Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Modello monodimensionale per le correnti in moto turbolento vario. Fig. 1"

Transcript

1 Modello monodimenionale per le correnti in moto turbolento vario 1. Decompoizione dei campi di moto turbolento vario Prima di affrontare la definizione del modello per le correnti in moto turbolento vario, è neceario premettere quanto egue. Se i hanno delle condizioni al contorno variabili, il campo di moto che i genera (ad alti valori di Re) è un campo definito di moto turbolento vario. chiarimento della definizione data, conideriamo la miura di una componente u j di velocità in un punto x del dominio di definizione del moto; dalla miura riulta un andamento dei valori come in Fig. 1 (linea a tratto continuo). uj t Fig. 1 Se le condizioni al contorno variano nel tempo con una cala molto maggiore della cala dei tempi delle fluttuazioni di velocità prodotte dalla turbolenza, i può quindi contatare che la componente u j varia con frequenze molto elevate intorno ad un valore che, invece, ha una periodicità temporale molto più ampia (linea tratteggiata). Queto comportamento di variabilità temporale è analogo per qualunque grandezza di campo in quete condizioni di moto turbolento vario. In queti cai, una qualunque grandezza di campo F(x,t) può eere decompota nel modo eguente: F(x,t) = FPB(x,t) + FP(x,t) (8) Dove il primo termine a detra della (8) è quanto i ottiene filtrando la grandezza data con un operatore di filtro paa-bao ; mentre il econdo termine è il riultato di un filtraggio con un operatore di filtro paa-alto. Definita quindi, nel cao di moto turbolento vario, la decompoizione di una qualiai grandezza di campo come in (8), per emplicità di crittura ueremo le eguenti poizioni: FPB(x,t) F(x,t) e FP(x,t) F (x,t). 1

2 Inoltre, applicando l operatore di media temporale < ( ) > 1 t 0 +T T ( )dt t 0 alla componente FP(x,t) F (x,t) riulta: <F (x,t)> = 0. Mentre, applicando lo teo operatore alla componente FPB(x,t) F(x,t) i ottiene che la componente a baa frequenza (periodicità temporale Tp) riulterà mediata nel tempo u intervalli di tempo T << Tp. 2. Equazione di continuità Sia data una generica corrente lineare in condizioni di moto vario, come chematicamente rappreentata in Fig. 2. l d 2 1 Fig. 2 Conideriamo ora il volume di controllo cotituito dal tronco di corrente di lunghezza infiniteima d e delimitato dalla frontiera 1 2 l ; con riferimento al principio di conervazione della maa e al teorema di Reynold (3 a formulazione) riulta: ρ d - ( ρv n d 1 + ρv n d2 + ρv n d 1 l ) =0 2 l dove con n i intende il verore normale in ogni punto della frontiera, aunto con vero entrante in. Integrando la (1) nell intervallo di tempo finito t e viluppando ogni ingolo integrale i ottiene quanto egue. 1 integrale dt ρ d = dt [ ρ d ] d (2) potendoi aumere cotante in la quantità / t, riulta: (1) dt ( ρ d = [ ρ d] dt (3) 2

3 2 e 3 integrale dt [ ρv n d 1 + ρv n d2] (4) 1 2 Le grandezze compree in parentei ono ripettivamente la portata in maa entrante nella ezione 1 e la portata in maa ucente nella ezione 2 cambiata di egno. Tenendo conto della lunghezza infiniteima del tronco di corrente in eame, la (4) diventa: dt ( ρq d) (5) avendo indicato con Q la portata in volume attravero la generica ezione della corrente. 4 integrale dt [ ρv n d l ] = dt l [ (ρv n dp)d] (6) P dove con P i intende il perimetro geometrico della generica ezione della corrente. I valori degli integrali in (6) i poono intendere riferendoi all interpretazione geometrica di Fig.3. l Schema 2a ( / t) dt Suppoto il cao di V ucente (chema 2a), il fluo di V attravero l moltiplicato per dt rappreenta la variazione del volume del tronco di corrente nell intervallo di tempo dt. Tale variazione vita in ezione (chema 2b) è pari a dt. Pertanto, la (6) diventa: Schema 2b ( ρ d) dt (7) Fig. 3 Ponendo i riultati di (3), (5) e (7) nella (1), i ottiene: [( ρ ρq d) ( ρ d) ( Facendo tendere t a zero riulta: d)] dt = ( ρ ρq d + d) dt = 0 lim 0 ( ρ ρq d + d) dt = ( ρ + ρq ) ddt = 0 L equazione di continuità per le correnti lineari in moto vario riulta, quindi, formulata nel modo eguente: ( ρ + ρq ) = 0 3

4 3. Equazione del moto Sulla bae di quanto epoto nel paragrafo 2, applicando l operatore media temporale al coì detto termine integrale delle forze di inerzia locali I i ottiene quanto egue: I = ρv d = ρ V d + ρ V d Il econdo integrale a detra della (9) i può aumere tracurabile poiché riulta in realtà ρ 0; i ottiene quindi: (9) I = ρ V d = ρ V d I Premeo quanto opra, in riferimento ad una generica corrente lineare in condizioni di moto turbolento vario, i conideri un uo tronco di lunghezza infiniteima d come chematicamente rappreentato in Fig.4. 1 l z d Fig. 4 e z e 2 In riferimento al dominio di controllo, partiamo dall equazione del moto in forma integrale mediata nel tempo: G + Πp + Πυ = I M M (10) Sviluppando ogni termine dell equazione (10) e proiettandolo ull ae della corrente i ottiene quanto egue [negli viluppi ucceivi il imbolo di media temporale ( ) è omeo per brevità]. 1 termine della (10) G ρg z d = [ ρg zd 1 1 ] d = ρg 1 zd (11) In (11) i è tenuto conto di quanto egue: data la lunghezza infiniteima del tronco di corrente in eame, riulta = 1 d; la i può ritenere cotante nel domini 1. Proiettando ull ae i ottiene: G ê = ρg z d (12) dove con ê i è indicato il verore tangente all ae. 4

5 2 termine della (10) Π p p n d = p 1 n d 1 + p 2 n d 2 + p l n d l (13) dove con n i è indicato il verore normale entrante in ogni punto della frontiera. Tenendo conto che il moto medio i uppone lineare, la quota piezometrica è cotante ulle ezioni della corrente. Data la lunghezza infiniteima del tronco di corrente che i conidera, proiettando la (13) ull ae i ottiene: ê = p (p + p Π p d) ( + d) + (p + p d) d (14) dove con p i intende la preione nel baricentro della ezione. Il terzo addendo a detra della (14) i può intendere coniderando che (vedi Fig. 5): n e l d l = d n e d Fig. 5 Sviluppando e emplificando i termini a detra della (14) è facile ottenere: 3 termine della (10) Π ν μ d = n 1 ê = p Π p μ d n d (15) μ d n 2 + μ n l d l (16) Tenendo conto che i primi due integrali a detra della (16) danno origine a grandezze vettoriali ortogonali all ae della corrente, proiettando la (16) ull ae i ottiene: ê = Π ν l μ u n d l = t ν Bd (17) dove con B i è indicato il perimetro bagnato della generica ezione del tronco di corrente in eame. 4 e 5 termine della (10) I M DV ρ d = Dt ρ [ + V V] d = d [ ρ d + ρ(v V)d ] (18) Proiettando al (18) ull ae i ottiene: (I M ) ê = d [ ρ u d + ρ (u u + u u y + u u y z ) d z ] (19) 5

6 Data la linearità del campo di velocità medio temporale, i termini evidenziati in grigio nella (19) i poono tracurare. Pertanto, dalla (19) deriva: (I M ) ê = ρ ( U + U U ) d (20) dove U = Q = 1 u d. 6 termine della (10) In analogia con lo viluppo del 3 termine della (10) (vedi opra), riulta: M ρ V u n d( ) (21) Proiettando al (21) ull ae i ottiene: M ê = ρ u u n d l = t t Bd (22) l l termine degli viluppi operati, coniderando i riultati coneguiti in (12), (15), (17), (20) e (22) i può crivere la eguente condizione di equilibrio dinamico ripetto alla direzione della corrente: ρg z p d d t νbd = ρ ( U + U U ) d + t tbd (23) Dividendo tutti i termini della (23) per (ρgd), i ottiene la eguente formulazione monodimenionale dell equazione del moto per le correnti in moto turbolento vario: dove i è poto: t 0 = (t ν +t t ); R = /B. z + 1 p ρg + 1 g ( U U + U ) + t 0 ρgr = 0 6

F = 150 N F 1 =? = 3,1 s. 3,2

F = 150 N F 1 =? = 3,1 s. 3,2 ESERCIZI SVOLTI : Principi di Newton Lavoro Energia Prof.. Marletta ITC Zanon - Udine ESERCIZIO (): Una caa di 30 kg viene tirata con una corda che forma un angolo di 50 col pavimento u una uperficie licia.

Dettagli

16. Onde elastiche. m s

16. Onde elastiche. m s 1 Catena di ocillatori 16. Onde elatiche Vogliamo dicutere il fenomeno della propagazione ondulatoria in un mezzo elatico. A tale copo conideriamo un inieme di punti materiali dipoti lungo una retta, ad

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA. 1J = 1N 1m

LAVORO ED ENERGIA. 1J = 1N 1m ppunti di fiica LVORO ED ENERGI LVORO Nel linguaggio cientifico il termine lavoro ha un ignificato ben precio e talvolta divero da quello che queto termine aume nel linguaggio quotidiano. In fiica il concetto

Dettagli

Esperienza n 6: Pendolo di Kater

Esperienza n 6: Pendolo di Kater Eperienza n 6: Pendolo di Kater Sperimentatori: Marco Erculiani (N maricola 4549 v.o.) Ivan Noro (N matricola 458656 v.o.) Materiale a dipoizione: I materiali utilizzati per queta eperienza ono: Un pendolo

Dettagli

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ]

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ] 41 1. Calcolo dell armatura longitudinale delle travi in funzione delle azioni riultanti dall analii; 2. Calcolo dell armatura a taglio delle travi in funzione del taglio dovuto ai momenti reitenti delle

Dettagli

Modello del moto vario nelle correnti a superficie libera

Modello del moto vario nelle correnti a superficie libera Modello del moto vario nelle correnti a superficie libera 1. Schematizzazione della corrente a superficie libera Nei casi in cui la corrente, pur se in condizioni evolutive di moto vario turbolento, mantiene

Dettagli

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4

Introduzione. Esempio di costruzione one del contorno delle radici. Esempio... 4 Appunti di Controlli Automatici 1 Capitolo 5 parte II Il contorno delle radici Introduzione... 1 Eempio di cotruzione del contorno delle radici... 1 Eempio... 4 Introduzione Il procedimento per la cotruzione

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 14 Gennaio 2010

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 14 Gennaio 2010 CORSO DI LURE IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova critta di FISIC 4 Gennaio 00 ) Un bambino lancia una palla di maa m = 00 gr verticalmente vero l alto con velocità v 0 = m/, a partire da una roccia alta h 0 =

Dettagli

L equazione che descrive il moto del corpo è la seconda legge della dinamica

L equazione che descrive il moto del corpo è la seconda legge della dinamica Eercizio ul piano inclinato La forza peo è data dalla formula p mg Allora e grandezze geometriche: poono eere critte utilizzando l angolo di inclinazione del piano oppure le Angolo di inclinazione orza

Dettagli

1. Introduzione Il convertitore a semplice semionda Il sistema di controllo... 5

1. Introduzione Il convertitore a semplice semionda Il sistema di controllo... 5 . Introduzione... 2 2. Il convertitore a emplice emionda... 3 2. Il itema di controllo... 5 3. Il convertitore monofae nella configurazione a ponte... 7 4. Il fenomeno della commutazione... . Introduzione

Dettagli

GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI

GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI Coro ulle Norme Tecniche per le cotruzioni in zona imica (Oinanza PCM 3274/2003, DGR ailicata 2000/2003) POTENZA, 2004 GLI STATI LIMITE PER SOLLECITAZIONI NORMALI Prof. Ing. Angelo MASI DiSGG, Univerità

Dettagli

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2

Appunti ed esercitazioni di Microonde 2 Appunti ed eercitazioni di Microonde Studio di una linea priva di perdite in regime impulivo di impedenza caratteritica =5Ω, chiua u di un carico R erie avente R==5Ω, =mh, =nf. Si aume come velocità di

Dettagli

Diffusione e membrane

Diffusione e membrane Eercizi di fiica per Medicina C.Patrignani, Univ. Genova (rev: 9 Ottobre 2003) 1 Diffuione e membrane 1) Calcolare il fluo avvettivo di oluto in un tubicino di ezione 0.1 mm 2 in cui corrono 0.2 ml al

Dettagli

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè:

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè: LEZIONI N 44 E 45 CALCOLO A ROTTURA DELLA SEZIONE PRESSOINFLESSA PROBLEMI DI VERIFICA La procedura di verifica dei pilatri di c.a., ottopoti a forzo normale e momento flettente, è baata ulla cotruzione

Dettagli

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa LEZIONI N 39 E 40 FLESSIONE SEMPLICE: LA DOPPIA ARMATURA E LA SEZIONE A T LA VERIFICA DELLA SEZIONE INFLESSA CON DOPPIA ARMATURA a) Cao di rottura duttile con armatura comprea minore di quella tea Si può

Dettagli

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico

A.A MATERIALI POLIMERICI B. Capitolo 5 Calore specifico A.A. 2005-06 MATERIALI POLIMERICI B Capitolo 5 Calore pecifico A preione cotante il calore pecifico c p (JK -1 kg -1 ) o la capacità termica molare (JK -1 mol -1 ) ((298) = M 0 c p(298) con M 0 peo molecolare

Dettagli

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso

Modellistica e controllo PID di un pendolo inverso Modellitica e controllo PID di un pendolo invero Note per le lezioni del coro di Controlli Automatici - A.A. 2009/0 Prof.a Maria Elena Valcher Modellitica Un ata di maa m è incernierata ad un carrello

Dettagli

ESERCIZIO 1 L/2 C.R. D

ESERCIZIO 1 L/2 C.R. D SRIZIO Il itema di corpi rigidi in figura è oggetto ad uno potamento impreo (cedimento), in direzione verticale e vero il bao, in corripondenza del vincolo in. Si vuole determinare la nuova configurazione

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c 2 ; P 1 1( ( + 4 ; P 2 ( ( + 1 (

Dettagli

Amplificatore a BJT in configurazione CE e CC

Amplificatore a BJT in configurazione CE e CC Amplificatore a JT in configurazione e Traccia per lo olgimento dell eercitazione del 7 maggio 008 1 ircuito da realizzare 100k 1V 4k7 10u Vo 100k 4k7 1V Rif. Vi Gen. 100n N Vi Gen. 100n N 10u Vo 18k 1k

Dettagli

Trasformazione di Laplace

Trasformazione di Laplace Traformazione di Laplace Gabriele Sicuro. Definizioni fondamentali Sia data una funzione f : C; ea i dice originale e ono oddifatte le eguenti condizioni: () f (t) per t

Dettagli

3. Catene di Misura e Funzioni di Trasferimento

3. Catene di Misura e Funzioni di Trasferimento 3.. Generalità 3. Catene di Miura e Funzioni di Traferimento 3.. Generalità Il egnale che rappreenta la grandezza da miurare viene trattato in modo da poter eprimere quet ultima con uno o più valori numerici

Dettagli

Fenomeni di moto vario nelle correnti in pressione

Fenomeni di moto vario nelle correnti in pressione Stefano Mambretti Fenomeni di moto vario nelle correnti in preione ARACNE Copyright MMIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracne editrice.it info@aracne editrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma

Dettagli

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso.

Bode Diagram. 1.2 Determinare il valore del guadagno del sistema. Disegnare gli zeri ed i poli nel piano complesso. 5 Luglio 3 econda prova Sia dato un itema dinamico con funzione di traferimento G(), i cui diagrammi di Bode, del modulo e della fae, ono di eguito rappreentati: 6 Bode Diagram Phae (deg) Magnitude (db)

Dettagli

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti Circuito Simbolico Principio di bae E poibile applicare a tutte le leggi matematiche che regolano un circuito la traformata di Laplace, in modo da ottenere un nuovo circuito con delle proprietà differenti.

Dettagli

ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI. corso: Teoria dei Circuiti. docente: Stefano PASTORE. 1 Esempio di tableau dinamico (tempo e Laplace)

ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI. corso: Teoria dei Circuiti. docente: Stefano PASTORE. 1 Esempio di tableau dinamico (tempo e Laplace) ESEMPI DI ANALISI DI CIRCUITI DINAMICI LINEARI coro: Teoria dei Circuiti docente: Stefano PASTORE 1 Eempio di tableau dinamico (tempo e Laplace) 1.1 Dominio del tempo Conideriamo il eguente circuito dinamico

Dettagli

Con riferimento ad uno schema di trave semplicemente appoggiata di lunghezza L = 6 m il momento flettente massimo in mezzeria è pari a:

Con riferimento ad uno schema di trave semplicemente appoggiata di lunghezza L = 6 m il momento flettente massimo in mezzeria è pari a: Eempio Verifica dell apertura delle feure Si conidera la ezione rettangolare caratterizzata dalle eguenti proprietà: - bae b = 00 mm, - altezza totale h = 00 mm, - copriferro c =0 mm, - altezza utile d

Dettagli

Sali poco solubili e ph

Sali poco solubili e ph Sali poco olubili e ph Il catione o l anione di un ale poco olubile poono eere a loro volta un acido o una bae debole. Di coneguenza le condizioni di ph della oluzione poono influenzarne la olubilità,

Dettagli

Lezione XXI - 09/04/2003 ora 8:30-10:30 - Esercizi sulle perdite di carico - Originale di Berti Sara.

Lezione XXI - 09/04/2003 ora 8:30-10:30 - Esercizi sulle perdite di carico - Originale di Berti Sara. Lezione XXI - 09/04/00 ora 8:0-10:0 - Eercizi ulle perdite di carico - Originale di Berti Sara. Eercizio 1 Calcolare la potenza di una pompa necearia a far correre il fluido attravero un tubo collegato

Dettagli

Variabili Gaussiane. Verifiche sforzo resistenza

Variabili Gaussiane. Verifiche sforzo resistenza Variabili Gauiane e le ditribuzioni di orzo () e di reitenza () ono gauiane o normali, allora i può calcolare acilmente il valore della probabilità di rottura P dell oggetto in eame (o la ua aidabilità).

Dettagli

INDAGINI DINAMICHE SULL ATTRAZIONE SLING SHOT XXXXXXXXXXXXXXX

INDAGINI DINAMICHE SULL ATTRAZIONE SLING SHOT XXXXXXXXXXXXXXX INDAGINI DINAMICHE SULL ATTRAIONE SLING SHOT PROVA n. 65/AA 5 maggio Committente: xxxxxxxxxxx Conulente: ing. xxxxxxxxxxx Relatore: ing. Settimo Martinello Attrazione Sling Shot RIF.: 7DG-it Bolzano, 8

Dettagli

La trasformata di Fourier in Ottica

La trasformata di Fourier in Ottica Edoardo Milotti 5/11/2007 La traformata di Fourier in Ottica Queta nota contiene una breviima introduzione alle traformate di Fourier in Ottica 1. Il principio di Huygen Il principio di Huygen afferma

Dettagli

REOLOGIA DEI FLUIDI NEWTONIANI

REOLOGIA DEI FLUIDI NEWTONIANI REOLOGIA EI FLUII NEWONIANI V. Aleandro Copyright AEPRON utti i iritti Riervati - www.adepron.it REOLOGIA EI FLUII NEWONIANI Valerio ALESSANRO * * Ingegnere ermomeccanico; ottorato di Ricerca in Energetica

Dettagli

Ø Le funi sono dispositivi che permettono di trasmettere l azione di una forza applicata in un dato punto ad un punto diverso.

Ø Le funi sono dispositivi che permettono di trasmettere l azione di una forza applicata in un dato punto ad un punto diverso. Tenione Ø Le funi ono dipoitivi che permettono di tramettere l azione di una forza applicata in un dato punto ad un punto divero. Ø La fune viene coniderata inetenibile e priva di maa ed il modulo della

Dettagli

1. Teorema di reciprocità

1. Teorema di reciprocità 1. Teorema di reciprocità Conideriamo un mezzo in cui ono preenti le orgenti (J 1, M 1 ) che producono un campo (E 1, H 1 ) e le orgenti (J 2, M 2 ) che producono un campo (E 2, H 2 ). Determineremo una

Dettagli

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 3. Caratteristiche e predisposizione dei regolatori PID Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n 3 Coro di Laurea in Ingegneria dell Automazione Facoltà di Ingegneria Univerità degli Studi di alermo Caratteritiche e predipoizione dei regolatori ID 1 Introduzione

Dettagli

2. METODO DEGLI SPOSTAMENTI O EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA, PER LA SOLUZIONE DI TRAVI IPERSTATICHE

2. METODO DEGLI SPOSTAMENTI O EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA, PER LA SOLUZIONE DI TRAVI IPERSTATICHE METODO DEGLI SPOSTAMENTI CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE B a.a. 00/0 Prof. G. Salerno Appunti elaborati da Arch. C. Provenzano. STRUTTURE IPERSTATICHE Una truttura i dice ipertatica o taticamente indeterminata

Dettagli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli coro di Terminali per i Traporti e la Logitica ELEMENTI DI TEORIA DELLE CODE Umberto Crialli crialli@ing.uniroma.it INTRODUZIONE Simulazione dei terminali In generale, un terminale è cotituito da un inieme

Dettagli

Meccanica Applicata alle Macchine Appello del 12/01/2012

Meccanica Applicata alle Macchine Appello del 12/01/2012 Meccanica Applicata alle Macchine Appello del 12/01/2012 1. Eeguire l analii tatica del meccanimo in figura 2 (cala 1:1). Si calcoli l azione reitente ul membro 5 quando F m =1N. 2. In figura 1 è rappreentato

Dettagli

FUNZIONI DI TRASFERIMENTO

FUNZIONI DI TRASFERIMENTO FUNZIONI DI TRASFERIMENTO Funzioni Di Traferimento La difficoltà maggiore nel trattare i modelli matematici di itemi dinamici lineari è dovuta al fatto che le equazioni delle leggi fiiche che decrivono

Dettagli

Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a 10 millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. D F D I

Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a 10 millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. D F D I Eercizio C. Trafilatura di una barra d acciaio Si vuole trafilare una barra di acciaio di diametro pari a millimetri, fino a portarla ad un diametro di 8 millimetri. v I v D D I ILIERA Calcolare la forza

Dettagli

D. MR (*) 2. Il modulo dell accelerazione angolare α della carrucola vale rad A s rad B s rad C s rad D. 55.

D. MR (*) 2. Il modulo dell accelerazione angolare α della carrucola vale rad A s rad B s rad C s rad D. 55. acoltà di Ingegneria a prova intracoro di iica I 30.0.0 Copito A (*) Eercizio n. Una carrucola, aiilabile ad un dico di aa 3.7 kg e raggio 70 c, è libera di ruotare intorno ad un ae orizzontale paante

Dettagli

3. Taglio (prof. Elio Sacco)

3. Taglio (prof. Elio Sacco) . Taglio (prof. Elio Sacco).. Formula di Jourawky Si conidera inizialmente il cao di una ezione oggetta ad una ollecitazione di taglio V. Si definice tenione tangenziale media ulla corda B di lunghezza

Dettagli

Modellazione e Analisi di Sistemi Idraulici

Modellazione e Analisi di Sistemi Idraulici Modellazione e Analii di Sitemi Idraulici Modellazione e Analii di Sitemi Idraulici Davide Giglio La ingola vaca Si conideri il itema rappreentato in figura. Il itema conite in una vaca contenente acqua.

Dettagli

UNIVERSITA DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria. Fisica Tecnica G. Grazzini. Superfici estese

UNIVERSITA DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria. Fisica Tecnica G. Grazzini. Superfici estese Superici etee Nella legge di Newton per la convezione compare la upericie di cambio inieme al coeiciente di convezione; perciò e non riuciamo ad aumentare quet'ultimo, tenteremo di accrecere la upericie

Dettagli

19.12. Impianti motori con turbine a gas

19.12. Impianti motori con turbine a gas 19.12. Impianti motori con turbine a ga Approfondimenti 19.12.1. Generalità. Il ciclo di Brayton (o ciclo di oule) Il rendimento (h) di un ciclo termodinamico può eere epreo dalla relazione: h q up q inf

Dettagli

Calcolo della tensione ammissibile Dovendo essere il grado di sicurezza non inferiore a 3 si ricava che il coefficiente di sicurezza γ è 3 per cui:

Calcolo della tensione ammissibile Dovendo essere il grado di sicurezza non inferiore a 3 si ricava che il coefficiente di sicurezza γ è 3 per cui: Il recipiente diegnato in figura ha una configurazione cilindrica avente diametro interno D = 000 mm è chiuo con fondi emiferici, eo è itemato u due elle A e B pote ad una ditanza L AB = 7000 mm e fuoriece

Dettagli

PROBLEMI RISOLTI DI DINAMICA

PROBLEMI RISOLTI DI DINAMICA PROBLEMI RISOLTI DI DINAMICA 1 Un autoobile di aa 100 Kg auenta in odo unifore la ua velocità di 30 / in 0 a) Quale forza agice durante i 0? b) Quale forza arebbe necearia per ipriere un accelerazione

Dettagli

Analizzatore di spettro numerico a FFT. La ricostruzione del segnale nel rispetto del teorema del campionamento!!! LPF: filtro anti aliasing

Analizzatore di spettro numerico a FFT. La ricostruzione del segnale nel rispetto del teorema del campionamento!!! LPF: filtro anti aliasing Analizzatore di pettro numerico a FFT La ricotruzione del egnale nel ripetto del teorema del campionamento!!! LPF: filtro anti aliaing i Numero finito di campioni!!!!! Analizzatore di pettro numerico a

Dettagli

Ottica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della velocità della luce con lo specchio ruotante secondo il metodo di Foucault e Michelson

Ottica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della velocità della luce con lo specchio ruotante secondo il metodo di Foucault e Michelson Ottica LEYBOLD Schede di fiica Velocità della luce Miura con il metodo di Foucault/Michelon LEYBOLD Schede di fiica Determinazione della velocità della luce con lo pecchio ruotante econdo il metodo di

Dettagli

Modellistica dinamica di sistemi fisici

Modellistica dinamica di sistemi fisici .. MODELLISTICA - Modellitica dinamica. Modellitica dinamica di itemi fiici Nella realtà fiica eitono vari ambiti energetici, per eempio: meccanico (tralazionale e rotazionale) elettrico-magnetico idraulico

Dettagli

= 0 B = 0 perché la corrente

= 0 B = 0 perché la corrente Fiica Generale - Modulo Fiica Eercitazione 4 ngegneria Getionale-normatica CALCOLO DEL CAMPO LEGGE D AMPÈRE Da. Un conduttore cilindrico cavo, di raggio eterno a. cm e raggio interno b.6 cm, è percoro

Dettagli

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A

Esame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A Eame di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettronica Day Month Year Compito A A Cognome: Nome: Matricola: Mail: 1. Dato il itema di controllo raffigurato, con C( K c ; P 1 1( ( + 4 ; P ( ( + ( + 3 ;

Dettagli

Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tensioni normali: applicazioni BOZZA

Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tensioni normali: applicazioni BOZZA Lezione n. 1 Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tenioni normali: applicazioni Nel eguito i riportano alcuni eempi di applicazione delle procedure decritte nel paragrao precedente.

Dettagli

Meccanica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della costante gravitazionale con la bilancia di torsione gravitazionale di Cavendish

Meccanica. LEYBOLD Schede di fisica P Determinazione della costante gravitazionale con la bilancia di torsione gravitazionale di Cavendish Meccanica LEYBOLD chede di fiica Metodi di miura Determinazione della cotante gravitazionale LEYBOLD chede di fiica P P Determinazione della cotante gravitazionale con la bilancia di torione gravitazionale

Dettagli

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2007/2008, Fisica 1

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2007/2008, Fisica 1 Energia: Univerità Politenia delle Marhe, aoltà di Agraria C.d.. Sienze oretali e Ambientali, A.A. 007/008, iia quel bambino ha tanta energia il gioatore è rimato enza energia alla fine della partita energia

Dettagli

ESERCIZI SULLE SUPERFICI. 1) Calcolare le curvature principali, la curvatura media e la curvatura Gaussiana della sfera

ESERCIZI SULLE SUPERFICI. 1) Calcolare le curvature principali, la curvatura media e la curvatura Gaussiana della sfera ESERCIZI SULLE SUPERFICI Calcolare le curvature principali, la curvatura media e la curvatura Gauiana della fera α u; v = r in u co v ; r in u in v ; r co u Dato il paraboloide ellittico α u; v = u; v;

Dettagli

Note sulle lezioni del corso di STATICA tenute dal Prof. Luis Decanini. Parte 3

Note sulle lezioni del corso di STATICA tenute dal Prof. Luis Decanini. Parte 3 Prima Facoltà di rchitettura Ludovico Quaroni Coro di Laurea 5 U.E... 001/00 - II emetre Note ulle lezioni del coro di STTIC tenute dal Prof. Lui Decanini Con la collaborazione del Dott. Laura Liberatore

Dettagli

Capitolo 2 CONDUZIONE

Capitolo 2 CONDUZIONE Capitolo CONDUZIONE Introduzione La conduzione è il meccanimo di traferimento pontaneo di energia termica nei olidi o nei fluidi in quiete cauato unicamente da differenze di temperatura nel mezzo. A livello

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi Coro di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 0 03 Serbatoi e tubi Dott. arco VONA Scuola di Ingegneria, Univerità di Bailicata marco.vona@uniba.it http://.uniba.it/utenti/vona/ CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Dettagli

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Le Derivate Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato durante

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2003

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2003 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 003 Il candidato riolva uno dei due problemi e 5 dei 0 queiti in cui i articola il quetionario. PROLEMA Si conideri un tetraedro regolare T di vertici

Dettagli

Esercitazione 16 Novembre 2012 Circuiti dinamici del secondo ordine. t come riportato in figura.

Esercitazione 16 Novembre 2012 Circuiti dinamici del secondo ordine.  t come riportato in figura. Eercitazione Noembre ircuiti dinamici del econdo ordine ircuito L- erie Per quanto riguarda queto circuito, l eercizio egue la traccia della oluzione del compito d eame numero, reperibile in rete al olito

Dettagli

Curva granulometrica. Diametro (cm)

Curva granulometrica. Diametro (cm) Eercitazione: itemazione a gradinata di un tratto di torrente montano In un torrente montano è in atto un fenomeno eroivo che provoca un abbaamento del fondo in un tratto che ha una lunghezza di 00 m ed

Dettagli

Fluidodinamica: soluzioni. Scheda 7. Ripetizioni Cagliari di Manuele Atzeni

Fluidodinamica: soluzioni. Scheda 7. Ripetizioni Cagliari di Manuele Atzeni Fluidodinaica: oluzioni Problea di: Fluidodinaica - F 000 Scheda 7 Ripetizioni Cagliari di Manuele Atzeni - 34977000 - Teto [F000] In un tubo orizzontale di ezione S = 0 c corre dell acqua ad una velocità

Dettagli

Vd Vd Vd Re = Per definire il REGIME di moto si individua il: Numero indice di Reynolds (adimensionale)

Vd Vd Vd Re = Per definire il REGIME di moto si individua il: Numero indice di Reynolds (adimensionale) CINEMATICA Esperienza di Osborne Reynolds (1842-1912) Per basse velocità: moto per filetti viscoso laminare Al crescere velocità: moto di transizione V d V d Per elevate velocità: moto turbolento V d CINEMATICA

Dettagli

UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE ATTENZIONE

UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE ATTENZIONE U.21/0 UNITA' 21 SOMMARIO U.21 LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEL CALORE 21.1. Introduzione 21.2. Conduzione 21.3. Convezione 21.4. Irraggiamento 21.5. Modalità imultanee di tramiione del calore ATTENZIONE

Dettagli

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2013/2014, Fisica

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2013/2014, Fisica C.d.. Scienze oretali e Ambientali, A.A. 03/04, iica Seconda legge della dinamica: a forza riultante agente u un corpo è in relazione con la rapidità con cui quel corpo modifica la propria velocità (l

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.

Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec. Teoria dei Sitemi Teoria dei Sitemi e del Controllo Compito A del 24 Giugno 2 Domande ed eercizi Nome: Nr. Mat. Firma: C.L.: Info. Elet. Telec.. Nel cao di itemi lineari continui tempo-varianti, la matrice

Dettagli

Q Flusso di calore (Joule m -2 s -1 )

Q Flusso di calore (Joule m -2 s -1 ) Conduzione Convezione Meccanimo Colliioni molecolari Diffuione molecolare Equazione generale ka ha T dt dx ( T ) Radiazione Evaporazione Fotoni Cambiamento di fae Fluo di calore (Joule m -2-1 ) Calore

Dettagli

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD ConoscereLinux - Modena Linux User Group Dr. D. Angeli diego.angeli@unimore.it Sommario 1 Introduzione 2 Equazioni di conservazione 3 CFD e griglie

Dettagli

Pertanto la funzione di trasferimento complessiva in catena aperta (open-loop) W(S) del sistema di controllo sarà data da:

Pertanto la funzione di trasferimento complessiva in catena aperta (open-loop) W(S) del sistema di controllo sarà data da: M045 - EAME DI TATO 20 ) chema a blocchi e funzione di traferimento in catena aperta W() Il itema di controllo può eere chematizzato con il eguente chema a blocchi: dove: KP 3.2. V V Greg( ) KP (f.d.t.

Dettagli

BOZZA. Lezione n. 24. Il cemento armato La verifica alla S.L. di fessurazione

BOZZA. Lezione n. 24. Il cemento armato La verifica alla S.L. di fessurazione Lezione n. 4 Il cemento armato La verifica alla S.L. di feurazione Il problema della feurazione nel C.. La preenza di feure nelle trutture in cemento armato rappreenta una ituazione fiiologica e, di coneguenza,

Dettagli

FISICA TECNICA AMBIENTALE

FISICA TECNICA AMBIENTALE COSO DI LUE IN SCIENZE DELL CHITETTU FISIC TECNIC MIENTLE Tramiione del calore: La conduzione I parte Prof. Gianfranco Caruo.. 03/04 Il Calore Il Calore è una forma di energia in tranito: ad eempio un

Dettagli

Il motore sincrono a magneti permanenti (Motore Brushless)

Il motore sincrono a magneti permanenti (Motore Brushless) Il motore incrono a magneti permanenti (Motore Bruhle) Azionamenti e Controllo dei Sitemi meccanici Ing. F. L. Mapelli Il motore incrono a magneti permanenti (motore bruhle) Sull armatura eterna fia (tatore)

Dettagli

IL TEOREMA DI UNICITA PER 1 FLUIDI INCOMPRESSIBILI, PERFETTI,ETEROGENEI

IL TEOREMA DI UNICITA PER 1 FLUIDI INCOMPRESSIBILI, PERFETTI,ETEROGENEI IL TEOREMA DI UNICITA PER 1 FLUIDI INCOMPRESSIBILI, PERFETTI,ETEROGENEI di DARIO GRAFFI, Bologna (Italia) 1. In una Nota pubblicata due anni fa (1) ho tabilito il teorema di unicitil per le'equazioni dei

Dettagli

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana

Nel caso di molte misure e statistica gaussiana Dicrepanza Nella tragrande maggioranza dei cai le concluioni perimentali implicano il confronto tra due o più valori. Queti valori poono eere delle miure (e quindi con un incertezza), delle time teoriche

Dettagli

Divisori e combinatori

Divisori e combinatori Diviori e combinatori Luca Vincetti a.a. - Diviori e combinatori La combinazione lineare di egnali differenti o, all invero, la uddiviione di un unico egnale in componenti divere fa parte della normale

Dettagli

Esempio 1 Si consideri la sezione di un solaio latero-cementizio (1 m) di caratteristiche geometriche:

Esempio 1 Si consideri la sezione di un solaio latero-cementizio (1 m) di caratteristiche geometriche: Si riporta di eguito la rioluzione di alni eercizi riguardanti il calcolo del momento reitente e del dominio di preoleione di ezioni in cemento armato. In tutte le applicazioni ucceive i è utilizzato per

Dettagli

7. La teoria dell' "età" dei neutroni. Il modello di rallentamento continuo

7. La teoria dell' età dei neutroni. Il modello di rallentamento continuo 7. La teoria dell' "età" dei neutroni. Il modello di rallentamento continuo Si è vito opra il trattamento generale dello cattering neutronico in mezzi infiniti. Ora conidereremo il cao della ditribuzione

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA

DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA DETERMINAZIONE DELLA LATITUDINE E DELLA LONGITUDINE SENZA L USO DELLE RETTE D ALTEZZA Quando i oerva un atro nell'itante del uo paaggio al idiano dell'oervatore i parla di oervazioni idiane. Un atro, in

Dettagli

Sistemi aperti. Stato di flusso di massa

Sistemi aperti. Stato di flusso di massa Sitemi aperti ) Concetti di bae ) Primo principio della termodinamica 3) Secondo principio della termodinamica 4) Stati di equilibrio tabile 5) Diagramma energia-entropia 6) Lavoro, non-lavoro e calore

Dettagli

LA TRASMISSIONE DEL CALORE

LA TRASMISSIONE DEL CALORE 08//0 Coro di Fiica e Materiali per il Diegno Indutriale: Fiica A.A. 0-0 prof. Franceca Cappelletti LA RASMISSIONE DEL CALORE I MECCANISMI DI RASMISSIONE DEL CALORE per contatto in aenza di moto relativo

Dettagli

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante

1_ Filtro passa-basso Con A(jw) si indica la funzione di trasferimento del filtro, il cui modulo A assume un valore costante PPUNTI DI ELETTNIC FILTI TTII 6 Campi di applicazione I filtri nel ettore dell elettronica ono utilizzati per : attenuare i diturbi, il rumore e le ditorioni applicati al egnale utile; eparare due egnale

Dettagli

Sistemi aperti E 2. E = m w. velocità w in un campo gravitazionale, con accelerazione di gravità g.

Sistemi aperti E 2. E = m w. velocità w in un campo gravitazionale, con accelerazione di gravità g. ) Concetti di bae Sitemi aperti ) Primo principio della termodinamica 3) Secondo principio della termodinamica 4) Stati di equilibrio tabile 5) Diagramma energia-entropia 6) Lavoro, non-lavoro e calore

Dettagli

Bruciatori a gas NC.4 - NC.6 - NC.9 14,5-90 kw.

Bruciatori a gas NC.4 - NC.6 - NC.9 14,5-90 kw. Bruciatori a ga NC.4 - NC.6 - NC.9 14,5-9 kw. O x N o Ba Quadro comandi completo Rampa ga Teta di combutione a baa emiione di Nox Solido carter in preofuione di lega leggera Traformatore di accenione elettronico

Dettagli

Diagramma circolare di un motore asincrono trifase

Diagramma circolare di un motore asincrono trifase Diagramma circolare di un motore aincrono trifae l diagramma circolare è un diagramma che permette di leggere tutte le grandezze del motore aincrono trifae (potenza rea, perdite nel ferro, coppia motrice,

Dettagli

Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette. SLU per sezioni rettangolari in c.a. con. determinazione del campo di rottura

Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette. SLU per sezioni rettangolari in c.a. con. determinazione del campo di rottura Univerità degli Studi di Roma Tre Coro di Progetto di trutture - A/A 2008-0909 Stato limite ultimo di ezioni in c.a. oggette a preoleione SLU per ezioni rettangolari in c.a. con doppia armatura determinazione

Dettagli

VERIFICA A PRESSOFLESSIONE ALLO SLU DI SEZIONI IN C.A.

VERIFICA A PRESSOFLESSIONE ALLO SLU DI SEZIONI IN C.A. PROGETTO DI STRUTTURE - Ing. F. Paolacci - A/A 9-1 ESERCITAZIONE N 1 VERIFICA A PRESSOFLESSIONE ALLO SLU DI SEZIONI IN C.A. Si eve realizzare un eiicio con truttura portante cotituita a una erie i telai

Dettagli

Corso di Fisica I : lezione del

Corso di Fisica I : lezione del Coro di Fiica I 01 013: lezione del 013 03 15 Elia Battitelli Introduzione: Elia Battitelli, olitamente il venerdi 8 10 (i.e. 8:30 10:00) elia.battitelli@roma1.infn.it ; laboratorio di Atrofiica IV piano

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 5: Cinematica dei fluidi Anno Accademico 2008-2009

Dettagli

= 20 m/s in una guida verticale circolare. v A A

= 20 m/s in una guida verticale circolare. v A A Eercizio (tratto dal Problema 4.39 del Mazzoldi Un corpo di maa m = 00 Kg entra con elocità A licia di raggio = 5 m. Calcolare: = 0 m/ in una guida erticale circolare. la elocità nei punti B e C;. la reazione

Dettagli

Flessione su 4 punti. Configurazione sperimentale. Schematizzazione di calcolo. Studio delle sollecitazioni semplici. Taglio.

Flessione su 4 punti. Configurazione sperimentale. Schematizzazione di calcolo. Studio delle sollecitazioni semplici. Taglio. Fleione u punti Configurazione imentale Scematizzazione di calcolo Taglio omento flettente Studio delle ollecitazioni emplici Tratto ollecitato da fleione pura la ua deformata è un arco di cercio Deformazioni

Dettagli

Lezione 11. Progetto del controllore

Lezione 11. Progetto del controllore Lezione Progetto del controllore Specifiche di progetto Conideriamo nuovamente un itema di controllo in retroazione: d y + + + y () G() + + n Fig : Sitema di controllo Supporremo aegnata la funzione di

Dettagli

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 13

Controllo di Azionamenti Elettrici. Lezione n 13 Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n 1 Coro di Laurea in Ingegneria dell Automazione Facoltà di Ingegneria Univerità degli Studi di Palermo CTROLLO DIRETTO DI COPPIA DI AZIAMENTI C MOTORE IN CORRENTE

Dettagli

corso di formazione ed aggiornamento

corso di formazione ed aggiornamento coro di formazione ed aggiornamento NUOVE NORME TECNICHE IN ZONA SISMICA di cui all ordinanza n. 37 del P.C.M. del 0.03.003 pubblicata ulla Gazzetta Ufficiale in data 08.05.003 ARGOMENTO DELLA LEZIONE:

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE

SCHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE CHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE L aggiudicazione avverà a favore del oferta economicamente più vantaggioa, valutata econdo i eguenti criteri: Al integrale accetazione del capitolato tecnico peciale veranno

Dettagli

1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del suolo 1.1.1 Microonde

1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del suolo 1.1.1 Microonde 1.1 Tecniche di telerilevamento dell umidità del uolo 1.1.1 Microonde Da quanto detto al paragrafo precedente, nella regione pettrale delle microonde l atmofera può dunque coniderari traparente, oprattutto

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TRE FACOLTA DI INGEGNERIA TECNICA DELLE COSTRUZIONI MODULO I - Ing. Fabrizio Paolacci - A/A

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TRE FACOLTA DI INGEGNERIA TECNICA DELLE COSTRUZIONI MODULO I - Ing. Fabrizio Paolacci - A/A TECNICA DELLE COSTRUZIONI MODULO I Ing. Fabrizio Paolai A/A 00708 ESERCITAZIONE N STATI LIMITE DI ESERCIZIO: ) VERIFICA ALLO STATO LIMITE DI APERTURA DELLE LESIONI Con rierimento alla trave indiata in

Dettagli

ω 1+ ω ω = = 1 = G Vi = = Calcolo dell uscita del circuito di figura: Si definisce Funzione di Trasferimento il rapporto tra Uscita ed Ingresso:

ω 1+ ω ω = = 1 = G Vi = = Calcolo dell uscita del circuito di figura: Si definisce Funzione di Trasferimento il rapporto tra Uscita ed Ingresso: DIARAMMI DI BODE alcolo dell ucita del circuito di figura: X j j Vo Vi Vi Vi R X jr R j j Vi jr Si definice Funzione di Traferimento il rapporto tra Ucita ed Ingreo: Vo Vo [] FdT j Vi Vi jr Vo Vi Vo Vi

Dettagli