A. Quantità edificatorie e densità territoriale...1



Documenti analoghi
Nome..Cognome. classe 3D 26 Gennaio Verifica: Parabola e circonferenza

MATEMATICA FINANZIARIA A.A Prova dell 8 febbraio Esercizio 1 (6 punti)

Argomenti trattati. Rischio e Valutazione degli investimenti. Teoria della Finanza Aziendale. Costo del capitale

Sviluppare una metodologia di analisi per valutare la convenienza economica di un nuovo investimento, tenendo conto di alcuni fattori rilevanti:

I confronti alla base della conoscenza

Il valore delle. Argomenti. Domande chiave. Teoria della Finanza Aziendale Prof. Arturo Capasso A.A

velocità angolare o pulsazione (gradi /s oppure rad/s) (angolo percorso da V in un intervallo di tempo)

Struttura dei tassi per scadenza

Operazioni finanziarie. Operazioni finanziarie

2. Politiche di gestione delle scorte

ESEMPI DI ESERCIZI SU IRPEF ED IRES

Economia e gestione delle imprese Sommario. Liquidità e solvibilità

Automazione Industriale AA Prof. Luca Ferrarini

VALORE EFFICACE DEL VOLTAGGIO

Si analizza la lavorazione attuale per ricavare dati sulla durata utensile. A questo scopo si utilizza la legge di Taylor:

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO

Esercizi di Matematica Finanziaria

REGIONE LIGURIA Piano di risanamento e tutela della qualità dell aria e per la riduzione dei gas serra

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Vasi d espansione e accumuli

Media Mobile di ampiezza k (k pari) Esempio: Vendite mensili di shampoo

Programmazione della produzione a lungo termine e gestione delle scorte

Esercizio 1 ( es 1 lez 11) La matrice è diagonalizzabile: verificare, trovando la matrice diagonalizzante, che A è simile a A.

Università degli Studi di Milano-Bicocca - Facoltà di Economia Matematica Generale Modulo B - 15 Luglio Soluzione

Esercitazione n 2. Morganti Nicola Matr Molla ad elica cicilindrica

Terminologia relativa agli aggregati

A.A. 2013/14 Esercitazione - IRPEF TESTO E SOLUZIONI

L ipotesi di rendimenti costanti di scala permette di scrivere la (1) in forma intensiva. Ponendo infatti c = 1/L, possiamo scrivere

La programmazione aggregata nella supply chain. La programmazione aggregata nella supply chain 1

SCELTE INTERTEMPORALI E DEBITO PUBBLICO

Soluzione degli esercizi del Capitolo 2

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Esercitazione 7 CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE

Comune di Ravenna. Piano Urbanis co A ua vo Generale Via An ca Milizia - Conad. Studi preliminari schemi proge uali di comparto

Lezione n.7. Variabili di stato

flusso in uscita (FU) Impresa flusso in entrata (FE)

Osservabilità (1 parte)

ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Corso di Geometria e Algebra Lineare: Geometria Lineare. 6^ Lezione

Distribuzione Weibull

La volatilità delle attività finanziarie

RISPOSTA NEL DOMINIO DEL TEMPO

V AK. Fig.1 Caratteristica del Diodo

OGGETTO. CIRCOSCRIZIONE 1 Autorimesse - Gestione Automezzi - Via Perrone, 3 e 5 Magazzini - Gestione Verde - Via Valfrè, 8

I possibili schemi di Partenariato Pubblico Privato

Lezione n.12. Gerarchia di memoria

Università di Pisa - Polo della Logistica di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici. Anno Accademico: 2013/14

Teoria delle leggi finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08

Corso di Comunicazioni Elettriche. 2 RICHIAMI DI TEORIA DEI SEGNALI Prof. Giovanni Schembra TEORIA DEI SEGNALI DETERMINATI

tp = 0 P + t r a 0 P Il modello di crescita aritmetico deriva dalla logica del tasso di interesse semplice

Lezione 11. Inflazione, produzione e crescita della moneta

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. N. 12/2005

Sommario. Introduzione. Progetto di alberi di trasmissione Concentrazione di tensioni

2. Verifica dell apparato sperimentale Acquisizione ed analisi dati

Verifica delle Deformazioni Verifica della Velocità al Contatto

COMPORTAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Salvataggi (dal questionario sui gruppi)

USO DELL OSCILLOSCOPIO

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

METODI DECISIONALI PER L'AZIENDA. Dott. Lotti Nevio

Anche sugli impianti in esercizio è possibile intervenire attuando una serie di soluzioni in grado di ridurre sensibilmente il consumo di energia.

MACCHINE ELETTRICHE. Campo rotante. Stefano Pastore. Dipartimento di Ingegneria e Architettura Corso di Elettrotecnica (IN 043) a.a.

Trasformazioni di Galileo

del segnale elettrico trifase

= 1,4 (rischiosità sistematica)

INTERBANCA Codice ISIN IT

Le basi della valutazione secondo i cash flow. Aswath Damodaran

La vischiosità dei depositi a vista durante la recente crisi finanziaria: implicazioni in una prospettiva di risk management

MODELLISTICA E SIMULAZIONE cred.: 5 7,5 Recupero 1 prova: 25 luglio 2005

Provincia di Treviso

e sostituendo il valore =6 si ottiene che:

Nozioni elementari di Analisi Matematica applicate alla Fisica Generale

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

Questioni di Economia e Finanza

Il MODELLO MUNDELL-FLEMING

MANIAGO 9 APRILE 2014 IDEA PROGETTU ALE E RISULTATI Affitta?sì

Aggiornamento degli Oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria COMUNE DI VIMERCATE SPORTELLO UNICO TECNICO SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA ALLEGATO B

Economia e gestione delle imprese - 01

Pianificazione di traiettorie nello spazio cartesiano

Adottando il metodo più corretto (in riferimento al Manuale di Meccanica, Hoepli) verificare la resistenza strutturale del dente.

at e segue q ' t ae 1 bt 0 1 bt 0 t se b 0 b eb a 4 eb e q t 4t e t e e Simulazione ministeriale dell Esame di Stato 2019_2 Matematica e Fisica

SEGRETERIA DI STATO FINANZE E BILANCIO. Domande e Risposte. Funzionamento delle deducibilità delle spese effettuate in territorio (L.

LA TRASFORMATA DI FOURIER: PROPRIETA ED ESEMPI. 1 Fondamenti TLC

LEZIONE 3 INDICATORI DELLE PRINCIPALI VARIABILI MACROECONOMICHE. Argomenti trattati: definizione e misurazione delle seguenti variabili macroecomiche

enerbuild Costruzioni civili ed industriali Sistemi di copertura tetti gruppo ANAFGROUP

Cenni di Matematica Finanziaria

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO

Lezione 10. (BAG cap. 9) Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia

Processo di Arrivi di Poisson

MODELLI AFFLUSSI DEFLUSSI

Apertura nei Mercati Finanziari

Città di Biella. Provincia di Biella. Regione Piemonte. RELAZIONE ILLUSTRATIVA del progetto di massima e delle opere di urbanizzazione primaria

CONTO DI BILANCIO GESTIONE DELLE ENTRATE - Anno 2014 Sintetico

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - I Appello 16 Luglio 2007

IL GESTORE UNICO IN HOUSE DEL S.I.I. NELL ATO DI VARESE Distinzione fra societa in house e azienda speciale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI. L approccio time series per l analisi e la previsione della disoccupazione sarda

Informazione analogica e digitale

Sistemi di drenaggio urbano. Prof. Antonino Cancelliere. I sistemi di drenaggio urbano

La valutazione d azienda: conciliazione tra metodo diretto ed indiretto

Transcript:

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini Cara di Urbanisica I --- a.a. 2003/2004 PROGETTO PER UN AMBITO URBANO NEL QUARTIERE DI CENTOCELLE Laboraorio progeuale annuale INDICAZIONI RIGUARDO LE QUANTITA EDIFICATORIE DA INEDIARE OMMARIO A. Quanià iicaorie e densià errioriale...1 B. L indice di iicabilià ondiaria il rapporo ra upericie ondiaria e upericie errioriale...2 C. Individuazione delle quanià iicaorie per il progeo urbanisico da sviluppare nel laboraorio...5 D. Riepilogo delle grandezze urbanisiche (superici iicabili e mix unzionale)...6 A. Quanià iicaorie e densià errioriale La deerminazione delle quanià iicaorie 1 rappresena l operazione che inluenza in misura maggiore l aspeo inale, in ermini di densià abiaiva o di iicazione, di un dao ambio urbano, individuao come rasormabile. Moli piani regolaori generali si limiano, inai, per disciplinare l auazione di zone di espansione ilizia, ad indicare la densià errioriale (D ) espressa in abiani per earo o un indice di iicabilià errioriale (ET) espresso in mq di supericie iicaa 2 su mq di sup. errioriale 3. 1 Volumi o superici iicabili 2 i ricorda che la supericie iicaa misura, in mq di pavimeno, la oalià delle superici cosruie; per ogni singolo iicio la supericie iicaa può, inai, essere consideraa equivalene all area copera per il numero di piani 3 i ricorda che la supericie errioriale misura l esensione di uo il suolo individuao dal perimero di un deerminao ambio urbano rasormabile 1

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini E uile ricordare che i due parameri sono sosanzialmene equivaleni, laddove si consideri che, secondo quano sabilio dal DM 1444/68, ad ogni abiane insiao bisogna ar corrispondere 30 mq di supericie iicaa. Poso, inai: --- upericie errioriale --- upericie iicaa o iicabile D --- Densià errioriale ET --- Indice di iicabilià errioriale ab. --- Abiane Può dirsi: D ab. / = (con la sup.err. espressa in eari) ET = / (con la sup.err. espressa in mq) 1 ab. 30 mq di (come sabilio dal DM 1444 del 1968) ET = (essendo 10.000 il aore di correzione per passare da eari a mq) 30 D / 10.000 Gli alri parameri ondamenali per la deerminazione dell asseo inale di un nuovo quariere sono (vi paragrai segueni): - il rapporo ra supericie ondiaria e supericie errioriale - l indice di iicabilià ondiaria - il mix unzionale B. L indice di iicabilià ondiaria il rapporo ra upericie ondiaria e upericie errioriale Laddove siano sae individuae le quanià iicaorie 4 per un dao erriorio, la scela degli indici di iicabilià ondiaria 5 (EF) e del rapporo ra supericie ondiaria 6 e supericie errioriale risula deerminane ai ini dell asseo deiniivo del nuovo insiameno. Per esempliicare quano deo, al ine di evidenziare l imporanza di quesi parameri nell asseo del quariere, si descrivono appresso due diverse soluzioni insiaive a parià di ambio (e quindi di supericie errioriale) e di quanià iicaorie. 4 Oppure, indierenemene, la densià errioriale o l indice di iicabilià errioriale 5 i ricorda che l indice di iicabilià ondiaria esprime il rapporo ra la supericie iicaa e la supericie ondiaria 6 i ricorda che la supericie ondiaria rappresena la pare di supericie errioriale desinaa alla iicazione (aree di sime e di perinenza dell iicao o, in alre parole, la somma dei loi ) 2

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini Assegnao un ambio con supericie errioriale pari a 4,05 ha (40.500 mq) di orma reangolare (180x225 m) coninane, lungo il lao coro, con una srada comunale, vi si insiano superici iicae residenziali per 9.000 mq. = 4,05 ha = 40.500 mq D = 74 ab/ha = 9.000 mq ET = 0,22 mq/mq Ab. = 300 Ipoesi 1 i insiano 20 villini di 2 piani ciascuno con ingombro a erra di 15x15 m e loo quadrao di 35x35 m. In queso caso la supericie ondiaria sarà pari a 20 loi x (35 m x 35 m) = 24.500 mq pari al 60,5% della supericie errioriale. L indice di iicabilià ondiaria sarà pari a 0,37 mq/mq (ovvero 9.000 / 24.500). = 4,05 ha = 40.500 mq = 9.000 mq Ab. = 300 D = 74 ab/ha ET = 0,22 mq/mq = 24.500 mq = 60,5 % EF = 0,37 mq/mq 3

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini Ipoesi 2 i insia un unico iicio in linea di 4 piani con ingombro a erra di 15x150 m e loo reangolare di 35x170 m. In queso caso la supericie ondiaria sarà pari (35 m x 170 m) = 5.950 mq pari al 14,7% della supericie errioriale. L indice di iicabilià ondiaria sarà pari a 1,51 mq/mq (ovvero 9.000 / 5.950). = 4,05 ha = 40.500 mq = 9.000 mq Ab. = 300 D = 74 ab/ha ET = 0,22 mq/mq = 5.950 mq = 14,7 % EF = 1,51 mq/mq Da quano descrio, si può, quindi, durre che la scela dei parameri ondiari va sosanzialmene a deerminare la compaezza e la densià dell iicao a parià di quanià iicaorie. Risula, perciò, evidene che l indicazione della sola D (densià errioriale) non è perciò suiciene per conrollare l asseo morologico di un nuovo insiameno. 4

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini C. Individuazione delle quanià iicaorie per il progeo urbanisico da sviluppare nel laboraorio Le regole progeuali, deae per l elaborazione del lavoro d anno, prevono un rapporo indicaivo ra supericie ondiaria e supericie errioriale pari al 35% e la realizzazione di iici di re o quaro piani. Per quano precenemene deo, da ali regole possono desumersi delle quanià iicaorie minime e massime da insiare nell ambio assegnao. In paricolare, per la deinizione di una ipoesi minima una ipoesi massima, saranno assegnai, nel rispeo delle regole progeuali, diereni valori a: - rapporo ra supericie ondiaria e supericie errioriale; - iicabilià ondiaria (EF); - mix unzionale 7. Essendo, inai: = 24 ha = 240. 000 mq = X = EF possono ricavarsi, sulla base dei suddei valori, ui i dai relaivi alle quanià iicaorie. Ipoesi minima i pone pari al 20% il rapporo ra e ; per l iicabilià ondiaria (EF) si sceglie un valore pari a 0,50 mq/mq (equivalene circa a quello di una piccola palazzina di re piani con ampi giardini al piano erra); il mix unzionale prevrà, in queso caso, una quoa di residenziale pari all 80% e di non residenziale per il resane 20% della supericie iicabile oale. = 24 ha = 240.000 mq ; = EF = 20% = 0,50 48.000mq = 24.000mq ; = 48.000 mq ; ( residenziali) = 80% 24.000mq = 19.200mq ; ( non residenziali) = 20% 24.000mq = 4.800mq. TOT = 24.000 mq; (resid.) = 19.200 mq; (non resid.) = 4.800 mq. Ipoesi massima i pone pari al 30% il rapporo ra e ; per l iicabilià ondiaria (EF) si sceglie un valore pari a 0,60 mq/mq (equivalene circa a quello di una palazzina di quaro piani 7 Per mix unzionale deve inendersi la disribuzione percenuale delle diverse desinazioni d uso ammesse rispeo al oale delle superici iicabili 5

Cara di Urbanisica I Pro.ssa Arch. Fabiola Fraini con ampi giardini al piano erra); il mix unzionale prevrà, in queso caso, una quoa di residenziale pari al 60% e di non residenziale per il resane 40% della supericie iicabile oale. = 24 ha = 240.000 mq ; = EF = 30% = 0,60 72.000 mq = 43.200 mq ; = 72.000 mq ; ( residenziali) = 60% 43.200mq = 25.920mq ; ( non residenziali) = 40% 43.200mq = 17.280mq. TOT = 43.200 mq; (resid.) = 25.920mq; (non resid.) = 17.280 mq. D. Riepilogo delle grandezze urbanisiche (superici iicabili e mix unzionale) Riepilogando, le quanià iicaorie da insiare nell inerveno oggeo del lavoro d anno dovranno collocarsi all inerno degli inervalli riassuni nella soosane abella. Quanià minime Quanià massime uperici iicabili oali 24.000 mq 43.200 mq uperici iicabili residenziali 19.200 mq per 640 abiani 25.920 mq per 864 abiani uperici iicabili non residenziali 4.800 mq 17.280 mq 6