AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AMPLIFICATORE OPERAZIONALE"

Transcript

1 PLITENI DI MILAN AMPLIFIATE PEAZINALE 1 d d 2 d 1 2 d ( 1 2 ) Modello equialente di Théenin di un Ampliicatoe peazionale in coniguazione a catena apeta (pen Loop) 1 d i d 2 Paameti degli Ampliicatoi peazionali Ideali eali esistenza di ingesso i i i > 1 MΩ esistenza di uscita 0 < 100 Ω Guadagno di tensione ad anello apeto > appoto di eiezione di Modo omune M.M....M... > Laghezza di Banda o Banda Passante B W BW B W < 100 MHz Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

2 PLITENI DI MILAN AMPLIFIATE PEAZINALE NFIGUAZINE MPAATE NN INETENTE ompaatoe: dispositio che cononta la tensione S applicata all ingesso con una tensione di ieimento ; la sua uscita indica se S è maggioe o minoe di ; se la tensione di ieimento è 0 pende anche il nome di ielatoe di zeo zeo leel detecto, altimenti, quando 0, è detto ielatoe di liello leel detecto. S d d S d ( S ) S K se: se: S > S < S t t Tanscaatteistica ƒ( S ) S del IELATE DI LIELL Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

3 PLITENI DI MILAN AMPLIFIATE DI TENSINE AD PEAZINALE NFIGUAZINE INETENTE d 0 S I 0 S S d K I S S Pincipio della Taslazione del Potenziale Modello equialente di un Ampliicatoe peazionale, a eazione negatia, in coniguazione INETENTE I S S S d i d K i 0 AL Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

4 PLITENI DI MILAN AMPLIFIATE DI TENSINE AD PEAZINALE NFIGUAZINE NN INETENTE S d 0 1 I S S S d K I 1 1 S Pincipio della Taslazione del Potenziale Modello equialente di un Ampliicatoe peazionale, a eazione negatia, in coniguazione NN INETENTE I S 1 S d i d S K i 0 AL Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

5 PLITENI DI MILAN NFIGUAZINE NN INETENTE 1 I d 0 S d S 2 K I Applicazione della legge del patitoe esistio alla maglia dell ingesso non inetente: 2 S 2 L applicazione della elazione costitutia aeente il legame ingesso uscita pe l ampliicatoe in coniguazione non inetente consente di elazionae nella seguente oma: 1 1 Il legame ingesso uscita pe la coniguazione non inetente nella quale il segnale di ingesso è addotto al mosetto non inetente in modo non dietto è caatteizzato dalla seguente elazione S S S NFIGUAZINE DA INSEGUITE I 0 I 0 S d d S S 2 K S K Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

6 PLITENI DI MILAN NFIGUAZINE SMMATE INETENTE I I 3 Σ d I K d 0 0 I 2 I 3 I In ossequio al Pincipio della Taslazione del potenziale, l applicazione della legge di hm alle esistenze 1, 2, ed 3 di adduzione dei ispettii segnali 1, 2 e 3, consente di elazionae come di seguito ipotato: ; 2 I ; 3 I 3 3 Sempe con ieimento al Pincipio della Taslazione del potenziale, l applicazione della legge di hm alla esistenza di eazione consente di sciee: I L applicazione della legge di Kichho delle coenti al supenodo Σ, alida la seguente elazione: I I I I 0 I I I ) Pincipio della Taslazione del Potenziale ( 1 2 I3 Sostituendo l espessione delle coenti di inteesse si ottiene la elazione che di seguito si esplicita: Si tatta della elazione costitutia speciica della coniguazione di un SMMATE PESAT INETENTE in cui il peso, cioè, l incidenza dei segnali di ingesso i (t) sul segnale di uscita (t) è pesata mediante i aloi delle ispettie esistenze i. Sia : in tal caso, la elazione costitutia assume la oma seguente: ( ) 1 2 Si tatta di un SMMATE INETENTE con guadagno G ( /). Sia : in tal caso, la elazione costitutia assume la oma seguente: ( ) ( ) Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

7 PLITENI DI MILAN Si tatta di un SMMATE INETENTE con guadagno unitaio negatio G ( /), G 1, noto come SMMATE PU INETENTE. Sia : in tal caso, la elazione costitutia assume la oma seguente: ( ) Si tatta di un SMMATE INETENTE aente guadagno unitaio G 1, noto come MEDIATE INETENTE. NFIGUAZINE DA DIFFEENZIALE 1 I d 0 S2 3 d S1 4 K I L applicazione del pincipio di soapposizione degli eetti consente di pocedee come segue a) agisce S1 con S2 0 oniguazione NN inetente. L uscita 1 è deinita da: S b) agisce S2 con S1 0 oniguazione inetente. L uscita 2 è deinita da: 2 S 2 1 In pesenza dell azione dei due geneatoi indipendenti di tensione S1 e S2 si ottiene la elazione costitutia dell ampliicatoe dieenziale. 4 1 S1 S Se si pocede al dimensionamento caatteizzato da ( / 1 ) ( 4 / 3 ), si peiene alla elazione: ( S1 S 2 ) ampliicatoe dieenziale puo con guadagno G ( / 1 ) 1 Pincipio della Taslazione del Potenziale In paticolae, se è 1 3 4, si ottiene un guadagno unitaio ) ( S1 S 2 Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

8 PLITENI DI MILAN 1. TIGGE DI SHMITT INETENTE L ampliicatoe opeazionale iene eazionato positiamente tamite le esistenze ed, il segnale s iene applicato al mosetto inetente tamite una esistenza in mente la tensione di ieimento iene applicata alla esistenza. s in cc H o cc o ti ts s L La tensione al mosetto non inetente, dato che l opeazionale non assobe coente, può essee deteminata col pincipio di soapposizione degli eetti acendo agie sepaatamente, dappima il segnale e successiamente il segnale o. Si peiene, così, alla elazione seguente: o Se si suppone, come ipotesi iniziale, che la tensione del segnale s sia minoe della tensione al mosetto non inetente, la tensione dieenziale d ( ) saà positia, sicché la tensione d uscita isulta o H cc, nel caso di ampliicatoe opeazionale ideale. Se oa il segnale s aumenta, la commutazione dell uscita da stato alto H a stato basso L si aà quando s e cioè pe la tensione di soglia supeioe ts, così deteminata: H ts H In tale caso la tensione di uscita dienta o L cc e tale si mantiene pe un ulteioe aumento del segnale s. Quando il segnale decesce, la commutazione dell uscita dal liello basso al liello alto si aà ancoa pe s e quindi pe la tensione di soglia ineioe ti, così deinita: ti L In tale caso la tensione di uscita diiene o H e tale si mantiene pe una ulteioe diminuzione del segnale s. La tensione di isteesi h isulta: h ( ts ti ) ( H L ) ed è indipendente dalla tensione di ieimento, che deinisce solamente il cento del ciclo di isteesi. Nomalmente la tensione h di isteesi è molto più piccola della tensione di uscita è ciò può essee ottenuto quando << : in tale caso, in pima appossimazione isulta: h ( ts ti ) ( H L ) L Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

9 PLITENI DI MILAN 2. MULTIIATE ASTABILE SILLATE A NDA QUADA Il multiibatoe astabile, oeo a oscillazione libea, è un cicuito che pesenta una uscita che commuta ta due stati quasi stabili in maniea ipetitia e con una equenza che dipende dai paameti del cicuito. L ampliicatoe opeazionale iene eazionato positiamente tamite le esistenze e ; petanto, NN isulta eiicata la condizione elatia all applicabilità del pincipio di taslazione del potenziale. La ealizzazione cicuitale, compota la pesenza di una eazione negatia attuata tamite il ilto passa basso, che onisce la tensione al mosetto inetente integando la tensione d uscita, nonché una eazione positia espessa tamite il patitoe, che detemina la tensione di soglia al mosetto NN inetente. on ieimento alla igua 1, isulta poi oia la seguente elazione: (igua 1) i (t) I d 0 (t) d (t) (t) K (t) i (t) i (t) (t) ± TS TI H L β β H L con: β Si ossei che la coniguazione dell astabile di igua utilizza un ampliicatoe opeazionale ad alimentazione duale ( cc, cc ); in tale cicostanza, e nell ipotesi di ampliicatoe ideale, dee consideasi H sat cc e L - sat - cc. In ealtà negli ampliicatoi eali la tensione, quando l uscita è in satuazione, isulta assumee aloi ineioi all alimentazione: di solito con alimentazione duale ± cc ±15 si ottiene ±sat ±13.5. Supponiamo, come ipotesi iniziale, che la tensione in uscita sia L e che il condensatoe tenda a potasi a tale aloe con costante di tempo τ. Duante questo tansitoio la tensione del condensatoe aggiunge il aloe c (t) TI βl e tende poi a diminuie cosicché la tensione dieenziale d ( ) tende a dienie positia pe cui l uscita commuteà dallo stato basso L allo stato alto H. In tale istante consideiamo l oigine pe lo studio tempoale del unzionamento del dispositio. L uscita è oa a H, il condensatoe tende a caicasi a tale aloe patendo dalla tensione di pe caica (0) TI ; il enomeno è gestito dall equazione: t τ ( ) [ ( 0 ) ( )] e ( ) e Tuttaia, non appena c (t) aggiunge il aloe TS, e tende a supealo, isulta d < 0 e, petanto, il tigge commuta l uscita dal aloe H al L e il condensatoe inizieà una nuoa ase di caica gestita dalla tensione L. H TI H t τ Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

10 PLITENI DI MILAN La duata della condizione H, cioè il peiodo T 1 dello stato metastabile H, è onito dalla elazione: T ( ) 1 T1 TS H ( T1 ) TS H ( TI H ) e e ( TI H ) Il aloe del peiodo T 1 è petanto: ( TI H ) βl H T1 loge loge ( TS H ) βh H All istante t T 1, come già asseito, l uscita dell astabile commuta a L e il condensatoe si doà caicae al nuoo aloe L con la stessa costante di tempo τ. onsideando la l oigine degli assi taslata in T 1, la legge che goena il tansitoio è espessa dalla scittua: t L ( TS L ) e Il pesistee della condizione (t) L, cioè il peiodo T 2, è onito dalla elazione: T T TI 2 2 L ( T 2 ) TI L ( TS L ) e e TS L Il aloe del peiodo T 2 è petanto: ( TS L ) βh L T2 loge loge ( TI L ) βl L È eidente che all istante T 2 si aggiunge la condizione che si aea all istante t 0 e, petanto, il pocesso si ipeteà con il peiodo T deinito, insieme alla elatia equenza delle oscillazioni, dalle posizioni seguenti: 1 1 T T1 T2 T1 T2 T In igua 2 iene mostato il gaico dell andamento tempoale della tensione (t) alle amatue del condensatoe nel caso in cui sia nullo l eentuale segnale di ieimento e il multiibatoe astabile pesenti alimentazione simmetica duale L H. In tali ipotesi i peiodi elatii allo stato alto e allo stato basso dell uscita (t) sono oniti, ispettiamente, dalle scittue seguenti: β L H 1 β T1 loge loge loge 1 2 ( β 1) H 1 β β H L 1 β T2 loge loge loge 1 2 ( β 1) L 1 β c H (t) t 0 t T 1 t T 1 T 2 TS TI L t Gaico della tensione (t) del condensatoe nel caso in cui sia: 0 H L (igua 2) Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

11 PLITENI DI MILAN Sempe nell ipotesi di 0 e di una alimentazione duale simmetica H L, il peiodo T e, quindi, la equenza delle oscillazioni, sono oniti dalle elazioni seguenti: T T1 T2 loge 1 2 log e log e 1 2 1/T La igua 3 mosta, sempe nel caso di alimentazione simmetica duale H L, l andamento tempoale della tensione di uscita (t) e della tensione al mosetto non inetente (t). Si può inolte constatae che T 1 T 2 e che, petanto, l oscillazione pesenta un duty cycle del 50%, inatti isulta: log 1 2 e T 1 % D % T 2 2 log 1 2 e (t) H TS (t) t TI t 0 t T 1 L T 1 t 0 t T 2 (t) T T 2 (igua 3) Appae utile icodae che la esistenza che ealizza la eazione negatia ed il condensatoe deiniscono un ilto passa basso secondo lo schema mostato in igua 4. L andamento tempoale della tensione (t) alle amatue del condensatoe è deinito dalla legge geneale della caica del condensatoe dal aloe iniziale IN al aloe inale con una costante di tempo τ th, in cui th appesenta la esistenza equialente di Théenin sentita dal condensatoe stesso. (t) (t) La legge è espessa dalla elazione: (igua 4) ( ) [ ( 0 ) ( )] e oeo, anche dalla scittua seguente: ( ) e IN t t Questo mateiale è da intendesi ad esclusio uso didattico. L utilizzo commeciale è ietato. Gioanni annozzi

AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

AMPLIFICATORE OPERAZIONALE AMPLIFIATE PEAZINALE 1 2 = 1 2 = = ( 1 2 ) Modello equialente di Théenin di un Ampliicatoe peazionale in coniguazione a catena apeta (pen Loop) 1 i 2 Paameti degli Ampliicatoi peazionali Ideali eali esistenza

Dettagli

Circuiti RLC RIASSUNTO: L(r)C serie: impedenza Z(ω) Q valore risposta in frequenza L(r)C parallelo Circuiti risonanti Circuiti anti-risonanti

Circuiti RLC RIASSUNTO: L(r)C serie: impedenza Z(ω) Q valore risposta in frequenza L(r)C parallelo Circuiti risonanti Circuiti anti-risonanti icuiti R RIASSUNTO: () seie: impedenza () valoe isposta in fequenza () paallelo icuiti isonanti icuiti anti-isonanti icuito in seie I cicuiti pesentano caatteistiche inteessanti. Ad esempio, ponendo un

Dettagli

CASO 2 CASO 1. δ Lo. e N. δ Lo. e L. PROBLEMA A Corso di Fisica 1- Prima provetta- 22 maggio 2004 Facoltà di Ingegneria dell Università di Trento

CASO 2 CASO 1. δ Lo. e N. δ Lo. e L. PROBLEMA A Corso di Fisica 1- Prima provetta- 22 maggio 2004 Facoltà di Ingegneria dell Università di Trento PROBEMA A Coso di Fisica 1- Pima povetta- maggio 004 Facoltà di Ingegneia dell Univesità di Tento Un anello di massa m= 70 g, assimilabile ad un copo puntifome, è infilato in una asta igida liscia di lunghezza

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO PIECNICO DI MILANO CENO PE LO SILUPPO DEL PO DI CEMONA Coso di Laua Inggnia INFOMAICA LABOAOIO DI FONDAMENI DI ELEONICA 2 Anno --- 2 Smst Escitazion n 2 Si considi il mulibato astabil, od oscillato ad

Dettagli

v t V o cos t Re r v t

v t V o cos t Re r v t Metodo Simbolico, o metodo dei Fasoi Questo metodo applicato a eti lineai pemanenti consente di deteminae la soluzione in egime sinusoidale solamente pe quanto attiene il egime stazionaio. idea di appesentae

Dettagli

IL POTENZIALE. = d quindi: LAB

IL POTENZIALE. = d quindi: LAB 1 IL POTENZIALE Sappiamo che il campo gavitazionale è un campo consevativo cioè nello spostamento di un copo ta due punti del campo gavitazionale teeste, le foze del campo compiono un lavoo che dipende

Dettagli

Capacitivi / Induttivi 1 / 27. Trasduttori capacitivi e induttivi

Capacitivi / Induttivi 1 / 27. Trasduttori capacitivi e induttivi apacitivi / Induttivi / 27 Tasduttoi capacitivi e induttivi apacitivi / Induttivi 2 / 27 Tasduttoi apacitivi e Induttivi apacità Funzionamento dei tasduttoi capacitivi Tasduttoi di posizione, di distanza,

Dettagli

E1.2 Velocità della luce in un cavo coassiale

E1.2 Velocità della luce in un cavo coassiale E1.2 Velocità della luce in un cavo coassiale Obiettivo Misuae la velocità di popagazione di un segnale elettomagnetico (velocità della luce) in un cavo coassiale. Mateiali e stumenti Un cavo coassiale

Dettagli

Appello del 18/07/2005 di Microonde I

Appello del 18/07/2005 di Microonde I Appello del 8/7/5 di Mioonde I Eseizio In un avo oassiale di impedenza aatteistia 5 Ω, ostante dielettia elativa 3 (tanδ) e onduibilità 5.8. 7 S, si vuole assiuae un attoe di meito alla equenza di 3 GHz.

Dettagli

ESERCIZIO n.2. y B. rispetto alle rette r e t indicate in Figura. GA#2 1

ESERCIZIO n.2. y B. rispetto alle rette r e t indicate in Figura. GA#2 1 ESERCZO n. Data la sezione a T ipotata in Figua, deteminae: a) gli assi pincipali centali di inezia; ) l ellisse pincipale centale di inezia; c) il nocciolo centale di inezia; d) i momenti di inezia e

Dettagli

Q AB = Q AC + Q CB. liquido vapore. δq AB = δq AC + δq CB. δq = c x dt + r dx. Le 5 espressioni del δq nel campo dei vapori saturi

Q AB = Q AC + Q CB. liquido vapore. δq AB = δq AC + δq CB. δq = c x dt + r dx. Le 5 espressioni del δq nel campo dei vapori saturi Le 5 espessioni del Q nel campo dei vapoi satui A C K B Consideiamo la tasfomazione AB che si svolge tutta all inteno della campana dei vapoi satui di una sostanza qualsiasi. Supponiamo quindi di andae

Dettagli

Effetto Hall. flusso reale dei portatori se positivi. flusso reale dei portatori se negativi

Effetto Hall. flusso reale dei portatori se positivi. flusso reale dei portatori se negativi Appunti di Fisica II Effetto Hall L'effetto Hall è un fenomeno legato al passaggio di una coente I, attaveso ovviamente un conduttoe, in una zona in cui è pesente un campo magnetico dietto otogonalmente

Dettagli

Parte II (Il Condizionamento)

Parte II (Il Condizionamento) Pate II (Il Cicuiti di condizionamento dei sensoi esistivi I sensoi basati sulla vaiazione della esistenza sono molto comuni. Ciò è dovuto al fatto che molte gandezze fisiche poducono la vaiazione della

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Le piastre anulari

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Le piastre anulari Coso di Pogetto di Stuttue POTENZA, a.a. 3 Le piaste anulai Dott. aco VONA Scuola di Ingegneia, Univesità di Basilicata maco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ LE PIASTE CICOLAI CAICATE ASSIALENTE

Dettagli

MACCHINA ELEMENTARE A RILUTTANZA

MACCHINA ELEMENTARE A RILUTTANZA Sistemi magnetici con moto meccanico MACCHINA ELEMENTARE A RILUTTANZA Consiste in un nucleo magnetico con un avvolgimento a N spie e una pate mobile che uota con spostamento angolae θ e velocità angolae

Dettagli

Classificazione delle linee di trasmissione

Classificazione delle linee di trasmissione Classificazione delle linee di tasmissione Linee TEM (Tansvese Electic Magnetic) Coassiale Stipline Linee non-tem Guida d onda ettangolae Linee quasi_tem Micostip Suspended Stipline Inveted Stipline Linee

Dettagli

Conduttori in equilibrio elettrostatico

Conduttori in equilibrio elettrostatico onduttoi in equilibio elettostatico In un conduttoe in equilibio, tutte le caiche di conduzione sono in equilibio Se una caica di conduzione è in equilibio, in quel punto il campo elettico è nullo caica

Dettagli

( ) Energia potenziale U = GMm r. GMm r. GMm L AB. = r. r r. Definizione di energia potenziale

( ) Energia potenziale U = GMm r. GMm r. GMm L AB. = r. r r. Definizione di energia potenziale Enegia potenziale Definizione di enegia potenziale Il lavoo, compiuto da una foza consevativa nello spostae il punto di applicazione da a, non dipende dal cammino seguito, ma esclusivamente dai punti e.

Dettagli

Cinematica III. 11) Cinematica Rotazionale

Cinematica III. 11) Cinematica Rotazionale Cinematica III 11) Cinematica Rotazionale Abbiamo già tattato il moto cicolae unifome come moto piano (pa. 8) intoducendo la velocità lineae v e l acceleazione lineae a, ma se siamo inteessati solo al

Dettagli

APPROSSIMAZIONE DI BORN

APPROSSIMAZIONE DI BORN 4/ APPROSSIMAZIONE DI BORN 5/6 APPROSSIMAZIONE DI BORN L applicazione più impotante della teoia delle petubazioni degli stati del continuo è costituita dalla isoluzione appossimata dei poblemi di diffusione.

Dettagli

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI DI UNA MATRICE

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI DI UNA MATRICE AUTOVALORI ED AUTOVETTORI DI UNA MATRICE TEOREMA: Un elemento di K è un autovaloe pe una matice A, di odine n, se e solo se, indicata con I la matice identità di odine n, isulta: det( A I) Il deteminante

Dettagli

LE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE

LE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE LE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE Un alto potente metodo pe deteminae le solioni dell eqaione di Laplace si basa slla teoia delle nioni analitiche Anche in qesto caso si tilieà n appoccio

Dettagli

Fisica II Secondo Appello - 7/2/2008

Fisica II Secondo Appello - 7/2/2008 Fisica II Secondo Appello - 7/2/2008 Chi ecupea il pimo compitino fa il pimo esecizio in due oe Chi ecupea il secondo compitino fa gli ultimi due esecizi in due oe Chi non ecupea fa le pime 4 domande del

Dettagli

ESERCIZIO n.1. rispetto alle rette r e t indicate in Figura. h t. d b GA#1 1

ESERCIZIO n.1. rispetto alle rette r e t indicate in Figura. h t. d b GA#1 1 Esecizi svolti di geometia delle aee Aliandi U., Fusci P., Pisano A., Sofi A. ESERCZO n.1 Data la sezione ettangolae ipotata in Figua, deteminae: a) gli assi pincipali centali di inezia; ) l ellisse pincipale

Dettagli

Potenza in alternata

Potenza in alternata otenza in altenata sin t 0 ( ) ω +φ i [ ( )] sin ω t + φ ( ω + φ) 0 0 sin t E significativo consideae la potenza media dissipata sulla esistenza andando a calcolae l integale su un peiodo 1 T T 0 sin sin

Dettagli

Massimi e minimi con le linee di livello

Massimi e minimi con le linee di livello Massimi e minimi con le linee di livello Pe affontae questo agomento è necessaio sape appesentae i fasci di cuve ed in paticolae: Fasci di paabole. Pe affontae questo agomento si consiglia di ivedee l

Dettagli

13b. Reattore omogeneo con riflettore. Due gruppi di neutroni

13b. Reattore omogeneo con riflettore. Due gruppi di neutroni b. Reattoe omogeneo con iflettoe ue guppi di neutoni Assumiamo oa una appossimazione in teoia della diffusione consistente in due guppi enegetici: uno elativo ai neutoni temici (guppo temico) ed uno elativo

Dettagli

4. DINAMICA. I tre principi della dinamica per un corpo puntiforme (detto anche punto materiale o particella) sono:

4. DINAMICA. I tre principi della dinamica per un corpo puntiforme (detto anche punto materiale o particella) sono: 4.1 Pincipi della dinamica 4. DINAMICA I te pincipi della dinamica pe un copo puntifome (detto anche punto mateiale o paticella) sono: 1) pincipio di intezia di Galilei; 2) legge dinamica di Newton; 3)

Dettagli

Capacità ele+rica. Condensatori

Capacità ele+rica. Condensatori Capacità ele+ica Condensatoi Condensatoi Il sistema più semplice pe immagazzinae enegia elettostatica è caicae un condensatoe. Genealmente il condensatoe è costituito da due piani metallici sepaati da

Dettagli

Momento magnetico di un atomo.

Momento magnetico di un atomo. L Espeienza di Sten e Gelach. L espeienza di Sten e Gelach fu compiuta nel 1922 pe iuscie a misuae il momento magnetico di un atomo. Momento magnetico di un atomo. Un atomo possiede un momento magnetico:

Dettagli

A.A. 2009/ Appello del 15 giugno 2010

A.A. 2009/ Appello del 15 giugno 2010 Fisica I pe Ing. Elettonica e Fisica pe Ing. Infomatica A.A. 29/21 - Appello del 15 giugno 21 Soluzione del poblema n. 1a 1. All uscita della guida, nel punto D, il copo compie un moto paabolico con velocità

Dettagli

Utilizzando la forma complessa della legge di Ohm calcoliamo la corrente che scorre nel circuito r r

Utilizzando la forma complessa della legge di Ohm calcoliamo la corrente che scorre nel circuito r r Yui Geelli, uca Fontanesi, Riccado Campai ab. Elettomagnetismo INDUZIONE Scopo dell espeimento è duplice: dappima la misuazione dell induttanza di un solenoide, poi del coefficiente di mutua induzione

Dettagli

F 1 F 2 F 3 F 4 F 5 F 6. Cosa è necessario per avere una rotazione?

F 1 F 2 F 3 F 4 F 5 F 6. Cosa è necessario per avere una rotazione? Cosa è necessaio pe avee una otazione? Supponiamo di vole uotae il sistema in figua intono al bullone, ovveo intono all asse veticale passante pe, usando foze nel piano oizzontale aventi tutte lo stesso

Dettagli

La struttura stellare

La struttura stellare La stuttua stellae La stuttua stellae Una stella è una sfea di gas tenuta insieme dall auto gavità ed il cui collasso è impedito dalla pesenza di gadienti di pessione. Con ottima appossimazione una stella

Dettagli

216 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica

216 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 216 Luciano De Menna Coso di Elettotecnica Sulla base delle nozioni intodotte possiamo a questo punto mostae un alto motivo di convenienza dell'uso di sistemi tifasi. Confontiamo due sistemi di alimentazione,

Dettagli

ESERCIZI AGGIUNTIVI MODELLO IS/LM IN ECONOMIA CHIUSA

ESERCIZI AGGIUNTIVI MODELLO IS/LM IN ECONOMIA CHIUSA ESERCIZI AGGIUNTIVI MODELLO IS/ IN ECONOMIA CHIUSA ESERCIZIO 1 Illustate gaficamente ed economicamente quali conseguenze ha sul mecato monetaio la decisione della Banca Centale di aumentae il Tasso Ufficiale

Dettagli

Facoltà di Ingegneria Fisica II Compito A

Facoltà di Ingegneria Fisica II Compito A Facoltà di ngegneia Fisica 66 Compito A Esecizio n Un filo di mateiale isolante, con densità di caica lineae costante, viene piegato fino ad assumee la foma mostata in figua (la pate cicolae ha aggio e

Dettagli

Risultati esame scritto Fisica 2 17/02/2014 orali: alle ore presso aula G8

Risultati esame scritto Fisica 2 17/02/2014 orali: alle ore presso aula G8 isultati esame scitto Fisica 7//4 oali: 4 alle oe. pesso aula G8 gli studenti inteessati a visionae lo scitto sono pegati di pesentasi il giono dell'oale; Nuovo odinamento voto AMATO MATTIA CASLLA ALSSANDO

Dettagli

DISTRIBUZIONE DELLA CARICA NEI CONDUTTORI

DISTRIBUZIONE DELLA CARICA NEI CONDUTTORI 1 DISTRIBUZIONE DELLA CARICA NEI CONDUTTORI I copi conduttoi sono caatteizzati dal fatto di avee moltissimi elettoni libei di muovesi (elettoni di conduzione). Cosa accade se un copo conduttoe viene caicato

Dettagli

Moto su traiettorie curve: il moto circolare

Moto su traiettorie curve: il moto circolare Moto su taiettoie cuve: il moto cicolae Così come il moto ettilineo è un moto che avviene lungo una linea etta, il moto cicolae è un moto la cui taiettoia è cicolae, cioè un moto che avviene lungo una

Dettagli

Equazioni e disequazioni irrazionali

Equazioni e disequazioni irrazionali Equazioni e disequazioni iazionali 8 81 Equazioni iazionali con un solo adicale Definizione 81 Un equazione si dice iazionale quando l incognita compae sotto il segno di adice Analizziamo le seguenti equazioni:

Dettagli

Galvanometro (D Arsonval)

Galvanometro (D Arsonval) Galvanometo (D sonval) Stumento base pe misue di coenti, d.d.p. e esistenze: quando ta i 2 teminali di questo passa coente, un indice si sposta popozionalmente alla coente. Se nelle spie della bobina immesa

Dettagli

Concetto di capacità

Concetto di capacità oncetto di capacità Il teoema di Gauss stabilisce che, posta una caica su un conduttoe isolato, il campo elettico E da essa podotto nello spazio cicostante è diettamente popozionale alla caica stessa:

Dettagli

FORZA AGENTE SU UN TRATTO DI FILO RETTILINEO. Dispositivo sperimentale

FORZA AGENTE SU UN TRATTO DI FILO RETTILINEO. Dispositivo sperimentale FORZA AGENTE SU UN TRATTO DI FILO RETTILINEO 0 Dispositivo speimentale Consideiamo pe semplicità un campo magnetico unifome, le linee di foza sono paallele ed equidistanti. Si osseva una foza di oigine

Dettagli

Grandezze cinematiche angolari (1)

Grandezze cinematiche angolari (1) Uniesità degli Studi di Toino D.E.I.A.F.A. MOTO CIRCOLARE UNIFORME FISICA CdL Tecnologie Agoalimentai Uniesità degli Studi di Toino D.E.I.A.F.A. Genealità () Moto di un punto mateiale lungo una ciconfeenza

Dettagli

dove per i simboli si sono adottate le seguenti notazioni: 2 Corpo girevole attorno ad un asse fisso

dove per i simboli si sono adottate le seguenti notazioni: 2 Corpo girevole attorno ad un asse fisso Il volano 1 Dinamica del copo igido Il poblema dello studio del moto di un copo igido libeo è il seguente: data una ceta sollecitazione F e del copo, cioè cete foze estene F i applicate nei punti del copo

Dettagli

La parabola come luogo geometrico

La parabola come luogo geometrico La paabola come luogo geometico Definizioni e pime popietà Definizioni. Si chiama paabola il luogo ei punti equiistanti a un punto, etto fuoco, e a una etta etta iettice.. Il punto ella paabola che ha

Dettagli

7. LA DINAMICA Primo principio della dinamica Secondo principio della dinamica.

7. LA DINAMICA Primo principio della dinamica Secondo principio della dinamica. 7. LA DINAMICA Ta la foza applicata ad un copo e il moto che essa povoca esistono dei appoti molto stetti che sono studiati da una banca della fisica: la dinamica. Lo studio della dinamica si è ilevato

Dettagli

CAPITOLO 10 La domanda aggregata I: il modello IS-LM

CAPITOLO 10 La domanda aggregata I: il modello IS-LM CAPITOLO 10 La domanda aggegata I: il modello IS-LM Domande di ipasso 1. La coce keynesiana ci dice che la politica fiscale ha un effetto moltiplicato sul eddito. Infatti, secondo la funzione di consumo,

Dettagli

LEZIONE 10. d(a, B) = AB = AB = (x A x B ) 2 + (y A y B ) 2 + (z A z B ) 2.

LEZIONE 10. d(a, B) = AB = AB = (x A x B ) 2 + (y A y B ) 2 + (z A z B ) 2. LEZIONE 10 10.1. Distanze. Definizione 10.1.1. In S n sia fissata un unità di misua u. Se A, B S n, definiamo distanza fa A e B, e sciviamo d(a, B), la lunghezza del segmento AB ispetto ad u. Abbiamo già

Dettagli

Lo schema seguente spiega come passare da una equazione all altra e al grafico della circonferenza. Svolgere i calcoli.

Lo schema seguente spiega come passare da una equazione all altra e al grafico della circonferenza. Svolgere i calcoli. D4. Ciconfeenza D4.1 Definizione di ciconfeenza come luogo di punti Definizione: una ciconfeenza è fomata dai punti equidistanti da un punto detto cento. La distanza (costante) è detta aggio. Ci sono due

Dettagli

CAPITOLO 4: energie di Gibbs e Helmholtz

CAPITOLO 4: energie di Gibbs e Helmholtz Intoduzione alla Temodinamica Esecizi svolti CAITOLO 4: enegie di Gibbs e Helmholtz Con la pima legge della temodinamica ci si occupa dei bilanci di enegia, mente con la seconda legge della temodinamica

Dettagli

Campi elettrici e magnetici a bassa frequenza: sorgenti e metodi di valutazione

Campi elettrici e magnetici a bassa frequenza: sorgenti e metodi di valutazione Coso di Maste di secondo livello Sistemi Infomativi Geogafici pe il monitoaggio e la gestione del teitoio Campi elettici e magnetici a bassa fequenza: sogenti e metodi di valutazione Ing. Nicola Zoppetti

Dettagli

Risultati esame scritto Fisica 2-16/02/2015 orali: alle ore presso aula M

Risultati esame scritto Fisica 2-16/02/2015 orali: alle ore presso aula M isultati esame scitto Fisica - 6//5 oali: 3--5 alle oe 4. pesso aula M gli studenti inteessati a visionae lo scitto sono pegati di pesentasi il giono dell'oale Nuovo odinamento maticola voto 4866 7 ammesso

Dettagli

GONIOMETRIA. MISURA DEGLI ANGOLI La misura di un angolo si può esprimere in diversi modi, a seconda dell unità di misura che si sceglie.

GONIOMETRIA. MISURA DEGLI ANGOLI La misura di un angolo si può esprimere in diversi modi, a seconda dell unità di misura che si sceglie. of. Luigi Cai Anno scolastico 4-5 GONIOMETRIA MISURA DEGLI ANGOLI La misua di un angolo si può espimee in divesi modi, a seconda dell unità di misua che si sceglie. Sistema sessagesimale Si assume come

Dettagli

ESERCIZI DI CALCOLO STRUTTURALE

ESERCIZI DI CALCOLO STRUTTURALE ESERCIZIO A1 ESERCIZI DI CACOO SRUURAE Pate A: ave incastata Calcolo delle eazioni vincolai con caichi concentati o distibuiti P 1 P 1 = 10000 N = 1.2 m Sia la stuttua in figua soggetta al caico P 1 applicato

Dettagli

3) Termochimica Entalpia

3) Termochimica Entalpia 3) Temochimica Come valutae/pevedee il caloe scambiato in una tasomazione (ad esempio una eazione chimica) sulla base di gandezze temodinamiche? Peò le tasomazioni nel nosto mondo avvengono usualmente

Dettagli

Amplificatori - Parte III

Amplificatori - Parte III Appunti di ELETTONICA Capitolo 8 Amplificatoi Pate III tadi amplificatoi a due tansistoi... Intoduzione... Confiuazione Dalinton... Dinamica di uscita della confiuazione CCCC...7 Connessione Dalinton in

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2009

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2009 ESME DI STT DI LICE SCIENTIFIC CRS DI RDINMENT 009 Il candidato isolva uno dei due poblemi e 5 dei 0 quesiti in cui si aticola il questionaio. PRLEM È assegnato il settoe cicolae di aggio e ampiezza (

Dettagli

Idraulica Scale di deflusso

Idraulica Scale di deflusso Idaulica Scale di deflusso amando caavetta 31/05/007 1 efinizione La scala di deflusso esplicita il legame che, in un alveo di assegnata pendenza, si istituisce ta potata e tiante idico Questo legame è

Dettagli

Integrazione indefinita di funzioni irrazionali

Integrazione indefinita di funzioni irrazionali Esecizi di iepilogo e complemento Integazione indefinita di funzioni iazionali 0.5 setgay0 0.5 setgay Denotiamo con R(,,..., n ) una funzione azionale delle vaiabili indicate. Passiamo in assegna alcuni

Dettagli

IL CAMPO ELETTROMAGNETICO DIPENDENTE DAL TEMPO

IL CAMPO ELETTROMAGNETICO DIPENDENTE DAL TEMPO IL CAMPO ELETTROMAGNETICO DIPENDENTE DAL TEMPO Legge di Faaday-Heny (o dell induzione elettomagnetica); Applicazioni della legge dell induzione e.m., caso della spia otante; Il fenomeno dell autoinduzione

Dettagli

Reattori chimici. media uscente. media entrante. può essere espresso in funzione del numero n di moli e della

Reattori chimici. media uscente. media entrante. può essere espresso in funzione del numero n di moli e della Reattoi chimici Pe eattoe si intende il contenitoe nel quale viene fatta avvenie una eazione o una seie di eazioni chimiche. Di noma i eattoi possono essee suddivisi in due categoie: 1. eattoi discontinui

Dettagli

Il Problema di Keplero

Il Problema di Keplero Il Poblema di Kepleo Il poblema di Kepleo nel campo gavitazionale Intoduzione Con Poblema di Kepleo viene indicato il poblema del moto di un copo in un campo di foze centali. Nel caso specifico gavitazionale

Dettagli

Nome..Cognome. classe 5D 29 Novembre VERIFICA di FISICA: Elettrostatica Domande

Nome..Cognome. classe 5D 29 Novembre VERIFICA di FISICA: Elettrostatica Domande Nome..ognome. classe 5 9 Novembe 8 RIFI di FISI: lettostatica omande ) ai la definizione di flusso di un campo vettoiale attaveso una supeficie. nuncia il teoema di Gauss pe il campo elettico (senza dimostalo)

Dettagli

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod. 9200 N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod. 9200 N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria Schede di lettotecnica Coso di lettotecnica - Cod. 900 N Diploma Univesitaio Teledidattico in Ingegneia Infomatica ed utomatica Polo Tecnologico di lessandia cua di Luca FRRRIS Scheda N Sistemi tifase:

Dettagli

Laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica. Richiami di propagazione radiata La camera anecoica. Antonio Maffucci

Laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica. Richiami di propagazione radiata La camera anecoica. Antonio Maffucci Laboatoio di Compatibilità Elettomagnetica Richiami di popagazione adiata La camea anecoica Antonio Maffucci UnivesitàD.A.E.I.M.I. degli Studi di Cassino Univesità degli Studi di Cassino maffucci@unicas.it

Dettagli

9 GRAVITAZIONE UNIVERSALE

9 GRAVITAZIONE UNIVERSALE 9 GRAVIAZIONE UNIVERSAE e conoscenze elative alla foza di gavitazione si sono sviluppate a patie dalle ossevazioni astonomiche del moto dei pianeti del sistema solae Attaveso tali ossevazioni yco Bahe

Dettagli

Energia potenziale e dinamica del punto materiale

Energia potenziale e dinamica del punto materiale Enegia potenziale e dinamica del punto mateiale Definizione geneale di enegia potenziale (facoltativo) In modo geneale, la definizione di enegia potenziale può esee pesentata come segue. Sia un punto di

Dettagli

Lezione mecc n.13 pag 1

Lezione mecc n.13 pag 1 Lezione mecc n.3 pag Agomenti di questa lezione Intoduzione alla dinamica dei sistemi Definizione di cento di massa Foze estene ed intene ad un sistema Quantità di moto e sue vaiazioni (pima equazione

Dettagli

STUDIO DELLA RESISTENZA DI UN DISCO A SPESSORE COSTANTE UTILIZZANDO IL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

STUDIO DELLA RESISTENZA DI UN DISCO A SPESSORE COSTANTE UTILIZZANDO IL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI POLITECNICO DI TORINO Facoltà di Ingegneia I Anno accademico xxxx/xxxx Coso di COSTRUZIONE DI MACCHINE Elettix1 STUDIO DELLA RESISTENZA DI UN DISCO A SPESSORE COSTANTE UTILIZZANDO IL METODO DEGLI ELEMENTI

Dettagli

Le equazioni di Maxwell

Le equazioni di Maxwell Le equazioni di Maxwell Il campo elettico indotto Abbiamo visto nel capitolo pecedente che un campo magnetico vaiabile genea in un cicuito una foza elettomotice indotta. Riconsideiamo questa popietà nella

Dettagli

Legge di Ohm. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico: modello di Drude

Legge di Ohm. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico: modello di Drude Legge di Ohm. Obiettivi didattici: Veifica della elazione ta coente e d.d.p. pe un conduttoe metallico. Veifica della elazione ta la esistenza di un conduttoe e le sue dimensioni (lunghezza, sezione) Misua

Dettagli

Appendice Il trasformatore monofase

Appendice Il trasformatore monofase Il tasfomatoe monofase - Il tasfomatoe monofase - Pincipio di funzionamento Schema geneale Il tasfomatoe è un dispositivo costituito da un nucleo in mateiale feomagnetico attono al quale sono posti due

Dettagli

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria Schede di Elettotecnica oso di Elettotecnica 1 - od. 9200 N Diploma Univesitaio Teledidattico in Ingegneia Infomatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandia A cua di uca FEAIS Scheda N 8 icuiti in

Dettagli

Investimento. 1 Scelte individuali. Micoreconomia classica

Investimento. 1 Scelte individuali. Micoreconomia classica Investimento L investimento è l aumento della dotazione di capitale fisico dell impesa. Viene effettuato pe aumentae la capacità poduttiva. ECONOMIA MONETARIA E FINANZIARIA (5) L investimento In queste

Dettagli

ESERCITAZIONE 2 MERCATO MONETARIO E MODELLO IS/LM

ESERCITAZIONE 2 MERCATO MONETARIO E MODELLO IS/LM ESERCITAZIONE 2 MERCATO MONETARIO E MODELLO /LM ESERCIZIO 1 LEGENDA: H = base monetaia mm = moltiplicatoe monetaio = 1 c cu 1 c cu u (o i) = tasso d inteesse (o u) = iseve/depositi c (o c u) = cicolante

Dettagli

IL CALORE. Il calore Q è energia che sta transitando da un sistema all altro, e compare ogni volta che c è un dislivello di temperatura.

IL CALORE. Il calore Q è energia che sta transitando da un sistema all altro, e compare ogni volta che c è un dislivello di temperatura. IL CALORE Il caloe Il caloe Q è enegia che sta tansitando da un sistema all alto, e compae ogni volta che c è un dislivello di tempeatua. Il copo più caldo cede pate della sua enegia intena al copo più

Dettagli

Geometria analitica in sintesi

Geometria analitica in sintesi punti distanza ta due punti coodinate del punto medio coodinate del baicento ta due punti di un tiangolo di vetici etta e foma implicita foma esplicita foma segmentaia equazione della etta m è il coefficiente

Dettagli

Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica

Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica wwwmatematicamenteit Nicola De osa matuità Esame di stato di istuzione secondaia supeioe Indiizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica Il candidato isolva uno dei due

Dettagli

LSS Reti Logiche: multivibratori e T555

LSS Reti Logiche: multivibratori e T555 LSS 2016-17 Reti Logiche: multivibratori e T555 Piero Vicini A.A. 2016-2017 Multivibratori Un multivibratore e un circuito che presenta per l uscita solo due stati stabili e/o metastabili. Il circuito

Dettagli

Momento di una forza:

Momento di una forza: Univesità olitecnica delle ache, acoltà di gaia C.d.L. Scienze oestali e mbientali,.. 2008/2009, isica 1 omento di una foza: d 1 d 2 d C In quale situazione la pesona sente di piu il peso del copo? o?

Dettagli

Si considerino le rette:

Si considerino le rette: Si consideino le ette: Eseciio (tipo tema d esame) : s : + () ) Si dica pe quali valoi del paameto eale le ette e s isultano sghembe, paallele o incidenti. ) Nel caso paallele si emino i paameti diettoi

Dettagli

( ) ( ) ( ) ( ) Esercizi 2 Legge di Gauss

( ) ( ) ( ) ( ) Esercizi 2 Legge di Gauss Esecizi Legge di Gauss. Un involuco sfeico isolante ha aggi inteno ed esteno a e b, ed e caicato con densita unifome ρ. Disegnae il diagamma di E in funzione di La geometia e mostata nella figua: Usiamo

Dettagli

Gravitazione. Dati due corpi di massa m 1 e m 2, posti ad una distanza r, tra di essi si esercita una forza attrattiva data in modulo da

Gravitazione. Dati due corpi di massa m 1 e m 2, posti ad una distanza r, tra di essi si esercita una forza attrattiva data in modulo da Gavitazione Dati due copi di massa m 1 e m 2, posti ad una distanza, ta di essi si esecita una foza attattiva data in modulo da F = G m 1m 2 dove G è una costante univesale, avente lo stesso valoe pe tutte

Dettagli

CAPITOLO 7. (continuazione) Introduzione agli azionamenti con motore a induzione

CAPITOLO 7. (continuazione) Introduzione agli azionamenti con motore a induzione CAPITOLO 7 (continuazione) Intoduzione agli azionamenti con motoe a induzione 7.7 Classificazione degli azionamenti con motoe asincono tifase La complessità del motoe asincono dal punto vista del suo compotamento

Dettagli

Appunti su argomenti monografici per il corso di FM1 Prof. Pierluigi Contucci. Gravità e Teorema di Gauss

Appunti su argomenti monografici per il corso di FM1 Prof. Pierluigi Contucci. Gravità e Teorema di Gauss 1 Appunti su agomenti monogafici pe il coso di FM1 Pof. Pieluigi Contucci Gavità e Teoema di Gauss Vogliamo dimostae, a patie dalla legge di gavitazione univesale che il campo gavitazionale geneato da

Dettagli

GEOMETRIA ELEMENTARE. h = 2 2 S. h =

GEOMETRIA ELEMENTARE. h = 2 2 S. h = QUESITI 1 GEOMETRI ELEMENTRE 1. (Da Veteinaia 015) Le diagonali (ossia le linee che uniscono i vetici opposti) di un ombo misuano ispettivamente 4 cm e 8 cm. Qual è il peimeto del ombo in cm? a) 8 3 b)

Dettagli

Campi scalari e vettoriali (1)

Campi scalari e vettoriali (1) ampi scalai e vettoiali (1) 3 e ad ogni punto P = (x, y, z) di una egione di spazio Ω R è associato uno ed uno solo scalae φ diemo che un campo scalae è stato definito in Ω. In alti temini: φ 3 : P R φ(p)

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE RS DI LURE IN SIENZE BILGIE Pova di isica del 17 aio 6 Giustiicae il pocediento seuito, sostituie alla ine i valoi nueici, non dienticae le unità di isua,scivee in odo chiao. 1 Un poiettile di si ea in

Dettagli

AI VERTICI DI UN QUADRATO DI LATO 2L SONO POSTE 4 CARICHE UGUALI Q. DETERMINARE: A) IL CAMPO ELETTRICO IN UN PUNTO P DELL ASSE.

AI VERTICI DI UN QUADRATO DI LATO 2L SONO POSTE 4 CARICHE UGUALI Q. DETERMINARE: A) IL CAMPO ELETTRICO IN UN PUNTO P DELL ASSE. ESERCIZIO 1 AI VERTICI DI UN UADRATO DI LATO SONO POSTE 4 CARICHE UGUALI. DETERMINARE: A) IL CAMPO ELETTRICO IN UN PUNTO P DELL ASSE. 4 caiche uguali sono poste ai vetiti di un quadato. L asse di un quadato

Dettagli

La forza di Lorentz: Una carica che si muove in un campo magnetico risente una forza F (forza di Lorentz) data da : r =

La forza di Lorentz: Una carica che si muove in un campo magnetico risente una forza F (forza di Lorentz) data da : r = INDUTTANZA RIASSUNTO: Richiami su campo magnetico, foza di oentz egge di Faaday Autoinduzione (dimensioni ) induttanza come elemento di cicuito Cicuito R: extacoente di apetua Enegia immagazzinata in una

Dettagli

int Schiusa Schiusa r r Φ = r r S o 1 Anno scolastico

int Schiusa Schiusa r r Φ = r r S o 1 Anno scolastico Anno scolastico 4 + ε ε int dt E d C dt d E C Q E S o S Schiusa Schiusa gandezza definizione fomula Foza di Loentz Foza agente su una caica q in moto con velocità v in una egione in cui è pesente un campo

Dettagli

CAPITOLO 7 FUNZIONI - DEFINIZIONE DI LIMITE - TEOREMI SUI LIMITI

CAPITOLO 7 FUNZIONI - DEFINIZIONE DI LIMITE - TEOREMI SUI LIMITI CPITOLO 7 FUNZIONI - DEFINIZIONE DI LIITE - TEOEI SUI LIITI FUNZIONI ipendiamo oa o studio dee unzioni ce appesentiamo con i simboo B ce indica una ee ce ad oni eemento de insieme detto ance dominio e

Dettagli

FAST FOURIER TRASFORM-FFT

FAST FOURIER TRASFORM-FFT A p p e n d i c e B FAST FOURIER TRASFORM-FFT La tasfomata disceta di Fouie svolge un uolo molto impotante nello studio, nell analisi e nell implementazione di algoitmi dei segnali in tempo disceto. Come

Dettagli

Campo magnetico: concetti introduttivi

Campo magnetico: concetti introduttivi Appunti di Fisica II Campo magnetico: concetti intoduttivi Intoduzione ai fenomeni magnetici...1 Azione dei magneti su caiche elettiche in moto... Foza di Loentz...5 Selettoe di velocità...5 Invaianza

Dettagli

SIMULAZIONE DELLA PROVA D ESAME DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I.

SIMULAZIONE DELLA PROVA D ESAME DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. SIMULAZINE DELLA PRVA D ESAME DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. Risolvi uno dei due poblemi e 5 dei quesiti del questionaio. PRBLEMA In un piano è data la ciconfeenza di cento e aggio A ; conduci

Dettagli

Organizzazione del modulo

Organizzazione del modulo You do not eally undestand something unless you can explain it to you gandmothe (A.Einstein) IL CALCOLO FINANZIARIARIO 20 settembe 2004 Oganizzazione del modulo 1. Elementi intoduttivi 2. Inteesse semplice

Dettagli

Fabio Peron. Illuminazione artificiale degli interni. Metodo del flusso totale. Metodo punto-punto

Fabio Peron. Illuminazione artificiale degli interni. Metodo del flusso totale. Metodo punto-punto illuminotecnica 9 illuminotecnica 9 Illuminazione atificiale degli inteni Il pogetto di illuminazione degli inteni deve essee studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi

Dettagli

ed è pari a: 683 lumen/watt, pertanto:

ed è pari a: 683 lumen/watt, pertanto: RICIAI GRADEZZE FOTOMETRICHE Fattoe di visibilità (o di sensibilità visiva) K ( λ) : funzione che appesenta la sensibilità media dell occhio umano a adiazioni di diffeente lunghezza d onda ma di eguale

Dettagli