Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la"

Transcript

1 Criterio di tabilità di Bode Sia dato un itema retroazionato con f.d.t. eprea F( H ( tramite la ripota in frequenza viene indicata come condizione di inneco dell intabilità la G ( j H ( j 0 cioè G ( j H ( j da cui le due relazioni in modulo e fae verificate per uno o più valori di : G ( j H ( j G ( j H( j 80 In realtà affinché le ocillazioni poano autooteneri deve riultare che il guadagno d anello ia maggiore di uno: G ( j H ( j Il metodo per verificare le precedenti (itema intabile è quindi il eguente: tracciare la f.d.t. ad anello aperto trovare, e eitono, gli intervalli in cui il modulo in db è poitivo e la fae è 80 Si deduce che: e non eite neun intervallo a 80, il itema ad anello chiuo è certamente tabile e eite, occorre valutare e il modulo corripondente è poitivo Eempi j H ( j T > 0 la fae non potrà mai diventare -80 : il itema ad anello chiuo è certamente tabile. j H ( j > 0 T T il valore in cui la fae raggiunge 80 è per, quindi il itema è certamente tabile 3 con le ipotei precedenti, la fae raggiunge i 80 già tra i due poli, quindi occorre controllare il egno del modulo. j H ( j > 0 T T

2 eti compenatrici Concluioni: n poli e/o zeri in GH Stabilità del itema Uno Certamente tabile Due non nulli Certamente tabile Due nulli Potenzialmente intabile Tre o più Potenzialmente intabile A volte è poibile oervare olo il diagramma del modulo, in quanto e per un tratto prolungato (in pratica un paio di decadi la pendenza aume: Pendenza -0 db/dec +0 db/dec -40 db/dec Fae tendente a Dato che la zona critica della tabilità i manifeta in corripondenza del modulo unitario, i può accettare il criterio di Bode emplificato, che conente di valutare la ola pendenza di attraveramento del modulo: con 0 db/dec non ci ono problemi di tabilità (fae tende a 90, con 40 db/dec il itema potrebbe diventare intabile (fae tende aintoticamente a 80 che potrebbe uperare in eguito, quando riulta 60 db/dec certamente i ha intabilità (fae tendente a 70. I valori comunemente accettati per la tabilità ono: m φ = 80 + arg[jω c H(jω c ] > 30 m G = jω π H(jω π db = 0 0 db I due parametri vengono detti margine di fae e di guadagno, il valore c è la pulazione di croover (dove il modulo taglia l ae delle mentre è la pulazione in corripondenza della fae pari a -80. Eempio con Matlab Sia data la funzione = 00 ( + 0,( + 5( + 00 di un itema retroazionato unitariamente. Trovare i margini di guadagno e fae. - -

3 eti compenatrici >> num=00 >> den=conv([0. ],conv([5 ],[00 ] den = >> g=tf(num,den ^ ^ >> margin(g La ripota è pertanto mg = db ed m = 3, - 3 -

4 eti compenatrici eti di compenazione Sia data una f.d.t. nella forma F ( j m i g j Si voglia modificare la natura di queta epreione in modo da j zi n j i pi aumentare il margine di guadagno: occorre aumentare il modulo laciando inalterata la fae: i moltiplica per un fattore reale poitivo maggiore di aumentare il margine di fae: i deve laciare inalterato il modulo variando la fae che può eere anticipata o ritardata. Le funzioni ad hoc ono del tipo j j j j per il ritardo e per l anticipo, che hanno modulo unitario; per motivi realizzativi (in genere i tratta di reti C i adottano le con b > a. a b j a j b aumentare entrambi: la funzione è del tipo per l anticipo e j j a b j j a b j b per il ritardo j a con ab = ab. Il progetto di una rete di compenazione inizia dalla conocenza dei parametri da modificare nella rete originaria; e queta è rappreentata dalla, i procede:. diegnare il diagramma di Bode della. individuare la zona di intervento (dove oddifa e dove no le pecifiche 3. ottenere una prima indicazione dell azione da condurre 4. celta della rete di compenazione 5. verifica della attinenza alle pecifiche 6. in cao contrario ritornare al punto 4 Si ricorda che occorre per praticità upporre che in una rete retroazionata ia GH >>, quindi riverificare alla fine. Le reti da utilizzare ono le eguenti: - 4 -

5 eti compenatrici ete ritardatrice (phae lag Vu ( C V ( i C C C ed eendo > i diagrammi di Bode e polare riultano: Le due pezzate hanno uno zero p C( z ed un polo C Caratteritiche: l azione della rete è di fornire un ritardo di fae mai uperiore ai 90 ; le altre proprietà: migliora le caratteritiche del itema in baa frequenza; migliora il grado di tabilità riduce la banda paante e quindi aumenta il tempo di ripota del itema compenato perché provoca la diminuzione della pulazione di taglio

6 eti compenatrici ete anticipatrice (phae lead C C C V V G i u ( ( ( qui riulta > e < : i diagrammi di Bode e polare riultano: Le due pezzate hanno uno zero C z ed un polo C p, la cotante è Caratteritiche: l azione della rete è di fornire un anticipo di fae mai uperiore ai 90 ; le altre proprietà: migliora le caratteritiche del itema in alta frequenza; migliora il margine di tabilità aumenta la rapidità della ripota perché provoca l aumento della pulazione di taglio del itema compenato introduce un attenuazione riduce il guadagno tatico

7 eti compenatrici ete a ella (phae lead-lag Vu ( V ( i C C C C C C C C C C C C C T T Affinché la rete ia correttamente poizionata ul diagramma di Bode deve eere T > > > T riulta pure dalle poizioni fatte che = T T come pure T + T > + p < z < z < p viluppando i numeratori ed i denominatori i hanno le eguenti + ( = ( + T( + T = T T + (T + T + quindi TT = e T + T =

Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la

Criterio di stabilità di Bode. tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità la Criterio di stabilità di Bode Sia dato un sistema retroazionato con f.d.t. espressa da: F s = G(s) + G s H(s) tramite la risposta in frequenza viene indicata come condizione di innesco dell instabilità

Dettagli

COSTRUZIONE GRAFICA ASINTOTICA DEI FATTORI 1/(1+T) E T/(1+T) T T. non compensata compensata H V

COSTRUZIONE GRAFICA ASINTOTICA DEI FATTORI 1/(1+T) E T/(1+T) T T. non compensata compensata H V COSTRUZIONE GRAFICA ASINTOTICA DEI FATTORI /(+T) E T/(+T) vˆ = = G G vg c vg vˆ + T vˆ g + G g c vref T + vˆ H + T vˆ ref Z ref c out iˆ Z load out + T iˆ load T non compenata compenata H ( ) Gvd ( ) V

Dettagli

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07 6 marzo 007 Eercitazione di Controlli Automatici n a.a. 006/07 Riferendoi al itema di controllo della temperatura in un locale di piccole dimenioni dicuo nella eercitazione precedente, e di eguito riportato:.

Dettagli

Compito di Fondamenti di Automatica settembre 2006

Compito di Fondamenti di Automatica settembre 2006 Compito di Fondamenti di Automatica ettembre 2006 Eercizio 1. Si conideri lo chema di figura (operazionale ideale, eccetto per il guadagno che puó eere definito da una G(), reitenze uguali, condenatori

Dettagli

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso.

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso. 5 Luglio 3 econda prova Sia dato un itema dinamico con funzione di traferimento G(), i cui diagrammi di Bode, del modulo e della fae, ono di eguito rappreentati: 6 Bode Diagram Phae (deg) Magnitude (db)

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c 2 ; P 1 1( ( + 4 ; P 2 ( ( + 1 (

Dettagli

ẋ 2 = x 1 10x u y = x 1 + x 2 [

ẋ 2 = x 1 10x u y = x 1 + x 2 [ Soluzione dell appello del 16 luglio 212 1. Si conideri il itema lineare decritto dalle eguenti equazioni: 1.1 Trovare le condizioni iniziali x() = ẋ 1 = x 1 ẋ 2 = x 1 1x 2 1u = x 1 x 2 [ x1, x 2, aociato

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c ; P 1 1( ( + 4 ; P ( ( + ( + 3 ;

Dettagli

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a Controlli Automatici (AUT) - 9AKSBL Funzioni compenatrici elementari Progetto di controllori in cacata Struttura di controllo con compenazione in cacata d a r + + e + C () + u + G() y - d y + dt + L obiettivo

Dettagli

Sistemi di controllo

Sistemi di controllo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 15 luglio 2014 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

1 = (parabola unitaria) si determini l errore di regolazione a regime:

1 = (parabola unitaria) si determini l errore di regolazione a regime: A - Tet d ingreo alla Prova Scritta di Controlli Automatici A del Ottobre 00 ( + ) ( ) + ) Dato un itema dinamico Σ con funzione di traferimento T() crivere i modi di Σ : ( + ) + 9 t { modi di Σ } {, tt,,

Dettagli

Controllori PID. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada

Controllori PID. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada Controllori Fondamenti di Automatica rof. Silvia Strada efinizione controllori (ad azione roporzionale, ntegrale e erivativa) ono caratterizzati (idealmente) dalla legge di controllo: u ( t ) e( t ) e(

Dettagli

K c s h. P(s) 1/K d. U(s) + Y(s)

K c s h. P(s) 1/K d. U(s) + Y(s) Eame di Fondamenti di Automatica Coro di Laurea Vecchio Ordinamento in Ingegneria Elettronica febbraio 3 Compito A Cognome: Nome Matricola: Email:. Ricavare la funzione di traferimento tra u ed y nel eguente

Dettagli

Il Luogo delle Radici

Il Luogo delle Radici Il Luogo delle Radici Il luogo delle radici è un procedimento, otanzialmente grafico, che permette di analizzare come varia il poizionamento dei poli di un itema di controllo in retroazione al variare

Dettagli

ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST

ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST PROPRIETÀ DEI SISTEMI IN RETROAZIONE U E G () H () Si fa riferimento ad un generico itema in retroazione con funzione di traferimento a ciclo chiuo.

Dettagli

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di Controllo Controlli Automatici Ho uperato la Parte A in data(mee/anno) Intendo volgere la teina con Matlab/Simulink Sitemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte

Dettagli

Corso Tecnologie dei Sistemi di Controllo. Controllo PID

Corso Tecnologie dei Sistemi di Controllo. Controllo PID Coro Controllo PID Ing. Valerio Scordamaglia Univerità Mediterranea di Reggio Calabria, Loc. Feo di Vito, 896, RC, Italia D.I.M.E.T. : Dipartimento di Informatica, Matematica, Elettronica e Traporti Struttura

Dettagli

Esame di FONDAMENTI di AUTOMATICA Compito B (Nuovo ordinamento) 16 Giugno 2008 (Bozza di soluzione)

Esame di FONDAMENTI di AUTOMATICA Compito B (Nuovo ordinamento) 16 Giugno 2008 (Bozza di soluzione) Eame di FONDAMENTI di AUTOMATICA Compito B (Nuovo ordinamento 6 Giugno 28 (Bozza di oluzione NB. Si coniglia vivamente di ripaare anche argomenti non trettamente inerenti la materia oggetto della prova

Dettagli

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 2 febbraio 213 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2015/16. Diagrammi di Bode

Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2015/16. Diagrammi di Bode 1 Coro di Fondamenti di Automatica A.A. 015/16 Diagrammi di Bode Prof. Carlo Coentino Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Univerità degli Studi Magna Graecia di Catanzaro tel: 0961-3694051

Dettagli

1. (solo nuovo ordinamento e diploma) Dato il sistema di controllo raffigurato, con

1. (solo nuovo ordinamento e diploma) Dato il sistema di controllo raffigurato, con Eame di Fondamenti di Automatica Coro di Laurea Nuovo e Vecchio Ord. in Ingegneria Elettronica Simulazione 9 Novembre 7 Cognome: Nome Matricola: E-mail: 1. (olo nuovo ordinamento e diploma) Dato il itema

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica «Correzione Eonero 23/05/2019» Compito B Dario Maucci 28/05/2019 Traccia d eame (Eercizio 1 - Compito B) Dato il itema di controllo in figura u(t) + C() P 1 () + z + P 2 () y(t)

Dettagli

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici Figura 1: Schema di un montacarichi.

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici Figura 1: Schema di un montacarichi. Regolazione e Controllo dei Sitemi Meccanici 7-7-28 Figura : Schema di un montacarichi. Il itema in figura, cotituito da un motore elettrico azionante un verricello dove è avvolto un cavo di materiale

Dettagli

Lezione 11. Progetto del controllore

Lezione 11. Progetto del controllore Lezione Progetto del controllore Specifiche di progetto Conideriamo nuovamente un itema di controllo in retroazione: d y + + + y () G() + + n Fig : Sitema di controllo Supporremo aegnata la funzione di

Dettagli

COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 2014

COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 2014 COMPITO DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria dell Informazione 18 Luglio 14 Eercizio 1. [9 punti] Si conideri il modello ingreo/ucita a tempo continuo avente la eguente funzione di traferimento: ( 2 + 1)(

Dettagli

Punto 1 Il sistema proposto di tipo retroazionato può essere rappresentato con lo schema a blocchi riportato in Fig. 1.

Punto 1 Il sistema proposto di tipo retroazionato può essere rappresentato con lo schema a blocchi riportato in Fig. 1. Pag. di SOLUZIONE dei primi 4 punti richieti dalla Prova. Leggo bene il teto e poi? La mia Maetra mi diceva empre: Prima la figura. Punto Il itema propoto di tipo retroazionato può eere rappreentato con

Dettagli

Pertanto la funzione di trasferimento complessiva in catena aperta (open-loop) W(S) del sistema di controllo sarà data da:

Pertanto la funzione di trasferimento complessiva in catena aperta (open-loop) W(S) del sistema di controllo sarà data da: M045 - EAME DI TATO 20 ) chema a blocchi e funzione di traferimento in catena aperta W() Il itema di controllo può eere chematizzato con il eguente chema a blocchi: dove: KP 3.2. V V Greg( ) KP (f.d.t.

Dettagli

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 5 febbraio 214 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

Specifiche sulla banda passante negli amplificatori a microonde

Specifiche sulla banda passante negli amplificatori a microonde pecifiche ulla banda paante negli amplificatori a microonde Gli amplificatori a microonde trattano egnali modulati, il cui pettro ha in genere una etenione B molto minore della frequenza centrale f 0 (portante).

Dettagli

Esercizio. Il circuito di figura rappresenta un filtro passa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di trasferimento, sapendo che

Esercizio. Il circuito di figura rappresenta un filtro passa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di trasferimento, sapendo che Eercizio Clae 5ª Elettronici Materia Sitemi Argomento Funzioni di traferimento Il circuito di figura rappreenta un filtro paa-banda. Dopo aver ricavato la funzione di traferimento, apendo che R = 2k Ω

Dettagli

Prova del 30 Giugno Si consideri il seguente sistema dinamico a tempo continuo: Esercizio 1 = + + U

Prova del 30 Giugno Si consideri il seguente sistema dinamico a tempo continuo: Esercizio 1 = + + U Prova del Giugno 4 Eercizio. Si conideri il eguente itema dinamico a tempo continuo: x () t α x() t + u() t x () t x() t u() t x () t x() t x() t ( + α) x() t + u() t yt () x() t.a Si calcoli la funzione

Dettagli

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010 Eercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/200 Eercizio. Dato il eguente chema, in cui gli amplificatori operazionali ono uppoti ideali, i calcoli la funzione di traferimento G() tra v in (t) e v out

Dettagli

Lezione 18. Analisi delle prestazioni

Lezione 18. Analisi delle prestazioni ezione 8. nalii delle pretazioni di itemi i retroazionati i c Senitività F. Previdi - utomatica - ez. 8 Schema. nalii tatica di S ripota allo calino 2. nalii tatica di S ripota alla rampa 3. Tabelle valori

Dettagli

ESERCIZI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Gianluigi Pillonetto 21 NOVEMBRE d 2 (t) r(t) e(t) y(t) C(s)G(s)

ESERCIZI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Gianluigi Pillonetto 21 NOVEMBRE d 2 (t) r(t) e(t) y(t) C(s)G(s) ESERCIZI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Gianluigi Pillonetto 2 NOVEMBRE 206 Ex. Si conideri il itema di controllo d (t) d 2 (t) C()G() K Calcolare le funzioni di traferimento che legano le eguenti coppie

Dettagli

Lezione 18. Stabilità di sistemi retroazionati. F. Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 18 1

Lezione 18. Stabilità di sistemi retroazionati. F. Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 18 1 Lezione 18. Stabilità di itemi retroazionati F. Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 18 1 Schema 1. Stabilità di itemi retroazionati 2. Diagramma di Nyquit 3. Criterio di Nyquit 4. Etenioni del Criterio

Dettagli

SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei sistemi in retroazione

SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei sistemi in retroazione SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei itemi in retroazione R E C G + - Y H G rappreenta il regolatore, l'amplificatore di potenza, l'attuatore ed il itema controllato e prende il

Dettagli

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017 SEGNALI E SISTEMI 31 agoto 2017 Eercizio 1. [3+3+3+4 punti] Si conideri il modello ingreo/ucita LTI e cauale decritto dalla eguente equazione differenziale: dove a è un parametro reale. d 2 v(t) 2 +(1

Dettagli

Sistemi di controllo

Sistemi di controllo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 11 ettembre 2014 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

Fondamenti di Automatica per Ing. Elettrica

Fondamenti di Automatica per Ing. Elettrica Fondamenti di Automatica per Ing. Elettrica Prof. Patrizio Colaneri 2 Seconda prova in itinere del 22 Gennaio 28 Cognome Nome Matricola Firma Durante la prova non è conentita la conultazione di libri,

Dettagli

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n 3 Coro di Laurea in Ingegneria dell Automazione Facoltà di Ingegneria Univerità degli Studi di alermo Caratteritiche e predipoizione dei regolatori ID 1 Introduzione

Dettagli

coeff. della 1 colonna sono diversi da 0 il sistema è asintoticamente stabile;

coeff. della 1 colonna sono diversi da 0 il sistema è asintoticamente stabile; Sitemi Dinamici: Induttore: i = x, v = Lx Condenatore: i = Cx, v = x x = x x = p Maa: x =, dove x u = v M u = F x = x Ocillatore meccanico: x = (Kx M Dx + u), dove Pendolo: x = x x = g l in x + ml u k

Dettagli

Esercitazioni di Controlli Automatici L-A

Esercitazioni di Controlli Automatici L-A Eercitazioni di Controlli Automatici L-A Progetto di un regolatore Data le eguente funzione di traferimento G(): G() = + 0 3 + 7. 2 + 0.7 + () i richiede di progettare un regolatore R() che poto in cacata

Dettagli

I sistemi retroazionati. Per lo studio si può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere standard i risultati:

I sistemi retroazionati. Per lo studio si può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere standard i risultati: I itemi retroazionati Facciamo riferimento allo chema a blocchi: Per lo tudio i può utilizzarne uno a reazione unitaria per rendere tandard i riultati: i due ono equivalenti: infatti il primo ha una f.d.t.

Dettagli

Controlli Automatici LB Scenari di Controllo

Controlli Automatici LB Scenari di Controllo Prof. Carlo Roi DEIS-Univerità di Bologna Tel. 51 2932 Email: croi@dei.unibo.it UR: www-lar.dei.unibo.it/~croi 1. come vincoli ulla funzione d'anello 2. Scenari di controllo 3. inee guida per il progetto

Dettagli

Sistemi di Regolazione

Sistemi di Regolazione Sitemi di Regolazione (vedi Marro Par. 6.9) (Vedi anche e. realizzati in Working Model 2D ed il file PD2.vi realizzato con LabView) Regolatori tandard Metodo di Ziegler - Nichol 3/9/2 G.U -FdA- U() = cotante

Dettagli

Fondamenti di Automatica Figura 1: Schema di centrifuga industriale: a) vista in assonometria b) vista frontale.

Fondamenti di Automatica Figura 1: Schema di centrifuga industriale: a) vista in assonometria b) vista frontale. Fondamenti di Automatica 6-9-26 Figura : Schema di centrifuga indutriale: a) vita in aonometria b) vita frontale. A In Fig..a è riportato lo chema emplificato di una centrifuga orizzontale indutriale di

Dettagli

CONTROLLO DIGITALE LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A.

CONTROLLO DIGITALE LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A. LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 7/8 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A. 7/8 APPELLO 9//8 Sia aegnata la eguente equazione alle differenze: y(k).3679y(k ) +.3679y(k ) =.3679u(k

Dettagli

Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 1

Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 1 Lezione 9. Schemi di controllo avanzati parte prima F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 9 Schema. Regolatori in anello aperto Controllo multivariabile:. Regolatori di diaccoppiamento 3. Controllo

Dettagli

PROGETTO DELLA FUNZIONE ANTICIPATRICE. Per progettare la funzione anticipatrice bisogna tenere conto delle due osservazioni:

PROGETTO DELLA FUNZIONE ANTICIPATRICE. Per progettare la funzione anticipatrice bisogna tenere conto delle due osservazioni: 7 Capitolo PROGETTO ELLA FUNZIONE ANTICIPATRICE Per progettare la funzione anticipatrice biogna tenere conto delle due oervazioni: 1. Occorrerà ceglierla in modo da introdurre il recupero di fae ϕ neceario.

Dettagli

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso Modellitica e controllo PID di un pendolo invero Note per le lezioni del coro di Controlli Automatici - A.A. 2009/0 Prof.a Maria Elena Valcher Modellitica Un ata di maa m è incernierata ad un carrello

Dettagli

SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I

SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof Bittanti, BIO A-K) Settembre Si conideri il eguente itema dinamico a tempo continuo decritto mediante chema a blocchi: ut () _ yt () 9 a Si calcoli la funione

Dettagli

Esercizio 1. (1 + ω 2 π ) 3 1 8

Esercizio 1. (1 + ω 2 π ) 3 1 8 Esercizio Trovare i margini di stabilità della funzione ad anello aperto GH = ( + s) 3 Studio analitico Valutiamo modulo e fase: GH = ( + ω 2 ) 3 2 φ(gh) = 3arctan (ω) Imponendo le condizioni per trovare

Dettagli

10 (1 + s)(1 + 0,5s)(1 + 0,1s)

10 (1 + s)(1 + 0,5s)(1 + 0,1s) Es. ) La f.d.t. diretta di un sistema a retroazione unitaria vale G s = ( + s)( +,5s)( +,s) Migliorare la stabilità del sistema con l impiego di una rete ritardatrice senza modificare il guadagno statico.

Dettagli

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 6

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 6 4 maggio 007 Eercitazione di Controlli Automatici n 6 a.a. 006/07 Si conideri il itema della eercitazione n 5 cotituito da un braccio robotico in rotazione, utilizzato per la movimentazione di oggetti.

Dettagli

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4 Appunti di Controlli Automatici 1 Capitolo 5 parte II Il contorno delle radici Introduzione... 1 Eempio di cotruzione del contorno delle radici... 1 Eempio... 4 Introduzione Il procedimento per la cotruzione

Dettagli

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno Voto Cognome/Nome & No. Matricola FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A. 25 26) Coro di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno PROVA DEL 8 SETTEMBRE

Dettagli

Lezione 17. Introduzione ai sistemi di controllo. F. Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 17 1

Lezione 17. Introduzione ai sistemi di controllo. F. Previdi - Fondamenti di Automatica - Lez. 17 1 Lezione 17. Introuzione ai itemi i controllo F. Previi - Fonamenti i Automatica - Lez. 17 1 Schema 1. Sitemi i controllo in anello aperto e in anello chiuo 2. Requiiti i un itema i controllo 3. Analii

Dettagli

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante PPUNTI DI ELETTNIC FILTI TTII 6 Campi di applicazione I filtri nel ettore dell elettronica ono utilizzati per : attenuare i diturbi, il rumore e le ditorioni applicati al egnale utile; eparare due egnale

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI L-B ESERCIZI SUL CONTROLLO IN RETROAZIONE

CONTROLLI AUTOMATICI L-B ESERCIZI SUL CONTROLLO IN RETROAZIONE CONTROLLI AUTOMATICI L-B ESERCIZI SUL CONTROLLO IN RETROAZIONE Ing. Nicola Diolaiti DEIS-Univerità di Bologna Tel. 5 29379 / 68 e-mail: ndiolaiti@dei.unibo.it http://www-lar.dei.unibo.it/people/ndiolaiti

Dettagli

Stabilità e punti di equilibrio

Stabilità e punti di equilibrio Capitolo 4 Stabilità e punti di equilibrio 4. Stabilità di un itema epreo da un equazione di tato Si è motrato come un itema poa eere epreo con il itema cotituito dalle equazioni 3.6 e 3.7 ovvero: X()

Dettagli

Tecnologie HW per TLC

Tecnologie HW per TLC ICT Center of Excellence For Reearch, Innovation, Education, and life-long long Learning Politecnico di Milano Tecnologie HW per TLC Circuiti a Microonde (II Lezione) Docente: Macchiarella Giueppe Politecnico

Dettagli

Controllo in retroazione: Progetto e Sintesi Regolatori. Prof. Laura Giarré

Controllo in retroazione: Progetto e Sintesi Regolatori. Prof. Laura Giarré Controllo in retroazione: Progetto e Sintesi Regolatori Prof. Laura Giarré Laura.Giarre@UNIMORE.IT https://giarre.wordpress.com/ca/ Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici

Dettagli

Controllo in retroazione: Analisi e Sensitività. Prof. Laura Giarré https://giarre.wordpress.com/ca/

Controllo in retroazione: Analisi e Sensitività. Prof. Laura Giarré https://giarre.wordpress.com/ca/ Controllo in retroazione: Analisi e Sensitività Prof. Laura Giarré Laura.Giarre@UNIMORE.IT https://giarre.wordpress.com/ca/ Progetto Reti Correttrici CA 217 218 Prof. Laura Giarré 2 Regolatori standard

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo. RETI CORRETTRICI

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo.  RETI CORRETTRICI SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html RETI CORRETTRICI Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti

Dettagli

1/s. 1/s = ,43. Con questa scelta dei generatori possiamo utilizzare ancora la formula di Millman: + s

1/s. 1/s = ,43. Con questa scelta dei generatori possiamo utilizzare ancora la formula di Millman: + s 5. ipota forzata. ircuito imbolico: / / /( on la traformazione del generatore di corrente i ha lo chema eguente. / / /( Formula di Millman: dove p j, ( j ( j ( ( 5 [( ] 8 8,4. t 5 t Antitraformata: v(

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale RETI CORRETTRICI

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale  RETI CORRETTRICI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm RETI CORRETTRICI Ing. Federica Grossi Tel. 59 256333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Fondamenti di automatica. Fondamenti di automatica. Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale (Vecchio Ordinamento) Raccolta di temi d esame

Fondamenti di automatica. Fondamenti di automatica. Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale (Vecchio Ordinamento) Raccolta di temi d esame Fondamenti di automatica (Prof Rocco) Coro di Laurea in Ingegneria Aeropaziale (Vecchio Ordinamento) Fondamenti di automatica (Prof Rocco) Appello del Cognome: Nome: Raccolta di temi d eame Matricola:

Dettagli

Luogo delle radici Ing. Alessandro Pisano

Luogo delle radici Ing. Alessandro Pisano Controlli autoatici uogo delle radici Ing. Aleandro iano piano@diee.unica.it Il luogo delle radici nace per riolvere il eguente problea: Dati due polinoi () e (), deterinare coe variano, al variare del

Dettagli

Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria

Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria Definizione delle pecifiche per un itema di controllo a retroazione unitaria Obiettivi del controllo Il itema di controllo deve eere progettato in modo da garantire un buon ineguimento dei egnali di riferimento

Dettagli

la fdt ha i poli: p 1 =-3; p 2 =+4; p 3 =-6. Essendo presente un polo positivo p 2 =+4 il sistema è instabile.

la fdt ha i poli: p 1 =-3; p 2 =+4; p 3 =-6. Essendo presente un polo positivo p 2 =+4 il sistema è instabile. ESERCIZI SVOLTI SUL CRITERIO DI BODE GRUPPO A Stabilire in base ai valori dei poli, se le seguenti fdt riferite a sistemi controreazionati ad anello chiuso, caratterizzano sistemi stabili: ESERCIZIO 1

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm RETI CORRETTRICI Ing. Luigi

Dettagli

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist I.T.I. Modesto PANETTI B A R I Via Re David, 186-70125 BARI 080-542.54.12 - Fax 080-542.64.32 Internet http://www.itispanetti.it email : BATF05000C@istruzione.it INTRODUZIONE STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo

Dettagli

arctan( ) arctan( ) arctan( )

arctan( ) arctan( ) arctan( ) La funzione di trasferimento d anello assegnata (senza rete di compensazione) è L GH 1000 L(s) = ---------------------------------------------------- => sostituendo s con jω ω = 2πf (1+s/2π100) (1+s/2π1000)

Dettagli

Corso di Microonde II

Corso di Microonde II POLITECNICO DI MILANO Coro di Microonde II Lezi n. 4: Progetto amplificatori Lineari a ingolo tadio Progetto di Amplificatori con dipoitivi potenzialmente intabili Nel cao di dipoitivi potenzialmente intabili,

Dettagli

ANALISI SISTEMATICA DEL PCPC PER IL PROGETTO DELLE RETI CORRETTRICI

ANALISI SISTEMATICA DEL PCPC PER IL PROGETTO DELLE RETI CORRETTRICI ANALISI SISTEMATICA DEL PCPC PER IL PROETTO DELLE RETI CORRETTRICI - la variabile di controllo è i c t; - il leame fra dt e i c t non è diretto, ma dipende dalle correnti e tenioni del convertitore e dal

Dettagli

Progetto di reti correttrici e controllori PID e traduzione nel discreto con il metodo di emulazione

Progetto di reti correttrici e controllori PID e traduzione nel discreto con il metodo di emulazione Progetto di reti correttrici e controllori PID e traduione nel dicreto con il metodo di emulaione Eerciio. Si conideri lo chema di controllo rappreentato in figura dove P () = con a = 40. a + r(t) + S

Dettagli

14. Reti Correttrici. Controlli Automatici

14. Reti Correttrici. Controlli Automatici 14. Reti Correttrici Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Alessio Levratti ARSControl - DISMI - Università di Modena e Reggio Emilia E-mail: {nome.cognome}@unimore.it http://www.arscontrol.org/teaching

Dettagli

Esempi Calcolo Antitrasformate

Esempi Calcolo Antitrasformate Eempi Calcolo Antitraformate Note per il Coro di FdA - Info April, 05 Il punto focale del coiddetto metodo di Heaviide per l antitraformazione di un egnale regolare a traformata razionale conite nel riconocere

Dettagli

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno Voto Cognome/Nome & No. Matricola FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A. 5 6) Coro di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno PROVA DEL 6 GENNAIO 7 Ripondere

Dettagli

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard. lead) Rete di Anticipo (phase( SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard. lead) Rete di Anticipo (phase( SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html RETI CORRETTRICI Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti

Dettagli

Prestazioni di sistemi di controllo con feedback. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada

Prestazioni di sistemi di controllo con feedback. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada Pretazioni di itemi di controllo con feedback Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada Sommario Requiiti dinamici Pretazioni dinamiche Requiiti tatici Pretazioni tatiche 2 Ipotei di bae - w - y Nello

Dettagli

Risonanza. Tracciare gli andamenti del modulo e della fase dell impedenza in funzione della frequenza f per il seguente bipolo: A R 1 R 2

Risonanza. Tracciare gli andamenti del modulo e della fase dell impedenza in funzione della frequenza f per il seguente bipolo: A R 1 R 2 6 Eercitazioni aggiuntive Eercizio 6. Tracciare gli andamenti del modulo e della fae dell impedenza in funzione della frequenza f per il eguente bipolo: A B [W]; [W]; [mf] Si calcoli l impedenza del bipolo

Dettagli

Uso della trasformata di Laplace per il calcolo della risposta

Uso della trasformata di Laplace per il calcolo della risposta Uo della traformata di Laplace per il calcolo della ripota Conigli generali (Aggiornato 7//) ) Si vuole qui richiamare l attenzione ul fatto che la preenza di zeri o di una truttura triangolare a blocchi

Dettagli

Un sistema reazionato può essere schematizzato come combinazione di due blocchi lineari e di un circuito sommatore, così come mostrato in Fig.

Un sistema reazionato può essere schematizzato come combinazione di due blocchi lineari e di un circuito sommatore, così come mostrato in Fig. STILITÀ DEI CIRCUITI REIONTI Introduzione Un itema reazionato può eere chematizzato come combinazione di due blocchi lineari e di un circuito ommatore, coì come motrato in Fig.: E U Σ Fig.: chema a blocchi

Dettagli

Filtri attivi 1 V R 1. Dell op.amp. V o. V i. H db

Filtri attivi 1 V R 1. Dell op.amp. V o. V i. H db Filtri attivi Filtri attivi Un filtro attivo del primo ordine (paa BASSO o paa ALTO) può eere realizzato collegando, all'ingreo di un amplificatore NON invertente con operazionale, una cella filtrante

Dettagli

LUOGO DELLE RADICI. Regole di Tracciamento (LD)

LUOGO DELLE RADICI. Regole di Tracciamento (LD) LUOGO DELLE RADICI Introduzione Regole di Tracciamento (LD) Applicazioni ed Eempi Luogo Invero Riferimenti Introduzione Capitolo 3 Teto di Bolzern Capitolo Lewi (download)... Richiami Modellitica Decrizione

Dettagli

ω 1+ ω ω = = 1 = G Vi = = Calcolo dell uscita del circuito di figura: Si definisce Funzione di Trasferimento il rapporto tra Uscita ed Ingresso:

ω 1+ ω ω = = 1 = G Vi = = Calcolo dell uscita del circuito di figura: Si definisce Funzione di Trasferimento il rapporto tra Uscita ed Ingresso: DIARAMMI DI BODE alcolo dell ucita del circuito di figura: X j j Vo Vi Vi Vi R X jr R j j Vi jr Si definice Funzione di Traferimento il rapporto tra Ucita ed Ingreo: Vo Vo [] FdT j Vi Vi jr Vo Vi Vo Vi

Dettagli

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale Tecnologie Informatiche per l Automazione Indutriale Prof. Gianmaria De Tommai Regolatori PID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno accademico N46

Dettagli

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm RETI CORRETTRICI Ing. Luigi

Dettagli

Tecnologie dei Sistemi di Automazione

Tecnologie dei Sistemi di Automazione Facoltà di Ingegneria Tecnologie dei Sitemi di Automazione rof. Gianmaria De Tommai Lezione 4 Regolatori ID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno

Dettagli

Corso di laurea in Informatica. Regolatori. Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona

Corso di laurea in Informatica. Regolatori. Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona Corso di laurea in Informatica Regolatori Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Scelta delle specifiche 1. Picco di risonanza e massima sovraelongazione

Dettagli

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccatronica http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/automazione%2industriale.htm RETI CORRETTRICI Ing. Luigi Biagiotti Tel. 51 293993 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it

Dettagli

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2 Appunti ed eercitazioni di Microonde Studio di una linea priva di perdite in regime impulivo di impedenza caratteritica =5Ω, chiua u di un carico R erie avente R==5Ω, =mh, =nf. Si aume come velocità di

Dettagli

2. METODO DEGLI SPOSTAMENTI O EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA, PER LA SOLUZIONE DI TRAVI IPERSTATICHE

2. METODO DEGLI SPOSTAMENTI O EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA, PER LA SOLUZIONE DI TRAVI IPERSTATICHE METODO DEGLI SPOSTAMENTI CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE B a.a. 00/0 Prof. G. Salerno Appunti elaborati da Arch. C. Provenzano. STRUTTURE IPERSTATICHE Una truttura i dice ipertatica o taticamente indeterminata

Dettagli

Funzione Descrittiva. automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1

Funzione Descrittiva. automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1 unzione Decrittiva automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- Sitemi con emplici Non Linearità Le caratteritiche dipendono dall ampiezza dei egnali Lo tudio è molto più compleo Difficile anche imporre pecifiche

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Progetto di controllo e reti correttrici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1

Dettagli

Fondamenti di Automatica SCILAB e SCICOS

Fondamenti di Automatica SCILAB e SCICOS Laboratorio Fondamenti di Automatica SCILAB e SCICOS Analii in Frequenza Stabilità dei Sitemi Lineari Analii di Senitività Giovanni Vannozzi --- anno accademico 2009-200 Analii in Frequenza Sitemi Lineari

Dettagli

ERRORE STATICO. G (s) H(s) Y(s) E(s) X (s) YRET(s)

ERRORE STATICO. G (s) H(s) Y(s) E(s) X (s) YRET(s) Preciione a regime: errore tatico ERRORE STATICO Alimentazione di potenza E() YRET() G() Y() H() Per errore tatico i intende lo cotamento, a regime, della variabile controllata Y() dal valore deiderato.

Dettagli

La stabilità di un sistema non dipende dal segnale d ingresso, ma dipende solo dalla f.d.t. del sistema. Stabilità BIBO (Bound Input Bounded Output)

La stabilità di un sistema non dipende dal segnale d ingresso, ma dipende solo dalla f.d.t. del sistema. Stabilità BIBO (Bound Input Bounded Output) 8.1 GENERALITÀ La stabilità di un sistema non dipende dal segnale d ingresso, ma dipende solo dalla f.d.t. del sistema f.d.t. = U(s) E(s) Stabilità BIBO (Bound Input Bounded Output) Un sistema lineare

Dettagli