 14.1 Equilibrio in condizioni di pressione semplice Nel calcolo agli stati

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche

Dettagli

4. Travi di fondazione

4. Travi di fondazione 4. Travi di fondazione Esempi Nelle applicazioni che seguono la fondazione è modellata come una trave continua appoggiata in corrispondenza dei pilastri e soggetta al carico lineare proveniente dal terreno

Dettagli

COMPORTAMENTO SPERIMENTALE DI TRAVI DI C.A. E RELATIVI METODI DI ANALISI

COMPORTAMENTO SPERIMENTALE DI TRAVI DI C.A. E RELATIVI METODI DI ANALISI LEZIONI N 32 E 33 COMPORTAMENTO SPERIMENTALE DI TRAVI DI C.A. E RELATIVI METODI DI ANALISI Prima di addentrarci nei dettagli della teoria tecnica delle costruzioni di cemento armato, è utile richiamare

Dettagli

REGISTRO DELLE LEZIONI 2006/2007. Tipologia. Addì Tipologia. Addì Tipologia

REGISTRO DELLE LEZIONI 2006/2007. Tipologia. Addì Tipologia. Addì Tipologia Introduzione ai contenuti del corso. Descrizione dell'organizzazione del corso e delle modalità di svolgimento delle lezioni e degli esami. Teoria lineare della trave. Ipotesi di base. Problema assiale:

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE

RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE Pagina 1 PREMESSA La presente Relazione Tecnica Specialistica riguarda la descrizione ed il calcolo (ove previsto) delle strutture da realizzare con il progetto esecutivo relativo ai lavori di Adeguamento,

Dettagli

CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A.

CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A. CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A. Stato limite SLD Per le costruzioni ricadenti in classe d uso I e II si deve verificare che l azione sismica di progetto non produca agli elementi costruttivi senza funzione

Dettagli

SEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M.

SEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M. SEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M. 20/11/87 PREMESSA 2 MATERIALI 2 1.1 Elementi murari 2 1.1.1 Caratteristiche

Dettagli

Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri

Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri Travi 4.1.6.1.1 Armatura delle travi armatura minima A s,req > A s,min = 0,26 b t d f ctm / f yk > 0,0013 b t d Negli appoggi di estremità

Dettagli

Dettagli costruttivi. Limitazioni geometriche e Armature

Dettagli costruttivi. Limitazioni geometriche e Armature Dettagli costruttivi Limitazioni geometriche e Armature Travi: limitazioni geometriche Travi emergenti: b 200 mm Travi basse: b b pil +2H t /2 b 2b pil Travi emergenti e a spessore: b/h 0.25 ZONE CRITICHE

Dettagli

Edifici in muratura. L edificio soggetto a carichi verticali. Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni. DAPS, Università di Napoli Federico II

Edifici in muratura. L edificio soggetto a carichi verticali. Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni. DAPS, Università di Napoli Federico II Edifici in muratura L edificio soggetto a carichi verticali Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni DAPS, Università di Napoli Federico II L edificio del D.M. 20/11/87 L edificio della 3 a classe. La normativa

Dettagli

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione

Dettagli

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati 1. STRUTTURA DELL'EC2 - Introduzione - Scopo dell'ec2 - "Struttura" dell'ec2 - Presupposti fondamentali 2. BASI DEL PROGETTO - Requisiti fondamentali - Stati limite - definizioni - Valori caratteristici

Dettagli

Tipologie di murature portanti

Tipologie di murature portanti Tipologie di murature portanti Le murature costituite dall assemblaggio organizzato ed efficace di elementi e malta possono essere a singolo paramento, se la parete è senza cavità o giunti verticali continui

Dettagli

AZIONE SISMICA secondo NTC2008. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali

AZIONE SISMICA secondo NTC2008. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali Corso di progetto di strutture in zona sismica Prof. Calvi A. A. 2008-2009 - Corso di progetto di strutture in zona sismica -1 AZIONE SISMICA secondo NTC2008 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali

Dettagli

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - IIII

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - IIII Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - IIII AGGIORNAMENTO 29/04/2012 FLESSIONE SEMPLICE RETTA: Progetto allo SLU Progettare la sezione

Dettagli

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA

3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA 3) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE INFLESSA Quanto segue ci consente di dimensionare l altezza di una trave inflessa con un criterio di imporre che la tensione massima agente sulla sezione della trave sia

Dettagli

Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici

Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici Corso di specializzazione antincendio ex legge 818/84 Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici Docente: Vicedirigente 1 Resistenza al fuoco di elementi in conglomerato cementizio

Dettagli

modulo D I ponti I ponti in acciaio Calcolo degli assoni

modulo D I ponti I ponti in acciaio Calcolo degli assoni ESERCIZIO SVOLTO I ponti in acciaio Per il collegamento di due aree destinate a parco pubblico, fra loro separate da una strada larga 9,00 m, si deve realizzare una passerella pedonale in acciaio con la

Dettagli

- Punto 3: Progetto e verifica delle sezioni armate della trave e delle colonne costituenti il telaio principale.

- Punto 3: Progetto e verifica delle sezioni armate della trave e delle colonne costituenti il telaio principale. ESERCITAZIONE DI PROGETTO DI STRUTTURE - Anno Accademico 013/014 Redattore Dott. Ing. Simone Caffè OGGETTO - Punto 1 Analisi dei carichi di una copertura in calcestruzzo armato adibita a parcheggio sopraelevato.

Dettagli

LE STRUTTURE IN MURATURA

LE STRUTTURE IN MURATURA Istituto Luigi Einaudi Magenta Classe IV Anno scolastico 2015-2016 LE STRUTTURE IN MURATURA prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in muratura SCHEMI COSTRUTTIVI

Dettagli

INDICE. INTRODUZIONE... p INQUADRAMENTO NORMATIVO Normativa italiana Normativa europea... 4

INDICE. INTRODUZIONE... p INQUADRAMENTO NORMATIVO Normativa italiana Normativa europea... 4 III INDICE INTRODUZIONE... p. 1 1. INQUADRAMENTO NORMATIVO... 3 1.1. Normativa italiana... 3 1.2. Normativa europea... 4 2. IL CEMENTO ARMATO... 6 2.1. Calcestruzzo... 7 2.1.1. Resistenza a compressione...

Dettagli

Tipologie e calcolo delle travi armate

Tipologie e calcolo delle travi armate Unità I ponti in legno Tipologie e calcolo delle travi armate Trave principale armata con due contraffissi La trave principale armata con due contraffissi [fig. ] viene adottata per luci sino a,00 5,00

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

modulo D I ponti I ponti in cemento armato Calcolo della soletta

modulo D I ponti I ponti in cemento armato Calcolo della soletta 1 ESERCIZI SVOLTI 1 I ponti in cemento armato Progettare la soletta di impalcato di una passerella pedonale in c.a. larga, m, con luce netta fra gli appoggi l = 6,00 m [fig. a]. a congo l merato imper

Dettagli

NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI PILASTRI IN CEMENTO ARMATO (D.M. 14 Gennaio 2008) MATERIALI Conglomerato Non è ammesso l uso di conglomerati di classe inferiore a C20/25. Acciaio Si deve utilizzare

Dettagli

Dispense del Corso di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI. Sollecitazioni semplici PARTE TERZA. Prof. Daniele Zaccaria

Dispense del Corso di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI. Sollecitazioni semplici PARTE TERZA. Prof. Daniele Zaccaria Dispense del Corso di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Prof. Daniele Zaccaria Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Trieste Piazzale Europa 1, Trieste PARTE TERZA Sollecitazioni semplici Corsi di Laurea

Dettagli

LEZIONE N 48 ELEMENTI TOZZI

LEZIONE N 48 ELEMENTI TOZZI LEZIONE N 48 ELEMENTI TOZZI Nelle strutture tozze, quali ad esempio le mensole, le seggiole di appoggio di travi, i plinti alti, ecc.., lo stato tensionale all interno dell elemento si discosta considerevolmente

Dettagli

VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 2008

VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 2008 VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 008 TRAVE IN C.A. FESSURAZIONE Si supponga di esaminare la sezione di appoggio di una trave continua in calcestruzzo armato, sulla quale andremo a condurre la verifica

Dettagli

modulo D L acciaio Le coperture Calcolo della capriata

modulo D L acciaio Le coperture Calcolo della capriata 1 ESERCIZIO SVOLTO Le coperture Calcolare una delle capriate in acciaio S35 relative alla copertura del capannone industriale considerato nell Esercizio svolto 6 del Volume 4 (Modulo D, Unità 4) con la

Dettagli

PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L.

PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L. PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L. STATI LIMITE ULTIMO: 0) Dimensionamento della sezione a T: Per il dimensionamento della sezione a T si deve prima definire la tipologia di

Dettagli

CALCESTRUZZO... Errore. Il segnalibro non è definito. ACCIAIO PER ARMATURE C.A... 3 INDICAZIONI GENERALI... 4 TENSIONI DI PROGETTO (SLU)...

CALCESTRUZZO... Errore. Il segnalibro non è definito. ACCIAIO PER ARMATURE C.A... 3 INDICAZIONI GENERALI... 4 TENSIONI DI PROGETTO (SLU)... CALCESTRUZZO... Errore. Il segnalibro non è definito. ACCIAIO PER ARMATURE C.A.... 3 INDICAZIONI GENERALI... 4 TENSIONI DI PROGETTO (SLU)...6 1/7 RELAZIONE SUI MATERIALI (ai sensi dell'art. 65 del D.P.R.

Dettagli

LEZIONE N 46 LA TORSIONE ALLO S.L.U.

LEZIONE N 46 LA TORSIONE ALLO S.L.U. LEZIONE N 46 LA ORSIONE ALLO S.L.U. Supponiamo di sottoporre a prova di carico una trave di cemento armato avente sezione rettangolare b x H soggetta a momento torcente uniforme. All interno di ogni sua

Dettagli

Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008

Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008 Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008 Normative di riferimento A LIVELLO NAZIONALE: D.M.LL.PP. 14/01/2008: Norme Tecniche per le costruzioni : CAPITOLO 7: Progettazione per azioni sismiche:

Dettagli

ove f td è la resistenza a trazione di progetto del materiale in esame. Dalla (1) si ricava che:

ove f td è la resistenza a trazione di progetto del materiale in esame. Dalla (1) si ricava che: 1) DIMENSIONAMENTO DI UNA SEZIONE SOGGETTA A TRAZIONE In un elemento strutturale, soggetto a sforzo normale centrato di trazione, le fibre si deformano di una quantità l, definita allungamento in quanto

Dettagli

17/03/2014. Le prove meccaniche distruttive. Tipologie di deformazione. Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T.

17/03/2014. Le prove meccaniche distruttive. Tipologie di deformazione. Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Le prove meccaniche distruttive Le prove meccaniche distruttive Sistemi di Produzione D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Editrice, 2008 capitolo 3 Tecnologia meccanica S. Kalpakjian, S. R. Schmid Pearson

Dettagli

modulo E Le volte f 2 + l2 4 2 f Con i valori numerici si ha: 1, , , 40 = 5,075 m r =

modulo E Le volte f 2 + l2 4 2 f Con i valori numerici si ha: 1, , , 40 = 5,075 m r = Unità Il metodo alle tensioni ammissibili 1 ESERCIZIO SVOLTO Le volte Verificare una volta circolare a sesto ribassato in muratura di mattoni pieni che presenta le seguenti caratteristiche geometriche:

Dettagli

1 Progettare e verificare la trave di colmo con sezione presunta di mm2, che viene appoggiata sui pilastri prolungati

1 Progettare e verificare la trave di colmo con sezione presunta di mm2, che viene appoggiata sui pilastri prolungati 4 Il legno 4. Elementi strutturali e strutture in legno ESERCIZI SVOLTI 4.. Coperture Progettare e verificare la trave i colmo con sezione presunta i 0 0 mm, che viene appoggiata sui pilastri prolungati

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Pareti in c.a.

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Pareti in c.a. Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Pareti in c.a. Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PARETI La parete

Dettagli

CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI CITTÀ DI TORINO VICE DIREZIONE GENERALE SERVIZI TECNICI COORDINAMENTO EDILIZIA SCOLASTICA SETTORE EDILIZIA SCOLASTICA NUOVE OPERE PROGETTO ESECUTIVO PREVENZIONE INCENDI, BARRIERE ARCHITETTONICHE, E MANUTENZIONE

Dettagli

Pressoflessione. Introduzione

Pressoflessione. Introduzione Pressoflessione verifica allo stato limite ultimo Introduzione Sperimentalmente, si osserva che il comportamento di una sezione in C.A. con armatura semplice, soggetta a sollecitazione di pressoflessione

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite 1 ESERCIZIO SVOLTO 0Determinare le spinte in chiave e all imposta di una volta circolare a sesto ribassato in muratura di mattoni pieni che presenta le seguenti caratteristiche geometriche: spessore costante

Dettagli

Valutazione della curvatura media di un elemento strutturale in c.a.

Valutazione della curvatura media di un elemento strutturale in c.a. 16.4 Stato limite di deformazione 16.4.1 Generalità Lo stato limite di deformazione può essere definito come la perdita di funzionalità della struttura a causa di una sua eccessiva deformazione. Segnali

Dettagli

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza

Dettagli

COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROF.RIZZO

COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROF.RIZZO Parte da stralciare portandola a me tematica Parte da stralciare portandola a me tematica COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO PROF.RIZZO LEZIONE ARGOMENTI note 1. Introduzione Presentazione del corso 2. Cenni

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE prof. Gianmarco de Felice, arch. Lorena Sguerri PROGETTO DEL TELAIO Deve essere completato il progetto di un telaio piano portante scelto nell ambito del telaio spaziale, possibilmente in corrispondenza

Dettagli

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/12/2011 Esercizio n 1

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/12/2011 Esercizio n 1 PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/1/011 Esercizio n 1 Sia data una sezione di c.a. avente dimensioni 40 x 60 cm. I materiali impiegati sono: a) calcestruzzo Rck=0 N/, b) acciaio tipo B450C.

Dettagli

6 Stato Limite Ultimo per tensioni normali

6 Stato Limite Ultimo per tensioni normali 6 Stato Limite Ultimo per tensioni normali Legami costitutivi non lineari Si considerano i seguenti legami costitutivi non lineari del calcestruzzo e dell acciaio Legame parabola - rettangolo Legame stress

Dettagli

1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO Caratteristiche granulometriche degli Inerti... pag. 3

1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO Caratteristiche granulometriche degli Inerti... pag. 3 INDICE 1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO 1. 1. Caratteristiche dei materiali utilizzati............................... pag. 2 1. 2. Caratteristiche granulometriche degli Inerti.........................

Dettagli

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del

Dettagli

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso).

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso). Per questa quarta esercitazione si prevede il dimensionamento della sezione di un pilastro nelle tre diverse tecnologie costruttive: legno, acciaio e CLS armato. Mentre nelle prime due tecnologie si considera

Dettagli

OGGETTO COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO E RESIDENZIALE IN LOCALITA' VIGNASSE

OGGETTO COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO E RESIDENZIALE IN LOCALITA' VIGNASSE COMUNE DI LOANO (SV ricettiva (ai sensi dell' art. 7 - L.R. 3 novembre 2009, n.49 COMUNE DI LOANO (SV per intervento di demolizione, ricostruzione di edifici incongrui con cambio di destinazione d'uso

Dettagli

E data la sezione inflessa di c.a. di dimensioni B=30 cm, H=60 cm, con semplice armatura (As=25 cm 2 ).

E data la sezione inflessa di c.a. di dimensioni B=30 cm, H=60 cm, con semplice armatura (As=25 cm 2 ). PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 9/0/007 Esercizio n 1 Sia data una colonna di acciaio HEA 40 alla quale è collegata, con un vincolo a cerniera, una trave IPE 400. Il collegamento bullonato

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 2 STRUTTURE IN LEGNO

UNITÀ DIDATTICA 2 STRUTTURE IN LEGNO UNITÀ DIDATTICA 2 STRUTTURE IN LEGNO 2.1 Definizioni delle categorie di legname strutturale Il legno presenta caratteristiche meccaniche assai diverse in relazione alle diverse specie di appartenenza e

Dettagli

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TIPOLOGIE DI SOLAIO a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE FRANCESCO MICELLI TIPOLOGIE Gettati in opera Parzialmente prefabbricati Completamente prefabbricati Monodirezionali Bidirezionali

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. RICCARDO

Dettagli

Resistenza dei materiali

Resistenza dei materiali Scheda riassuntiva capitoli 8-1 Resistenza dei materiali a resistenza dei materiali mette in relazione tra loro i seguenti elementi: Trazione/ Carichi compressione Taglio Flessione Torsione Deformazioni

Dettagli

Il legno Calcolo Strutturale

Il legno Calcolo Strutturale 1 Il legno Calcolo Strutturale Il legno massello: Il legno è un materiale organico di natura fibrosa, non omogeneo, non isotropo (anisotropo) ossia muta il suo comportamento in relazione alla direzione

Dettagli

ACCIAIO Calcolo Strutturale

ACCIAIO Calcolo Strutturale ISTITUTO TECNICO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO Appunti per il corso di PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI ACCIAIO Calcolo Strutturale Aggiornamento: Aprile 2016 Prof. Ing. Del Giudice Tony GENERALITA

Dettagli

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO

Dettagli

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI Responsabilità dei progettisti - Diagnostica - Tecniche di progettazione Marco Boscolo Bielo I N D I C E Capitolo 1 - VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 1.1 LE COSTRUZIONI ESISTENTI................................

Dettagli

par (fine) Travi

par (fine) Travi POLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2008 Amedeo Vitone 007 cca- cap. 14, par. 14.2; 14.2.137-14.304 (fine) Travi CAP. 14 CONCEZIONE

Dettagli

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Corso di aggiornamento Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Aula Oliveri, Facoltà di Ingegneria

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

Le piastre Progettazione

Le piastre Progettazione Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Progettazione Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ CONTENUTI

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE

RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE AMGA - Azienda Multiservizi SpA - Udine pag. 1 di 8 RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE 1. GENERALITA La presente relazione riguarda la verifica di un

Dettagli

Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante

Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante 16.4.7 Esempi di stima della freccia elastica di elementi inflessi di sezione trasversale costante Nota. Si riportano, di seguito, alcuni esempi per la stima della freccia elastica di elementi inflessi

Dettagli

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 4/12/2015 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE

CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ESERCITAZIONE n 5 del 4/12/2015 PARTE 1: CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRAVE RETICOLARE CORSO DI TECICA DELLE COSTRUZIOI ESERCITAZIOE n 5 del 4//05 PARTE : CALCOLO DELLE SOLLECITAZIOI SULLA TRAVE RETICOLARE.) TRAVI RETICOLARI Il generico carico concentrato P è ottenuto moltiplicando il carico

Dettagli

PROVA DI RECUPERO 11/09/2001

PROVA DI RECUPERO 11/09/2001 Esercizio n Cemento Armato PROVA DI RECUPERO 11/09/001 Si consideri il portale in cemento armato indicato in figura costituito da una trave di base b t 30 cm e altezza h t 60 cm, e da due pilastri identici

Dettagli

Progetto di strutture in cemento armato

Progetto di strutture in cemento armato Progetto di strutture in cemento armato Progetto di un edificio in cemento armato soggetto ad azioni miche secondo l O.P.C.. 3274 (2 a parte) Catania, 30 marzo 2004 Pier Paolo Rossi PROGETTO A TAGLIO DELLE

Dettagli

Il punzonamento. Catania, 18 marzo 2004 Pier Paolo Rossi

Il punzonamento. Catania, 18 marzo 2004 Pier Paolo Rossi Il punzonamento Catania, 18 marzo 2004 Pier Paolo Rossi PUNZONAMENTO 4.3.4 Generalità. Il punzonamento può risultare da un carico concentrato o da una reazione agente su un area relativamente piccola di

Dettagli

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1. COMUNE DI CHIAVENNA PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA (Ambito di trasformazione 1.1. Via per Uggia) LOCALITA BETTE, CHIAVENNA (SO) STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno

Dettagli

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 27/01/2011 ore 15:00 aula alfa.

Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 27/01/2011 ore 15:00 aula alfa. Cognome e Nome: Matricola: Quesito 1 (14 punti) Università degli Studi di Cagliari Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 27/01/2011 ore 15:00 aula alfa. Data la struttura in

Dettagli

PREMESSA. La città di Casale Monferrato rientra in zona 4, a bassa sismicità. ASCENSORE

PREMESSA. La città di Casale Monferrato rientra in zona 4, a bassa sismicità. ASCENSORE PREESS La presente relazione di calcolo delle strutture riguarda la nuova scala di sicurezza esterna, in acciaio e l'ascensore, secondo le prescrizioni contenute nell'ordinanza del Presidente del Consiglio

Dettagli

ESERCIZIO 1 (Punti 9)

ESERCIZIO 1 (Punti 9) UNIVERSITA DI PISA - ANNO ACCADEMICO 007-8 CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA (N.O.) CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 15-06-009 ESERCIZIO 1 (Punti 9) Data

Dettagli

LEZIONE N 48 I PLINTI

LEZIONE N 48 I PLINTI LEZIONE N 48 I PLINTI Scopo delle strutture di fondazione è quello di trasmettere al terreno i carichi che provengono dalla sovrastrutture, operando nel contempo una riduzione delle tensioni. Difatti la

Dettagli

PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO

PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO RISTAMPA PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL USO dell EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 volume 1 aicap Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e

Dettagli

ARMATURE SUPPLEMENTARI

ARMATURE SUPPLEMENTARI TECNICA DELLE COSTRUZIONI (MOD.B) Corso di Laurea in Ingegneria Civile ARMATURE SUPPLEMENTARI Ing. Marianovella LEONE ARMATURE SUPPLEMENTARI ARMATURE NELLE ZONE DI APPOGGIO STUDIO DELLE TESTATE ARMATURE

Dettagli

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Le tensioni dovute a sforzo normale, momento, taglio e a pressoflessione. 1 Le tensioni. Il momento, il taglio e lo sforzo normale sono le azioni che agiscono

Dettagli

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI Tav. 2/Str. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURE SECONDARIE E APERTURA BOTOLE A SOLAIO/VARCHI ESISTENTI RELAZIONE DI CALCOLO A.3 OGGETTO: LAVORI DI RECUPERO

Dettagli

7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA

7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA 7/a Piazzale G. Marconi n 1 Giacciano con Baruchella (RO) STUDIO TECNICO CAPPELLARI GEOM. FRANCESCO Riviera Pace n. 141/1 Badia Polesine (Ro)

Dettagli

NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NUOE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI TRAI IN CEMENTO ARMATO (D.M. 14 Gennaio 2008) MATERIALI Conglomerato Non è ammesso l uso di conglomerati di classe inferiore a C20/25. Acciaio Si deve utilizzare

Dettagli

4 L ARMATURA NEGLI ELEMENTI IN CEMENTO ARMATO

4 L ARMATURA NEGLI ELEMENTI IN CEMENTO ARMATO Il Manuale della Presagomatura 39 4 L ARMATURA NEGLI ELEMENTI IN CEMENTO ARMATO 4.1 L elemento compresso I pilastri di edifici, le pile dei ponti e le aste compresse delle strutture reticolari sono gli

Dettagli

i i i i = = 39000*5, *0, *5, = =

i i i i = = 39000*5, *0, *5, = = Premessa La fondazione in questione appartiene ad un fabbricato ad ossatura intelaiata, realizzata con travi e pilastri in c.a., a tre elevazioni fuori terra. Il fabbricato è destinato a civile abitazione.

Dettagli

MST.1.01 Sia dato il portale in figura, con il trasverso BC indeformabile ed i montanti di rigidezza EJ.

MST.1.01 Sia dato il portale in figura, con il trasverso BC indeformabile ed i montanti di rigidezza EJ. Meccanica delle strutture Componenti di spostamento Sistemi iperstatici di travi Linea elastica e metodo di Ritz. Componenti di spostamento in sistemi isostatici di travi MST.1.01 Sia dato il portale in

Dettagli