Stock screening Modello di rating quantitativo

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Transcript:

Stock screening Modello di rating quantitativo Francesco Caruso, MFTA 15 aprile 2014 www.cicliemercati.it 1

DI COSA PARLEREMO OGGI COME SELEZIONARE LE MIGLIORI OPPORTUNITA ALL INTERNO DI UN INSIEME OMOGENEO ATTRAVERSO CRITERI OGGETTIVI A COSA SERVE L ANALISI TECNICA? CHI E IL PEGGIOR NEMICO DELL OPERATORE? DA COSA E MOSSO IL MERCATO? I CINQUE ELEMENTI COSTITUTIVI DEL RATING Trend Momentum Rischio/opportunità Efficienza Forza IL MODELLO DI RATING Costruzione Esempi DOMANDE 2

Piu zelo e energia, piu fanatica speranza e piu intensa angoscia sono stati spesi nell ultimo secolo nello sforzo di prevedere il mercato azionario, che in qualunque altro singolo settore delle azioni umane. (Richard D. Skinner, Seven Kinds of Inflation, 1937). Oggi, settantasette anni dopo la frase di Skinner, lo stesso zelo ed energia sono chiaramente visibili nella ricerca inesausta di tecniche previsionali e di enormi flussi di informazioni che cercano di indicare cosa comprare, cosa vendere e quando farlo. In particolare, tutte le tipologie di attori del mercato azionario investitori, analisti, gestori di fondi, traders sono ovviamente interessati a capire quali investimenti, quali titoli e quali settori saranno i vincenti e i perdenti. 3

I DUE ECCESSI EMOZIONALI TIPICI DELL OPERATORE SONO PAURA E ARROGANZA ENTRAMBE PORTANO A ERRORI. LA PAURA E UN ELEMENTO NON QUANTIFICABILE, L ARROGANZA INVECE HA UNA FORMULA CHE LA PUO DEFINIRE. Formula dell ARROGANZA = EGO CONOSCENZA Maggiore è l EGO dell investitore e minore la sua CONOSCENZA, maggiore è l arroganza e quindi la probabilità di errore. Maggiore la CONOSCENZA, minore a parità di EGO l arroganza. I mercati puniscono severamente l ARROGANZA. _ 4

DA COSA SONO MOSSI I MERCATI? I MERCATI SONO MOSSI DALLA CONVENIENZA, CHE AGISCE ATTRAVERSO DUE FORZE PRIMARIE: I CICLI E I TREND. L andamento dei mercati è tutto tranne che random (casuale). La presunzione di casualità deriva semplicemente da una eccessiva concentrazione dei partecipanti sul breve periodo, dominato dal noise delle notizie e delle microtendenze di breve, dalla assenza di una prospettiva storica e dalla scarsa conoscenza delle forze in gioco, che invece, almeno a mio avviso, sono giocatori leali e per molti versi prevedibili. A queste due forze cicli e trend economici - si aggiunge una terza variabile, che possiamo definire condizione peculiare. Questa variabile muta da ciclo a ciclo e si estrinseca attraverso elementi che sono, appunto, peculiari a ciascun ciclo. 5

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL RATING PER ESAMINARE IN MODO OGGETTIVO LA POSIZIONE TECNICA DI UN ASSET (INDICE, SETTORE, TITOLO, ETF, BOND, COMMODITY) BISOGNA PORSI IN MODO QUANTO PIU POSSIBILE OBIETTIVO, TENENDO IN CONSIDERAZIONE 5 ELEMENTI COSTITUTIVI E CERCANDO DI CONOSCERE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI CHE IL MERCATO PUO OFFIRE: 1. TREND 2. MOMENTUM POSIZIONE CICLICA 3. EFFICIENZA 4. PRESENZA DI ECCESSI 5. FORZA RELATIVA Consideriamo di procedere alla valutazione di un asset, su una base temporale di medio termine (3-6 mesi) ed esaminiamo, uno ad uno, questi elementi. 6

CHE POSIZIONI PUO AVERE IL TREND? - LONG RIALZO - NEUTRALE - SHORT RIBASSO SU CHE ARCO TEMPORALE LO MISURO? - MEDIO TERMINE MENSILE - LUNGO TERMINE TRIMESTRALE CON CHE STRUMENTO LO MISURO? - CON UN ALGORITMO GENETICO CHE INDIVIDUA IL TREND 7

Esempi ------------------- ((3*H1+L1)/2-L1,-1) OR L1>Ref((H1+L1)/2,-1) AND (H1-L1) > Mov(H1- L1,5,E),Max(H1-Mov(H1-L1,5,E),L1), Min(L1,Ref(C,(X+1)*-1)) ) ; ES:=If( L1<Ref((3*L1+H1)/2-H1,-1) OR H1<Ref((H1+L1)/2,-1) AND ------------------------------------- ------------------------ + Sum( If(Ref(L1,-1)-L1 > H1-Ref(H1,-1), If(Ref(L1,-1)-L1>0,L1-Ref(L1,-1),0), 0), 3 ) ; --------- ---------------------- LONG:=If( HIGH > Ref( Max( Max(H1,Ref(C,(X+1)*- 1)), H1 - ( TREND5 ) ),-1), 2, 0 ) ; EXL:=If(LOW < Ref( Max( EL, Ref( EL -------------- 8

Per quanto riguarda l analisi direzionale e ciclica, una delle basi di partenza più semplici e intuitive è la definizione stessa di trend: un trend è formato da una successione di massimi e minimi crescenti (e viceversa) ed è quindi una serie di spinte nella stessa direzione. I modelli direzionali e ciclici derivano dall osservazione e non fanno altro che integrare e approfondire questa definizione e le sue conseguenze attraverso l utilizzo di metodologie algoritmiche e di formule statistiche per l individuazione dei cicli a vari livelli temporali: ma la base non cambia. 9

UN TREND E UNA SEQUENZA DI MASSIMI E MINIMI ORIENTATI NELLA STESSA DIREZIONE 10

MA UN TREND (AD ES. RIALZISTA) E ANCHE UNA SITUAZIONE DOVE IL MERCATO DA MOLTE OPPORTUNITA DI VENDITA MA POCHE DI ACQUISTO 11

H INOLTRE, LA SOMMA DEI SEGMENTI CHE COMPONGONO IL TREND E MAGGIORE DELL INTERA AMPIEZZA DEL TREND STESSO F H D G B E A C pertanto, e infinitamente piu produttivo cercare di lavorare sfruttando i segmenti nella direzione del trend che non cercando i massimi o i minimi 12

IL MOMENTUM PUO AVERE SOLO QUATTRO POSIZIONI UP (Up) = Indicatore al rialzo e inferiore allo zero > ACCUMULAZIONE > Dalla fase finale del Bear Market all inizio del Bull Market ADVANCING (Adv) = Indicatore al rialzo e superiore allo zero > RIALZO > Dalla fase di sviluppo alla fase di top del Bull Market DOWN (Dn) = Indicatore al ribasso e superiore allo zero > A D DISTRIBUZIONE > Dalla fase di top del Bull Market allo sviluppo del Bear Market TERMINATING (Tm) = Indicatore al ribasso e inferiore allo zero > RIBASSO > Dalla fase di sviluppo alla fase terminale (bottom) del Bear Market T U Applicando l esame della posizione ciclica agli T U insiemi omogenei e selezionati di indici azionari, obbligazionari e di commodities è possibile trarre informazioni estremamente utili riguardo alla situazione e alle potenzialità dei vari mercati. 13

BORSA ITALIANA dati trimestrali e Composite Momentum 14

L INTERSEZIONE DEL MOMENTUM SU DIVERSI GRADI TEMPORALI CREA STRUTTURE COMPOSITE v v

.CHE CREANO LA VERA STRUTTURA INTERNA DEI MERCATI 16

CASE STUDY TREND E MOMENTUM 17

MERCATI DOVE SIAMO ORA 18

CI SONO SOLO 12 COMBINAZIONI POSSIBILI TRA MOMENTUM E TREND LONG + UP = ACCUMULAZIONE AVANZATA LONG + ADVANCING = PIENO RIALZO LONG + DOWN = ESTENSIONE RIALZISTA LONG + TERMINATING = CONSOLIDAMENTO LATERALE NEUTRALE + UP = CONSOLIDAMENTO, POSSIBILE ACCUMULAZIONE NEUTRALE + ADVANCING = CONSOLIDAMENTO LATERALE IN UN UPTREND NEUTRALE + DOWN = CONSOLIDAMENTO, POSSIBILE DISTRIBUZIONE NEUTRALE + TERMINATING = CONSOLIDAMENTO IN UN DOWNTREND SHORT + UP = ESTENSIONE RIBASSISTA SHORT + ADVANCING = CORREZIONE PROFONDA SHORT + DOWN = DISTRIBUZIONE AVANZATA SHORT + TERMINATING = PIENO RIBASSO 19

EFFICIENZA = RENDIMENTO:VOLATILITA La convenienza oggettiva è il rapporto tra il rendimento e la volatilità ed è misurata attraverso l EFFICIENCY RATIO ER=(Rend%:STD.DEV)-1 20

ECCESSI (POSITIVI O NEGATIVI) RSI BREVE Gli eccessi vengono misurati in modo oggettivo attraverso la posizione di un indicatore a banda fissa (es.: RSI), con una valutazione rigida dell eccesso (es.: tra 80 e 90, >90, tra 20 e 10, <10 ) e con un upgrade automatico del coefficiente nel caso in cui entrambi gli archi temporali risultino in eccesso (es.: entrambi >90). 21

FORZA RELATIVA L IMPORTANZA DELLA FORZA RELATIVA COME DETERMINANTE DELL ASSET ALLOCATION Il processo di allocazione su un mercato azionario non deve essere limitato alla semplice individuazione del trend dell'indice generale di riferimento. L'indice non è che la riduzione a media di una realtà profondamente disomogenea, formata dall'universo dei titoli di un mercato. Quasi sempre, una analisi più approfondita dei singoli titoli rivela opportunità e rischi di grande rilevanza e impatto operativo. 22

E' stato osservato che, indipendentemente dal trend (rialzo - neutro - ribasso) espresso da un mercato azionario attraverso l'indice, i titoli/settori di questo mercato tendono a dividersi più o meno stabilmente in due gruppi: TITOLI/SETTORI FORTI (= sovraperformanti) TITOLI/SETTORI DEBOLI (= sottoperformanti). DEFINIZIONI FORZA RELATIVA (applicata al mercato azionario) - E' la misura della performance di un titolo o di un settore allo scopo di accertare se - con riferimento a un determinato arco si tempo - esso si stia comportando meglio, peggio o in linea rispetto all'indice. LA FORZA RELATIVA E' UNA INFORMAZIONE PRIVILEGIATA. La filosofia generale, confermata dal nostro lavoro, indica con chiarezza che i titoli/settori più forti tendono a sovraperformare l'indice almeno per tutta la durata di una upleg, e sono operativamente i più adatti per sfruttare appieno le potenzialità, in termini di prezzo, di una fase rialzista. 23

LEADERSHIP - Durante la vita di un Bull Market è individuabile un gruppo di titoli, appartenenti a uno o più settori, i quali mantengono per dutta la durata della fase rialzista del ciclo un effetto trainante sul resto del mercato: questo effetto è denominato leadership. A fianco di questo gruppo-leader, durante le varie uplegs si alternano nel compito di traino certi settori o certi gruppi di titoli "forti". La durata media della fase di sovraperformance di un titolo/settore non leader va dal 30% al 60-70% del ciclo. La strategia essenziale è quella di mantenere il portafoglio sovrappesato sui titoli/settori forti, evitando o sottopesando titoli e settori deboli. Le ricerche mostrano come l'uso disciplinato di una simile strategia, in un portafoglio azionario non ponderato (cioè composto da titoli con uguale peso), permetta senza sforzi una performance del 150% rispetto a quella fornita dall'indice (es.: perf. indice +30%, perf. portafoglio di FR +45%). N.B. - L'unica eccezione sono i rimbalzi all'interno di un Bear Market, dove (per le leggi fisiche dell'elasticità e dell'azionereazione) a reagire con maggior forza sono proprio alcuni dei titoli che hanno perso di più, quindi che fino a quel momento erano i più deboli. 24

Esempio di UPTREND LINEARE di FORZA RELATIVA - ATLANTIA 25

A QUESTO PUNTO CI SONO TUTTI GLI ELEMENTI PER COSTRUIRE IL RATING VARIANTE + = - TREND MENSILE X X X TREND TRIMESTRALE X X X MOMENTUM MENSILE X X MOMENTUM TRIMESTRALE X X EFFICIENZA X ECCESSI X X FORZA RELATIVA X X X IL RATING PUO VARIARE DA +5 A -5 26

CASE STUDY 1 ITALIA (FTSE MIB) 27

CASE STUDY 2 INDICI AZIONARI E ETF AZIONARI 28

CASE STUDY 3 INDICI OBBIGAZIONARI E ETF OBBLIGAZIONARI 29

CASE STUDY 4 INDICI FIDEURAM 30

E disponibile in pre-selling il nuovo libro di Francesco Caruso "MIB 50000 - Un percorso conoscitivo sulla natura interiore dei mercati", in uscita il 22 Maggio 2014. SOLO PER TE CHE SEI NOSTRO ABBONATO, C'E' UN'OFFERTA DAVVERO SPECIALE: SE ORDINI IL LIBRO ENTRO IL 22 MAGGIO, AVRAI IN OMAGGIO UN MESE DI ABBONAMENTO IN PIU'! (Valido per tutti gli abbonamenti, annuali e semestrali) VIENI A LEGGERE LA SCHEDA EDITORIALE E L'INDICE! http://www.tradinglibrary.it/scheda- libro/francesco-caruso/mib-50000-9788896481455-207384.html 31

L Autore - Consigliere Delegato di UBI Gestioni Fiduciarie SIM - Consulente di primarie Istituzioni Finanziarie - già RCF, Banca del Sempione, Meliorbanca, Arca - Vincitore del SIAT Award 2011 - Vincitore del premio IFTA 2009 John Brooks Award (Best MFTA) - Primo italiano ad ottenere il MFTA Master of Financial Technical Analysis di IFTA - Vincitore 1998 e 1999 del Premio Leonardo della Ricerca Finanziaria - Presidente dei Probiviri SIAT - Socio AIAF - Cultore della Materia allunibg - Docente nei corsi istituzionali SIAT - Collaboratore di media finanziari (Sole24Ore, F, Class CNBC ) - Analisi indipendente dei mercati finanziari su WWW.CICLIEMERCATI.IT - Blog WWW.FRANCESCOCARUSO.CH 32 32