5 miti da sfatare V. Piacentini
«la metà di ciò che ci viene insegnato è falsa.il problema è: quale metà?» Brad Spellberg, MD Medscape October 20, 2016
MITO 1 L uomo ha «inventato» gli antibioticinelxxsecolo
Antibiotic Resistance Is Prevalent in an Isolated Cave Microbiome Kirandeep Bhullar1, et al PLoS ONE 7(4): e34953. doi:10.1371/journal.pone.0034953 2012
JAMA. 2016;316(11):1193-1204
Quindi LaResistenzaèinevitabile!
MITO 2 L uso inappropriato degli antibiotici causa Resistenza Batterica
Quindi Anche l uso appropriato degli antibiotici puòcondizionarelaresistenzabatterica però Il vantaggio di un adeguato uso degli antibiotici, per i pazienti e la società,superaildannocollettivo
MITO 3 Per prevenire la Resistenza Batterica i pazienti devono assumere tutte le dosi di antibiotico previste, anche sesisentono«bene»
Jean Chastre et al for the PneumA Trial group JAMA 2003; 290:2588-2598
JAMA Intern Med. 2016 September 01; 176(9): 1254 1255. doi:10.1001/jamainternmed.2016.3646. The New Antibiotic Mantra Shorter Is Better Brad Spellberg, MD Los Angeles County+University of Southern California Medical Center, Los Angeles; Department of Medicine, Keck School of Medicine at University of Southern California, Los Angeles.
Quindi Proseguire gli antibiotici dopo la risoluzione dei sintomi (nelle infezioni batteriche ACUTE) non porta alcun beneficio al paziente e, probabilmente, condiziona la ResistenzaBatterica
MITO 4 Quando emerge la Resistenza Antibiotica, essa è probabilmente dovuta a mutazioni nel sitodiinfezione
How long do nosocomial pathogens persist on inanimate surfaces? A systematic review Axel Kramer, Ingeborg Schwebke and Günter Kampf BMC Infectious Diseases 2006, 6:130 doi:10.1186/1471-2334-6-130
How long do nosocomial pathogens persist on inanimate surfaces? A systematic review Axel Kramer, Ingeborg Schwebke and Günter Kampf BMC Infectious Diseases 2006, 6:130 doi:10.1186/1471-2334-6-130
Quindi E molto probabile che, dopo esposizioni prolungate ad antibiotici, da qualche parte nel corpo del paziente, si sviluppi una flora microbica resistente che può causare infezioni o diffondersi in comunitàoinospedale
MITO 5 Gli antibiotici battericidi determinano migliori risultati clinici ed hanno meno probabilità di favorire laresistenzabatterica
Relative bacteriostaticand bactericidal activity of antibiotic agents Bacteriostatic Bactericidal TETRACYCLINE Tigecycline OTHER Azithromycin OXAZOLIDINONE Linezolid Teicoplanin GLYCOPEPTIDE LIPOGLYCOPEPTIDE Telavancin Dalbavancin Levofloxacin Ciprofloxacin QUINOLONES Moxifloxacin Co-amoxiclav β-lactams Ceftobiprole Daptomycin Mupirocin LIPOPEPTIDE OTHER Clindamycin Minocycline Doxycycline Fusidic acid Oxytetracycline Vancomycin Nalidixic acid Amoxicillin Cefazolin Oxacillin Ampicillin Streptomycin Cephaloridine Flucloxacillin Nafcillin Methicillin AMINOGLYCOSIDE Amikacin Rifampicin Gentamicin Penicillin Rolinson GN, Geddes AM. Int J Antimicrob Agents 2007;29:3 8
farmaco batterio ospite Inoculo batterico immunità sito infezione
Tissue penetration Tissue Vancomycin Teicoplanin Linezolid Bone 7-13% 50-60% 60% CNS 0-18% 10% 70% ELF 11-17% 30% 450% Muscle 30% 40% 94% Perit. Dial fluid 20% 40% 61%
Quindi Il fatto che un antibiotico sia battericida piuttosto che batteriostatico, è un fattore NON determinante nella terapia antibiotica di un paziente
Conclusioni La Resistenza Batterica è inevitabile. Non esiste la possibilità di «vincere la guerra» e nemmeno l antibiotico «perfetto» Non sprecare gli antibiotici; utilizzare farmaci con lo spettro più ristretto e per brevi periodi di tempo. Shorter is Better! Modulare la durata della terapia antibiotica sui dati clinici, piuttosto che affidarsi a schemi «pre-costituiti» Non illudiamoci: ogni terapia antibiotica seleziona la Resistenza Batterica nel microbioma del paziente Quando si sceglie una terapia antibiotica è in gran parte irrilevante che il farmaco sia battericida o batteriostatico