LA SITUAZIONE ENERGETICA IN PROVINCIA DI BELLUNO

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1 LA SITUAZIONE ENERGETICA IN PROVINCIA DI BELLUNO

2 ARPAV Dipatimento Povinciale di Belluno Pogetto e ealizzazione Sevizio Sistemi Ambientali Rodolfo Bassan Mico Pollet pag. 2

3 Intoduzione L Unione Euopea ha fissato l obiettivo di affontae i poblemi dell enegia, sia sotto il pofilo della sostenibilità e dei gas sea che della sicuezza degli appovvigionamenti e della dipendenza enegetica, accescendo anche la sua competitività attaveso la ealizzazione di un mecato inteno puntando sull investimento nelle nuove tecnologie a emissione zeo. La poduzione dell enegia è in massima pate esponsabile dell'inquinamento atmosfeico è all'oigine dell'80% di tutte le emissioni di gas sea nell'ue ed è itenuta alla base dei cambiamenti climatici. Pe questo il Consiglio Euopeo nella iunione dell 8-9 mazo 2007 ha sottolineato l impotanza di aggiungee l obiettivo stategico di limitae l incemento della tempeatua media della supeficie della tea al di sotto dei 2 C ispetto ai livelli pe-industiali. L Unione si è unilatealmente impegnata a idue le emissioni del 20% ispetto alle quote del 1990 ento il 2020 con la pospettiva di una ulteioe diminuzione sino al 60-80% al Tale obiettivo si colloca in un quado più ampio della nuova politica euopea che compende: il aggiungimento di un ispamio enegetico del 20% al 2020 ispetto ai consumi pevisti; il aggiungimento di una quota di fonti innovabili del 20% al 2020 ispetto ai consumi complessivi compendente l impiego del 10% di biocombustibili nel settoe taspoti. Pe conseguie tali obiettivi stategici l Unione Euopea ha deciso di idue le emissioni di CO 2, sia favoendo la tansizione veso una cescita di poduzione a basse emissioni sia con il miglioamento dell efficienza enegetica. Quindi l impegno UE pe una iduzione ento il 2020 delle emissioni sea del 20% ispetto al livello del 1990 passa pioitaiamente pe il ispamio e l incemento stuttuale dell efficienza. La Commissione euopea pone la libealizzazione dei mecati, l intoduzione della concoenza, in paticolae nel settoe dell enegia elettica e del gas, la pomozione delle innovabili, ma sopattutto la ealizzazione di un sistema di eti integato ed adeguato non solo all inteno degli Stati membi, ma anche ta l Euopa e le pincipali aee teze fonitici come punto di patenza della politica enegetica e della ceazione del mecato inteno. Alla base di questo pocesso l'italia ha ecepito la Di. UE sul mecato inteno dell eletticità del 19 dicembe 1996 e la Di. UE sul mecato inteno del gas, del dicembe 1998, ispettivamente con il D.Lgs 16 mazo 1999, n. 79 e con il D.Lgs 23 maggio 2000, n I consumi di enegia pimaia in Italia si distinguono, ispetto a quelli degli alti paesi dell Unione, non solo pe il maggioe icoso a petolio e gas, ma anche pe la quota di fonti enegetiche innovabili leggemente più elevata sopattutto gazie al notevole appoto dell idoelettico. 7% 5% 9% 36% Gas natuale Podotti petolifei Fonti innovabili Impotazioni Combustibili solidi 43% Consumi enegetici pe fonte in Italia, anno 2007 (fonte ENEA) pag. 3

4 CAPITOLO 1 La povincia di Belluno - inquadamento geogafico e climatico Nel contesto della egione Veneto, la povincia di Belluno si inseisce in maniea del tutto paticolae, infatti la totalità del teitoio povinciale è situato in zona montana con un altitudine dei capoluoghi comunali compesa fa 218 e 1475 m s.l.m. Altitudine media Altitudine dei capoluoghi comunali (fonte allegato A del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412) I comuni della povincia di Belluno appatengono quasi totalmente alla zona climatica F in base alla classificazione della tabella dell allegato A del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, con l eccezione dei comuni di Lentiai, Limana, Tichiana e Vas che appatengono alla zona E a ipova di una situazione povinciale climaticamente sfavoevole. Gadi giono Classificazione dei comuni in base ai gadi giono dell allegato A del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 pag. 4

5 CAPITOLO 2 I consumi enegetici L andamento dei consumi enegetici povinciali è iassunto nella figua sottostante dove l ultimo dato disponibile pe il metano è il 2005 e pe la legna viene consideato come attuale il dato del ilevamento ARPAV elativo al Petolifei Metano Enegia elettica Legna Andamento dei consumi enegetici in ktep in povincia di Belluno (fonte Tena, Bollettino Petolifeo, Regione Veneto, ARPAV) Nell ambito locale i consumi totali sono ipotati nella sottostante figua; è da consideae che la pecentuale elativa alla legna compende esclusivamente il settoe domestico. 20% 17% 37% Petolifei Metano Enegia elettica Legna 26% Ripatizione pecentuale dei consumi in povincia di Belluno dati 2005 e legna 2006 solo settoe domestico (fonte Tena, Bollettino Petolifeo, Regione Veneto, ARPAV) pag. 5

6 2.1 I consumi di podotti petolifei A livello nazionale la domanda di podotti petolifei si è aggiata nel 2007 attono al 43% del totale con un decemento ispetto all anno pecedente di un 3.1% (appoto ENEA 2007). A livello locale tale valoe si discosta da quello nazionale attestandosi al 37%. L andamento locale indica un decemento complessivo negli ultimi anni. 90'000 80'000 70'000 60'000 50'000 40'000 30'000 Gasolio totale Benzina BTZ G.P.L. totale 20'000 10' Andamento consumi podotti petolifei in t in povincia di Belluno (fonte Bollettino Petolifeo) 90'000 80'000 70'000 60'000 50'000 40'000 30'000 20'000 10'000 Gasolio iscaldamento Gasolio autotazione Raffonto andamento consumi gasolio autotazione e iscaldamento in t in povincia di Belluno (fonte Bollettino Petolifeo) pag. 6

7 16'000 14'000 12'000 10'000 8'000 G.P.L. totale G.P.L. autotazione 6'000 4'000 2' Raffonto andamento consumi GPL totale e pe autotazione in t in povincia di Belluno (fonte Bollettino Petolifeo) Tali andamenti evidenziano pe il gasolio una situazione quasi stabile conseguenza di una leggea decescita dei consumi dovuti al iscaldamento che compensa la cescita della quota pe autotazione, mente pe la benzina un tend in diminuzione. Il consumo di GPL pe autotazione costituisce sempe una quota maginale e dopo il fote decemento dei pimi anni 2000 assume un andamento pessoché costante, mente si ileva una leggea cescita del GPL pe iscaldamento. 2.2 I consumi di gas metano La metanizzazione in povincia di Belluno è iniziata nel La pincipale azienda distibutice è BIM Gestione Sevizi Pubblici S.p.A. la cui ete cope 39 comuni anche se in qualcuno di questi non è attiva la distibuzione all utenza. Alte ditte fonitici sevono 4 comuni del basso feltino, alcune utenze del comune di Livinallongo del Col di Lana pe cui in totale i comuni attualmente aggiunti dalla ete sono 44. Inolte esistono alcune gandi utenze con fonitua popia. pag. 7

8 BIM Alti Comuni metanizzati in povincia di Belluno, anno 2008 (fonte BIM) L andamento dei consumi ilevato ha evidenziato pe la povincia di Belluno un tend di cescita dal 2002 al 2005 dopo la leggea flessione dell anno pecedente. In tutto il peiodo consideato il consumo è dovuto pe cica due tezi al settoe domestico e pe un tezo al settoe industiale. Ininfluente con lo 0.3% il consumo pe autotazione Consumi totali gas metano in milioni di mc in povincia di Belluno (fonte Regione Veneto) pag. 8

9 Il confonto con gli alti capoluoghi di povincia pe il settoe domestico evidenzia una notevole diffeenza con un valoe medio che va da cica 300 mc/ab del comune di Belluno a 900 mc/ab di Rovigo con una tendenza al leggeo ialzo nel coso degli anni. I bassi consumi pocapite iscontati nel comune capoluogo possono essee giustificati in pate dalla minoe estensione della ete di distibuzione e dal icoso ad alte fonti di combustibile quali la legna. 1'200 1' Veona (a) Vicenza Belluno Teviso Venezia (a) Padova Rovigo Consumo di gas metano in mc/ab pe uso domestico e pe iscaldamento pe i comuni capoluogo di povincia (fonte ARPAV su dati ISTAT) NOTA - (a) i valoi dell'indicatoe elativi a tale comune sono stati stimati. 2.3 I consumi elettici L enegia elettica tova utilizzi in vai settoi dove quello pevalente è l industiale, di un ceto ilievo sono il teziaio e il domestico mente maginali sono quelli agicolo e dei taspoti. Nel gafico seguente vengono ipotati i consumi elettici in povincia di Belluno dal 2001 al 2007 divisi pe macosettoe che evidenziano, pe il settoe industiale dopo un calo fa il 2001 e il 2002, un successivo leggeo pogessivo incemento in analogia agli alti settoi. pag. 9

10 Agicoltua Industia Taspoti Teziaio Domestico Andamento consumi elettici pe macosettoe in povincia di Belluno in GWh (fonte TERNA) La quota di consumi di enegia elettica del settoe industiale appesenta quasi la metà del complessivo mente il teziaio e il domestico copono quasi totalmente il estante. 21.6% 0.8% 23.7% 4.3% 49.6% Agicoltua Industia Taspoti Teziaio Domestico Pecentuale di consumi elettici pe macosettoe in povincia di Belluno, anno 2007 (fonte TERNA) Il confonto pe macosettoi del consumo povinciale bellunese elativo all anno 2007 con il esto del Veneto evidenzia minoi esigenze dovute ad una limitata pesenza di attività industiali ed un infeioe numeo di abitanti. pag. 10

11 Padova Teviso Venezia Vicenza Veona Rovigo Belluno Agicoltua Industia Teziaio Domestico Consumi elettici totali pe povincia e pe macosettoe in GWh, anno 2007 (fonte TERNA) Anche la valutazione dei consumi pocapite confema pe il settoe industiale livelli infeioi pe Belluno mente quote analoghe pe il teziaio e sopattutto il domestico come evidenziato nel gafico seguente Padova Teviso Venezia Vicenza Veona Rovigo Belluno Agicoltua Industia Teziaio Domestico Consumi elettici pocapite pe povincia e pe macosettoe in kwh, anno 2007 (fonte TERNA) pag. 11

12 Complessivamente il consumo di enegia elettica pocapite è il più basso a livello veneto come evidenziato nel gafico successivo Padova Teviso Venezia Vicenza Veona Rovigo Belluno Veneto 0 Consumo di enegia elettica totale pocapite in kwh nelle povincie del Veneto, anno 2007 (fonte TERNA) 2.4 I consumi di biomassa legnosa a fini enegetici I consumi di biomassa legnosa assumono in povincia di Belluno una ilevanza paticolae in quanto l'uso di tale combustibile pe iscaldamento è adicato nella tadizione locale. In molte abitazioni è pesente una stufa o una caldaia a legna come fonte pincipale di iscaldamento o come dispositivo ausiliaio. Poiché molti utilizzatoi sono anche auto poduttoi, la maggio pate del consumo di legna sfugge ai censimenti ufficiali pe cui nel 2006 ARPAV ha avviato un'indagine miata a quantificane l'uso nel settoe domestico. Tamite il Cento Sevizi Amministativi dell Ufficio Scolastico Regionale di Belluno sono state coinvolte alcune scuole pimaie e secondaie della povincia e sono stati distibuiti questionai appositamente pedisposti ivolti ai genitoi ed ai nonni degli alunni. La scelta di allagae a questi ultimi l'indagine ha pemesso di conseguie infomazioni sull'uso della legna su più fasce d'età. Sono state indagate limitatamente al settoe domestico due zone geogafiche, il vallone bellunese con una distibuzione più capillae dei questionai e la Val Zoldana i cui isultati sono stati estesi pe analogia alle zone montane della povincia pendendo in consideazione il combustibile legnoso in tutte le sue fome, legna in ciocchi, tonchetti, pellets, cippato, nonché la tipologia dei combustoi. L indagine ha condotto alla compilazione di 5095 questionai nel vallone bellunese e 251 in Val Zoldana con il coinvolgimento ispettivamente di cica il 10 e 18% della popolazione ed ha condotto ai isultati di seguito ipotati. pag. 12

13 22% Legna pimaio Legna secondaio Senza legna 32% 46% Pecentuale di utilizzo domestico di biomassa legnosa nel vallone bellunese, anno 2006 (fonte ARPAV) 4% 38% Legna pimaio Legna secondaio Senza legna 58% Pecentuale di utilizzo domestico di biomassa legnosa nella Val Zoldana, anno 2006 (fonte ARPAV) Dall indagine isulta il pepondeante utilizzo di legna delle famiglie con pecentuali nettamente supeioi a quanto iscontato mediamente in Italia. Infatti studi analoghi effettuati dall E.N.E.A. fa il 1997 e il 1999 e dal Politecnico di Milano nel 2002 attestano tale valoe in Italia ta il 20 e il 30%, con consumi di legna molto diffeenziati pe fasce altitudinali. La tipologia dei combustoi, limitatamente al vallone bellunese, è iassunta nei gafici sottostanti. Si nota che la stufa tadizionale è ancoa il dispositivo pincipale di iscaldamento sia come fonte pimaia che secondaia. Nel pimaio peò è iscontabile una maggioe pesenza di stufe in maiolica e muatua nonché alti dispositivi ad alta efficienza che gaantiscono una miglioe combustione. pag. 13

14 3% 1% 3% 18% ST SP SM SE CF 17% 4% 54% CA ALTRO Riscaldamento pimaio pe tipologia di combustoi nel vallone bellunese (fonte ARPAV) 7% 4% 1% 16% ST SP SM SE CF 14% CA ALTRO 4% 54% Riscaldamento secondaio pe tipologia di combustoi nel vallone bellunese (fonte ARPAV) ST - stufa tadizionale, SP - stufa pellets, SM - stufa maiolica e muatua (stube), SE - stufa ad alta efficienza, CF - caminetto aia fozata, CA - caminetto apeto, Alto - temocucine ed alti combustoi. Dal confonto con i dati nazionali si ileva una maggioe diffusione dei combustoi ad alta efficienza nel vallone bellunese, dove la pecentuale di questo tipo di dispositivi nel settoe pimaio si attesta attono al 45% ispetto al 22% complessivo della media italiana. pag. 14

15 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Italia Vallone Bellunese Bassa efficienza Alta efficienza Impianti a legna pe tipo di combustoe (fonte ARPAV, ENEA) L indagine ARPAV ha consentito di stimae un consumo domestico di biomassa legnosa, che si attesta complessivamente nel 2006 poco olte le tonnellate di cui, cica il 2% del totale è costituito di pellet e tonchetti. pag. 15

16 CAPITOLO 3 Efficienza e ispamio enegetico La nomativa euopea avvisa la iduzione e il contollo dei consumi finali di enegia come stumenti pivilegiati pe fonteggiae le poblematiche di sicuezza enegetica e di iduzione dell impatto ambientale. Nei paesi euopei gli usi civili assobono cica un tezo del fabbisogno complessivo di enegia petanto una politica oientata al ispamio e all efficienza nel consumo domestico isulta paticolamente incisiva. I dati dell ENEA confemano che anche in Italia il maggio potenziale pe il miglioamento dell efficienza enegetica negli usi finali è nel settoe esidenziale. Shift modale taspoti 6% Alte tecnologie 53% Efficienza negli usi finali 47% Efficienza tecnologie taspoto 6% Efficienza industia 9% Efficienza teziaio 11% Efficienza esidenziale 15% Contibuto pecentuale dell efficienza enegetica negli usi finali alla iduzione delle emissioni di CO 2 nel 2020 (fonte ENEA) Nella egione Veneto la supeficie media pe ogni abitazione è di 110 m 2 con un consumo annuale di enegia 1,6 tep/alloggio. pag. 16

17 Patimonio edilizio della egione Veneto pe peiodo di costuzione (fonte Regione Veneto su dati ISTAT) Nel settoe civile il maggio dispendio di enegia è dovuto al iscaldamento degli ambienti. Pe quanto iguada la povincia di Belluno, fatte le popozioni sulla media dei gadi giono del luogo, tale valoe si attesta al 77%. Risulta petanto evidente l impotanza di adottae modalità che consentano di edificae stuttue a basso consumo enegetico Italia Veneto Belluno 12 Acqua calda Cucina Riscaldamento Elettici totali Incidenza pecentuale consumi enegetici nel settoe esidenziale in Italia, Veneto e povincia di Belluno, anno 2003 (fonte ARPAV su dati Unione Petolifea) pag. 17

18 CAPITOLO 4 Poduzione di enegia in povincia di Belluno Tutta l enegia podotta nel teitoio della povincia di Belluno deiva da fonti innovabili (FER). Le FER che sfuttano l enegia dell acqua, del sole o del vento sono consideevolmente influenzate dalle condizioni geogafiche, atmosfeiche e dall andamento stagionale. Le loo pestazioni istantanee e la poducibilità annua, com è compensibile, subiscono vaiazioni anche notevoli e il loo contibuto imane fotemente aleatoio e impevedibile pe cui nelle fasi peliminai di pogettazione e localizzazione degli impianti, la poduttività più che calcolata viene stimata. A questo scopo univesità ed enti di iceca hanno sviluppato algoitmi, modelli di calcolo e simulazioni pe valutae il endimento. La situazione è più stabile pe quanto iguada lo sfuttamento geotemico e l impiego di biomasse legnose che possono gaantie una quota più costante di enegia podotta. A livello povinciale le pincipali fonti enegetiche sono appesentate dall idoelettico che costituisce complessivamente il 62% del totale e la biomassa legnosa che, utilizzata negli appaecchi domestici pe il iscaldamento o in centali pe la geneazione elettica, cope la quota imanente. Poco significativi anche se in netto pogesso il solae temico, il fotovoltaico e il geotemico. Nel gafico seguente si visualizza la situazione povinciale (fattoi di convesione eletticità: 1 GWh = 0,086 ktep, legna: 1 ton = 0,00033 ktep) 1% 5% 33% Legna Idoelettico ENEL Idoelettco alti Biomasse 61% Ripatizione pecentuale della poducibilità enegetica teoica in povincia di Belluno, anno 2007 e legna 2006 solo pe settoe domestico (fonte ENEL, Regione Veneto, ARPAV) pag. 18

19 4.1 Enegia idoelettica Caatteistiche geneali Centale di Sovezene (fonte ENEL) Gli impianti idoelettici sfuttano l'enegia potenziale meccanica contenuta in una potata di acqua che si tova disponibile ad una ceta quota ispetto al livello cui sono posizionate le tubine. Petanto la potenza di un impianto idaulico dipende da due fattoi: il salto (dislivello esistente fa la quota a cui è disponibile la isosa idica e il livello a cui la stessa viene estituita dopo il passaggio attaveso la tubina) e la potata (il volume d'acqua che fluisce attaveso la macchina espessa pe unità di tempo). Il endimento globale dell'impianto idoelettico, definito dal appoto ta la potenza immessa in ete e la potenza teoica nei modeni impianti idoelettici aggiunge valoi compesi ta l 80% e il 90% che sono i più elevati ta le fonti innovabili. Le centali idoelettiche, in pima appossimazione, possono essee suddivise in te classi pincipali: gandi centali (olte 10 MW), impianti mini-ido (centali con potenza non supeioe a 1 MW) e mico centali (con potenza infeioe a 100 kw). Una ulteioe classificazione degli impianti idoelettici si basa sul loo funzionamento in appoto alla modalità di pesa e accumulo delle acque: impianti ad acqua fluente: pivi di qualsiasi capacità di egolazione e la potata deivabile duante l anno è funzione del egime idologico del coso d acqua; impianti a deflusso egolato: le acque sono accumulate in un sebatoio posto a monte delle tubine e vengono ilasciate in base alle necessità di poduzione. In geneale, un impianto idoelettico è costituito da componenti civili e idauliche (opee di pesa, di convogliamento e di estituzione, centalina) e da opee elettomeccaniche (tubina, altenatoe, quadi elettici, sistemi di comando). Il numeo delle divese componenti e la loo complessità costuttiva e conseguentemente opeativa nonché gestionale, vaiano in funzione della dimensione dell impianto. La componente che influisce in modo sostanziale nel endimento di un sistema idoelettico è la tubina idaulica il cui tipo vaia in base alla potata utile e al salto disponibile. pag. 19

20 Anche se si tatta di enegia da fonte innovabile l impatto sull ambiente degli impianti idoelettici può isultae non tascuabile. In paticolae la deivazione di acqua a scopo idoelettico da un toente iduce di molto la potata nel tatto di alveo che va dall opea di pesa a quella di estituzione con possibili effetti sulla vita del copo idico e sulla qualità delle acque. Nei gandi impianti a bacino si cea a monte dello sbaamento un lago atificiale più o meno ampio che appesenta la iseva idica al sevizio della centale La situazione in povincia di Belluno Lo sfuttamento dell enegia idoelettica in povincia di Belluno inizia nei pimi anni del 1900 con la costituzione della ditta SADE (Società Adiatica di Eletticità) popietaia anche di centali in povincia di Teviso, in Fiuli, Emilia Romagna e Puglia. Il suo pimo impianto in povincia fu quello del toente Caoame oa dismesso. Gande impulso allo sviluppo del settoe fu la ealizzazione, nel 1919 del poto e del polo industiale di Poto Maghea e la conseguente ichiesta di enegia che deteminò negli anni successivi, fino al 1962 (nazionalizzazione del settoe elettico) e 1963 (disasto del Vajont), una ininteotta costuzione di gandi impianti e una cescita esponenziale della poduttività idoelettica. Da ilevae che l oogafia del teitoio povinciale di Belluno è molto favoevole all installazione di tali impianti e alla ealizzazione di bacini di accumulo che sono stati messi in comunicazione fa loo con una seie di numeosi canali e galleie che collegano anche bacini idogafici divesi. In coispondenza della centale di Sovezene vi è una divesione delle acque tubinate che dal bacino del Piave vengono convogliate a quello del Livenza alimentando, tamite il lago di S. Coce, il sistema di centali di Fadalto, Nove, San Floiano e utilizzate a scopi iigui. Le te centali citate, anche se di notevole impotanza, non vengono tenute in consideazione ai fini del pesente studio né in temini di numeo né in temini di poduttività in quanto sono ubicate fuoi dal teitoio povinciale, così come pe la centale di San Gaetano di Valstagna che, pu utilizzando le acque del lago del Colo si tova in povincia di Vicenza. Sino al D.Lgs 79 del 16 mazo 1999, con il quale in Italia il settoe elettico è stato libealizzato, la poduzione avveniva in egime di monopolio. Tale deceto ha eso possibile la poduzione elettica da pate di opeatoi che possono ealizzae centali pe la vendita autonoma di quanto podotto ed inolte ha stabilito l'obbligo di utilizzazione pioitaia dell'enegia elettica podotta a mezzo di fonti enegetiche innovabili. Uno degli effetti di tale nomativa iscontabili in povincia di Belluno è quello di ave favoito lo sviluppo della poduzione idoelettica su piccola scala. È il caso dell utilizzo di tubine di dimensioni idotte posizionate su toenti di montagna. Inolte è stato dato impulso allo sfuttamento, dove possibile, di salti d acqua delle condotte ad uso potabile. Questi ultimi impianti sono di semplice ealizzazione, hanno un impatto pessoché inesistente e non modificano l uso dei cosi d acqua. pag. 20

21 4.1.3 Le centali idoelettiche ENEL Attualmente sono pesenti nel teitoio povinciale 27 gandi impianti e 8 mini impianti gestiti dall ENEL. Questi ultimi sono stati ealizzati fequentemente pe ecupeae diffeenze di quota nell immissione delle acque scaicate e quindi sovente sono affiancati o inclusi nelle stuttue dei gandi impianti. La potenza massima teoica dei 35 impianti ENEL è di 554 MW con una poducibilità media annua di 2290 GW. Si ipota di seguito la localizzazione delle centali, delle pese, delle condotte, delle stazioni di tasfomazione ENEL e delle pincipali linee elettiche in povincia di Belluno. Centali Pese Stazioni tasfomazione Condotte Elettodotti 132 kv 220 kv Localizzazione centali idoelettiche ENEL (fonte ENEL) pag. 21

22 4.1.4 I piccoli impianti idoelettici In povincia di Belluno opea il Consozio di comuni BIM Piave che su mandato delle singole amministazioni pogetta e ealizza impianti a enegia innovabile. Le centaline ealizzate al 2008 sono in totale 22, alcune con condotta autonoma, alte su acquedotto pe una potenza complessiva installata pai a 5,3 MW anno con una poduzione annua di cica 28 GWh. A questi impianti si aggiunge la centale di Pedavena di popietà della ACSM Pimieo Enegia (con potenza 1.6 MW e poducibilità 9 GWh/anno è la più impotante fa quelle non ENEL) che fa salie la potenza totale a 6.9 MW e la poducibilità a cica 36.5 GWh/anno. #Y #Y Digon Rio Sasso #Y #Y #Y Cepa Macia Rio Giao Piova #Y Rio Codon Seai #Y Vallesina #Y #Y Ru Col Aut Acquedotto #Y #Y Ru Bianco Pianezza #Y #Y Malisia Aiet #Y #Y #Y Liea Focobon Rifugio Pian di Fontana #Y Rifugio Bianchet #Y Teveone #Y Nuovo Altanon #Y Acque Moe #Y #Y Val Faont #Y Centali idoelettiche BIM e ACSM Pimieo Enegia al 31/12/2008 (fonte BIM, ACSM Pimieo Enegia) Le concessioni pe deivazioni ad uso idoelettico Olte alle centali in funzione citate ai paagafi pecedenti sono attive numeose concessioni (cica 50) pe deivazione d acqua a scopo idoelettico pe una potenza complessiva di cica 7 MW di queste ultime non tutte sono in attività poiché si tatta, in pate, anche di impianti ancoa in costuzione o impianti dismessi. Come illustato nella seguente figua la maggio pate di esse è ubicata nella pate alta della povincia (Agodino e Comelico). pag. 22

23 Deivazioni idoelettiche Concessioni pe deivazioni a scopo idoelettico al 31/12/2008 escluse ENEL, BIM e ACSM Pimieo Enegia (fonte Regione Veneto, ARPAV) Indipendentemente dall ente gestoe la situazione geneale della potenza idoelettica installata in povincia di Belluno è iassunta, pe classi di potenza, nel gafico seguente. 3% 9% 0-1 MW 1-10MW >10MW 88% Pecentuale potenza effettiva loda installata degli impianti idoelettici in povincia di Belluno suddivisa pe classe di potenza pag. 23

24 4.2 Solae temico Caatteistiche geneali Anche se esistono gandi centali che sfuttano l enegia solae pe podue eletticità, nomalmente quando ci si ifeisce a sistemi solai si intendono quelli a collettoi che sfuttano l effetto sea costituiti di pannelli solai vetati ad aia, pannelli solai piani ad acqua o collettoi sottovuoto ad alto endimento. Questi sistemi che lavoano a bassa tempeatua, sono utilizzati di pefeenza pe la poduzione di acqua calda e il iscaldamento degli ambienti tovando ampia applicazione negli usi civili. Sono installati su suppoti fissi e possono essee facilmente integati nella stuttua edilizia. Assobono anche la adiazione solae diffusa e quella iflessa pe cui possono essee installati con una ceta tolleanza ispetto all oientamento ottimale. Sfuttano l effetto sea in quanto la copetua è ealizzata con mateiali taspaenti alla adiazione solae incidente ma opachi alla adiazione infaossa iemessa. L enegia temica poveniente dal sole, viene cattuata dalla piasta captante in metallo all inteno del pannello e tasfeita al fluido temovettoe. Pe limitae le pedite di caloe veso l esteno le zone lateali e quella posteioe vengono potette con mateiale isolante. I collettoi sottovuoto sono costituiti da una seie allineata di tubi in veto sottovuoto all inteno dei quali scoe un condotto in ame. Essi sono innestati a pettine in condotti appositamente isolati. Il vuoto d aia all inteno pemette di idue le pedite pe conduzione e convenzione petanto il vento e le tempeatue estene più igide influiscono solo in minima pate sull efficienza del pannello. Hanno costi maggioi ma anche endimenti supeioi e esistono a tempeatue sottozeo. L impianto solae può assumee vaie configuazioni in base alle necessità, in ogni caso pe il funzionamento è necessaio che siano pesenti te unità fondamentali, ispondenti alle pag. 24

25 esigenze di assobie, tasfeie e accumulae l enegia temica podotta dalla adiazione solae. La pima funzione è assolta dall unità collettice o di accolta dell enegia solae. Essa è costituita da uno o più pannelli ad effetto sea connessi ta loo in seie e/o paallelo. Il fluido temovettoe che povvede al tasfeimento dell enegia temica al sebatoio di accumulo può essee sia acqua sia un fluido diatemico, cioè costituito da oli mineali, che pemette di eliminae i poblemi di coosione su alcuni metalli dell impianto. L unità di accumulo del caloe è costituita da sebatoi di capacità popozionale alla supeficie captante dei collettoi solai. Nel caso di impianti domestici l unità di accumulo può essee ealizzata con sebatoi metallici simili ai comuni bollitoi. Essi saanno eventualmente povvisti di esistenza elettica o di alto sistema ausiliaio di iscaldamento e maggiomente coibentati. Le pincipali distinzioni che vengono fatte sugli impianti solai iguadano sia la tipologia del cicuito che il sistema di veicolazione del fluido temovettoe; essi vengono così distinti in: impianti solai a cicolazione natuale e a cicolazione fozata. Negli impianti a cicolazione natuale il fluido temovettoe scoe attaveso i condotti pe diffeenza di densità: iscaldandosi nel collettoe diminuisce di densità e tende spontaneamente a isalie nel sebatoio che viene posto in alto. Il sistema così fatto non necessita di sistemi di contollo poiché isulta autoegolante. L impianto è idotto all essenziale nel sistema compatto con accumulo integato (bollitoe sul tetto). Questo sistema tova laga diffusione nelle località con scaso o nullo peicolo di congelamento (Gecia, Cipo ecc.). Tutti i sistemi compatti in commecio in Italia sono dotati di una esistenza elettica integativa posizionata all inteno del sebatoio. L impianto è semplice e con idotti costi di acquisto, installazione e manutenzione, infatti non ichiede centaline, né pompe di icicolo consentendo ispamio di enegia elettica. Pe conto non ha la stessa vesatilità dei sistemi più complessi e deve essee potetto dal suiscaldamento estivo, e inolte è di maggioe impatto visivo poiché anche il sebatoio viene installato diettamente sulla copetua. Negli impianti a cicolazione fozata il movimento del fluido avviene atificialmente pe cui, olte alle componenti già viste nel tipo pecedente, è pesente una pompa idaulica azionata da un motoe elettico che viene messo in funzione solo quando la tempeatua di uscita del fluido dal collettoe supea quella di ingesso di una ceta misua. Questi sistemi pesentano una maggioe complessità deivante dalla pesenza dei dispositivi di azionamento e contollo ma sono in assoluto i più diffusi gazie ai numeosi vantaggi che consistono nell assenza di limitazioni iguado alla posizione del sebatoio di accumulo, diameti modesti pe le tubazioni, apide isposte alle vaiazioni dell iaggiamento solae, possibilità di stabilie la velocità di cicolazione del fluido tale da endee massima l efficienza enegetica, possibilità di soddisfae sia piccole che gandi utenze. Con le nomali dotazioni di pannelli che genealmente vengono applicate, un impianto solae temico non iesce a copie inteamente il fabbisogno di acqua calda sanitaia di un abitazione nel peiodo invenale. La diffeenza fa l enegia necessaia e quella podotta è tanto maggioe quanto maggioe è la diffeenza di soleggiamento fa l inveno e l estate. Alla latitudine media della povincia di Belluno, con un impianto coettamente dimensionato, un pannello di 1.2 mq consente di copie fa il 60 e l 80% del fabbisogno di una pesona. pag. 25

26 4.2.2 La situazione in povincia di Belluno Se da molti anni si possono notae pannelli solai su qualche tetto in povincia di Belluno, solamente negli ultimi tempi vi è stata una ceta diffusione di questi impianti di cui peò non esiste un censimento. ARPAV, con la collaboazione degli Uffici Tecnici Comunali, ha effettuato un indagine elativa alle autoizzazioni ilasciate pe l installazione di questo tipo di stuttue negli anni I dati ilevati sono esclusivamente numeici e non elativi alle dimensioni degli impianti ma si può itenee che essi copano mediamente 4 mq di supeficie (dimensione ottimale pe un impianto domestico) anche se esistono in povincia impianti di notevole supeficie captante (fino a 100 mq) a sevizio di scuole, case di iposo ecc. ma, dato il loo numeo esiguo, nella elaboazione dei dati non viene messo in evidenza Numeosità degli impianti solai temici in povincia di Belluno I dati acquisiti evidenziano che nel tiennio di inteesse sono stati installati in povincia 1978 impianti. Te comuni hanno installato nel loo teitoio olte 100 impianti mente in 5 comuni non esiste nessun impianto solae temico Numeo di impianti solai temici installati nel peiodo 2005/2007 (fonte ARPAV) pag. 26

27 Il tend delle installazioni illustato nella sottostante figua evidenzia l incemento del numeo di impianti solai temici fa il 2005 e il Numeo impianti solai temici installati in povincia di Belluno nel peiodo 2005/2007 (fonte ARPAV) In numeosi edifici pubblici della povincia sono stati installati impianti solai temici. La supeficie dei pannelli installati in tali edifici alla data del 31/12/2007 assomma a mq Solae fotovoltaico pag. 27

28 4.3.1 Caatteistiche geneali L impianto fotovoltaico tasfoma l'enegia solae in enegia elettica a coente continua. L elemento base della convesione enegetica è la cella fotovoltaica costituita di silicio, uno degli elementi chimici più diffusi sulla costa teeste. Le celle fotovoltaiche possono essee collegate ta loo in seie e paallelo, costituendo i moduli fotovoltaici, mente tutto l impianto nella sua estensione viene detto campo. La poduzione di enegia è appotata a numeosi fattoi, quali la supeficie del campo, la pestazione dei moduli fotovoltaici, la adiazione solae annuale del sito, la coetta esposizione all iaggiamento solae e le pestazioni tecniche degli alti componenti dell impianto. In paticolae, il endimento delle celle vaia se esse sono costituite in silicio monocistallino, policistallino o amofo. Le pime sono ideali qualoa la supeficie di posa sia limitata, le seconde pesentano una minoe efficienza, ma sono caatteizzate anche dall avee mino costo, mente quelle di silicio amofo hanno un efficienza ancoa più bassa peò associata a un costo di poduzione più contenuto, ed inolte utilizzano podotti non nocivi, consentendo anche il ispamio di mateiale poiché sono molto sottili e inolte funzionano anche con bassa insolazione. La pecentuale teoica di enegia solae che le celle possono convetie in enegia elettica non supea il 44% di quella incidente, e si iduce ulteiomente pe inefficienze di caattee tecnologico al di sotto del 20% a seconda della tecnologia al silicio adottata. La potenza di picco di un impianto fotovoltaico, cioè la potenza teoica massima che esso può podue nelle condizioni standad di insolazione si espime in kwp (chilowatt di picco). Un nomale sistema fotovoltaico è composto da: moduli o pannelli fotovoltaici; stuttua di sostegno pe l installazione; invete pe endee compatibile l enegia geneata dai moduli fotovoltaici con le appaecchiatue pe usi civili ed industiali; quadi elettici con appaecchiatue di contollo e cavi di collegamento. La fattibilità di un impianto fotovoltaico è condizionata dalla disponibilità dello spazio necessaio pe installae i moduli (cica 8 10 m 2 pe ogni kwp di potenza), dalla possibilità di una coetta esposizione ed inclinazione dei moduli nonché dall assenza di ostacoli in gado di ceae ombeggiamento. In base al tipo di connessione alla ete di distibuzione di enegia elettica, si possono distinguee due sistemi fotovoltaici: gid-connected impianti connessi alla ete di distibuzione. In questo caso l enegia in suplus podotta nei momenti di picco viene immessa diettamente in ete dalla quale si peleva al momento del bisogno. off-gid (o stand alone o in isola) utilizzati pevalentemente pe l alimentazione di utenze isolate in cui l enegia non utilizzata istantaneamente viene accumulata in batteie pe l utilizzo duante le fasi di non insolazione. Fanno pate di questo tipo baite di montagna, lampioni pe illuminazione stadale non seviti dalla ete ecc. La stuttua dei due sistemi è quindi piuttosto diffeente, in quanto, a paità di potenza, questi ultimi sono caatteizzati da maggio complessità unita alla necessità di spazio dove collocae le batteie di accumulatoi. Pe tale motivo i sistemi connessi alla ete hanno potenze di picco che possono vaiae da qualche kwp pe le piccole utenze fino ai MWp pe le ealizzazioni di maggio dimensione mente gli impianti off-gid sono caatteizzati da potenze di picco modeste. pag. 28

29 Duante il funzionamento il pannello fotovoltaico genea enegia senza nessun tipo di emissione, non influenza l ambiente e la salute umana. I possibili effetti negativi sono quelli dell alteazione del paesaggio o l'occupazione del suolo agicolo nel caso di gandi impianti. Attualmente la poduzione elettica da fotovoltaico è sovvenzionata con una diffeenza ilevante ta costi eali e sovvenzionati, da vai povvedimenti nomativi ma tutti pevedono che gli incentivi siano concessi in conto enegia, ovveo venga emuneata l'enegia elettica podotta Gli impianti in conto enegia in povincia di Belluno Secondo i dati del Gestoe Sevizi Elettici (GSE), in povincia di Belluno alla data del 31 dicembe 2008 sono censiti in esecizio 98 impianti fotovoltaici allacciati in ete pe una potenza complessiva di kw. Si nota come, in temini assoluti, il numeo di impianti sia compensibilmente più basso ispetto al esto delle povincie del Veneto Belluno Padova Rovigo Teviso Venezia Veona Vicenza Numeo impianti conto enegia in esecizio pe povincia (fonte GSE) Il dato iguadante la potenza installata po capite è invece allineato con quello di alte povince e poco sotto la media egionale. pag. 29

30 Belluno Padova Rovigo Teviso Venezia Veona Vicenza Veneto Potenza installata conto enegia pe povincia in W/ab (fonte GSE) Nella catina seguente, che ipota la distibuzione degli impianti in povincia di Belluno, sono appesentati sia quelli adeenti al conto enegia sia alti impianti non inclusi censiti diettamente da ARPAV tamite i comuni pe i quali è possibile suppoe che veà fomalizzata in tempi bevi l adesione N.D. Numeo di impianti fotovoltaici in conto enegia in esecizio al 31/12/2008. In giallo comuni in cui sono pesenti alti impianti fotovoltaici non inclusi nel conto enegia (fonte: GSE, ARPAV). pag. 30

31 I comuni di Belluno e Felte sono quelli in cui è maggioe la pesenza di impianti fotovoltaici in conto enegia ispettivamente con 18 e 15, mente Fonzaso, con 6, è il pimo comune pe potenza installata (pai a kw) dato che nel suo teitoio sono ubicati due dei soli quatto impianti povinciali di olte 20 kw di picco numeo impianti potenza [kw] FONZASO FELTRE BELLUNO PONTE NELLE ALPI PIEVE DI CADORE FARRA D'ALPAGO DOMEGGE DI CADORE PIEVE D'ALPAGO COMELICO SUPERIORE MEL LIMANA LAMON VIGO DI CADORE PEDAVENA SANTA GIUSTINA TRICHIANA ALANO DI PIAVE LENTIAI DANTA DI CADORE SAN GREGORIO NELLE ALPI SOVRAMONTE AURONZO DI CADORE VOLTAGO AGORDINO SEDICO SEREN DEL GRAPPA CHIES D'ALPAGO ARSIE' CESIOMAGGIORE Potenza totale e numeo di impianti fotovoltaici in conto enegia in esecizio al 31/12/2008 pe comune (fonte GSE) Il tend delle installazioni evidenzia un fote incemento di impianti fotovoltaici fa il 2005 e il Numeo impianti fotovoltaici installati in povincia di Belluno nel peiodo 2005/2007 (fonte ARPAV) pag. 31

32 I pannelli fotovoltaici installati in edifici pubblici al 31/12/2007 sommano a mq Gli impianti off-gid Mente gli impianti connessi alla ete sono ilevati dal gestoe, quelli impiegati pe l alimentazione di utenze isolate non sono altettanto facilmente censibili. Di sicuo sono numeose le ealtà dotate di pannelli solai fotovoltaici che sono utilizzati pe illuminazione stadale, pe alimentazione di appaecchi di tasmissione o di soveglianza. Sia la potenza che la poducibilità complessiva di tali impianti sono limitate. Esistono invece alcune ealtà, in paticolae ifugi di montagna e malghe non aggiunte dalla linea elettica, in cui i sistemi fotovoltaici assumono dimensioni più impotanti. Si ipota di seguito la localizzazione dei 18 impianti off-gid supeioi a 1 kwp pe una potenza complessiva di olte 48 kwp. ifugio Biella ifugio Caducci ifugio Bottai ifugio Volpi ifugio Sonnino ifugio Vandelli malga Caleda Nuova ifugio Pian de Fontana ifugio VII alpini ifugio Chiggiato ifugio San Maco ifugio Venezia caseificio Valle Della Gava ifugio Angelini al Pampe ifugio Sommaiva ifugio Bianchet ifugio Boz ifugio Dal Piaz Fonte BIM Fonte CAI Impianti off-gid di potenza supeioe a 1 kwp (fonte CAI, BIM) pag. 32

33 4.4 Enegia geotemica Caatteistiche geneali La geotemia appesenta una foma di enegia innovabile che sfutta il caloe pesente negli stati più pofondi della costa teeste; penetando in pofondità, a patie dalla supeficie, la tempeatua diventa gadualmente più elevata e stabile aumentando di cica 30 C pe km. Ne consegue che a pochi meti di pofondità dalla supeficie il teeno mantiene una tempeatua quasi costante tutto l'anno. L enegia geotemica sfuttabile può essee ad alta o a bassa entalpia in elazione alle condizioni geologiche del sito; nel pimo caso le modalità di sfuttamento sono basate su pefoazioni pofonde, alte tempeatue e consentono l utilizzo dietto del caloe, mente la geotemia a bassa entalpia utilizza isose temiche poste a pofondità limitata mediante scambiatoi di caloe che possono essee costituiti da sonde geotemiche a pefoazione supeficiale, fasci di tubi oizzontali e pali enegetici. Gli scambiatoi possono essee veticali (a fonte di una elevata efficienza e del poco spazio necessaio alla loo installazione compotano costi di esecuzione elevati) oppue oizzontali, caatteizzati da costi infeioi ma anche da minoe efficienza, da maggioe estensione di teeno necessaia e dal fatto che isentono del ciclo stagionale. Qualunque sia la tipologia di scambiatoe esso consiste in una seie di tubazioni inseite nel teeno all inteno delle quali cicola un fluido vettoe (acqua, acqua con glicole o aia) che non enta in contatto con il suolo e che assobe il caloe (in inveno) o lo dissipa (in estate). Olte alla tipologia di scambiatoe nella esa dell impianto geotemico assume paticolae impotanza la conducibilità temica del teeno che è legata non solo al tipo, ma in paticola modo alla pesenza di acqua di falda che favoisce il contatto ta impianto e sottosuolo aumentandone il endimento potenziale. Nell impianto a bassa entalpia la sonda geotemica, sia essa veticale o oizzontale, consente di tasfeie caloe dagli stati del suolo al fluido vettoe ma a tempeatua non ancoa utile pe pag. 33

34 il iscaldamento pe cui il sistema deve necessaiamente essee integato con pompa di caloe. Tale macchina, opea un innalzamento della tempeatua del fluido tamite un ulteioe scambiatoe di caloe detto de-suiscaldatoe, in questo modo può podue anche acqua calda sanitaia. Tutte le diffeenti tipologie di pompe di caloe assobono enegia pe il loo funzionamento ma il loo bilancio enegetico isulta essee attivo in quanto consumano meno enegia di quella che iescono a tasfeie con un bilancio più favoevole pe basse tempeatue di esecizio. In altenativa ai sistemi di iscaldamento e affeddamento basati sull uso di combustibili fossili le pompe di caloe applicate a un impianto geotemico pemettono di conseguie ispami enegetici notevoli iducendo il consumo pe il iscaldamento dal 30% al 60% e quello pe il affescamento dal 20% al 40% a fonte peò di un investimento iniziale più elevato La situazione in povincia di Belluno La povincia di Belluno si colloca in una maco aea caatteizzata da bassa entalpia e gadienti in genee infeioi ispetto a quelli di alte fasce alpine, in paticolae delle Alpi occidentali e della Svizzea. Con l eccezione di alcuni localizzati hot spot in Agodino e Comelico (Teme di Valgande) legati a isalite di acque temali lungo faglie pofonde, lo sfuttamento geotemico in povincia può contae su gadienti medi sfuttabili attaveso pefoazioni che vanno a inteessae, con scambio dietto, in pevalenza le occe del substato. In pesenza di acqua di falda è favoito il contatto ta impianto e sottosuolo con conseguente aumento della capacità di scambio temico. Di conseguenza i siti più favoevoli allo sfuttamento geotemico sono quelli in cui la pefoazione consente di aggiungee facilmente la falda. Pe lo spessoe delle alluvioni del Piave e dei elativi affluenti e la pesenza di acquifei di potenzialità significativa, è possibile uno sfuttamento con scambio temico con la falda featica quasi esclusivamente nel vallone bellunese. Si tatta di un aea piuttosto limitata ispetto all inteo teitoio povinciale. zone favoevoli allo scambio geotemico in falda pag. 34

35 I successivi dati sulle autoizzazioni degli impianti geotemci sono stati acquisiti dal Dipatimento ARPAV di Belluno in collaboazione con gli Uffici Tecnici Comunali e si ifeiscono al tiennio pe cui l elenco degli impianti esistenti isulta incompleto. Rimane escluso il polo scolastico di Agodo che va citato in quanto di notevole impotanza con 4 pompe di caloe e meti di lunghezza complessiva di sonde geotemiche Gli impianti con pompa geotemica I dati acquisiti evidenziano che nel tiennio di inteesse sono stati autoizzati in povincia 20 impianti di cui 8 solo nel comune di Voltago Agodino Localizzazione impianti con pompa geotemica autoizzati nel peiodo 2005/2007 (fonte ARPAV) Il tend delle installazioni evidenzia una leggea cescita del numeo di impianti fa il 2005 e il 2006 e una sostanziale tenuta nell anno successivo Impianti con pompa geotemica autoizzati nel peiodo 2005/2007 (fonte ARPAV) pag. 35

36 4.5 Biomasse Caatteistiche geneali Nell accezione geneale si può consideae biomassa tutto il mateiale di oigine oganica sia vegetale, sia animale destinato a fini enegetici o alla poduzione di ammendante agicolo. Pe schematizzae meglio questo settoe si possono pendee in consideazione le te pincipali filiee che lo appesentano: legno agicoltua scati e dei ifiuti. Nel pimo caso viene utilizzato il legname podotto da boschi e foeste, nel secondo vengono impiantate coltivazioni dedicate mente nel tezo si utilizzano scati di falegnameia, dell industia agoalimentae, deiezioni zootecniche ecc. I combustibili solidi, liquidi o gassosi deivati da questi mateiali sono definiti biocombustibili, mente qualsiasi foma di enegia ottenuta con pocessi di convesione della biomassa è definita bio-enegia. Alcune fonti come la legna non necessitano di tattamenti peliminai mente alte, come gli scati vegetali o i ifiuti ubani, devono subie pocessi di tasfomazione. La bevità del peiodo di ipistino fa si che le biomasse ientino ta le fonti enegetiche innovabili, nella misua in cui il tempo di sfuttamento della sostanza è paagonabile a quello di igeneazione. Quando si utilizzano le biomasse in un pocesso di combustione, l ossigeno pesente nell atmosfea si combina con il cabonio del combustibile e poduce, ta l alto, anidide cabonica, uno dei pincipali gas esponsabile dell effetto sea. Tuttavia, la stessa quantità di anidide cabonica viene assobita dall atmosfea duante la cescita delle biomasse pe cui si instaua un pocesso ciclico il cui bilancio è nullo. I pocessi di utilizzo delle biomasse pe la convesione enegetica sono iconducibili a due categoie: pag. 36

37 combustione dietta o peceduta da tattamenti peliminai miati ad aumentae la esa temica; pocessi biochimici fa cui la digestione aeobica e quella anaeobica, la fementazione alcolica, l estazione di oli vegetali e la poduzione di biodiesel da piante oleaginose La situazione in povincia di Belluno La filiea della legna da adee impiegata pe scopi domestici è tadizionalmente diffusa e ben stuttuata ma, a causa del fatto che pate degli utilizzatoi sono anche auto poduttoi, non esistono dati ufficiali attendibili sulle quantità podotte petanto si può itenee che esse siano pai a quelle consumate e ilevate a seguito dell indagine effettuata da ARPAV citata in pecedenza depuate dalle quantità elative a tonchetti e pellet poiché questi non vengono podotti in loco (1% cica del totale). Le centali a biomasse pesenti sul teitoio finalizzate alla poduzione di enegia elettica sono solo pazialmente associate a una filiea locale; solamente pe tali impianti sono disponibili dati attendibili sulla poducibilità. La disponibilità potenziale della isosa foestale nella povincia di Belluno è notevole, tuttavia un ulteioe sviluppo del settoe saà possibile solo con il supeamento di una seie di poblematiche che vanno dal costo di poduzione elevato, alla necessità di un appovvigionamento continuo e di una qualità costante del podotto. Si ipota la supeficie boscata pe comunità montana estatto dalla Cata Regionale dei Tipi Foestali edizione Il dato è significativo ma, come visto in pecedenza del tutto indicativo poiché molteplici fattoi intevengono a limitae la potenzialità eale di sfuttamento della biomassa foestale Supeficie boscata totale in ha nelle comunità montane, anno 2006 (fonte Cata Regionale dei Tipi Foestali) Sempe dalla Cata Regionale dei Tipi Foestali edizione 2006 si ipota la supeficie boscata situata a quota infeioe a 1500 pe comunità montana. Pu tattandosi di un dato essenzialmente teoico indica la maggioe accessibilità alla isosa foestale. pag. 37

38 Supeficie boscata in ha a quota infeioe a 1500 m s.l.m. nelle comunità montane, anno 2006 (fonte Cata Regionale dei Tipi Foestali) Fa il 1991 e il 2003 in tutte le comunità montane vi è stato un incemento della supeficie boscata come evidenziato nella sottostante figua Vaiazione supeficie boscata in ha/anno nelle comunità montane, anni (fonte Italian Society of Silvicultue and Foest Ecology) pag. 38

39 4.5.3 Numeosità degli impianti a biomasse Attualmente in povincia di Belluno sono attive due centali a biomasse pe la poduzione di enegia elettica gestite da società pivate, pe una potenza totale di 23,5 MW e poducibilità di MW. Sono opeanti inolte alcune caldaie funzionanti a cippato o con scati di falegnameia delle quali esistono poche infomazioni in quanto non soggette ad autoizzazione peché di potenza infeioe a 1 MW. La figua sottostante ipota la localizzazione solamente di alcune pincipali in attività o in fase di esecuzione. È inolte in fase autoizzativa un impianto di cogeneazione che pevede l impiego di motoi endotemici e la gassificazione del legname. Sono in funzione o in costuzione, unici impianti che non sfuttano diettamente biomassa legnosa, te digestoi che geneano biogas da fanghi di depuazione, dal tattamento della fazione oganica dei ifiuti solidi ubani e dalle deiezioni animali. Centale Caldaia Cogeneazione Digestoe Localizzazione dei pincipali impianti a biomassa (fonte ARPAV, Regione Veneto, Povincia Belluno, BIM) pag. 39

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