COSA STANNO FACENDO LE AZIENDE ITALIANE
|
|
- Silvio Antonelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 KNOWLEDGE MANAGEMENT: COSA STANNO FACENDO LE AZIENDE ITALIANE Di Riccardo Peggi In collaborazione con
2 Tavola dei contenuti Premessa... 4 Premessa Il knowledge Management Lo scenario economico Il ruolo critico del Knowledge Management I problemi nella ricerca dell informazione La situazione in Italia Chi ancora non ha avviato un progetto di KM Raccomandazioni finali Indice delle figure Figura 1 Knowledge Management nel mondo... 7 Figura 2 Knowledge Management in Europa... 8 Figura 3 Tempo impiegato nella ricerca delle informazioni Figura 4 Maggiori ostacoli incontrati nella ricerca Figura 5 - Progetto Knowledge Management Figura 6 Fattori di scelta rilevanti Figura 7 - Aree coinvolte Figura 8 Strumenti di catalogazione documenti Figura 9 Tipologia motore di ricerca Figura 10 Difficoltà incontrate Figura 11 Ragioni di freno Pagina 2 di 22
3 Figura 12 Livello di maturità del mercato Pagina 3 di 22
4 Premessa La conoscenza e l apprendimento sono elementi di grande rilevanza per la crescita di tutta l umanità. Ma è con l avvento delle nuove tecnologie e l evolversi sempre più rapido dell informazione e il conseguente maggior volume di dati disponibili che appare evidente la grande importanza che riveste la gestione della conoscenza. Curiosamente il termine Knowledge Management è stato coniato solamente nella metà degli anni ottanta da Karl Wiig, anche se, per avere la prima consacrazione a livello mondiale del Knowledge Management, bisogna aspettare il 1994, anno in cui le prime grandi aziende americane di consulenza iniziano a far conoscere al grande pubblico strumenti di gestione della conoscenza, anche grazie alla prima conferenza dal titolo Knowledge Management Network. A dieci anni dalla prima apparizione del KM sul mercato mondiale, ancora non ha trovato una chiara e precisa definizione. Gartner Group, per esempio, esprime che il KM promuove un approccio integrato per identificare, catturare, recuperare, condividere, e valutare tutto il patrimonio informativo presente in un azienda. Questo patrimonio informativo include i database, documenti, le procedure ma anche le competenze e l esperienza presente nella testa dei singoli che vi lavorano. Originariamente, invece, molti studiosi si erano focalizzati solo sugli elementi informatici che permettevano la gestione della conoscenza, mentre altri cercavano di enfatizzare la centralità della risorsa umana, dichiarando che è l uomo il punto d inizio e di fine per la conoscenza. Oggi è ormai opinione comune considerare il Knowledge Management come il connubio di queste due risorse l uomo e la tecnologia -, aprendo la strada ad una nuova concezione di gestione della conoscenza, a cui è stato dato il nome di Knowledge Management di seconda generazione. Solo superando la prima concezione di KM, dove la tecnologia e la persona erano viste come antagoniste e non come elementi di un unica soluzione, la gestione della conoscenza diventa un elemento importante per il mercato delle nuove tecnologie. Le prime implementazioni di soluzioni di gestione della conoscenza ebbero infatti risultati disastrosi, con circa il 50% dei progetti falliti. Solo alla fine degli anni novanta si è capita Pagina 4 di 22
5 l importanza della coesistenza all interno del processo del fattore umano e di quello tecnologico. Nonostante il progresso a livello teorico sul Knowledge Management, ancora il KM di seconda generazione non si è sviluppato come previsto. Questo ritardo è dovuto principalmente a due fattori che si riconducono ai due elementi che compongono la gestione della conoscenza: 1. Tecnologia: manca un vero sviluppo delle applicazioni tecnologiche orientate all interazione fra l uomo e la macchina; 2. Fattore umano: esistono ancora forti resistenze all interno dell azienda, soprattutto da parte del management che ha paura di perdere il proprio potere che si fonda sulla gestione del know-how aziendale. Se però si considera che la competitività aziendale si sta sempre più spostando verso la gestione della conoscenza, e che quest ultima sarà il vero fattore chiave di successo per le aziende, non si può che essere fiduciosi sulla continuazione del positivo trend che il Knowledge Management ha intrapreso. Pagina 5 di 22
6 1. Il knowledge Management Dopo dieci anni dalla comparsa della prima conferenza realizzata sul tema del Knowledge Management, ancora non ne è stata trovata una definizione chiara e precisa. Gartner Group dichiara che il KM promuove un approccio integrato per identificare, catturare, recuperare, condividere, e valutare tutto il patrimonio informativo presente in un azienda. Questo patrimonio informativo include i database, documenti, le procedure ma anche le competenze e l esperienza presente nella testa dei singoli che vi lavorano. Alcuni, invece, considerano che lo scopo consiste nell'incrementare la competitività aziendale attraverso una gestione del processo più consapevole e controllata. In un'azienda dove il KM funziona bene, i lavoratori condividono le conoscenze provate valide dall'esperienza e il Know How che hanno ottenuto sul lavoro contribuendo così a incrementare la produttività e la competitività 1. Secondo MATE, il Knowledge Management è un processo composto da diversi step, collegati tra loro, nei quali sono rilevanti gli aspetti tanto tecnologici quanto umani: 1. Identificazione e acquisizione: non tutte le informazioni sono importanti e/o strategiche per l azienda, quindi è necessaria una prima cernita per acquisire solamente quelle ritenute necessarie e per evitare il cd. infoglut; 2. Organizzazione e raccolta: bisogna rendere disponibile la conoscenza tutte le volte che è necessaria e a chi ne ha bisogno. Facilitare la ricerca permette di far percepire a tutti gli utenti il valore dell informazione e della sua gestione efficiente e razionale e incentiva l alimentazione dei sistemi con nuova informazione; 3. Internalizzazione: una volta che l utente ha a disposizione l informazione deve essere in grado di generare nuova conoscenza per ricominciare il ciclo. 1 Inumaru K., "La dimensione della conoscenza nella gestione dei processi" in "Il governo dei processi", Guerrini e Associati 2001, p. 47. Pagina 6 di 22
7 2. Lo scenario economico Il Knowledge Management è ritenuto a tutti gli effetti molto importante per la competitività aziendale. Si prevede che il suo valore a livello mondiale raddoppierà nei prossimi tre anni. Se le previsioni verranno rispettate, si potrà registrare un CAGR del 28% nel quinquennio che si chiuderà con il In base alle diverse interpretazioni fatte dai ricercatori che portano a definizioni più o meno ampie di quanto censito come Knowledge Management, si segnalano differenti valori assoluti. Nonostante ciò, è importante sottolineare come i diversi analisti siano concordi nel valutare la crescita del mercato, a conferma del crescente valore che le aziende stanno assegnando ad applicazioni di KM. Nel 2002, il valore mondiale del KM è stato superiore ai 3 miliardi di dollari con una crescita del 20% circa rispetto all anno precedente. Si stima nel 2006 il KM raggiungerà un valore di quasi 10 miliardi di dollari (9,96 miliardi di $). Figura 1 Knowledge Management nel mondo Elaborazione MATE su dati IDC Valori in miliardi di dollari Pagina 7 di 22
8 In Europa la situazione è altrettanto rosea, e si prevede una crescita sostenuta fino al Se così accadrà, si raggiungerà un CAGR europeo intorno al 24, dato elevato ma leggermente inferiore alla media mondiale che si attesta sul 28%. Da notare come l incidenza dell Europa sul totale del mercato mondiale sia molto elevata, sfiorando il 40% (dato molto elevato se paragonato ad altri mercati del ICT mondiale). Figura 2 Knowledge Management in Europa Elaborazione Mate su dati IDC Valori in miliardi di dollari Una motivazione a questa elevata incidenza europea è stata proposta da uno studio del Cepis (Council of European Professional Informatics Societies) 2, secondo il quale in Europa ci sono delle particolari caratteristiche che rendono il KM determinante all interno dell azienda. Secondo l analisi effettuata ci sono due grandi peculiarità che rendono l Europa particolarmente indicata per la proliferazione del Knowledge Management: 2 Knowledge Management e Information Technology, Vol.III, no. 1, Febbraio Pagina 8 di 22
9 1. La presenza di culture diverse ed in particolare la differenziazione linguistica porta ad un aumento di complessità nell informazione, rendendo necessaria una gestione più oculata della conoscenza; 2. La grande importanza della dimensione sociale, che attribuisce al KM un ruolo centrale nel permettere una conoscenza diffusa ai diversi livelli aziendali. Un altro studio effettuato da Bain & Company 3 conferma come l Europa sia più interessata al Knowledge Management rispetto alle aziende statunitensi. In questo caso si è analizzato il tasso di utilizzo di strumenti di management nelle aziende di tutto il mondo. E risultato che le aziende asiatiche sono le più inclini a soluzione di KM con un tasso di penetrazione pari al 75%. Subito a seguire si pongono le imprese europee con un tasso pari al 70%. Molto distaccate, invece, risultano quelle nord americane (USA/Canada) con solo il 52%, tasso molto vicino a quello delle sud americane (51%) Il ruolo critico del Knowledge Management Il Knowledge Management sta diventando sempre più importante a livello aziendale. Questa sua maggior importanza è dovuta a diversi fattori quali: 1. Il sempre più massiccio utilizzo di nuove tecnologie (Internet in primis) ha provocato un aumento esponenziale della quantità e qualità di informazione generata sia all interno dell azienda sia al suo esterno; 2. Data la maggior velocità di circolazione della conoscenza e quindi di una sua maggiore velocità di aggiornamento, molte informazioni risultano velocemente obsolete; 3. Il campo della competizione si sta spostando e focalizzando sempre di più sul knowhow aziendale; 3 Si noti come le aziende analizzate da Bain & Cuneo siano le large corporate e le multinazionali. Questo porta ad un dato significativo per dimostrare le differenze culturali che portano all adozione del KM nelle diverse aree del mondo, ma i dati di penetrazione sono assolutamente fuorvianti rispetto a quelli italiani, dove il sistema industriale è basato sulla PMI. Pagina 9 di 22
10 4. Le imprese stanno puntando maggiormente sull internazionalizzazione. Questo provoca una dispersione geografica dei centri di generazione/utilizzo della conoscenza; 5. Tutto il ciclo produttivo (dalla ricerca e sviluppo fino alla commercializzazione) procede più velocemente e così si assiste ad un accorciamento del ciclo di vita del prodotto I problemi nella ricerca dell informazione Dai fattori precedentemente citati si capisce come l azienda sia tempestata di informazioni che devono essere gestite. Tutta questa conoscenza che entra nell impresa può provocare un ingolfamento di informazioni o più precisamente il problema dell Infoglut. Secondo un analisi di Forrester Research del Giugno 2002 i knowledge worker 4 spendono buona parte del loro tempo lavorativo alla ricerca di documentazione archiviata chissà dove o chissà come. Questo è dovuto dalla presenza di dati non strutturati, difficilmente indicizzabili, ma anche alla disponibilità di sistemi non adeguati rispetto alle esigenze. Come si nota dalla Figura 3, il tempo impiegato nella ricerca delle informazioni è per la metà del campione superiore a 2 ore al giorno e per il 14% supera addirittura metà giornata lavorativa. 4 Con il termine Knowledge worker si intendono tutti i lavoratori che gestiscono, utilizzano, elaborano e creano conoscenza e informazioni. Pagina 10 di 22
11 Figura 3 Tempo impiegato nella ricerca delle informazioni Meno di 2 ore 49% 2/4 ore 37% Più di sei ore 2% 4/6 ore 12% Fonte: Forrester Research Dalla stessa analisi è risultato che sono due gli elementi della gestione dell informazione dai quali scaturisce questa perdita di efficienza a livello aziendale: 1. La volatilità dei dati; 2. Gli strumenti di ricerca poco efficienti. Il primo elemento conferma come le informazioni che entrano in azienda sono molte e diversificate, e come la conoscenza diventi presto obsoleta. Il secondo, invece, rappresenta un problema più complesso e riguarda in maniera specifica la tecnologia. Sembrerebbe che la tecnologia non sia ancora sufficientemente preparata per affrontare il problema della gestione della conoscenza, che sia ancora lontana da aver raggiunto un livello soddisfacente di iterazione uomo-macchina. Pagina 11 di 22
12 Figura 4 Maggiori ostacoli incontrati nella ricerca Volatilità dei dati 35% Accesso negato 8% Indisponibilità info 11% Strumenti di ricerca poco efficaci 28% Mancanza di competenze 3% Non so 15% Fonte: Forrester Research 3. La situazione in Italia Per analizzare la situazione italiana MATE ha realizzato una ricerca su di un campione composto da 400 aziende medio-grandi, dai 50 ai 1000 addetti, stratificate, per dimensione, area geografica e settore, secondo la popolazione industriale nazionale 5. Innanzitutto si è registrato il livello di penetrazione del Knowledge Management nelle aziende italiane. Per l 8% il progetto è già presente mentre per il 4% sta per essere implementato a breve (per il 3% è già work in progress ). Da segnalare come ancora il 7% delle imprese intervistate non ne conosce il termine. 5 Secondo i dati pubblicati dall'ultimo censimento ISTAT. Pagina 12 di 22
13 Figura 5 - Progetto Knowledge Management No 81% Sì, il progetto partirà a breve 1% Sì, stiamo realizzando un progetto 3% Sì, il progetto è già operativo 8% Non conosce il significato del termine 7% Fonte MATE A differenza di altre applicazioni ITC, il Knowledge Management non è correlato alla dimensione aziendale, quindi non esiste particolare relazione tra il numero di addetti presenti in azienda e l adozione di soluzioni per la gestione della conoscenza. Questo dato conferma come ormai l informazione sia un elemento importante per chiunque, e non solo per le grandi aziende. Se si considerano le imprese che utilizzano soluzioni di Knowledge Management, le principali motivazioni al suo utilizzo sono state: Continui aggiornamenti nella documentazione tecnica di prodotto (per il cliente e per la forza vendita); Dispersione delle informazioni; Necessità di non dipendere dalle competenze di specifiche persone nel core business; Incremento della complessità aziendale; Implementazione di sistemi CRM. Pagina 13 di 22
14 Da questi risultati si evince come la crescita della conoscenza in generale, delle tipologie con cui si ottiene e la sua elevata obsolescenza siano elementi determinanti per l adozione di soluzioni di Knowledge Management. Inoltre la gestione dell informazione generata sia all interno che all esterno dell azienda deve essere alla portata di tutti e non dipendere esclusivamente dalle competenze di specifiche persone vicine al core business. Figura 6 Fattori di scelta rilevanti Implementazione CRM Incremento complessità aziendale Indipendenza dal core business Dispersione delle informazioni Aggiornamenti doc. tecnica di prodotto POCO RILEVANTE MOLTO RILEVANTE Fonte MATE Altro elemento di interesse è il basso valore registrato dalla possibilità di implementare sistemi di CRM, risultato che conferma ancora come la conoscenza sia orientata all interno dell azienda stessa e non verso l esterno. Pagina 14 di 22
15 Figura 7 - Aree coinvolte Risorse umane Finanziaria Engineering - produzione Commerciale POCO RILEVANTE MOLTO RILEVANTE Fonte MATE Per quanto riguarda le aree coinvolte, è la relazione con il proprio mercato/cliente ad esigere la maggior attenzione: il commerciale ha un coinvolgimento molto rilevante nel progetto, nonostante l integrazione con il CRM sia bassa. Conoscere e gestire le informazioni sul cliente è importante per definire politiche commerciali e di marketing e controllarne le successive attuazioni. La relazione con il cliente e la sua gestione sono presenti ma non sempre sono gli elementi determinanti un investimento in KM. Un altra parte molto importante del KM è la metodologia di catalogazione dei documenti. Attraverso poi questo procedimento si determina anche la conseguente metodologia di ricerca. Come era possibile immaginare, la catalogazione attraverso metadati è quella più utilizzata, mentre tipologie più evolute come una catalogazione automatica con suoni e immagini è poco diffusa (meno di un azienda su 10), come pure la catalogazione automatica con creazione automatica di link. Pagina 15 di 22
16 Figura 8 Strumenti di catalogazione documenti Black e white list 30% Automatica con Automatica con suoni e immagini creazione 8% automatica link 8% Metadati 54% Fonte MATE I risultati della Figura 9 sono correlati ai risultati presentati in precedenza. Infatti, come già anticipato, in base alla catalogazione si determina il metodo di ricerca dei documenti. E infatti la ricerca su parole chiave (metadati) ottiene il valore più alto (oltre l 80%). Pagina 16 di 22
17 Figura 9 Tipologia motore di ricerca Con capacità semantiche Ricerca su file compressi Di tipo full text Basato su parole chiave (metadati) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Fonte MATE Dopo aver visto le caratteristiche delle soluzione di KM implementate, è utile considerare le difficoltà incontrate nell implementazione stessa. Pagina 17 di 22
18 Figura 10 Difficoltà incontrate Training sull'utilizzo delle applicazioni Risultati al di sotto delle aspettative Le resistenze culturali I costi superiori al previsto La difficoltà nel misurare il ritorno dell'investimento Tempi eccessivamente lunghi La complessità del progetto 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 Fonte MATE Solo due risposte hanno avuto una valutazione superiore a tre su cinque, e precisamente i tempi eccessivamente lunghi (3,1 su 5) e la complessità del progetto (3,2 su 5). Motivazioni economiche non sono in primo piano, e i costi superiori al previsto si classificano in quarta posizione con un valore basso (2,6 su 5). Da notare come la resistenza culturale non abbia avuto un punteggio alto, anzi si è posizionata nel penultimo posto dell infausta classifica Chi ancora non ha avviato un progetto di KM Dalla ricerca è emerso come oltre i quattro quindi del campione (l 81%) non hanno ancora implementato soluzioni di Knowledge Management, mentre esiste un non trascurabile 7% che non conosce il significato del termine. Capire le ragioni di quanti, pur conoscendo il KM, ancora non hanno deciso l investimento ha altissima rilevanza sia per prevedere il futuro andamento del mercato e per identificare le leve che potranno essere utilizzate per sensibilizzare un mercato dal potenziale elevato. Come si evince dalla Figura 11, ben il 49% delle aziende intervistate non ha ancora preso in considerazione l investimento in KM. Mentre un 40% non trova nessun valore Pagina 18 di 22
19 per l azienda. Da questi dati si può ben capire come il problema della gestione della conoscenza non sia ancora entrato a far parte della maggioranza delle vision aziendali. Figura 11 Ragioni di freno Non troviamo alcun valore per la nostra azienda 40% Altro 11% Non abbiamo ancora preso in considerazione 49% Fonte MATE Interessante è stato capire il punto di vista dell offerta. Per questo si è domandato ad un campione di circa 600 software house (segmentato in base all importanza che il mercato stesso riconosce agli operatori) come considerano il livello di maturità del mercato del Knowledge Management. Pagina 19 di 22
20 Figura 12 Livello di maturità del mercato Italia Top 165 Milano 0% 20% 40% 60% 80% 100% Sviluppo Maturità Declino Fonte MATE Base Italia Per la maggioranza assoluta del campione il mercato della gestione della conoscenza è in sviluppo e crescerà considerevolmente nei prossimi anni. Pagina 20 di 22
21 4. Raccomandazioni finali La crescente complessità aziendale e competizione renderà sempre più necessari e strategici progetti di KM: la gestione della conoscenza avrà un peso crescente tra le variabili critiche per il successo in molti settori. Affinché l impatto dell investimento sia quello sperato, un progetto di KM dovrà coinvolgere anche l'organizzazione e non limitarsi al mero ambito tecnologico. Attribuire un ruolo principale all IT, a scapito dell adeguamento dei processi organizzativi che si vogliono migliorare attraverso un progetto di KM è errore tipico di molte applicazioni informatiche che il KM ha abbastanza puntualmente replicato: è necessaria un'accurata analisi per identificare le aree aziendali più coinvolte e che possono trarre i maggiori benefici, per coinvolgerle in maniera adeguata. La gradualità è uno dei fattori chiave per il successo del progetto. Le resistenze culturali degli utenti sono un problema che però non è senza soluzione: un adeguata azione di comunicazione interna unita a idonei incentivi possono neutralizzare la prima causa di insuccesso di un progetto di KM. Pagina 21 di 22
22 Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza di MATE - IT RESEARCH AND CONSULTING Copyright MATE - IT RESEARCH AND CONSULTING Fonte: Osservatorio Net Economy - Commercio Elettronico Italia - MATE
L IT a supporto della condivisione della conoscenza
Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliSTAKEHOLDER ENGAGEMENT
STAKEHOLDER ENGAGEMENT IN BREVE E-quality Italia S.r.l. Via Mosca 52-00142 Roma T 0692963493, info@equality-italia.it, http://www.equality-italia.it Indice 1. Il problema 3 2. Stakeholder Engagement in
DettagliDIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato
Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE
DettagliGRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL
GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.
DettagliLe effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi
Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliSysAround S.r.l. L'efficacia delle vendite è l elemento centrale per favorire la crescita complessiva dell azienda.
Scheda Il CRM per la Gestione delle Vendite Le organizzazioni di vendita sono costantemente alla ricerca delle modalità migliori per aumentare i ricavi aziendali e ridurre i costi operativi. Oggi il personale
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliRisparmiare innovando
GIANLUCA VAGLIO Risparmiare innovando La tecnologia come strumento di risparmio 2011 Gianluca Vaglio www.gianlucavaglio.net Avvertenze legali AVVERTENZE LEGALI Copyright 2011 Gianluca Vaglio. La presente
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliIl CRM per la Gestione del Servizio Clienti
Scheda Il CRM per la Gestione del Servizio Clienti Le Soluzioni CRM aiutano le aziende a gestire i processi di Servizio e Supporto ai Clienti. Le aziende di Servizio stanno cercando nuove modalità che
DettagliSURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI
ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliComunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925
Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione
DettagliManagement Game 2011
Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliConfiguration Management
Configuration Management Obiettivi Obiettivo del Configuration Management è di fornire un modello logico dell infrastruttura informatica identificando, controllando, mantenendo e verificando le versioni
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliREALIZZARE UN MODELLO DI IMPRESA
REALIZZARE UN MODELLO DI IMPRESA - organizzare e gestire l insieme delle attività, utilizzando una piattaforma per la gestione aziendale: integrata, completa, flessibile, coerente e con un grado di complessità
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliBCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI
BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare
DettagliStrategie su misura per la tua azienda
Strategie su misura per la tua azienda www.topfiidelity.it www.topfidelity.it LA FIDELIZZAZIONE Uno degli obiettivi che ogni azienda dovrebbe porsi è quello di fidelizzare la clientela. Il processo di
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliPer migliorare le performance aziendali
Per migliorare le performance aziendali L implementazione di un nuovo sistema informatico costa in media $20m. E possibile avere un ritorno degli investimenti in cinque anni? Quando l investimento raggiunge
DettagliSDA Bocconi School of Management Dimensioni di complessità aziendale e valore dei Sistemi Informativi. Severino Meregalli, Gianluca Salviotti
SDA Bocconi School of Management Dimensioni di complessità aziendale e valore dei Sistemi Informativi Severino Meregalli, Gianluca Salviotti SDA Bocconi School SAP of Bozza of Management per la discussione
DettagliWorkflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale
Workflow grafico Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Considerazioni Il mercato ANALISI - CONSIDERAZIONI
DettagliLa CSR in Italia. Alcune tendenze in atto
La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,
DettagliSistemi e Modelli per la Gestione delle Risorse Umane a supporto della Direzioni Personale
GESTIONE RISORSE UMANE Sistemi e Modelli per la Gestione delle Risorse Umane a supporto della Direzioni Personale Consulenza Aziendale in Ambito HR Integrazione Dati ed Analisi Multidimensionali Software
DettagliInnovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014
Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliSettori di attività economica
ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,
DettagliCapitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliPerfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI
Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale
DettagliInsurance Report. Dicembre 2013 a cura di Andrew Lawford
Insurance Report Dicembre 2013 a cura di Andrew Lawford Lo studio è frutto di una ricerca indipendente, gli emittenti di strumenti di investimento e le aziende menzionate nell analisi non corrispondono,
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliL ergonomia dei sistemi informativi
Strumenti non convenzionali per l evoluzione d Impresa: L ergonomia dei sistemi informativi di Pier Alberto Guidotti 1 L ergonomia dei sistemi informativi CHI SONO Pier Alberto Guidotti Fondatore e direttore
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliIl Customer Relationship Management nelle Istituzioni Finanziarie Europee
Il Customer e Il Customer Contenuti marketing e per le per il CRM 2 Il Customer I punti principali: L attività bancaria sta sperimentando una serie di profondi mutamenti a causa dell accentuarsi delle
DettagliLe Pro Loco e il Web. In collaborazione con
Le Pro Loco e il Web In collaborazione con Il modo in cui le Pro Loco si presentano, pensano, agiscono, si comportano, comunicano e forniscono i propri servizi ha un impatto sul modo in cui le Pro Loco
DettagliIl CIO del futuro Report sulla ricerca
Il CIO del futuro Report sulla ricerca Diventare un promotore di cambiamento Condividi questo report Il CIO del futuro: Diventare un promotore di cambiamento Secondo un nuovo studio realizzato da Emerson
DettagliOFFERTA FORMATIVA PER OCCUPATI
OFFERTA FORMATIVA PER OCCUPATI I corso elencati di seguito sono GRATUITI per gli aventi diritto alla dote occupati, vale a dire per i lavoratori occupati residenti o domiciliati in Lombardia con rapporto
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliPrevindai - Giornata della Previdenza
Previndai - Giornata della Previdenza Milano, 17 maggio 2013 Lucidi a supporto dell intervento di Giuseppe Corvino Rendimenti GS dal 1993 ad oggi Rendimenti GS dal 2000 ad oggi Rendimento della gestione
DettagliGrazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12%
Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% CASE STUDY TM ( Re ) discover Simplicity to Guarantee Application Performance 1 Gli
DettagliProgramma di attività Linee Guida
Programma di attività Linee Guida SEZIONE INFORMATION TECHNOLOGY Augusto Coriglioni Il Lazio e Roma : Il nostro contesto Nel Lazio Industria significa in larga misura Manifatturiero; a Roma, Servizi; Complementarietà
DettagliVia Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.
Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...
Dettaglivendite Come organizzare le informazioni Il Customer Relationship Management nelle Istituzioni Finanziarie Europe
Premessa Analisi dei progetti di Customer Il Customer Il data base per il marketing e per le : Come organizzare le informazioni Più di un terzo delle istituzioni non inserisce ancora in un unico data base
DettagliAUMENTARE I CONTATTI E LE VENDITE CON UN NUOVO PROCESSO: LEAD ADVANCED MANAGEMENT
AUMENTARE I CONTATTI E LE VENDITE CON UN NUOVO PROCESSO: LEAD ADVANCED MANAGEMENT Obiettivi Incrementare i contatti (lead) e quindi le Vendite B2B attraverso l implementazione di un nuovo processo che
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliInformazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN
Informazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN 2 Principali argomenti trattati Le funzioni del Business Plan Come scrivere un Business Plan La struttura del Business Plan I fattori di successo
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliINNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE
INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE OD&M Consulting è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione delle persone e nella progettazione di sistemi
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliISO 9001:2015 e ISO 14001:2015
TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliINCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ
INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione
DettagliComparazione dei Risultati dell Indagine
Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliScheda. Il CRM per la Gestione del Marketing. Accesso in tempo reale alle Informazioni di rilievo
Scheda Il CRM per la Gestione del Marketing Nelle aziende l attività di Marketing è considerata sempre più importante poiché il mercato diventa sempre più competitivo e le aziende necessitano di ottimizzare
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliDalle pari opportunità alla partecipazione protagonista
Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Indice Obiettivi della ricerca Caratteristiche socio demografiche del campione I risultati della ricerca Percezione della discriminazione di Esperienze
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliArca Strategia Globale: i nuovi fondi a rischio controllato
Arca Strategia Globale: i nuovi fondi a rischio controllato Risponde: Federico Mosca, Responsabile Absolute Return I tre Fondi Nella nostra gamma prodotti, i fondi che adottano la metodologia di investimento
DettagliIL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI
IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni
DettagliRapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013
Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question
DettagliEVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA
http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità
DettagliTorreBar S.p.A. Svolgimento
TorreBar S.p.A. Svolgimento 2. Partendo dalle informazioni sopra esposte, si costruisca la mappa strategica specificando le relazioni di causa effetto tra le diverse prospettive della BSC. Azioni Crescita
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliParimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.
Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.
DettagliGUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni
GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3
DettagliLa gestione delle relazioni con il mercato
La gestione delle relazioni con il mercato Definizione di CRM Esistono molte definizioni di Customer Relationship Management; ma quella più efficace, probabilmente, risiede proprio nel suo acronimo: gestire
DettagliLEAD GENERATION PROGRAM
LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation
DettagliPercorsi per l Innovazione L Innovazione come vantaggio competitivo: metodi, strumenti e tecniche per promuovere l Innovazione in Azienda
Percorsi per l Innovazione L Innovazione come vantaggio competitivo: metodi, strumenti e tecniche per promuovere l Innovazione in Azienda Perchè innovare Innovare significa acquisire la capacità di adattarsi
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliSoftware per Helpdesk
Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella
DettagliLa Guida per l Organizzazione degli Studi professionali
La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali Gianfranco Barbieri Senior Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente dell Associazione Culturale Economia e Finanza gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliINDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo
INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard
Dettagli