MARCO VENTURA A 352155 LA LAICITÀ DELL'UNIONE EUROPEA DIRITTI, MERCATO, RELIGIONE G. GIAPPICHELLI EDITORE
INDICE Avvertenze Pag- VII INTRODUZIONE FATTORE RELIGIOSO E ISTITUZIONI EUROPEE I UNIONE EUROPEA E LIBERTÀ RELIGIOSA CAPITOLO 1 LA TUTELA COMUNITARIA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA DALLA SENTENZA PRAIS AI TRATTATI DI MAASTRICHT E AMSTERDAM E ALLA CARTA DI NIZZA 19 1. L'approccio comunitario ai diritti fondamentali. Sviluppo e specificità 19 2. Il ruolo guida della Corte di giustizia delle Comunità europee. La ricognizione del diritto di libertà religiosa nella sentenza Prais del 1976 24 3. La tutela comunitaria della libertà religiosa dopo-i Trattati di Maastricht e Amsterdam 32 4. La lotta alla discriminazione per motivi religiosi ex art. 13 TCE. La direttiva del 2000 sull'eguaglianza nell'impiego e nel lavoro 39 5. La libertà religiosa nella Carta dei diritti fondamentali dell'unione 45 6. Ricadute sulla libertà religiosa del ruolo dell'unione nella definizione di un sistema complessivo europeo di tutela dei diritti fondamentali 50 273
CAPITOLO 2 Pag- LA LIBERTÀ RELIGIOSA NELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO 55 1. Il sistema CEDU di tutela dei diritti fondamentali. Suo valore nel diritto dell'unione europea 56 2. La libertà religiosa nelle norme della CEDU 60 3. La libertà religiosa nella giurisprudenza degli organi di Strasburgo. a) La interpretazione restrittiva delle fattispecie rilevanti e della portata dell'art. 9 63 4. b) La libertà religiosa tra margine statale di apprezzamento e principio di proporzionalità 70 5. e) Soggettività, autonomia ed eguaglianza delle confessioni religiose 82 6. Il diritto di libertà religiosa nell'unione europea e nel Consiglio d'europa: due concorrenti approcci al medesimo diritto 87 CAPITOLO 3 LA LIBERTÀ RELIGIOSA NELLE «TRADIZIONI COSTITUZIONALI COMUNI» DEI PAESI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA 91 1. L'interpretazione della clausola. La sintesi comunitaria tra pluralità dei modelli costituzionali e unicità dei diritti fondamentali 92 2. Lo studio delle tradizioni costituzionali in materia di libertà religiosa. La questione metodologica. Diritto ecclesiastico comparato e diritto delle religioni 94 3. La crisi delle classificazioni tradizionali. I tentativi di ricognizione degli elementi comuni ai diversi paesi dell'unione 98 4. a) La «laicità europea» quale espressione del principio di pluralismo democratico 105 5. b) Separazione contrattuale e cooperazione selettiva 110 274
Pag- II UNIONE EUROPEA E FENOMENO RELIGIOSO CAPITOLO 1 LA PRESENZA DEL FENOMENO RELIGIOSO NEGLI AMBITI DI COMPETENZA COMUNITARIA 121 1. La connessione teorica. Intersezioni tra fenomeno religioso e obbiettivi dell'unione 122 2. La connessione pratica. Esempi di atti comunitari di diretto impatto sul fenomeno religioso 126 CAPITOLO 2 IL FENOMENO RELIGIOSO NELLO SPAZIO COMUNITARIO. I SOGGETTI RELIGIOSI TRA EGUAGLIANZA E DIFFERENZA, MODELLO CONCORRENZIALE E MODELLO PROTEZIONISTA 135 1. Le oscillazioni della giurisprudenza comunitaria davanti a fattispecie concernenti il fenomeno religioso 136 2. Il modello concorrenziale. Diritto all'eguaglianza e libero mercato delle credenze 149 3. Il modello protezionista. Diritto alla differenza e garanzia della specificità dei soggetti religiosi 155 4. Riflessi teorico-pratici della coesistenza dei due «modelli economici» (concorrenziale e protezionista). Significato rispetto alla razionalizzazione del sistema globale europeo di tutela dei diritti fondamentali 160 CAPITOLO 3 COMPETENZE, SUSSIDIARIETÀ, SOVRANITÀ. FLESSIBILITÀ E CONDIVISIONE DEI POTERI NEL «GOVERNO» DEL FENOMENO RELIGIOSO 165 1. Il riparto delle competenze tra Unione e stati. Il principio di sussidiarietà. Gli elementi di flessibilità 166 275
Pag- 2. L'elaborazione nel sistema giuridico dell'unione di un nuovo modello di sovranità. Identità nazionali e identità sovranazionale dell'unione. Deficit democratico e governance 172 3. Impossibilità di una rigida divisione delle competenze tra Unione e stati in «materia religiosa». Verso un sistema integrato 181 III UNIONE EUROPEA E CONFESSIONI RELIGIOSE CAPITOLO 1 IL DIALOGO TRA UNIONE EUROPEA E CONFESSIONI RELIGIOSE DOPO MAASTRICHT. OBBIETTIVI ED ESIGENZE DI PARTE COMUNITARIA E DI PARTE CONFESSIONALE 195 1. I presupposti comunitari del dialogo. Lo strumento del dialogo sociale e civile. L'ideale di «un'anima per l'europa» 195 2. Obbiettivi ed esigenze delle autorità comunitarie. La peculiarità dell'approccio comunitario alla cooperazione con le confessioni religiose 199 3. Obbiettivi ed esigenze delle autorità religiose. La differente posizione delle varie confessioni 204 CAPITOLO 2 LE GARANZIE PER UNA COOPERAZIONE COMPATIBILE CON I PRINCIPI DELL'UNIONE EUROPEA. DIRITTI INDIVIDUALI E AUTONOMIA CONFESSIONALE 221 1. Le garanzie procedurali. Parlamentarizzazione e trasparenza; l'identificazione «ragionevole» degli interlocutori confessionali 222 2. Le garanzie sostanziali. La laicità dell'unione quale limite intrinseco alla cooperazione con le confessioni religiose 226 3. Il raccordo tra autonomia confessionale, tutela dei diritti individuali e cooperazione tra autorità comunitarie e autorità confessionali 231 276
Pag- CAPITOLO 3 IL NODO DEL RICONOSCIMENTO COMUNITARIO DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE E DEL LORO STATUS NEI PAESI MEMBRI. LA DICHIARAZIONE N. 11 ANNESSA AL TRATTATO DI AMSTERDAM 239 CONCLUSIONI DIRITTO E RELIGIONE IN EUROPA: IL LABORATORIO COMUNITARIO 247 GIURISPRUDENZA CITATA 259 INDICE DEGLI AUTORI CITATI 265 277