Le diete più seguite negli ultimi 20 anni
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- Marisa Sarti
- 8 anni fa
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1 Le diete più seguite negli ultimi 20 anni In questi ultimi anni l'estetica e la fisicità, sono diventati il perno portante della nostra società. Questo ha indotto ad un incremento del numero di soggetti che si imbattono in diete di qualunque genere per potere perdere peso. Giornalmente i siti che si occupano di dietetica vengono assaliti da un numero ingente di visitatori interessati alla dieta del momento o alle diete miracolose. Per questo motivo sottopongo alla vostra attenzione un elenco delle diete più seguite degli ultimi anni. Dieta Scarsdale dieta che si basa sul concetto della chetosi. Quest ultima avviene quando il nostro corpo non trova più zuccheri da utilizzare per il proprio metabolismo e per mantenersi brucia i propri grassi. In pratica il nostro corpo viene indotto ad alimentarsi dei propri grassi. Questa dieta prevede una forte limitazione di carboidrati (solo una fetta di pane tostato la mattina, in qualche spuntino del pomeriggio e un paio di volte a settimana la sera), una eliminazione TOTALE di grassi e un GRANDE APPORTO DI PROTEINE. Ovviamente sono contemplati vari tipi di carne e di pesce, formaggi magri, albume dell uovo ed altre proteine. E vietato l uso del sale e dell olio e per condire i cibi si può usare l aceto di mele, la salsa di soia e le spezie. In parole pover al nostro corpo nei primi 2 giorni (circa) viene abbassata la glicemia fino ai minimi per poi innescare il procedimento di nutrirsi solamente dei propri grassi. La dieta può essere protratta solo per 15 giorni ed a seguire 3 giorni di reintegro graduale degli alimenti che sono stati tolti in questa dieta. Se viene protratta nel tempo può indurre carenze di macro e micronutrienti e causare vere e proprie patologie, soprattutto a carico dell'apparato urinario e a carico del fegato. Diete a base di "sostituti dei pasti" è una dieta caratterizzata dall'uso di prodotti dietetici liquidi o in barrette, in sostituzione di uno o entrambi i pasti principali. Questa è una dieta efficace e ottima anche dal punto di vista dell'introduzione di tutti i nutrienti essenziali per il nostro
2 organismo. La sua unica pecca è che risulta insostenibile nel tempo: chi rinuncerebbe ad un bel piatto di spaghetti o a una buona pizza, per delle barrette? In ogni caso possiamo comunque utilizzarla per periodi brevi se vogliamo concentrarci sul perdere qualche chilo in un determinato momento della nostra preparazione atletica. Dieta Mayo è caratterizzata dall'assunzione di 1 pompelmo prima di ogni pasto. Si pensa che tale agrume abbia la funzione di "brucia grassi", indipendentemente da quello che si mangi dopo. E vero che il pompelmo se viene utilizzato nelle giuste quantità INSERITO IN UNA DIETA IPOCALORICA aiuta il metabolismo ma credere che mangiare un pompelmo prima di un pasto (per esempio a base di salsicce, piada e dolci) bruci tutti i grassi è assolutamente falso, il pompelmo non può sostituire una dieta ipocalorica equilibrata! Dieta Beverly Hills solo frutta per 10 giorni, con graduale aggiunta dall'11 giorno in poi di alimenti ed esclusione illogica di altri. È una dieta squilibrata che può causare gravi carenze proteiche e indurre diarrea, con diminuzione della massa magra piuttosto che della massa grassa. Digiuno parziale prevede l'introduzione soltanto di liquidi poco calorici (thè, tisane, sali minerali, etc). E' una dieta completamente sbagliata poiché può portare a disturbi alimentari importanti quali anoressia e bulimia. Inoltre è squilibrata e pericolosa, comporta una eccessiva perdita di massa magra. All'interruzione della stessa il rialzo del peso sarà maggiore rispetto a quello antecedente l'inizio della dieta. Dieta del minestrone: arrivata dall America. Prevede minestrone con soli ortaggi per dieci giorni. Pericolosa per un periodo così lungo perché mancano gli elementi vitali più importanti.
3 Dieta di Atkins Si tratta fondamentalmente di una dieta a basso contenuto glucidico (carboidrati), che punta a soddisfare le richieste energetiche soprattutto attraverso grassi e proteine. La dieta Atkins propone, per esempio, di iniziare la giornata con uova fritte e pancetta, mangiare un pezzo di formaggio a metà mattina ed una bella bistecca con verdure a pranzo. Si tratta quindi di una vera e propria tragedia per gli amanti della dieta mediterranea e per chi, ha a cuore la propria salute. Il cardiologo Americano Robert C. Atkins ideò l'omonima dieta negli anni 70' per prevenire e tenere sotto controllo il diabete. Recentemente, spinta da una massiccia campagna promozionale (sarebbe stata adottata da numerose stars di Hollywood come Jennifer Aniston and Renee Zellweger), la dieta Atkins è salita alla ribalta grazie anche alla sua reale efficacia nel promuovere il dimagrimento. Simile per molti aspetti alla dieta metabolica, la dieta Atkins punta a mantenere costanti i livelli di insulina, trasformando l'organismo in una vera e propria macchina "brucia grassi". Limitando fortemente l'assunzione di carboidrati, questa dieta costringe il corpo ad utilizzare i lipidi e le proteine come fonte energetica alternativa. FASI DELLA DIETA: Induzione: Il primo periodo dev'essere seguito per almeno due settimane. Durante questa prima fase la dieta impone una forte limitazione dell'apporto glucidico (carboidrati), che non deve superare i 20 grammi al giorno (si noti che in 100 grammi di pasta si trovano circa 75 grammi di carboidrati). Andranno pertanto evitati tutti gli alimenti ricchi di carboidrati, sia semplici che complessi (riso, pasta e cereali in genere, dolci, snack, patate, bibite zuccherate, marmellate, buona parte della frutta e anche diverse verdure). In compenso si potranno mangiare senza particolari restrizioni bistecche, pesce, formaggi, uova, vegetali a basso indice glicemico e condimenti vari. Secondo la dieta Atkins questa prima fase serve ad abituare l'organismo a bruciare più efficacemente i grassi e a stabilizzare la glicemia.
4 CONTINUAZIONE DELLA PERDITA DI PESO: In questa seconda fase la dieta Atkins prevede un leggero aumento dei carboidrati. In particolare la quota di carboidrati presenti nella dieta dev'essere aumentata di 5 grammi al giorno, fino a quando non si raggiunge "il livello critico di carboidrati necessario per dimagrire". Per capire quando arrestare l'aumento dell'apporto glucidico è importante tenere sotto controllo l'ago della bilancia. Quando la perdita di peso si arresta la dieta Atkins consiglia di tornare indietro, diminuendo l'apporto di carboidrati di 5 grammi al giorno, fino a raggiungere una moderata perdita di peso (compresa tra i 400 ed i 1400 grammi alla settimana). I piccoli incrementi glucidici (i famosi 5 g al giorno) vanno soddisfatti aumentando leggermente l'apporto di vegetali, di frutta non zuccherina e di quella secca. Anche in questa seconda fase la dieta Atkins vieta nel modo più assoluto pasta, pane, cereali, dolciumi e derivati. PRE-MANTENIMENTO: Quando si è vicini al raggiungimento del peso ideale o desiderato si entra nella terza fase. Durante questo periodo la dieta Atkins consiglia di aumentare l'apporto di carboidrati di 10 grammi alla settimana. Lo scopo di queste terza fase è di ridurre la perdita di peso a non più di 500 grammi alla settimana, preparando il corpo alla quarta e ultima fase di mantenimento. MANTENIMENTO: Arrivato a questo punto la persona ha ormai imparato a conoscere il proprio corpo e, grazie alla precedente fase di sperimentazione, è consapevole della quantità di carboidrati necessaria per mantenere il suo peso corporeo in un certo range di normalità. La maggioranza delle persone è costretta anche in questa fase a limitare l'apporto glucidico tra i
5 60 ed i 90 grammi al giorno. Tale vincolo rende la dieta Atkins difficilmente compatibile con le nostre normali abitudini alimentari. La dieta Atkins sottopone l'organismo a un'inutile stress, dato che gli stessi effetti positivi in termini di dimagrimento si possono ottenere anche con regimi dietetici più salutari Ricordate che i carboidrati sono essenziali per l'organismo, che ogni giorno ha bisogno di almeno 120 grammi di glucosio per garantire il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. Effetti collaterali della dieta atkins possono essere: nausea, mal di testa, affaticamento e, in casi estremi, coma, osteoporosi, insonnia, ipercolesterolemia, tumore al colon e malattie cardiovascolari. Dieta metabolica: La dieta metabolica, un po come la Atkins agisce sulla quantità dei carboidrati introdotti variandola in due diverse fasi della dieta. Si inizia con un periodo di prova, fondamentale per scoprire la quota di carboidrati necessaria per l'ottimale funzionamento dell'organismo. Tale fase, che dura all'incirca 4 settimane, è caratterizzata da una drastica riduzione dell'apporto glucidico. Il soggetto si trova così costretto a fare i conti con gli effetti collaterali di un simile approccio dietetico (stanchezza, nausea, cefalee ecc.). In questa prima fase il piano alimentare sarà così strutturato: 12 giorni di scarico (pochi carboidrati e molti grassi) seguiti da 2 giorni di ricarica (molti carboidrati). Secondo l autore della dieta un simile approccio addestrerebbe l'organismo a bruciare i grassi per soddisfare le proprie richieste energetiche. PERIODO DI PROVA Fase di scarico (12 giorni) Fase di carico (2 giorni) 50-60% grassi 25-40% grassi 30-50% proteine 15-30% proteine 30 grammi di carboidrati 35-55% carboidrati
6 In questa fase di prova bisogna aumentare gradualmente i carboidrati, fino alla scomparsa degli effetti indesiderati. Ed è a questo punto che, dopo qualche altro giorno di prova in cui il soggetto si assicura di aver trovato la quantità ottimale di carboidrati, si passa alla seconda fase. Nella seconda fase della dieta metabolica l'organismo è diventato un'efficiente macchina brucia grassi e, per mantenere tale caratteristica, occorre far seguire a 5 giorni di scarico altri 2 giorni di ricarica. Nei cinque giorni di scarico verrà mantenuta la ripartizione calorica sperimentata con successo durante la fase di prova. Stesso discorso per la fase di carico. Ricordiamo che ognuno di noi può immagazzinare un quantitativo limitato di glicogeno e che una volta saturate tali riserve il glicogeno in eccesso sarà inevitabilmente trasformato in grasso. Per calcolare approssimativamente il livello massimo di glicogeno stoccabile nel proprio corpo basta moltiplicare il proprio peso corporeo per 30 e dividerlo per 4 (le calorie sviluppate da un grammo di carboidrati). Così, per esempio, un uomo di 70 kg normopeso può immagazzinare al massimo 30 x 70 = 2100 Kcal che corrispondono all'incirca a 525 grammi di carboidrati. Due giorni alla settimana in cui mangiare "di tutto e di più" sono più che sufficienti per saturare queste scorte. Ipotizzando che durante la fase di scarico un soggetto consumi in media 50 grammi di carboidrati al giorno dopo 5 giorni accumulerà un deficit di 500 grammi (considerando che il suo fabbisogno quotidiano di carboidrati sia di 150 grammi). Ma allora non sarebbe meglio limitarsi a ridurre i carboidrati anziché abolirli quasi del tutto? Almeno così risparmieremo al nostro corpo inutili sbalzi insulinici ed ormonali, evitando tutti gli effetti negativi di questa "folle" dieta metabolica.
7 Dieta a zona: La dieta a zona non prevede una modificazione dell apporto dei carboidrati e delle proteine durante le fasi della dieta ma è l esatto contrario: prevede un alimentazione stabile con determinate percentuali. Attualmente fra tutte le diete elencate è sicuramente la più corretta e completa da un punto di vista alimentare. Consiste nel mangiare alimenti sani e nutrienti in queste percentuali: 40% CARBOIDRATI - 30% PROTEINE - 30% GRASSI Praticamente TUTTI i pasti principali della giornata devono seguire queste percentuali, intervallate da 2 spuntini (metà mattina e metà pomeriggio) che seguono percentuali diverse. Ovviamente il fatto che tutti i pasti debbano seguire rigidamente determinate percentuali di carboidrati/proteine/grassi purtroppo prevede il fatto di pesare gli alimenti. Questo comporta un notevole impegno da parte del soggetto di dedicare tempo e sacrifici a fare sempre la spesa giusta ed a pesare corretamente le giuste quantità degli alimenti, quindi se è vero che è sicuramente la dieta migliore che abbiamo visto in questa lezione è anche la più impegnativa. ES: Colazione: Latte magro 300gr / Fiocchi d avena 30gr / Caciotta 50gr Crackers integrali 20gr / Prosciutto magro 60gr Spuntino: Yogurt magro 220gr Pranzo: Merluzzo 220gr / Olio d oliva 15gr / Pane integrale 60gr Mela 150gr Spuntino: Bresaola 20 gr / Pane integrale 20gr / olio d oliva 3 gr Cena: Fagioli secchi 80 gr / Olio d oliva 15gr / Tonno 10 gr Kiwi 180 gr La nostra dieta mediterranea si aggira intorno alle percentuali: 55% CARBOIDRATI - 15% PROTEINE - 30% GRASSI
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