TIPO DI AZIONE MUSCOLARE FIBRE MUSCOLARI FATTORI PSICOLOGICI

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Transcript:

MILAZZO, 5 dicembre 2007, I.T.I. MAJORANA SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO LA PREPARAZIONE FISICA NEI GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA LE PROBLEMATICHE DELLA VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE FUNZIONALE DELL ATLETA SI OCCUPA DELLO STATO E DELL EVOLUZIONE FATTORI ORGANICO-FUNZIONALI 1. MECCANICO-MUSCOLARI 2. METABOLICI FATTORI ANTROPOMETRICI E ANAGRAFICI FATTORI PSICOLOGICI GIUSEPPE GANGERI FATTORI COORDINATIVI FATTORI SPECIFICI DELLO SPORT FATTORI AMBIENTALI FATTORI ORGANICO-FUNZIONALI FIBRE MUSCOLARI TIPO I (SO, slow oxidative) TIPO IIA (FOG, fast oxidative glycolytic) TIPO IIB (FG, fast glycolytic) ELEMENTI ELASTICI MUSCOLARI (riuso elastico dell energia prodotta in sede tendinea e nei ponti actino-miosinici) TIPO DI AZIONE MUSCOLARE C. CONCENTRICA C. ECCENTRICA C. ISOMETRICA C. PLIOMETRICA FATTORI ORGANICO-FUNZIONALI PROCESSI METABOLICI METABOLISMO ANAEROBICO ALATTACIDO FATTORI PSICOLOGICI METABOLISMO ANAEROBICO LATTACIDO METABOLISMO AEROBICO 1

FATTORI ANTROPOPETRICI E ANAGRAFICI L ETA LA STATURA IL PESO IL BIOTIPO FATTORI INERENTI LE PRESTAZIONI SPORTIVE FATTORI COORDINATIVI FATTORI SPECIFICI DELLO SPORT: I MEZZI DI GARA FATTORI AMBIENTALI OBIETTIVO DELLA VALUTAZIONE FUNZIONALE OTTIMIZZAZIONE DELLA PERFORMANCE NELLE ATTIVITA DI ALTO LIVELLO AMATORIALE LUDICO-SCOLASTICO PER DISABILI DI RECUPERO OBIETTIVO DELLA VALUTAZIONE FUNZIONALE OTTIMIZZAZIONE DELLA PERFORMANCE ATTRAVESO LA COSTRUZIONE DI: MODELLO FUNZIONALE DELLA PRESTAZIONE (cosa allenare) MODELLO FUNZIONALE DELL ALLENAMENTO (come allenare) IN GARA (aggiustamenti) RISPOSTE FISIOLOGICHE ALL ESERCIZIO FISICO VALUTAZIONE FUNZIONALE IN ALLENAMENTO (aggiustamenti) MODELLO FUNZIONALE DELLO SPORT COSA ALLENAMENTO QUALITA ORGANICO-FUNZIONALI DELL ATLETA DI BASE (genetiche) DOPO ALLENAMENTO (adattamenti) MODELLO FUNZIONALE DELL ALLENAMENTO COME APPROCCIO SISTEMICO L allenamento costituisce un processo che dipende dallo sport praticato, in cui l atleta è un sistema motorio funzionale (BOIKO). Questo sistema è diretto verso uno scopo: la prestazione PRESTAZIONE SELEZIONE TALENTI Lo sviluppo del sistema dipende dalla frequenza di applicazione. 2

Passaggio dalla Teoria dell allenamento alla teoria della prestazione Non più: ma: ci si allena e si va in gara ci si allena psico-fisicamente alla gara La Teoria della prestazione porta: - Abbandono della teoria che la prestazione avviene alla fine di tutte le misure dell allenamento - Giustifica e descrive il ruolo primario della prestazione rispetto al processo di allenamento L allenamento non serve alla disputa della gara, ma la prestazione è ciò che guida il processo di allenamento MACROCICLO? MESOCICLO?? MICROCICLO? IL MICROCICLO E COSTITUITO DA UN GRUPPO DI SEDUTE RIPARITE IN PIU GIORNI Varia da più giorni ad una settimana (Kuze 1976) Spesso, ma non sempre, corrisponde ad una settimana (Matveev 1981). Dura di media una settimana ma alcuni fattori lo possono allungare o accorciare di 1-3 giorni (Bergmann 1981). MICROCICLO Il microciclo si può modificare a seconda delle proprie necessità, non è rigido. Ogni singola unità di allenamento dipende da quella precedente e da quella successiva. Il microciclo diventa la forma funzionale di organizzazione di quella quota parte del volume del carico in conformità agli obiettivi. I microcicli sono al nostro servizio, li si può modificare e utilizzare come si vuole. Teoria del controllo del processo di allenamento Test di valutazione Test di gara (momento di analisi) La valutazione (analisi) della gara, deve essere temporale punteggio parziale, vantaggio, parità, svantaggio, ecc CRITERI PRINCIPALI DI PRECISIONE IL TEST VALIDITA cosa vogliamo misurare Il test deve indagare una determinata qualità e non altre Uniformità di opinioni che ad un indicatore si identifichi una data qualità Testare la validità di un test mettendo in correlazione i dati di un test diretto e indiretto della stessa qualità. RIPRODUCIBILITA Concordanza tra le misure ripetute dello stesso fenomeno. 3

TEST La riproducibilità è influenzata: TRA SOGGETTI VARIABILITA BIOLOGICA ENTRO SOGGETTO ATTENDIBILITA RIPRODUCIBILITA DA STRUMENTO VARIABILITA OSSERVAZIONALE TRA OSSERVATORE DA OSSERVATORE ENTRO OSSERVATORE OBIETTIVITA IL TEST CARATTERISTICHE: IN RELAZIONE AL TEMPO si deve realizzare in breve tempo IN RELAZIONE ALLA FATTIBILITA deve essere applicato con facilità IN RELAZIONE ALLA FRUIBILITA - non deve avere bisogno di calcoli particolarmente complicati IL TEST PER LA SOMMINISTRAZIONE: ISTRUTTORI SCHEDE PER IL RILEVAMENTO ATTREZZATURE ED IMPIANTI ATLETI TEST TEST DIRETTI METODICHE E TECNICHE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE ESEGUITE IN LABORATORIO Vantaggi: standardizzazione più semplice e maggiore precisione nei risultati Svantaggi: apparecchiature costose, richiede generalmente un tempo di esecuzione più lungo. TEST INDIRETTI METODICHE E TECNICHE DI VALUTAZIONE FUNZIONALE ESEGUITE IN CAMPO Vantaggi: possibilità di valutare molti soggetti contemporaneamente o in breve tempo Economico, scarsa apparecchiatura richiesta (a volte). Svantaggi: Standardizzazione più complessa a causa delle condizioni climatiche (vento, caldo e freddo). Richiede l'utilizzo di apparecchiature di sicurezza e materiale idoneo. I test di valutazione nel calcio Sport classificato: AEROBICO-ANAEROBICO ALTERNATO Test per i parametri metabolici aerobicianerobici Test per la valutazione della forza arti inferiori Test coordinativi Test propriocettivi Test per i parametri metabolici aerobici-anaerobici Yo-Yo test con la determinazione diretta del Vo2Max, tramite il K4 (metabolimetro in telemetria). Determinazione della Soglia anerobica 4

Test diretti consumo di ossigeno alla bocca Apparati in grado di misurare sia la ventilazione polmonare (V ) che la percentuale di ossigeno e anidride carbonica presenti nell aria espirata. Il prodotto (rapporto) di questi valori, corretto da appositi indici, fornisce la misura della quantità di ossigeno mancante e di anidride carbonica in eccesso per ogni unità di aria ventilata e quindi in altri termini, del VO2 e della produzione di anidride carbonica (V CO2) Test diretti consumo di ossigeno alla bocca Protocollo dei test; Test triangolari A carichi crescenti, con incrementi del carico di lavoro di intensità e durata variabile fino al raggiungimento del massimo carico tollerabile o del VO2 max Test rettangolari A carico costante da mantenere per un tempo prefissato o al più a lungo possibile Test diretti consumo di ossigeno all bocca Nastro trasportatore, con inclinazione al 4% Velocità iniziale 8,5 km/h Step di 2, con incremento della velocità di 2 km/h ad ogni step YO-YO ENDURANCE TEST Corsa incrementale, valuta la capacità di lavorare in maniera continua per prolungati periodi di tempo. Il test valuta in maniera indiretta e con buona approssimazione il VO2 max Modalità di esecuzione dello Yo Yo intermittent test Test ad esaurimento Test a navetta su distanza di 20m Velocità di partenza 8 km/h(principianti) Velocità di partenza 11,5km/h(esperti) Il test termina quando il soggetto non riesce ad rispettare il segnale acustico, per due volte consecutive. 5

YO-YO TEST 20/08/2007 GIOCATORI Tempi 1000m Ruolo Tempo VO2 max Step Vel. Km/h ALESSANDRO MICHELE BONSIGNORE EDOARDO 4,25 47,4 10.11 13,6 MASTROIENI GAETANO 3,55 53,7 12.10 15,3 BRUNO GIUSEPPE 4,25 45,7 10.06 13,6 CAMPANELLA ANTONINO 3,32 61,7 15.02 17 DE BELLIS MICHELE 4,10 51,7 12.03 14,5 FINOCCHIARO SANTO CALA' GAETANO NASTASI GIUSEPPE 3,55 54,2 12.12 15,3 DE SALVO GIUSEPPE 4,10 48,8 11.05 14,5 TAVILLA ANTONINO 3,32 62 15.03 17 PISTONE LUIGI 4,10 49,2 11.06 14,5 ANGOTTI ATTILIO 4,10 48,5 11.05 14,5 POTESTIO LUCA 3,32 61,2 14.13 17 RECUPERO MARCO TRIOLO SEBASTIAN SIGONA ALESSANDRO 3,42 55,2 13.03 16,2 SCHEPIS MARCO 4,10 47,4 10.11 13,6 PROVENZANO MIMMO 4,10 49,5 11.07 14,5 ZAFONTE 3,42 57,1 13.10 16,2 CRIMI MARCO 3,42 57,4 13.11 16,2 Allenamento per l incremento della soglia anaerobica Ripetute aerobiche Corsa intermittente Corsa con variazione di velocità Corsa in salita Controllo dell allenamento monitorando le frequenze cardiache 6

Test per la valutazione della forza STRUMENTI PER LA MISURA DELLA FORZA ESPLOSIVA ARTI INFERIORI Squatting jump test Counter movement jump test Test dei 15 (pot.anaer.alatt.) Test con il dinamometro.. SQUAT JUMP PERMETTE, ATTRAVERSO L ELEVAZIONE RAGGIUNTA DAL SOGGETTO, DI: VALUTARE LA FORZA ESPLOSIVA DEGLI ARTI INFERIORI, CAPACITA DI RECLUTAMENTO NERVOSO ESPRESSIONE DI UNA PERCENTUALE ELEVATA DI FT MODALITA DI ATTIVAZIONE: LAVORO CONCENTRICO POSITIVO COUNTER MOVEMENT JUMP(CMJ) PROVA REALIZZATA GRAZIE AL CICLO STIRAMENTO- ACCORCIAMENTO QUALITA INDAGATA: FORZA ESPLOSIVA, CAPACITA DI RECLUTAMENTONERVOSO, ESPRESSIONE DI PERCENTUALI ELEVATE DI FT, RIUSO DI ENERGIA ELASTICA COORDINAZIONE INTRA ED INTER MUSCOLARE 7

TEST DEI 15 SEC. L ALTEZZA MEDIA REALIZZATA DURANTE I SALTI SE CONFRONTATO CON QUELLO DEL CMJ OFFRE LA POSSIBILITA DI VALUTARE LA RESISTENZA ALLA FORZA VELOCE RAPPORTO ALTEZZA MEDIA 15 SEC CMJ DEVE AVVICINARSI A 1 Modalità di esecuzione dello squatting jump test I piedi pari con i talloni a contatto con il suolo; Le ginocchia piegate a 90 ; Le mani ai fianchi Esecuzione dello squatting jump test Modalità di esecuzione del counter movement jump test I piedi pari con i talloni a contatto con il suolo; La stazione eretta con il tronco verticale rispetto al suolo; Piegandosi velocemente verso i 90, salta il più alto possibile; Mani ai fianchi; Esecuzione del counter movement jump test 8

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