Informazioni strutturali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Informazioni strutturali"

Transcript

1 Informazioni strutturali Metodi spettroscopici (spettroscopia rotazionale, struttura rotazionale bande IR, NMR) Misure elettriche (momento di dipolo elettrico) Metodi diffrattometrici (raggi-x e neutroni; campioni solidi cristallini o parzialm. cristallini) 1

2 Diffrazione dei raggi-x su monocristallo

3 Gruppi puntuali bidimensionali Elementi di simmetria: PUNTO di ROTAZIONE, R = 1, 2, 3, 4, 6 LINEA di RIFLESSIONE, m 3

4 unità asimmetrica 4

5 10 gruppi puntuali bidimensionali cristallografici (R = 1, 2, 3, 4, 6) 5

6 Gruppi puntuali tridimensionali Elementi di simmetria: ASSE di ROTAZIONE, R = 1, 2, 3, 4, 6 ASSE di INVERSIONE, R = 1, 2, 3, 4, 6 PIANO di RIFLESSIONE, m CENTRO di SIMMETRIA, i m 2 i = 1 6

7 7

8 mm2 2 lungo x (= m x) 2 lungo y (= m y) 2 lungo z 8

9 4mm 2 a 45 da x e y 4 lungo z 2 lungo x e y (= m x, y) 9

10 10

11 32 gruppi puntuali tridimensionali cristallografici (R = 1, 2, 3, 4, 6) = 32 classi cristalline 7 sistemi cristallini con simmetria minima caratteristica 11

12 Sottogruppi e gruppi di Laue Un sottogruppo di un certo gruppo puntuale è un gruppo puntuale con simmetria inferiore rispetto al gruppo considerato ed in esso contenuto. Il gruppo 1 ed i gruppi che hanno 1 come sottogruppo sono detti centrosimmetrici. Esistono 11 gruppi centrosimmetrici, detti gruppi di Laue: 1, 2/m, mmm, 3, 3m, 4/m, 4/mmm, 6/m, 6/mmm, m3, m3m 12

13 13

14 Struttura interna dei cristalli Periodicità in 3D Applicando ad un punto qualsiasi della struttura* una traslazione descritta dal vettore au + bv + cw dove a, b e c sono tre vettori non coplanari e u, v e w = 0, ±1, ±2, ecc. si ritrova un punto equivalente *non necessariamente coincidente con un atomo. 14

15 15

16 16

17 c b a SIMMETRIA TRASLAZIONALE 17

18 centro di inversione SIMMETRIA PUNTUALE 18

19 slittopiano c elicogira 2 1 SIMMETRIA PARZIALMENTE TRASLAZIONALE 19

20 Simmetria traslazionale: i reticoli Reticolo 1D = filare Reticolo 2D = rete = disposizione regolare di filari Reticolo 3D = reticolo = stacking regolare di reti 20

21 (a) Simmetria Proprietà dei reticoli (b) Cella unitaria (o elementare) Convenzionalmente, la più piccola unità ripetitiva i cui vettori di base siano paralleli a (o coincidano con) importanti direzioni di simmetria nel reticolo 21

22 Obliquo p 2 Rettangolare p 2mm Rettangolare c 2mm Quadrato p 4mm Esagonale p 6mm 22

23 Reticoli 2D (lettere minuscole) (gruppi puntuali 2D) 23

24 24

25 c a P z c y b O x a b 25

26 Reticoli 3D (lettere maiuscole) (gruppi puntuali 3D) 26

27 27

28 Monoclino: P, C A C B P I C F C Ortorombico: P, C, I, F A C B C 28

29 Reticolo esagonale P (6/mmm) +(1/3, 2/3, 2/3) +(2/3, 1/3, 1/3) Simmetria attorno ai p.ti reticolari: 3m; cella centrata R hex (a = b c; α = β = 90 ; γ = 120 ; 3 p.ti reticolari/cella) cella primitiva R (a = b = c; α = β = γ 90, 120 ; 1 p.to reticolare/cella) 29

30 A B = J AB = Jt con J = 0, 1, 2, 3, ecc.. Jt = t 2tcosΦ cosφ = (1-J)/2 J = 0, cosφ = ½, Φ = 60 J = 1, cosφ = 0, Φ = 90 rete esagonale rete quadrata J = 2, cosφ = -½, Φ = 120 rete esagonale J = 3, cosφ = -1, Φ = 180 rete quadrata, esagonale, rettangolare, o obliqua. 30

31 Famiglie di piani, distanze interplanari e reticolo reciproco 31

32 a b (01) (10) (13) 32

33 d*(hkl) K/d(hkl) d*(hkl) = ha* + kb* + lc* a* (bc) b* (ac) c* (ab) a* = K/d(100) b* = K/d(010) c* = K/d(001) d*(nh,nk,nl) = nd(hkl) d(nh,nk,nl) = d(hkl)/n Il reticolo reciproco ha la stessa simmetria dei reticolo diretto 33

34 d*(hkl) = ha* + kb* + lc* d*(hkl) d*(hkl) = d* 2 (hkl) = K 2 /d 2 (hkl) = = h 2 a* 2 + k 2 b* 2 + l 2 c* 2 + 2hka*b*cosγ* + 2hla*c*cosβ* + 2klb*c*cosα* Es.: reticolo ortorombico: a* = K/a, b* = K/b, c* = K/c, α* = β* = γ* = 90 K 2 /d 2 (hkl) = h 2 a* 2 + k 2 b* 2 + l 2 c* 2 = K 2 (h 2 /a 2 + k 2 /b 2 + l 2 /c 2 ) 1/d 2 (hkl) = h 2 /a 2 + k 2 /b 2 + l 2 /c 2 34

35 35

36 Gruppi spaziali 17 gruppi spaziali 2D 230 gruppi spaziali 3D (o gruppi piani) 36

37 Gruppi spaziali 2D (gruppi piani) 37

38 Rete (simmetria) Simmetria dell unità-base (sottogruppo gr. simm. rete) g.p. obliqui obliqua (2) 1, 2 rettangolare (2mm) 1, 2, m, 2mm g.p. rettangolari quadrata (4mm) 1, 2, m, 2mm, 4, 4mm esagonale (6mm) 1, 2, m, 2mm, 3, 3m, 6, 6mm Reti con simmetria m sono compatibili anche con unità-base (motivi) dotate di simmetria g. Sistema Gruppi spaziali obliquo rettangolare quadrato esagonale g.p. esagonali g.p. quadrati p1, p2 pm, pg, p2mm, p2mg, p2gg, cm, c2mm p4, p4mm, p4gm p3, p3m1, p31m, p6, p6mm 38

39 39

40 slittolinea Cella elementare (2 fiori) Unità asimmetrica (1 fiore) 40

41 41

42 42

43 p2 posizioni generali simmetria locale simbolo di Wyckoff molteplicità posizioni speciali Molteplicità: n. di posizioni equivalenti per cella; Posizione generale = posizione non coincidente con alcun elemento di simmetria puntuale; Posizione speciale = posizione coincidente con uno o più elementi di simmetria puntuale. 43

44 pm cm traslazioni di centratura del reticolo posizioni generali: x, y; -x, y; x+½, y+½; -x+1/2, y+½. posizioni speciali: 0, y; ½,y. 44

45 Gruppo puntuale di appartenenza di un gruppo spaziale Esprime la simmetria macroscopica della struttura. Si determina trasformando gli elementi di simmetria parzialmente traslazionali nei corrispondenti elementi puntuali Sistema 2D Gruppi puntuali Gruppi spaziali obliquo (2) 1 p1 2 p2 rettangolare (2mm) m pm, pg, cm 2mm p2mm, p2mg, p2gg, c2mm quadrato (4mm) 4 p4 4mm p4mm, p4gm esagonale (6mm) 3 p3 3m p3m1, p31m 6 p6 6mm p6mm 45

46 1 2 m 2mm 46

47 m 2mm 4 4mm 3m 3 6 6mm 47

48 Gruppi spaziali 3D 48

49 Slittopiano ( glide plane ) (riflessione + traslazione) a, b, c, n, d riflessione rispetto ad un piano + traslazione lungo una specifica direzione contenuta nel piano 49

50 Slittopiano ad Traslazione Simbolo b/2 b c/2 c a (b+c)/2 n (b±c)/4 d b a/2 a c/2 c (a+c)/2 n (a±c)/4 d c a/2 a b/2 b (a+b)/2 n (a±b)/4 d 50

51 Elicogira ( screw axis ) (rotazione + traslazione) R p (p < R) rotazione di 360/R attorno ad un asse + traslazione di p/r volte l unità ripetitiva lungo l asse 51

52 Sistema 3D Simm. reticolo Gruppi puntuali 3D triclino 1 1, 1 monoclino 2/m 2, m, 2/m ortorombico mmm 222, mm2, mmm tetragonale 4/mmm 4, 4, 4/m, 422, 4mm, 42m, 4/mmm cubico m3m 23, m3, 432, 43m, m3m esagonale 6/mmm 6, 6, 6/m, 622, 6mm, 6m2, 6/mmm trigonale 3m 3, 3, 32, 3m, 3m Sistema TRICLINO Gruppo puntuale 1: Gruppo puntuale 1: gruppo spaziale P1 gruppo spaziale P1 Sistema MONOCLINO Gruppo puntuale 2: gruppi spaziali P2, P2 1, C2 Gruppo puntuale m: gruppi spaziali Pm, Pc, Cm, Cc Gruppo puntuale 2/m: gruppi spaziali P2/m, P2 1 /m, P2/c, P2 1 /c, C2/m, C2/c 52

53 Analisi del simbolo del gruppo spaziale P 2 1 /c P /c 1 elicogira 2 1 b slittopiano c b P2 1 /c 2 1 /c 2/m monoclino, centrosimmetrico, cella P Ibca bca mmm ortorombico, centrosimmetrico, cella I P tetragonale, non centrosimmetrico, cella P F43c 43c 43m cubico, non centrosimmetrico, cella F 53

54 P2 C2 y x z a c a z a + + a ½+ ½+ + + a b d b b b b + ½+ + a c a x proiezioni sulla faccia ac + a ½+ a + a x 54

55 Naftalene, C 10 H 8 ; monoclino, gruppo spaziale P2 1 /c a = Å b = Å c = Å α = 90 β = γ = 90 z + +,, - - ½- ½-,, ½+ + ½+ +, -, - x z y x unità base unità asimmetrica 55

56 Diffrazione dei Raggi-X da parte dei cristalli 56

57 Proprietà direzionali lunghezza d onda, λ dimensioni e forma della cella unitaria orientazione del cristallo RI RD Intensità dei picchi di diffrazione tipo e numero di atomi presenti nella cella unitaria disposizione degli atomi nella cella unitaria Figura di diffrazione sistema cristallino Struttura gruppo spaziale unità asimmetrica distanze e angoli interatomici 57

58 Trattazione di BRAGG (diffusione + interferenza da parte di punti reticolari equivalenti) 1. il piano definito da RI e RD contiene la normale a una famiglia di piani reticolari (hkl) 2. RI e RD formano lo stesso angolo θ con la famiglia di piani reticolari (hkl) RIFLESSIONE 3. Equazione di Bragg: nλ = 2d(hkl)sinθ 58

59 nλ = 2d(hkl)sinθ θ d(hkl) λ n = angolo di Bragg = distanza interplanare (h, k ed l non contengono fattori comuni) = lunghezza d onda della radiazione = ordine di diffrazione (o.d.d.) 4. Ri-definizione delle famiglie di piani reticolari: h, k ed l possono contenere fattori comuni; 5. Ri-formulazione dell equazione di Bragg: λ = 2[d(hkl)/n]sinθ = 2d(nh,nk,nl)sinθ = 2d(h k l )sinθ λ = 2d(hkl)sinθ o.d.d. n della famiglia di piani (hkl) o.d.d. 1 della famiglia di piani (nh,nk,nl) 59

60 Sfera di Ewald (costruzione di Ewald o sfera di riflessione) λ = 2d(hkl)sinθ QP = (2r)sinθ = rλ/d(hkl) = K/d(hkl) P è un p.to del reticolo reciproco definito con K = rλ (normalmente r = 1, K = λ) r - del cristallo viene rappresentato il reticolo reciproco, con origine in Q e K = λ; - a distanza da Q viene tracciata una sfera di raggio unitario, con centro C posto sulla congiungente di Q con la sorgente; - ogni volta che un punto del reticolo reciproco cade sulla superficie della sfera, la corrispondente famiglia di piani è in condizioni di riflessione; - la direzione del raggio riflesso è CP. 60

61 62 62 mm CCD chip, pixel, 1 pixel = 15µm (a) rotazioni del cristallo attorno ad assi prefissati (non necessariamente coincidenti con assi cristallografici); (b) rilevazione della posizione dei riflessi in funzione dell orientazione del cristallo; (c) con sofisticati algoritmi matematici, ricostruzione del reticolo reciproco; (d) indicizzazione del reticolo reciproco e determinazione dei vettori a*, b* e c* (da cui a, b, c, α, β e γ). 61

62 62

63 -λ 0 +λ +2λ (201) c a δ A - λ 0 δa δ A + λ δ A + 2λ δ A = λ(hx A /a+ ky A /b+ lz A /c) φ A = 2π(hx A /a+ ky A /b+ lz A /c) c a 63

64 Combinazione di onde con uguale frequenza t t t 64

65 ρ(x,y,z) = densità elettronica A (hkl) = V c ρ(x,y,z) cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv B (hkl) = V c ρ(x,y,z) sin[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv F 2 (hkl) = A (hkl) 2 + B (hkl) 2 I(hkl) tan φ(hkl) = B (hkl) / A (hkl) (misurabile) (non misurabile) (a) Ogni elemento di simmetria del gruppo puntuale cui appartiene la struttura è anche elemento di simmetria della figura di diffrazione nei valori di F(hkl) (e quindi di I(hkl)) (b) F(hkl) = F(hkl); φ(hkl) = -φ(hkl) (legge di Friedel): la figura di diffrazione misurata (F(hkl)) è quindi centrosimmetrica ed ha una simmetria che corrisponde ad uno degli 11 gruppi di Laue. 65

66 (c) In strutture centrosimmetriche, scegliendo l origine su un centro di inversione, la fase dei riflessi può assumere solo due valori: 0 o π. ρ(x,y,z) = ρ(-x,-y,-z) cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] = cos[2π(-hx/a-ky/b-lz/c)] sin[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] = -sin[2π(-hx/a-ky/b-lz/c)] B (hkl) = 0 tan φ(hkl) = 0 φ(hkl) = 0, π (d) In presenza di reticoli centrati e/o di elementi di simmetria parzialmente traslazionali (elicogire e slittopiani) alcuni set di riflessi hanno intensità sistematicamente uguali a zero (ASSENZE SISTEMATICHE) 66

67 67

68 68

69 69

70 Elementi di analisi strutturale (1) Preparazione e selezione del campione (2) Misura della densità, D m = Z PM / ( V c ) (3) Esame diffrattometrico preliminare (a) determinazione della forma e dimensioni della cella unitaria (b) calcolo del contenuto della cella unitaria dal valore di D m, se la composizione è nota (4) Registrazione della figura di diffrazione (5) Determinazione del gruppo spaziale (6) Risoluzione e raffinamento della struttura 70

71 Papaverina cloridrato C 20 H 21 NO 4 HCl, PM = Sistema cristallino: monoclino. Cella unitaria: a = Å b = Å c = Å β = V c = Å 3 D m = 1.33 g cm -3 Z = 3.97 ~ 4.0 Contenuto di cella: 80 C, 88 H, 4 N, 16 O, 4 Cl Assenze sistematiche: h0l: l=2n+1; 0k0: k=2n+1 Gruppo spaziale P2 1 /c: Molteplicità delle posizioni generali = 4 Unità asimmetrica = 1 singola molecola. 71

72 Naftalene C 10 H 8 PM = Sistema cristallino monoclino Cella unitaria: a = Å b = Å c = Å β = V c = Å 3 D m = g cm -3 Z = 1.94 ~ 2.0 Contenuto di cella: 20 C, 16 H Assenze sistematiche: h0l: l=2n+1; 0k0: k=2n+1 Gruppo spaziale P2 1 /c: Molteplicità delle posizioni generali = 4. Unità asimmetrica = 1/2 molecola mmm 1 72

73 73

74 hν = ev hc/λ = ev λ = hc/ev = 12400/V Å Å 74

75 Analisi di Fourier della densità elettronica ρ(x,y,z) A (hkl) = V c ρ(x,y,z) cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv B (hkl) = V c ρ(x,y,z) sin[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv F 2 (hkl) = A (hkl) 2 + B (hkl) 2 I(hkl) tan φ(hkl) = B (hkl) / A (hkl) (misurabile) (non misurabile) Sintesi di Fourier della densità elettronica ρ(x,y,z) + ρ(x,y,z) = (1/V c ) Σ F(hkl)cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c) - φ(hkl)] h,k,l = - 75

76 Risoluzione del problema della fase Funzione di Patterson Metodo dell atomo pesante Metodi diretti 76

77 Metodo dell atomo pesante ρ(x,y,z) = ρ k (x,y,z) + ρ u (x,y,z) ρ k (x,y,z) ρ u (x,y,z) A calc (hkl) = V c ρ k (x,y,z) cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv B calc (hkl) = V c ρ k (x,y,z) sin[2π(hx/a+ky/b+lz/c)] dv φ calc (hkl) = arctan[b calc (hkl)/a calc (hkl)] φ(hkl) + ρ(x,y,z) (1/V c ) Σ KF obs (hkl)cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c)-φ calc (hkl)] h,k,l = - (a) atomi noti (in posizioni più accurate) (b) atomi mancanti 77

78 Cicli di minimi quadrati (ottimizzazione delle posizioni atomiche, dei parametri termici e di K fino ad ottenere il migliore accordo tra K 2 F obs2 e F calc2 ) wr2 = [Σ hkl w(k 2 F obs2 -F calc2 ) 2 / Σ hkl w(k 2 F obs2 ) 2 ] 1/2 w = 1/[σ 2 (F obs2 ) + (ap) 2 + bp)] R1 = Σ hkl KF obs -F calc / Σ hkl KF obs P = (F obs2 + 2F calc 2 )/3 F obs > 4σ(F obs ) Sintesi di Fourier di differenza (a) localizzazione atomi di H (b) modell. disordine strutturale + ρ(x,y,z) = (1/V c ) Σ [KF obs (hkl)-f calc (hkl)]cos[2π(hx/a+ky/b+lz/c) - φ calc (hkl)] h,k,l = - 78

79 Metodi diretti Formula di Sayre per strutture centrosimmetriche (1952) s(hkl) s(h k l ) s(h-h,k-k,l-l ) (con probabilità elevata per riflessi intensi ) 1) fasi tentative assegnate ad N riflessi 2) relazioni di fase caratteristiche del gruppo spaziale Es.: P1 F(hkl) = F(hkl); s(hkl) = s(hkl) P21/c F(hkl) = F(hkl) = F(hkl) = F(hkl) s(hkl) = s(hkl) = s(hkl) = s(hkl) per k+l = 2n s(hkl) = s(hkl) = -s(hkl) = -s(hkl) per k+l = 2n+1 3) propagazione dell informazione sulle fasi con la formula di Sayre 4) determinazione del set di fasi più probabile (su 2 N set di fasi) 5) sintesi di Fourier 79

80 Dibenzoilmetano Formula chimica C 15 H 12 O 2 MW D m (g/cm 3 ) 1.27(1) Cella unitaria a (Å) (3) b (Å) (5) c (Å) (10) α ( ) β ( ) γ ( ) V c (Å 3 ) (26) Z 8 Contenuto cella C 120 H 96 O 16 Sistema cristallino Condizioni limitanti Gruppo spaziale Gruppo puntuale Gruppo di Laue ortorombico hkl, nessuna 0kl, k = 2n h0l, l = 2n hk0, h = 2n Pbca mmm mmm λ (Å) θ max ( ) 55 Riflessi totali Riflessi unici

81 Ferrocene Formula chimica FeC 10 H 10 MW D m (g/cm 3 ) 1.50(1) Cella unitaria a (Å) (2) b (Å) (3) c (Å) (3) α ( ) β ( ) (2) γ ( ) V c (Å 3 ) (3) Z 2 Contenuto cella Fe 2 C 20 H 20 Sistema cristallino Condizioni limitanti monoclino Gruppo spaziale P2 1 /n Gruppo puntuale 2/m Gruppo di Laue 2/m h0l, h+l = 2n 0k0, k = 2n λ (Å) θ max ( ) 52 Riflessi totali 3610 Riflessi unici

82 Ferrocene Formula chimica FeC 10 H 10 MW D m (g/cm 3 ) 1.50(1) Cella unitaria a (Å) (2) b (Å) (3) c (Å) (3) α ( ) β ( ) (2) γ ( ) V c (Å 3 ) (3) Z 2 Contenuto cella Fe 2 C 20 H 20 Sistema cristallino Condizioni limitanti monoclino Gruppo spaziale P2 1 /c Gruppo puntuale 2/m Gruppo di Laue 2/m h0l, l = 2n 0k0, k = 2n λ (Å) θ max ( ) 52 Riflessi totali 3610 Riflessi unici

83 83

Materiale didattico: dispense fornite durante il corso

Materiale didattico: dispense fornite durante il corso Struttura e Proprietà dei Materiali 6 crediti lezioni frontali+ 3 crediti di laboratorio Richiami di cristallochimica Reticolo reciproco Diffrazione di raggi X e di Neutroni Produzione Raggi X (Tubi, Sincrotroni)

Dettagli

Reticoli bidimensionali e simmetria

Reticoli bidimensionali e simmetria Reticoli bidimensionali e simmetria La descrizione dei tutte le strutture cristalline può avvenire seguendo due processi logici: Elencando, caso per caso, ogni struttura, tentando poi di trovare delle

Dettagli

Simmetrie Cristallografiche A.A Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano

Simmetrie Cristallografiche A.A Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano A.A. 2009-2010 Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano Reticolo Cristallino: insieme di punti detti nodi separati da intervalli a, b, e c (reticolo di ripetizione)

Dettagli

L'intensità misurata per ogni segnale di diffrazione dipende:

L'intensità misurata per ogni segnale di diffrazione dipende: L'intensità misurata per ogni segnale di diffrazione dipende: dall'intensità incidente (I 0 ) da fattori strumentali e geometrici Fattore polarizzazione, se il raggio incidente non è polarizzato, la polarizzazione

Dettagli

Gruppi puntuali. Primo elemento

Gruppi puntuali. Primo elemento Gruppi puntuali Considerando le combinazioni che portano solo alla formazioni di gruppi puntuali con un numero finito di elementi di simmetria si ottengono solo 32 gruppi puntuali. I cristalli afferiranno

Dettagli

LA SIMMETRIA NEI CRISTALLI. Cristallo di berillo varietà acquamarina su quarzo

LA SIMMETRIA NEI CRISTALLI. Cristallo di berillo varietà acquamarina su quarzo LA SIMMETRIA NEI CRISTALLI Cristallo di berillo varietà acquamarina su quarzo Simmetria La simmetria di una figura, o di un sistema molecolare o cristallino, etc. (bidimensionale o tridimensionale) è l

Dettagli

Diffrazione di raggi X

Diffrazione di raggi X Diffrazione di raggi X Quando una radiazione X colpisce la faccia di un cristallo con un certo angolo di incidenza θ, essa in parte è diffusa dallo strato di atomi della superficie, in parte penetra verso

Dettagli

Diffrazione di Raggi X

Diffrazione di Raggi X Diffrazione di Raggi X 1. Laue, Friedrich, Knipping (Monaco, 1912): diffrazione da reticolo tridimensionale 2. Ewald (Tesi di dottorato, Monaco, 1913): costruzione del reticolo reciproco 3. Bragg and Bragg

Dettagli

Corso di Mineralogia

Corso di Mineralogia Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2016 / 2017 Elementi di cristallografia strutturale (pdf # 06) (2) - Mineralogia 2016/2017_cristallografia CRISTALLOGRAFIA STRUTTURALE Cristallografia morfologica

Dettagli

La Cristallografia. 1: la traslazione

La Cristallografia. 1: la traslazione La Cristallografia 1: la traslazione Spiega: Perché i cristalli hanno le facce Come le chiamiamo Come si dividono le celle elementari (e i cristalli macroscopici) La traslazione Reticolo unidimensionale

Dettagli

Cap. 2 - Strutture cristalline.

Cap. 2 - Strutture cristalline. Cap. 2 - Strutture cristalline. Lo studio delle proprietà fisiche dei solidi è iniziato nei primi anni del '900 grazie alla scoperta della diffrazione X da parte dei cristalli. Lo studio delle proprietà

Dettagli

Diffrazione di Raggi-X da Monocristalli A.A Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano

Diffrazione di Raggi-X da Monocristalli A.A Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano Diffrazione di Raggi-X da Monocristalli A.A. 2009-2010 Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano Raccolta Dati di Diffrazione: Diffrazione di Raggi X Raccolta

Dettagli

Reticoli e struttura dei cristalli

Reticoli e struttura dei cristalli Reticoli e struttura dei cristalli Struttura cristallina=reticolo+base Reticolo Base Reticolo di Bravais: 1) Reticolo infinito di punti discreti le cui posizioni sono descritte da R = n 1 a 1 + n 2 a 2

Dettagli

Diffrazione di raggi X

Diffrazione di raggi X Diffrazione di raggi X Campione radiazione rivelatore tecnica monocromatica pellicole Oscillante Weissenberg Buerger Gandolfi Cristallo singolo Contatore (convenzionale, IP, CCD) Diffrattometro a 4-cerchi

Dettagli

Struttura e geometria cristallina

Struttura e geometria cristallina Struttura e geometria cristallina Descrizione macroscopica e microscopica Nello studio delle proprietà fisiche della materia è utile distinguere tra descrizione microscopica e descrizione macroscopica

Dettagli

Interazione dei raggi X con la materia

Interazione dei raggi X con la materia Interazione dei raggi X con la materia Emissione di fotoelettroni Fascio incidente (I 0 ) di raggi X Fluorescenza Scattering coerente e incoerente Assorbimento (I) calore Lo scattering coerente dei raggi

Dettagli

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011 1 Trasformazioni Geometriche 1 Roberto etroni, 2011 Trasformazioni Geometriche sul piano euclideo 1) Introduzione Def: si dice trasformazione geometrica una corrispondenza biunivoca che associa ad ogni

Dettagli

E 0 = E 1 2 + E 0. 2 = E h. = 3.2kV / m. 2 1 x. κ 1. κ 2 κ 1 E 1 = κ 2 E 2. = κ 1 E 1 x ε 0 = 8

E 0 = E 1 2 + E 0. 2 = E h. = 3.2kV / m. 2 1 x. κ 1. κ 2 κ 1 E 1 = κ 2 E 2. = κ 1 E 1 x ε 0 = 8 Solo Ingegneria dell Informazione e Ingegneria dell Energia (Canale 2 e DM 59) Problema Due condensatori piani C e C, uguali ad armature quadrate separate dalla distanza, sono connessi in parallelo. Lo

Dettagli

Reticoli di Bravais e sistemi cristallini

Reticoli di Bravais e sistemi cristallini Reticoli di Bravais e sistemi cristallini Come in 2D, anche in 3D si individuano un motivo, che si ripete in modo periodico nello spazio e un reticolo (disposizione di punti, ciscuno che possiede lo stesso

Dettagli

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(1, 0, 1) e B(, 1, 1) trovare (1) la loro distanza; () il punto medio del segmento AB; (3) la retta AB sia in forma parametrica,

Dettagli

Diffrazione di raggi X da Polveri

Diffrazione di raggi X da Polveri Corso di laurea triennale in Scienza dei Materiali a.a. 2014-2015 Diffrazione di raggi X da Polveri Docente: Ernesto Mesto e-mail: ernesto.mesto@uniba.it Website: www.geo.uniba.it/mesto.html X-ray Powder

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Corso di Mineralogia

Corso di Mineralogia Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2017 / 2018 Elementi di cristallografia strutturale (pdf # 06) (2) - Mineralogia 2017/2018_cristallografia CRISTALLOGRAFIA STRUTTURALE Cristallografia morfologica

Dettagli

Elementi di strutturistica cristallina III

Elementi di strutturistica cristallina III Chimica fisica superiore Modulo 1 Elementi di strutturistica cristallina III Sergio Brutti Reticoli tri-dimensionali Consideriamo nuovamente i 14 reticoli di Bravais Basi cristalline Analogamente che al

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA Simulazione 01/15 ANNO SCOLASTICO 01/15 PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO PER IL LICEO SCIENTIFICO Il candidato risolva uno dei due problemi Problema 1 Nella

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

MATEMATICA 5 PERIODI

MATEMATICA 5 PERIODI BAC EUROPEO 2008 MATEMATICA 5 PERIODI DATA 5 giugno 2008 DURATA DELL ESAME : 4 ore (240 minuti) MATERIALE AUTORIZZATO Formulario delle scuole europee Calcolatrice non grafica e non programmabile AVVERTENZE

Dettagli

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo:

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo: Esistono delle forme geometriche che sono in grado, per complessi fattori psicologici non del tutto chiariti, di comunicarci un senso d equilibrio, di gradimento e di benessere. Tra queste analizzeremo

Dettagli

Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento. La misura della distanza

Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento. La misura della distanza Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento La misura della distanza Metodi di misura indiretta della distanza Stadia verticale angolo parallattico costante

Dettagli

Interferenza e diffrazione

Interferenza e diffrazione Interferenza e diffrazione La radiazione elettromagnetica proveniente da diverse sorgenti si sovrappongono in ogni punto combinando l intensita INTERFERENZA Quando la radiazione elettromagnetica passa

Dettagli

Corso di Mineralogia 1

Corso di Mineralogia 1 1 DEFINIZIONE DI MINERALE - Corpo solido naturale con composizione chimica definita - Stato Solido Cristallino - Amorfo - Atomi disposti in modo ordinato e periodico - Anisotropia Isotropia Composto chimico

Dettagli

Lo spettro IR. Lo spettro IR è un grafico in cui vengono riportate: -Nell Nell asse delle ascisse

Lo spettro IR. Lo spettro IR è un grafico in cui vengono riportate: -Nell Nell asse delle ascisse Lo spettro IR Lo spettro IR è un grafico in cui vengono riportate: -Nell Nell asse delle ascisse la frequenza della radiazione IR assorbite espressa in numero d onda (wavenumbers) -In ordinate è riportata

Dettagli

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1 Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3 S. Solimeno lezione 3 1 S. Solimeno lezione 3 2 S. Solimeno lezione 3 3 S. Solimeno lezione 3 4 S. Solimeno lezione 3 5 spettroscopia gamma di colori che

Dettagli

La diffrazione. Lezioni d'autore

La diffrazione. Lezioni d'autore La diffrazione Lezioni d'autore Figure di diffrazione VIDEO Il potere risolutivo di un sistema ottico (I) Un esperienza classica sulle capacità di una persona di distinguere due oggetti vicini si realizza

Dettagli

1. Talco (più tenero) 2. Gesso 3. Calcite 4. Fluorite 5. Apatite 6. Ortoclasio 7. Quarzo 8. Topazio 9. Corindone 10. Diamante (più duro)

1. Talco (più tenero) 2. Gesso 3. Calcite 4. Fluorite 5. Apatite 6. Ortoclasio 7. Quarzo 8. Topazio 9. Corindone 10. Diamante (più duro) 1. Lo stato solido Lo stato solido è uno stato condensato della materia; le particelle (che possono essere presenti come atomi, ioni o molecole) occupano posizioni fisse e la loro libertà di movimento

Dettagli

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

INTERFEROMETRO (Michelson)

INTERFEROMETRO (Michelson) S I beam splitter Semispecchio divide il raggio sorgente in due raggi, inviandoli a due specchi distinti: uno fisso e l altro mobile δ (OM - OF) INTERFEROMETRO (Michelson) specchio fisso OF OM + D m specchio

Dettagli

RELAZIONI BINARIE. Proprietà delle relazioni Data una relazione R, definita in un insieme non vuoto U, si hanno le seguenti proprietà :

RELAZIONI BINARIE. Proprietà delle relazioni Data una relazione R, definita in un insieme non vuoto U, si hanno le seguenti proprietà : RELAZIONI INARIE Dati due insiemi non vuoti, A detto dominio e detto codominio, eventualmente coincidenti, si chiama relazione binaria (o corrispondenza) di A in, e si indica con f : A, (oppure R ) una

Dettagli

Reticoli, basi e strutture cristalline in 1D

Reticoli, basi e strutture cristalline in 1D Reticoli, basi e strutture cristalline in 1D a a vettore primitivo del reticolo diretto (o di Bravais) R = na n=1,2,. vettori principali del reticolo diretto di Bravais, unidimensionale e di parametro

Dettagli

Processo di rendering

Processo di rendering Processo di rendering Trasformazioni di vista Trasformazioni di vista Il processo di visione in tre dimensioni Le trasformazioni di proiezione 2 Rendering nello spazio 2D Il processo di rendering (visualizzazione)

Dettagli

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali.

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali. 1 Le immagini digitali Le immagini digitali Università IUAV di venezia Trattamento di immagini digitali immagini grafiche immagini raster immagini vettoriali acquisizione trattamento geometrico trattamento

Dettagli

Prove di Accettazione e Controlli periodici delle apparecchiature laser

Prove di Accettazione e Controlli periodici delle apparecchiature laser Prove di Accettazione e Controlli periodici delle apparecchiature laser Andrea Guasti U.O.C. Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliera Universitaria Senese 4 set 01 c I controlli di qualità comprendono

Dettagli

GEOMETRIA MOLECOLARE

GEOMETRIA MOLECOLARE GEOMETRIA MOLECOLARE Le molecole hanno geometrie spaziali ben definite caratterizzate da distanze di legame ed angoli di legame. Questi possono essere determinati sperimentalmente (es. raggi X). Si vede

Dettagli

CHIEDI ALLA POLVERE. cosa può dire la diffrazione di raggi X. Isabella Natali Sora

CHIEDI ALLA POLVERE. cosa può dire la diffrazione di raggi X. Isabella Natali Sora CHIEDI ALLA POLVERE cosa può dire la diffrazione di raggi X Isabella Natali Sora Le tecniche di diffrazione Le tecniche basate sulla diffrazione di raggi X non sono distruttive e sono ampiamente applicate

Dettagli

f : A A = f (A) In altre parole f è una funzione che associa a un punto del piano un altro punto del piano e che si può invertire.

f : A A = f (A) In altre parole f è una funzione che associa a un punto del piano un altro punto del piano e che si può invertire. Consideriamo l insieme P dei punti del piano e una f funzione biiettiva da P in P: f : { P P A A = f (A) In altre parole f è una funzione che associa a un punto del piano un altro punto del piano e che

Dettagli

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI Teoria e pratica La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso due parametri fondamentali: Il numero

Dettagli

I poli magnetici isolati non esistono

I poli magnetici isolati non esistono Il campo magnetico Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro Un ago magnetico libero

Dettagli

Quesito 1 Piano cartesiano. Quesito 2 Equazioni. Quesito 3 Geometria solida. Quesito 4 Leggi di Ohm. x x x

Quesito 1 Piano cartesiano. Quesito 2 Equazioni. Quesito 3 Geometria solida. Quesito 4 Leggi di Ohm. x x x Esame di stato scuola media Esempio di tema d esame 002 UbiMath - 1 Quesito 1 Piano cartesiano Fissando come unità di misura il metro (1 cm = 1 m = unità di misura) rappresenta in un piano cartesiano ortogonale

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

Struttura e geometria cristallina

Struttura e geometria cristallina Struttura e geometria cristallina Tecnologia Meccanica RETICOLO SPAZIALE E CELLE UNITARIE Gli atomi, disposti in configurazioni ripetitive 3D, con ordine a lungo raggio (LRO), danno luogo alla struttura

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013 Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito

Dettagli

Il magnetismo nella materia

Il magnetismo nella materia Le orbite degli elettroni in atomo di idrogeno Forma spaziale degli Orbitali elettronici di atomo di idrogeno Un solido Il magnetismo nella materia ferrimagnetismo Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale

Dettagli

Processo di rendering

Processo di rendering Processo di rendering 1 Trasformazioni di vista Trasformazioni di vista Il processo di visione in tre dimensioni Le trasformazioni di proiezione I parametri della vista 3D I sistemi di coordinate 2 I parametri

Dettagli

Introduzione al 3D con Autocad

Introduzione al 3D con Autocad 2 Introduzione al 3D con Autocad Coso di CAD B condotto da Daniela Sidari a.a. 2012/2013 19.02.2013 Modellazione geometrica 3D wireframe superfici solidi Si distinguono tre tecniche principali di modellazione:

Dettagli

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S Relazioni binarie Una relazione binaria può essere rappresentata con un grafo o con una matrice di incidenza. Date due relazioni R, S A 1 A 2, la matrice di incidenza a seguito di varie operazioni si può

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. FOGLIO DI ESERCIZI 4 GEOMETRIA E ALGEBRA LINEARE 2010/11 Esercizio 4.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i

Dettagli

Soluzione Punto 1 Si calcoli in funzione di x la differenza d(x) fra il volume del cono avente altezza AP e base il

Soluzione Punto 1 Si calcoli in funzione di x la differenza d(x) fra il volume del cono avente altezza AP e base il Matematica per la nuova maturità scientifica A. Bernardo M. Pedone 74 PROBLEMA Considerata una sfera di diametro AB, lungo, per un punto P di tale diametro si conduca il piano α perpendicolare ad esso

Dettagli

GRANDEZZE SINUSOIDALI

GRANDEZZE SINUSOIDALI GRANDEE SINUSOIDALI INDICE -Grandezze variabili. -Grandezze periodiche. 3-Parametri delle grandezze periodiche. 4-Grandezze alternate. 5-Grandezze sinusoidali. 6-Parametri delle grandezze sinusoidali.

Dettagli

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI 1 Nel campo elettrotecnico-elettronico, per indicare una qualsiasi grandezza elettrica si usa molto spesso il termine di segnale. L insieme dei valori istantanei assunti

Dettagli

Tecniche per l analisi della postura e del movimento

Tecniche per l analisi della postura e del movimento Tecniche per l analisi della postura e del movimento 1/14 Tecniche di analisi La rilevazione, attraverso l utilizzo di sistemi automatici basati su tecnologie avanzate di grandezze cinematiche e dinamiche

Dettagli

Lo stato solido. Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri. amorfi. cristallini

Lo stato solido. Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri. amorfi. cristallini Lo stato solido Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri Solidi amorfi cristallini Cella elementare: la più piccola porzione del reticolo cristallino che ne possiede

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

4. Proiezioni del piano e dello spazio

4. Proiezioni del piano e dello spazio 4. Proiezioni del piano e dello spazio La visualizzazione di oggetti tridimensionali richiede di ottenere una vista piana dell'oggetto. Questo avviene mediante una sequenza di operazioni. Innanzitutto,

Dettagli

Analisi Matematica di circuiti elettrici

Analisi Matematica di circuiti elettrici Analisi Matematica di circuiti elettrici Eserciziario A cura del Prof. Marco Chirizzi 2011/2012 Cap.5 Numeri complessi 5.1 Definizione di numero complesso Si definisce numero complesso un numero scritto

Dettagli

DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE

DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE COSTRUZIONI GEOMETRICHE Anno Accademico 2014-2015 Le Costruzioni Geometriche Nello studio del disegno tecnico, inteso come linguaggio grafico comune fra i tecnici per la progettazione

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat

Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat Esercitazione su analisi segnale ECG Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat Il file contiene due variabili - dt, che vale 0.004 - ecg, che è vettore lungo 6500 campioni La frequenza

Dettagli

A.1 Definizione e rappresentazione di un numero complesso

A.1 Definizione e rappresentazione di un numero complesso 441 APPENDICE A4 NUMERI COMPLESSI A.1 Definizione e rappresentazione di un numero complesso Si riepilogano i concetti e le operazioni elementari relativi ai numeri complessi. Sia z un numero complesso;

Dettagli

Teoria degli insiemi

Teoria degli insiemi Teoria degli insiemi pag 1 Easy Matematica di dolfo Scimone Teoria degli insiemi Il concetto di insieme si assume come primitivo, cioè non riconducibile a concetti precedentemente definiti. Sinonimi di

Dettagli

Diffrazione da reticolo.

Diffrazione da reticolo. Reticolo della presente reciproco. opera. Diffrazione da reticolo. 1 Reticolo reciproco Sistema reticolare: periodico > ogni grandezza fisica sarà periodica con stesso periodo. Ogni grandezza Enrico Silva

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Diffusione elastica ed anelastica in un reticolo cristallino (radiazione e particelle)

Diffusione elastica ed anelastica in un reticolo cristallino (radiazione e particelle) Premessa Diffusione elastica ed anelastica in un reticolo cristallino (radiazione e particelle) Diffusione fenomeno in cui una radiazione principale incontra dei centri di diffusione (cariche), piccoli

Dettagli

Coordinate Cartesiane nel Piano

Coordinate Cartesiane nel Piano Coordinate Cartesiane nel Piano O = (0,0) origine degli assi ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi (spesso

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Banco a microonde Introduzione

Banco a microonde Introduzione Banco a microonde Introduzione Il sistema e costituito (vedi figura 1) da una sorgente direzionale di onde elettromagnetiche polarizzate di frequenza di 9.5 GHz ( = 3.16 cm) e da un rivelatore direzionale

Dettagli

Elettronica dello Stato Solido Lezione 2: I cristalli. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano

Elettronica dello Stato Solido Lezione 2: I cristalli. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano Elettronica dello Stato Solido Lezione 2: I cristalli Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano ielmini@elet.polimi.it D. Ielmini Elettronica dello Stato Solido 02 2 Outline Definizione del problema Struttura

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E). MATEMATICA 2001 66. Quale fra le seguenti affermazioni è sbagliata? A) Tutte le funzioni ammettono la funzione inversa B) Una funzione dispari è simmetrica rispetto all origine C) Una funzione pari è simmetrica

Dettagli

Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI

Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI Dott.ssa DANIELA DE VITA Orario ricevimento (previo appuntamento):lunedì 17.30-18.30 E-mail danidvd@hotmail.it daniela.devita@uniroma1.it

Dettagli

Propagazione dell energia in quasicristalli

Propagazione dell energia in quasicristalli Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Laurea Triennale in Fisica Propagazione dell energia in quasicristalli Relatore: Prof. Nicola Manini Correlatore: Dr. Andrea Vanossi Francesco Delodovici

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

MINERALOGIA Corso di Laurea in Scienze Naturali II Anno I Sem. - 9 CFU A.A

MINERALOGIA Corso di Laurea in Scienze Naturali II Anno I Sem. - 9 CFU A.A MINERALOGIA Corso di Laurea in Scienze Naturali II Anno I Sem. - 9 CFU A.A. 2008-2009 Prof. Antonio GIANFAGNA Dipartimento di Scienze della Terra Stanza 309, Edificio Mineralogia Tel. 06-49914921 e-mail:

Dettagli

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno Parametri dei segnali periodici I segnali, periodici e non periodici, si suddividono in: bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non

Dettagli

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE Sono solidi cristallini, di origine inorganica, caratterizzati da una precisa formula chimica. Una sostanza è un minerale se: si presenta come solido cristallino, cioè

Dettagli

Q t CORRENTI ELETTRICHE

Q t CORRENTI ELETTRICHE CORRENTI ELETTRICHE La corrente elettrica è un flusso di particelle cariche. L intensità di una corrente è definita come la quantità di carica netta che attraversa nell unità di tempo una superficie: I

Dettagli

GEOMETRIA I Corso di Geometria I (seconda parte)

GEOMETRIA I Corso di Geometria I (seconda parte) Corso di Geometria I (seconda parte) anno acc. 2009/2010 Cambiamento del sistema di riferimento in E 3 Consideriamo in E 3 due sistemi di riferimento ortonormali R e R, ed un punto P (x, y, z) in R. Lo

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE L ibridizzazione o ibridazione è una ricombinazione dei propri orbitali atomici che un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine

Dettagli

TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X

TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X Dipartimento di Scienze Chimiche TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X Analisi superficiali via XRF: Le misure sono effettuate in tempi dell ordine di qualche centinaio

Dettagli

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano Il piano cartesiano Per la rappresentazione di grafici su di un piano si utilizza un sistema di riferimento cartesiano. Su questo piano si rappresentano due rette orientate (con delle frecce all estremità

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

Minicorso Regole di Disegno Meccanico

Minicorso Regole di Disegno Meccanico Parte 3 Minicorso Regole di Disegno Meccanico di Andrea Saviano Tolleranze dimensionali di lavorazione Accoppiamenti mobili, stabili e incerti Giochi e interferenze Posizione della zona di tolleranza e

Dettagli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli la composizione e quindi le proprietà intensive sono le stesse in ogni parte del sistema La composizione e le proprietà intensive variano da una

Dettagli

Immagini vettoriali. Immagini raster

Immagini vettoriali. Immagini raster Immagini vettoriali Le immagini vettoriali sono caratterizzate da linee e curve definite da entità matematiche chiamate vettori. I vettori sono segmenti definiti da un punto di origine, una direzione e

Dettagli