Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo IV. L analisi dei concorrenti L ANALISI DEI CONCORRENTI

Documenti analoghi
Analisi dei Concorrenti

Dall analisi di settore all analisi dei concorrenti

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali

Finora è stata adottata una prospettiva semplificata della concorrenza e del settore perché: non sono stati considerati i rapporti di complementarità

La Competitive Intelligence

Lezione 6 12 marzo 2010

L analisi strategica per le decisioni aziendali

MODELLO DI PORTER 12/05/2014

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE

Cosa determina la performance?

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

L EVOLUZIONE DEL SETTORE. CAPITOLO DECIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna,

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010

Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento

COMUNICAZIONE D IMPRESA

1.5.3 Il settore Ca. in Europa Il fenomeno pub in UK Il settore Ca. in Italia Progressivo ampliamento delle attiv

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Il marketing operativo

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori

Gestione delle Imprese Diversificate

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 5. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Le scelte strategiche Segmentazione e posizionamento

#schoolofcoop EXPERIMENT16. Anno scolastico Progetto d impresa: il mercato. A cura di Paola Lorenzetti. Novembre 2016

Strategie globali e imprese multinazionali. Grant Cap. 15

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda

Il piano di comunicazione. Prof.ssa Ernestina Giudici 1

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA

XI Introduzione XIX Curatori e autori

Segmentazione e posizionamento

Il contenuto della strategia aziendale

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2

Introduzione al processo di Marketing Management

TECNOLOGIA E GESTIONE DELL INNOVAZIONE

LA SWOT ANALYSIS Gennaro Iasevoli (LUMSA)

MARKETING STRATEGICO

Vantaggio competitivo

Università degli Studi di Teramo

Segmentazione e posizionamento

BREVI CENNI SU: SETTORE. A.S.A.(Area Strategica d Affari)

Come sviluppare un progetto d impresa. Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani

Corso di Marketing

INDICE. ebook - IL LIBRO ELETTRONICO

MARKETING DEI PRODOTTI VITIVINICOLI

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1

IL PIANO DI MARKETING

ANALISI AMBIENTE INTERNO Risorse capacità e competenze

In questo esempio, come in tutti gli altri, chiamiamo l individuo 1 giocatore di riga, perché deve scegliere di collocarsi in una delle due righe

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 3. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre

LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE

Dalla catena alle reti del valore

IL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

Parte Prima La gestione strategica

L EVOLUZIONE DEL MERCATO ITALIANO DELLA DISTRIBUZIONE

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016

Segmentazione e posizionamento

MARKETING PLANNING. Webinar room Piattaforma APP4INNO 12 Maggio 2014, ore 15:00

Definizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata Le iniziative da realizzare Le risorse da i

Obiettivi conoscitivi

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce

Indice. Parte I La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1 XVII XXI XXIII XXV

Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l.

Esercizi e Soluzioni LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi

Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo

CATALOGO DI HEVA MANAGEMENT ACCREDITATO DA FONDAZIONE IDI

MODULO BIMESTRALE N.1:Le Grandezze in Fisica

Il marketing mix MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 2 Lezione 7. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Indice. Parte 1 Concetti fondamentali 1. 1 Organizzazione industriale: cosa, come e perché 3. 2 Fondamenti di microeconomia 19

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A

Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi

Corso DINAMICA Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo" /RER

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015

LE FORZE DI MERCATO DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA

Interrogativi: Allargare il proprio raggio d azione (nuovi business), ridurlo, o mantenerlo? Concentrare l attività nei settori in cui si è già

Corso di MARKETING INTERNAZIONALE. Prof. Giuseppe Pedeliento

Piano strategico e piani di marketing. Il marketing management. Il marketing management 2

Riepilogo iniziativa CF_1208_I_2015

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013

La definizione e i principi dell estimo

CAP 3 Forme e modelli dell innovazione. Gestione dell innovazione

Sommario. EXECUTIVE SUMMARY Le tendenze della filiera in Italia Lo scenario internazionale 2

Il piano di marketing. Un documento che formalizza la strategia da seguire, ne spiega i presupposti, la traduce in programmi operativi

CAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia

Economia Industriale

Programmazione unitaria Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29

Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo II. Obiettivi, valori e risultati OBIETTIVI, VALORI E RISULTATI

Economia e gestione delle imprese

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Transcript:

L ANALISI DEI CONCORRENTI 1

Saper eseguire una corretta analisi dei concorrenti comporta saper: 1. valutare l impatto e i profitti potenziali di prodotti e fornitori complementari; 2. valutare le implicazioni della teoria dei giochi e delle strategie di cooperazione; 3. analizzare i competitor e prevedere le loro mosse competitive; 4. segmentare un settore nei mercati che lo compongono (individuarne la redditività e i fattori necessari al successo); 5. classificare le imprese presenti all interno di un settore in gruppi strategici (ovvero che adottano scelte strategiche simili). 2

Quanto influenzano le forze settoriali sulla redditività media di un impresa? La maggior parte degli studi empirici rivelano un impatto sul livello di redditività inferiore al 20% (quindi relativamente poco rilevante). La redditività del settore di appartenenza influenza quindi solo marginalmente la redditività finale dell impresa. 3

I prodotti complementari Prodotti sostitutivi: riducono il valore di un prodotto. Prodotto complementari: aumentano il valore di un prodotto. Quando prodotti complementari tendono a identificarsi con il prodotto, essi hanno poco valore per i clienti come prodotti separati, in quanto i clienti valutano il sistema nel suo insieme. Quando due prodotti sono complementari, i profitti affluiscono al fornitore che riesce a costituire una posizione di mercato più forte. 4

POTENZIALI ENTRANTI Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 I prodotti complementari: la sesta forza (mancante) del modello di Porter Minaccia di nuove entrate FORNITORI Potere contrattuale dei fornitori CONCORRENTI DEL SETTORE Rivalità tra le imprese esistenti Potere contrattuale degli acquirenti ACQUIRENTI 5 Minaccia di prodotti o servizi sostitutivi Il cui valore può essere sfruttato dai fornitori per esercitare potere contrattuale PRODOTTI SOSTITUTITVI PRODOTTI COMPLEMENTARI

La concorrenza dinamica (Schumpeter) Distruzione creatrice e ipercompetizione. Critica alla visione statica del modello di Porter: non concepisce la velocità della concorrenza. Settori Schumpeteriani (detti anche ipercompetitivi): rapida innovazione di prodotto e ripide curve di esperienza. 6

La Teoria dei Giochi I principali vantaggi derivati dall applicazione della teoria dei giochi: 1. collocazione delle decisioni strategiche in una cornice di riferimento, definita da: 1. giocatori; 2. opzioni di gioco; 3. esiti (payoffs) derivati dalle combinazioni delle opzioni; 4. sequenze decisionali. 2. previsione dell esito delle situazioni competitive e delle scelte strategiche ottimali. È possibile analizzare gli effetti di reputazione, dissuasione, informazione e commitment in presenza di giochi ripetuti. 7

La cooperazione e la concorrenza La teoria dei giochi definisce: relazioni complementari, quando i clienti attribuiscono al prodotto di un impresa x, un valore maggiore, qualora questo si presenti associato al prodotto di un impresa y. relazioni competitive, quando i clienti attribuiscono al prodotto di un impresa un valore minore, se dispongono anche del prodotto di una seconda azienda. Per sviluppare relazioni di cooperazione è necessaria la presenza di giochi ripetuti, che trasforma una transazione occasionale in una relazione di medio o lungo periodo. 8

La dissuasione La dissuasione consiste nell imporre agli altri attori dei costi, nel caso in cui adottino comportamenti considerati non desiderabili. Per essere efficace la dissuasione deve essere credibile. 9

Il Commitment (= coinvolgimento) È una strategia apparentemente irrazionale, in quanto elimina le opzioni strategiche. Hard/Soft Commitment: disponibilità a impegnarsi in una concorrenza più o meno aggressiva. La scelta di un hard o un soft commitment può avere ricadute sui profitti dell impresa, a seconda dell ambito in cui esso viene applicato. 10

Cambiare la struttura del gioco Esempi di possibili opzioni: alleanze e accordi aumentare le dimensioni del mercato e/o creare barriere all entrata creare concorrenza diffusione di standard tecnici 11

I segnali Grant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Sono comunicazioni selettive, mirate all ottenimento di una particolare reazione (vedi attacchi diversivi e informazioni false). Credibilità/verosimiglianza dei segnali dipendente spesso dalla reputazione dell azienda. 12

Utilità della Teoria dei Giochi Punti di forza: studio delle contromosse dei competitors; rigorosità del sistema. Punti di debolezza: limitata applicabilità a situazioni reali; migliore applicabilità nella spiegazione del passato, più che nella previsione del futuro; tratta principalmente di situazioni con giocatori simili con opzioni strategiche analoghe. 13

Le informazioni sui concorrenti La loro raccolta è finalizzata a: 1. prevedere le loro strategie future; 2. prevedere le loro relazioni a iniziative prese da altre imprese; 3. determinare come può essere influenzato il loro comportamento. Si rileva spesso una difficoltà nel definire il limite legale tra raccolta lecita o illecita di informazioni. 14

Uno schema per l analisi dei concorrenti STRATEGIA Caratteristiche della strategia competitiva del concorrente? OBIETTIVI Obiettivi del concorrente? Possibilità nel cambiamento degli obiettivi? VALUTAZIONI Valutazioni del concorrente sul settore e su se stesso? PREVISIONI Quali cambiamenti si avranno nella strategia del concorrente? Come reagirà il concorrente alle nostre mosse? RISORSE E COMPETENZE Principali punti di forza e debolezza del concorrente? 15

L applicazione dei risultati all analisi dei concorrenti È utilizzata per prevedere le più probabili iniziative competitive del concorrente. Ci dà inoltre soluzioni su come influenzare le azioni dei competitor. 16

La segmentazione È il processo di disaggregazione dei mercati in settori specifici. Si divide in più fasi: 1. identificazione delle variabili chiave di segmentazione; 2. costruzione di una matrice di segmentazione; 3. analisi dell attrattività di un segmento; 4. identificazione dei fattori critici di successo del segmento; 5. selezione del segmento obiettivo. 17

La segmentazione può essere: orizzontale: disaggregazione per prodotti, aree geografiche e gruppi di clienti. verticale: individuazione di attività con differenti catene del valore. 18

All interno della segmentazione verticale, è possibile rilevare la composizione dei profitti totali di un settore (4 fasi, secondo Bain&Co.): 1. definizione dei confini delle attività che contribuiscono ai profitti totali; 2. stima dei profitti totali del settore; 3. stima dei profitti di ciascuna attività, che fa parte della catena del valore del settore; 4. controllo e quadratura dei calcoli. 19

Analisi dei gruppi strategici Si basa sulla classificazione delle strategie adottate dalle aziende che fanno parte del settore. Gruppo strategico: gruppo di imprese in un settore, che persegue scelte strategiche uguali o simili con riferimento a determinate dimensioni, usate come basi di classificazione. E un analisi utile all individuazione di nicchie strategiche e dei vari posizionamenti competitivi delle varie aziende. 20