Lezione 20. Lezione 20. Modulazione PWM. Modulazione PWM + - Modulazione PWM. Modulazione PWM. Materiale di riferimento. Sommario

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione 20. Lezione 20. Modulazione PWM. Modulazione PWM + - Modulazione PWM. Modulazione PWM. Materiale di riferimento. Sommario"

Transcript

1 Sommario Lezione 2. Esempi di applicazione. Esempi di modulaori PWM. Configurazione dei modulaori PWM. Sincronizzazione con il converiore A/D. Sviluppo di una semplice applicazione con il mc LP2129. Lezione 2 Maeriale di riferimeno 1. Daashee del microconrollore Philips LPC2129, disponibile sul sio web del corso in formao pdf. 2. Daashee del DSP ADMC41, disponibile sul sio web del corso in formao pdf. 3. Daashee del microconrollore PIC18Fxxx, disponibile sul sio web del corso in formao pdf. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 1 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 2 Si raa di una ecnica che permee di rasmeere l informazione associaa ad un segnale dao, che viene deo segnale modulane. Nella rasmissione ramie modulazione PWM si usa come supporo un segnale a onda quadra, di frequenza e ampiezza fissae, nel quale la larghezza, ovvero la duraa degli impulsi, è proporzionale al livello del segnale modulane. Nel processo di rasmissione è spesso implicia una considerevole amplificazione di poenza. Segnale modulane V* Modulaore PWM + - Segnale porane (onda ringolare) Conrollo del empo moro Logica di comando degli inerruori C S1 C S2 +E/2 -E/2 Schema semplificao di un modulaore PWM analogico. V Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 3 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 4 Lo sadio di uscia funge da buffer, nel senso che la ensione V riproduce lo sao logico del comparaore di ingresso, che confrona coninuamene segnale porane e segnale modulane. uavia, i livelli di ensione ± E/2, sono di norma assai maggiori di quelli logici in uscia al comparaore (possono arrivare a ceninaia di Vol). Nel caso di segnale modulane cosane, l uscia è un segnale a onda quadra, cosane nel empo in ue le sue caraerisiche. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 5 V* V() +E/2 -E/2 1 = δ -½ V p <V*< ½ V p 2 = (1-δ) Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 6 V p

2 Nel periodo (periodo di modulazione), si susseguono i due inervalli: 1,in cui V()=+E/2 e 2, in cui v()=-e/2. La frazione di periodo δ = 1 /, che corrisponde all inervallo di ensione di uscia posiiva, i.e. quando l inerruore superiore S 1 è chiuso, viene usualmene indicaa con la denominazione inglese duy-cycle. Si vede poi che la media della ensione V, nel periodo, è pari a: V med = (δ - 1/2) E = E (V*/V p ) L informazione rasporaa dal segnale V* (associaa alla sua ampiezza) si è rasferia nella media del segnale V, che è ad essa proporzionale. Variando la duraa 1 dell impulso posiivo ra e, che equivale a variare δ da a 1, si varia infai, in modo proporzionale, il valore della ensione media V med da -E/2 a +E/2. Di conseguenza, la poenza associaa al segnale V può essere noevolmene maggiore di quella associaa al segnale V*. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 7 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 8 Modulazioni PFM, Dela, ec Vi sono alri meodi di modulazione nei quali, olre a variare la duraa 1 dell impulso posiivo, si varia anche la disanza ra un impulso posiivo e l alro. In alri casi si maniene cosane 1 e si varia. Si parla allora di Pulse Frequency Modulaion, Random Modulaion, Pulse Densiy Modulaion o Modulazione Dela. I vari meodi differiscono per i differeni crieri di scela di e 1 in funzione della ensione media volua. Quesi meodi hanno uavia un uso abbasanza limiao. Nauralmene, non è necessario che il segnale V* sia cosane nel empo. I casi di maggiore ineresse prevedono infai un segnale V* variabile nel empo. Supponiamo che il segnale V* sia comunque lenamene variabile rispeo a. In queso caso, l operazione di media sul periodo del segnale di uscia V ha ancora significao. Possiamo quindi dire che: V med () = (δ() - 1/2) E = E (V*()/V p ) Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 9 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 1 +E/2 -E/2 V() V med v() v 1 V med Componeni armoniche della forma d onda PWM (δ =.3 = cosane). V* v 2 v 3 v 4 Il valore medio coniene l informazione uile, il rimanene conenuo sperale è facilmene separabile. L andameno della ensione media V med segue quello del segnale modulane V*. v s13 Risulane delle prime 13 componeni Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 11 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 12

3 ½ E V V f 1 f 1=1/ Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 13 Componeni armoniche della forma d onda PWM nel caso di modulane sinusoidale. La riga sperale compare inorno ai mulipli ineri della frequenza porane (inclusa la frequenza ). Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 14 Il processo di modulazione PWM compora una disorsione molo consisene del segnale (si raa in effei di una operazione non lineare). uavia, la disorsione inrodoa presena una caraerisica disribuzione in frequenza, che permee di recuperare l informazione associaa al segnale modulane in modo molo semplice (demodulazione). E infai sufficiene filrare le componeni armoniche della frequenza porane. Il residuo è lo spero del segnale modulane. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 15 La demodulazione funziona ano meglio, garanendo una minore disorsione residua, quano più è elevao il rapporo ra la frequenza porane e la massima frequenza del segnale modulane. Per quesa ragione, le frequenze dei segnali PWM endono ad essere relaivamene elevae. Ciò consene di usare semplici filri passabasso per realizzare il demodulaore. In alcuni casi il demodulaore può addiriura non essere necessario. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 16 V* Sfasameno dovuo al filro demodulaore V demod V med Il segnale demodulao può conenere un ripple residuo alla frequenza della PWM. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 17 digiale È possibile realizzare un modulaore PWM anche ricorrendo a circuii digiali. In queso caso il segnale porane è sosiuio da un conaore binario e l azione del comparaore viene svola da un circuio di compare. La frequenza del coneggio è pari alla frequenza della porane moliplicaa per 2 n, dove n è il numero di bi del conaore. Per quesa ragione non è facile disporre di modulaori digiali ad elevaa risoluzione e, nello sesso empo, elevaa frequenza di modulazione. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 18

4 digiale coneggi del imer Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 19 Impulsi generai IRQ del imer valore di compare Uso del imer in modalià compare per generazione di un segnale PWM. Gli impulsi generai sono asimmerici rispeo al periodo di modulazione. digiale In quesa modalià, il valore del regisro di compare assume il significao di duy-cycle. Il suo valore, rapporao al fondo scala del coneggio, rappresena infai la frazione del periodo di modulazione nella quale il segnale di uscia rimane alo (come nel caso analogico). Nauralmene, se fosse richiesa amplificazione, il segnale di uscia del imer dovrà essere inviao ad un opporuno buffer realizzao esernamene al mc (o DSP). Il modulaore digiale inroduce però un cero riardo di risposa (discusso più avani). Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 2 digiale In alcune applicazioni (e.g. conrollo di converiori a commuazione) è imporane che il segnale a onda quadra del modulaore sia simmerico rispeo al semiperiodo, i.e. ogni impulso deve apparire cenrao nel periodo di modulazione. Alcuni modulaori PWM preseni a bordo di mc e DSP consenono quesa modalià di funzionameno (dea appuno PWM simmerica). In alcuni è anche possibile aggiornare il valore del duy-cycle ogni semiperiodo. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 21 digiale coneggi del imer Uso del imer come modulaore PWM. Gli impulsi generai sono simmerici rispeo al periodo di modulazione. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 22 Impulsi generai IRQ del imer valore di compare digiale Esisono anche modalià più sofisicae per la realizzazione del modulaore PWM. Ad esempio i modulaori dei veoriali (SVM: space vecor modulaor), sono pensai per applicazioni molo specifiche e di grande rilevanza indusriale, i.e. per il conrollo di converiori a commuazione rifase (raddrizzaori e inveriori di poenza). Su quesi sisemi si basa a sua vola il conrollo degli azionameni elerici e di alri apparai eleronici di poenza (UPS, filri aivi, raddrizzaori ad alo PF ) Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 23 PWM: risposa dinamica Un problema di grande rilevanza per l uso del modulaore PWM è il suo empo di risposa. I modulaori digiali, diversamene da quelli analogici, rispondono con riardo alle variazioni del segnale modulane. Queso è, di fao, campionao alla frequenza di modulazione e, nell inervallo di empo ra due campioni successivi, è sempre cosane. Volendo cambiare il segnale modulane in un isane qualunque, nel caso peggiore, sarebbe necessario aendere un empo pari a un periodo di modulazione, prima di poerlo fare. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 24

5 PWM: risposa dinamica R Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 25 Subio dopo l inizio del periodo, un eveno eserno richiede la riduzione del duy-cycle. Il sisema risponde con un riardo R di (quasi) un periodo. Si può avere un riardo pari, al massimo, ad un periodo di modulazione. Nei modulaori in cui è permesso l aggiornameno del duy-cycle ogni semiperiodo, il riardo massimo si riduce a meà (ecco perché esisono). Applicazioni della PWM Al di fuori delle applicazioni in eleronica di poenza nel conrollo di converiori a commuazione (SMPS), i modulaori PWM rovano impiego anche nella amplificazione dei segnali audio (amplificaori in classe D) e nella realizzazione di converiori D/A. Solo nell ulimo caso la demodulazione avviene in un circuio realizzao solo a queso scopo. Nel caso degli SMPS e degli amplificaori audio la demodulazione avviene in uo o in pare nel sisema sesso, che ha caraerisiche inrinsecamene passa-basso. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 26 Conrollo PWM di un inverer V dc /2 V dc /2 O L V C = 1 µf, R =.1 Ω, L = 2 mh V dc = 4 V, f sw = 1 khz Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 27 R mc Nodo di uscia a ensione V C I Load Conrollo PWM di un inverer Il converiore di poenza (deo inverer) è piloao da un modulaore PWM. Agisce come un buffer di ensione, con grande guadagno di poenza. La pare passiva del sisema cosiuisce il demodulaore (è un passa-basso di ordine 2). Sulla capacià C si viene a formare una ensione pari al valore medio della ensione prodoa dal inverer nel puno O, più un cero ripple sovrapposo. La ensione (e anche la correne) di uscia si può conrollare a caena chiusa. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 28 Conrollo PWM di un inverer In queso caso, il mc può realizzare il sisema di conrollo in queso modo: V* mc riferimeno inerno (cosane o variabile) + V regolaore PWM - PID comandi per gli dal converiore inerruori A/D segnale modulane (valori del duy-cycle) Nauralmene, il regolaore PID è un algorimo che calcola i valori del duy-cycle per il PWM. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 29 Esempi di modulaori PWM 6 canali di uscia Modulaore PWM del DSP ADMC41. Il modulaore è rifase, e permee ue la modalià di operazione più comuni (asimmerica, simmerica, double updae, veoriale). Alla frequenza di 5 khz e in modalià simmerica consene una risoluzione sul valore del duy-cycle di 8 bi (@26MHz). Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 3

6 Esempi di modulaori PWM Modulaore PWM del mc PIC18F452. Il modulaore è bifase, e permee solo la modalià asimmerica. Il conaore presena 1 bi. La risoluzione in bi per una fissaa frequenza di PWM è però pari a: Log 1 f clk f PWM Log 1 (2) Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 31 bi Esempi di modulaori PWM 6 canali di uscia Modulaore PWM del mc LP2129. Il modulaore è rifase, ma permee solo la modalià asimmerica (con single o double updae). Alla frequenza di 4 khz consene una risoluzione sul duycycle appena superiore a 8 bi (per una frequenza di clock di 12MHz). Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 32 Configurazione dei PWM raandosi in sosanza di un conaore, il modulaore PWM si configura in modo molo simile ad un imer. Il primo paramero da scegliere è la frequenza di modulazione. Se quesa non è fissaa dalle specifiche del progeo, conviene che sia la più elevaa possibile, per rendere meno complicaa la demodulazione del segnale. Bisogna però fare aenzione alla risoluzione risulane per il valore del duy-cycle. Se quesa scende al di soo degli 8 bi, possono emergere cicli limie. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 33 Configurazione dei PWM La frequenza desideraa si oiene poi imposando un opporuno faore di divisione sul prescaler che è sempre presene, in modo da abbassare la frequenza di coneggio rispeo alla frequenza del clock di sisema. Normalmene sono richiesi faori di riduzione abbasanza elevai, dovendo abbassare la frequenza di lavoro da valori dell ordine del MHz a valori dell ordine del khz. La risoluzione sul duy-cycle è inversamene legaa al valore in coneggi del periodo di modulazione. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 34 Configurazione dei PWM I valori della frequenza di modulazione non superano, di solio, i 5 khz. La configurazione si complea fissando, quando possibile, la modalià di funzionameno del modulaore (simmerica, asimmerica) e il numero di uscie (uscia singola o doppia). Infine, è necessario predisporre il sisema delle inerruzioni in modo che la IR generaa dal modulaore PWM sia servia. La ISR ha il compio di aggiornare il valore del duy-cycle per il periodo successivo a quello correne ( riardo di risposa). Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 35 Configurazione dei PWM Nel caso di conrollo a caena chiusa di un sisema piloao ramie PWM, si pone sia il problema di scela della frequenza di campionameno che di quella di modulazione. Le due non possono essere scele in modo indipendene l una dall alra. Infai, a causa del riardo di risposa implicio nella PWM realizzaa con mezzi digiali, la dinamica del sisema soo conrollo viene rallenaa in modo significaivo. Il campionameno delle variabili deve enere cono di queso problema. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 36

7 Sincronizzazione PWM/ADC Il conrollo digiale dovrà essere quindi limiao in banda ben al di soo della frequenza di modulazione, alrimeni si può incorrere in fenomeni di insabilià dovui al riardo di risposa del modulaore. D alra pare, si ende ad avere la frequenza di campionameno più ala possibile, per massimizzare le presazioni del sisema di conrollo. Una scela comune è quindi quella di porre le due frequenze allo sesso valore. Si pone però un serio problema di aliasing. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 37 Sincronizzazione PWM/ADC Le variabili campionae in un sisema conrollao ramie PWM presenano sempre componeni armoniche alla frequenza di modulazione e muliple. Il campionameno di quese variabili ad una frequenza pari alla frequenza di modulazione viola quindi il eorema di Shannon. L errore di aliasing che si produce risula però, in queso caso, molo conveniene. In effei ci permee di esrarre direamene i valori medi delle grandezze di ineresse, operandone impliciamene la demodulazione. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 38 Sincronizzazione PWM/ADC Senza sincronizzazione Segnale campionao Segnale da acquisire E/2 -E/2 Con sincronizzazione Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 39 Sincronizzazione PWM/ADC La figura precedene mosra che, se il campionameno viene effeuao sempre nello sesso momeno all inerno del periodo di modulazione, allora la variabile campionaa è priva di ripple residuo. Queso risulao si oiene sincronizzando il processo di campionameno e quello di conversione. Scegliendo poi in modo inelligene l isane del periodo di modulazione in cui campionare, si può addiriura esrarre il valore medio della grandezza campionaa. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 4 Esempio di applicazione Supponiamo di dover variare la emperaura di un elemeno riscaldane (i.e. una resisenza), regolando con un comando elerico l enià della poenza che quesa dissipa. Supponiamo di avere a disposizione il nosro mc preferio, ovvero il Philips LP2129 e di poerlo far funzionare alla frequenza di clock di 12 MHz. Vogliamo allora progeare un sisema di regolazione, basao sul mc, che ci permea di raggiungere il risulao desiderao. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 41 R = 2 Ω Definizione del problema S i R V CC = 2 V Segnale PWM dal mc Un semplice modo di oenere il risulao desiderao è conrollare in modalià PWM la poenza elerica media che ineressa il resisore R, ponendo in serie ad esso un inerruore S. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 42

8 Definizione del problema Valuiamo la poenza media sulla resisenza: P = 1 p() d = V 2 CC R Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 43 δ Quesa risula proporzionale al duy-cycle della modulazione PWM. La nosra ipoesi di realizzazione si presa quindi a risolvere il problema poso. Si raerà allora di acquisire con il mc un segnale di comando e rendere il duy-cycle proporzionale a queso segnale. 1 kω Definizione del problema V DD = 3.3 V <V in <3.3 V 47 kω 1 nf All ADC del mc La cosa può essere faa ricorrendo ad un semplice pariore resisivo, realizzao con un poenziomero. La ensione di alimenazione può essere quella del mc sesso. In queso modo non si pone il problema di adaare il segnale. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 44 Scele di progeo Dobbiamo scegliere in primo luogo le frequenze di campionameno e di modulazione. La dinamica del nosro sisema dipenderà dalle caraerisiche fisiche del resisore. Poendo queso dissipare fino a 2 W, avrà sicuramene dimensioni abbasanza grandi e una cosane di empo ermica ceramene non rascurabile. Supponiamo per esempio di oenere un regime sazionario in risposa ad un gradino di poenza in un empo dell ordine di 3 s. Scele di progeo Con quese velocià di risposa da pare del sisema non ha sicuramene senso acquisire il segnale di conrollo ad alissima velocià. Una frequenza di campionameno dell ordine di pochi Hz può essere più che sufficiene. Supponiamo quindi di campionare il segnale di conrollo alla frequenza di 5 Hz. L aggiornameno del duy cycle può poi essere fao alla sessa frequenza. Si configura così la sruura del programma di conrollo del nosro sisema. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 45 Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 46 Algorimo di conrollo Dao che il conrollo del duy-cycle è per noi l unica aivià del mc, possiamo organizzare l algorimo in modo molo semplice, abiliando una sola sorgene di inerruzioni. Ad esempio, possiamo fare in modo che, all inizio di ogni periodo di modulazione, il PWM aivi una IR. All inerno della ISR corrispondene provvederemo sia alla conversione del dao che all aggiornameno del duy-cycle per il periodo di modulazione successivo. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 47 Algorimo di conrollo Inizializzazione Programma principale loop: nop jmp loop ISR_PWM PWM: re Il programma, dopo una fase di inizializzazione di variabili, regisri, periferiche ec., enra in un ciclo infinio di aesa. rouine che aggiorna il valore del duy-cycle del segnale PWM. La ISR del PWM aiverà il converiore A/D per una conversione single-sho e si porrà in aesa del dao. Poi aggiornerà il valore del duy-cycle. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 48

9 Abbiamo deciso che la frequenza di modulazione sia di 5 Hz. Dobbiamo quindi calcolare il valore del periodo di modulazione in ermini di cicli di coneggio del imer. Possiamo fissare la frequenza di coneggio decidendo prima la frequenza del bus delle periferiche (e.g. pclk = cclk/4, quindi 3 MHz) e poi agendo sul prescaler del imer. Conviene inolre che il duy-cycle sia regolabile su almeno 124 livelli. Queso implica che la duraa del periodo dovrà essere pari per lo meno a 124 coneggi. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 49 Dovremo quindi fare in modo che, alla frequenza di 3 MHz, 124 coneggi del imer siano pari ad un empo di circa.2 s (i.e. 1/(5 Hz)). Il prescaler ci permee di ridurre la frequenza del imer. Scegliendo un faore di riduzione pari a 586 si oiene una frequenza di coneggio pari a: F imer = 3 MHz / 586 = 5.12 khz Quindi in 124 coneggi avremo un periodo di circa.2 secondi, come desiderao. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 5 Daa la semplicià della nosra applicazione, il imer del PWM dovrà essere configurao per conare fino a 124 e poi researsi per riparire da. Al momeno del mach con il valore conenuo nel regisro di compare (il nosro duycycle) l uscia del PWM sarà auomaicamene poraa a. Avremo quindi un funzionameno asimmerico con singolo aggiornameno del duy-cycle. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 51 I regisri di configurazione del PWM vanno quindi così programmai:.equ PWMCR, xe144 /* Indirizzo PWM imer Conrol Regiser */.equ PWMENA, x9 /* Abilio PWM (dopo aver seao PWMMR) */.equ PWMPRC, xe14c /* Indirizzo regisro conrollo prescaler PWM */.equ PRC_CFG, x249 /* Valore per il prescaler pclk/586 */.equ PWMMR, xe1418 /* Indirizzo PWMMR (definisce periodo PWM) */.equ PWMMR_CFG, x4 /* Periodo: 16 cicli di coneggio (risoluzione) */.equ PWMMCR, xe1414 /* Indirizzo PWMMCR (conrollo mach) */.equ PWMMCR_CFG, x2 /* Inerrup su MR e rese a fine periodo */.equ PWMPCR, xe144c /* Indirizzo PWMPCR (definisce ipo PWM) */.equ PWMPCR_CFG, x2 /* Aivo PWM1 in single edge mode (per forza) */.equ PWMMR1, xe141c /* Indirizzo PWMMR1 (definisce duy-cycle) */.equ PWMMR1_CFG, x2 /* duy-cycle iniziale 512/124 */.equ PWMLER, xe145 /* Indirizzo PWMLER (aggiorna valori mach) */.equ PWMLER_CFG, x2 /* Aggiorno il valore in PWMMR1 */ Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 52 A queso puno, l unica avverenza da usare è l allineameno correo del dao converio dall ADC. Queso è poso sui 1 bi ADDR[15:6] quindi deve essere shifao a desra in modo opporuno, per poer rappresenare il duycycle. E sufficiene osservare che il bi 6 di ADDR deve divenare il bi del duy-cycle per realizzare che l enià dello shif deve essere proprio pari a 6 posizioni. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 53 La ISR del PWM è quindi: LDR r,=adcr /* r coniene indirizzo ADCR */ LDR r1,=ad_cfg /* paern di configurazione in r1 */ ORR r1,r1,#x1 /* inizia conversione A/D */ SR r1,[r] /* alzo il bi di sar (24) */ LDR r2,=addr /* carico indirizzo dao A/D */ Poll: LDR r3,[r2] /* leggo il dao converio */ CMP r3,#x /* se è ancora in corso è posiivo */ BGE Poll /* aspeo fine conversione */ BIC r1,r1,#x1 /* arreso la conversione: dao prono */ SR r1,[r] LDR r3,[r2] /* leggo dao */ MOV r3,r3, LSR #6 /* normalizzo a : r3 ora è il duy-cycle */ Duy: LDR r, =PWMMR1 /* indirizzo duy-cycle per PWM1 */ SR r3, [r] /* aggiorno il duy-cycle */ Uscia: SUBS PC, r14, #4 /* riorna da FIQ */ Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 54

10 Bug del simulaore Il simulaore usao finora ha manifesao un problema nella gesione del modulaore PWM, la cui simulazione sembra non riprodurre correamene il funzionameno reale. Di conseguenza, per la verifica della soluzione al problema proposo, è sao necessario usare un normale conaore e anche rinunciare all uso del prescaler. Se ne oiene un codice funzionane, ma sicuramene inadao agli usi praici. Il bug è sao segnalao alla dia produrice del simulaore. Simone Buso - Microconrollori e DSP - Lezione 2 55

Lezione 20. Lezione 20

Lezione 20. Lezione 20 Lezione 20 Sommario Modulazione PWM. Esempi di applicazione. Esempi di modulaori PWM. Configurazione dei modulaori PWM. Sincronizzazione con il converiore A/D. Sviluppo di una semplice applicazione con

Dettagli

Lezione 20. Lezione 20. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM + - Materiale di riferimento. Sommario

Lezione 20. Lezione 20. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM. Modulazione PWM + - Materiale di riferimento. Sommario Sommario Lezione 2. Esempi di applicazione. Esempi di modulaori PWM. Configurazione dei modulaori PWM. Sincronizzazione con il converiore A/D. Sviluppo di una semplice applicazione con il mc LP2129. Lezione

Dettagli

Lezione 20. Lezione 20

Lezione 20. Lezione 20 Lezione 20 Sommario Modulazione PWM. Esempi di applicazione. Esempi di modulaori PWM. Configurazione dei modulaori PWM. Sincronizzazione con il converiore A/D. Sviluppo di una semplice applicazione con

Dettagli

, proporzionale alla RH%, si fa riferimento allo schema di figura 3 composto dai seguenti blocchi:

, proporzionale alla RH%, si fa riferimento allo schema di figura 3 composto dai seguenti blocchi: Esame di Sao di Isiuo Tecnico Indusriale A.S. 007/008 Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: ELETTRONICA Si deve rilevare l umidià relaiva RH% presene in un ambiene, nell inervallo 0 90%,

Dettagli

Page 1. Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE. Principi di funzionamento di invertitori monofase a tensione impressa

Page 1. Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE. Principi di funzionamento di invertitori monofase a tensione impressa 1 0. 2 Corso di LRCA NDSRAL NROR MOFAS A NS MPRSSA Principi di funzionameno di inveriori monofase a ensione impressa Sruura e funzionameno dell inveriore monofase di ensione Meodi di modulazione a PWM

Dettagli

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE Conrollo di correne del converiore Buck Argomeni raai Argomeni raai Conrollo di ensione con limiazione di correne Argomeni raai Conrollo di ensione con limiazione di correne

Dettagli

Lezione 15. Lezione 15

Lezione 15. Lezione 15 Lezione 15 Sommario Converiore A/D di ipo Flash Converiore A/D a gradinaa Converiore A/D a rampa Converiore A/D ad approssimazioni successive (SAR) Converiore A/D di ipo SigmaDela Esempi di converiori

Dettagli

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE 1 0. 2 Corso di LTTRCA NDSTRAL Principi di funzionameno di inveriori monofase a ensione impressa NRTTOR MOFAS A TNS MPRSSA 0. 3 0. 4 Principi di funzionameno di inveriori monofase a ensione impressa Sruura

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap. 3: Anelli ad aggancio di fase

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap. 3: Anelli ad aggancio di fase 3. Effeo della variazioni di parameri del PLL - A Un PLL uilizza come demodulaore di fase un moliplicaore analogico, e il livello dei segnali sinusoidale di ingresso (Vi) e locale (Vo) è ale da manenere

Dettagli

SisElnD3ddc 01/12/ /12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC.

SisElnD3ddc 01/12/ /12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC. 01/12/ SisElnD3ddc DDC. Ingegneria dell Informazione Obieivi del gruppo di lezioni D Modulo SISTEMI ELETTRONICI D CIRCUITI DIGITALI D3 Comparaori di soglia Comparaori Comparaori con iseresi Uso dell A.O. Generaore di segnale

Dettagli

Lezione C1 - DDC

Lezione C1 - DDC Eleronica per le elecomunicazioni Unià C: Conversione A/D e D/A Lezione C. Processo di conversione campionameno e aliasing filro ani aliasing rumore di aliasing errore di quanizzazione Eleronica per elecomunicazioni

Dettagli

Circuiti dinamici. Circuiti del primo ordine. (versione del ) Circuiti del primo ordine

Circuiti dinamici. Circuiti del primo ordine.  (versione del ) Circuiti del primo ordine ircuii dinamici ircuii del primo ordine www.die.ing.unibo.i/pers/masri/didaica.hm (versione del 4-5- ircuii del primo ordine ircuii del primo ordine: circuii il cui sao è definio da una sola variabile

Dettagli

Trasmissione in banda base: interferenza intersimbolica

Trasmissione in banda base: interferenza intersimbolica rasmissione in banda base: inerferenza inersimbolica L inerferenza inersimbolica (ISI) Il crierio di Nyquis. Schema del sisema con ISI nulla: progeo dei filri di rasmissione e ricezione. 1 Fondameni di

Dettagli

Lezione C1 - DDC

Lezione C1 - DDC Eleronica per l'informaica 3/9/25 Cosa c è nell unià C Unià C: Conversione A/D e D/A Eleronica per l informaica C. Caena di conversione A/D C.2 Converiori D/A C.3 Converiori A/D C.4 Condizionameno del

Dettagli

Page 1. Conversione Analogico/Digitale e Digitale/Analogico 2002 DDC 1 1 LSB A D. Contenuti di questa lezione (C3)

Page 1. Conversione Analogico/Digitale e Digitale/Analogico 2002 DDC 1 1 LSB A D. Contenuti di questa lezione (C3) Eleronica per le elecomunicazioni Conenui di quesa lezione (C3) Conversione nalogico/igiale e igiale/nalogico Converiori /, classificazione errori (lineari, nonlin, dinamici) definizione dei parameri:

Dettagli

Vediamo come si sviluppa la soluzione esplicita del problema. ( t)

Vediamo come si sviluppa la soluzione esplicita del problema. ( t) Analisi ransioria L'analisi dinamica ransioria (dea anche analisi emporale) è una ecnica che consene di deerminare la risposa dinamica di una sruura soggea ad una generica ecciazione emporale Gli effei

Dettagli

Lezione 18. Lezione 18. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo

Lezione 18. Lezione 18. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo. Misura di intervalli di tempo Lezione 18 Sommario Misura di inervalli di empo Unià imer dei mc e DSP Tipi di imer Esempi di unià di imer in mc o DSP Uso del imer Lezione 18 Maeriale di riferimeno 1. Daashee del microconrollore PIC18F452,

Dettagli

Lezione C1 - DDC

Lezione C1 - DDC Eleronica per le elecomunicazioni Unià C: Conversione A/D e D/A Lezione C. Processo di conversione e aliasing rumore di aliasing errore di quanizzazione 2 Cosa Cosa c è c è nell unià C Conenuo dell unià

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO CENTRO PER LO SVILUPPO DEL POLO DI CREMONA Corso di Laurea Ingegneria INFORMATICA LABORATORIO DI FONDAMENTI DI ELETTRONICA Anno --- Semesre Eserciazione n Si consideri il conaore

Dettagli

intervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k.

intervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k. Sudio delle vibrazioni raa ogni oscillazione di una grandezza inorno ad una posizione di equilibrio. La forma piu semplice di oscillazione e il moo armonico che puo i essere descrio da un veore roane Ae

Dettagli

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE Corso di EETTRONCA NDUSTRAE Converiore BuckBoos Boos Converiore innalzaore/abbassaore (Buck / Boos) Converiore innalzaore/abbassaore (Buck / Boos) S D C U i i o U o U i Converiore innalzaore/abbassaore

Dettagli

GENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE

GENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE GENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE Una macchina è un organo che assorbe energia di un deerminao ipo e la rasforma in energia di un alro ipo. Energia in Energia in MACCHINA ingresso uscia Energia dispersa

Dettagli

SOMMARIO FLIP FLOP MICROFONICO LX 329 5AI TIEE IPSIA Moretto Brescia

SOMMARIO FLIP FLOP MICROFONICO LX 329 5AI TIEE IPSIA Moretto Brescia SOMMARIO SPIEGAZIONE PROVA... 2 FLIP-FLOP SR... 4 TABELLA DELLA VERITA' DELLA PORTA NAND:... 4 SCHEMA ELETTRICO... 6 GRAFICI OSCILLOSCOPIO... 6 BIBLIOGRAFIA... 7 FLIP FLOP MICROFONICO LX 329 5AI TIEE 1993-94

Dettagli

Page 1. ElapB7 13/10/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ingegneria dell Informazione. Lez. B7: generatori di onda quadra

Page 1. ElapB7 13/10/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ingegneria dell Informazione. Lez. B7: generatori di onda quadra Ingegneria dell Informazione Lez. B7: generaori di onda quadra ELEONIA APPLIAA E MISUE Dane DEL OSO AA 201213 B7 Generaori di onda quadra» ircuio con Schmi rigger» ircuio con inegraore» onrollo dei parameri»

Dettagli

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondameni di segnali Fondameni e rasmissione TLC Definizione di sisema Sisema: Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale x(, deo ingresso, generando

Dettagli

Acquisizione ed elaborazione di segnali

Acquisizione ed elaborazione di segnali UNIRSITÀ DI PISA Corso di Laurea in Scienze Moorie Tecnologie e srumenazione biomedica Filri Albero Maceraa Diparimeno di Ingegneria dell Informazione Acquisizione ed elaborazione di segnali Blocchi funzionali

Dettagli

Filtri. RIASSUNTO: Sviluppo in serie di Fourier Esempi:

Filtri. RIASSUNTO: Sviluppo in serie di Fourier Esempi: Filri RIASSUNTO: Sviluppo in serie di Fourier Esempi: Onda quadra Onda riangolare Segnali non peridiodici Trasformaa di Fourier Filri lineari sazionari: funzione di rasferimeno T() Definizione: il decibel

Dettagli

Generatore di clock mediante NE 555

Generatore di clock mediante NE 555 Generaore di clock mediane NE 555 onsideriamo la seguene figura inegrao NE555 è quello racchiuso dalla linea raeggiaa. i noa, all inerno dell inegrao, un lach di ipo R. Un lach di ipo R è un circuio sequenziale

Dettagli

Page 1. Elettronica per l informatica ELINF - B1 28/04/ DDC 1. Facoltà dell Informazione. Contenuti di questo gruppo.

Page 1. Elettronica per l informatica ELINF - B1 28/04/ DDC 1. Facoltà dell Informazione. Contenuti di questo gruppo. Facolà dell Informazione Conenui di queso gruppo Modulo Eleronica per l informaica B1 Gesione e conversione dell energia» Tipi e parameri di converiori» Richiami su componeni aivi» Alimenaori AC-DC» Baerie»

Dettagli

Sistemi Lineari e Tempo-Invarianti (SLI) Risposta impulsiva e al gradino

Sistemi Lineari e Tempo-Invarianti (SLI) Risposta impulsiva e al gradino Sisemi Lineari e Tempo-Invariani (SLI) Risposa impulsiva e al gradino by hp://www.oasiech.i Con sisema SLI si inende un sisema lineare e empo invariane, rispeo alla seguene figura: Lineare: si ha quando

Dettagli

ElapD4 06/11/2015 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE 2015 DDC 1. Ingegneria dell Informazione. Lezione D4

ElapD4 06/11/2015 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE 2015 DDC 1. Ingegneria dell Informazione. Lezione D4 Ingegneria dell Informazione Lezione D4 ELETTRONIC PPLICT E MIURE Dane DEL CORO D4 CONVERIONE /D - 2» Converiori a residui» Converiori con pipeline» Converiori differenziali» ovracampionameno 215-16 ruure

Dettagli

Esercitazione 1: L operazionale 741. Università degli studi di Cagliari corso di laurea in ingegneria elettronica

Esercitazione 1: L operazionale 741. Università degli studi di Cagliari corso di laurea in ingegneria elettronica Eserciazione : L operazionale 74. Universià degli sudi di Cagliari corso di laurea in ingegneria eleronica Eserciazioni di ELETTONICA. marco.monni@diee.unica.i Lo scopo di quese eserciazioni è amiliarizzare

Dettagli

Radiazione e Relativita Ristretta

Radiazione e Relativita Ristretta Radiazione e Relaivia Risrea V Radiazione di mulipolo 16/1/8 E.Menichei 1 Campi eleromagneici variabili Campi associai a cariche mobili variabili Diverse zone spaziali ineressae Vicino alle sorgeni: zona

Dettagli

Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Contenuti del Gruppo C Elettronica delle telecomunicazioni Conversione A/D e D/A

Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Contenuti del Gruppo C Elettronica delle telecomunicazioni Conversione A/D e D/A odulo Poliecnico di Torino Facolà dell Informazione Eleronica delle elecomunicazioni Conversione / e / C4 Converiori /» classificazione degli errori» definizione dei parameri» classificazione delle sruure»

Dettagli

M286- ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

M286- ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE M86- ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: TELECOMUNICAZIONI PROGETTAZIONE E TELECOMUNICAZIONI Sessione d esame: 03 Soluzione

Dettagli

Circuiti in regime periodico non sinusoidale

Circuiti in regime periodico non sinusoidale Circuii in regime periodico non sinusoidale www.die.ing.unibo.i/pers/masri/didaica.hm (versione del -3-7 Funzioni periodiche i dice che una funzione y( è periodica se esise un > ale che per ogni e per

Dettagli

Ingressi Uscite I S I S T E M A U

Ingressi Uscite I S I S T E M A U PREMESSA n quesa lezione analizziamo l archieura dei sisemi di conrollo auomaico che permeono di enere soo conrollo le condizioni di un processo produivo al fine di oimizzare la qualià del prodoo. CONCETT

Dettagli

ALIMENTATORI SWITCHING

ALIMENTATORI SWITCHING ALIMENAORI SWIHING osiuiscono l alra caegoria dei converiori / impiegai per le applicazioni di piccola po_ enza ( 10 100 Wa ) e, più in paricolare, per l alimenazione di carichi passivi prevalenemene resisivi,

Dettagli

Circuiti Integrati : 555

Circuiti Integrati : 555 ircuii Inegrai : 555 Il circuio inegrao 555, inrodoo per la prima vola inorno il 1971, fu il primo circuio inegrao commerciale con funzione di imer. ale componene è oggi uilizzao in molissimi circuii sia

Dettagli

Esercizi aggiuntivi Unità A1

Esercizi aggiuntivi Unità A1 Esercizi aggiunivi Unià A Esercizi svoli Esercizio A Concei inroduivi Daa la grandezza impulsiva periodica la cui forma d onda è rappresenaa nella figura A., calcolarne il valore medio nel periodo, il

Dettagli

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Multivibratori monostabili ---- Materia: Elettronica. alunni: Ammannato Luigi Valente Francesco Spataro Leonardo.

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Multivibratori monostabili ---- Materia: Elettronica. alunni: Ammannato Luigi Valente Francesco Spataro Leonardo. I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 classe III Maeria: Eleronica Mulivibraori monosabili alunni: Ammannao Luigi Valene Francesco Spaaro Leonardo. prof. Ing. Zumpano Luigi Il mulivibraore monosabile

Dettagli

Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Prova del 27 Gennaio 2004

Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Prova del 27 Gennaio 2004 Corso di Fondameni di Segnali e Trasmissione - Prova del 7 Gennaio 004 Gli esercizi devono essere risoli solo sui fogli dei colori indicai. Si consiglia una leura aena del eso degli esercizi. Per esii

Dettagli

Page 1. ElapB7 22/10/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ingegneria dell Informazione. Lez. B7: generatori di onda quadra

Page 1. ElapB7 22/10/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ingegneria dell Informazione. Lez. B7: generatori di onda quadra Ingegneria dell Informazione ELEONIA APPLIAA E MISUE Dane DEL OSO B7 Generaori di onda quadra» Generaori di impulsi» ircuio con Schmi rigger» ircuio con inegraore» Alri generaori di segnale Generaori di

Dettagli

Lezione 15. Lezione 15. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. Sommario. Materiale di riferimento

Lezione 15. Lezione 15. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. ADC di tipo Flash. Sommario. Materiale di riferimento Sommario Lezione 15 Converiore di ipo Flash Converiore a gradinaa Converiore a rampa Converiore ad approssimazioni successive (SA) Converiore di ipo SigmaDela Esempi di converiori preseni a bordo di mc

Dettagli

ElapE3 23/11/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ing. Informatica/Telecomunicazioni. Lez. E3: regolatori a commutazione

ElapE3 23/11/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Ing. Informatica/Telecomunicazioni. Lez. E3: regolatori a commutazione Ing. Informaica/Telecomunicazioni ez. E3: regolaori a commuazione EETTRONICA APPICATA E MISURE ane E CORSO eonardo REYNERI E3 REGOATOR COMMUTAZIONE» Regolaori a parzializzazione» Regolaori buck e boos»

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 1

Soluzione degli esercizi del Capitolo 1 Soluzione degli esercizi del Capiolo Soluzione dell Esercizio. Il valore più opporuno ū di u è quello per cui, in condizioni nominali, la variabile conrollaa assume il valore desiderao; perciò si rova

Dettagli

P8 CIRCUITI SEQUENZIALI ELEMENTARI

P8 CIRCUITI SEQUENZIALI ELEMENTARI P8 CICUITI EUENZIALI ELEMENTAI P8. - Tracciare lo schema a blocchi di un sisema sequenziale secondo il modello di Moore. Nel modello di Moore di un sisema sequenziale, si suppone che lo sao successivo

Dettagli

ElapB5 21/09/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Lez. B5: generatori di onda quadra. Ingegneria dell Informazione

ElapB5 21/09/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Lez. B5: generatori di onda quadra. Ingegneria dell Informazione Ingegneria dell Informazione Lez. B5: generaori di onda quadra ELEONIA APPLIAA E MISUE Dane DEL OSO B5 Generaori di onda quadra» Generaori di impulsi» ircuio con Schmi rigger» ircuio con inegraore» Alri

Dettagli

ed interpretare geometricamente il risultato ottenuto. Esprimere, per t 2, l integrale

ed interpretare geometricamente il risultato ottenuto. Esprimere, per t 2, l integrale Fisica Prova d esempio per l esame (MIUR, aprile 019) Problema 1 Due fili reilinei paralleli vincolai a rimanere nella loro posizione, disani 1 m l uno dall alro e di lunghezza indefinia, sono percorsi

Dettagli

Generatori di segnale. Generatore sinusoidale BF. Generatori di funzione. Generatori sinusoidali a RF. Generatori a battimenti. Oscillatori a quarzo

Generatori di segnale. Generatore sinusoidale BF. Generatori di funzione. Generatori sinusoidali a RF. Generatori a battimenti. Oscillatori a quarzo Generaori di segnale Generaore sinusoidale BF Generaori sinusoidali a RF Generaori a baimeni Oscillaori a quarzo Generaori di segnale sineizzai Generaori per sinesi indirea 006 Poliecnico di Torino Obieivi

Dettagli

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondameni di segnali Fondameni e rasmissione TLC Inroduzione Se il segnale d ingresso di un sisema Lineare Tempo-Invariane LTI e un esponenziale

Dettagli

Modello di una macchina in corrente continua

Modello di una macchina in corrente continua Modello di una macchina in correne coninua Consideriamo un moore in correne coninua con ecciazione indipendene, in generale per esso poremo scrivere le segueni relazioni: e( ) = K Φ ω( ) v dia ( ) ( )

Dettagli

CONVERTITORI CA/CC: RADDRIZZATORI NON CONTROLLATI

CONVERTITORI CA/CC: RADDRIZZATORI NON CONTROLLATI CONERTITORI CA/CC: RADDRIZZATORI NON CONTROLLATI Prof. Simone CASTELLAN [1] N.Mohan, T.M.Undeland and W.P.Robbins, Power elecronics Converers, applicaions, and design, John Wiley & Sons, 1995. ersione

Dettagli

Struttura di un alimentatore da parete

Struttura di un alimentatore da parete Alimenaori 1 Sruura di un alimenaore da paree Alimenaori con regolaore lineare ensione sul condensaore di filro Poenza aiva e apparene Disorsione Alimenaori con regolaore swiching Condensaore di filro

Dettagli

Diodi a giunzione p/n.

Diodi a giunzione p/n. iodi a giunzione p/n. 1 iodi a giunzione p/n. anodo caodo Fig. 1 - Simbolo e versi posiivi convenzionali per i diodi. diodi sono disposiivi eleronici a 2 erminali caraerizzai dalla proprieà di poer condurre

Dettagli

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Fondameni di Segnali e Trasmissione Sisema: Definizione di Sisema Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale, deo ingresso, generando il segnale,

Dettagli

5. Modulazioni analogiche. Modulo TLC:TRASMISSIONI Modulazioni analogiche

5. Modulazioni analogiche. Modulo TLC:TRASMISSIONI Modulazioni analogiche 1 5. Modulazioni analogiche 2 Moivazioni per la modulazione I segnali spesso nascono in banda base (esempi: voce, video) Esigenza di raslare in requenza il segnale, per: Assicurare la rasmissione (es.

Dettagli

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Sisema: Definizione di Sisema Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale x(), deo ingresso, generando il segnale

Dettagli

TIPI DI REGOLATORI. Esistono diversi tipi di regolatori che ora analizzeremo.

TIPI DI REGOLATORI. Esistono diversi tipi di regolatori che ora analizzeremo. TIPI DI REGOLATORI Esisono diversi ipi di regolaori che ora analizzeremo 1REGOLATORI ON-OFF Abbiamo deo che i regolaori sono quei sisemi che cercano di manenere l uscia cosane On-Off sa per indicare che

Dettagli

Elettronica per l'informatica 02/10/2005

Elettronica per l'informatica 02/10/2005 Eleronica per l'informaica 2/1/25 Conenuo dell unià C Processo di conversione / Campionameno e quanizzazione, errori, NR Converiori / errori, ipi base, esempi di circuii Eleronica per l informaica 1 Converiori

Dettagli

Lezione C3 - DDC

Lezione C3 - DDC Eleronica per le elecomunicazioni 15/1/23 Eleronica per le elecomunicazioni Unià C: Conversione / e / Lezione C.3 Converiori / classificazione degli errori definizione dei parameri classificazione delle

Dettagli

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI EETTRONIC DEE TEECOMUNICZIONI 22 UGIO 2004 DOMNDE DI TEORI 1) Qual è la differenza ra un mixer aivo e uno passivo? Elencare vanaggi e svanaggi delle due diverse configurazioni. 2) Qual è il ruolo

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni Corso di Fondameni di elecomunicazioni - SEGNALI E SPERI Prof. Mario Barbera [pare ] Sruura della lezione Proprieà dei segnali Valore medio, valore efficace, poenza, energia rasformaa di Fourier e speri

Dettagli

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI. Fondamenti Segnali e Trasmissione

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI. Fondamenti Segnali e Trasmissione SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Fondameni Segnali e Trasmissione Definizione di sisema Sisema: Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale (), deo ingresso, generando il segnale y(),

Dettagli

GENERATORE DI ONDE QUADRE REALIZZATO CON AMPLIFICATORE OPERAZIONALE A SINGOLA ALIMENTAZIONE

GENERATORE DI ONDE QUADRE REALIZZATO CON AMPLIFICATORE OPERAZIONALE A SINGOLA ALIMENTAZIONE LASSE : A E.T.A. 007-008 ALUNNO: Bovino Silvano GENERATORE DI ONDE QUADRE REALIZZATO ON AMPLIFIATORE OPERAZIONALE A SINGA ALIMENTAZIONE SOPO:onfrono ra la frequenza eorica e quella sperimenale del segnale

Dettagli

0.0.1 Esercizio Q1, tema d esame del 10 settembre 2009, prof. Dario d Amore Testo R 3

0.0.1 Esercizio Q1, tema d esame del 10 settembre 2009, prof. Dario d Amore Testo R 3 1 0.0.1 Esercizio Q1, ema d esame del 10 seembre 2009, prof. Dario d more 0.0.1.1 Teso E1 Il circuio di figura opera in regime sazionario. Sapendo che R 1 = 2 kω, = 4 kω, = 2 kω, = 2 kω E=12 V, =3 m Deerminare,

Dettagli

APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposta in Frequenza: Introduzione ai Filtri Passivi e Attivi. Filtri del I ordine

APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposta in Frequenza: Introduzione ai Filtri Passivi e Attivi. Filtri del I ordine APPUNTI INTEGATIVI Provvisori circa: isposa in Frequenza: Inroduzione ai Filri Passivi e Aivi Filri del I ordine. Passa-Basso Consideriamo la funzione di ree: Trasferimeno in ensione ai capi di un condensaore

Dettagli

Teoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte prima

Teoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte prima Teoria dei Segnali La Convoluzione (esercizi) pare prima 1 Si ricorda che la convoluzione ra due segnali x() e y(), reali o complessi, indicaa simbolicamene come: C xy () = x() * y() è daa indifferenemene

Dettagli

APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposta in Frequenza: Introduzione ai Filtri Passivi e Attivi. Filtri del I ordine

APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposta in Frequenza: Introduzione ai Filtri Passivi e Attivi. Filtri del I ordine APPUNTI INTEGRATIVI Provvisori circa: Risposa in Frequenza: Inroduzione ai Filri Passivi e Aivi Filri del I ordine. Passa-Basso Consideriamo la funzione di ree: Trasferimeno in ensione ai capi di un condensaore

Dettagli

Elettronica per le telecomunicazioni 30/10/2004

Elettronica per le telecomunicazioni 30/10/2004 Eleronica per le elecomunicazioni 3/1/24 Eleronica per le elecomunicazioni Unià C: Conversione / e / Lezione C.3 Converiori / classificazione degli errori definizione dei parameri classificazione delle

Dettagli

Teoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1

Teoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1 Sisemi lineari: deinizioni e concei di base Teoria dei segnali Unià 2 Sisemi lineari Sisemi lineari Deinizioni e concei di base Concei avanzai 2 25 Poliecnico di Torino Sisemi lineari: deinizioni e concei

Dettagli

Capitolo 8 Il regime periodico e il regime alternativo sinusoidale

Capitolo 8 Il regime periodico e il regime alternativo sinusoidale Capiolo 8 Il regime periodico e il regime alernaivo sinusoidale Capiolo 8 Il regime periodico e il regime alernaivo sinusoidale 8.1 Definizioni 8.1.1 Periodo, frequenza, pulsazione Una grandezza si dice

Dettagli

La risposta di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà sollecitato da carichi impulsivi. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

La risposta di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà sollecitato da carichi impulsivi. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 La risposa di un sisema lineare viscoso a un grado di liberà solleciao da carichi impulsivi Prof. Adolfo Sanini - Dinamica delle Sruure 1 Inroduzione 1/2 Un carico p() si definisce impulsivo quando agisce

Dettagli

Scienze e Tecnologie Applicate L. Agarossi - ITIS P. Hensemberger - Monza

Scienze e Tecnologie Applicate L. Agarossi - ITIS P. Hensemberger - Monza elemeni di segnali elemeni di segnali SEGNALE il segnale segnale e informazione segnale analogico e digiale il segnale digiale il segnale il segnale si può genericamene definire come una grandezza che

Dettagli

DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI

DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI Con il ermine segnale si indica una funzione, generalmene del empo, che rappresena la legge di variazione di una grandezza fisica: (acusica, elerica, oica, ) ad

Dettagli

Programma della lezione

Programma della lezione Programma della lezione /4. numeri complessi: richiami. Resisenze, condensaori e induanze in regime alernao (AC) 3. Reaanza e impedenza 4. Rappresenazione polare di volaggi, correni e impedenze in AC 5.

Dettagli

S Sistema di C Compensazione D Disturbi + U

S Sistema di C Compensazione D Disturbi + U PREMESSA In quesa lezione verrà illusrao il possibile impiego dei regolaori indusriali e quindi una applicazione dei concei visi nelle lezioni precedeni per risolvere concreamene alcune delle problemaiche

Dettagli

Esempi di progetto di alimentatori

Esempi di progetto di alimentatori Alimenaori 1 Esempi di progeo di alimenaori Progeo di alimenaore senza circuio di correzione del faore di poenza (PFC) Valore del condensaore Correne di picco Scela diodi Correne RMS Progeo di alimenaore

Dettagli

buio fasi luce VA 5V +5V 10k A Out 2.2k 100n 47n 5ms 0.2V

buio fasi luce VA 5V +5V 10k A Out 2.2k 100n 47n 5ms 0.2V Il disco ruoa a 12'000g/min. Araverso un foro che occupa 1/8 della circonferenza, un LED illumina un fooransisor. a) Disegnare i diagrammi quoai delle forme d'onda in ui i nodi del circuio per S=0 e S=1.

Dettagli

Il segnale sinusoidale (tratto da: Segnali elettrici, a cura del Dott. M.Scalia, Ing. F.Guidi, Dott. M.Sperini)

Il segnale sinusoidale (tratto da: Segnali elettrici, a cura del Dott. M.Scalia, Ing. F.Guidi, Dott. M.Sperini) Il segnale sinusoidale (rao da: Segnali elerici, a cura del Do..Scalia, Ing. F.Guidi, Do..Sperini). Inroduzione Fenomeni oscillaori sono preseni in forma empirica nel mondo della fisica: ra gli esempi

Dettagli

PIL NOMINALE, PIL REALE E DEFLATORE

PIL NOMINALE, PIL REALE E DEFLATORE PIL NOMINALE, PIL REALE E DEFLATORE Il PIL nominale (o a prezzi correni) Come sappiamo il PIL è il valore di ui i beni e servizi finali prodoi in un cero periodo all inerno del paese. Se per calcolare

Dettagli

Lezione 13. Elementi di controllo digitale

Lezione 13. Elementi di controllo digitale Lezione 13 Elemeni di conrollo digiale Realizzazione dei regolaori Il progeo del regolaore come è sao imposao nelle precedeni lezioni si conclude con la deerminazione della funzione di rasferimeno R(s)

Dettagli

CONVERTITORI CC / CC

CONVERTITORI CC / CC CONETITOI CC / CC I converiori CC/CC sono dei circuii che, ricevendo in ingresso una ensione coninua, presenano in uscia una ensione ancora coninua ( in realà un valore medio ) ma di valore diverso rispeo

Dettagli

TRASFORMATE DI LAPLACE

TRASFORMATE DI LAPLACE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gesione Indusriale e della Inegrazione di Impresa hp://www.auomazione.ingre.unimore.i/pages/corsi/conrolliauomaicigesionale.hm Trasformae di Laplace Gli esempi visi

Dettagli

9.4.4 Filtro adattato 9.4. FILTRAGGIO DI SEGNALI E PROCESSI 235

9.4.4 Filtro adattato 9.4. FILTRAGGIO DI SEGNALI E PROCESSI 235 9.4. FILRAGGIO DI SEGNALI E PROCESSI 35 Rispose ) Calcoliamo la media emporale: P x = ; / / x () d = /4 /4 () d = 4 = ) Sappiamo che P y = Py (f) df, in cui Py (f) = Y (f), ed a sua vola Y (f) = X (f)

Dettagli

Esercitazioni di Elettrotecnica: circuiti in regime sinusoidale

Esercitazioni di Elettrotecnica: circuiti in regime sinusoidale Esercizi inroduivi ES Esprimere la correne i ( in ermini di fasore nei segueni re casi: a) = sin( ω ) b) = 0sin( ω π) c) = 8sin( ω + π / ) isulao: a) = ep( j) b) = 0 c) = 8 j ES aluare (in coordinae caresiane

Dettagli

Note applicative sul timer 555

Note applicative sul timer 555 Noe applicaive sul imer 555. Premessa Il imer 555 è un circuio inegrao che coniene al suo inerno elemeni analogici (come BJT e comparaori) ed elemeni digiali in logica sequenziale (flip flop SR) allo scopo

Dettagli

Capitolo 2 Gestione dati

Capitolo 2 Gestione dati Gesione dai:acquisizione ed elaborazione 32 Capiolo 2 Gesione dai La gesione dei dai consise principalmene in due fasi: l acquisizione dei dai e la loro elaborazione. 2. Acquisizione dai L elemeno fondamenale

Dettagli

REOVIB REOVIB VUI-126. Convertitore di misura per trasduttori di accelerazione AZIONAMENTI PER SISTEMI DI TRASPORTO A VIBRAZIONE

REOVIB REOVIB VUI-126. Convertitore di misura per trasduttori di accelerazione AZIONAMENTI PER SISTEMI DI TRASPORTO A VIBRAZIONE Informazioni di prodoo REOVIB VUI-126 Converiore di misura per rasduori di accelerazione REO ITALIA S.r.l. Via Treponi, 29 I- 2586 Rezzao (BS) Tel. (3) 2793883 Fax (3) 296 hp://www.reoialia.i email : info@reoialia.i

Dettagli

Equazioni Differenziali (5)

Equazioni Differenziali (5) Equazioni Differenziali (5) Daa un equazione differenziale lineare omogenea y n + a n 1 ()y n 1 + a 0 ()y = 0, (1) se i coefficieni a i non dipendono da, abbiamo viso che le soluzioni si possono deerminare

Dettagli

del segnale elettrico trifase

del segnale elettrico trifase del segnale elerico rifase Gli analizzaori di poenza e di energia Qualisar+ consenono di visualizzare isananeamene le caraerisiche di una ree elerica rifase. emporale I Qualisar+ visualizzano simulaneamene

Dettagli

Q V CAPACITÀ ELETTRICA. coulomb volt. Quando ad un conduttore isolato viene conferita una carica elettrica Q, esso assume un potenziale V.

Q V CAPACITÀ ELETTRICA. coulomb volt. Quando ad un conduttore isolato viene conferita una carica elettrica Q, esso assume un potenziale V. APAITÀ ELETTRIA uando ad un conduore isolao viene conferia una carica elerica, esso assume un poenziale V. Si definisce capacià elerica Unià di misura della capacià elerica nel S.I. = V farad = F= Dipende

Dettagli

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez Facolà di Economia - Universià di Sassari Anno Accademico 2004-2005 Dispense Corso di Economeria Docene: Luciano Guierrez Uilizzo dei modelli di regressione per l analisi della serie soriche Programma:

Dettagli

Teoria dei segnali terza edizione

Teoria dei segnali terza edizione eoria dei segnali Capiolo 4 Sisemi monodimensionali a empo coninuo SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI Soluzione dell esercizio 4. Il segnale x () coniene le requenza = and = 7 / ( ) = 3.5 / quindi, disorsioni di

Dettagli

Unità A. SET Flip Flop. Vq V RESET. Figura 1

Unità A. SET Flip Flop. Vq V RESET. Figura 1 Unià A MISUATOE DI FASE. Si vuole progeare un misuraore di fase analogico che operi su due segnali S e S sincroni, alla frequenza fissa di khz, e che abbia l indicazione a cenro scala quando lo sfasameno

Dettagli

Tratto dal Corso di Telecomunicazioni Vol. I Ettore Panella Giuseppe Spalierno Edizioni Cupido. lim. 1 t 1 T

Tratto dal Corso di Telecomunicazioni Vol. I Ettore Panella Giuseppe Spalierno Edizioni Cupido. lim. 1 t 1 T rao dal Corso di elecomunicazioni Vol. I ore Panella Giuseppe Spalierno dizioni Cupido 4. nergia e Poenza Dao un segnale di ampiezza s() si definisce energia oale il valore del seguene inegrale: + / /

Dettagli