principio di destinazione l imposizione avviene al passaggio della frontiera (dogana) Fino al 1993 come per i paesi extra UE
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1 IVA in Europa Commercio con paesi extra UE principio di destinazione l imposizione avviene al passaggio della frontiera (dogana) Commercio con paesi UE fino al 1993: Fino al 1993 come per i paesi extra UE Dopo il 1993 (mercato unico: abolizione controlli doganali) Definito un Regime definitivo di tassazione (non ancora applicato) In pratica esiste un Regime transitorio di tassazione tuttora vigente (prorogato ripetutamente) 60
2 Regime definitivo di tassazione all'interno della UE: Principio di origine imposta afferisce al Paese produttore. Il Paese consumatore può tassare con l aliquota nazionale solo il VA realizzato all interno del Paese. Problemi: distorsioni da differenziazione di aliquota attribuzione del gettito al paese produttore VS natura iva (imposta sul consumo) Soluzioni: armonizzazione delle aliquote fiscali per evitare distorsioni nei flussi commerciali stanza di compensazione per assegnare tutto il gettito al paese in cui il bene è consumato organi europei in materia tributaria vs autonomie nazionali il sistema non è mai entrato in vigore 61
3 Regime transitorio di tassazione all'interno della UE Acquisti effettuati da soggetti IVA (imprese): principio di destinazione con reverse charge (=operazioni non imponibili) L esportatore vende senza caricare IVA (reverse charge) l impresa acquirente (importatore) non paga l IVA al momento dell acquisto L importatore applica la reverse charge (inversione contabile): ZERO IVA SU ACQUISTI (si registra contemporaneamente l IVA tra gli acquisti e le vendite in modo da neutralizzare il versamento) quando i beni saranno venduti sul mercato sarà applicata l IVA nazionale vigente (graverà sul valore pieno perché iva a credito = 0) le dogane vengono sostituite dallo scambio di informazioni tra le amministrazioni finanziarie dei due paesi sull identità di cedente/acquirente soggetti non passivi d'imposta ovvero i consumatori: principio di origine Eccezione: acquisto di mezzi di trasporto e vendite per corrispondenza per cui vale il principio di destinazione (senza dogane). Ratio: tutelare autonomia impositiva minimizzando acquisti transfrontalieri 62
4 Esempio: regime transitorio 2 paesi: A, B con t A =10% e t B =20% l'impresa α produce in A un bene del valore di 200 l'impresa β acquista da α e produce in B un valore aggiunto di 100. Valore finale = 300 Paese A: Impresa α IVA a credito = 0; IVA a debito = 0; IVA da versare = TA = 0; p I = 200 Paese B: impresa β allo scambio acquista senza IVA: IVA a credito = 0 Quando l impresa β vende il bene finale ( 300): IVA a debito = 60; IVA da versare= 60; p F = 360; T B = 60 (bene finale) 63
5 Frodare l IVA in scambi intra-ue 64
6 ITALIA 1 non versa l IVA su vendite = 18 ITALIA 2 vende a valore 95 prezzo di vendita = 95*1,2 = 114. IVA da versare = = 1 cioè chiede in detrazione l IVA (=18) pagata sugli acquisti MA NON VERSATA DA ITALIA1 65
7 ITALIA1 acquista beni da un fornitore comunitario DE. Nella fattura di acquisto non è esposta l IVA (regime transitorio, reverse charge). ITALIA1 quindi non ha IVA a credito. ITALIA1 vende sul territorio nazionale ad un valore inferiore a quello di acquisto (90<100), e fattura a ITALIA2 applicando l IVA (20%). Pur vendendo in perdita da un punto di vista economico, ITALIA1 incassa 108, cioè più dell esborso effettuato in sede di acquisto (100) ITALIA1 NON effettua alcun versamento dell IVA dovuta (18) e realizza un guadagno pari alla differenza tra il prezzo di vendita comprensivo di IVA (108) e il prezzo di acquisto (100) ITALIA2 rivende il bene a valore 95 (COMUNQUE MENO DEL VALORE INIZIALE 100). Prezzo di vendita = 95*1,2 = 114 Paga IVA = IVA su vendite = 95*0,2 90*0,2, cioè porta in detrazione l IVA che ITALIA1 non ha mai versato allo Stato. ITALIA2 consegue un notevole vantaggio concorrenziale, potendo immettere sul mercato la merce ad un prezzo (114) considerevolmente inferiore a quello normalmente praticato dagli altri operatori (100*1,2=120) 66
8 Lo Stato italiano: Non incassa l IVA da ITALIA1 (pari a 18 se il prezzo di vendita è 90) Paga un rimborso IVA di 18 a ITALIA2 ITALIA1 è tipicamente un interposto, un prestanome: ha generalmente natura giuridica di società di capitali (società a responsabilità limitata) con capitale minimo è spesso amministrato da persone nullatenenti opera in maniera esclusiva o prevalente con operatori comunitari effettua acquisti intracomunitari di importi notevoli concentrati in un arco temporale ristretto (generalmente mesi) i redditi dichiarati dai soci in annualità precedenti fanno ipotizzare una capacità finanziaria non idonea a poter effettuare investimenti consistenti non è dotato né di locali idonei all esposizione od al commercio dei beni né di collaboratori, necessari all interno di una struttura commerciale. 67
9 VAT gap: evasione dell IVA nell EU Study to quantify and analyse the VAT Gap in the EU Member States (2015 report) top-down methodology, based on national accounting. It maps information on standard, reduced rates and exemptions onto data available on final and intermediate consumption, as well as gross fixed capital formation, from national accounts Informal economy? Bottom-up approach? 68
10 69
11 I trend temporali mostrano che il VAT gap non è cambiato molto dal 2008 al 2013 (Figura 2,2) 70
12 SCIENZA DELLE FINANZE IRAP (cap.5 Artoni, cap.9 Bosi-Guerra) Ludovico Carrino Ludovico Carrino
13 IRAP Imposta Regionale sulle Attività Produttive Introdotta nel 1998, ministro Vincenzo Visco Decentramento fiscale: maggior potere tributario alle regioni, che possono variare l aliquota e le modalità di applicazione Presupposto: esercizio abituale di un attività organizzata, diretta alla produzione o allo scambio di beni o servizi Soggetti passivi IRAP: Soggetti passivi IRES Società di persone Esercenti arti e professioni (lavoratori autonomi) Organi e amministrazioni dello stato, regioni, province, comuni ed enti pubblici I contribuenti minimi sono esclusi dall IRAP 72
14 Base imponibile IRAP Base imponibile: valore aggiunto netto definito come: valore della produzione costi della produzione Valore della produzione: ricavi (valore beni venduti) + variazione delle scorte + lavori in corso Costi della produzione: acquisti di materie prime, beni intermedi e di consumo, costi di ammortamento dei beni di investimento, costi di locazione BI = Ricavi + Δscorte acquisti ammortamenti I beni di investimento si detraggono solo per la quota ammortizzata Il costo del lavoro non si detrae Il «cuneo fiscale» e l impatto dell IRAP sul costo del lavoro 73
15 Altro modo per definire la base imponibile: il valore aggiunto netto è la somma delle remunerazioni dei fattori produttivi BI = Profitti (remun. capit. Rischio) + + interessi passivi (remun. capit. Prestito) + + salari (e stipendi) (remun. capit. umano) Unendo le due definizioni di BI ricaviamo la definizione di profitto: profitto=ricavi + Δscorte acquisti ammortamenti - interessi passivi salari 74
16 Ricapitolando profitto=ricavi + Δscorte acquisti ammortamenti - interessi passivi salari BI IRAP = Ricavi + Δscorte acquisti ammortamenti BI IRAP = Profitti (remun. capit. rischio) + + interessi passivi (remun. capit. prestito) + + salari (e stipendi) (remun. capit. umano) 75
17 Quanto e dove si paga l IRAP Aliquota di base: 3,9% banche e assicurazioni (4,65%), settore agricolo (1,9%). Le Regioni variare l'aliquota base in diminuzione fino a zero o in aumento fino ad un massimo di 0,92 punti percentuali e differenziarla per settori e categorie (autonomia tributaria) Territorialità dell imposta L'imposta è dovuta alla Regione nel cui territorio è realizzata la produzione del valore aggiunto Se un soggetto opera in più regioni il valore aggiunto è ripartito tra le diverse regioni in proporzione dell'ammontare delle retribuzioni del personale operante nelle varie regioni (possibili distorsioni) 76
18 Esempio Base imponibile IRAP: Valore aggiunto di tipo «reddito netto» con riferimento «reale» BI = ricavi (valore vendite) + Δ Scorte - acquisti materie prime acquisti intermedi - ammortamenti beni investimento BI = Profitti (remun. capit. rischio) + + interessi passivi (remun. capit. prestito) + + salari (e stipendi) (remun. capit. umano) Impresa A Impresa B Impresa C Ricavi Acquisti intermedi Salari Profitti Imponibile IRAP
19 Criticità dell IRAP IRAP è dovuta anche dalle imprese in perdita Non è un imposta sui profitti bensì sul valore aggiunto netto, che può essere positivo anche con profitti negativi IRAP equipara impresa e lavoro autonomo La validità del presupposto dell organizzazione (di capitale e di manodopera) è discutibile per alcune tipologie di lavoro autonomo IRAP grava sulle remunerazioni dei fattori produttivi (profitti, salari, interessi passivi): CUNEO FISCALE Salari aumenta il costo del lavoro Interessi passivi aumenta il costo degli investimenti 78
20 Deduzioni IRAP, novità incluse A favore delle piccole imprese: 8000 per imprese con imponibile < Altre deduzioni per imprese individuali, liberi professionisti Deduzioni legate al costo del lavoro, finalizzate ad incentivare l impiego di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Già esistevano deduzioni di parte del costo del lavoro determinato, indeterminato, femminile, giovanile Dalla dichiarazione 2016 (quindi l IRAP del 2015) si può detrarre integralmente dalla base imponibile l intero costo del lavoro a tempo indeterminato Deduzione completa del costo dei lavoratori disabili, apprendisti, di ricerca e sviluppo. Queste deduzioni hanno cambiato la natura dell IRAP, originariamente prevista come prelievo sulla remunerazione di tutti i fattori produttivi impiegati dall impresa 79
21 IRAP vs IVA IRAP Base imponibile: reddito netto Riferimento: reale Metodo di applicazione: base da base Aliquota: uniforme ma differenziata per regioni Settori: tutti Tassazione scambi internazionali: principio origine IVA Base imponibile: consumo Riferimento: finanziario Metodo di applicazione: imposta da imposta Aliquota: differenziata per beni Settori: tutti esclusa PA Tassazione scambi internazionali: principio destinazione (transit.) 80
22 Esercizio: basi imponibili IVA e IRAP Ricavi 200 Materie prime 80 Retribuzioni tempo indeterminato 40 Interessi passivi 30 Variazione scorte -10 Beni di investimento 30 Ammortamenti 10 Profitti 30 Base imponibile per IVA «consumo» (base da base) BI IVA = R-Mat-Investimenti = = 90 BI IRAP = R+ΔS-Mat-Amm = = 100 BI IRAP,2015 = R+ΔS-Mat-Amm-Retr= = 60 81
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