PIEDE DIABETICO 1-CASO CLINICO. Corso di Formazione per i MMG 27 febbraio Massimo Michelini Diabetologia Montecchio, AUSL RE

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1 PIEDE DIABETICO Corso di Formazione per i MMG 27 febbraio CASO CLINICO Massimo Michelini Diabetologia Montecchio, AUSL RE

2 B.M. maschio di 62 aa 1993 IMA infero-posteriore; anamnesi patologica remota 2002 recidiva di IMA inferiore > occlusione distale Cdx, stenosi 75% DA, stenosi critica Cx distale > by pass aortocoronarico: CMDI con FE 31%; diabete mellito tipo 2 in insulinotp; ipertensione arteriosa in tp con ACE-I

3 anamnesi sociale frequenta saltuariamente il SD (accesso nel 2002 dopo il secondo evento ischemico, successivo tentativo di presa in carico nel 2004); vive solo (accompagnato da una vicina); s. depressiva (comparsa dopo la morte della madre circa 1 aa prima, con progressivo ritiro sociale); Nel 2005 abbandona la ter Insulinica (che non riesce a gestire e torna ad IPO-orali (Assoc.Glibenclamide + Metformina) accesso a Poliambulatori per medicazioni di pregresse ulcere diabetiche solo per un mese

4 ricovero il 13/07/2006 h accesso in PS: con raccolta purulenta in gangrena umida all avampiede dx con presenza di elminti; il pz e vigile, ma soporoso ed iperpiretico (39 C); non segni di stasi polmonare, toni cardiaci ritmici tachicardici, succulenza declive; riferisce comparsa della lesione da circa 4 gg

5 terapia a domicilio ASA 100 g simvastatina 20 mg / die sotalolo 80 mg ½ cp x 2 / die ramipril 5 mg ½ cp x 2 / die glibenclamide 2,5 + metformina 400 mg 1 cp x 3 ai pasti

6 primi provvedimenti posto in stanza singola; immediata incisione raccolta ascessualizzata e debridment; esami emocitometrici ed ematochimici con GB , Hb = 10 g/dl, creat = 2,6 mg/dl glicemia = 318 mg/dl

7 terapia Teicoplanina 400 mg al I gg (6 mg/kg /die die) quindi 200 mg (3 mg/kg); Metronidazolo 500 g x 3 / die; Meropenem 500 mg x 3 / die; Quale terapia per il Diabete? Idratazione; EBPM; Antidolorifici

8 D.1- Un Paziente diabetico, in terapia con Ipoglicemizzanti Orali, ricoverato per un ulcera infetta al piede, con febbre Quale terapia per il Diabete? a) continua la terapia con ipoglicemizzanti orali in corso, controllando le glicemie b) sospende la terapia orale ed inizia la terapia insulinica intensiva da protrarre fino a guarigione c) dipende dal compenso glicemico

9 D.1- Un Paziente diabetico, in terapia con Ipoglicemizzanti Orali, ricoverato per un ulcera infetta al piede, con febbre Quale terapia per il Diabete? a) continua la terapia con ipoglicemizzanti orali in corso, controllando le glicemie a) sospende la terapia orale ed inizia la terapia insulinica intensiva da protrarre fino a guarigione b) dipende dal compenso glicemico

10 Quale terapia per il Diabete? b) sospende la terapia orale ed inizia la terapia insulinica intensiva ev in pompa siringa, con i controlli ogni 2 ore delle glicemie come da schema SCHEMA Insulinico Intensivo ev.

11 ALGORITMO per INFUSIONE di INSULINA RAPIDA in CORSO di I.M.A/EPA/ICTUS/Insuff Resp per 48/72 ore in Diabetici e/o paz con con Iperglic.grave (> ) 1 via INFUSIONE IN POMPA SIRINGA di 49,5 ml. di SOL. FISIOL + 50 U.I. di INSULINA RAPIDA ( R ) (= 0,5 ml) che determina una concentrazione di 1 ml. = 1 U.I. di INSULINA 2 via Glic < 250 mg/dl -Infondere Gluc 5% 500 cc + KCL 20 meq a vel variabile secondo il compenso emodinamico e lo stato di idratazione (30 60 cc/h) SE GLIC. > 500 mg/dl velocità Infusione 5 cc/h + bolo iniziale di 10 u ev SE GLIC. TRA 400 e 500 velocità Infusione 4 cc /h. + bolo iniziale 8 u ev SE GLIC. TRA 300 e 400 velocità Infusione 3 cc/h + bolo iniziale 5 u ev SE GLIC. TRA 250 e 300 velocità Infusione 2,5 cc/h SE GLIC. TRA 200 e 250 velocità Infusione 2 cc/h + GIK in 2 via SE GLIC. TRA 150 e 200 velocità Infusione 1,5 cc/h (1 cc/h di NOTTE ) SE GLIC. TRA 110 e 150 velocità Infusione 1 cc/h ( 0,5 cc/h di NOTTE) SE GLIC. <= 110 STOP INSULINA! (ma mantenere la pompa) SE GLIC. <= 70 INFONDERE GLUCOSIO 10% E.V. PER ALMENO 2-4 ORE + STIK ogni ora e adeguamento infusione EV Insulina in pompa) SE CI SONO SINTOMI da IPOGLICEMIA USARE GLUC. AL 30% per 2 ore e controllo stik ogni ora) CONTROLLO STICK dopo 1ora, per verifica dose (U/ora) poi OGNI 2 ORE PER LE PRIME 12 ore, poi OGNI 4 ore, se glicemie stabili Quando 3 glic successive sono < 140 embricare la TER. INSULINICA S.C. AI PASTI con HUMALOG o NOVORAPID,poi sospendere la pompa alla prima dose di LANTUS serale.

12 indagini-1 Rx piede dx: erosioni marginali distali del V metatarso ed alla base della falange prossimale dello stesso raggio; Consulenza psichiatrica

13 Transizione alla Terapia Insulinica sotto cute: Il paziente viene messo in terapia insulinica sc con lo schema iniezioni di analogo rapido ai pasti ed 1 iniezione di analogo lento serale : Analogo rapido prima di ogni pasto Analogo lento serale, ore 23 Calcolando il fabbisogno come da schema di transizione dalla Ins ev alla Ins sc. La pompa viene sospesa la sera, dopo la 1 1 iniezione di analogo lento serale

14 D.2 L insulina umana regolare (Humulin R, Actrapid) ai pasti si somministrano a) Appena prima del pasto b) Almeno 20 prima del pasto c) Anche dopo il pasto

15 D.2 - Le Insuline Umane Rapide o Regolari (Humulin R, Actrapid) ai pasti si somministrano a) Appena prima del pasto b) Almeno 20 prima del pasto c) Anche dopo il pasto

16 D.3 - L analogo lento serale (LANTUS o LEVEMIR) si somministra prima di coricarsi, per coprire la notte, e si decide il dosaggio a) in base al valore della Glicemia della sera b) in base al valore della glicemia a digiuno del mattino c) in base al valore dell Emoglobina Glicata (HbA1c)

17 D.3 - L analogo lento serale (LANTUS o LEVEMIR) si somministra prima di coricarsi, per coprire la notte, e si decide il dosaggio a) in base al valore della Glicemia della sera b) in base al valore della glicemia a digiuno del mattino c) in base al valore dell Emoglobina Glicata (HbA1c)

18 Indagini-2 Si programma la esecuzione della Arteriografia AAII Il paziente il giorno dell esame deve essere digiuno Come ci comportiamo per la terapia Insulinica?

19 D.4 - In caso di digiuno per esami o per sottoporsi ad intervento chirurgico il paziente diabetico in ter. insulinica a) Esegue la tp insulinica della sera precedente ed esegue l insulina della colazione b) Non esegue la tp insulinica né della sera precedente, né della colazione c) Esegue la tp Insulinica della sera precedente e non esegue la tp insulinica della colazione

20 D.4 - In caso di digiuno per esami o per sottoporsi ad intervento chirurgico il paziente diabetico in ter. insulinica a) Esegue la tp insulinica della sera precedente ed esegue l insulina della colazione b) Non esegue la tp insulinica né della sera precedente, né della colazione c) Esegue la tp Insulinica della sera precedente e non esegue la tp insulinica della colazione

21 indagini-2: Arteriografia AAII Assi iliaco-femorali normorappresentati, modesta ateromasia a livello delle femorali superficiale; Regolari le poplitee; A dx: marcata ateromasia dell asse tibio-peroniero con evidenza a valle della sola interossea normorappresentata; distalmente si apprezzano esili rami evidenti soprattutto l livello tarsale e calcaneale; A sin: si apprezza breve riduzione di calibro al passaggio tra femorale superficiale e poplitea con, a valle, evidenza di ipertrofica interossea che distalmente si sfiocca in esili rami a livello pre-malleolare Non c èc indicazione a rivascolarizzazione con PTA

22 decorso-1 scomparsa febbre dopo 24 ore; tampone pos per Staffilococco Aureus e gram negativi (Enterecococco faecalis e Providencia rettgeri); eseguita valutazione chirurgica vascolare che non poneva, al momento, indicazioni a PTA distale Glic dopo 48 ore di infusione ev : h.06 - h.10 h.14 h

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24 decorso-2 in 10 giornata ricomparsa di iperpiressia in corrispondenza di peggioramento locale della lesione gangrenosa; simultanea comparsa di artrite settica alle grosse articolazioni, soprattutto ai polsi, erisipela alla faccia anteriore della gambe bilateralmente; l emocoltura confermava Staffilococco Aureo meticillinoresistente; anemizzazione (7.9 g/dl): emotrasfuso; segni di scompenso cardiaco

25 decorso-3 incrementato dosaggio della teicoplanina a 600 mg / die (9 mg / Kg / die); sostituito il meropenem con piperacillina / tazobactam 4 g / 500 mg x 3 / die; controllo ecocardiogramma (FE del 31 %) per escludere vegetazioni endocarditiche; >>>>>> regressione del rialzo termico e delle artralgie

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32 evoluzione La ferita e stazionaria, sanguinante e granuleggiante ai margini: indicazione ad un trattamento di tipo chirurgico di amputazione dell avampiede ( solo 1 e 2 raggio oppure anche più ampio alla Lisfranc? ) date anche le precarie condizioni del circolo arterioso cercare di effettuare angioplastica?

33 Indicazione chirurgica a minima Amputazione 1 2 raggio con urgenza senza attendere trattamento vascolare Timore di nuovo peggioramento infettivo Mancanza del consenso del paziente ad una amputazione di maggiore impegno

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36 Evoluzione a due mesi Miglioramento sintomatologico del paziente con assenza di ipertermia e segni clinici e umorali di flogosi Ripresa del cammino con scarpa postoperatoria in talus e in attesa di scarpa con plantare su misura Nessuna complicanza necrotica vascolare

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40 Complicanze >> Ulcera al dorso del 3 dito trattata con ulcerectomia ambulatoriale

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44 Il paziente seguito dal Servizio di Diabetologia e dall amb. del Piede - ha perso 2 dita e parte dell avampiede Ma mantiene l appoggio plantare e la possibilità di deambulare, (con scarpe ortopediche apposite.)

45 Il paziente deve essere dimesso : Con terapia insulinica fino a completa guarigione dell ulcera Mantenendo un compenso metabolico ottimale per favorire la guarigione Continuando ambulatorialmente le medicazioni adeguate per portare a guarigione completa l ulcera Viene attivata la Consulenza Infermieristica almeno 3 gg prima della dimissione

46 D.6 - Quali sono gli obiettivi dell'educazione terapeutica al paziente diabetico in ospedale? a) Modalità di iniezione dell'insulina e tempi di somministrazione delle insuline rispetto al pasto b) Modalità di esecuzione dell autocontrollo glicemico domiciliare c) Stili di vita che contribuiscono al miglioramento del controllo metabolico nel paz. diabetico (dietista ) d) Tutte le precedenti

47 D.6 - Quali sono gli obiettivi dell'educazione terapeutica al paziente diabetico in ospedale? a) Modalità di iniezione dell'insulina e tempi di somministrazione delle insuline rispetto al pasto b) Modalità di esecuzione dell autocontrollo glicemico domiciliare c) Stili di vita che contribuiscono al miglioramento del controllo metabolico nel paz. diabetico (dietista ) d) Tutte le precedenti

48 D.7 - L'autocontrollo della glicemia nel paziente diabetico in Terapia Insulinica è : a) Importante ma non indispensabile b) Indispensabile (prima di ogni somministrazione di insulina) c) E' superfluo se si è a conoscenza del valore della Emoglobina Glicata

49 D.7 - L'autocontrollo della glicemia nel paziente diabetico in Terapia Insulinica è : a) Importante ma non indispensabile b) Indispensabile (prima di ogni somministrazione di insulina) c) E' superfluo se si è a conoscenza del valore della Emoglobina Glicata

50 Presa in carico pre-dimissione : Almeno 3 gg prima della dimissione il paziente viene istruito dall Infermiere dedicato Viene rifornito del materiale indispensabile per l autogestione della terapia Viene riaffidato al servizio per il Diabete che lo segue, che continuerà a gestirlo ambulatorialmente con assegnazione - previo contatto telefonico di appuntamento scritto nella lettera di dimissione

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