TRACCIA DI STUDIO. Tecniche di campionamento. Popolazione e campione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TRACCIA DI STUDIO. Tecniche di campionamento. Popolazione e campione"

Transcript

1 TRACCIA DI STUDIO Popolazione e campione Dopo aver individuato e definito la popolazione da eaminare, che può eere finita o infinita, arebbe ideale condurre l indagine u tutti gli elementi della popolazione; poiché ciò è praticamente impoibile, e ne eamina un ottoinieme (campione), celto opportunamente, per generalizzare poi alla popolazione i riultati ottenuti. Rappreentatività del campione ed errore di campionamento Aume fondamentale importanza la rappreentatività del campione, ovvero la ua capacità di aomigliare alla popolazione da cui è tato etratto. Tra caratteritiche delle unità campionarie e caratteritiche della popolazione eiterà comunque empre una differenza, ignota, detta errore di campionamento. Queto errore può derivare: dalla caualità della celta, valutabile e quindi controllabile facendo riferimento alle ditribuzioni di probabilità; da una elezione non corretta (vizio di campionamento), alla cui riduzione provvedono le tecniche di campionamento. Conviene quindi privilegiare tecniche cauali tenendo preente che gravi vizi di campionamento portano a invalidare tutta la ricerca. Tecniche di campionamento Le principali tecniche di campionamento ono: campionamento cauale (randomizzazione). La celta viene effettuata in modo completamente cauale tramite orteggi o metodi corripondenti quale l uo dei numeri cauali; ogni unità della popolazione ha una probabilità di eere elezionata (generalmente uguale per tutte, ma talvolta diverificata) una o più volte (campionamento enza o con ripetizione); campionamento tratificato. La popolazione viene uddivia in tanti ottoiniemi (trati) in bae a pecifici criteri (eo, età ecc.) e il campione deve riprodurne la truttura in modo proporzionale; per ogni trato i effettua una celta cauale; ciò comporta un miglioramento della rappreentatività del campione; campionamento itematico. Indicato oprattutto per popolazioni infinite o particolarmente numeroe; i eleziona una unità ogni tanto, a cadenza prefiata in modo cauale; campionamento a preentazione. Impiegato quando le unità della popolazione ono conociute a priori e vengono identificate olo in particolari ituazioni (per eempio, in tudi clinici); un campionamento dei tipi precedenti riulta impoibile o richiederebbe tempi troppo lunghi.

2 Tabelle dei numeri cauali Eitono tabelle predipote di numeri cauali che permettono di effettuare a tavolino una elezione campionaria rigoroamente cauale. Quando il campione deve eere ripartito in più gruppi perimentali, biogna ancora ricorrere alla caualità per l aegnazione ai gruppi e, anche per queta operazione, ono indicate le tabelle di numeri cauali. Inferenza tatitica La tatitica inferenziale i propone, nelle ricerche oervazionali, di utilizzare i valori del campione (time campionarie) per definire tendenza centrale e variabilità di una popolazione (parametri) e, nelle ricerche perimentali, di valutare probabiliticamente e variazioni e differenze oervate iano giutificate dal cao oppure avallino le ipotei iniziali della ricerca. Stima intervallare di una media Se un campionamento cauale viene ripetuto infinite volte, i ottengono altrettante time della media. Dallo tudio della loro ditribuzione teorica deriva il teorema centrale del limite: le medie campionarie i ditribuicono come una gauiana, con media coincidente con la media della popolazione e deviazione tandard rappreentata dall errore tandard. Per queta ditribuzione, i poono coniderare intervalli di valori intorno alla media campionaria (intervalli di confidenza) tali da includere, con la probabilità deiderata, la media vera della popolazione. Nel cao di piccoli campioni, il calcolo degli intervalli di confidenza deve eere riferito a una famiglia di ditribuzioni definita ditribuzione del t di Student. Stima intervallare di una frequenza percentuale Anche la tima campionaria di una frequenza relativa (o percentuale) viene utilizzata a copo inferenziale per calcolare gli intervalli di confidenza della frequenza del fenomeno nella popolazione. ESERCIZI 1. Quale ignificato dobbiamo attribuire al concetto di popolazione tatitica? 2. Una popolazione tatitica deve eere numericamente quantificabile. Vero o falo? 3. Si definice campione un ottoinieme della popolazione, purché elezionato dallo tatitico del gruppo di ricerca. È corretto? 4. Un docente di fiiologia in un coro con 26 alunni decide di effettuare una verifica a campione interrogando cinque tudenti, uno ogni tre, econdo l ordine alfabetico a partire dal econdo icritto nel regitro (econdo, quinto, ottavo, undiceimo, quattordiceimo). Si tratta di un campionamento cauale? 5. In tatitica i incontrano i imboli, x, σ, µ. Quale ignificato hanno? 6. Come può eere celto un campione del 10% da una popolazione compota da 230 individui mediante un campionamento cauale emplice? 7. In bae ai dati relativi alla popolazione di un piccolo centro, indicare come può eere etratto un campione rappreentativo del 15%, apendo che la popolazione è coì ditribuita:

3 Età Femmine Machi Totale > Totale Utilizzando i numeri cauali della Tabella 9.2, elezionare un campione di 10 individui da una popolazione di 626 individui, enza ripetizione. 9. Aegnare un campione di 16 oggetti a 4 trattamenti diveri A, B, C, D, utilizzando la eguente tabella di numeri cauali La glicemia determinata u un campione di 41 individui ha portato alla eguenti time: x 87 mg/dl e 11 mg/dl. Qual è l intervallo di confidenza al 95% della media della popolazione beraglio (popolazione che il campione rappreenta)? 11. In un campione di 14 miure a carattere quantitativo i ottiene x 41 e 7. Qual è la media della popolazione al livello di confidenza del 99%? 12. Nella reviione di una rivita a carattere biomedico i ricontra che, in un campione di 147 articoli, 64 preentano concluioni tatitiche non compatibili con i dati preentati. Quale percentuale di articoli pubblicati i preume abbia, al 95% di probabilità, una tatitica corretta? 13. Calcolare l intervallo di confidenza al 95% dei dati dell eercizio 9 del Capitolo 5 (concentrazioni anticorpali): RISPOSTE 1. Una popolazione tatitica è un inieme di oggetti, di individui o comunque di elementi aventi in comune la o le caratteritiche da tudiare. È fondamentale definire i criteri in bae ai quali un elemento appartenga o meno a una popolazione tatitica, ma queta appartenenza non è univoca, in quanto un elemento può appartenere contemporaneamente a più popolazioni. Una paziente ipertea, poata con figli, ricoverata in ortopedia può far parte di molteplici popolazioni: eo femminile, coniugati, ipertei ecc. Inoltre, una popolazione tatitica olo in cai particolari coincide con una popolazione geografica o reidenziale.

4 2. Falo. Una popolazione tatitica può eere quantificata e è finita, cioè e tutti gli elementi ono identificati. Ma eitono popolazioni infinite, non quantificabili in quanto gli elementi non ono tutti noti o comunque raggiungibili (per eempio, i portatori di una patologia non ancora diagnoticata). 3. Si può definire correttamente campione un ottoinieme della popolazione, e organizzato in modo da rappreentare la popolazione. Nelle ituazioni più emplici, la elezione non richiede neceariamente uno tatitico, purché iano eguite le tecniche di campionamento cauale. Nei cai più complei, occorre l intervento di uno pecialita. 4. Siamo di fronte a un campionamento itematico con pao tre, ma la caualità non è tata ripettata. La celta del primo non è tata decia dalla orte e il pao decio dal docente eclude aprioriticamente dalla poibilità di eere interrogati gli tudenti dal quindiceimo icritto in poi. In queto frangente, per un campionamento cauale arebbe tato preferibile effettuare un orteggio, oppure, fermo retando un campionamento itematico, avrebbe dovuto eere caualizzata la celta del primo, dal momento che il campione previto è circa il 20% della popolazione beraglio (la clae). Per eempio, e il primo orteggiato è il 14 i ucceivi aranno nell ordine: 19, 24, 3 (uperato il 26, i riprende dal primo) e x e indicano, ripettivamente, la media e la deviazione tandard di un campione e rappreentano le migliori time dei valori veri della media e della deviazione tandard (o parametri) della popolazione. I parametri, per ditinguerli dalle time campionarie, vengono eprei con le corripondenti lettere greche µ e σ. 6. Il 10% di una popolazione di 230 perone è pari a 23 unità; quete poono eere celte, per eempio, per orteggio dopo aver aegnato un numero da 1 a 260 a ciacun individuo. Un metodo alternativo al orteggio è l uo di una tabella dei numeri cauali: i celgono numeri con tre cifre, dal momento che il numero più alto aegnato alla popolazione è di tre. Per veltire l operazione, riducendo la quantità di numeri uperiori a 260, inutili e da cartare, i può adottare il criterio di ottrarre da ei un valore pretabilito (per eempio, e in queto campionamento ai numeri uperiori a 500 i ottrae 500, i recuperano altre poibilità, empre cauali, di celta: il 702 permette la elezione del numero 202 e coì via). 7. La elezione cauale del 15% di oggetti ul totale della popolazione garantice la caualità, ma potrebbe riultare poco rappreentativa e il carattere eaminato dipende dal eo e dall età. Avendo a dipoizione i dati uddivii per eo e per clai di età, conviene effettuare un campionamento tratificato. Si tabilice, arrotondando all unità, quanti individui debbano entrare in ciacuno trato per mantenere nel campione le proporzioni della popolazione. Per un campione compleivo di oggetti, il primo trato, femmine 0-14 anni, deve eere rappreentato da unità. La truttura del campione riulta la eguente: Età Femmine Machi Totale > Totale Per ciacuno trato della popolazione viene effettuato un campionamento cauale.

5 8. Eendo la popolazione cotituita da 625 individui, i devono prendere dalla tabella numeri a tre cifre, non coniderando quelli uperiori a 625; vengono eliminati anche eventuali numeri già etratti in quanto il campionamento non prevede la ripetizione. Il punto da cui partire e la direzione da eguire ono celti dallo perimentatore e le cifre vanno lette conecutivamente e enza interruzioni (alvo altri criteri da eguire in tutta l operazione). Si può, per eempio, partire dalla econda riga, 12 a colonna, e andare dall alto vero il bao; completata la colonna i continua nella ucceiva vero detra. Decii queti criteri, gli individui elezionati riultano quelli contraegnati dai numeri: Si aocia a ogni individuo un numero cauale di 2 cifre partendo, per eempio, dalla 6 a cifra della 1 a riga. Si uddividono i oggetti in 4 gruppi di 4 unità utilizzando il metodo dei reti con diviore 4. Soggetto Numero (51) (19) Gruppo (3) 1 0 (3) Col 9 o individuo viene completato il gruppo a reto 3 (eventuali numeri ucceivi a reto 3 i cartano), col 10 o i completa il gruppo a reto 2 (eventuali numeri ucceivi a reto 2 i cartano) e col 14 o il gruppo a reto 1. Gli ultimi due individui vengono aegnati direttamente al gruppo incompleto a reto 0. Succeivamente, i trattamenti A, B, C, D verranno attribuiti per orteggio ai 4 gruppi. 10. Dalla ditribuzione gauiana delle medie campionarie deriva che il 95% di ee è compreo nell intervallo tra x 1.96 m e x 1.96 m. Per il calcolo dell intervallo di confidenza di una media, occorre determinare la deviazione tandard della media o errore tandard 11 m ES 1.72 mg/dl. N 4 1 Per cui IC 95% x z mg/dl. N Si può quindi ipotizzare che, al 95% di probabilità, la media vera della popolazione ia comprea tra 83.6 e 90.4 mg/dl (arrotondando all unità, tra 84 e 90). In effetti, teoricamente avremmo dovuto uare la deviazione tandard σ, ignota, della popolazione, mentre nel calcolo e ne utilizza una tima campionaria, oggetta come la media a errore di campionamento. Per ovviare alla coneguente maggior diperione i fa riferimento alla ditribuzione del t di Student, il cui valore critico, per gradi di libertà e al livello di ignificatività α = 0.05, è t L intervallo di confidenza della media della popolazione diventa allora: IC 95% x t mg/dl. N Con queto criterio di calcolo, la media della popolazione riulta comprea tra e mg/dl (arrotondando all unità, tra 84 e 90). Dal confronto dei riultati ottenuti, i può dire che in queto cao utilizzare la ditribuzione z o la ditribuzione t porta praticamente allo teo riultato. Ciò i verifica perché la numeroità campionaria è maggiore di 30. In cao contrario, avremmo dovuto uare obbligatoriamente la ditribuzione t.

6 11. Si tratta di calcolare un intervallo di confidenza per dati quantitativi riferiti a un campione di numeroità inferiore a 30 cai. Occorre fare riferimento a una ditribuzione del t di Student per 13 g.l., per cui la media vera della popolazione al 99% di probabilità è localizzata nell intervallo 7 µ x t , N 14 cioè comprea tra 35.4 e 46.6 (tra 35 e 47, volendo eprimere il riultato arrotondato all unità come i dati di partenza). 12. La frequenza percentuale di articoli contenenti elaborazioni tatitiche corrette riulta % 147 Tale tima campionaria i utilizza a copo inferenziale per calcolare l intervallo di confidenza della percentuale di articoli corretti: IC 95% P z 0.95 P ( 1 0 N 0 P) 56.5 ( ) Poiamo ipotizzare, con un margine di confidenza (fiducia) del 95%, che la percentuale vera compleiva di articoli con elaborazioni tatitiche corrette ia comprea tra il 52.4% e il 60.6%. 13. Precedentemente i è tabilito che la tendenza centrale migliore per queti dati è la media geometrica calcolata tramite la traformazione logaritmica (MG 10.0). Anche il calcolo della deviazione tandard della media, necearia per il calcolo dell intervallo di confidenza, deve paare attravero i logaritmi. Per fare ciò, è opportuno cotruire la eguente tabella: x ln x (ln x) da cui: ( ln x) 2 (ln x) 2 N N

7 L intervallo di confidenza per 5 g.l. riulta: IC 95% x t N 5 I limiti dell intervallo calcolato ui logaritmi ono pertanto e Operando la traformazione invera, i ottengono i limiti riferibili ai valori originali: e e e Se le concentrazioni rilevate ono rappreentative di una popolazione di concentrazioni, poiamo coniderare che la media della popolazione beraglio con una probabilità del 95% ia comprea tra 1.9 e Poiamo fare due importanti coniderazioni: la prima è che non deve meravigliare l ampiezza dell intervallo, dovuta oprattutto alla baa numeroità campionaria; la econda è che i limiti dell intervallo ono immetrici intorno alla media quando i valori ono eprei in logaritmi e diventano aimmetrici quando viene ripritinato l ordine di grandezza originale, e ciò nel ripetto della non linearità dei dati.

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana Dicrepanza Nella tragrande maggioranza dei cai le concluioni perimentali implicano il confronto tra due o più valori. Queti valori poono eere delle miure (e quindi con un incertezza), delle time teoriche

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi tatitici per le ricerche di mercato Prof.a Iabella Mingo A.A. 2018-2019 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Coro di laurea Magitrale in «Organizzazione e marketing per la comunicazione

Dettagli

Teorema del Limite Centrale

Teorema del Limite Centrale Teorema del Limite Centrale Una combinazione lineare W = a X + a Y + a 3 Z +., di variabili aleatorie indipendenti X,Y,Z, ciacuna avente una legge di ditribuzione qualiai ma con valori attei comparabili

Dettagli

Daniela Tondini

Daniela Tondini Daniela Tondini dtondini@unite.it Facoltà di Medicina veterinaria CdS in Tutela e beneere animale Univerità degli Studi di Teramo 1 Gli indici tatitici i uddividono in: indici tatitici di poizione indici

Dettagli

Errori e cifre significative. Incontro iniziale LAB2GO

Errori e cifre significative. Incontro iniziale LAB2GO Errori e cifre ignificative Incontro iniziale LABGO La ditribuzione gauiana f tinyurl.com/labcalcquiz Propagazione degli errori Miure dirette: la grandezza fiica viene miurata direttamente (ad e. Speore

Dettagli

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N 1. (A. A , secondo semestre)

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N 1. (A. A , secondo semestre) Coro di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N (A. A. 2009-200, econdo emetre) CALCOLO DELLE ONDE ESTREME PER LA SCELTA DELL ONDA DI PROGETTO DI UN ASSEGNATO PARAGGIO Da una elaborazione dei

Dettagli

Stabilità e punti di equilibrio

Stabilità e punti di equilibrio Capitolo 4 Stabilità e punti di equilibrio 4. Stabilità di un itema epreo da un equazione di tato Si è motrato come un itema poa eere epreo con il itema cotituito dalle equazioni 3.6 e 3.7 ovvero: X()

Dettagli

RAPPORTI STATISTICI. , d= Differenze relative. Es. frequenze relative e percentuali. Prof.ssa D Addosio Viviana. Cap. 5: Rapporti statistici

RAPPORTI STATISTICI. , d= Differenze relative. Es. frequenze relative e percentuali. Prof.ssa D Addosio Viviana. Cap. 5: Rapporti statistici RAPPORTI TATITICI I rapporti tatitici ervono ad effettuare confronti tra dati che ovviamente devono eere omogenei tra loro. Il confronto i può fare attravero le differenze tra grandezze epree nella tea

Dettagli

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico A.A. 2005-06 MATERIALI POLIMERICI B Capitolo 5 Calore pecifico A preione cotante il calore pecifico c p (JK -1 kg -1 ) o la capacità termica molare (JK -1 mol -1 ) ((298) = M 0 c p(298) con M 0 peo molecolare

Dettagli

Come: sfruttare un database digitale di dati di bilanci aziendali - AIDA (Analisi Informatizzata Delle Imprese)

Come: sfruttare un database digitale di dati di bilanci aziendali - AIDA (Analisi Informatizzata Delle Imprese) Ottenere time di variabili economiche a livello locale per l Emilia- Romagna; in particolare: a livello di SLL per il ettore manifatturiero (interee per i ditretti indutriali della regione) Come: fruttare

Dettagli

Il Luogo delle Radici

Il Luogo delle Radici Il Luogo delle Radici Il luogo delle radici è un procedimento, otanzialmente grafico, che permette di analizzare come varia il poizionamento dei poli di un itema di controllo in retroazione al variare

Dettagli

CONDIZIONI DI RACCORDO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI ˆ = SULL INTERFACCIA TRA DUE MEZZI OMOGENEI

CONDIZIONI DI RACCORDO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI ˆ = SULL INTERFACCIA TRA DUE MEZZI OMOGENEI CONDIZIONI DI RACCORDO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SULL INTERFACCIA TRA DUE MEZZI OMOGENEI Conideriamo le equazioni di Maxwell in una regione di pazio riempita da un mezzo omogeneo e iotropo caratterizzato

Dettagli

Variabili Gaussiane. Verifiche sforzo resistenza

Variabili Gaussiane. Verifiche sforzo resistenza Variabili Gauiane e le ditribuzioni di orzo () e di reitenza () ono gauiane o normali, allora i può calcolare acilmente il valore della probabilità di rottura P dell oggetto in eame (o la ua aidabilità).

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.7

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.7 ESERCZO n.7 Data la ezione cava riportata in Figura, determinare: a) gli ai principali centrali di inerzia; b) l ellie principale centrale di inerzia; c) il nocciolo centrale di inerzia. cm cm A#7 . Determinazione

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 2) 28 Novembre 2008

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 2) 28 Novembre 2008 MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 2) 28 Novembre 2008 Soluzioni 1.(4 punti) L indice di maa corporea (IMC) è ottenuto dal rapporto tra maa, eprea in Kg, e l altezza al quadrato, eprea in

Dettagli

Esercizio: calcolo di media e deviazione standard campionaria

Esercizio: calcolo di media e deviazione standard campionaria Eercizio: calcolo di media e deviazione tandard campionaria Per verificare le pretazioni di un hard dik per PC, i oervano in miure ripetute i tempi di crittura T di uno teo file di grandi dimenioni. In

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 4) 28 Novembre 2008

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 4) 28 Novembre 2008 MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 4) 28 Novembre 2008 Soluzioni 1.(4 punti) L indice di maa corporea (IMC) è ottenuto dal rapporto tra maa, eprea in Kg, e l altezza al quadrato, eprea in

Dettagli

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a Controlli Automatici (AUT) - 9AKSBL Funzioni compenatrici elementari Progetto di controllori in cacata Struttura di controllo con compenazione in cacata d a r + + e + C () + u + G() y - d y + dt + L obiettivo

Dettagli

Corso di Microonde II

Corso di Microonde II POLITECNICO DI MILANO Coro di Microonde II Lezi n. 4: Progetto amplificatori Lineari a ingolo tadio Progetto di Amplificatori con dipoitivi potenzialmente intabili Nel cao di dipoitivi potenzialmente intabili,

Dettagli

Lezione 19 ALCUNI PROBLEMI RELATIVI A CONDOTTE A SEZIONE CIRCOLARE

Lezione 19 ALCUNI PROBLEMI RELATIVI A CONDOTTE A SEZIONE CIRCOLARE Appunti dei cori di Idraulica e Idrodinamica ezione 9 ACNI PROBEMI REATIVI A CONOTTE A SEZIONE CIRCOARE Come accennato nella EZIONE 8, e conideriamo il moto tazionario di un fluido incomprimibile all interno

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA Coro di laurea in Economia Aziendale a.a. 202/203 STATISTICA (LEZIONI 6 E 7) DOCENTE: MASSIMO CRISTALLO RAPPORTI STATISTICI Tra le tecniche di elaborazione

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 3) 28 Novembre 2008

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 3) 28 Novembre 2008 MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 3) 28 Novembre 2008 Soluzioni 1.(4 punti) L indice di maa corporea (IMC) è ottenuto dal rapporto tra maa, eprea in Kg, e l altezza al quadrato, eprea in

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 1) 28 Novembre 2008

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 1) 28 Novembre 2008 MATEMATICA E STATISTICA CORSO A I COMPITINO (Tema 1) 28 Novembre 2008 SOLUZIONI 1. (4 punti) L indice di maa corporea (IMC) è ottenuto dal rapporto tra maa, eprea in Kg, e l altezza, eprea in m, al quadrato.

Dettagli

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa LEZIONI N 39 E 40 FLESSIONE SEMPLICE: LA DOPPIA ARMATURA E LA SEZIONE A T LA VERIFICA DELLA SEZIONE INFLESSA CON DOPPIA ARMATURA a) Cao di rottura duttile con armatura comprea minore di quella tea Si può

Dettagli

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso.

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso. 5 Luglio 3 econda prova Sia dato un itema dinamico con funzione di traferimento G(), i cui diagrammi di Bode, del modulo e della fae, ono di eguito rappreentati: 6 Bode Diagram Phae (deg) Magnitude (db)

Dettagli

DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI PROVINCIA DI GENOVA DIREIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI UFFICIO ENERGIA E RUMORE OGGETTO: Rilievi fonometrici in corripondenza dei giardini pubblici di via Ungaretti e confronto con corripondenti

Dettagli

ALCUNI SIMBOLI E FORMULE UTILI NELL ESERCIZIO 3, DOMANDE 3B, 3C, 3D (pagg. 5 e 6)

ALCUNI SIMBOLI E FORMULE UTILI NELL ESERCIZIO 3, DOMANDE 3B, 3C, 3D (pagg. 5 e 6) Univerità C. Cattaneo Liuc, Coro di Statitica, Seione n., 01 Laboratorio Excel Seione n. Venerdì 101 Gruppo PZ Lunedì 7101 Gruppo AD Martedì 8101 Gruppo EO PROGRAMMA SVOLTO NELLA SESSIONE N. (I) Tabella

Dettagli

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4 Appunti di Controlli Automatici 1 Capitolo 5 parte II Il contorno delle radici Introduzione... 1 Eempio di cotruzione del contorno delle radici... 1 Eempio... 4 Introduzione Il procedimento per la cotruzione

Dettagli

Corso di SEGNALI a.a

Corso di SEGNALI a.a Coro di SEGNALI anno accademico 008-009 Appunti u: Teorema del Campionamento Introduzione Il proceo di campionamento è di enorme importanza ai ini della realizzazione dei dipoitivi digitali per le telecomunicazioni.

Dettagli

Specifiche sulla banda passante negli amplificatori a microonde

Specifiche sulla banda passante negli amplificatori a microonde pecifiche ulla banda paante negli amplificatori a microonde Gli amplificatori a microonde trattano egnali modulati, il cui pettro ha in genere una etenione B molto minore della frequenza centrale f 0 (portante).

Dettagli

Esempi Calcolo Antitrasformate

Esempi Calcolo Antitrasformate Eempi Calcolo Antitraformate Note per il Coro di FdA - Info April, 05 Il punto focale del coiddetto metodo di Heaviide per l antitraformazione di un egnale regolare a traformata razionale conite nel riconocere

Dettagli

19.12. Impianti motori con turbine a gas

19.12. Impianti motori con turbine a gas 19.12. Impianti motori con turbine a ga Approfondimenti 19.12.1. Generalità. Il ciclo di Brayton (o ciclo di oule) Il rendimento (h) di un ciclo termodinamico può eere epreo dalla relazione: h q up q inf

Dettagli

Esercizio. Il circuito di figura rappresenta un filtro passa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di trasferimento, sapendo che

Esercizio. Il circuito di figura rappresenta un filtro passa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di trasferimento, sapendo che Eercizio Clae 5ª Elettronici Materia Sitemi Argomento Funzioni di traferimento Il circuito di figura rappreenta un filtro paa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di traferimento, apendo che R = 2k Ω

Dettagli

La libera circolazione delle persone e il mercato dell alloggio. Riassunto

La libera circolazione delle persone e il mercato dell alloggio. Riassunto La libera circolazione delle perone e il mercato dell alloggio Riaunto Luglio 2009 tudio u incarico dell Ufficio federale delle abitazioni Autori: ilvio Graf Armin Jan Daniel ager Contatto: ilvio.graf@zhaw.ch

Dettagli

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010 Eercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/200 Eercizio. Dato il eguente chema, in cui gli amplificatori operazionali ono uppoti ideali, i calcoli la funzione di traferimento G() tra v in (t) e v out

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito A del 23 Dicembre 200 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Indicare il numero e il tipo di parametri che caratterizzano la funzione

Dettagli

COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 2014

COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 2014 COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 14 Eercizio 1. [9 punti] Si conideri il modello ingreo/ucita a tempo continuo avente la eguente funzione di traferimento: ( 2 + 1)(

Dettagli

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA Metodi statistici e probabilistici per l ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2009-10 Facoltà di Ingegneria, Università di Padova Docente: Dott. L. Corain 1 STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE

Dettagli

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno Voto Cognome/Nome & No. Matricola FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A. 25 26) Coro di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno PROVA DEL 8 SETTEMBRE

Dettagli

Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1

Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1 Modello monodimenionale per le correnti in moto turbolento vario 1. Decompoizione dei campi di moto turbolento vario Prima di affrontare la definizione del modello per le correnti in moto turbolento vario,

Dettagli

Trasmissione di Simboli Isolati

Trasmissione di Simboli Isolati Coro di COMUNICAZIONI ELETTRICHE Docente : Prof. Roberto Gaudino Tutore : Prof. Vito De Feo Eercitazione n 6 Tramiione di Simboli Iolati Anno Accademico 007-008 Eercizio Quale delle forme d'onda h(t) in

Dettagli

Sistemi di controllo

Sistemi di controllo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 11 ettembre 2014 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

Trasformazione di Laplace

Trasformazione di Laplace Traformazione di Laplace Gabriele Sicuro. Definizioni fondamentali Sia data una funzione f : C; ea i dice originale e ono oddifatte le eguenti condizioni: () f (t) per t

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c 2 ; P 1 1( ( + 4 ; P 2 ( ( + 1 (

Dettagli

L equazione che descrive il moto del corpo è la seconda legge della dinamica

L equazione che descrive il moto del corpo è la seconda legge della dinamica Eercizio ul piano inclinato La forza peo è data dalla formula p mg Allora e grandezze geometriche: poono eere critte utilizzando l angolo di inclinazione del piano oppure le Angolo di inclinazione orza

Dettagli

RILIEVO TENSIONAMENTO TIRANTI IN ACCIAIO TRAVI DI COPERTURA. xxxxxxxxxxx

RILIEVO TENSIONAMENTO TIRANTI IN ACCIAIO TRAVI DI COPERTURA. xxxxxxxxxxx RILIEVO TENSIONAMENTO TIRANTI IN ACCIAIO TRAVI DI COPERTURA xxxxxxxxxxxx PROVA N. 3296/BZ 17 giugno 25 Committente: Collaudatore: Relatore: xxxxxxxxxxx dott. ing. xxxxxxxxx dott. ing. xxxxxxxxx Tiranti

Dettagli

Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 1

Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 1 Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 Schema. Regolatori in anello aperto Controllo multivariabile:. Regolatori di diaccoppiamento 3. Controllo

Dettagli

Lezione 25 - Flessione deviata e sforzo normale eccentrico

Lezione 25 - Flessione deviata e sforzo normale eccentrico Lezione 5 - Fleione deviata e forzo normale eccentrico ü [A.a. 011-01 : ultima reviione 1 gennaio 01] Con lo tudio della fleione fuori del piano i e' eaurito l'eame delle ollecitazioni emplici di De Saint

Dettagli

Sistemi di controllo

Sistemi di controllo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 15 luglio 2014 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

Grandezze fisiche, vettori:

Grandezze fisiche, vettori: Grandezze fiice, vettori: Generalità: oluzioni Problema di: Generalità - I0001 Sceda 3 Ripetizioni Cagliari di Manuele Atzeni - 3497702002 - info@ripetizionicagliari.it Eeguire le converioni di unità di

Dettagli

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07 6 marzo 007 Eercitazione di Controlli Automatici n a.a. 006/07 Riferendoi al itema di controllo della temperatura in un locale di piccole dimenioni dicuo nella eercitazione precedente, e di eguito riportato:.

Dettagli

Esercitazione 05: Collegamenti bullonati e saldature

Esercitazione 05: Collegamenti bullonati e saldature Meccanica e Tecnica delle Cotruzioni Meccaniche Eercitazioni del coro. Periodo II Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Eercitazione 05: Collegamenti bullonati e aldature Indice 1 Collegamenti bullonati

Dettagli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli coro di Terminali per i Traporti e la Logitica ELEMENTI DI TEORIA DELLE CODE Umberto Crialli crialli@ing.uniroma.it INTRODUZIONE Simulazione dei terminali In generale, un terminale è cotituito da un inieme

Dettagli

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 2 febbraio 213 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

I brani della batteria MT si possono leggere tutti con la stessa velocità?

I brani della batteria MT si possono leggere tutti con la stessa velocità? t r u m e n t i a p p l i c a t i v i I brani della batteria MT i poono leggere tutti con la tea velocità? Norme traverali dal econdo anno della al terzo della econdaria di primo grado Patrizio E. Treoldi

Dettagli

Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali

Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN 62305 (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali 16.01.2013 / 8024_I_1 CEI EN 62305-1 Introduzione Interconneione tra le varie parti della

Dettagli

ESPERIMENTO 2: ATTRITO

ESPERIMENTO 2: ATTRITO ESPERIMETO 2: ATTRITO Scopo dell eperimento: tudiare l attrito tatico, dinamico e volvente. MATERIALE A DISPOSIZIOE: 1 coppia di blocchetti 1 dinamometro di preciione da 5 1 dinamometro di preciione da

Dettagli

Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a 10 millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. D F D I

Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a 10 millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. D F D I Eercizio C. Trafilatura di una barra d acciaio Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. v I v D D I ILIERA Calcolare la forza

Dettagli

Lezione 25 - Flessione deviata e sforzo normale eccentrico

Lezione 25 - Flessione deviata e sforzo normale eccentrico Lezione 5 - Fleione deviata e forzo normale eccentrico [Ultimareviione: reviione:0 0gennaio gennaio009] Con lo tudio della fleione fuori del piano i e' eaurito l'eame delle ollecitazioni emplici di De

Dettagli

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici Figura 1: Schema di un montacarichi.

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici Figura 1: Schema di un montacarichi. Regolazione e Controllo dei Sitemi Meccanici 7-7-28 Figura : Schema di un montacarichi. Il itema in figura, cotituito da un motore elettrico azionante un verricello dove è avvolto un cavo di materiale

Dettagli

I sistemi retroazionati. Per lo studio si può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere standard i risultati:

I sistemi retroazionati. Per lo studio si può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere standard i risultati: I itemi retroazionati Facciamo riferimento allo chema a blocchi: Per lo tudio i può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere tandard i riultati: i due ono equivalenti: infatti il primo ha una f.d.t.

Dettagli

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di Controllo Controlli Automatici Ho uperato la Parte A in data(mee/anno) Intendo volgere la teina con Matlab/Simulink Sitemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte

Dettagli

A tal fine consideriamo un esempio come punto di partenza per le nostre considerazioni.

A tal fine consideriamo un esempio come punto di partenza per le nostre considerazioni. Moto Parabolico Sino ad ora abbiamo ito due tipi di moto: moto rettilineo uniforme moto uniformemente accelerato lo tudio che è tato condotto fino a queto punto ha preo in coniderazione un moto alla olta,

Dettagli

Tecnologie dei Sistemi di Automazione

Tecnologie dei Sistemi di Automazione Facoltà di Ingegneria Tecnologie dei Sitemi di Automazione rof. Gianmaria De Tommai Lezione 4 Regolatori ID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c ; P 1 1( ( + 4 ; P ( ( + ( + 3 ;

Dettagli

Risonanza. Tracciare gli andamenti del modulo e della fase dell impedenza in funzione della frequenza f per il seguente bipolo: A R 1 R 2

Risonanza. Tracciare gli andamenti del modulo e della fase dell impedenza in funzione della frequenza f per il seguente bipolo: A R 1 R 2 6 Eercitazioni aggiuntive Eercizio 6. Tracciare gli andamenti del modulo e della fae dell impedenza in funzione della frequenza f per il eguente bipolo: A B [W]; [W]; [mf] Si calcoli l impedenza del bipolo

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica «Correzione Eonero 23/05/2019» Compito B Dario Maucci 28/05/2019 Traccia d eame (Eercizio 1 - Compito B) Dato il itema di controllo in figura u(t) + C() P 1 () + z + P 2 () y(t)

Dettagli

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale Tecnologie Informatiche per l Automazione Indutriale Prof. Gianmaria De Tommai Regolatori PID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno accademico N46

Dettagli

La trasformata di Fourier in Ottica

La trasformata di Fourier in Ottica Edoardo Milotti 5/11/2007 La traformata di Fourier in Ottica Queta nota contiene una breviima introduzione alle traformate di Fourier in Ottica 1. Il principio di Huygen Il principio di Huygen afferma

Dettagli

Politecnico di Milano

Politecnico di Milano Politecnico di Milano FONDAMENTI DI AUTOMATICA Coro di laurea in Ingegneria Getionale ez. A-D Prof. C. Piccardi prova parziale, 3//7 COGNOME: NOME: MATRICOLA: FIRMA: Vito del docente: PARTE A Voto totale

Dettagli

Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la

Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la Criterio di tabilità di Bode Sia dato un itema retroazionato con f.d.t. eprea F( H ( tramite la ripota in frequenza viene indicata come condizione di inneco dell intabilità la G ( j H ( j 0 cioè G ( j

Dettagli

Divisori e combinatori

Divisori e combinatori Diviori e combinatori Luca Vincetti a.a. - Diviori e combinatori La combinazione lineare di egnali differenti o, all invero, la uddiviione di un unico egnale in componenti divere fa parte della normale

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA Quando i oerva un atro nell'itante del uo paaggio al idiano dell'oervatore i parla di oervazioni idiane. Un atro, in

Dettagli

Uso della trasformata di Laplace per il calcolo della risposta

Uso della trasformata di Laplace per il calcolo della risposta Uo della traformata di Laplace per il calcolo della ripota Conigli generali (Aggiornato 7//) ) Si vuole qui richiamare l attenzione ul fatto che la preenza di zeri o di una truttura triangolare a blocchi

Dettagli

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 6

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 6 4 maggio 007 Eercitazione di Controlli Automatici n 6 a.a. 006/07 Si conideri il itema della eercitazione n 5 cotituito da un braccio robotico in rotazione, utilizzato per la movimentazione di oggetti.

Dettagli

Misure di microtremori Allegato 3

Misure di microtremori Allegato 3 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Udine Comune di Premariacco STUDIO GEOLOGICO TECNICO RELATIVO ALLA VARIANTE GENERALE n 4 AL PRGC VIGENTE Miure di microtremori Allegato 3 Dr. Maurizio

Dettagli

LEZIONE N 1. Richiami sui metodi di misura della sicurezza Metodo delle tensioni ammissibili Metodo semiprobabilistico agli stati limite

LEZIONE N 1. Richiami sui metodi di misura della sicurezza Metodo delle tensioni ammissibili Metodo semiprobabilistico agli stati limite LEZIONE N 1 Richiami ui metodi di miura della icurezza Metodo delle tenioni ammiibili Metodo emiprobabilitico agli tati limite Stato limite ultimo di ezioni in c.a. oggette a preofleione SLU per ezioni

Dettagli

Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 2)

Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 2) Eercitazioe 5 del coro di Statitica (parte ) Dott.a Paola Cotatii 5 Maggio Eercizio Per verificare l efficacia di u coro di tatitica vegoo cofrotati i redimeti medi di due campioi di tudeti di ampiezza

Dettagli

Teorema del Limite Centrale

Teorema del Limite Centrale Teorema del Limite Centrale Una combinazione lineare W = a 1 X + a Y + a 3 Z +., di variabili aleatorie indipendenti X,Y,Z, ciacuna avente una legge di ditribuzione qualiai ma con valori attei comparabili

Dettagli

Controlli Automatici LB Scenari di Controllo

Controlli Automatici LB Scenari di Controllo Prof. Carlo Roi DEIS-Univerità di Bologna Tel. 51 2932 Email: croi@dei.unibo.it UR: www-lar.dei.unibo.it/~croi 1. come vincoli ulla funzione d'anello 2. Scenari di controllo 3. inee guida per il progetto

Dettagli

1) Progettazione di codici ciclici. 2) Esercizi sui codici ciclici. Mauro De Sanctis corso di Informazione e Codifica Università di Roma Tor Vergata

1) Progettazione di codici ciclici. 2) Esercizi sui codici ciclici. Mauro De Sanctis corso di Informazione e Codifica Università di Roma Tor Vergata Argomenti della Lezione Progettazione di codici ciclici Eercizi ui codici ciclici Codici ciclici Oervazione: Se g divide ia m che n con m

Dettagli

Lezione XXI - 09/04/2003 ora 8:30-10:30 - Esercizi sulle perdite di carico - Originale di Berti Sara.

Lezione XXI - 09/04/2003 ora 8:30-10:30 - Esercizi sulle perdite di carico - Originale di Berti Sara. Lezione XXI - 09/04/00 ora 8:0-10:0 - Eercizi ulle perdite di carico - Originale di Berti Sara. Eercizio 1 Calcolare la potenza di una pompa necearia a far correre il fluido attravero un tubo collegato

Dettagli

Esperienza n 6: Pendolo di Kater

Esperienza n 6: Pendolo di Kater Eperienza n 6: Pendolo di Kater Sperimentatori: Marco Erculiani (N maricola 4549 v.o.) Ivan Noro (N matricola 458656 v.o.) Materiale a dipoizione: I materiali utilizzati per queta eperienza ono: Un pendolo

Dettagli

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ]

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ] 41 1. Calcolo dell armatura longitudinale delle travi in funzione delle azioni riultanti dall analii; 2. Calcolo dell armatura a taglio delle travi in funzione del taglio dovuto ai momenti reitenti delle

Dettagli

Sali poco solubili e ph

Sali poco solubili e ph Sali poco olubili e ph Il catione o l anione di un ale poco olubile poono eere a loro volta un acido o una bae debole. Di coneguenza le condizioni di ph della oluzione poono influenzarne la olubilità,

Dettagli

Sistemi a segnali campionati

Sistemi a segnali campionati Capitolo. INRODUZIONE 6. Sitemi a egnali campionati Si conideri il eguente itema lineare tempo continuo: G() : ẋ(t) Ax(t)+Bu(t) y(t) Cx(t) U() G() Y() Se i inerice un ricotruttore di ordine zero H () e

Dettagli

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante PPUNTI DI ELETTNIC FILTI TTII 6 Campi di applicazione I filtri nel ettore dell elettronica ono utilizzati per : attenuare i diturbi, il rumore e le ditorioni applicati al egnale utile; eparare due egnale

Dettagli

CAMPIONAMENTO - ALCUNI TERMINI CHIAVE

CAMPIONAMENTO - ALCUNI TERMINI CHIAVE CAMPIONAMENTO - ALCUNI TERMINI CHIAVE POPOLAZIONE = qualsiasi insieme di oggetti (unità di analisi) di ricerca N = ampiezza della popolazione PARAMETRI = caratteristiche della popolazione [media, proporzione

Dettagli

Prova del 30 Giugno Si consideri il seguente sistema dinamico a tempo continuo: Esercizio 1 = + + U

Prova del 30 Giugno Si consideri il seguente sistema dinamico a tempo continuo: Esercizio 1 = + + U Prova del Giugno 4 Eercizio. Si conideri il eguente itema dinamico a tempo continuo: x () t α x() t + u() t x () t x() t u() t x () t x() t x() t ( + α) x() t + u() t yt () x() t.a Si calcoli la funzione

Dettagli

Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 84 dell Italia nordoccidentale. Le luci dei ponti ad arcata ingola

Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 84 dell Italia nordoccidentale. Le luci dei ponti ad arcata ingola Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 83 LE IPOLOGIE COSRUIVE 1 Introduzione Una caratteritica del itema ferroviario italiano è che è tato in gran parte cotruito

Dettagli

Funzioni razionali proprie

Funzioni razionali proprie Funzioni razionali proprie Riga 5: P n P αk αkt n e = R α k k k e = = Q Q' α k α t k P e Q ono polinomi di Il grado di P è inferiore a quello di Q α k k=,..n ono gli zeri tutti emplici di Q R α = P α α

Dettagli

x = 59.1 indice di depurazione della creatinina s = 25.6 n = 211

x = 59.1 indice di depurazione della creatinina s = 25.6 n = 211 ESERCIZIO pag.207 7.2.1 Dati x 59.1 indice di depurazione della creatinina 25.6 n 211 X valori dell indice di depurazione della creatinina in pazienti con malignità divere dalla leucemia È poibile concludere

Dettagli

La nomenclatura degli idrocarburi saturi

La nomenclatura degli idrocarburi saturi La nomenclatura degli idrocarburi aturi A parte i primi quattro termini, il nome degli alcani è cotituito da un prefio numerico eguito dal uffio -ano; coì la molecola con cinque atomi di carbonio i chiama

Dettagli

Curva granulometrica. Diametro (cm)

Curva granulometrica. Diametro (cm) Eercitazione: itemazione a gradinata di un tratto di torrente montano In un torrente montano è in atto un fenomeno eroivo che provoca un abbaamento del fondo in un tratto che ha una lunghezza di 00 m ed

Dettagli

Ottica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della velocità della luce con lo specchio ruotante secondo il metodo di Foucault e Michelson

Ottica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della velocità della luce con lo specchio ruotante secondo il metodo di Foucault e Michelson Ottica LEYBOLD Schede di fiica Velocità della luce Miura con il metodo di Foucault/Michelon LEYBOLD Schede di fiica Determinazione della velocità della luce con lo pecchio ruotante econdo il metodo di

Dettagli

Sviluppo di metodologie innovative per il calcolo della pericolosità sismica del territorio nazionale

Sviluppo di metodologie innovative per il calcolo della pericolosità sismica del territorio nazionale Relazione Tecnico Scientifica relativa alla convenzione ul tema Sviluppo di metodologie innovative per il calcolo della pericoloità imica del territorio nazionale Relazione concluiva Dario Albarello e

Dettagli

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017 SEGNALI E SISTEMI 31 agoto 2017 Eercizio 1. [3+3+3+4 punti] Si conideri il modello ingreo/ucita LTI e cauale decritto dalla eguente equazione differenziale: dove a è un parametro reale. d 2 v(t) 2 +(1

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA. 1J = 1N 1m

LAVORO ED ENERGIA. 1J = 1N 1m ppunti di fiica LVORO ED ENERGI LVORO Nel linguaggio cientifico il termine lavoro ha un ignificato ben precio e talvolta divero da quello che queto termine aume nel linguaggio quotidiano. In fiica il concetto

Dettagli