BREVE TRATTATO SULLA LINEA ELETTRICA DI TRASMISSIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BREVE TRATTATO SULLA LINEA ELETTRICA DI TRASMISSIONE"

Transcript

1 BREVE TRATTATO SULLA LINEA ELETTRICA DI TRASMISSIONE Di Vincenzo Iorio Introdzione La corrente elettrica contina, circola nei corpi condttori in base alle modalità che conosciamo dallo stdio dell'elettrologia. Sappiamo che na corrente elettrica contina circolante in n condttore pò generare n campo magnetico, viceversa possiamo attribire nei pnti del condttore dove si accmla n certo potenziale anche n campo elettrico. Nel caso appnto della corrente contina, l'ampiezza dei campi che si generano attorno al condttore hanno n andamento decrescente in fnzione della distanza da essi e non generano fenomeni evidenti a distanze molto elevate dal condttore stesso. Se consideriamo na corrente variabile, per esempio di tipo alternato le modalità degli effetti misrabili a distanze elevate dal condttore possono assmere n diverso significato. In qest'ltimo caso la fisica riconosce n effetto di propagazione che permette n certo trasferimento di energia dal condttore in esame all'ambiente circostante. Qesto fenomeno è maggiormente evidente se la freqenza dell'oscillazione elettrica è pittosto elevata. Le modalità in ci avvengono qeste propagazioni fanno parte di na discssione da approfondire che rigarda il concetto di antenna, in qesta sede analizziamo invece i fenomeni che intervengono qando siamo i condttori per trasferire energia elettrica alternata di na certa freqenza lngo la loro direzione. LA LINEA ELETTRICA DI TRASMISSIONE Per evitare che na linea elettrica possa costitire n'antenna trasmittente, i condttori devono essere geometricamente realizzati in modo da rendere minimo qesto effetto. Si conoscono de principali configrazioni: la prima è la linea bifilare tramite la qale l'altro condttore riesce in qalche modo a compensare l'effetto di campo prodotto dall'altro, la seconda prevede na disposizione geometrica concentrica dei de condttori chiamata linea coassiale, anch'essa dotata di proprietà similari alla precedente per qanto rigarda la compensazione. Un'oscillazione elettrica ad alta freqenza mandata l'ngo la linea di trasmissione è molto simile ad n onda elettromagnetica che si propaga nel voto. Nel caso del voto e in prima approssimazione anche nell'aria la propagazione elettromagnetica acqista na velocità costante di ,458 Km/sec (3. Km/sec). La natra del mezzo interposto inflenza la velocità di propagazione tramite la formla 1.1 qi esposta.

2 1 µ ε (1.1) La formla mostra i termini di permeabilità magnetica e permettività elettrica, del mezzo interposto, nel caso del voto tali termini sono rispettivamente H/m e F/m, e danno ragione circa il valore della velocità dell'onda elettromagnetica che ci aspettavamo. In na linea di trasmissione la velocità di propagazione è sicramente più bassa della velocità assnta dall'onda elettromagnetica nel voto. Qesto fatto dipende dal diverso valore di permettività elettrica dei dielettrici sati per i cavi di trasmissione. La permeabilità magnetica dei materiali tilizzati per le linee, pò essere normalmente assnta gale a no. Qindi nel caso di na linea la formla precedente pò diventare: 1/ µ ε ε dove r εr è la permettività relativa del dielettrico tilizzato. Una formla derivabile dall'eqazione 1.1 è rappresentata dall'eqazione 1.11 qi di segito riportata. In qesto caso la velocità di propagazione dipende direttamente dai termini di indttanza e capacità del mezzo interposto. 1 L C (1.11) La conoscenza di qesta velocità pò costitire n importante dato di stdio per la linea che stiamo considerando. Definita la velocità dell'onda e la sa freqenza di oscillazione possiamo determinare la lnghezza d'onda tramite la formla 1.2. λ f (1.2) Una linea, sia essa bifilare o coassiale, è costitita da fili condttori opportnamente distanziati e montati in n contenitore isolante. I condttori sono investiti dal campo magnetico prodotto dalla corrente che vi circola, e dal potenziale applicato ad essi. Qeste ragioni geometriche indissolbili comportano la presenza di n indttanza e di na capacità che appaiono residenti nella linea stessa. I parametri reattivi presenti nella linea, si comportano come costanti distribite se la linea ha na geometria omogenea. In più sarà senza dbbio presente anche na perdita ohmmica dovta ai cavi condttori e anche ad altri fattori. Lo stdio matematico applicato a na linea di qesto tipo immaginata infinitamente lnga, viene effettato applicando n eqazione differenziale che risolta ci fornisce alcni semplici risltati.

3 L'ampiezza della tensione di segnale (portante) presente lngo la linea, sbirà n andamento decrescente di tipo esponenziale dovto alle perdite presenti. Il segnale di tensione presente all'ingresso della linea, diventerà praticamente zero, qando viene misrato a distanza infinita dal morsetto di ingresso. La solzione opportnamente semplificata che esprime qesto risltato è la segente: V γ Χ V o e (1.3) dove X è la distanza dall'origine della linea, e γ è definito come la costante di propagazione della linea. Qest'ltima costante pò essere espressa come: γ ( R + jω L) ( G + jω C ) (1.4) dove R, rappresenta la resistenza ohmica della linea, G la condttanza per nità di lnghezza, e le costanti L e C, rappresenterebbero l'indttanza e la capacità distribita della linea già considerate precedentemente. Scomponendo la 1.4 nella sa parte reale e immaginaria avremo: γ α + j β (1.5) dove α, è definita come la costante di attenazione e β, e la costante di fase. La costante α ha il significato di attenazione per nità di lnghezza e si pò misrare in Neper/metro (1Neper db). Attraverso semplici passaggi matematici applicati alla solzione dell'eqazione differenziale di partenza che non abbiamo in qesta sede rappresentato, possiamo definire l'espressione dell'impedenza caratteristica qi riportata: R j L ( + ω ) ( G + jω C) (1.6) considerando na linea con perdite molto contente, o praticamente zero, possiamo trascrare i termini R e G scrivendo: L C (1.7)

4 poichè le costanti L e C si intendono distribite lngo la lnghezza della linea, qeste assmono no specifico valore costante e caratteristico per n dato tipo di cavo. Per qesta ragione l'impedenza o la resistenza caratteristica di na linea non dipende dalla lnghezza della linea. Qesto risltato è dimostrabile direttamente dall'eqazione differenziale caratteristica della linea. Anche il voto possiede n'impedenza caratteristica, essa e definita come: costante di propagazione dell'aria libera o del voto ed è determinata invece da: ς µ 377Ω (1.71) ε Utilizzando l'eqazione 1.5 possiamo con semplici passaggi dimostrare che il termine β definito come la costante di fase, pò essere considerato gale a: β 2 π f L C (1.7) e si misra in rad/m, Il termine α, invece viene definito dall'espressione: R α C / L + G L / C (1.8) 2 2 che viene misrata in Neper/m. I termini G, e R hanno lo stesso significato visto in precedenza. Trascrando il termine G, e sostitendo per il valore di qello riportato dall'eqazione 1.7 otteniamo na semplice formla in fnzione della sola resistenza specifica R: α R 2 (1.9) Utilizzando la formla 1.7 possiamo con semplici passaggi matematici esprimere la costante di fase anche in n'altro modo. Infatti, possiamo sostitire al termine f, l'eqazione ricavabile dalla 1.2 in termini di velocità di propagazione. Sccessivamente possiamo sostitire il termine con l'eqazione 1.11 e praticando le opportne semplificazioni possiamo avere: 2 π β (1.1) λ In qest'ltima espressione compare il termine λ, che rappresenta la lnghezza d'onda della linea. Qesto valore è già stato definito

5 dall'eqazione 1.2, esso intende definire qella distanza minima esistente fra de pnti le ci tensioni (o correnti) sono in fase fra loro. Oppre che è la stessa cosa, la lnghezza d'onda è qella lnghezza fisicamente misrabile che esprime la distanza tra de ventri o picchi di tensione, misra pari al periodo di n'oscillazione di n segnale elettrico o applicabile identicamente ad n onda elettromagnetica. Linea reale di lnghezza finita Immaginiamo na linea di trasmissione di lnghezza finita chisa s di n impedenza gale all'impedenza caratteristica della linea. In qesto caso la linea si comporterà come na linea di trasmissione infinitamente lnga. In poche parole, il generatore applicato all'estremità di ingresso della linea provvederà a incanalare na certa energia che si propagherà sottoforma di onde elettromagnetiche. Qesta energia sarà assorbita dall'impedenza e qindi completamente smaltita sottoforma di calore. All'interno della linea si instarerà n regime di onde progressive viaggianti che si propagherà con na velocità che dipenderà dalle costanti della linea stessa. In qesto caso si dice che la linea è perfettamente adattata. La lnghezza fisica della linea potrà essere considerata ininflente. G O Fig 1.1 Normalmente la resistenza interna del generatore che applichiamo all'ingresso della linea di trasmissione deve essere dello stesso valore dell'impedenza caratteristica del cavo tilizzato. In qesto modo il generatore vede tramite la linea adattata n impedenza gale a qella esistente al so interno. Come sappiamo qesta configrazione permette il trasferimento della massima potenza fra generatore e tilizzatore. Qest'ltima considerazione deve essere esaminata attentamente dal lettore, poiché è n pnto molto importante che emerge continamente in campo elettronico. Per qesto caso consigliamo al lettore di leggere la teoria dei qadripoli, nonché le tecniche di interfacciamento in bassa freqenza. E' molto interessante stdiare il caso di circiti non perfettamente adattati, cioè collegamenti che prevedono na certa differenza fra le

6 impedenze della linea e dell'tilizzatore. In qesti casi la lnghezza della linea pò generare interessanti fenomeni e inoltre parte dell'energia a radiofreqenza rimbalza potremo dire fra l'tilizzatore e il generatore. Se all'interno della linea si verificano de propagazioni, chiamate propagazione diretta e riflessa, avremo la generazione di n regime stazionario normalmente dannoso per qanto rigarda il rendimento del sistema, e inficiante l'incolmità del generatore stesso. Possiamo farci na ragione di qesto fatto, considerando che nel caso dei circiti a corrente contina o comnqe fnzionanti a bassa freqenza, l'energia in gioco dipende dal valore delle resistenze del circito. Se il generatore fornisce na determinata qantità di energia, sarà solo perché qesta energia è necessaria per permettere la circolazione di na determinata corrente richiesta a sa volta da n valore ohmico presente nel circito. Nel caso della linea, grazie all'ordine più elevato di freqenza per ci viene tilizzata entrano in gioco i parametri reattivi della linea. L'energia prenderà a viaggiare immediatamente nei pressi del generatore, e il valore sarà dipendente dall'impedenza della linea. Ecco perché na linea pò essere rappresentata come na gida d'onda che convoglia la propagazione elettromagnetica lngo di essa. L'energia che lascia il generatore non è a conoscenza del valore dell'impedenza che troverà alla fine della linea. Ricordando che le condizioni di massimo trasferimento di energia si verificano solo qando l'impedenza di scita è gale al valore di, potremo senza altro affermare che per valori diversi dell'impedenza da sarà necessaria minore energia di qella che è partita dal generatore, per qesta ragione parte dell'energia tornerà indietro propagandosi verso il generatore che l'ha prodotta. In qesto caso potremo rappresentare matematicamente il coefficiente di riflessione della linea in base al valore dell'impedenza di carico rispetto all'impedenza caratteristica della linea qindi: Γ + (1.11) na volta definito il coefficiente di riflessione possiamo definire anche il ROS della linea (Voltage Standing Wave Ratio) definito come il rapporto tra il massimo di tensione e il minimo di tensione dello stato stazionario presente slla linea cioè: V max 1 + Γ ROS (1.12) V min 1 Γ qindi Γ pò anche essere definito come:

7 Γ ROS ROS (1.13) Un'altra formlazione molto comoda che tiene conto anche della distanza dal carico x slla qale viene misrato il ROS è la segente: ROS 1 + Γ e 1 Γ e 2α x 2α x dove α è il coefficiente di attenazione in neper e x la distanza in metri. Abbiamo detto che nel caso di linea non perfettamente adattata la lnghezza di essa inflisce in modo apprezzabile s alcne caratteristiche. Si dimostra matematicamente che na linea lnga mezza lnghezza d'onda per qalsiasi valore di impedenza caratteristica presenta sempre nei confronti del generatore n valore di impedenza pari a. Qesto fatto spiega la ragione del perché in alcni collegamenti in alta freqenza è preferibile sare na linea lnga esattamente n mltiplo di mezza lnghezza d'onda. Un caso interessante e la linea lnga n qarto d'onda. Infatti la teoria mostra che la linea lnga n qarto d'onda presenta caratteristiche tali da farla ritenere n circito risonante. Per qeste ragioni si dimostra che l'impedenza di scita o di carico pò essere vista all'ingresso del generatore come: g 2 (1.14) abbiamo espresso e come l'impedenza vista dal generatore e l'impedenza caratteristica della linea a n qarto d'onda, esprime invece come abbiamo già fatto in precedenza l'impedenza del carico posto all'estremità di scita della linea. Qesto fatto ci permette di tilizzare i tronchetti di linea a n qarto d'onda come adattatori di impedenza. vedi fig. 1.2 In qesto caso per adattare n particolare generatore con impedenza e ad n carico, occorrerà na linea lnga n qarto d'onda con impedenza caratteristica: (1.15) e

8 e λ / 4 G Fig. 1.2 Ritornando a considerare na linea generica, completiamo qesta nostra breve trattazione riassntiva indicando la formla generale che tiene conto della lnghezza "l" di na generica linea in modo da calcolare l'impedenza all'ingresso di essa nei vari casi di carico. cosh( γ l ) + sinh ( γ l ) e sinh( γ l) + cosh( γ l) (1.15) Qest'ltima formla tilizza le fnzioni iperboliche e considera il coefficiente di propagazione già trattato precedentemente. Considerando na linea priva di perdite possiamo scrivere: + j tan( β l ) e (1.16) + j tan( β l) in qesto caso è stato riportato il termine β, costante di fase già visto precedentemente. Il termine l, invece rappresenta come abbiamo già detto la lnghezza del tratto di linea che stiamo considerando. In termini di ammettenza la formla precedente pò essere scritta come: Y Y Y + jy tan( β l ) e Y + jy tan( β l) (1.17) Volendo generalizzare il concetto di impedenza di ingresso, definendo l'impedenza z di n generico pnto della linea possiamo scrivere: V 1 + Γ ( z) ( z) z (1.18) I 1 Γ ( z) ( z) se vogliamo calcolare l'impedenza a na distanza l caratteristica dal carico possiamo scrivere:

9 l l 1 + Γ ( ) ( ) e 1 Γ ( l) (1.19) Scrivendola in altra forma, esprimendo sottoforma di ammettenza del tratto di linea considerato l, avremo: Y ( l) Γ Γ e e j2β l j2β l 1 1 Γ (cos 2β l jsin2bl) 1 + Γ (cos 2β l jsin2β l) (1.2) L'impedenza di n pnto della linea nelle condizioni di massimo coefficiente di riflessione, e cioè nel caso di linea terminante in corto circito xc, oppre linea terminante aperta xa, è calcolabile con le formle: R j xa Tgβ x (1.21) xc + jr Tgβ x dove x è la distanza calcolata dal carico verso il generatore. Volendo determinare l'impedenza all'ingresso del tratto di linea aperto o in cortocircito avremo: R j ia Tgβ l (1.22) + jr Tgβ l ic dove l, è la lnghezza della linea, β è determinabile con la formla vista precedentemente che pò essere definita anche come, β 2πfx/, di ci x è la lnghezza del tratto di linea e la velocità di propagazione. E' facile calcolare la lnghezza di linea del tratto contraddistinto dal primo minimo di tensione (dmin) partendo dal carico come: d (min) arcos Γ 2β (1.23) Tttavia è sempre possibile calcolare l'impedenza caratteristica di na linea bifilare o coassiale applicando le formle segenti: ( bifilare ) ( coassiale 2D (276) log d D ) (138) log d (1.24)

10 Nel caso della linea bifilare D esprime la distanza tra i de fili, e d rappresenta il diametro dei condttori. Nel caso della linea coassiale D esprime il diametro del condttore esterno di schermo misrato internamente, e d il diametro del condttore interno. E' anche possibile determinare analiticamente i parametri specifici L, e C di na linea conoscendo la geometria del cavo. Abbiamo per ciascna disposizione dei condttori: µ r µ L D ( H m)( coassiale) 2 log / π d µ r µ L log D ( H / m) π d ( bifilare) 2 π ε ε r C (1.25) ( F / m) ( coassiale) log D d π ε ε r C ( F / m)( bifilare) log D d I valori D, e d, hanno lo stesso significato visto precedentemente. Ricordiamo al lettore interessato l'indispensabile asilio grafico della carta di Smith, tilizzata appnto per la solzione di problemi concernenti le linee di trasmissione. Molte delle solzioni calcolabili con le formle che abbiamo conoscito in qesta sede, sono già risolte per via grafica dalla carta di Smith. Per qesta ragione consigliamo al lettore di consltare testi più approfonditi sll'argomento in modo da conoscere ttti i problemi concernenti le linee di propagazione per alta freqenza. Riassnto tratto dagli appnti di elettronica tilizzati per la stesra del testo "Lettre di Fisica & elettrologia" di ENO IORIO.

Esercizio Calcolo del β equivalente. Soluzione

Esercizio Calcolo del β equivalente. Soluzione Politecnico di Torino orso di Elettronica di Potenza 0ATS Esercizio alcolo del β ivalente Nelle configrazioni riportate, calcolare il β ivalente ( β ), spponendo che i transistori siano a temperatra ambiente,

Dettagli

LE LINEE DI TRASMISSIONE

LE LINEE DI TRASMISSIONE LE LINEE DI TRASMISSIONE Modello di una linea a parametri distribuiti Consideriamo il caso di una linea di trasmissione che può essere indifferentemente un doppino telefonico, una linea bifilare o un cavo

Dettagli

CIRCUITI RC IN REGIME SIMUSOIDALE

CIRCUITI RC IN REGIME SIMUSOIDALE CIRCUITI RC IN REGIME SIMUSOIDALE Lo stdio dei circiti RC in regime sinsoidale riveste particolare importanza, poiché essi costitiscono i più semplici esempi di filtri passa-basso e passa-alto. Inoltre

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 3 AA Appunti sugli Amplificatori Operazionli. M. De Vincenzi

Esperimentazioni di Fisica 3 AA Appunti sugli Amplificatori Operazionli. M. De Vincenzi Esperimentazioni di Fisica 3 AA 2010-2011. Appnti sgli Amplificatori Operazionli M. De Vincenzi 1 Introdzione L amplificatore operazionale è n amplificatore differenziale di tensione con scita in tensione

Dettagli

Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione

Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione Corso di Microonde Esercizi su Linee di Trasmissione Tema del 6.7.1999 Il carico resistivo R L è alimentato alla frequenza f =3GHz attraverso una linea principale di impedenza caratteristica Z 0 = 50 Ω

Dettagli

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW Efficienza di un antenna filare Per stabilire l effetto della lunghezza dell antenna sulla potenza irradiata senza ricorrere all analisi qualitativa, possiamo legare la resistenza di radiazione R i alla

Dettagli

Linee prive di perdite

Linee prive di perdite inee prive di perdite Una linea si dice priva di perdite se nel circuito equivalente risulta: R=G. Perché tale approssimazione sia valida deve risultare: α 1 essendo la lunghezza del tronco di linea che

Dettagli

Onde. Antonio Pierro. Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere una a antonio.pierro[at]gmail.com

Onde. Antonio Pierro. Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere una  a antonio.pierro[at]gmail.com Onde Video Introduzione Onde trasversali e onde longitudinali. Lunghezza d'onda e frequenza. Interferenza fra onde. Battimenti. Moto armonico smorzato e forzato Antonio Pierro Per consigli, suggerimenti,

Dettagli

Introduzione. Supponiamo di avere una generatore di forza elettromotrice sinusoidale E, dotato di impedenza interna zg, collegato ad un carico z L:

Introduzione. Supponiamo di avere una generatore di forza elettromotrice sinusoidale E, dotato di impedenza interna zg, collegato ad un carico z L: Appnti di ampi elettromagnetici apitolo 8 parte III inee di trasmissione I PROBEMA DE ADATTAMENTO... 1 Introdione... 1 Gli adattatori di impedena... 4 Adattamento mediante linea lnga λ/4... 4 Adattamento

Dettagli

Matematica Computazionale(6cfu) Ottimizzazione(8cfu) (a.a , lez.7)

Matematica Computazionale(6cfu) Ottimizzazione(8cfu) (a.a , lez.7) Docente: Marco Gaviano (e-mail:gaviano@nica.it) Corso di Larea in Infomatica Corso di Larea in Matematica Matematica Comptazionale(6cf) Ottimizzazione(8cf) (a.a. -4, lez.7) Matematica Comptazionale, Ottimizzazione,

Dettagli

LA RICERCA DEI GUASTI NEI CIRCUITI COMBINATORI

LA RICERCA DEI GUASTI NEI CIRCUITI COMBINATORI L RICERC DEI GUSTI NEI CIRCUITI COMINTORI DVIDE TMUCHI Sommario. In qesto articolo verrà illstrata na tecnica di individazione dei gasti all interno dei circiti digitali combinatori. Più precisamente,

Dettagli

2. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE

2. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE . ANALISI DELLA DEFORMAZIONE Un elemento monodimensionale soggetto ad na forza di trazione o compressione sbisce na variazione di lnghezza Δl (rispettivamente n allngamento o n accorciamento) rispetto

Dettagli

antenna ΔV J b V o O : centro di fase dell antenna

antenna ΔV J b V o O : centro di fase dell antenna CAMPI ELETTROMAGNETICI E CIRCUITI II - A.A. 2013-14 - MARCO BRESSAN 1 Antenne Riceventi Per determinare le caratteristiche di un antenna ricevente ci si avvale del teorema di reciprocità applicato al campo

Dettagli

LINEE A RADIOFREQUENZA

LINEE A RADIOFREQUENZA INEE A RADIOFREQUENA e INEE DI TRASMISSIONE vengono impiegate per trasferire energia elettrica, o informazioni, da un generatore a un carico. Di solito, quelle che funzionano a bassa frequenza, hanno lo

Dettagli

Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: i Vettori

Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto   Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: i Vettori Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09 Prof. Zanrè Roberto E-mail: roberto.anre@gmail.com ggetto: corso chimica-fisica Esercii: i Vettori Appnti di leione Indice Somma di vettori 2 Differena di vettori 3

Dettagli

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI orso 01/013 METODO DEGI EEMENTI FINITI Analisi di Problemi di Instabilità (ckling) Il fenomeno dell'instabilità rigarda i corpi con almeno na dimensione molto piccola rispetto alle altre (ad esempio na

Dettagli

Linee di trasmissione

Linee di trasmissione Linee di trasmissione Finora esperienza con circuiti a costanti concentrate. E un approssimazione, valida solo per lunghezze d onda dei segnali grandi rispetto alle dimensioni del circuito. Esempio Sinusoidale

Dettagli

Capitolo 3 - Parte II Circuiti MSI: ROM e PLA

Capitolo 3 - Parte II Circuiti MSI: ROM e PLA Appnti di Elettronica Digitale Capitolo - Parte II Circiti MSI: ROM e PLA Rom: Read Only Memory... Esempio...5 Osservazioni: EPROM e EEPROM...8 PLA: Programmale Logic Array...8 Osservazione: le PAL (Programmale

Dettagli

Nota sull iperbole equilatera

Nota sull iperbole equilatera Paolo iviglia Nota sll iperbole eqilatera Un eqazione del tipo = rappresenta na crva detta iperbole eqilatera, la qale è costitita da de rami sitati nel primo e terzo qadrante se > 0, nel secondo e qarto

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

MODELLI DI DOMANDA E UTILITÀ ALEATORIA

MODELLI DI DOMANDA E UTILITÀ ALEATORIA MODELLI DI DOMANDA E TILITÀ ALEATORIA SPOSTAMENTO: RISLTATO DI NMEROSE SCELTE COMPITE DAGLI TENTI DEL SERVIZIO DI TRASPORTO MODELLI DI DOMANDA: TENTANO DI RIPRODRRE I COMPORTAMENTI DI SCELTA DI TRASPORTO

Dettagli

Vincolo di bilancio e Preferenze del consumatore

Vincolo di bilancio e Preferenze del consumatore Vincolo di bilancio e Preferenze del consmatore Il vincolo di bilancio Il vincolo di bilancio nasce dall esigenza di modellare n economia dove gli individi non possono consmare qantità infinite di beni.

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

Le equazioni di Maxwell danno una descrizione completa delle relazioni tra i campi elettromagnetici, le cariche e le distribuzioni di correnti e

Le equazioni di Maxwell danno una descrizione completa delle relazioni tra i campi elettromagnetici, le cariche e le distribuzioni di correnti e Le equazioni di Maxwell danno una descrizione completa delle relazioni tra i campi elettromagnetici, le cariche e le distribuzioni di correnti e costituiscono il modello matematico della teoria elettromagnetica.

Dettagli

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità Argomenti della Lezione ) Codici lineari a blocchi ) Matrice generatrice del codice 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi 4) Matrice di controllo di parità 5) Rivelazione e correzione d errore 6) Standard

Dettagli

Vettori. Un vettore il cui modulo è uguale a zero è detto vettore nullo ed è notato 0 G. vettori pag. 1

Vettori. Un vettore il cui modulo è uguale a zero è detto vettore nullo ed è notato 0 G. vettori pag. 1 Vettori La noione di ettore, cioè di segmento orientato di retta, che pò rappresentare la grandea e la direione di na fora, di na elocità o di n acceleraione, entrò nella matematica discretamente. Aristotele

Dettagli

LINEA GUIDA PER LA TARATURA DI PINZE AMPEROMETRICHE

LINEA GUIDA PER LA TARATURA DI PINZE AMPEROMETRICHE Identificazione: SIT/Tec-014/06 Revisione: 0 Data 006-04-03 Pagina 1 di 4 Annotazioni: Il presente docmento è stato redatto in collaborazione con il grppo di lavoro Pinze amperometriche operante all interno

Dettagli

Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia

Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Prof. Dino Zardi Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica Fisica Componenti elementari

Dettagli

ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE

ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE ONDE PROGRESSIVE E REGRESSIVE, ONDE STAZIONARIE Nel paragrafo 4 del capitolo «e onde elastiche» sono presentate le equazioni e y = acos T t +0l (1) y = acos x+0l. () a prima descrive l oscillazione di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica 7.09.0 Problema L interruttore indicato nel circuito in figura commuta nell istante t 0 dalla posizione AA alla posizione BB. Determinare le espressioni delle tensioni v (t) ev (t) per ogni istante di

Dettagli

ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K)

ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K) ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K) M. Bonacina - Università degli Stdi di Pavia monica.bonacina@nibocconi.it 1 5 ESERCITAZIONE: MERCATO DEL LAVORO: Solzioni ESERCIZIO 1. Si faccia riferimento

Dettagli

Documento #: Doc_a9_(4).doc. Il punzonamento

Documento #: Doc_a9_(4).doc. Il punzonamento Il pnzonamento Il pnzonamento è qel fenomeno prodotto da na forza applicata s n area relativamente contenta, in na strttra bidimensionale piana Il pnzonamento provoca na rottra per taglio con traslazione,

Dettagli

Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi)

Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi) Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi) Corso di Ottica - Massimo Santarsiero Consideriamo un onda e.m. piana armonica, di pulsazione ω i, che incide con

Dettagli

Onde Stazionarie

Onde Stazionarie Onde Stazionarie www.lepla.eu Obiettivo L'obiettivo di questo esperimento è analizzare l'impulso sonoro che si genera battendo, per esempio con un dito, un tubo di cartone. Cosa accade? quali sono le sue

Dettagli

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO Quando un punto materiale P si sposta di un tratto s per effetto di una forza F costante applicata

Dettagli

Banco Educazionale Arra MT 1

Banco Educazionale Arra MT 1 Banco Educazionale Arra MT 1 Descrizione Generale Il Sistema didattico Arra Microwave Modello MT-1, è stato progettato per realizzare Corsi di formazione teorica e pratica per Istituti Tecnici, Università

Dettagli

DISPENSE DEL CORSO DI MACROECONOMIA A.A. 2016/2017 IL MERCATO DEL LAVORO

DISPENSE DEL CORSO DI MACROECONOMIA A.A. 2016/2017 IL MERCATO DEL LAVORO DISPENSE DEL CORSO DI MACROECONOMIA A.A. 2016/2017 Prof. Massimiliano Serati Prof. Alessandro Graffi Dott.sa Federica Sottrici Dott. Andrea Venegoni IL MERCATO DEL LAVORO Indice 1. Il Mercato del lavoro...

Dettagli

SOMMARIO. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI I applicazioni lineari. prof. Cleto Azzani IPSIA Moretto Brescia

SOMMARIO. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI I applicazioni lineari. prof. Cleto Azzani IPSIA Moretto Brescia SOMMAO AMPLFCATO OPEAZONAL... Modello ideale di Amplificatore Operazionale... Caratteristica di trasferimento (open loop)...3 Amplificatore operazionale ideale in regime lineare...3 Connessione nvertente...3

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f Guide d onda e cavità risonanti Sono state studiate le proprietà caratteristiche delle onde elettromagnetiche trasversali guidate da linee di trasmissione. Una delle

Dettagli

La codifica delle immagini

La codifica delle immagini La codifica delle immagini Lettere e nmeri non costitiscono le niche informazioni tilizzate dagli elaboratori ma si stanno diffondendo sempre di più applicazioni che tilizzano ed elaborano anche altri

Dettagli

Dalla dinamica alla normativa sismica

Dalla dinamica alla normativa sismica Dalla dinamica alla normativa sismica Sistemi a più gradi di libertà: stdio del comportamento non-lineare Caltagirone, 6 aprile 2004 Brno Biondi Dalla sezione alla strttra Per schemi a più gradi di libertà

Dettagli

Lab 2: Progettazione di controllori PID e in spazio di stato per un motore elettrico (20+2 punti)

Lab 2: Progettazione di controllori PID e in spazio di stato per un motore elettrico (20+2 punti) Lab 2: Progettazione di controllori PID e in spazio di stato per n motore elettrico (202 pnti) Lca Schenato Email: schenato@dei.nipd.it 13 Febbraio 2006 1 Scopo L obiettivo di qesto laboratorio è di procedere

Dettagli

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 5 IS-LM in economia aperta Mercato del lavoro

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 5 IS-LM in economia aperta Mercato del lavoro ECONOMIA OITICA II - ESERCITAZIONE IS-M in economia aperta Mercato del lavoro Esercizio Considerate n economia aperta agli scambi con l estero, con n tasso di cambio flessibile, caratterizzata dalle segenti

Dettagli

Dinamica dei fluidi viscosi

Dinamica dei fluidi viscosi Dinamica dei flidi viscosi Secondo l'eqazione di Bernolli, qando n flido scorre con regime stazionario in n lngo e stretto condotto orizzontale avente sezione trasversale costante, la pressione lngo il

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

1 ANTENNE IN RICEZIONE SU PIANO DI MASSA

1 ANTENNE IN RICEZIONE SU PIANO DI MASSA 1 ANTENNE IN RICEZIONE SU PIANO DI MASSA Esaminiamo il problema di una antenna in ricezione in presenza di un C.E.P. piano. Supponiamo di avere un antenna filiforme verticale investita da un campo elettromagnetico

Dettagli

Canali di comunicazione

Canali di comunicazione 1 Tratto dal Corso di Telecomnicazioni ol. I Ettore Panella Giseppe Spalierno Edizioni Cpido Canali di comnicazione 1. Introdzione In qesto capitolo saranno esaminati i principali mezzi di trasmissione

Dettagli

Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a

Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a 1 BUON CONDUTTORE Un materiale si definisce un buon conduttore se la sua conducibilità σ soddisfa a σ ωε (1). Mentre in un materiale con conducibilità infinita il campo deve essere nullo, la presenza di

Dettagli

Linee di trasmissione come circuiti a costanti distribuite

Linee di trasmissione come circuiti a costanti distribuite Linee di trasmissione 1 Capitolo... LINEE DI TRASMISSIONE Linee di trasmissione come circuiti a costanti distribuite Il campo elettromagnetico, come si è visto, può servire per trasmettere informazione.

Dettagli

Modello matematico di un sistema fisico

Modello matematico di un sistema fisico Capitolo. NTRODUZONE. Modello matematico di n sistema fisico La costrzione del modello matematico è anche n procedimento che permette di comprendere a pieno il fenomeno fisico che si vol descrivere. Compromesso

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

STIMA DELL INCERTEZZA ESEMPIO 2: METODO GASCROMATOGRAFICO

STIMA DELL INCERTEZZA ESEMPIO 2: METODO GASCROMATOGRAFICO P.le R. Morandi, - 0 MILANO SIMA DELL INCEREZZA ESEMPIO : MEODO GASCROMAOGRAFICO RELAORE: L. CAVALLI (UNICHIM) Corso: SISEMA DI GESIONE PER LA QUALIA NEI LAORAORI DI ANALISI. Stima ed espressione dell

Dettagli

60 o e. E i. ε 2. ε 1. acqua marina A B I ONDE PIANE E MATERIALI

60 o e. E i. ε 2. ε 1. acqua marina A B I ONDE PIANE E MATERIALI I ONDE PIANE E MATERIALI OP 1 Il campo elettrico nel punto A ha un modulo di 1V/m e forma un angolo di 6 o con la normale alla superficie. Calcolare e(b). ε 1 ε 2 A B 6 o e ε 1 =, ε 2 = 2 Nel punto A le

Dettagli

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Se un magnete è posto vicino ad un circuito conduttore chiuso, nel circuito si manifesta una f.e.m. quando il magnete è messo in movimento. Tale

Dettagli

IL PROGETTO DELLE ARMATURE

IL PROGETTO DELLE ARMATURE Capitolo 4 IL PROGETTO DELLE ARATURE 4.1 Armatre a flessione dei traversi Per la progettazione delle armatre a sezione assegnata si fa normalmente riferimento alle eqazioni di eqilibrio interno (alla traslazione

Dettagli

Derivazione Numerica

Derivazione Numerica Derivazione Numerica I metodi alle differenze finite sono basati sull approssimazione numerica di derivate parziali. Per questo consideriamo come problema iniziale quello di approssimare le derivate di

Dettagli

QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO

QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO ) Considerate il paese di Atlantide: a) il tasso di partecipazione lavorativa è pari al 60%, invece il tasso di disoccpazione è pari al 20%. Sapendo

Dettagli

valore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2

valore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2 I Filtri Il filtro è un circuito che ricevendo in ingresso segnali di frequenze diverse è in grado di trasferire in uscita solo i segnali delle frequenze volute, in pratica seleziona le frequenze che si

Dettagli

Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici. Linearizzazione di sistemi dinamici

Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici. Linearizzazione di sistemi dinamici Eqilibrio e stabilità di sistemi dinamici Linearizzazione di sistemi dinamici Linearizzazione di sistemi dinamici Linearizzazione di na fnzione reale Linearizzazione di n sistema dinamico Esempi di linearizzazione

Dettagli

ROS: un primo, non formale, approccio

ROS: un primo, non formale, approccio ROS: un primo, non formale, approccio Per chi comincia il problema delle onde stazionarie (ROS: Rapporto di Onde Stazionarie) è una di quelle cose con cui bisogna subito prendere confidenza. È anche vero

Dettagli

La misura della resistenza

La misura della resistenza Parte II (Metodi e strmenti di misra in ) Metodi di zero I metodi di zero onsentono il onfronto diretto tra na grandezza inognita X e na fnzione nota di n ampione f(c). Il risltato del onfronto viene tilizzato

Dettagli

INDICE. 1.1 Caratteristiche dei numeri naturali Pag. 5

INDICE. 1.1 Caratteristiche dei numeri naturali Pag. 5 INDICE INTRODUZIONE Pag. 3 1 I NUMERI NATURALI Pag. 5 1.1 Caratteristiche dei nmeri natrali Pag. 5 Attività Pag. 7 2 I NUMERI NATURALI: LE QUATTRO OPERAZIONI Pag. 9 2.1 Il nmero zero nelle qattro operazioni

Dettagli

Esercizi commentati sugli schemi a blocchi

Esercizi commentati sugli schemi a blocchi Esercizi commentati sgli schemi a blocchi rno Picasso 1 Notazione e preliminari 1.1 Notazione on T 2 1 (s) iene indicata la fnzione di trasferimento dalla ariabile 1 alla ariabile 2. Se in n nodo della

Dettagli

Modelli di popolazioni multispecie

Modelli di popolazioni multispecie Corso di Biologia dei Sistemi A.A. 05/6 Modelli di popolazioni mltispecie Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Stdi Magna Graecia di Catanzaro tel: 096-369405

Dettagli

Esercitazioni di Elettrotecnica

Esercitazioni di Elettrotecnica Esercitazioni di Elettrotecnica a cura dell Ing ntonio Maffucci Parte II: ircuiti in regime sinusoidale /3 Esercitazioni di Elettrotecnica /3 Maffucci ESEIZIONE N7: Fasori ed impedenze ESEIZIO 7 Esprimere

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Proprietà di trasporto nei semiconduttori

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Proprietà di trasporto nei semiconduttori Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Esercitazione Proprietà di trasporto nei semiconduttori Esercizio 1: testo Si consideri un campione di Si uniformemente drogato tipo n con una concentrazione N D =

Dettagli

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Le Derivate Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato durante

Dettagli

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica:

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica: SISTEMI TRIFASE 3_FASE I sistemi 3fase hanno fondamentale importanza nella produzione, trasformazione e trasmissione dell energia elettrica. Il sistema trifase è applicato in campo industriale o comunque

Dettagli

Identificazione di un modello di motore elettrico e controllo in catena chiusa del dispositivo

Identificazione di un modello di motore elettrico e controllo in catena chiusa del dispositivo CONTROLLI AUTOMATICI (01AKSHK) I esercitazione presso il LADISPE Identificazione di n modello di motore elettrico e controllo in catena chisa del dispositivo Il sistema fisico che sarà tilizzato in qeste

Dettagli

LA DIAFONIA NELLE LINEE PER TELECOMUNICAZIONI

LA DIAFONIA NELLE LINEE PER TELECOMUNICAZIONI LA DIAFONIA NELLE LINEE PER TELECOMUNICAZIONI DEFINIZIONI Diafonia (Crosstalk) Passaggio di potenza del segnale da un circuito (disturbante) a un altro (disturbato) Intellegibile si sente in sottofondo

Dettagli

1 FORMA GENERALE DELLE ONDE PIANE

1 FORMA GENERALE DELLE ONDE PIANE 1 FORMA GENERALE DELLE ONDE PIANE Quando abbiamo ricavato le equazioni delle onde piane, abbiamo scelto il sistema di riferimento in direzione z, e questo ha condotto, per una onda che si propaga in direzione

Dettagli

Antenne e Collegamento Radio

Antenne e Collegamento Radio Antenne e Collegamento Radio Trasmissione irradiata Oltre ad essere guidato attraverso le linee di trasmissione, il campo elettromagnetico si può propagare nello spazio (radiazione) Anche la radiazione

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA QUESTIONARIO QUESITO 1

COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA QUESTIONARIO QUESITO 1 www.matefilia.it COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 È noto che e x2 dx = π. Stabilire se il nmero reale, tale che e x2 dx = 1, è positivo o negativo. Determinare inoltre i valori

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici Sergio Benenti Prima versione settembre 2013 Revisione settembre 2017? ndice 21 Circuito elettrico elementare

Dettagli

PERICOLI ELETTRICI - SICUREZZA ELETTRICA

PERICOLI ELETTRICI - SICUREZZA ELETTRICA PECOL ELETTC - SCUEZZA ELETTCA L energia elettrica è comoda, tile, sicra, ma non esente da pericoli. Pericoli per le cose 1. Energia elettrica condttore percorso da corrente eccessia (soraccarico, corto

Dettagli

Il moto di un proiettile

Il moto di un proiettile Il moto di n proiettile Capitolo 6 La descrizione del moto Composizione dei moti Abbiamo stdiato i moti nidimensionali di na particella. ra estendiamo il discorso ai moti che avvengono in n piano, che

Dettagli

Identificazione di un modello di motore elettrico e controllo in catena chiusa del dispositivo

Identificazione di un modello di motore elettrico e controllo in catena chiusa del dispositivo CONTROLLI AUTOMATICI (01AKS, 0FSQ) I esercitazione presso il LADISPE Identificazione di n modello di motore elettrico e controllo in catena chisa del dispositivo Il sistema fisico che sarà tilizzato in

Dettagli

x Ragazza x Fido Esercizio 1

x Ragazza x Fido Esercizio 1 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Primo appello novembre Nome: Cognome: Barrare la casella corrispondente: Larea Ing. Informatica Altro Esercizio

Dettagli

ESERCIZI sui VETTORI

ESERCIZI sui VETTORI ESERCIZI sui VETTORI 1. Calcolare la somma di v 1 (2, 3) e v 2 (1, 4). 2. Calcolare la somma di v 1 (1, 5, 4) e v 2 (6, 8, 2). 3. Calcolare il prodotto di α = 2 e v 1 (1, 4). 4. Calcolare il prodotto di

Dettagli

Il trasformatore Principio di funzionamento

Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, che funziona sul principio della mutua induzione. È formato da un nucleo in lamierino ferromagnetico

Dettagli

Collegamento generatori di tensione. Collegamento parallelo. Sia dato il sistema di figura 1: Fig. 1 -

Collegamento generatori di tensione. Collegamento parallelo. Sia dato il sistema di figura 1: Fig. 1 - Collegamento generatori di tensione Collegamento parallelo Sia dato il sistema di figura : Fig. - vogliamo trovare il bipolo equivalente al parallelo dei tre generatori di tensione, il bipolo, cioè, che

Dettagli

Lez Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza.

Lez Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza. Lez. 09-3-3 Dai segnali nel dominio del tempo a studio di segnali nel dominio della frequenza. Consideriamo ora un circuito elettrico alimentato da un generatore di f.e.m composto dalla serie di una R,

Dettagli

Potenza in regime sinusoidale

Potenza in regime sinusoidale 26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

Adattatori. Importanza adattamento

Adattatori. Importanza adattamento Adattatori uca Vincetti a.a. 8-9 Importanza adattamento Massimizzazione della potenza disponibile dal carico Riduzione delle sovratensioni e sovracorrenti che possono danneggiare linea e trasmettitore

Dettagli

+ + = 3 = = = + + ESERCIZIO 4A: Calcolare l antitrasformata Zeta della seguente funzione F(z)

+ + = 3 = = = + + ESERCIZIO 4A: Calcolare l antitrasformata Zeta della seguente funzione F(z) ESERCIZIO : Calcolare l antitrasformata Zeta della segente fnione F F La fnione F è raionale fratta col denominatore di grado maggiore del grado del nmeratore. La procedra di antitrasformaione consiste

Dettagli

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 13 giugno 2011

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 13 giugno 2011 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Seconda prova intermedia gigno Nome: Cognome: Matricola: voglio sostenere la prova orale il giorno venerdì //

Dettagli

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati STUDIO DI CIRCUITI CONTENENTI DIODI USO DI MODELLI SEMPLIFICATI 1 Primo modello 2 Secondo modello 4 Terzo modello 6 La caratteristica e la retta di carico 8 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli

Dettagli

Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo

Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo 1. Problemi di controllo: de esempi In qesto capitolo, verranno indicati e discssi i lineamenti generali di n problema di controllo in qanto tale; spogliato,

Dettagli

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Prima prova intermedia 19 aprile 2010

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Prima prova intermedia 19 aprile 2010 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Prima prova intermedia 9 aprile Esercizio Al ristorante Socari de primi de secondi tre dolci e qattro coperti

Dettagli

Esempio di antenna a telaio, con spire rettangolari e circolari.

Esempio di antenna a telaio, con spire rettangolari e circolari. ANTENNE A TELAIO LA QUAD di Giovanni G. Turco, ik0ziz Questo tipo di antenna fu realizzata da Clarence J. Moore, ingegnere, ed adottata per la prima volta a Quito, in Equator, oltre sessant anni fa, quando

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Primo recupero 22 giugno 2009

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Primo recupero 22 giugno 2009 ome: Cognome: UIETÀ DEGLI STUDI OA TE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica icerca Operativa rimo recpero gigno 9 arrare le caselle corrispondenti: Sono iscritto alla: Larea Ing. Informatica Altro OGLIO

Dettagli

Il rumore nei circuiti elettrici

Il rumore nei circuiti elettrici Il rumore nei circuiti elettrici Il rumore elettrico e' qualsiasi segnale indesiderato presente in un circuito di comunicazione o di misura, che tende a confondere e mascherare il segnale desiderato. Rumore

Dettagli

Anno Accademico Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. Prove A e B

Anno Accademico Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. Prove A e B Relazione di Misre Elettriche Anno Accademico 1998-1999 Corso di Larea in Ingegneria Elettronica Prove A e B Stdente: Matricola: SANDRO PETRIZZELLI 50349 K Relazione di Misre Elettriche Fase 1: so del

Dettagli

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I

ELETTROTECNICA (10 CFU) CS INGEGNERIA MATEMATICA I ELETTOTECNICA (0 CFU) CS INGEGNEIA MATEMATICA I prova in itinere 20 Novembre 2009 SOLUZIONI - - D. (punti 4 ) ) Spiegare cosa si intende per DUALITA nello studio dei circuiti elettrici. 2) Scrivere per

Dettagli

Contenuti delle lezioni:

Contenuti delle lezioni: Contenuti delle lezioni: 1. Introduzione ed esempi di Equazioni alle Derivate Parziali; 2. Classificazione delle Equazioni alle Derivate Parziali (PDE) 3. Derivazione numerica 4. Metodi numerici alle differenze

Dettagli

Lezione 21 - Onde elettromagnetiche

Lezione 21 - Onde elettromagnetiche Lezione 21 - Onde elettromagnetiche Nella prima metà dell 800 Maxwell dimostrò definitivamente che un raggio di luce non è altro che una configurazione di campi elettrici e magnetici in moto Si deve quindi

Dettagli

11 PROPAGAZIONE NEI MATERIALI DISPERSIVI E CON PERDITE

11 PROPAGAZIONE NEI MATERIALI DISPERSIVI E CON PERDITE perchè tale termine dovrebbe essere di variazione di energia immagazzinata,e per segnali sinusoidali, il valor medio delle variazioni è nullo. Ricapitolando, il teorema di Poynting può essere interpretato

Dettagli