Osservatorio sul risk management nelle medie imprese manifatturiere. Gabriele Barbaresco Area Studi Mediobanca
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1 Osservatorio sul risk management nelle medie imprese manifatturiere Gabriele Barbaresco Area Studi Mediobanca Milano, 9 giugno 2015
2 Il metodo dell indagine: campione selezionato e sue caratteristiche Caratteristiche ed esito del campionamento Inviati questionari nel II semestre 2014 Target di medie imprese manifatturiere con: -Fatturato: mil. -Forza lavoro: unità -Proprietà: familiare italiana Ricevuti 257 questionari Tasso di adesione: -9,7% in termini di unità -13,2% in termini di fatturato Il questionario: -6 macro-rischi: operativi, sui mercati esteri, reputazionali, legali, finanziari, informatici; -22 singoli profili di rischio, ognuno esaminato sotto sei aspetti relativi a percezione, tipo di presidio attuato, figure professionali dedicate, concorso della copertura assicurativa; - un set di domande dedicato alla struttura dei costi e alle previsioni di spesa. Universo Campione Incidenze % Meccanico 36,1 33,8 Beni P&C 21,1 21,4 Alimentare 16,0 17,1 Chi&Pha 13,4 11,7 Carta e stampa 5,6 5,4 Metallurgico 5,4 7,8 Altri 2,4 2,7 Nord Ovest 41,1 39,3 Nord Est 38,5 39,3 Centro NEC 11,1 12,5 Centro Sud e Isole 9,2 8, mil 69,3 44, mil 23,3 40, mil 7,4 15,1 2
3 La classifica dei 22 profili di rischio Punteggio normalizzato tra zero e cento mediante la trasformazione: (punteggio-1) / (4-1) *100 73,1 70,7 69,0 66,9 66,7 Top 11 Bottom 11 63,7 62,9 62,4 61,2 59,5 58,7 58,3 57,7 57,5 56,1 54,6 54,4 52,7 51,5 46,9 46,4 45,6 Rischi legali Rischi finanziari Rischi informatici Rischi operativi Rischi sui mercati esteri Rischi reputazionali 3
4 Una chiave di lettura ai 22 profili di rischio Rischi più e meno rilevanti I rischi maggiormente percepiti e presidiati. 1. Quelli regolati ex lege: la sicurezza sul lavoro e gli adempimenti fiscali. L impegno profuso dalle imprese deriva dalla minaccia sanzionatoria, ma anche dalla proliferazione e complessità normativa. 2. Il processo produttivo è centrale nel presidio del rischio. Ciò riguarda le fasi a monte (regolarità della fornitura), quelle a valle (diversificazione e solvibilità dei clienti) e quella di trasformazione (prevenzione di fermi produttivo per eventi catastrofici, crash informatico, perdita di informazioni). 3. L attenzione al processo è finalizzata alla realizzazione di un prodotto di qualità, privo di difettosità. Esso si impone sul mercato anche a prescindere dalle garanzie brevettuali e legali e consente di agire in posizione oligopolistica. I rischi meno percepiti e presidiati. 1. I rischi legati alla definizione dei rapporti gerarchici e alla ritenzione delle competenze chiave, data la struttura verticistica delle medie imprese e la presenza di membri familiari nelle posizioni strategiche. 2. Quelli relativi ai rapporti con le banche, poiché circa il 60% delle medie imprese è investment grade. 3. Quelli afferenti il presidio dei mercati esteri, poiché essi sono per lo più di prossimità, stabili politicamente, privi di rischio valutario (Eurozona) e serviti in nicchie ove la media impresa è di norma oligopolista. 4. Quelli reputazionali (social network e ambiente), di cui si coglie la probabilità remota ma non la gravità delle conseguenze. 4
5 Il fisco: più rischioso delle banche Rischio finanziario e fiscale Rischio: variazione delle condizioni di erogazione del credito (tassi, volumi e garanzie). Esito: 13-esimo su ventidue Rischio: infrazioni o irregolarità fiscali Esito: terzo su ventidue 63% 84,9 32% 101,7 171,2 117,8 Inv. grade Intermedie Fragili Totale medie imprese N. indice scoring (base 2004=100) 5% 84,7 89,4 Le priorità per rilanciare la competitività secondo le medie imprese? 44%: alleggerimento fiscale 5,1 3,7 Obbligazioni in % del debito finanziario Banche in % del debito finanziario 21%: migliori condizioni di credito Fonte: Mediobanca, Le medie imprese italiane ( ), Milano,
6 I mercati esteri? Più rischioso quello domestico Il macro-rischio sui mercati esteri Rischio: presidio delle quote di mercato all estero. Esito: 17-esimo su ventidue Rischio: rapporti in valuta diversa dall euro. Esito: 20-esimo su ventidue Mai delocalizzato + re-in-shoring: 79% Esportazione diretta: 66% Market seeking: 56%; cost saving: 15% Rischio instabilità geopolitica. Esito: 22-esimo su ventidue Più competitività: sostegno consumi interni per il 10% delle medie imprese Fonte: Uniocamere, Il modello di sviluppo delle medie imprese, Milano,
7 Gerarchia e ritenzione delle skills: non è ancora un rischio Struttura verticistica e presenza familiare nelle medie imprese 66,3 Rischio: codifica di funzioni e rapporti gerarchici. Esito: 14-esimo su ventidue Rischio: reperimento e ritenzione delle skills. Esito: 19-esimo su ventidue 16,4 28,0 48,9 35,5 24,8 10,4 47,3 45,0 25,8 Italia Germania Spagna UK Francia Quota % con management di famiglia Quota (%) con remunerazione basata su performance Fonte: Mediobanca su dati Banca d Italia relativi alle imprese industriali Nelle medie imprese: 79%: proprietà e gestione coincidono 21%: gestione affidata a terzi 89%: non intende cedere la gestione Fonte: Uniocamere, Il modello di sviluppo delle medie imprese, Milano,
8 Centralità della produzione, del prodotto e del cliente Rischi afferenti il processo produttivo (trasformazione) e fasi a monte (fornitori) e a valle (clienti) Rischio: continuità e conformità della fornitura. Esito: settimo su ventidue Rischio: diversificazione della clientela. Esito: sesto su ventidue Rischio: solvibilità del cliente. Esito: secondo su ventidue Rischio : non difettosità del prodotto. Esito: quinto su ventidue Rischio: continuità produttiva (protezione dati, crash informatico, calamità). Esito: quarto, ottavo, nono su ventidue Fonte: Uniocamere, Il modello di sviluppo delle medie imprese, Milano, ,2 46,8 Attivo immobilizzato Attivo circolante netto 51,3 23,8 24,9 Debiti fin. a breve Dediti fin. a ml e fondi Capitale netto tangibile Fonte: Mediobanca, Le medie imprese italiane ( ), Milano,
9 Rischio e geografia: il gap del Mezzogiorno Alto : differenza tra percezione del rischio ed efficacia del suo presidio; tre macro-aree geografiche Basso: creazione e distruzione di ricchezza; tre macro-aree geografiche 100,0 1,8 17,3 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Differenziale Rilevanza - Affidabilità 106,4 100,0 98,9 89, Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole 9
10 Rischio e settori merceologici Alto : punteggio normalizzato con la media dei punteggi dei settori diversi da quello considerato Basso: percentuale dei punteggi normalizzati con valore superiore a ,1 101,4 100,9 98,2 97,0 Chimico e farmaceutico 72,7 Alimentare Meccanico Metallurgico Beni persona e casa 68,2 63,6 50,0 27,3 Alimentare Chimico e farmaceutico Metallurgico Meccanico Beni persona e casa 10
11 Profili di rischio coerenti con le caratteristiche settoriali Due settori a titolo esemplificativo Settore Rank Rischio Motivazione Alimentare Top 3 Bottom 3 Immagine aziendale Vantaggi competitivi: qualità (46%), marchio (15%) Crash informatico Lavorazione di prodotti deperibili Solvibilità clienti Ciclo produttivo breve, rapporti con la GDO Rischio Paese Export contenuto (24%), mercati di prossimità Rischi valutari Export contenuto (24%), Eurozona Superamento tecn. prodotto Prodotto a basso contenuto tecnologico (Pavitt) Chimico&Pharma Top 3 Bottom 3 Dati sensibili (privacy) Dati diagnostici, ospedalieri, sperimentali Superamento tecn. prodotto Prodotto a elevato contenuto tecnologico (Pavitt) Marchi e bervetti Proteggono i costosi cicli di ricerca Rischi valutari Clienti del big pharma dell Eurozona e PA Presidio mercati esteri La distribuzione è in capo ai big pharma e PA Fisco Clienti di grandi dimensione e PA 11
12 Profili professionali coinvolti: ma il Risk Manager dov è? Qualifica delle principali categorie di risk owner e natura del rapporto di lavoro (in % del totale) Outsourcin g 14,2 Altro 27,4 CFO 19,3 Dir. Comm 13,5 Dir. HR 7,9 Dir. IT 8,3 P, AD, CDA 10,5 DG 13,1 Interni 85,8 Ricorrenza della figura del Risk Manager: 0,2% dei casi 12
13 Incidenza e struttura dei costi per Risk Management Incidenza dei costi di RM sul fatturato e loro composizione percentuale 1,2 Incidenza sul fatturato: 3,5% 0,6 0,6 0,5 0,4 0, Rischi operativi Rischi legali Rischi finanziari Mercati esteri Rischi informatici Rischi reputazionali In % del totale In % del fatturato Per le 2658 medie imprese target è possibile stimare un mercato della gestione per il rischio pari 4,4 miliardi di euro. Una copertura ottimale del rischio comporterebbe maggiori investimenti pari a circa 2 miliardi. Considerando che per il prossimo triennio una media impresa su quattro dichiara di volere accrescere la propria spesa, si potrebbe attivare una volume di investimenti nell ordine dei 500 milioni di euro. La riduzione dell imponibile Irap (L. di Stabilità 2015) libera risorse. 13
14 Risk Mngmt: condizione necessaria (sufficiente?) per il profitto Alto: Roi; società con elevato e basso presidio del rischio e vantaggio % delle prime Basso: colletti bianchi in %; società con elevato e basso presidio del rischio e vantaggio % delle prime 7,9 7,5 7,4 32,8 7,4 7,3 7,3 34,3 5,9 6,0 6,3 6,1 6,1 5,5 26,0 16,2 20,6 19,2 Reputazionale Mercati esteri Legale Finanziario Informatico Operativo Presidio alto Presidio basso Vantaggio (%) 36,3 15,3 34,5 34,1 33,7 33,6 33,2 11,0 31,8 31,5 31,1 31,5 31,3 33,1 8,5 6,1 7,4 0,5 Reputazionale Legale Mercati esteri Operativo Informatico Finanziario Presidio alto Presidio basso Vantaggio (%) 14
15 Le aspettative di spesa in RM e la performance economica Attese di spesa in RM per il prossimo triennio e Roi 7,7 69,5 24,4 6,7 6,1 6,2 In aumento Stabile In riduzione Quota (%) Roi 15
16 Il questionario: esaustivo o esauriente? Valutazione delle medie imprese sul livello di esaustività del questionario Non esaustivo 2,4 Esaustivo 97,6 Un doveroso ringraziamento alle 257 medie imprese che hanno inteso dedicarci il proprio tempo, scarso e prezioso. 16
17 Grazie per l attenzione Milano, 9 giugno 2015
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