Competizione localizzata e longevità. delle imprese alberghiere della Costa d Amalfi
|
|
- Gilda Gatto
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Competizione localizzata e longevità delle imprese alberghiere della Costa d Amalfi Filomena Buonocore Dottorato di ricerca in Dottrine economico aziendali e governo d impresa Università degli Studi di Napoli Parthenope ISTITUTO DI STUDI AZIENDALI via Medina 40, 80133, Napoli filomena.buonocore@uninav.it Sezione POSTER 1
2 INTRODUZIONE L osservazione dei rilevanti fenomeni di cambiamento che nel tempo hanno caratterizzato lo sviluppo storico delle imprese turistico-alberghiere sulla Costa d Amalfi e dei profondi mutamenti riscontrati nella loro evoluzione fa emergere un quadro di estremo interesse delle logiche competitive e di evoluzione del settore ricettivo della costiera. L attenzione per le imprese alberghiere della Costa d Amalfi quale oggetto di indagine del presente lavoro si giustifica alla luce dell ampia varietà che caratterizza la composizione demografica degli alberghi presenti sull area in esame i, tra i quali si rileva la presenza di organizzazioni alberghiere giovani, di recente costituzione, ma soprattutto di alberghi cosiddetti storici, con oltre un secolo di vita, che nel corso degli anni della loro lunga esistenza hanno saputo conservare e valorizzare un immagine di sé nel mondo assai prestigiosa. Scopo del presente progetto è l analisi delle dinamiche evolutive delle organizzazioni appartenenti alla popolazione di alberghi della costiera amalfitana, in un periodo di tempo che va oltre il secolo. Lo studio si articola in due fasi, di cui la prima si mostra più orientata alla falsificazione di ipotesi teoriche consolidate, mentre la seconda persegue finalità esplorative di un campo di indagine ancora poco analizzato. Nella prima fase, in particolare, si intende esaminare l impatto che la competizione localizzata ha avuto sul tasso di fallimento riscontrato nella popolazione di alberghi della Costa di Amalfi nel periodo storico compreso tra il 1890 ed il Lo studio replica quello condotto da Baum e Mezias (1992) sul settore alberghiero di Manhattan nel periodo compreso tra il 1898 ed il 1990, al fine di testare l estensibilità del modello di analisi ad un contesto geografico differente rispetto a quello statunitense, 2
3 analogamente a quanto è già avvenuto con riferimento ad altri settori, pur sempre all interno dello stesso modello teorico ii. Lo studio segue l approccio della population ecology (Hannan e Freeman, 1977; Aldrich, 1979) che, proponendo un modello di analisi essenzialmente di tipo macro, studia gli effetti delle trasformazioni nei sistemi economici, sociali e politici sulla composizione di intere popolazioni di organizzazioni nonché le dinamiche evolutive che si sviluppano al loro interno. L enfasi posta sul meccanismo della selezione naturale, proposto come fonte di cambiamento alternativa rispetto ai processi di apprendimento e di adattamento realizzati a livello della singola organizzazione (Lomi, 1993), consente di spiegare la sostituzione di alcune forme organizzative e la sopravvivenza di altre, tutte accomunate dalla dipendenza da un medesimo ambiente, materiale e sociale. Le intense pressioni inerziali cui le imprese alberghiere sono generalmente sottoposte, vincolanti ad un livello oltre che strutturale anche strategico (Grandori, 1983), hanno origine sia negli assetti interni (si considerino ad esempio gli elevati investimenti di struttura e la presenza di personale altamente specializzato) che nell ambiente di riferimento iii. La considerazione di tali fattori contribuisce a giustificare l applicazione al settore turistico-alberghiero di un modello ecologico basato sulla teoria della selezione dipendente dalla densità (density dependent selection) che, come noto, studia i tassi vitali (di nascita e di fallimento) delle popolazioni in dipendenza dal numero di organizzazioni in esse operanti, dal momento che le condizioni più favorevoli all operare di meccanismi di selezione naturale sulle imprese sono condizioni esterne 3
4 altamente competitive connesse a condizioni interne di inerzia strutturale (Grandori, 1984). Nel modello sviluppato da Hannan e Freeman (1977), le variazioni nella densità della popolazione producono effetti sui tassi di nascita e di fallimento delle organizzazioni attraverso la dinamica della competizione, i cui effetti sono particolarmente evidenti in condizioni di elevata densità: in un contesto ambientale con limitata capacità di sostenimento (carryng capacity), la crescita numerica delle organizzazioni comporta un aumento della probabilità e dell intensità della competizione per il reperimento delle risorse scarse, laddove tale competizione può facilmente essere evitata in un sistema con poche organizzazioni. Le dinamiche competitive possono svilupparsi sia in maniera diffusa, tra tutte le organizzazioni di una popolazione o tra molte di esse, sia in maniera diretta e localizzata, tra organizzazioni con caratteristiche simili e che, pertanto, esprimono simili fabbisogni di risorse organizzative; in particolare, il concetto di competizione localizzata si basa sull ipotesi che imprese con caratteristiche organizzative e strategiche simili sviluppino tra loro una competizione più intensa per la comune dipendenza dallo stesso ambiente materiale e sociale. Ne deriva, pertanto, un modello di analisi che, partendo dalla teoria della selezione dipendente dalla densità, ne propone un ulteriore sviluppo, indagando gli effetti che le variazioni nella densità di sottopopolazioni omogenee hanno sui tassi di nascita e di fallimento delle imprese attraverso le dinamiche della competizione localizzata. 4
5 1. COMPETIZIONE LOCALIZZATA TRA LE IMPRESE ALBERGHIERE DELLA COSTA D AMALFI L analisi della competizione localizzata all interno della popolazione di alberghi della Costa d Amalfi sarà condotta disaggregando la competizione sulla base di tre variabili, rappresentate dalla dimensione, localizzazione geografica e prezzo; sarà possibile, in tal modo, individuare tre sottopopolazioni di organizzazioni con caratteristiche simili per dimensione, localizzazione geografica e politica di prezzi, in ognuna delle quali si sviluppano dinamiche di competizione localizzata di differente intensità, con inevitabile impatto sui tassi di fallimento di ciascuna sottopopolazione. In uno studio condotto nel 1977, Hannan e Freeman proposero un modello teorico di competizione localizzata per cui organizzazioni della stessa dimensione, presentando caratteristiche similari in termini di strategia e di struttura adottate, ed esprimendo un comune fabbisogno organizzativo per lo stesso mix di risorse limitato, sviluppavano tra loro dinamiche competitive più intense rispetto a quelle che potevano affermarsi nei rapporti con imprese di dimensioni differenti. Sulla base di tale modello teorico, si propone una prima ipotesi da testare. Ipotesi 1: l intensità della competizione localizzata basata sulla dimensione avrà una relazione positiva con il tasso di fallimento degli alberghi della Costa d Amalfi. Altra variabile significativa per lo studio delle dinamiche competitive nel settore turistico-alberghiero è la localizzazione, considerata come una delle principali determinanti della domanda di servizi alberghieri, sia per il turismo di vacanza che per quello d affari. L importanza della localizzazione viene peraltro evidenziata nei modelli di evoluzione spaziale dei settori, per cui imprese localizzate vicine tra loro possono 5
6 conseguire economie di agglomerazione per la possibile condivisione di infrastrutture comuni (Baum e Mezias, 1992). La seconda delle ipotesi da testare risulterà pertanto la seguente: Ipotesi 2: l intensità della competizione geograficamente localizzata avrà una relazione positiva con il tasso di fallimento degli alberghi della Costa d Amalfi. Il riferimento, infine, alla variabile prezzo consente di differenziare gli alberghi in base alla categoria di appartenenza, che può essere di lusso, categoria media ed economica. In un loro studio, Hart e Troy (1986) elaborano un modello di competizione localizzata basato sul prezzo o sulla categoria di appartenenza, per il quale gli alberghi di lusso e quelli economici, pur non competendo tra loro, rappresentano un potenziale pericolo per la posizione competitiva occupata dagli alberghi di media categoria. La terza ipotesi da testare sarà dunque la seguente: Ipotesi 3: L intensità della competizione localizzata basata sul prezzo avrà una relazione positiva con il tasso di fallimento degli alberghi della Costa d Amalfi. 2. LONGEVITÀ DELLE IMPRESE ALBERGHIERE DELLA COSTA D AMALFI L oggetto di indagine sarà focalizzato, nella seconda fase del lavoro, sul campo delle relazioni tra le dinamiche ambientali e le dinamiche interne alla singola organizzazione, con specifico riferimento ai suoi processi di crescita e di trasformazione nel tempo. In particolare, l attenzione sarà riposta sulle imprese sopravvissute per l intero periodo storico preso in esame, cioè compreso tra il 1890 ed il 2000, le quali, avendo più di un secolo di vita, presentano il requisito della longevità (De Geus, 1997; Bruni, 1997). 6
7 La sopravvivenza di un azienda per un così lungo periodo di tempo offre interessanti spunti di ricerca, finalizzati, oltre che all individuazione dei caratteri peculiarmente assunti con continuità dall azienda durante l intero corso della sua esistenza, seppure nell ambito di configurazioni organizzative differenti, soprattutto alla rilevazione dei comportamenti strategici ed organizzativi messi in atto dall azienda per fronteggiare i cosiddetti momenti di discontinuità o anche periodi rivoluzionari (Romanelli e Tushman, 1994) iv, con origine interna o esterna. Sebbene nella prospettiva ecologica la stabilità organizzativa e la costante riproducibilità strutturale rappresentino prerequisiti essenziali per la sopravvivenza dell azienda, per la possibilità che ne deriva di esibire elevati gradi di affidabilità e responsabilità (accountability) (Hannan e Freeman, 1989) v, tuttavia il cambiamento si impone come soluzione necessaria nel caso si verifichino eventi modificativi rilevanti, che irrompono, in modo violento e spesso imprevedibile, sulle condizioni di equilibrio di un azienda, compromettendone seriamente le possibilità di sopravvivenza (Haveman, 1992) vi. Nel tentativo di individuare i principali fattori di sopravvivenza e di longevità aziendale per un impresa alberghiera, si propone uno schema di analisi nel quale sono distinti i fattori di continuità aziendale, ossia quei caratteri che accompagnano l evoluzione storica di un azienda sin dal momento della nascita, il cui contributo alla continuità ed alla sopravvivenza trova espressione soprattutto nei periodi di regolare svolgimento dell attività aziendale, e le dinamiche del cambiamento discontinuo, che mettono a rischio la sopravvivenza. Considerando gli elementi di peculiarità che caratterizzano le imprese alberghiere della costiera, i fattori di continuità aziendale possono ravvisarsi: 7
8 nell imprenditorialità, intesa come capacità aziendale di riconoscere e sfruttare a proprio vantaggio le opportunità (Shane and Venkataraman, 2000), risorsa immateriale, strettamente legata alla figura del proprietario-imprenditore e del suo gruppo familiare presente in azienda, ma anche all azienda generalmente intesa (Covin e Slevin, 1991), che trova espressione nell orientamento strategico caratterizzato dalla capacità di fronteggiare il rischio e di agire in modo proattivo, supportando la tensione al miglioramento ed all innovazione da parte dei componenti l organismo personale; nella cultura d impresa, intesa, nel caso di una azienda alberghiera, principalmente come cultura dell ospitalità, che trova espressione nei modi di comportarsi, di sentire e reagire e nelle ideologie atte a giustificare tali comportamenti, caratterizzando i rapporti con la clientela da parte di tutto il personale alberghiero così favorendo la percezione dell albergo come sostituto di gruppo primario tipicamente rappresentato dalla famiglia; nella localizzazione, con specifico riferimento all ubicazione della struttura alberghiera entro la località di riferimento, per cui una posizione più coerente rispetto alle esigenze di un turismo balneare e più attraente dal punto di vista degli scenari naturali può considerarsi come fattore di successo e di sopravvivenza; nell immagine, intesa come identità percepita dell impresa (Coda, 1991), rilevante non solo per il rapporto con i clienti e gli utilizzatori dei servizi erogati, ma anche per l insieme di relazioni che legano l impresa agli altri attori, pubblici o privati, del suo ambiente istituzionale. 8
9 Con riferimento alle dinamiche del cambiamento discontinuo se ne considerano due principali determinanti o anche elementi di discontinuità, di origine interna ed esterna rispetto all azienda. Il riferimento alle discontinuità di origine esterna richiama l attenzione sull influenza che i cambiamenti ambientali possono avere sull impresa, in funzione del particolare periodo del suo ciclo di vita. Nel corso della sua evoluzione storica, un azienda longeva affronta inevitabili rischi di fallimento, che si caratterizza diversamente in relazione alla particolare fase del suo sviluppo. Secondo tale approccio (Baum, 1989; 1996; Bruderl e Schussler, 1990; Carroll, 1983; Fichman e Levinthal 1991; Henderson, 1999; Ingram, 1993; Levinthal e Fichman, 1988; Stinchcombe, 1965), che richiama solo vagamente i modelli del ciclo di vita dell azienda, è possibile individuare per l impresa diverse liabilities in relazione a tre momenti significativi della sua esistenza: la nascita (liability of newness), il primo sviluppo (liability of adolescence), la maturità (liability of obsolescence). Ciascuna fase si caratterizza per la criticità riconosciuta ad una tipologia di risorse tra quelle presenti in azienda: nella prima fase, in particolare, le routine e la legittimazione sociale; nella seconda, le risorse finanziarie; nella terza fase, le competenze tecnologiche e, più in generale, la capacità di innovazione. La criticità di tali risorse non è di per sè causa di fallimento dell azienda, ma ne caratterizza la possibilità di sopravvivenza, allorcchè la natura del cambiamento ambientale, combinandosi con la particolare liability che caratterizza l impresa in ciascuna fase della sua evoluzione, determina l effettiva possibilità per l impresa di sopravvivere. Ne deriva, pertanto, l opportunità di analizzare i cambiamenti ambientali intervenuti lungo l intero arco di vita dell azienda in relazione all effetto esercitato sulle 9
10 risorse che sono maggiormente critiche per ciascuna delle fasi evolutive della vita di un azienda. L analisi degli elementi di discontinuità di origine interna considera gli eventi salienti che hanno interessato i componenti dell azienda ed in primo luogo il vertice aziendale. Tali cambiamenti, nelle imprese familiari, sono spesso collegati alle dinamiche familiari e personali vii.: verranno quindi considerati soprattutto gli eventi relativi alla successione imprenditoriale, al processo di inserimento della nuova generazione nell organico aziendale, agli eventuali conflitti tra i membri della famiglia, che, specie per le imprese familiari, rappresentano momenti particolarmente critici, al punto da affermarsi come cause frequenti di mortalità. 3 APPROFONDIMENTI METODOLOGICI Dal punto di vista metodologico, la popolazione di alberghi della Costiera Amalfitana nel periodo viene analizzata sulla base di dati di archivio, attraverso un studio di tipo longitudinale. Le principali fonti di indagine sono rappresentate dai documenti conservati negli archivi degli alberghi, quelli resi disponibili presso la Camera di Commercio e l Ente Provinciale del Turismo della provincia di Salerno, ed ancora presso le Aziende Autonome di Soggiorno e Turismo dei comuni di Amalfi e Ravello. Saranno utilizzati prevalentemente metodi di analisi statistica per lo studio delle relazioni di causalità tra le variabili individuate. In particolare, nella prima fase del progetto si intende esaminare l impatto che la competizione localizzata ha avuto sul tasso di fallimento della popolazione di alberghi della Costa d Amalfi in termini di distribuzione della dimensione, della localizzazione 10
11 geografica e del prezzo; l operazionalizzazione delle variabili avverrà per ogni anno considerato, esprimendo la dimensione in termini di numero di camere presenti in un albergo, la localizzazione geografica considerando per ogni albergo la sua collocazione sulla fascia costiera con riferimento alla ripartizione per Comuni, ed il prezzo considerando il prezzo medio giornaliero di una camera, così come indicato nei listini. In coerenza con lo studio di Baum e Mezias (1992) che qui si intende replicare, la competizione localizzata sarà misurata calcolando la distanza Euclidea che separa una organizzazione focale dalle altre organizzazioni presenti nella popolazione, in modo da poter valutare il peso della pressione competitiva delle organizzazioni in relazione alla loro prossimità rispetto all organizzazione focale. La prossimità non è però valutata in modo continuo, dal momento che, coerentemente con le ipotesi della population ecology, si assume che le organizzazioni focali competano solo con altre organizzazioni nell ambito di una certa distanza dalla propria posizione nella distribuzione della varianza (finestra competitiva), non subendo alcuna pressione competitiva da parte delle organizzazioni collocate fuori da tale finestra. L approccio metodologico prescelto per la seconda fase del progetto, prevalentemente di tipo esplorativo e basato sull indagine storica, prevede l utilizzo del case study, o eventualmente del multiple-case study. La ricostruzione dell intero periodo di vita dell azienda nell intervallo di tempo considerato avverrà utilizzando principalmente fonti documentali ed altri dati di archivio ma anche interviste agli imprenditori attuali che, specie nel caso di imprese familiari, forniscono generalmente una significativa memoria storica di personaggi ed eventi passati che hanno avuto un peso significativo nella vita dell azienda. 11
12 BIBLIOGRAFIA Aldrich H.E. (1979), Organizations and Environments, Englewood Cliffs, N.J., Prentice-Hall. Baum J.A.C. (1989), Liabilities of newness, adolescence and obsolescence: exploring age dependence in the dissolution of organizational relationships and organizations, Proceeding of the Administrative Science Association of Canada, 10(5). Baum J.A.C. (1996), Organizational ecology, in Clegg S.R., Hady C. e Nord W.R., Handbook of organization studies, London, Sage. Baum J.A.C. e Mezias S.J. (1992), Localized competition and organizational failure in the Manhattan hotel industry, , in Administrative Science Quarterly, v.37, n.4. Bruderl J. e Schussler R. (1990), Organizational mortality: The liabilities of newness and adolescence, in Administrative Science Quarterly, v.35. Bruni G. (1997), La longevità delle imprese, in Bruni G., Campedelli B. e Roffia P., Pietro Beretta Fabbrica d Armi, Università di Verona. Carroll G.R. (1983), A stochastic model of organizational mortality, in Social Science Research, v.12. Coda V. (1991), Comunicazione e immagine nella strategia dell impresa, Giappichelli, Torino. Covin J.G. e Slevin D.P. (1991), A conceptual model of entrepreneurship as firm behavior, in Entrepreneurship: Theory and Practice, v.16, n.1. De Geus A. (1997), The living company, in Harvard Business Review, Marzo-Aprile. 12
13 Fichman M. e Levinthal D.A. (1991), Honeymoons and the liability of adolescence: a new perspective on duration dependence in social and organizational relationships, in Academy of Management Review, v.16. Grandori A. (1983), Organizzazione e ambiente dell impresa alberghiera, in Grandori A., Paci S., Salvioni D.M. e Vicari S., L impresa alberghiera. Aspetti di marketing, organizzazione, amministrazione e finanza, Giuffrè, Milano. Hannan M.T. e Freeman J. (1977), The population ecology of organizations, in American Journal of Sociology, 82. Hart C.W. e Troy D.A (1986), Strategic hotel/motel management, East Lansing, MI: Educational Institute of the American Hotel and Motel Association. Haveman H.A. (1992), Between a rock and a hard place: organizational change and performance under conditions of fundamental environmental transformation, in Administrative Science Quarterly, v.37, n.1. Henderson A.D. (1999), Firm strategy and age dependence: a contingent view of the liabilities of newness, adolescence, and obsolescence in Administrative Science Quarterly, v.44. Ingram P.L. (1993), Old, tired, and ready to die: the age dependence of organizational mortality reconsidered. Paper presented at the annual meeting of the Academy of Management, Atlanta. Levinthal D.A. e Fichman M. (1988), Dynamic of interorganizational attachments: Auditorclient relationships, in Administrative Science Quarterly, v.33. Lomi A. (1993), Nuove prospettive sul cambiamento organizzativo, in Hannan M. e Freeman J., Ecologia organizzativa, Etaslibri. 13
14 Romanelli E. e Tushman M.L. (1994), Organizational transformation as punctuated equilibrium: an empirical test, in Academy of Management Journal, v.37, n.5. Shane, S., & Venkataraman, S. (2000), The promise of entrepreneurship as a field of research, in Academy of Management Review. Stinchcombe A.L. (1965), Social Structure and Organizations, in March J.G. (a cura di), Handbook of Organizations, Chicago, Rand McNally. i La Costa d Amalfi appartiene alla provincia di Salerno e comprende i comuni di Amalfi, Cetara, Conca, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala e Vietri sul Mare. ii In proposito, possono essere citati gli studi, rispettivamente, di Caroll e Wade (1991), sulle imprese statunitensi produttrici di birra, e di Swaminathan e Wiedenmayer (1991), sulle analoghe imprese tedesche. iii Adattando l analisi dei fattori di inerzia ambientale sviluppata da Hannan e Freeman (1993) al contesto delle imprese alberghiere, studiato, tra gli altri, da Grandori (1983), è possibile risalire alle principali pressioni di inerzia con origine esterna per le imprese operanti nel settore in esame; si considerino, in particolare: le numerose barriere (principalmente di natura fisica nel caso della Costa d Amalfi) che regolano l entrata e l uscita dai mercati; l incertezza del mercato turistico alberghiero, per la scarsa prevedibilità quantitativa e qualitativa della domanda, che pone vincoli interni sulla disponibilità di informazioni; la dipendenza dallo Stato e da altre istituzioni pubbliche che, operando tramite l istituto delle licenze, pone vincoli di legittimità che sono a fondamento dei flussi di risorse provenienti dall esterno; la tradizione alberghiera e la storia dell organizzazione, attraverso la definizione di standard procedurali e l allocazione delle mansioni e dell autorità. 14
15 iv Revolutionary periods substantively distrupt establisced activity patterns and install the basis for new equilibrium periods (Romanelli e Tusman, 1994). v L inaffidabilità e la mancata capacità di dare conto del proprio operato ad un qualunque stadio della vita dell organizzazione minacciano l abilità di un organizzazione a mantenere l impegno dei membri e degli utenti, nonché la sua capacità di acquisire ulteriori risorse. Di conseguenza, si può pensare che la selezione nelle popolazioni di organizzazioni nelle società moderne favorisca quelle forme caratterizzate da un alta affidabilità delle prestazioni e da elevati livelli di responsabilità (Hannan e Freeman, 1989, pag.129). vi I propose that organizational change may benefit organizational performance and survival chances if it occurs in response to dramatic restructuring of environmental conditions and if it builds on establisced routines and competences (Haveman, 1992). vii Gli alberghi della costiera amalfitana presentano una struttura elementare, configurandosi tipicamente come piccole imprese a conduzione familiare con un sistema organizzativo largamente modellato sul sistema dei ruoli esistenti nella famiglia, analogamente a quanto si rileva nel contesto nazionale (Grandori, 1983). 15
Ruolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliIndice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE
Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliINDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A.
LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. Al fine di facilitare la scelta dell indirizzo di studi e le eventuali opzioni, il nostro Istituto ha predisposto il seguente prospetto che,
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliProspettiveper ilmercatodel gas
Prospettiveper ilmercatodel gas in Europa Riccardo Pasetto CH4 L industria del gas: tendenze e prospettive Bologna 22 ottobre 2014 Il contestopolitico-economico Scenario altamente instabile a causa di:
DettagliSTUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE
STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Aprile 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG41U Studi di mercato e sondaggi di opinione è stata condotta
DettagliDeclinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio
Allegato A) Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio A.1 Settore economico A.2 Settore tecnologico Il presente allegato è stato redatto con riferimento alle
DettagliLa gestione della qualità nelle aziende aerospaziali
M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliCAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative
CAPITOLO 5 Relazioni Interorganizzative Agenda Le relazioni interorganizzative Modello interorganizzativo Dipendenza dalle risorse Network collaborativi Ecologia delle Popolazioni Istituzionalismo 2 Le
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliQuale futuro per le PMI di Spedizioni Internazionali del Lazio
CENTRO STUDI Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni Progetto Confetra Lazio: Quale futuro per le PMI di Spedizioni Internazionali del Lazio Roma, maggio 2011 PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA
DettagliMaster Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita
Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Gestione dei processi di vendita Master di I livello L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, attraverso il Bando
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliSURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI
ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliEVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA
http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliLa vocazione turistica del territorio della provincia di Salerno. I tour operator stranieri. Settembre 2011
La vocazione turistica del territorio della provincia di Salerno. I tour operator stranieri Settembre 2011 Universo di riferimento Tour operator stranieri (Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna) Numerosità
DettagliNell ambito del sistema degli accadimenti di ciascun istituto una posizione centrale è occupata dalle combinazioni economiche generali
LE COMBINAZIONI ECONOMICHE Nell ambito del sistema degli accadimenti di ciascun istituto una posizione centrale è occupata dalle combinazioni economiche generali Che rappresentano le operazioni economiche
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliRaffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende
A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B
DettagliPIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM
PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing
DettagliREPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI
REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE La strutturazione di un fondo di private equity e l attività di fund raising I veicoli azionisti sottoscrittori SGR Fondo Struttura italiana gestore fondo General Partner
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)
ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale
DettagliIncentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management
Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliEconomia aziendale - introduzione-
Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende (Zappa 1927) mira a dare norme e precetti per la razionale
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliLezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.
Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi
DettagliImprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI
Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA
DettagliAnalisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria
Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036
DettagliIL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI
IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI Cap. XII di R. Grant A cura di: Paola Bisaccioni INDICE Maturità e peculiarità dei settori maturi I fattori critici di successo L implementazione strategica
Dettagli1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività.
SEGMENTAZIONE MERCATO SEGMENTAZIONE DEL MERCATO 1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività. Le determinanti delle
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliSchema per la redazione di un business plan high tech
Schema per la redazione di un business plan high tech 1. Sintesi dell idea 2. Assessment dei fattori di rischio dell iniziativa 3. Strategia competitiva 3.1 Fonti del vantaggio competitivo 3.2 Posizionamento
Dettaglimaster mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti
Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sergio Zucchetti Milano 25 febbraio 2011 Finalità e ingredienti del nuovo modello di programmazione
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliPerfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI
Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE Il nuovo assetto organizzativo di PUGLIAPROMOZIONE è impostato sul modello dell azienda a rete evoluta, fondato sulla ripartizione dei processi di supporto e primari
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliManagement Game 2011
Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini
DettagliFINANZA AZIENDALE. - secondo modulo - anno accademico 2008/2009
FINANZA AZIENDALE - secondo modulo - anno accademico 2008/2009 LEZIONE Rischio e rendimento Alcuni concetti introduttivi 2 Alcuni concetti introduttivi () Nella prima parte del corso l attenzione è venuta
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliPROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO I.P.S.S.C.T.S. CORATO
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO I.P.S.S.C.T.S. CORATO Area: gestione dei servizi per la soddisfazione del cliente Si tratta di un percorso di sperimentazione di Alternanza Scuola Lavoro, così come previsto
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliLe strategie di marketing
Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliIL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010
UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia
Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri
Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliCOME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE
COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE PROF. VALTER CANTINO 1 L AZIENDA Soggetto unitario composto di più elementi diversi
DettagliWP 1. Knowledge Economy e processi di innovazione in Piemonte. Cultura, servizi del lavoro e del welfare
PROGETTO E.R.I.C.A - regione Piemonte Bando Scienze Umane e Sociali 2008 WP 1 Knowledge Economy e processi di innovazione in Piemonte. Cultura, servizi del lavoro e del welfare Responsabile Scientifico:
DettagliLTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e
LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliIL CONTROLLO DI GESTIONE
IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO BASE Milano, 20 e 21 maggio 2014 A cura di dottor Alessandro Tullio Studio di Consulenza dottor Alessandro Tullio Il controllo di gestione ed Il ruolo del Controller Docente:
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliL ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE
Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa
DettagliL analisi Competitiva
L analisi Alessandro De Nisco Università del Sannio COSA E L ANALISI COMPETITIVA? Affinchè l impresa possa svolgere con successo la propria attività, è fondamentale che essa svolga un monitoraggio costante
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliLa crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese
FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org La crisi economica
DettagliIl factoring tra finanza e servizi
in collaborazione con Factorit spa Il factoring tra finanza e servizi Giuseppe Nardone Resp. Sviluppo Affari e Canali e Distributivi Il factoring: definizione Il factoring è oggi il solo prodotto presente
DettagliINDICE. Sintesi. Sintesi e introduzione...1 PARTE PRIMA. Capitolo Primo L ANALISI STRATEGICA A SUPPORTO DELLE DECISIONI AZIENDALI
Sintesi INDICE Sintesi e introduzione...1 PARTE PRIMA Capitolo Primo L ANALISI STRATEGICA A SUPPORTO DELLE DECISIONI AZIENDALI 1.1 Evoluzione storica del management strategico...8 1.2 L analisi strategica...11
DettagliIl Marketing Strategico
Il Marketing Strategico La mente del mercato aspetta solo di essere esplorata Definizione di Marketing Marketing: un processo attuo a definire, prevedere, soddisfare, creare, distribuire, promuovere beni
DettagliCapitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat
Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l
DettagliLEAD GENERATION PROGRAM
LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation
Dettagli