LA NATURA DELLE MUTAZIONI
|
|
- Ottaviano Righi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA NATURA DELLE MUTAZIONI La Bibbia (Genesi) indicava che la creazione era avvenuta in 6 giorni, circa 6000 anni prima. Presa alla lettera, questa nozione aveva generato la teoria del Fissismo, contrapposto all Evoluzionismo, che proponeva un evento creativo indipendente per ogni specie. Jean Baptiste Lamarck, nel 1809, nella Philosophie zoologique, introduce il concetto di evoluzione della specie. Per Lamarck, fattori dell evoluzione sono: 1. tendenza al perfezionamento, insita e innata; 2. ereditarietà dei caratteri acquisiti. Charles Darwin, nel 1859, pubblica Origin of Species. Per Darwin, fattori dell evoluzione sono: 1. mutazione, casuale (errori della DNA polimerasi, agenti mutageni); 2. selezione naturale; 3. deriva «survival of the fittest» (Huxley). CONCETTI BASE DI STATISTICA Il valore medio Nel caso di una variabile casuale discreta X (ad esempio, la statura), i cui valori possibili sono x 1, x 2,, x n (la statura dei singoli soggetti), il valore medio (μ) di X è definito, quando le probabilità sono tutte uguali, da: μ = (x 1 + x x n) / n che viene definito la media aritmetica di X La varianza La varianza è una misura della dispersione dei valori della variabile casuale attorno alla media μ: valori concentrati vicino alla media varianza piccola valori dispersi lontano dalla media varianza grande Nel caso in cui tutte le probabilità siano uguali: La deviazione standard Var(X) = σ 2 = [(x 1 μ) 2 + (x 2 μ) (x n μ) 2 ] / n La deviazione standard è la radice quadrata della varianza: σ = Var(X ) Esempio di due distribuzioni aventi la stessa media e diversa varianza (curva gaussiana) 108
2 In una distribuzione normale: il 68,27% dei dati rientra nella zona μ + σ il 95,45% dei dati rientra nella zona μ + 2σ il 99,73% dei dati rientra nella zona μ + 3σ Il rapporto σ / μ è una misura della fluttuazione attorno alla media. Natura della mutazione genetica: teoria adattativa vs. teoria selettiva Osservazione: seminando 10 8 batteri su piastre contenenti batteriofagi T1, si trovano circa 10 colonie batteriche per piastra, che ovviamente derivano da batteri resistenti all infezione (Ton R ). Questa osservazione trova due possibili spiegazioni: 1. teoria adattativa o induttiva (lamarckiana): probabilità di uno su dieci milioni che la mutazione venga indotta dal contatto con l agente antibatterico; 2. teoria preadattativa o selettiva (darwiniana): preesistenza nella popolazione, prima del contatto con l agente antibatterico, di rari mutanti resistenti. Si prevede che le due ipotesi diano risultati diversi per quanto riguarda la distribuzione numerica dei fenotipi Ton R nelle colture batteriche: Ipotesi adattativa a = n / N a: probabilità di conversione da Ton S a Ton R n: numero di batteri Ton R osservati N: numero di batteri piastrati n deve essere una frazione costante di N Ipotesi preadattativa n / N = g * a * 2 g / 2 g = g * a a: tasso di mutazione da Ton S a Ton R g: numero di generazioni trascorse per passare da 1 a N batteri N: 2 g raddoppi, di cui n: g * a * 2 g producono batteri mutanti Ton R n deve aumentare con l aumentare di g Esperimento di Luria (test di fluttuazione) L esperimento prevede di far crescere O/N cellule batteriche in una coltura di grandi dimensioni ed in numerose subcolture molto piccole, inoculando i batteri ad una concentrazione di 5x10 3 cellule/ml. Il giorno dopo, un aliquota di tutte le colture viene esposta al batteriofago T1 e si valuta la presenza di colonie resistenti al fago. Crescita overnight (O/N) a 37 C fino a 5 x 10 8 batteri/ml 109
3 Piastre provenienti dalle 10 colture indipendenti Mutanti Ton R : totale 210; frequenza 2,1 x 10-7 ; μ = 21; σ = 43,9 Piastre provenienti dalle 10 repliche della singola coltura Mutanti Ton R : totale 212; frequenza 2,1 x 10-7 ; μ = 21,2; σ = 6,2 La fluttuazione può essere calcolata come F = σ / μ dove σ è la deviazione standard e μ è la media Colture indipendenti F = 2,09 Repliche F = 0,29 Secondo la teoria adattativa, F dovrebbe essere uguale in entrambi i casi, dal momento che il numero di mutanti dipende solo dall esposizione all agente selettivo. Poiché il fago T1 viene aggiunto a tutte le colture nello stesso momento, ci si aspetta F ind = F repliche e F mutanti = T mutazione. Secondo la teoria preadattativa o selettiva, F dovrebbe essere maggiore nelle colture indipendenti, dal momento che il numero di mutanti che si ottengono dipende dal momento in cui la mutazione è comparsa e dal fatto che le dimensioni dei cloni resistenti saranno tanto maggiori quanto più tempo è passato dalla comparsa della mutazione. Questo può verificarsi in maniera diversa per ciascuna subcoltura. Ci si aspetta quindi che F ind >> F repliche e F mutanti >> T mutazione. 110
4 L equazione di Poisson permette di risalire al tasso di mutazione (a) conoscendo il numero di colture che non hanno mutanti. P 0 = e -an P 0: numero di piastre senza mutanti diviso per il totale delle piastre N: numero di batteri seminati in ciascuna piastra Luria e Delbruck (1943), secondo la distribuzione di Poisson, ricavano che: a = (-lnp 0) / N a = -ln0,4 / 10 8 = 0,916 / 10 8 = 9,16 x 10-9 Quindi, il tasso di mutazione è 9,16 x 10-9 Secondo la teoria adattativa, la frequenza di mutanti osservati (F), dovrebbe essere pari alla Tm. Invece: F = 2,1 x 10-7 >> 9, 16 x 10-9 Da ogni mutazione, quindi, sono derivati in media 23 mutanti. Pertanto, gli esperimenti di Luria e Delbruck dimostrano che la mutazione è preadattativa. MUTAZIONE DI UN GENE Non tutte le mutazioni causano un alterazione delle proteine e non tutte le mutazioni avvengono nella regione codificante del gene. Rappresentazione di una popolazione in divisione di E. coli selvatico, sensibile al fago T1: alla quarta generazione viene aggiunto il fago T1: a. se la teoria dell adattamento fosse corretta, le cellule muterebbero solo con l aggiunta del fago T1, quindi la frazione di cellule resistenti nelle colture duplicate sarebbe la stessa; b. se fosse corretta la teoria della mutazione casuale, le cellule muterebbero indipendentemente dalla presenza del fago T1 e quindi la frazioni di cellule resistenti sarebbe diversa nelle colture duplicate. A sinistra: se una cellula muta diventando resistente al fago T1 nella terza generazione, 2 cellule su 16 della quarta generazione saranno resistenti al fago. A destra: se una cellula diventa resistente al fago T1 nella prima generazione, 8 cellule su 16 della quarta generazione saranno resistenti a T1. 111
5 Tipi di mutazione per sostituzione di una coppia di basi La trascrizione del segmento mostrato produce un mrna con sequenza 5 UCUCAAAAAUUUACG 3 che codifica per - Ser Gln Lys Phe Thr - 112
6 Mutazione nonsenso e sue conseguenze sulla traduzione Meccanismo di azione di un soppressore intergenico di mutazione nonsenso, dovuto a mutazione in un gene per un trna. In questo esempio, un gene per un Tyr.tRNA, mutato in modo che l anticodone del trna è cambiato da 59-GUA-39 a 59-CUA-39, può leggere un codone nonsenso UAG, inserendo tirosina nella posizione corrispondente del polipeptide. 113
7 Appaiamenti corretti e non corretti delle basi del DNA Appaiamento normale secondo Watson e Crick Appaiamento vacillante pirimidina-purina: appaiamenti non corretti tra T e G e C e A Appaiamento vacillante purina-purina (A e G) e pirimidina-pirimidina (T e G) Produzione di una mutazione causata da un appaiamento errato 114
8 Origine spontanea di mutazioni per inserzione o delezione in seguito a ripiegamento del DNA durante la replicazione Deaminazione della citosina ad uracile Deaminazione della 5-metil-citosina (5 m C) a timina 115
9 Effetti mutageni dell analogo delle basi 5-bromouracile (5BU) a. Nel suo stato normale, il 5BU si appaia con l adenina. b. Nel suo stato raro, il 5BU (indicato da 5BU evidenziato) si appaia con la guanina. c. I due possibili meccanismi di mutazione. Il 5BU induce mutazioni per transizione quando viene incorporato nel DNA in uno stato e poi passa alla forma alternativa durante il successivo ciclo di replicazione del DNA. 116
10 Azione di tre agenti modificatori di base a. L acido nitroso (HNO 2) modifica: 1. la guanina nessuna mutazione; 2. la citosina mutazione; 3. l adenina mutazione. b. L idrossilamina (NH 2OH) reagisce solo con la citosina. c. Il metilmetansolfuro (MMS), un agente alchilante, alchila la guanina. 117
11 Mutazioni per intercalazione Mutazione frameshit per inserzione, causata dall inserimento dell agente intercalante nell elica stampo. Mutazione frameshit per delezione, causata dall inserimento dell agente intercalante nell elica di neosintesi. Test di Ames per verificare la potenziale mutagenicità di composti chimici 118
12 Riparazione per excisione dei nucleotidi (NER) dei dimeri di pirimidine e altri danni che causano distorsioni nel DNA 119
13 TUMORI Cause che possono trasformare una cellula normale in una cellula tumorale: La scoperta degli oncogèni 120
14 Mutazioni in cellule tumorali Due categorie: 1. oncogèni, tipicamente dominanti; 2. geni onco-soppressori mutati, tipicamente recessivi. Associate talvolta ad anomalie cromosomiche, ad es. traslocazioni, che pongono un gene sotto il controllo di un promotore forte di un altro gene. Cellule che perdono la capacità di andare incontro ad apoptosi hanno tempo di accumulare mutazioni che promuovono la crescita tumorale incontrollata. Oncogeni Proto-oncogeni generalmente codificano proteine che regolano la proliferazione normale delle cellule o l apoptosi. Di norma codificano regolatori positivi o negativi. Accumulano mutazioni e diventano oncogeni: mutazioni puntiformi alterano struttura/funzione; perdita di domini in seguito a delezioni; fusione di geni, spesso dovute a traslocazioni; a volte la mutazione determina espressione della proteina in sedi o in tempi sbagliati. Apoptosi Morte cellulare programmata (PCD). Attivata da numerosi segnali. Distruzione sequenziale della cellula: frammentazione dei cromosomi; disgregazione degli organelli; frammentazione della cellula. Causata dall attività delle caspasi: cysteine-containing aspartate-specific proteases; di norma sono inattive (nessun danno cellulare); lo zimogeno viene attivato mediante proteolisi; le caspasi attive determinano la distruzione di altre proteine. 121
15 Fattori di crescita e loro omologhi alterati Proteine G e loro omologhi alterati 122
16 Regioni funzionalmente rilevanti di p21ras Regioni coinvolte nel legame a GDP/GTP Regioni attivabili da GAP Regioni importanti per la risposta a GNRP Proteinchinasi e loro omologhi alterati Proteina pp60 src Meccanismo di spegnimento della pp60 src 123
17 Geni onco-soppressori Possono codificare regolatori negativi del ciclo cellulare o regolatori positivi dell apoptosi. Retino blastoma causato da un gene RB mutato. p53 (proteina di 53 kda): ~50% dei tumori presentano una forma mutata; la p53 normale è un fattore trascrizionale che viene attivato in risposta a danni del DNA: blocca la progressione lungo il ciclo cellulare per permettere il riparo; determina la morte per apoptosi di cellule gravemente danneggiate; la p53 mutata elimina la risposta apoptotica, permette alle cellule danneggiate di sopravvivere, accumulando mutazioni. 124
18 Anti-oncogeni: la p53 La p53 è l anti-oncogene più importante. La proteina è espressa in tutte le cellule, localizzata nel nucleo e dotata di diversi siti sensibili alla fosforilazione da parte di ciclina/p34. Ha la capacità di formare omotetrameri che attivano la trascrizione. La formazione di tetrametri attivi è inibita dal complesso p34/ciclina per fosforilazione di p53, oppure per interazione con le oncoproteine di SV40 ed HPV. 125
19 126
20 127
21 128
22 129
23 Alcune malattie ereditarie umane e tumori associati a difetti di riparazione del DNA 130
24 RETROVIRUS ONCOGENI Il dogma centrale prima di Peyton Rous: Peyton Rous, nel 1929, isola il primo virus oncogeno. Prima i virus erano definiti solo come agenti filtrabili. * (non della sintesi di RNA RNA-diretta) 131
25 Dopo aver scoperto che è richiesta una neo-sintesi di DNA (sensibilità agli inibitori FUDR e CAra) e che l RNA del virus è prodotto da una sintesi di RNA DNA-diretta (sensibilità all inibitore Actinomicina D), Temin propose l ipotesi del provirus a DNA. vrna vdna vrna L effetto degli inibitori della sintesi di DNA sulla trasformazione indicano che all entrata del virus nella cellula deve avvenire una sintesi di DNA indipendente dalla sintesi del DNA cellulare (che è comunque bloccata in assenza di siero). L esposizione alla luce non danneggia le cellule, ma blocca la sintesi di virus: quindi il virus ha un intermediario a DNA che viene sintetizzato all entrata nella cellula e in totale indipendenza dalla sintesi di DNA cellulare. 132
26 L infezione è resistente agli inibitori della sintesi proteica, quindi l enzima che sintetizza il DNA virale non ha bisogno di essere sintetizzato ex novo. Temin (e Baltimore) ipotizzarono che fosse contenuto nei virioni e associato all RNA virale. L enzima, purificato da Baltimore da virioni di MLV (murine leukemia virus), fu chiamato trascrittasi inversa. La trascrittasi inversa possiede tre attività enzimatiche: 1. DNA polimerasi RNA-diretta; 2. RNasi H (attiva sull ibrido RNA-DNA); 3. DNA polimerasi DNA-diretta. Trascrittasi inversa di HIV-1 modello space-filling da dati cristallografici Dopo la scoperta della trascrittasi inversa, il dogma centrale diventa: Il gene che conferisce il potere oncogeno a RSV è il gene v-src, che codifica per una tirosina chinasi. V-src deriva da c-src, un gene normale del genoma del pollo, e contiene mutazioni che lo rendono non regolabile dai normali meccanismi di controllo. 133
27 Ibridazione tra v-src (nero) e c-src (rosso): v-src corrisponde al cdna di c-src. Un mutante ts di v-src permette di dimostrare che la trasformazione è reversibile e dovuta solo a v-src. HIV Il genoma dell HIV è composto da circa 9300 nucleotidi. 134
28 Ciclo vitale di un retrovirus (HIV) 135
29 Se i recettori usati dal virus non sono presenti il soggetto è immune (10% della popolazione europea). Riducendo il colesterolo della membrana si ostacola il processo di fusione. 136
30 La latenza del virus permette un infezione cronica, e può essere causata da: integrazione del virus nell eterocromatina; mancanza della proteina Tat (antiterminatrice), necessaria per una trascrizione ad alta efficienza. 137
31 Le 9300 basi dell RNA di HIV codificano otto geni. La trascrizione di HIV è regolata da fattori cellulari che agiscono sull enhancer e sul promoter del provirus. 138
32 All inizio del ciclo vitale del virus, la trascrizione è poco efficiente e viene quasi sempre terminata dopo circa 90 basi. Il trascritto viene tutto double-spliced e si traducono solo le proteine tat, rev e nef. Due proteine virali intervengono nella regolazione della trascrizione: 1. la proteina Tat è un anti-terminatore, che legandosi all RNA stimola il proseguimento della trascrizione (x 2000); 2. la proteina Rev blocca lo splicing e fa esportare l RNA nel citoplasma. 139
33 Dopo l integrazione nei cromosomi dell ospite, HIV entra a far parte di una struttura cromatinica che reprime la trascrizione. Il promotore è relativamente libero, ma si formano treni di nucleosomi sia a monte che a valle. La coda CTD della RNApolII può essere forsforilata controllando il tasso di trascrizione. Tat si associa a TAR reclutando Cyclin T1 e la corrispondente chinasi CDK9, che fosforila CTD. Viene reclutata anche p300 (acetyl-transferasi) che acetila gli istoni e sblocca la struttura cromatinica che rallentava il progresso della polimerasi. Nuclear Speckles è un comparto nucleare ricco di fattori per lo splicing. Nuclear Body è un altro comparto che coordina la presenza di p300, Cyclin T1 e PML. La FRET (fluorescence resonance energy transfer) permette di rivelare quali proteine entrino fisicamente in contatto, come Tat & Cyc T1 e Cyc T1 & PML. 140
34 Il trascritto primario di HIV: frame di lettura e segnali sull RNA. Oltre al trascritto primario, lo splicing genera altri 5 mrna: gli mrna I, IV e VI sono bi-cistronici; il V e VI subiscono un doppio splice. Le poliproteine gag e gag-pol, miristilate, si ancorano alla membrana. La proteasi si auto-attiva ( ), e taglia le poliproteine nelle proteine mature. La p24 si auto-polimerizza con simmetrie esagonali a formare un capside tubulare. Alcune interazioni a simmetria pentagonale richiudono il capside a forma di pera. Vista laterale Vista dal basso 141
35 Motivi per cui non si riesce a trovare una cura per l AIDS 1. La trascrittasi inversa è un enzima molto infedele e introduce molti errori. In ogni particella, ad ogni ciclo, vengono introdotti 2 o 3 errori, quindi in ogni paziente ci sono centinaia di varianti del virus. Ad esempio, se si utilizza l AZT (desossinucleotide che contiene un gruppo ammidico al posto dell ossidrile) per interrompere la sintesi di DNA, dopo poco tempo viene selezionato un virus resistente e l AZT non funziona più. 2. Nel caso dell AIDS, al contrario di tutte le altre infezioni virali, la vaccinazione non è efficace. Le proteine del virus somigliano ad alcune proteine umane, quindi la reazione dei linfociti killer è poco efficace. 3. Mentre solitamente la presenza di anticorpi su una particella ne determina la distruzione tramite una reazione di complemento, questa reazione non avviene con l HIV perché la gp120 lega un inibitore del sistema di complemento. PCR (reazione a catena della polimerasi) La PCR (Polimerase Chain Reaction), è tecnica che permette di amplificare una specifica sequenza di DNA milioni di volte in poche ore: si possono eseguire fino a 35 cicli, ad ognuno dei quali la quantità di DNA raddoppia. In tre ore si compiono 30 cicli. La tecnica è stata inventata da Kary Mullis nel 1983, e viene applicata a scopo diagnostico, ad esempio per diagnosticare l infezione da HIV o da un altro virus. Nel caso dell HIV si usano come primer delle sequenze di HIV. In una cellula in divisione, la replicazione del DNA comporta una serie di reazioni mediate da enzimi, il cui risultato è una copia fedele dell intero genoma. Gli enzimi prima denaturano la doppia elica di DNA in eliche singole. Quindi, l RNA polimerasi sintetizza una breve sequenza di RNA complementare ad una delle eliche di DNA all inizio del sito di replicazione. Ad essa si lega la DNA polimerasi, che produce la sequenza di DNA complementare. Durante la PCR, l alta temperatura viene usata per separare il DNA in eliche singole, e una sequenza sintetica di DNA a singola elica (20-30 nucleotidi) viene usata come primer. Due differenti sequenze primer sono usate per delimitare la regione che deve essere amplificata. Un primer è complementare ad una sequenza di DNA all inizio della regione bersaglio; l altro primer è complementare all altra sequenza di DNA alla fine della regione bersaglio. Per eseguire una reazione PCR, una piccola quantità del DNA bersaglio è aggiunta è aggiunta ad una soluzione contenente: DNA polimerasi termostabile, isolata dal batterio Thermus aquaticus, che vive ad alte temperature. Questo enzima, chiamato Taq DNA polimerasi, rimane attivo nonostante ripetuti riscaldamenti duranti molti cicli di amplificazione; brevi primer di oligonucleotidi; i quattro blocchi dei desossinucleotidi di costruzione del DNA; il cofattore MgCl 2. La soluzione PCR è fatta passare attraverso cicli di replicazione che consistono in: diversi minuti a C, durante i quali il DNA è denaturato in eliche singole; diversi minuti a C, durante i quali i primer ibridano o si fissano (tramite legami idrogeno) alle loro sequenze complementari su entrambe le eliche della sequenza bersaglio; diversi minuti a 72 C, durante i quali la DNA polimerasi si lega e produce una sequenza complementare a partire da ciascun primer. Man mano che l amplificazione procede, la sequenza di DNA tra i primer si duplica ad ogni ciclo. In trenta di questi cicli, si ha un fattore di amplificazione teorico di un miliardo. 142
La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino
La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La Polymerase Chain Reaction (PCR) o reazione di amplificazione a catena è una tecnica che permette di amplificare una specifica
DettagliLa mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA
La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA Le mutazioni sono eventi rari e importanti in quanto sono alla base dell evoluzione biologica Le mutazioni possono essere spontanee (dovute
DettagliLEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!
LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi
DettagliDNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.
DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze
DettagliCome funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?
RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliSINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza
DettagliLa regolazione genica nei eucarioti
La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE
www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE TRASCRIZIONE Processo mediante il quale una sequenza di DNA (un gene) viene copiata in una sequenza di RNA Dalla trascrizione derivano gli mrna, che verranno tradotti
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliLE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani
LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,
DettagliREPLICAZIONE DEL DNA
REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma
DettagliMutagenesi: introduzione di alterazioni in una sequenza nucleotidica. Mutagenesi random: le mutazioni avvengono a caso su un tratto di DNA.
Mutagenesi: introduzione di alterazioni in una sequenza nucleotidica Mutagenesi random: le mutazioni avvengono a caso su un tratto di DNA. In genere si ottengono trattando il DNA con agenti chimici (es.
DettagliRNA polimerasi operone. L operatore è il tratto
La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.
DettagliIsolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)
Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana
DettagliPCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte
PCR Prof.ssa Flavia Frabetti PCR o reazione di polimerizzazione a catena Fine anni 80 Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte Permette di estrarre
DettagliIl metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello
DettagliLA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri
LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:
DettagliDOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA
DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? OVERESPRESSIONE DELLA PROTEINA ESPRESSIONE ECTOPICA CON UN VETTORE DI ESPRESSIONE ABOLIZIONE DELLA ESPRESSIONE DELLA PROTEINA INTERFERENZA
DettagliNormale controllo della crescita cellulare
Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche
DettagliIl genoma dinamico: gli elementi trasponibili
Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici
DettagliGENETICA seconda parte
GENETICA seconda parte I cromosomi sono lunghe molecole di una sostanza l acido desossiribonucleico. DNA Il DNA è una lunga catena fatta da due lunghi fili avvolti su se stessi a doppia elica. Sembra una
DettagliLa regolazione genica nei virus
La regolazione genica nei virus Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri I VIRUS INDICE Caratteristiche dei virus: il capside e il genoma virale Classificazione virale Fasi del ciclo riproduttivo
DettagliPRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b)
PRINCIPALI TIPI DI PCR a) RT-PCR: serve a valutare l espressione di un gene tramite l amplificazione dell mrna da esso trascritto PCR COMPETITIVA: serve a valutare la concentrazione iniziale di DNA o RNA
DettagliStruttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica
Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta
DettagliCrescita e divisione cellulare
08-04-14 CANCRO Crescita e divisione cellulare ogni cellula deve essere in grado di crescere e riprodursi una cellula che cresce e si divide genera due nuove cellule figlie gene4camente iden4che alla cellula
DettagliRNA non codificanti ed RNA regolatori
RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)
DettagliProf.ssa Gamba Sabrina. Lezione 7: IL DNA. Duplicazione e sintesi delle proteine
Prof.ssa Gamba Sabrina Lezione 7: IL DNA Duplicazione e sintesi delle proteine concetti chiave della lezione Costituzione fisico-chimica del DNA Basi azotate Duplicazione Concetto di geni Rna Trascrizione
DettagliSEQUENZIAMENTO DEL DNA
SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico
DettagliRegolazione dell espressione genica EUCARIOTI
Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliREAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction)
REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI ( PCR =Polymerase Chain Reaction) Verso la metà degli anni 80, il biochimico Kary Mullis mise a punto un metodo estremamente rapido e semplice per produrre una quantità
DettagliMECCANISMI DI RIPARAZIONE DEL DNA
MECCANISMI DI RIPARAZIONE DEL DNA MUTAZIONI SPONTANEE ED INDOTTE Il danno al DNA non riparato può portare a mutazioni che causano malattie o morte delle cellule. Le mutazioni derivano da cambiamenti della
DettagliIl DNA e la duplicazione cellulare. Acidi nucleici: DNA, materiale ereditario
Il DN e la duplicazione cellulare Il DN, materiale ereditario Struttura del DN Replicazione del DN Dal DN alla proteina Il odice genetico iclo cellulare Mitosi Meiosi Da Figura 8-11 ampbell & Reece cidi
DettagliDal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione
Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliIl DNA: la molecola della vita
Il DNA: la molecola della vita Gli acidi nucleici comprendono il DNA (acido desossiribonucleico) e l RNA (acido ribonucleico). Sono costituiti da molecole molto grandi, formate da unità dette nucleotidi,
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
DettagliIndice dell'opera. Prefazione. Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Sommario
Indice dell'opera Prefazione Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Capitolo 2 DNA: il materiale genetico La ricerca del materiale genetico La composizione
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
Dettaglieucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni
Eucarioti eucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni Geni per RNA Geni per proteine Ogni cellula in un determinato momento esprim e solo una piccola parte di questo potenziale ( 5000 geni) Geni
DettagliI marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene
I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA
DettagliTECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici
TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici POLYMERASE CHAIN REACTION (PCR) 1955 A. Kronembreg e coll. (Stanford University) scoprono la DNA-polimerasi
DettagliR.J.Brooker, Principi di genetica Copyright 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia
Capitolo 6 Trasferimento genetico e mappatura genetica nei batteri e nei batteriofagi 6.1 Circa 10 8 cellule di Escherichia coli appartenenti a un ceppo mutante vengono inoculate su un terreno colturale
DettagliVettori di espressione
Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione
DettagliNegli eucarioti, per la maggior parte dei geni, entrambe le copie sono espresse dalla cellula, ma una piccola classe di geni è espressa
Epigenetica ed espressione genica monoallelica Negli eucarioti, per la maggior parte dei geni, entrambe le copie sono espresse dalla cellula, ma una piccola classe di geni è espressa monoallelicamente,
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliDeterminazione del sesso Cromosomi sessuali
Determinazione del sesso Cromosomi sessuali Negli Eucarioti un cromosoma del sesso è un cromosoma presente in forme diverse nei due sessi. Uno è un cromosoma "X", l'altro strutturalmente e funzionalmente
DettagliGenoma umano: illusioni, realtà, prospettive
Genoma umano: illusioni, realtà, prospettive Giovedì 15 Marzo 2007 - ore 17.30 Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Venezia Giuseppe Borsani e Gerolamo Lanfranchi, coordina Fabio Pagan Il flusso
DettagliOrganizzazione del genoma umano II
Organizzazione del genoma umano II Lezione 7 & Pseudogeni I Pseudogeni non processati : convenzionali ed espressi * Copie non funzionali del DNA genomico di un gene. Contengono esoni, introni e spesso
DettagliLa possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli:
La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: -isolare un gene (enzimi di restrizione) -clonaggio (amplificazione) vettori -sequenziamento -funzione Il gene o la sequenza
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
Dettagliimmagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo
Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici
DettagliIl ciclo cellulare La divisione cellulare
Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che
DettagliLa trascrizione negli eucarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione negli eucarioti Il promotore eucariotico L inizio della trascrizione negli eucarioti necessita della RNA polimerasi e dei fattori di trascrizione. Qualsiasi proteina sia necessaria per
DettagliScuola Media Piancavallo 2
LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il
Dettagli20 febbraio 2012. Muore Renato Dulbecco
20 febbraio 2012 Muore Renato Dulbecco la possibilità di avere una visione completa e globale del nostro DNA ci aiuterà a comprendere le influenze genetiche e non genetiche sul nostro sviluppo, la nostra
DettagliPolimorfismi LEZIONE 6. By NA 1
Polimorfismi LEZIONE 6 By NA 1 * Polimorfismo Variazione presente nella popolazione con una frequenza superiore a 1% Variazioni nell aspetto By NA 2 Polimorfismo proteico Variazione presente nella popolazione
DettagliNUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI
NUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI Struttura dei nucleotidi Il gruppo fosfato conferisce carica negativa e proprietà acide FUNZIONI DEI NUCLEOTIDI MOLECOLE DI RISERVA DI ENERGIA L idrolisi dei nucleosidi trifosfato
DettagliCarpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.
Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli
Dettagli-malattie monogeniche o mendeliane:
Martedì 16 Febbraio è venuta nella nostra classe la dr.ssa Petrelli Maria a spiegarci le malattie sessualmente trasmissibili e ereditarie, sessualità e affettività. Ci ha spiegato la divisione delle cellule
DettagliRegolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica?
Regolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica? 18 1 Watson-Baker-Bell-Gann-Levine-Losick Biologia molecolare del gene Gli RNA regolatori Già gli studi di
DettagliAlberto Viale I CROMOSOMI
Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo
DettagliLa genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in:
La genetica La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: 1. Genetica mendeliana 2. Genetica citoplasmatica 3. Citogenetica 4. La genetica delle popolazioni
DettagliLEZIONE X FUNZIONAMENTO E APPLICAZIONI DELLA PCR. Dott. Paolo Cascio
LEZIONE X FUNZIONAMENTO E APPLICAZIONI DELLA PCR Dott. Paolo Cascio Tecnica della reazione a catena della DNA polimerasi o PCR (Polymerase Chain Reaction) 1) Introdotta da Kary Mullis alla metà degli anni
DettagliREGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA
REGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA Con ESPRESSIONE GENICA si intende quella serie di eventi che dall'attivazione della trascrizione di un gene, conducono alla produzione della proteina corrispondente.
DettagliMetodiche di analisi del DNA (cenni) (Ingegneria genetica)
DNA Metodiche di analisi del DNA (cenni) (Ingegneria genetica) Principali tecniche di base Enzimi di restrizione (Endonucleasi) Gel elettroforesi Ibridizzazione PCR (Polymerase Chain Reaction) Sequenziamento
DettagliGENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali
GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei
DettagliMetalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il
Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento
Dettaglidi Milazzo Gabriele Mangiagli Graziella Paternò Valentina Lomagno Valeria Mangione Enza Prof. C. Di Pietro
di Milazzo Gabriele Mangiagli Graziella Paternò Valentina Lomagno Valeria Mangione Enza Prof. C. Di Pietro Polymerase Chain Reaction Inventata a metà degli anni 80 da Kary Mullis, è a tutt oggi uno strumento
DettagliSAGE: Serial Analysis of Gene Expression
SAGE: Serial Analysis of Gene Expression L insieme di tutti gli mrna presenti in una cellula si definisce trascrittoma. Ogni trascrittoma ha una composizione complessa, con migliaia di mrna diversi, ciascuno
DettagliAttivazione/repressione trascrizionale a lungo raggio: raggio: Altro meccanismo per reprimere la trascrizione: la metilazione del DNA
Attivazione/repressione trascrizionale a lungo raggio:! Le regioni di controllo di un locus (Locus Control Regions LCR)! Le regioni di attacco alla matrice nucleare (MAR)! Gli isolatori Attivazione/repressione
DettagliCome si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo. alla realtà di ogni giorno
Editoriale n.10 Newsletter aprile 2013 Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo alla realtà di ogni giorno Identificare la specie, un obiettivo fondamentale quando
DettagliLegami chimici. Covalente. Legami deboli
Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
Dettagli8-06-2010. BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING. BLOTTING delle proteine: NORTHERN BLOTTING SOUTHERN BLOTTING
8-06-2010 TECNICHE PER L ANALISI DELL ESPRESSIONE GENICA BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR REAL TIME PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING BLOTTING delle proteine: MICROARRAYS MACROARRAYS
DettagliProbabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)
Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:
DettagliRisposta: 2. Uracile. Risposta: 2. legami idrogeno. Adenina, Citosina e Guanina si trovano sia nell RNA che nel DNA.
Risposta: 2. Uracile Adenina, Citosina e Guanina si trovano sia nell RNA che nel DNA. La Timina si trova soltanto nel DNA; l Uracile si sostituisce alla Timina nelle molecole dell RNA. Risposta: 2. legami
DettagliGenetica. Mendel e la genetica
Genetica Le leggi dell ereditarietà di Mendel Ereditarietà e cromosomi Estensioni della genetica mendeliana Applicazioni della genetica Genoma umano Mendel e la genetica Mendel 81822-1884), un monaco di
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliLA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di
STATISTICA LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di oggetti; cerca, attraverso l uso della matematica
DettagliDiapositiva 3: CASPASI IAP inibitor of apoptosis
Diapositiva 1: Diapositiva 2: Nella presente presentazione vengono trattate le correlazioni scoperte e studiate tra la tecnica dei microrna e l apoptosi. Innanzitutto l apoptosi è il processo che porta
DettagliFigura 1. Rappresentazione della doppia elica di DNA e struttura delle differenti basi.
Sommario La molecola di DNA è deputata a conservare le informazioni genetiche necessarie per lo sviluppo ed il funzionamento degli organismi viventi. Poiché contiene le istruzioni per la costruzione delle
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (III)
I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliLa trascrizione nei procarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione nei procarioti Concetti base Nucleoside base purinica o pirimidinica legata alla posizione 1 dell anello pentoso Nucleotide base azotata-pentoso-fosfato Concetti base La trascrizione comporta
DettagliSTATISTICA IX lezione
Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri
DettagliGenetica dei microrganismi
Genetica dei microrganismi Dott.ssa Silvia Preziuso Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Camerino Sezione di Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti Argomenti trattati Gli acidi
DettagliRegolazione della trascrizione. Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo)
Regolazione della trascrizione Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo) I geni possono essere accesi e spenti In un organismo pluricellulare adulto, vi sono molti tipi di cellule differenti,
DettagliAnalisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici
Analisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici 1. L Analisi di restrizione di frammenti o RFLP (Restriction Fragment Lenght Polymorphism) di DNA comporta lo studio delle dimensioni dei frammenti di DNA
DettagliApplicazioni biotecnologiche in systems biology
Applicazioni biotecnologiche in systems biology Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Gene regulation analysis Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Regolazione genica Elementi molecolari e
DettagliReplicazione del DNA
Replicazione del DNA la replicazione del DNA viene effettuata da ENZIMI: DNA-polimerasi (catalizza la formazione del legame fosfodiestere) ogni filamento fa da stampo (enzima diretto dallo stampo) le DNA-polimerasi
DettagliStrategie per lo sviluppo di antivirali
Strategie per lo sviluppo di antivirali Attacco del virus al recettore Ingresso Spoliazione Trascrizione e traduzione Modifiche post-traduzionali Replicazione del genoma virale Assemblaggio/maturazione
DettagliControllo post-trascrizionale dell espressione genica
Controllo post-trascrizionale dell espressione genica Livelli di controllo dell espressione genica Rivisitazione del concetto di gene Per gli organismi eucariotici più evoluti il dogma un gene = una proteina
DettagliLaboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16
Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari
DettagliPiù processori uguale più velocità?
Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In
DettagliSoluzioni ai problemi del Capitolo 15. Domande concettuali
Soluzioni ai problemi del Capitolo 15 Domande concettuali C1. 1. La struttura DNA-cromatina. Questo livello comprende l amplificazione genica, un aumento del numero di copie; riarrangiamenti di geni, come
DettagliGENETICA... lessico. Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà
GENETICA... lessico Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà Geni: porzioni di DNA contenenti un'informazione che permette di decodificare una certa proteina. Es: gene che determina il colore dei
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
Dettagli