La valutazione degli aspetti percettivi e mentali. Ansia e resilienza

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1 Convegno Giovani, sport e montagna - V Edizione La valutazione negli sport della montagna: tra prassi consolidate e nuove frontiere La valutazione degli aspetti percettivi e mentali. Ansia e resilienza Francesca Vitali Università degli Studi di Verona Predazzo (TN) 4 Maggio 2013

2 Peakperformance Aspetti emozionali Fiducia ed ottimismo Energia psicofisica Profonda soddisfazione Aspetti attentivi Attenzione focalizzata Immersione totale Automatismo esecutivo

3 Emozione Reazione ad un evento o stimolo reale o immaginario (Deci, 1980). Cambiamenti viscerali e muscolari Esperienza soggettiva Tendenze all azione

4 Emozioni nello sport Se gestite, consentono di esprimere le risorse personali: al meglio; in modo costante. Utilizzo superiore del potenziale umano

5 Il modello delle abilitàmentali di base (Martens, 1988) Controllo dei pensieri Controllo dell attenzione Formulazione degli obiettivi Gestione delle emozioni Modulazione dell arousal Controllo delle immagini

6 Modello teorico di ansia competitiva Situazione competitiva oggettiva STIMOLI Percezione di incertezza del risultato Percezione di paura Percezione di importanza del risultato Ansia competitiva di tratto PERCEZIONE DELL ORGANISM O Ansia di stato RISPOSTA (Martens, Vealey e e Burton, 1990)

7 Ansia e prestazione: modello multidimensionale Prestazione Ansia cognitiva Prestazione Prestazione Ansia somatica Fiducia (Martens, Burton, Vealey, Bump e Smith, 1990)

8 da modello a strumento di misura: CSAI-2 Intensità Direzione n. Item Per nulla Un po' Abbastanza Molto Molto inibente Molto facilitante 1. Sono preoccupato/a per questa gara (acog) 2. Mi sento nervoso/a (acog) Il mio corpo è teso (asom) Il mio cuore sta battendo forte (asom) 9. Mi sento fiducioso/a (fid) Sono fiducioso/a di poter superare situazioni difficili (fid) Legenda: acog=ansia cognitiva; asom=ansia somatica; fid=fiducia (Martens, Burton, Vealey, Bump e Smith, 1990)

9 Competitive State AnxietyInventory-2(CSAI-2) misura: INTENSITÀ Livello percepito di ansia cognitiva, ansia somatica e fiducia. DIREZIONE Interpretazione del livello percepito dall atleta come facilitante o inibente la prestazione. Misura le percezioni dell atleta in situazioni di gara. QUANDO UTILIZZARLO: Idealmente, va compilato il piùvicino possibile alla gara (non più di un ora prima). [Traduzione e adattamento in IT: Robazza, Bortoli e Nougier, 1998]

10 La valutazione della direzione dell ansia (interpretazione del livello percepito dall atleta come facilitante o inibente la prestazione) èun aspetto fondamentale che dipende da: livello di esperienza (Mellalieu, Hanton e O Brien, 2004); capacità tecniche (Jones et al., 1994); abilitàpsicologiche (Fletcher e Hanton, 2001); tipodi sport (Hanton, Jones e Mullen, 2000); hardiness (Hanton, Evans e Neil, 2003); strategie di coping (Ntoumanis e Biddle, 2000).

11 Sport AnxietyScale (SAS) Intensità Direzione Legenda: acog=ansia cognitiva; asom=ansia somatica; distconc=disturbi concentrazione (Smith, Smoll e Schutz, 1990)

12 APPROCCI TEORICI E STRUMENTI DIMISURA Approccio nomotetico fondato sui dati medi di più persone. Approccio idiografico orientato sul singolo. Modello individuale di funzionamento ottimale (IZOF) (Hanin, 2000) Ogni atleta ha una zona individuale di intensitàdi ansia ottimale o disfunzionale (facilitante o inibente la prestazione). Sviluppato su ansia competitiva, esteso poi a intera gamma di emozioni dell atleta.

13 Il modello IZOF applicato all ansia (Hanin, 1980) Atleta A All interno della zona ottimale Al di fuori della zona ottimale Atleta B Al di fuori della zona ottimale All interno della zona ottimale Al di fuori della zona ottimale Atleta C Al di fuori della zona ottimale All interno della zona ottimale Livello di ansia prima della prestazione Basso Elevato

14 Approccio idiografico: da ansia a emozioni, da emozioni a stati psico-bio-sociali (Hanin, 1997, 2000) Approccio olistico (basato su Teoria cognitivo-motivazionale-relazionale; Lazarus,1991) che fornisce una descrizione completa delle esperienze soggettive di un atleta legate alla prestazione. Sono multidimensionali e descritti da 5 dimensioni.

15 Il modello IZOF (Hanin, 2000)

16 Stati psico-bio-sociali EMOZIONI Felice Triste Rabbioso Pauroso Ansioso COGNIZIONI Concentrato Deconcentrato Vigile Distratto Attento MOTIVAZIONI Motivato Coinvolto Demotivato Determinato Orgoglioso

17 Stati psico-bio-sociali REAZIONI SOMATICHE Muscoli rilassati Stomaco teso Affaticato Gambe molli Sbadigli MOVIMENTO Rigido Fluido Coordinato Energico Debole

18 Stati psico-bio-sociali PERFORMANCE Capace Fiducioso Assertivo Dominante Efficace COMUNICAZIONE Isolato Comunicativo Aperto Chiuso Socievole

19 IL MODELLO IZOF 2 variabili indipendenti interagenti: tono edonico (piacevole e spiacevole) e funzionalità(facilitante e inibente) NEGATIVE (Spiacevoli) N+ N- Mobilizzazione energie Utilizzo inappropriato energie e rischio sovraccarico FACILITANTI INIBENTI Mobilizzazione e utilizzo energie Mancata mobilizzazione energie e disturbo nell utilizzo P+ POSITIVE (Piacevoli) P- (Hanin, 1978; 1986; 1989; 1995; 1997; 2000)

20

21 Implicazioni pratiche del modello IZOF CONSAPEVOLEZZA Condizioni psicofisiche associate alla prestazione CONTROLLO

22 Per migliorare la prestazione l atleta deve: Essere consapevole delle sue zone ottimali e disfunzionali Riconoscere le sue condizioni ottimali e disfunzionali Entrare e restare nelle sue zone ottimali durante la prestazione

23 Fra i fattori personali che moderano gli effetti dell ansia su prestazione e rafforzano le strategie con cui gli atleti affrontano sfide e difficoltà sportive, un ruolo chiave ha la resilienza psicologica.

24 RESILIENZA PSICOLOGICA NELLO SPORT Tratto personale Abilitàdi un atleta di fronteggiare con successo cambiamenti ed eventi critici, sapendo gestire le pressioni competitive e vivendo le difficoltàsportive come sfide e opportunità di crescita (Vitali e Bortoli, 2013). Processo Processo dinamico di adattamento positivo dovuto a capacitàdi mantenere o di ripristinare uno stato di salute mentale in un contesto segnato da significative avversità (Luthar, Cicchetti e Becker, 2000). Versione ridotta (10 item) de Connor-Davidson Resilience Scale (CD-RISC) (Connor e Davidson, 2003; Gucciardi et al., 2011)

25 RESILIENZA capacitàindividuale di mantenere, recuperare o migliorare il proprio stato di salute mentale rispetto a sfide degli eventi quotidiani (Ryff, Singer, Dienberg Love e Essex, 1998) capacitàdi adattarsi con successo agli eventi stressanti della vita (Werner, 1989) capacitàindividuale di cambiamento e di adattamento (Lifton, 1993).

26 RESILIENZA NELLO SPORT Negli sport di endurance, ci sono quattro aspetti cognitivi della resilienza: 1.senso di controllo, 2.tolleranza alla frustrazione, 3.capacità di ristrutturazione cognitiva, 4.attitudine alla speranza (Trabucchi, 2000). Modello di personalità resiliente Trabucchi, P. (2000). La preparazione mentale agli sport di resistenza. Cesena: Elika.

27 RESILIENCYMODEL (Richardson, Neiger, Jensen e Kumpfer, 1990)

28 Modello concettuale di resilienza nello sport (Galli e Vealey, 2008)

29 Modello di resilienza psicologica e prestazione sportiva ottimale (Fletcher e Sarkar, 2012)

30 resilienza (Bull et al., 2005; Goldberg, 1998; Vitali e Bortoli, 2013) mental toughness psychological hardiness

31 Adattamento IT allo sport di Connor-Davidson Resilience Scale(CD-RISC) (Vitali, Bortoli e Robazza, 2012) Pensando alla tua esperienza sportiva, indica la risposta che corrisponde alle tue impressioni:

32 RESILIENZA E BURNOUT NELLO SPORT GIOVANILE N = 152 atleti veneti M= 61,8%, età: anni (media: 15) Praticanti sport individuali (51,3%) Burnout Clima motivazionale performance Resilienza.424**.302**.239** -.299** esaurimento psico/fisico svalorizzazione dello sport scarsa realizzazione personale (Vitali, Bortoli, Robazza, Bertinato e Schena, 2011)

33 CLIMA MOTIVAZIONALE (Nicholls, 1984; Ames, 1992) Clima motivazionale orientato su competenza (mastery) Miglioramenti personali e cooperazione. Riconoscimento impegno. Allena gruppi misti per abilità. Clima motivazionale orientato su competizione (performance) Confronto interpersonale e competizione. Valorizzazione dei piùabili. Allena gruppi separati per abilità.

34 Prevenire l abbandono nello sport giovanile nella Provincia di Trento N = 723 giovani atleti trentini M= 70,8%, età: anni (media: 14) STUDIO 1: Percezione di competenza sportiva globale; Motivazione (Situational Motivation Scale; Guy, Vallerand & Blanchard, 2000); Resilienza (Resilience Scale; Wagnild & Young, 1993); Burnout (Athlete Burnout Questionnaire; Raedeke & Smith, 2001; 2009); Stati emozionali (Questionario stati psico-bio-sociali; Bortoli e Robazza, 2007). (Vitali, Bortoli, Robazza, Bellutti e Schena, in press)

35 COSA DETERMINA IL BURNOUT? Assenza di motivazione Stati emozionali spiacevoli ESAURIMENTO PSICO-FISICO SVALORIZZAZIONE DELLO SPORT Motivazione estrinseca (Regolazione Esterna) Assenza di motivazione Stati emozionali spiacevoli

36 COSA DETERMINA IL BURNOUT? Assenza di motivazione Stati emozionali spiacevoli Scarsa percezione di competenza Bassa resilienza nello sport MANCATA REALIZZAZIONE PERSONALE NELLO SPORT

37 Prevenire l abbandono nello sport giovanile nella Provincia di Trento N = 723 giovani atleti trentini M= 70,8%, età: anni (media: 14) STUDIO 2: Percezione di competenza sportiva globale; Clima motivazionale (Perceived Motivational Climate in Sport Questionnaire; Bortoli & Robazza, 2004); Resilienza (Resilience Scale; Wagnild & Young, 1993); Burnout (Athlete Burnout Questionnaire; Raedeke & Smith, 2001, 2009); Stati emozionali (Questionario stati psico-bio-sociali; Bortoli & Robazza, 2007). (Vitali, Bortoli, Robazza, Bellutti e Schena, in press)

38 STUDIO 2: CONCLUSIONI (1) Clima motivazionale performance Si correla positivamente con: ridotto senso realizzazione personale esaurimento psico-fisico svalorizzazione nello sport stati emozionali spiacevoli ABBANDONO!

39 STUDIO 2: CONCLUSIONI (2) Clima motivazionale mastery Si correla positivamente con: resilienza nello sport stati emozionali piacevoli Ma soprattutto si correla negativamente con: ridotto senso realizzazione personale esaurimento psico-fisico svalorizzazione nello sport FATTORE DI CONTRASTO ALL ABBANDONO!

40 Vivere stati emozionali piacevoli aiuta i giovani atleti a contrastare il rischio di burnout nello sport. Viceversa, vivere stati emozionali spiacevoli aumentail rischio di burnout nello sport nei giovani atleti.

41 Grazie dell attenzione!

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