UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECONOMIA Coro di laurea in Economia Aziendale a.a. 202/203 STATISTICA (LEZIONI 6 E 7) DOCENTE: MASSIMO CRISTALLO

2 RAPPORTI STATISTICI Tra le tecniche di elaborazione dei dati tatitici, aumono notevole importanza i rapporti tatitici. Queti rapporti i itituicono tra grandezze omogenee o tra grandezze eterogenee che ono in relazione logica tra loro, almeno una delle quali è di natura tatitica. ESEMPIO Si vuole confrontare la variazione del prezzo del Pane (A) in due epoche t e t2, con la variazione del prezzo di Tartufo (B) nelle tee due epoche t e t2. Non ha eno confrontare la differenza (A2-A) con la differenza (B2- B), in quanto il livello dei prezzi dei due beni è divero. Si potrebbe, invece, confrontare il rapporto [(A2-A)/A] con il rapporto [(B2-B)/B].

3 Numeri indici emplici I numeri indici emplici ono particolari rapporti tatitici che miurano l intenità di un fenomeno in un dato periodo o in dato luogo ripetto all intenità dello teo fenomeno in un periodo divero oppure ripetto ad un luogo divero. Il denominatore di queti rapporti i chiama bae; i numeri indici poono eere, a loro volta, a bae fia o a bae mobile, a econda che il denominatore del rapporto è cotante o variabile. E poibile traformare i numeri indici da una bae fia ad un altra fia, da una bae fia a una bae mobile o da una bae mobile ad una bae fia. Il numero indice rappreenta in generale uno trumento fondamentale per valutare la diverità temporale o paziale delle intenità.

4 NUMERI INDICI (ESEMPIO) Si upponga di avere una erie torica in relazione ai tempi 0,, 2, 3,, n, in ciacuno dei quali i ono oervate le intenità x0, x, x2,, xn, tutte poitive. Se il generico rapporto xi/xj è pari a, allora ciò ta a ignificare che il fenomeno i è mantenuto cotante nei due tempi i e j. Diveramente, e xi/xj è maggiore di allora diremo che il fenomeno ha ubito una variazione poitiva al tempo i ripetto al tempo j, mentre e xi/xj è minore di diremo che vi è una variazione negativa.

5 APPLICAZIONI TRASFORMAZIONI DI NUMERI INDICI: da una bae fia ad un altra da una bae fia ad una mobile da una bae mobile ad una fia

6 Numeri indici compoti Alcuni problemi orgono quando avendo cotruito più erie di numeri indici emplici, che i rifericono a fenomeni affini, i deideri intetizzarli in un unica erie. Si pone allora il problema della celta di una funzione aggregatrice che intetizzi le divere erie di numeri indici emplici in un unica erie. ESEMPIO Si upponga che, al tempo di riferimento 0, i abbiano le erie di n prezzi p0i, con, 2,, n, e delle corripondenti quantità q0i, con, 2,, n, riferite entrambe a n prodotti, e che i dipone, altreì, dei prezzi pi e delle corripondenti quantità qi anche per il tempo. Con i dati diponibili i potrebbe calcolare il eguente indice intetico: n n p q i p q 0i i 0i

7 Numeri indici compoti Qualora i vogliono calcolare indici intetici dei prezzi o delle quantità, per aggregare i numeri indici emplici i deve ricorrere alla media aritmetica ponderata. A econda di come i ceglie il itema di ponderazione, i perviene agli indici di Lapeyre o a quelli di Paache.

8 Indice dei prezzi di Lapeyre (la ponderazione avviene utilizzando le quantità al tempo iniziale) I L = p p it i0 q q i0 i0

9 Indice dei prezzi di Paache (la ponderazione avviene utilizzando le quantità al tempo t) I P = p p it i0 q q it it

10 Indice dei prezzi di Fiher è la media geometrica degli indici di Lapeyre e di Paache I p q p q it i0 it it F = p q p q i0 i0 i0 it

11 ALTRI RAPPORTI STATISTICI Rapporti di compoizione (o di parte al tutto) = eprimono la percentuale di un fenomeno ripetto al compleo. Rapporti di derivazione = ono ottenuti dal rapporto tra l intenità o la frequenza di un fenomeno con quella di un altro fenomeno che ne è il preuppoto neceario (di olito i ha come numeratore un fenomeno di fluo, cioè riferito ad un intervallo di tempo, mentre come denominatore i ha un fenomeno di tato, cioè riferito ad un dato itante).

RAPPORTI STATISTICI. , d= Differenze relative. Es. frequenze relative e percentuali. Prof.ssa D Addosio Viviana. Cap. 5: Rapporti statistici

RAPPORTI STATISTICI. , d= Differenze relative. Es. frequenze relative e percentuali. Prof.ssa D Addosio Viviana. Cap. 5: Rapporti statistici RAPPORTI TATITICI I rapporti tatitici ervono ad effettuare confronti tra dati che ovviamente devono eere omogenei tra loro. Il confronto i può fare attravero le differenze tra grandezze epree nella tea

Dettagli

Daniela Tondini

Daniela Tondini Daniela Tondini dtondini@unite.it Facoltà di Medicina veterinaria CdS in Tutela e beneere animale Univerità degli Studi di Teramo 1 Gli indici tatitici i uddividono in: indici tatitici di poizione indici

Dettagli

Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2015/16. Diagrammi di Bode

Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2015/16. Diagrammi di Bode 1 Coro di Fondamenti di Automatica A.A. 015/16 Diagrammi di Bode Prof. Carlo Coentino Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Univerità degli Studi Magna Graecia di Catanzaro tel: 0961-3694051

Dettagli

Traiettoria La traiettoria è la linea che unisce le posizioni successive occupate dal punto materiale in movimento. Sistema di riferimento

Traiettoria La traiettoria è la linea che unisce le posizioni successive occupate dal punto materiale in movimento. Sistema di riferimento Punto materiale Quando l oggetto in movimento è molto piccolo ripetto alla ditanza che percorre, può eere tudiato come e foe un punto (non ha dimenioni, non ha un orientamento). Traiettoria La traiettoria

Dettagli

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010

Esercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/2010 Eercizi di Controlli Automatici - 9 A.A. 2009/200 Eercizio. Dato il eguente chema, in cui gli amplificatori operazionali ono uppoti ideali, i calcoli la funzione di traferimento G() tra v in (t) e v out

Dettagli

Traiettoria La traiettoria è la linea che unisce le posizioni successive occupate dal punto materiale in movimento. Sistema di riferimento

Traiettoria La traiettoria è la linea che unisce le posizioni successive occupate dal punto materiale in movimento. Sistema di riferimento Punto materiale Quando l oggetto in movimento è molto piccolo ripetto alla ditanza che percorre, può eere tudiato come e foe un punto (non ha dimenioni, non ha un orientamento). Traiettoria La traiettoria

Dettagli

Il Luogo delle Radici

Il Luogo delle Radici Il Luogo delle Radici Il luogo delle radici è un procedimento, otanzialmente grafico, che permette di analizzare come varia il poizionamento dei poli di un itema di controllo in retroazione al variare

Dettagli

Stabilità e punti di equilibrio

Stabilità e punti di equilibrio Capitolo 4 Stabilità e punti di equilibrio 4. Stabilità di un itema epreo da un equazione di tato Si è motrato come un itema poa eere epreo con il itema cotituito dalle equazioni 3.6 e 3.7 ovvero: X()

Dettagli

Esempi Calcolo Antitrasformate

Esempi Calcolo Antitrasformate Eempi Calcolo Antitraformate Note per il Coro di FdA - Info April, 05 Il punto focale del coiddetto metodo di Heaviide per l antitraformazione di un egnale regolare a traformata razionale conite nel riconocere

Dettagli

Funzioni razionali proprie

Funzioni razionali proprie Funzioni razionali proprie Riga 5: P n P αk αkt n e = R α k k k e = = Q Q' α k α t k P e Q ono polinomi di Il grado di P è inferiore a quello di Q α k k=,..n ono gli zeri tutti emplici di Q R α = P α α

Dettagli

Politecnico di Milano

Politecnico di Milano Politecnico di Milano FONDAMENTI DI AUTOMATICA Coro di laurea in Ingegneria Getionale ez. A-D Prof. C. Piccardi prova parziale, 3//7 COGNOME: NOME: MATRICOLA: FIRMA: Vito del docente: PARTE A Voto totale

Dettagli

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2 Appunti ed eercitazioni di Microonde Studio di una linea priva di perdite in regime impulivo di impedenza caratteritica =5Ω, chiua u di un carico R erie avente R==5Ω, =mh, =nf. Si aume come velocità di

Dettagli

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico A.A. 2005-06 MATERIALI POLIMERICI B Capitolo 5 Calore pecifico A preione cotante il calore pecifico c p (JK -1 kg -1 ) o la capacità termica molare (JK -1 mol -1 ) ((298) = M 0 c p(298) con M 0 peo molecolare

Dettagli

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07

Esercitazione di Controlli Automatici 1 n 2. a.a. 2006/07 6 marzo 007 Eercitazione di Controlli Automatici n a.a. 006/07 Riferendoi al itema di controllo della temperatura in un locale di piccole dimenioni dicuo nella eercitazione precedente, e di eguito riportato:.

Dettagli

Stefania Taralli Anno Accademico 2017/2018 1

Stefania Taralli Anno Accademico 2017/2018 1 DEFINIZIONE CORSO DI FONDAMENTI E METODI PER L'ANALISI EMPIRICA NELLE SCIENZE SOCIALI I rapporti statistici AA 2017/2018 Un rapporto statistico è un quoziente tra due termini di cui almeno uno è di natura

Dettagli

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana Dicrepanza Nella tragrande maggioranza dei cai le concluioni perimentali implicano il confronto tra due o più valori. Queti valori poono eere delle miure (e quindi con un incertezza), delle time teoriche

Dettagli

dove x 0 R n è fissato.

dove x 0 R n è fissato. AMMISSIONE AL QUARTO ANNO: prova di ANALISI MATEMATICA (matematici e fiici) 26 Sia α (, ) (a) Provare che eite c α >, indipendente da t e, tale che (b) Calcolare c /2 (t σ) α (σ ) α dσ = c α, t, () (c)

Dettagli

Analisi dei Dati, Prof. Marozzi RAPPORTI STATISTICI

Analisi dei Dati, Prof. Marozzi RAPPORTI STATISTICI RAPPORTI STATISTICI Rapporto statistico: rapporto tra due numeri, di cui almeno uno è un dato statistico (frequenza o intensità). Impiego: per fare confronti tra situazioni (fenomeniche, temporali o geografiche)

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.7

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.7 ESERCZO n.7 Data la ezione cava riportata in Figura, determinare: a) gli ai principali centrali di inerzia; b) l ellie principale centrale di inerzia; c) il nocciolo centrale di inerzia. cm cm A#7 . Determinazione

Dettagli

Corso Tecnologie dei Sistemi di Controllo. Controllo PID

Corso Tecnologie dei Sistemi di Controllo. Controllo PID Coro Controllo PID Ing. Valerio Scordamaglia Univerità Mediterranea di Reggio Calabria, Loc. Feo di Vito, 896, RC, Italia D.I.M.E.T. : Dipartimento di Informatica, Matematica, Elettronica e Traporti Struttura

Dettagli

CONTROLLO DIGITALE LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A.

CONTROLLO DIGITALE LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A. LAUREA TRIENNALE IN ING. INFORMATICA E DELL AUTOMAZIONE A.A. 7/8 LAUREA MAGISTRALE IN ING. ELETTRICA A.A. 7/8 APPELLO 9//8 Sia aegnata la eguente equazione alle differenze: y(k).3679y(k ) +.3679y(k ) =.3679u(k

Dettagli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli coro di Terminali per i Traporti e la Logitica ELEMENTI DI TEORIA DELLE CODE Umberto Crialli crialli@ing.uniroma.it INTRODUZIONE Simulazione dei terminali In generale, un terminale è cotituito da un inieme

Dettagli

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017

SEGNALI E SISTEMI 31 agosto 2017 SEGNALI E SISTEMI 31 agoto 2017 Eercizio 1. [3+3+3+4 punti] Si conideri il modello ingreo/ucita LTI e cauale decritto dalla eguente equazione differenziale: dove a è un parametro reale. d 2 v(t) 2 +(1

Dettagli

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a

Controlli Automatici (AUT) - 09AKSBL. Progetto dinamico. Funzioni compensatrici elementari. Struttura di controllo con compensazione in cascata d a Controlli Automatici (AUT) - 9AKSBL Funzioni compenatrici elementari Progetto di controllori in cacata Struttura di controllo con compenazione in cacata d a r + + e + C () + u + G() y - d y + dt + L obiettivo

Dettagli

Sali poco solubili e ph

Sali poco solubili e ph Sali poco olubili e ph Il catione o l anione di un ale poco olubile poono eere a loro volta un acido o una bae debole. Di coneguenza le condizioni di ph della oluzione poono influenzarne la olubilità,

Dettagli

METODI MATEMATICI PER INGEGNERIA

METODI MATEMATICI PER INGEGNERIA POLITECNICO DI TORINO DIPLOMA TELEDIDATICO IN INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI INGEGNERIA ELETTRONICA TELETRUCK batterie di tet per METODI MATEMATICI PER INGEGNERIA maro 999 a cura di Anna Roa SCARAFIOTTI

Dettagli

ESERCIZIO 1 L/2 C.R. D

ESERCIZIO 1 L/2 C.R. D SRIZIO Il itema di corpi rigidi in figura è oggetto ad uno potamento impreo (cedimento), in direzione verticale e vero il bao, in corripondenza del vincolo in. Si vuole determinare la nuova configurazione

Dettagli

Asse neutro che taglia la soletta. Influenza delle modalità costruttive

Asse neutro che taglia la soletta. Influenza delle modalità costruttive Univerità degli Studi di Roma Tre Coro di Tecnica dll delle Cotruzioni i I Modulo A/A 27-88 LEZIONE N 15 CLS TRAVE COMPOSTE ACCIAIO-CLS CLS SEMPLICEMENTE APPOGGIATA Analii allo tato limite ultimo della

Dettagli

Esercitazione 16 Novembre 2012 Circuiti dinamici del secondo ordine. t come riportato in figura.

Esercitazione 16 Novembre 2012 Circuiti dinamici del secondo ordine.  t come riportato in figura. Eercitazione Noembre ircuiti dinamici del econdo ordine ircuito L- erie Per quanto riguarda queto circuito, l eercizio egue la traccia della oluzione del compito d eame numero, reperibile in rete al olito

Dettagli

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n 3 Coro di Laurea in Ingegneria dell Automazione Facoltà di Ingegneria Univerità degli Studi di alermo Caratteritiche e predipoizione dei regolatori ID 1 Introduzione

Dettagli

ALCUNI SIMBOLI E FORMULE UTILI NELL ESERCIZIO 3, DOMANDE 3B, 3C, 3D (pagg. 5 e 6)

ALCUNI SIMBOLI E FORMULE UTILI NELL ESERCIZIO 3, DOMANDE 3B, 3C, 3D (pagg. 5 e 6) Univerità C. Cattaneo Liuc, Coro di Statitica, Seione n., 01 Laboratorio Excel Seione n. Venerdì 101 Gruppo PZ Lunedì 7101 Gruppo AD Martedì 8101 Gruppo EO PROGRAMMA SVOLTO NELLA SESSIONE N. (I) Tabella

Dettagli

Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1

Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1 Modello monodimenionale per le correnti in moto turbolento vario 1. Decompoizione dei campi di moto turbolento vario Prima di affrontare la definizione del modello per le correnti in moto turbolento vario,

Dettagli

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N 1. (A. A , secondo semestre)

Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N 1. (A. A , secondo semestre) Coro di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI ESERCITAZIONE N (A. A. 2009-200, econdo emetre) CALCOLO DELLE ONDE ESTREME PER LA SCELTA DELL ONDA DI PROGETTO DI UN ASSEGNATO PARAGGIO Da una elaborazione dei

Dettagli

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso.

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso. 5 Luglio 3 econda prova Sia dato un itema dinamico con funzione di traferimento G(), i cui diagrammi di Bode, del modulo e della fae, ono di eguito rappreentati: 6 Bode Diagram Phae (deg) Magnitude (db)

Dettagli

Definizioni e relazioni fondamentali

Definizioni e relazioni fondamentali Capitolo 1 Definizioni e relazioni fondamentali 1.1 Definizioni di E e B Il campo elettrico E (m 1 ) e l induzione magnetica B (T) ono definiti in riferimento alla forza che agice u una carica in movimento

Dettagli

DINAMICA DEI FLUIDI PERFETTI. L equazione di Bernoulli (Daniel Bernoulli, ) è una delle prime

DINAMICA DEI FLUIDI PERFETTI. L equazione di Bernoulli (Daniel Bernoulli, ) è una delle prime CAPITOLO 3. DINAMICA DEI FLUIDI PERFETTI 3.1 Equazione di Bernoulli L equazione di Bernoulli (Daniel Bernoulli, 1700 178) è una delle prime equazioni della Fluidodinamica. Se ea viene applicata ripettando

Dettagli

Compito di Fondamenti di Automatica settembre 2006

Compito di Fondamenti di Automatica settembre 2006 Compito di Fondamenti di Automatica ettembre 2006 Eercizio 1. Si conideri lo chema di figura (operazionale ideale, eccetto per il guadagno che puó eere definito da una G(), reitenze uguali, condenatori

Dettagli

Alessandro Scopelliti

Alessandro Scopelliti Aleandro Scopelliti Univerità di Reggio Calabria Univerity of Warwick aleandro.copelliti@unirc.it Robert Barro, viluppando un ragionamento inizialmente propoto da David Ricardo, otiene ulla bae della teoria

Dettagli

Come: sfruttare un database digitale di dati di bilanci aziendali - AIDA (Analisi Informatizzata Delle Imprese)

Come: sfruttare un database digitale di dati di bilanci aziendali - AIDA (Analisi Informatizzata Delle Imprese) Ottenere time di variabili economiche a livello locale per l Emilia- Romagna; in particolare: a livello di SLL per il ettore manifatturiero (interee per i ditretti indutriali della regione) Come: fruttare

Dettagli

Esame di Metodi Matematici per l Ingegneria

Esame di Metodi Matematici per l Ingegneria Eame di Metodi Matematici per l Ingegneria Prof. M. Bramanti Politecnico di Milano, A.A. 25/6 Seconda prova in itinere. Gennaio 26 Tema A Cognome: Nome N matr. o cod. perona: Domande di teoria ripondere

Dettagli

Trasformazioni Elementari 2D

Trasformazioni Elementari 2D Traformazioni Elementari 2D Le traformazioni affini ono operazioni di ROTAZIONE, TRASLAZIONE e SCALATURA che permettono di modificare l oggetto 2D o 3D. Una traformazione è definita da una matrice T. Applicare

Dettagli

ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI. corso: Teoria dei Circuiti. docente: Stefano PASTORE. 1 Esempio di tableau dinamico (tempo e Laplace)

ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI. corso: Teoria dei Circuiti. docente: Stefano PASTORE. 1 Esempio di tableau dinamico (tempo e Laplace) ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI coro: Teoria dei Circuiti docente: Stefano PASTORE 1 Eempio di tableau dinamico (tempo e Laplace) 1.1 Dominio del tempo Conideriamo il eguente circuito dinamico

Dettagli

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso Modellitica e controllo PID di un pendolo invero Note per le lezioni del coro di Controlli Automatici - A.A. 2009/0 Prof.a Maria Elena Valcher Modellitica Un ata di maa m è incernierata ad un carrello

Dettagli

1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del suolo 1.1.1 Microonde

1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del suolo 1.1.1 Microonde 1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del uolo 1.1.1 Microonde Da quanto detto al paragrafo precedente, nella regione pettrale delle microonde l atmofera può dunque coniderari traparente, oprattutto

Dettagli

Laboratorio di Automazione

Laboratorio di Automazione Laboratorio di Automazione CASY-DEIS el. 05-2093875 E-mail: mcapiluppi@dei.unibo.it http://www.-lar.dei.unibo.it/~mcapiluppi Schema tecnologico di un itema di controllo Y p regolatore interfaccia D/A attuatore

Dettagli

Trasmissione di Simboli Isolati

Trasmissione di Simboli Isolati Coro di COMUNICAZIONI ELETTRICHE Docente : Prof. Roberto Gaudino Tutore : Prof. Vito De Feo Eercitazione n 6 Tramiione di Simboli Iolati Anno Accademico 007-008 Eercizio Quale delle forme d'onda h(t) in

Dettagli

1. Introduzione Il convertitore a semplice semionda Il sistema di controllo... 5

1. Introduzione Il convertitore a semplice semionda Il sistema di controllo... 5 . Introduzione... 2 2. Il convertitore a emplice emionda... 3 2. Il itema di controllo... 5 3. Il convertitore monofae nella configurazione a ponte... 7 4. Il fenomeno della commutazione... . Introduzione

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito del Febbraio 206 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Scrivere l andamento temporale della funzione di ucita y(k), oluzione dell

Dettagli

q 2 1 LC COSTANTE NEL TEMPO

q 2 1 LC COSTANTE NEL TEMPO Il circuito Abbiamo dicuo circuiti che combinano reitenze e condenatori (R) e reitenze ed induttanze (R); abbiamo vito che, nel regime traniente di avvio o di pegnimento della corrente nel circuito, le

Dettagli

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4 Appunti di Controlli Automatici 1 Capitolo 5 parte II Il contorno delle radici Introduzione... 1 Eempio di cotruzione del contorno delle radici... 1 Eempio... 4 Introduzione Il procedimento per la cotruzione

Dettagli

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte B) Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di Controllo Controlli Automatici Ho uperato la Parte A in data(mee/anno) Intendo volgere la teina con Matlab/Simulink Sitemi di Controllo - Controlli Automatici (Parte

Dettagli

x = 59.1 indice di depurazione della creatinina s = 25.6 n = 211

x = 59.1 indice di depurazione della creatinina s = 25.6 n = 211 ESERCIZIO pag.207 7.2.1 Dati x 59.1 indice di depurazione della creatinina 25.6 n 211 X valori dell indice di depurazione della creatinina in pazienti con malignità divere dalla leucemia È poibile concludere

Dettagli

SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei sistemi in retroazione

SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei sistemi in retroazione SIST DI CONTROLLO IN RETROAZ. NEGATIVA Proprietà generali dei itemi in retroazione R E C G + - Y H G rappreenta il regolatore, l'amplificatore di potenza, l'attuatore ed il itema controllato e prende il

Dettagli

Laurea Ortottica ed assistenza oftalmologica

Laurea Ortottica ed assistenza oftalmologica Laurea Ortottica ed aitenza otalmologica Anno di Coro: Ciclo didattico: A.A. 04/05 Coro di Fiica Statitica Ed normatica Modulo: Fiica Applicata + Fiica Medica Guerrii/Malizia ata: 07/09/05 Cognome: Nome:

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito A del 24 Giugno 200 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Nel cao di itemi lineari continui tempo-varianti, la matrice

Dettagli

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 17 gennaio Soluzioni compito 1

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 17 gennaio Soluzioni compito 1 ANALISI MATEMATICA II Sapiena Univerità di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Eame del 7 gennaio 07 - Soluioni compito E Calcolare il eguente integrale di funione di variabile reale con i metodi della

Dettagli

ẋ 2 = x 1 10x u y = x 1 + x 2 [

ẋ 2 = x 1 10x u y = x 1 + x 2 [ Soluzione dell appello del 16 luglio 212 1. Si conideri il itema lineare decritto dalle eguenti equazioni: 1.1 Trovare le condizioni iniziali x() = ẋ 1 = x 1 ẋ 2 = x 1 1x 2 1u = x 1 x 2 [ x1, x 2, aociato

Dettagli

ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST

ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST ANALISI DI SISTEMI IN RETROAZIONE TEOREMA DI NYQUIST PROPRIETÀ DEI SISTEMI IN RETROAZIONE U E G () H () Si fa riferimento ad un generico itema in retroazione con funzione di traferimento a ciclo chiuo.

Dettagli

FISICA TECNICA AMBIENTALE

FISICA TECNICA AMBIENTALE COSO DI LUE IN SCIENZE DELL CHITETTU FISIC TECNIC MIENTLE Tramiione del calore: La conduzione I parte Prof. Gianfranco Caruo.. 03/04 Il Calore Il Calore è una forma di energia in tranito: ad eempio un

Dettagli

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante PPUNTI DI ELETTNIC FILTI TTII 6 Campi di applicazione I filtri nel ettore dell elettronica ono utilizzati per : attenuare i diturbi, il rumore e le ditorioni applicati al egnale utile; eparare due egnale

Dettagli

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 13

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 13 Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n 1 Coro di Laurea in Ingegneria dell Automazione Facoltà di Ingegneria Univerità degli Studi di Palermo CTROLLO DIRETTO DI COPPIA DI AZIAMENTI C MOTORE IN CORRENTE

Dettagli

Cammini Minimi. Cammino in un grafo. Connettività in grafi non orientati. Connettività in grafi orientati

Cammini Minimi. Cammino in un grafo. Connettività in grafi non orientati. Connettività in grafi orientati Cammini Minimi Algoritmo di Dijktra Cammino in un grafo Dato un grafo G=(V,E), un Cammino (Percoro) in G è un inieme di vertici v 1, v 2,.., v k tali che (v i, v i+1 ) E v 1 v 2 v v k In un grafo orientato

Dettagli

GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI

GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI Coro ulle Norme Tecniche per le cotruzioni in zona imica (Oinanza PCM 3274/2003, DGR ailicata 2000/2003) POTENZA, 2004 GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI Prof. Ing. Angelo MASI DiSGG, Univerità

Dettagli

Lezione 19 ALCUNI PROBLEMI RELATIVI A CONDOTTE A SEZIONE CIRCOLARE

Lezione 19 ALCUNI PROBLEMI RELATIVI A CONDOTTE A SEZIONE CIRCOLARE Appunti dei cori di Idraulica e Idrodinamica ezione 9 ACNI PROBEMI REATIVI A CONOTTE A SEZIONE CIRCOARE Come accennato nella EZIONE 8, e conideriamo il moto tazionario di un fluido incomprimibile all interno

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA Quando i oerva un atro nell'itante del uo paaggio al idiano dell'oervatore i parla di oervazioni idiane. Un atro, in

Dettagli

III trimestre 2015 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori

III trimestre 2015 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori 8 gennaio 2016 trimetre 2015 PREZZ DELLE ABTAZON Dati provviori Nel terzo trimetre 2015, ulla bae delle time preliminari, l indice dei prezzi delle abitazioni (PAB) acquitate dalle famiglie ia per fini

Dettagli

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno Voto Cognome/Nome & No. Matricola FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A. 25 26) Coro di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno PROVA DEL 8 SETTEMBRE

Dettagli

Controllori PID. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada

Controllori PID. Fondamenti di Automatica Prof. Silvia Strada Controllori Fondamenti di Automatica rof. Silvia Strada efinizione controllori (ad azione roporzionale, ntegrale e erivativa) ono caratterizzati (idealmente) dalla legge di controllo: u ( t ) e( t ) e(

Dettagli

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti Circuito Simbolico Principio di bae E poibile applicare a tutte le leggi matematiche che regolano un circuito la traformata di Laplace, in modo da ottenere un nuovo circuito con delle proprietà differenti.

Dettagli

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

Sistemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 2 febbraio 213 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Sezione geotecnica ( MODELLI REOLOGICI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Sezione geotecnica (  MODELLI REOLOGICI UNIVERSIT DEGLI STUDI DI IRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e mbientale (www.dicea.unifi.it/geotecnica) MDELLI RELGICI Coro di ondamenti di Geotecnica Scienze dell Ingegneria Edile,.. 2009\200 Johann

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito del Gennaio 206 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Scrivere la oluzione generale dell equazione alle differenze x(k +) = Ax(k)+Bu(k)

Dettagli

UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE ATTENZIONE

UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE ATTENZIONE U.21/0 UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE 21.1. Introduzione 21.2. Conduzione 21.3. Convezione 21.4. Irraggiamento 21.5. Modalità imultanee di tramiione del calore ATTENZIONE

Dettagli

Tecnologie dei Sistemi di Automazione

Tecnologie dei Sistemi di Automazione Facoltà di Ingegneria Tecnologie dei Sitemi di Automazione rof. Gianmaria De Tommai Lezione 4 Regolatori ID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno

Dettagli

Errori e cifre significative. Incontro iniziale LAB2GO

Errori e cifre significative. Incontro iniziale LAB2GO Errori e cifre ignificative Incontro iniziale LABGO La ditribuzione gauiana f tinyurl.com/labcalcquiz Propagazione degli errori Miure dirette: la grandezza fiica viene miurata direttamente (ad e. Speore

Dettagli

Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 84 dell Italia nordoccidentale. Le luci dei ponti ad arcata ingola

Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 84 dell Italia nordoccidentale. Le luci dei ponti ad arcata ingola Univerità degli Studi di Genova DISEG DIPARIMENO DI INGEGNERIA SRUURALE E GEOECNICA 83 LE IPOLOGIE COSRUIVE 1 Introduzione Una caratteritica del itema ferroviario italiano è che è tato in gran parte cotruito

Dettagli

Esercitazioni di Controlli Automatici L-A

Esercitazioni di Controlli Automatici L-A Eercitazioni di Controlli Automatici L-A Progetto di un regolatore Data le eguente funzione di traferimento G(): G() = + 0 3 + 7. 2 + 0.7 + () i richiede di progettare un regolatore R() che poto in cacata

Dettagli

Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali

Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali Novità nella norma per la protezione contro i fulmini, CEI EN 62305 (CEI 81-10): 2013 Parte 1: Principi generali 16.01.2013 / 8024_I_1 CEI EN 62305-1 Introduzione Interconneione tra le varie parti della

Dettagli

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale

Tecnologie Informatiche per l Automazione Industriale Tecnologie Informatiche per l Automazione Indutriale Prof. Gianmaria De Tommai Regolatori PID indutriali: Leggi di controllo e utilizzo Coro di Laurea Codice inegnamento Email docente Anno accademico N46

Dettagli

PREZZI DELLE ABITAZIONI

PREZZI DELLE ABITAZIONI 9 luglio 2018 I trimetre 2018 PREZZI Dati provviori Secondo le time preliminari, nel primo trimetre 2018 l indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquitate dalle famiglie, ia per fini abitativi ia per

Dettagli

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno

FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A ) Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno Voto Cognome/Nome & No. Matricola FONDAMENTI DI SISTEMI DINAMICI (prof. Vincenzo LIPPIELLO A.A. 5 6) Coro di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni - II anno PROVA DEL 6 GENNAIO 7 Ripondere

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi VALORI MEDI In una serie di valori si definisce medio (o intermedio) un valore compreso tra il più piccolo ed

Dettagli

Trasformazione di Laplace

Trasformazione di Laplace Traformazione di Laplace Gabriele Sicuro. Definizioni fondamentali Sia data una funzione f : C; ea i dice originale e ono oddifatte le eguenti condizioni: () f (t) per t

Dettagli

Dispense del corso di Conversione statica negli impianti elettrici IL CONVERTITORE QUATTRO QUADRANTI

Dispense del corso di Conversione statica negli impianti elettrici IL CONVERTITORE QUATTRO QUADRANTI Dipene del coro di Converione tatica negli impianti elettrici IL CONERTITORE QUATTRO QUADRANTI Principio di funzionamento Lo chema del convertitore witching a quattro quadranti monofae è riportato in figura

Dettagli

Appendice Trasparenti integrativi utilizzati per il modulo Ricerca Operativa A-L (La numerazione delle pagine fa riferimento alla loro collocazione ne

Appendice Trasparenti integrativi utilizzati per il modulo Ricerca Operativa A-L (La numerazione delle pagine fa riferimento alla loro collocazione ne Appendice Traparenti integrativi utilizzati per il modulo Ricerca Operativa A-L (La numerazione delle pagine fa riferimento alla loro collocazione nel teto) Politopi convei Spazio R d, vettore h 6= 0,

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c 2 ; P 1 1( ( + 4 ; P 2 ( ( + 1 (

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Sezione geotecnica ( MODELLI REOLOGICI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Sezione geotecnica (  MODELLI REOLOGICI UNIVERSIT DEGLI STUDI DI IRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e mbientale Sezione geotecnica (www.dicea.unifi.it/geotecnica) MDELLI RELGICI Coro di Geotecnica Ingegneria Edile,.. 202\203 Johann accioruo

Dettagli

REOLOGIA DEI FLUIDI NEWTONIANI

REOLOGIA DEI FLUIDI NEWTONIANI REOLOGIA EI FLUII NEWONIANI V. Aleandro Copyright AEPRON utti i iritti Riervati - www.adepron.it REOLOGIA EI FLUII NEWONIANI Valerio ALESSANRO * * Ingegnere ermomeccanico; ottorato di Ricerca in Energetica

Dettagli

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè:

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè: LEZIONI N 44 E 45 CALCOLO A ROTTURA DELLA SEZIONE PRESSOINFLESSA PROBLEMI DI VERIFICA La procedura di verifica dei pilatri di c.a., ottopoti a forzo normale e momento flettente, è baata ulla cotruzione

Dettagli

I brani della batteria MT si possono leggere tutti con la stessa velocità?

I brani della batteria MT si possono leggere tutti con la stessa velocità? t r u m e n t i a p p l i c a t i v i I brani della batteria MT i poono leggere tutti con la tea velocità? Norme traverali dal econdo anno della al terzo della econdaria di primo grado Patrizio E. Treoldi

Dettagli

Sistemi di controllo

Sistemi di controllo Cognome: Nome: N. Matr.: Sitemi di controllo Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo Compito del 15 luglio 2014 - Quiz Per ciacuno dei eguenti queiti, egnare con una crocetta le ripote che i ritengono

Dettagli

II trimestre 2016 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori

II trimestre 2016 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori 4 ottobre 2016 trimetre 2016 PREZZ DELLE ABTAZON Dati provviori Nel econdo trimetre 2016, ulla bae delle time preliminari, l indice dei prezzi delle abitazioni (PAB) acquitate dalle famiglie, ia per fini

Dettagli

III trimestre 2017 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori

III trimestre 2017 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori 10 gennaio 2018 trimetre 2017 PREZZ DELLE ABTAZON Dati provviori Nel terzo trimetre 2017, econdo le time preliminari, l indice dei prezzi delle abitazioni (PAB) acquitate dalle famiglie, ia per fini abitativi

Dettagli

Relazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 2018/2019

Relazione di Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 2018/2019 Valutazione prima parte: B Valutazione econda parte: B Relazione di Laboratorio di Fiica I Anno Accademico 18/19 Eperienza di laboratorio n 3 Dicembre 18 Miuel periodo di ocillazione e della cotante elatica

Dettagli

Esame di Metodi Matematici per l Ingegneria

Esame di Metodi Matematici per l Ingegneria Eame di Metodi Matematici per l Ingegneria Prof. M. Bramanti Politecnico di Milano, A.A. 5/6 Secondo Appello. 6 febbraio 5. Cognome: Nome N matr. o cod. perona: Domande di teoria ripondere a tre domande

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito A del 23 Dicembre 200 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Indicare il numero e il tipo di parametri che caratterizzano la funzione

Dettagli

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative TRACCIA DI STUDIO Un indice di tendenza centrale non è sufficiente a descrivere completamente un fenomeno. Gli indici di dispersione assolvono il compito di rappresentare la capacità di un fenomeno a manifestarsi

Dettagli

III trimestre 2016 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori

III trimestre 2016 PREZZI DELLE ABITAZIONI Dati provvisori 10 gennaio 2017 trimetre 2016 PREZZ DELLE ABTAZON Dati provviori Nel terzo trimetre 2016, ulla bae delle time preliminari, l indice dei prezzi delle abitazioni (PAB) acquitate dalle famiglie, ia per fini

Dettagli