L ACQUA. Scuola dell Infanzia D.Bretti Tronzano di Caluso Progetto di Apprendimento Esperienziale
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1 L ACQUA Scuola dell Infanzia D.Bretti Tronzano di Caluso Progetto di Apprendimento Esperienziale
2 ARGOMENTARE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA L argomentare nella scuola dell infanzia è un elemento fondamentale e vede la sua massima realizzazione nell Apprendimento per competenze. Esso consente una riflessione sugli elementi costitutivi dell insegnamento e dell apprendimento: sapere allievo insegnate, amplificando il ruolo di ognuno dei tre poli e mettendo in evidenza punti di vista ed aspetti, della questione in esame, che altrimenti resterebbero impliciti e latenti. Attraverso l apprendimento per competenze, il bambino acquisirà competenze più sicure e permanenti in quanto diventa attore del percorso di apprendimento.
3 L APRENDIMENTO PER COMPETENZE - utilizza una metodologia che aiuta l alunno ad individuare il significato dei contenuti; - fa emergere nell alunno il gusto di esprimere la propria creatività e personalità; - permette di acquisire competenze linguistiche e comunicative e di rielaborare i messaggi; - fa si che l alunno diventi soggetto attivo impegnato in prima persona nello sviluppo delle proprie capacità; - agevola la scoperta di relazioni significative tra la scuola e le esperienze di vita.
4 Indispensabile per un apprendimento per competenze è fornire agli alunni un ambiente educativo in grado di: - stimolare le loro potenzialità; - sollecitare la scoperta di significati; mettere in moto strategie di pensiero.
5 PROBLEMA: «COM E L ACQUA» APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE 1. ESPERIENZA - I bambini sono stati divisi in 6 gruppi tenendo in considerazione delle loro caratteristiche; - A tutti i bambini è stato consegnato un contenitore con dell acqua, in modo che ognuno di essi avesse il contatto diretto con l oggetto di osservazione; - I bambini hanno avuto la possibilità di lavorare in modo diretto con l acqua; - I bambini hanno avuto contatto e osservazione diretta del materiale, lo hanno manipolano e pasticciato; - I bambini sono stati lasciati liberi di esplorare l acqua come desideravano; - L acqua è state manipolata, schizzata, bevuta, versata.
6 Sperimentazione GRUPPO DI 31 ALUNNI DI 5 ANNI (di cui uno disabile) Sperimentazione sui curricoli verticali di Scienze, avente come tema L ACQUA. Gli obiettivi generali che si è posto questo progetto verticale di Scienze sono stati: - sviluppare e migliorare la capacità di osservare, descrivere, argomentare; - imparare ad utilizzare strumenti di sintesi ed operativi; - ampliare e migliorare il patrimonio lessicale; - osservare e descrivere un elemento, in modo da capire quali sono le sue caratteristiche e cosa differenzia un frutto da un altro.
7 Problema Apprendimento Esperienziale - COS E L ACQUA? GRUPPO 1: Pedra, Isabella, Alice, Giulia, Greta Porta voce: Giulia
8 GRUPPO 2: Nicolas B., Elia, Chiara, Nocolas F., Giada Porta voce: Nicolas B.
9 GRUPPO 3: Greta V., Luca, Edoardo G., Lorenzo M., Andrea Portavoce: Luca
10 GRUPPO 4: Edoardo C., Alex, Matilde, Giorgia, Veronica Portavoce: Veronica
11 GRUPPO 5: Alessio, Thomas, Elena, Cchristian, Andrea G. Portavoce: Andrea G.
12 GRUPPO 6: Samuele, Eleonora, Francesca, Roberto, Pietro Portavoce: Roberto
13 M: «Siete divisi in gruppi, ma voi sapete cos è un gruppo?» A: «Sono tanti bambini divisi?» A: «Un gruppo è come una squadra, o tutti vincono o tutti perdono!» M: «In ogni gruppo c è un portavoce, il portavoce è l unico bambino che può parlare con la maestra, ogni cosa deve essere riportata dal portavoce!» A: «Cosa vuol dire portavoce?» A: «E il bambino che raccoglie le parole degli altri del gruppo e le dice!» Visto che i portavoce sono i bambini più timidi e che amano meno mettersi in mostra, per valorizzarli gli è stato messa una coroncina con su scritto il loro nome. M: «Ognuno di voi ha davanti un piatto con dentro dell acqua!» A: «Maestra mi scappa la pipì, posso andare in bagno!» (primo effetto dell acqua)
14 PRIMO ESPERIMENTO M: «Assaggiate l'acqua, dite cosa sentite!» I bambini hanno 5 minuti di tempo per assaggiare l acqua e discutere delle sue caratteristiche. 2. COMUNICAZIONE - I bambini hanno condiviso l esperienza con l insegnate e con il resto della dei pari attraverso il portavoce di ogni gruppo (elemento più debole); - Per evitare che i bambini ripetessero cosa era stato detto dai compagni, l attività è stata messa sotto forma di gara e gli è stato detto venivano apprezzate di più le caratteristiche più originali; - I bambini hanno ascoltato il resoconto degli altri.
15 GRUPPO 1 P: «L acqua è naturale, è tiepida!» M: «Ma cosa vuol dire che è naturale?» P: «Che non sfrizza!»
16 GRUPPO 2 P: «L acqua non ha nessun gusto, non ha nessun odore, è salata!» Il portavoce si blocca, un membro del gruppo lo sprona «Dai, stai andando bene, hai quasi finito!» P: «ci si può specchiare!»
17 GRUPPO 3: P: «L acqua è fresca, è un.!» (A: «Maestra Samuele ha versato l'acqua!!!) Il portavoce non parla, due bambini si mettono a piangere perché hanno tante cose da dire ma il portavoce non ce le riferisce. Il portavoce è un alunno disabile. Lasciamo un po' di tempo al gruppo per organizzarsi. Il bambino più ambizioso del gruppo dice: posso fare io il portavoce? M: «No, ci può parlare solo il portavoce!» I bambini spronano il portavoce. P: «L acqua è dolce, è un po' fresca e un po' calda!»
18 GRUPPO 4: Il portavoce non parla ma, a differenza del gruppo 3 gli altri membri del gruppo non lo spronano e si arrendono.
19 GRUPPO 5 P: «L acqua è buona, è trasparente!»
20 GRUPPO 6 P: «Sembra che viene dal mare perché ha il gusto di acqua di mare, sembra il gusto di una lacrima!»
21 SECONDO ESPERIMENTO M: «Toccate l'acqua, dite cosa sentite!» I bambini hanno 5 minuti di tempo per manipolare l acqua e discutere delle sue caratteristiche. I bambini inizialmente hanno paura di essere rimproverati e la toccano appena, quando si accorgono che le insegnati gli permettono di «esagerare» si lasciano andare e COMUNICAZIONE: I gruppi sono più affiatati, i capofila sono più disinvolti e parlano con minor difficoltà.
22 GRUPPO 1 P: «Con l acqua ci si può schizzare, è fredda e bagnata!»
23 GRUPPO 2 P: «L acqua fa il solletico, si può toccare!»
24 GRUPPO 3 P: «L acqua serve a lavare la faccia, è calda e fredda, si possono lavare i capelli, ci si può giocare e la si può bere!»
25 GRUPPO 4 P: «L acqua si usa per lavare il corpo!»
26 GRUPPO 5 P: «L acqua è liscia, è come la cascata!»
27 GRUPPO 6 P: «L acqua fa i riflessi, bagna, è bello giocare con lei!»
28 3. ANALISI - Insegnanti e bambini hanno individuato insieme i punti di forza e le debolezze delle diverse soluzioni. L acqua: - è naturale cioè non «sfrizza» (non è frizzante); - è tiepida; - non ha nessun gusto; - non ha nessun odore; - è salata; - ci si può specchiare; - è fresca; - è dolce; - è un po fresca e un po calda; - è buona;
29 - è trasparente; - ha il gusto di acqua di mare; - ha il gusto di una lacrima; - con lei ci si può schizzare; - è fredda, è bagnata; - fa il solletico; - serve a lavarsi la faccia, i capelli; - ci si può giocare; - la si può bere; - si usa per lavarsi il corpo; - è liscia come una cascata; - fa i riflessi, è bagnata; - è bello giocare con lei.
30 4. GENERALIZZAZIONE - L insegnate e la classe hanno cercato insieme le soluzioni ottimali; - Elaborazione di nuovi modelli operativi. Com è l acqua? (caratteristiche): - è bagnata (tatto); - è tiepida, è fredda e calda (tatto); - è liscia come una cascata (tatto); - fa il solletico (tatto); - naturale o frizzante (gusto); - non ha nessun gusto (gusto) - è a volte salata, come l acqua del mare e una lacrima e a volte dolce (gusto); - è buona (gusto); - ci si può specchiare (vista); - è trasparente (vista); - fa i riflessi (vista); - non ha nessun odore (olfatto).
31 A cosa serve l acqua?: - con lei ci si può schizzare, ci si può giocare ; - la si può bere; - serve a lavarsi la faccia, i capelli e il corpo.
32 5. APPLICAZIONE - La classe applica la soluzione ottimale.
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