sulla massa invariante Consideriamo i due processi per la produzione di antiprotoni
|
|
- Enrichetta Luisa Petrucci
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 sulla massa invariante Consideriamo i due processi per la produzione di antiprotoni e + + e p + p, (1) p + p p + p + p + p. (2) Per entrambi si calcoli l energia cinetica di soglia del processo sia nel sistema di centro di massa (realizzato in acceleratori a fasci incrociati), sia nel sistema di laboratorio in cui una delle particelle nello stato iniziale risulta a riposo (fascio di particelle su targhetta fissa). Se l urto di due particelle, ognuna di massa M è osservato da un sistema di riferimento in cui l urto è centrale con quantità di moto uguale ed opposta, diciamo che siamo nel sistema di centro di massa. L energia totale sia E cm. Mostriamo che: s = (p A + p B ) µ (p A + p B ) µ = (p A + p B ) 2 = E 2 cm dove s è invariante per trasformazioni di Lorentz. Nel CM: p A = (E A, cp) = ( c 2 p 2 + M 2 c 4, cp), p B = (E B, cp) = ( c 2 p 2 + M 2 c 4, cp). Nel LAB: p A = (E A, cp A ) = (E, E 2 M 2 c 4 ), p B = (E B, cp B ) = (Mc 2, 0). s = (p A + p B ) cm = (E A + E B ) 2 c 2 (p A + p B ) = (E A + E B ) 2 Ecm 2, s = (p A + p B ) LAB = (E + Mc 2 ) 2 ( E M 2 c 4 ) 2 = = E 2 + 2EMc 2 + M 2 c 4 E 2 + M 2 c 4 = 2Mc 2 (E + Mc 2 ). L invarianza di s implica Ecm 2 = 2Mc 2 (E + Mc 2 ) 1
2 ovvero E = E2 cm 2Mc 2 Mc2. (3) Gli acceleratori a fasci incrociati hanno dunque un enorme vantaggio rispetto a quelli a targhetta fissa (dal punto di vista energetico), raggiungendo un energia totale nel centro di massa E cm = s (quali i vantaggi degli acceleratori a targhetta fissa?). Applichiamo ora quel che abbiamo imparato alle due reazioni (1),(2). Reazione (1) nel centro di massa. La sogia è fissata da: E cm 2M p c 2. Siccome E cm = 2E = 2(T e + m e c 2 ) 2M p c 2 le energie cinetiche di soglia dei due leptoni devono essere tali che : T e + m e c 2 = E cm /2 M p c 2 ovvero T e + T e + 2 (M p c 2 m e c 2 ) MeV. Nel caso del laboratorio e supponenndo e a riposo, si ha dalla (3) ovvero E e + = T e + + m e c 2 (2M pc 2 ) 2 2m e c 2 m e c 2, T e + (2M pc 2 ) 2 2m e c 2 2m e c MeV. Reazione (2) nel centro di massa. La sogia è fissata da: E cm 4M p c 2. Quindi T p + T p (4M p c 2 2M p c 2 ) MeV. Nel caso del laboratorio e supponenndo un protone a riposo, si ha dalla (3) ovvero E p = T p + M p c 2 (4M pc 2 ) 2 2M p c 2 M p c 2, T p 6M p c MeV. 2
3 sulle variabili di Mandelstam Per un processo di diffusione della forma A B C D ci si aspettano due variabili cinematiche indipendenti quali, ad esempio, l energia incidente e l angolo di diffusione. È però possibile (ed anche auspicabile) esprimere le quantità rilevanti per la sezione d urto come funzioni di variabili che siano invarianti per trasformazioni di Lorentz. Avendo a disposizione i momenti delle quattro particelle, si potrebbero utilizzare, come possibili variabili, i prodotti scalari (invarianti) p A p B, p A p C e p A p D. Dato che p 2 A = (m A c 2 ) 2, p 2 B = (m B c 2 ) 2 etc... e p A + p B = p C + p D per la conservazione dell energia e della quantità di moto, solo due delle tre variabili sono indipendenti. Invece dei prodotti scalari è comune usare delle variabili (di Mandelstam) collegate: Dimostrare che Si noti che s = (p A + p B ) 2, t = (p A p C ) 2, u = (p A p D ) 2. s + t + u = (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2 (p A + p B ) 2 = p 2 A + p 2 B + 2 p A p B = (m A c 2 ) 2 + (m 2 Bc 2 ) p A p B (p A p C ) 2 = p 2 A + p 2 C 2 p A p C = (m A c 2 ) 2 + (m 2 Cc 2 ) 2 2 p A p C (p A p D ) 2 = p 2 A + p 2 D 2 p A p D = (m A c 2 ) 2 + (m 2 Dc 2 ) 2 2 p A p D ; sommando le tre espressioni si ottiene s + t + u = 3 (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2 2p A (p C + p D ) + 2 p A p B = = 3 (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2 2p A (p A + p B ) + 2 p A p B = = 3 (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2 2p 2 A 2 p A p B + 2 p A p B = = 3 (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2 2 (m A c 2 ) 2 = = (m A c 2 ) 2 + (m B c 2 ) 2 + (m C c 2 ) 2 + (m D c 2 ) 2. Prendendo come esempio il processo e e + e e + 3
4 come canale s, si utilizzi il sistema di centro di massa per calcolare le variabili di Mandelstam (che risultano in ogni caso invarianti di Lorentz). La quantità di moto dell elettrone incidente sia k i e quella dell elettrone uscente sia k f (i moduli saranno uguali e potremmo scrivere k i = k f = k e k i k f = k 2 cos θ, dove θ è l angolo di diffusione nel sistema di centro di massa). Si verifichi che valgono le relazioni: s = 4 (k 2 c 2 + m 2 ec 4 ), t = 2k 2 c 2 (1 cos θ), u = 2k 2 c 2 (1 + cos θ). e si studi l intervallo di validità delle precedenti variabili. Si ricorda innanzitutto che le due particelle hanno massa uguale m e Kg, ovvero energia a riposo m e c MeV. Inoltre nel centro di massa le quantità di moto entranti ed uscenti sono nulle. Si ha perciò p A = (E A, cp A ) = ( k 2 i c 2 + m 2 ec 4, ck i ), p B = (E B, cp B ) = ( k 2 i c 2 + m 2 ec 4, ck i ), p C = (E C, cp C ) = ( k 2 f c2 + m 2 ec 4, ck f ), p D = (E D, cp D ) = ( k 2 f c2 + m 2 ec 4, ck f ). Calcoliamo le variabili di Mandelstam Inoltre s = (p A + p B ) 2 = p 2 A + p 2 B + 2 p A p B = = 2 m 2 ec [E A E B p A p B ] = [ ( ) ] 2 = 2 m 2 ec k 2 i c 2 + m 2 ec 4 (cki ) ( ck i ) = = 2 m 2 ec [2 k 2 i c 2 + m 2 ec 4 ] = = 4 (k 2 c 2 + m 2 ec 4 ). 4
5 t = (p A p C ) 2 = p 2 A + p 2 C 2 p A p C = Infine = 2 m 2 ec 4 2 [E A E C p A p C ] = = 2 m 2 ec 4 2 [k 2i c 2 + m 2ec ] 4 k 2 f c2 + m 2 ec 4 (ck i ) (ck f ) = = 2 m 2 ec 4 2 [k 2 c 2 + m 2 ec 4 k 2 c 2 cos θ] = = 2 k 2 c 2 [1 cos θ]. u = (p A p D ) 2 = p 2 A + p 2 D 2 p A p D = = 2 m 2 ec 4 2 [E A E D p A p D ] = = 2 m 2 ec 4 2 [k 2i c 2 + m 2ec ] 4 k 2 f c2 + m 2 ec 4 (ck i ) ( ck f ) = = 2 m 2 ec 4 2 [k 2 c 2 + m 2 ec 4 + k 2 c 2 cos θ] = = 2 k 2 c 2 [1 + cos θ]. Evidentemente l intervallo di validità delle variabili di Mandelstam per il processo precedente risulta (essendo k 0 e 0 θ π) s 4 m 2 ec 4, t 0, u 0. 5
FAM A+B C. Considera la disintegrazione di una particella A in due particelle B e C: A B +C.
Serie 19: Relatività VIII FAM C. Ferrari Esercizio 1 Collisione completamente anelastica Considera la collisione frontale di due particelle A e B di massa M A = M B = M e v A = v B = 3/5c, tale che alla
DettagliScattering Cinematica Relativistica
Scattering Cinematica Relativistica VII Invarianti 8/05/009 E.Menichetti - Univ. di Torino Invarianti (Quantita ) invariante: Grandezza fisica che ha lo stesso valore in tutti i sistemi di riferimento.
DettagliINTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ SPECIALE: Dalla seconda legge di Newton a E = mc 2. 8 marzo 2017
INTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ SPECIALE: Dalla seconda legge di Newton a E = mc 2 8 marzo 2017 Piano della presentazione Trasformazioni di Lorentz Red Shift Relatività e leggi di Newton Galileo Seconda Legge
DettagliProblemi per il corso di teoria delle interazioni fondamentali giugno 2005
Problemi per il corso di teoria delle interazioni fondamentali giugno 2005 Primo Modulo 1. Urto Bhabha Determinare la sezione d urto differenziale per l urto e + e e + e, nel limite di alta energia in
DettagliEvidenza delle diverse famiglie di neutrini
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 2 Evidenza delle diverse famiglie di neutrini Diversi tipi di neutrini Agli inizi degli anni 60 si sapeva che il numero leptonico era conservato
DettagliFISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE II
Programma del del corso di di FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE II A.A. A.A. 2005-2006 2005-2006 III III Trimestre Trimestre Carlo Carlo Dionisi Dionisi Testi Consigliati [ APP-CD] Appunti del corso di Carlo
DettagliSe la funzione è analiticamente invertibile, estratto q, si può ricavare x = x(q).
La tecnica Monte Carlo Il metodo Monte Carlo è basato sulla scelta di eventi fisici con una probabilità di accadimento nota a priori. sia p(x) la distribuzione di probabilità con la quale si manifesta
DettagliCorso di laurea in Comunicazioni Digitali Compitino di Fisica 15 Novembre 2002
Corso di laurea in Comunicazioni Digitali Compitino di Fisica 15 Novembre 2002 Nome: Matricola: Posizione: 1) Specificare l unità di misura del calore scambiato e dare le sue dimensioni A 2) Dati i vettori
DettagliProva scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni
Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/02/2014 Quesiti 1. Un frutto si stacca da un albero e cade dentro una piscina. Sapendo che il ramo da cui si è staccato
DettagliDinamica relativistica Cenni di relatività generale Corso Mathesis Roma 2016 Prof. Sergio Savarino
Dinamica relativistica Cenni di relatività generale Corso Mathesis Roma 2016 Prof. Sergio Savarino Dinamica relativistica Quantità di moto relativistica: Massa relativistica: (1+z) 3 =1+3z+3z 2 +z 3 se
DettagliM p. θ max. P v P. Esercizi di Meccanica (M6) Consegna: giovedì 3 giugno.
Esercizi di Meccanica (M6) Consegna: giovedì 3 giugno. Problema 1: Si consideri un corpo rigido formato da una sfera omogenea di raggio R e massa M 1 e da una sbarretta omogenea di lunghezza L, massa M
DettagliEsercitazione 13/5/2016
Esercitazione 3/5/206 Esercizio Un anello di massa m e raggio r rotola senza strisciare su un piano orizzontale con velocità v CM costante. Ad un certo istante inizia a salire lungo un piano inclinato.
DettagliEsercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)
Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante
DettagliProva scritta del corso di Fisica con soluzioni. Prof. F. Ricci-Tersenghi 14/11/2014
Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. icci-tersenghi 14/11/214 Quesiti 1. Si deve trascinare una cassa di massa m = 25 kg, tirandola con una fune e facendola scorrere su un piano scabro
DettagliEsercitazione 2. Soluzione
Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale
DettagliCAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica.
CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. Questo capitolo vuole fornire una serie di esempi pratici dei concetti illustrati nei capitoli precedenti con qualche approfondimento. Vediamo subito
Dettaglip e c = ev Å
Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Soluzioni Esercizi: Giugno 006 * Quale la lunghezza d onda di de Broglie di un elettrone che ha energia cinetica E 1 = KeV e massa a riposo m 0 = 9.11
DettagliCognome Nome Matricola
Cognome Nome Matricola DOCENTE Energetica Biomedica DM 270 Elettronica Informazione Informatica DM509 Problema 1 Nel circuito di figura (a) i resistori hanno valori tali che R 1 / = 2 e i condensatori
Dettagli4. Disegnare le forze che agiscono sull anello e scrivere la legge che determina il moto del suo centro di massa lungo il piano di destra [2 punti];
1 Esercizio Una ruota di raggio e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta
DettagliEsame 28 Giugno 2017
Esame 28 Giugno 2017 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale 1 Dipartimento di atematica Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2016-2017 Esame - Fisica Generale I 28
DettagliEsercizio (tratto dal Problema 4.24 del Mazzoldi 2)
1 Esercizio (tratto dal Problema 4.4 del Mazzoldi ) Due masse uguali, collegate da un filo, sono disposte come in figura. L angolo vale 30 o, l altezza vale 1 m, il coefficiente di attrito massa-piano
DettagliParticelle e interazioni
Particelle e interazioni Fernow La fisica delle particelle si occupa dei costituenti elementari della materia e delle interazioni fra essi Gli strumenti fondamentali sono gli acceleratori ed i rivelatori
DettagliCorso Meccanica Anno Accademico 2016/17 Scritto del 24/07/2017
Esercizio n. 1 Un punto materiale di massa m è vincolato a muoversi sotto l azione della gravità su un vincolo bilaterale (vedi figura) formato da un arco di circonferenza, AB, sotteso ad un angolo di
DettagliGrandezze Fisiche, Sistema Internazionale e Calcolo Vettoriale
Grandezze Fisiche, Sistema Internazionale e Calcolo Vettoriale Soluzioni ai Quiz 1 Il Sistema Internazionale di Unità di Misura Le grandezze fisiche di base sono sei, ognuna delle quali ha una unità di
DettagliEsercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2)
Esercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2) Un punto materiale di massa m = 20 gr scende lungo un piano inclinato liscio. Alla fine del piano inclinato scorre su un tratto orizzontale scabro (µ
DettagliStruttura fine dei livelli dell idrogeno
Struttura fine dei livelli dell idrogeno. Introduzione Consideriamo un atomo idrogenoide di massa m N e carica atomica Z. Dall equazione di Schrödinger si ottengono per gli stati legati i seguenti autovalori
DettagliCap 7 - Lavoro ed energia Lavoro di una forza costante
N.Giglietto A.A. 2005/06-7.3 - Lavoro di una forza costante - 1 Cap 7 - Lavoro ed energia Abbiamo visto come applicare le leggi della dinamica in varie situazioni. Spesso però l analisi del moto spesso
Dettaglin(z) = n(0) e m gz/k B T ; (1)
Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Prova scritta 4 Luglio 008 - (tre ore a disposizione) [sufficienza con punti 8 circa di cui almeno 4 dagli esercizi nn. 3 e/o 4] [i bonus possono essere
DettagliLa relatività ristretta. Lezioni d'autore
La relatività ristretta Lezioni d'autore Superquark-Albert Einstein Relatività (prima parte) VIDEO Superquark-Albert Einstein Relatività (seconda parte) VIDEO Materia e antimateria (a cura dell'agenzia
DettagliPOLITECNICO DI MILANO Fondamenti di Fisica Sperimentale, a. a I appello, 12 luglio 2016
POLITECNICO DI MILANO Fondamenti di Fisica Sperimentale, a. a. 015-16 I appello, 1 luglio 016 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Scrivere in stampatello nome, cognome, matricola
DettagliEsercitazione 2. Soluzione
Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale
DettagliOSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE
OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato
DettagliFISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2012/2013 APPELLO 18 Luglio 2013
FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2012/2013 APPELLO 18 Luglio 2013 1) Un corpo di massa m = 500 g scende lungo un piano scabro, inclinato di un angolo θ = 45. Prosegue poi lungo un tratto orizzontale
DettagliSistemi di più particelle
Sistemi di più particelle Finora abbiamo considerato il modo di una singola particella. Che cosa succede in sistemi di molte particelle, o in un sistema non puntiforme? Scomponendo il sistema in N particelle
DettagliUn modello di studio. Gli urti tra palline
QUANTITA DI MOTO Un modello di studio Gli urti tra palline Newton osservò che la velocità e la massa hanno un ruolo importante nel moto Quantità di Moto La quantità di moto di un corpo è il prodotto della
DettagliFNPA1 Prova parziale del 16/04/2012
FNPA1 Prova parziale del 16/04/01 Problema 1 L energia di legame dei nuclei 4 He e 7 3 Li è rispettivamente 8.3 e 39.3 MeV. a) Verificare se la reazione p + 7 3 Li 4 3 He + 4 3 He è esotermica o endotermica.
DettagliSoluzioni della prova scritta Fisica Generale 1
Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica, dell Informazione, Elettronica e Informatica Canale 2 (S. Amerio, L. Martucci) Padova, 26 giugno 20 Soluzioni della prova scritta Fisica Generale Problema Una palla
DettagliIntroduzione. Elementi di Fisica delle Particelle Elementari. Diego Bettoni Anno Accademico
Introduzione Elementi di Fisica delle Particelle Elementari Diego Bettoni Anno Accademico 006-007 Programma del corso 1. Introduzione.. Simmetrie discrete: P, C, T. 3. Isospin, stranezza, G-parità. 4.
DettagliNel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante
Scienze Motorie Grandezze fisiche Il Sistema Internazionale di Unità di Misura 1) Nel Sistema Internazionale il prefisso Giga equivale a a) 10 15 b) 10 12 c) 10 9 d) 10 6 e) 10 3 Nel Sistema Internazionale
DettagliL atomo di idrogeno (1) H T = p2 1 2m 1. + p2 2 2m 2. + V ( r 1 r 2 ) (2) Definiamo le nuove variabili: 1. La massa totale M M = m 1 + m 2 (3)
L atomo di idrogeno Il problema dell atomo di idrogeno é un problema esattamente risolubili ed i suoi risultati possono essere estesi agli atomi idrogenoidi, in cui solo c é solo un elettrone sottoposto
DettagliFacoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero
Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente
DettagliDINAMICA E STATICA RELATIVA
DINAMICA E STATICA RELATIVA Equazioni di Lagrange in forma non conservativa La trattazione della dinamica fin qui svolta è valida per un osservatore inerziale. Consideriamo, ora un osservatore non inerziale.
DettagliCorso di Fisica I per Matematica
Corso di Fisica I per Matematica DOCENTE: Marina COBAL: marina.cobal@cern.ch Tel. 339-2326287 TESTO di RIFERIMENTO: Mazzoldi, Nigro, Voci: Elementi d fisica,meccanica e Termodinamica Ed. EdiSES FONDAMENTI
Dettagli1.2 Moto di cariche in campo elettrico
1.2 Moto di cariche in campo elettrico Capitolo 1 Elettrostatica 1.2 Moto di cariche in campo elettrico Esercizio 11 Una carica puntiforme q = 2.0 10 7 C, massa m = 2 10 6 kg, viene attratta da una carica
DettagliFISICA per SCIENZE BIOLOGICHE, A.A. 2007/2008 Appello del 12 settembre 2008
FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE, A.A. 2007/2008 Appello del 12 settembre 2008 1) Una nave pirata è ormeggiata a L = 500 m da un forte costruito su un isola, a livello del mare. Il forte è difeso da un cannone
DettagliRelatività. June 5, Trasformazioni di Galileo e di Lorentz
Relatività June 5, 2016 1 Trasformazioni di Lorentz 1.1 Trasformazioni di Galileo e di Lorentz a Si scriva la matrice Λ (y) che descrive un boost di Lorentz lungo l asse y. b Si scrivano le matrici G (x)
DettagliProblema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)
Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata
Dettagli; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2
1 Calcolo del momento d inerzia Esercizio I.1 Pendolo semplice Si faccia riferimento alla Figura 1, dove è rappresentato un pendolo semplice; si utilizzeranno diversi sistemi di riferimento: il primo,
DettagliInterazioni di tipo magnetico II
INGEGNERIA GESTIONALE corso di Fisica Generale Prof. E. Puddu Interazioni di tipo magnetico II 1 Forza magnetica su una carica in moto Una particella di carica q in moto risente di una forza magnetica
DettagliELETTROLOGIA Cap II. Calcolo del Campo Elettrico dovuto ad alcune distribuzioni di carica. Elettrologia II
ELETTROLOGIA Cap II Calcolo del Campo Elettrico dovuto ad alcune distribuzioni di carica 1 Anello di raggio R uniformemente carco con carica Q. Anello di dimensioni trasversali trascurabili rispetto al
DettagliDon Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica
Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una
Dettagli(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )
1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta
DettagliMisura del rapporto carica massa dell elettrone
Relazione di: Pietro Ghiglio, Tommaso Lorenzon Laboratorio di fisica del Liceo Scientifico L. da Vinci - Gallarate Misura del rapporto carica massa dell elettrone Lezioni di maggio 2015 Lo scopo dell esperienza
DettagliGrandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1
Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare
DettagliLavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE
Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla
DettagliQUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff
QUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff Esercizio Un conduttore cilindrico in rame avente sezione di area S = 4mm è percorso da una corrente
Dettaglia) compressione adiabatica fino alla pressione p 2 = kg/cm 2 ;
PROBLEMI I primi tre problemi sono tratti dal libro P. Fleury, J.P. Mathieu, Esercizi di Fisica, Zanichelli (Bologna, 1970) che contiene i testi e le relative soluzioni, indicati dal loro numero e pagina
DettagliForze Conservative. In generale il lavoro fatto da una forza (più precisamente, da un campo di forze):
Forze Conservative In generale il lavoro fatto da una forza (più precisamente, da un campo di forze): L = f i F d r, può dipendere dal percorso seguito dalla particella. Se il lavoro fatto da una forza
DettagliL energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m
QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle
Dettaglisoluzione in 7 step Es n 221
soluzione in 7 soluzione in 7 AC 5 AD 2 DC 2 5 4 2 2 5 2304 4096 5 00 5 0 cm soluzione in 7 AC 5 AD 2 DC 2 5 4 2 2 5 2304 4096 5 00 5 0 cm 2 soluzione in 7 AC 5 AD 2 DC 2 5 4 2 2 5 2304 4096 5 00 5 0 cm
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT
SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it
DettagliCinematica Relativistica
Caitolo 1 Cinematica Relativistica Avvertenza: negli esercizi seguenti si e usata talvolta la convenzione = c = 1. Per esemio, il momento di una articella viene esresso indifferentemente in GeV o GeV/c.
DettagliSISTEMA SEMPLICE SISTEMA CHIUSO
SISTEMA SEMPLICE Il sistema semplice è costituito da una sostanza pura il cui stato intensivo sia individuato da due proprietà interne intensive indipendenti. Il sistema semplice comprimibile o sistema
DettagliFORMULARIO DI FISICA 3 MOTO OSCILLATORIO
FORMULARIO DI FISICA 3 MOTO OSCILLATORIO Corpo attaccato ad una molla che compie delle oscillazioni Calcolare la costante elastica della molla 2 2 1 2 2 ω: frequenza angolare (Pulsazione) ; T: Periodo
DettagliMeccanica quantistica (5)
Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (
DettagliAngolo polare, versori radiale e trasverso
Angolo polare, versori radiale e trasverso Desideriamo descrivere il moto di un corpo puntiforme che ruota su una circonferenza attorno ad un asse fisso. Nella figura l asse di rotazione coincide con l
DettagliDerivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana)
ispense di Meccanica dei Fluidi 0 0 det 0 = [ (0 ) + ( ( ) ) + (0 0 ) ] = 0. Pertanto, v e µ sono indipendenti tra loro e costituiscono una nuova base. Con essi è possibile descrivere altre grandezze,
DettagliProdotto scalare e ortogonalità
Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 30 gennaio 2012
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 30 gennaio 2012 1) Un corpo di massa m = 1 kg e velocità iniziale v = 5 m/s si muove su un piano orizzontale scabro, con coefficiente di attrito
DettagliFisica Quantistica III Esercizi Natale 2009
Fisica Quantistica III Esercizi Natale 009 Philip G. Ratcliffe (philip.ratcliffe@uninsubria.it) Dipartimento di Fisica e Matematica Università degli Studi dell Insubria in Como via Valleggio 11, 100 Como
DettagliSi consideri un punto materiale in moto su una traiettoria curvilinea e soggetto ad una forza non costante. F i F 2 F N
Lavoro ed energia 1 Si consideri un punto materiale in moto su una traiettoria curvilinea e soggetto ad una forza non costante. F i F 2 F N 2 vettorizzare una traiettoria Si divide la traiettoria s in
Dettagli1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo.
Esame di Fisica per Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (Parte I): 04-02-2016 Problema 1. Un punto materiale si muove nel piano su una guida descritta dall equazione y = sin kx [ = 12m, k
DettagliCORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU FORZA DI LORENTZ E LEGGE DI BIOT SAVART Docente: Claudio Melis
CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU FORZA DI LORENTZ E LEGGE DI BIOT SAVART Docente: Claudio Melis 1) 2) 3) 4) Due correnti rispettivamente di intensità pari a 5 A e 4 A percorrono due fili conduttori
DettagliEnergia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo
Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione
DettagliEQUAZIONI DI LAGRANGE E STAZIONARIETÀ DEL POTENZIALE
EQUAZIONI DI LAGRANGE E STAZIONARIETÀ DEL POTENZIALE Equazioni di Lagrange in forma non conservativa Riprendiamo l equazione simbolica della dinamica per un sistema olonomo a vincoli perfetti nella forma
Dettagli1. Considerare il seguente sistema di vettori applicati:
1 Università di Pavia Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Correzione prova scritta Esame di Fisica Matematica febbraio 011 1. Considerare il seguente sistema di vettori applicati:
DettagliESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA
ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico
DettagliVII ESERCITAZIONE - 29 Novembre 2013
VII ESERCITAZIONE - 9 Novembre 013 I. MOMENTO DI INERZIA DEL CONO Calcolare il momento di inerzia di un cono omogeneo massiccio, di altezza H, angolo al vertice α e massa M, rispetto al suo asse di simmetria.
DettagliGrandezze cinematiche relative nel sistema L: r 12, v 12 a 12 e nel sistema del centro dimassa (C): r 12 ', v 12 ', e a 12 '
Sistemi di due particelle Problema dei due corpi: studio del moto relativo di due corpi supposti puntiformi sotto l azione della forza di interazione mutua. Esempio: moto (relativo) di due corpi celesti
DettagliGli acceleratori di particelle
Gli acceleratori di particelle terza parte Corso di valorizzazione delle eccellenze in Matematica e Fisica Liceo Statale Scientifico, Linguistico e Classico Giolitti-Gandino Acceleratori circolari Poi
DettagliCorso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni
Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni 1 Geometria dello spazio Esercizio 1. Dato il punto P 0 = ( 1, 0, 1) e il piano π : x + y + z 2 = 0, determinare: a) Le equazioni parametriche
DettagliAlternanza Scuola/Lavoro. ATLAS Open Data. Silvia Biondi, Matteo Franchini Università & INFN, Bologna
Alternanza Scuola/Lavoro ATLAS Open Data Silvia Biondi, Matteo Franchini Università & INFN, Bologna Intro Si tratta di alternanza scuola/lavoro, cercheremo di farvi capire anche le dinamiche lavorative
DettagliBosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac.
Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac, cioè due fermioni con gli stessi numeri quantici non possono coesistere in uno
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005 Diagnostica clinica Completamente cambiata negli ultimi decenni Ecografia (EC) Radiografia digitale (DR) Tomografia assiale
DettagliEmissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.
Reazioni nucleari Un nucleo instabile può raggiungere una nuova condizione di stabilità attraverso una serie di decadimenti con emissione di particelle α, β, γ o di frammenti nucleari (fissione). Emissione
DettagliCALCOLO DELLA RESISTENZA DI UN PROFILO
CACOO DEA RESISTENZA DI UN PROFIO A cura di: Andrea Fogante Davide Gambarara Emanuel Gomez Antonio Grande Ivan Josipovic Anwar Koshakji allievi aerospaziali del anno, corso di Fluidodinamica I 1 Prefazione
DettagliMeccanica. 5. Cinematica del Corpo Rigido. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia
Meccanica 5. Cinematica del Corpo Rigido http://campus.cib.unibo.it/252232/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 22 febbraio 2017 Traccia 1. 2. 2 Si chiama numero dei gradi di libertà (GdL)
DettagliLavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia
Lavoro ed energia Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Lavoro di una forza Consideriamo una forza F applicata ad un punto materiale P che si sposti
DettagliTheory Italiano (Italy)
Q3-1 Large Hadron Collider (10 punti) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni generali nella busta a parte. In questo problema è discussa la fisica dell acceleratore di particelle del CERN
DettagliLegge di Stevino ( d.c.)
Legge di Stevino (1548-1620 d.c.) PA =F A /A= (Ah)g/A= hg conosciuta come legge di Stevino che quindi afferma che la pressione esercitata dal liquido su una superficie interna e' proporzionale alla densita'
DettagliFisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 2010/2011 Prova in itinere del 4/3/2011.
Cognome Nome Numero di matricola Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 00/0 Prova in itinere del 4/3/0. Tempo a disposizione: h30 Modalità di risposta: scrivere la formula
DettagliESERCIZI SU LAVORO ED ENERGIA. Dott.ssa Silvia Rainò
1 SRCIZI SU LAVORO D NRGIA Dott.ssa Silvia Rainò sempio 3 a) v=0 k =0 ed p =0 b) v=0, F si sostituisce ad N e aumenta c) F = mg. v=0. k =0, p = mgh => meccanica = k + p = mgh d) Mentre il corpo cade l
Dettagli) 2 + β 2. Il primo membro si semplifica tenendo conto che
Calcolo vettoriale 1) Sono dati due vettori uguali in modulo a e b e formanti un certo angolo θ ab. Calcolare m = a = b sapendo che il modulo della loro somma vale 8 e che il modulo del loro prodotto vettoriale
DettagliE K = 1 2 mv 2. A.A. 2014/15 Fisica 1 1
Lavoro ed energia Le relazioni ricavate dalla cinematica e dalla dinamica permettono di descrivere il moto di un oggetto puntiforme note le variabili cinematiche e le forze applicate all oggetto in funzione
Dettaglim p 6, j m 1 2 m e 3, j m 1 2 5, m 2 82, N w
Teoria della carica elettrica e calcolo del valore teorico Questa relazione è stata ricavata senza porre alcuna ipotesi restrittiva e dunque risulta di validità universale, applicabile in ogni circostanza
DettagliUna reazione a due corpi in generale è rappresentata dall espressione: a + X Y + b
Le reazioni nucleari bilancio energetico: Q della reazione Le reazioni nucleari sono analizzate quantitativamente in termini di massa ed energia dei nuclei e delle particelle interessate (bilancio energetico).
Dettagli8. Energia e lavoro. 2 Teorema dell energia per un moto uniformemente
1 Definizione di lavoro 8. Energia e lavoro Consideriamo una forza applicata ad un corpo di massa m. Per semplicità ci limitiamo, inizialmente ad una forza costante, come ad esempio la gravità alla superficie
Dettagligeometria di un apparato di conteggio
La Sezione d urto Supponiamo di avere un fascio di particelle (protoni, elettroni, fotoni o qualsiasi altra particella) di ben definita energia che incide su un bersaglio (target). L intensità I di un
DettagliLavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia
Lavoro ed energia Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Moto uniformemente accelerato 1) v=v 0 +a(t-t 0 ) 2) s=s 0 +v 0 (t-t 0 )+½a(t-t 0 ) 2 s=s
DettagliIl campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico
Il campo magnetico n Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità n Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro n Un ago magnetico
Dettagli