UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Sede Amministrtiv: Università degli Studi di Pdov Diprtimento di iotecnologie grrie DOTTORATO DI RICERCA IN VITICOLTURA, ENOLOGIA E MARKETING DELLE IMPRESE VITIVINICOLE CICLO XXII COMPORTAMENTO VEGETATIVO E PRODUTTIVO DI VITI SOTTOPOSTE A DIVERSE TECNICHE IRRIGUE Coordintore: Ch.m Prof. s Vivin Corich Supervisore: Ch.mo Prof. Giorgio Ponchi Dott. Diego Tomsi Dottornd: Federic Giotti 1

2 INDICE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA...1 SEDE AMMINISTRATIVA: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA...1 RIASSUNTO...5 ABSTRACT...6 ABBREVIAZIONI USATE NEL TESTO INTRODUZIONE GLI APPARATI RADICALI E L INTERAZIONE SUOLO ACQUA RADICI EFFETTI DELL IRRIGAZIONE SULLO SVILUPPO RADICALE GLI EQUILIBRI TRA CHIOMA E RADICI MATERIALI E METODI LOCALIZZAZIONE DELLA PROVA Anlisi climtic dell re Crtterizzzione pedologic dell re IL VIGNETO SPERIMENTALE Crtteristiche dell impinto Il vitigno: Merlot Il portinnesto Crtterizzzione pedologic del vigneto sperimentle IL PIANO SPERIMENTALE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA IRRIGUO E DEGLI INTERVENTI DI IRRIGAZIONE RILIEVI ESEGUITI METODI DI STUDIO DEGLI APPARATI RADICALI Profili rdicli nnt Profili rdicli nnt Riprtizione dell sostnz secc

3 1.10 RILIEVI SULLO SVILUPPO VEGETATIVO E SULLA FUNZIONALITA DELLA CHIOMA Allungmento dei germogli Superficie foglire Peso del legno di pottur Riprtizione dell sostnz secc Determinzione del contenuto di clorofill e dell tempertur foglire RILIEVI SULLO STATO IDRICO DEL SUOLO E DELLA PIANTA Stto idrico del suolo Stto idrico dell pint RILIEVI SUI CARATTERI PRODUTTIVI E SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL UVA Prmetri produttivi Curve di mturzione Sostnze colornti nelle cche ELABORAZIONI STATISTICHE RISULTATI DISCUSSIONE DEI RISULTATI ANDAMENTO METEOROLOGICO DELLE ANNATE DI STUDIO Rissunto Regime termico-pluviometrico: nnt Regime termico-pluviometrico: nnt Regime termico-pluviometrico: nnt DINAMICHE DI SVILUPPO DELL APPARATO RADICALE IN RISPOSTA ALLE DIVERSE TECNICHE IRRIGUE Rissunto Studio preliminre degli pprti rdicli nnt Anlisi rdicli EFFETTO DELLA TECNICA IRRIGUA SULLO SVILUPPO VEGETATIVO E SULLA FUNZIONALITA DELLA CHIOMA Rissunto Peso del legno di pottur Allungmento dei germogli e superficie foglire

4 3.1.11Riprtizione dell sostnz secc Contenuto in clorofill e tempertur foglire EFFETTO DELLA TECNICA DI IRRIGAZIONE SULLO STATO IDRICO DELLA PIANTA Rissunto Stto idrico dell pint e umidità del suolo EFFETTO DELLA TECNICA DI IRRIGAZIONE SULLA PRODUTTIVITA E SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL UVA Rissunto Prmetri produttivi Mturzione dell cino: zuccheri, cidi, ph Composti fenolici nell cc CONCLUSIONI

5 RIASSUNTO L irrigzione costituisce un delle principli prtiche gronomiche ttrverso cui controllre lo sviluppo vegeto-produttivo dell vite, guidndone le risposte fisiologiche, produttive e qulittive. Nel triennio sono stte poste confronto 5 tipologie di irrigzione: due con l irrigu vicino l ceppo (l gocciolnte sopr il filre ed l interrt 40 cm dl filre), due con l irrigu distnte del ceppo (l interrt 90 cm e 135 cm dl filre) e un controllo non irrigto. L sperimentzione è stt condott in un vigneto di Merlot l 3 nno di impinto situto in un terreno limoso-sioso con elevt presenz di scheletro nell zon DOC Pive. Sono stti vlutti nel corso del triennio gli effetti dell irrigzione sulle dinmiche di sviluppo dell pprto rdicle e ereo, sullo stto idrico dell pint e sui crtteri quntittivi e qulittivi dell produzione. I risultti indicno che l ccrescimento e l funzionlità dell pprto rdicle in viti l 3-5 nno di vit sono strettmente condizionti dll disponiilità idric e dll loclizzzione dell cqu nel terreno. Tesi con irrigzione vicino l ceppo hnno evidenzito un elevt densità rdicle, m un ridotto pprofondimento ed estensione; l irrigzione distnzit dl ceppo h portto d pprti rdicli meno densi e più estesi. In rispost ll morfologi e ll funzionlità dei loro pprti rdicli, viti con l d irrigzione lontn dl ceppo hnno evidenzito un mggior tendenz d incorrere in situzioni di stress idrico. Lo sviluppo vegettivo dell prte ere è risultto inferiore nei trttmenti con irrigzione distnzit dl ceppo e i contenuti di clorofill nelle foglie indicno un minore efficienz fotosistetic. 5

6 L tecnic irrigu h evidenzito un influenz sulle rese, m non sull composizione chimic dell uv; l produzione/ceppo è risultt inferiore nelle tesi con l lontn dl ceppo, mentre zuccheri, cidità e potenzile fenolico non hnno riportto differenze significtive tr i diversi trttmenti. ABSTRACT Grpevine irrigtion is one of the most importnt gronomic prctices to control vine vegettive nd reproductive development, with importnt effects on yield nd qulity. Over the course of 3 yers ( ) five different irrigtion strtegies were compred: 1) ove ground drip emitters plced directly ove the vine row; 2) susurfce emitters implnted t distnce of 40 cm from the vine row; 3) susurfce emitters implnted t distnce of 90 cm from the vine row; 4) susurfce emitters implnted t distnce of 135 cm from the vine row nd 5) non-irrigted control. The experiment ws conducted in four yers old Merlot vineyrd grown on lom-sndy soil in the DOC Pive Are. Irrigtion effects on root growth, ove ground plnt growth, plnt wter sttus, yield nd grpe composition were investigted. Results of this study indicte tht root growth nd soil-wter cquisition in 3-5 yers old vines re extremely conditioned y soil moisture vilility nd y its distriution within the soil profile. Tretments 1 nd 2 with either emitters ove ground or with susurfce emitters closer to the vine row mnifested higher root densities ut reduced root extension nd rooting depths while tretments 3 nd 4 with susurfce emitters implnted frther from the vine row hd longer ut less dense root systems. In response to the morphology nd function of their rooting systems, vines in systems with susurfce emitters plnted frther from the vine row showed lower tolernce to drought. The ove ground plnt growth ws lso reduced in these 6

7 tretments s ws chlorophyll content of the leves, indicting decresed photosynthetic efficiency. Different irrigtion strtegies effected grpe yield ut not erry composition; yield per vine ws lower in tretments with susurfce emitters plnted frther from the vine row while no significnt differences were found in sugr content, cidity or phenolic potentil mong tretments. ABBREVIAZIONI USATE NEL TESTO ALA GOCCIOLANTE ALA135 tesi con l gocciolnte sopr il filre tesi con suirrigzione 135 cm dl filre ALA40 tesi con suirrigzione 40 cm dl filre ALA90 tesi con suirrigzione 90 cm dl filre MD Ψs potenzile idrico del germoglio misurto mezzogiorno NON IRRIGATO controllo non irrigto PRD prtil rootzone drying RDI regulted deficit irrigtion ss sostnz secc TDR time-domin reflectometry 7

8 1. INTRODUZIONE Mi come negli ultimi nni si è ssistito d un notevole vriilità delle condizioni climtiche: estti siccitose lternte d ondnti e revi precipitzioni, inverni miti e poco piovosi; questi eventi, che ormi comunemente vengono definiti cmimenti climtici, stnno mplificndo sempre più i prolemi derivnti d un insufficiente riserv idric del terreno e d pporti di cqu meteoric sempre più ml distriuiti e di conseguenz non deguti lle esigenze idriche delle colture (Shultz, 2000; Rg e Prudhomme, 2002; Jones et l. 2005; Zuccri, 2008). Un mpi prte dell viticoltur mondile è loclizzt in regioni crtterizzte d climi che vedono periodi di siccità durnte l stgione vegettiv (qule il clim Mediterrneo), dove le crenze idriche tmosferiche e del suolo, ssocite lle lte temperture estive, possono determinre forti limitzioni ll produzione e ll qulità. Nell ultimo ventennio le ree Sud Europee hnno visto un nett riduzione del numero di giorni per nno crtterizzti d ssenz di precipitzioni (Luterch et l., 2006) e concordemente i cmimenti climtici in tto questo trend semr destinto d ccentursi nel prossimo futuro (Petit et l., 1999). Gli imptti sull viticoltur sono ingenti e fcilmente immginili (Schultz, 2000; Jones et l., 2005); l vite, d sempre considert un coltur en dttt climi ridi e secchi e d llevrsi quindi in sciutto (lmeno nell mggior prte delle situzioni mientli poste l di sopr del prllelo) vede oggi le sue produzioni sempre più minccite d condizioni climtiche vverse durnte l 8

9 stgione estiv, dove situzioni di stress idrico possono compromettere in modo significtivo lo sviluppo vegettivo dell pint (Mthews et l., 1987; Shultz e Mthews, 1988), l su cpcità fotosintetic (Kriedemnn e Smrt, 1971; Liu et l., 1978), le rese e l qulità dell vendemmi (Kliewer et l., 1983; Brvdo et l., 1985; Hepner et l., 1985; Mthews e Anderson, 1988, 1989). In questo contesto l irrigzione è diventt lo strumento chive per i viticoltori l fine di ssicurre rese stili e livelli qulittivi rispondenti lle esigenze del mercto (Rühl e Alleweldt, 1985; McCrthy e Colome, 1985; Chves et l., 2007; Cifre et l., 2005). Andonto il concetto dell irrigzione qule prtic di forztur, destint d un umento indiscriminto delle rese scpito dell qulità, ess è diventt oggi un intervento mirto d ssicurre l stilità economic di situzioni viticole prticolri, quli quelle determinte d nnte eccezionlmente siccitose cui stimo sempre più spesso ssistendo. Diversi studi e osservzioni hnno concordto sull necessità di ricorrere durnte l stgione vegettiv d pporti idrici opportunmente pinificti l fine di ottenere vendemmie di qulità (Hepner et l., 1985; Goodwin e Mcre, 1990; Goodwin nd Jerie, 1992; Boyer, 1996; McCrthy, 1997; Bttilni, 2000; Ojed et l. 2002; Medrno et l., 2003; Poni, 2005; Chves et l. 2007). L interesse crescente ssunto dll irrigzione negli nni recenti h tuttvi ricceso numerosi dittiti rigurdnti gli effetti positivi o negtivi di tle prtic gricol (Blltore et l., 1979; Sipior e Gutierrez-Grnd, 1988). L vite inftti, pur eneficindo si dl punto di vist qulittivo si produttivo di pporti idrici mirti durnte lcune fsi fenologiche, necessit di un controllo ttento dell gestione dello stress idrico (Esclon et l., 2003; Deloire et l., 2004; Poni, 2005; Cifre et l., 2005; Zuccri, 2006), che può essere effettuto solo conoscendo in modo pprofondito i terreni, le vrietà, l fisiologi e le modlità di pprovvigionmento dell cqu. Se d un lto è ormi comunemente ccettto che un irrigzione modert si un prtic utile l fine di guidre le produzioni verso stndrd qulittivi elevti (Mthews et l., 1990; Chves et l., 2007), d ltro cnto gli effetti dipendono lrgmente dl momento di intervento, dll entità degli pprovvigionmenti idrici, 9

10 dll cultivr, dlle condizioni mientli (climtiche e podologiche) e dll interzione con ltre prtiche gricole (Brvdo et l., 1985; Hpner et l., 1985; Mtthews et l., 1987; Schulz, 1996; Willims, 1996; Esclon et l., 2003; Cifre et l., 2005). Diversi studi hnno dimostrto che pporti idrici deguti i fisogni dell pint, nche fronte di un sensiile umento delle rese, non determinno effetti negtive sull qulità dell uv (Brvdo et l., 1985; Hepner et l., 1985; Medrno et l., 2003). D ltro cnto pprovvigionmenti idrici eccessivi, che portno d un indiscriminto umento delle rese, comportno un peggiormento qulittivo complessivo dell produzione principlmente dovuto d un riduzione del contenuto zuccherino e dei pigmenti e d un cidità non ilncit (Brvdo et l., 1985; Hepner et l., 1985; Mtthews et l., 1999; Esten et l., 1999, 2001). Accnto i quesiti sopr citti in merito gli ottimli quntittivi d cqu d somministrre e i momenti di intervento, il viticoltore si trov oggi d ffrontre nche l importnte scelt dell tecnic irrigu più pproprit ll su reltà viticol, scelt che molto spesso in pssto veniv ftt senz tener conto in nessun modo dei vincoli gronomici, podologici, vrietli e mientli che crtterizzno l relzione esistente tr un vigneto e l pporto idrico (Zuccri, 2008). L evoluzione dell tecnic irrigu h portto llo sviluppo di numerosi sistemi che consentono un irrigzione precis ed efficce; tr questi l irrigzione gocci e le vrie evoluzioni di quest tecnic tr cui l su-irrigzione, rppresentno le lterntive che sicurmente meglio rispondono l giusto compromesso tr l necessità di utilizzo d cqu i fini irrigui e l ottimizzzione dell uso di quest risors sempre più esigu e quindi d slvgurdre (Al Kisi e Yin, 2003; Cifre et l., 2005; Bisi et l., 2000; Gily, 2004). Nonostnte numerosi studi ino cercto di chirire gli effetti che differenti tecniche di irrigzione esplicno sull fisiologi, sull qulità e sull quntità delle produzioni viticole, ponendo confronto tempi, entità e modlità diverse di pprovvigionmento delle risorse idriche (Vn Zyl, 1988; Dry et l., 2000; Ojed et l., 2002; Sntos et l, 2003; Sor et l., 2007; Cifre et l., 2005; Sivilotti et l., 10

11 2005; Chves et l., 2007), emerge tuttvi un crenz di informzioni su qunto concerne le strette relzioni che legno l disponiilità idric del suolo, le cpcità di pprovvigionmento d prte degli pprti rdicli, i consumi evpotrspirtivi dell chiom e le ripercussioni sui crtteri quli-quntittivi delle produzioni. 1.1 GLI APPARATI RADICALI E L INTERAZIONE SUOLO ACQUA RADICI Le rdici, quli orgno deputto ll ssorimento idrico e di nutrienti, svolgono un ruolo fondmentle nei processi fisiologici dell vite. Ad indiczione dell loro importnz, gli pprti rdicli possono costituire fino l 60% dell inter iomss vegettiv (Mullins et l., 1992), nche se tle percentule è fortemente vriile in funzione dell vrietà, del protinnesto, delle condizioni mientli e degli ndmenti stgionli (Southey, 1992; Morno e Kliewer, 1994; Sor et l., 2005; Smrt et l., 2006). Se d un lto inftti è ccertto che l morfologi e l rchitettur degli pprti rdicli dell vite h un forte componente genetic, molti studi concordno sul ftto che le condizioni mientli hnno un lrg influenz sulle loro dinmiche di sviluppo. Secondo Southey e Archer (1988) i crtteri genetici determinereero principlmente l densità delle rdici, mentre i fttori mientli influenzereero l distriuzione spzile. Altri utori sostengono che nche lo sviluppo spzile degli pprti rdicli h un determinzione genetic (Guillon, 1905; Pongràcz, 1983), mentre i prmetri mientli ne controllereero l entità dell espressione fenotipic (Perold, 1926; Winkler et l., 1974; Vn Zyl, 1988). Smrt et l. (2006) in un recente revisione di studi rigurdnti le crtteristiche degli pprti rdicli di numerosi portinnesti in diversi mienti riport che per lcuni crtteri, quli lo sviluppo verticle, i fttori edifici vreero un influenz nettmente mggiore rispetto i crtteri genetici. 11

12 Tesi prte, emerge un ruolo fondmentle dell miente sullo sviluppo ipogeo dell vite, con effetti importnti sul numero di rdici, sull loro distriuzione orizzontle, verticle e sull loro funzionlità. (Puissnt, et l., 1981; Eissenstt 2007). Dte le strette relzioni esistenti tr sviluppo rdicle ed ereo (Richrds, 1983; Morlt e Jquet, 1993; Hunter e Volschenk, 2001) è fcilmente intuiile che l distriuzione e l funzionlità rdicle hnno importnti conseguenze sul comportmento complessivo dell pint, con effetti sullo sviluppo vegettivo dell chiom, sull quntità e sull qulità delle produzioni. L scelt del portinnesto e le prtiche gronomiche messe in tto devono presupporre un conoscenz pprofondit dei molteplici fttori mientli influenznti lo sviluppo ipogeo, poiché un pprto rdicle degutmente esteso e funzionle è il presupposto per un equilirio vegeto-produttivo dell pint in grdo di ssicurre l ottenimento di produzioni con stndrd qulittivi elevti. Tr i fttori mientli principlmente coinvolti nello sviluppo rdicle il terreno gioc sicurmente un ruolo fondmentle. L profondità dei suoli, l tessitur, gli impedimenti legti ll compttzione, nonché le disponiilità idriche e nutritive e i fenomeni di idromorfi ed sfissi ed esse legti sono tutti fttori che hnno evidenzito un significtiv influenz sugli orgni ipogei (Tàmsi, 1986; Vn Huyssteen, 1988; Morlt e Jquet, 1993) e densità e distriuzione degli pprti rdicli ne costituiscono l prim evidenz. L composizione tessiturle, intes come presenz percentule di si limo ed rgill, e l ricchezz in scheletro, sono i due prmetri più importnti che differenzino i suoli determinndo diversi trend di sviluppo degli orgni rdicli. Gli studi fin qui condotti evidenzino come in terreni siosi le rdici tendno svilupprsi mggiormente e d esplorre gli strti più profondi del suolo (Morlt e Jquet, 1993; Sor et l., 2007); in rpporto ll quntità di si presente, gli strti superficili di questi suoli (0-30 cm) sono generlmente poco colonizzti dlle rdici poiché l ss quntità di sostnz orgnic e l tessitur sios fnno sì che si disidrtino molto velocemente spingendo quindi le rdici d pprofondirsi 12

13 negli strti sottostnti mggiormente umidi; il contrrio si osserv nei terreni rgillosi, dove le disponiilità idriche generlmente superiori fvoriscono lo sviluppo di pprti rdicli densi, con molte rdici negli strti superficili e ridotto sviluppo rdicle in quelli più profondi (Morlt et l., 1993; Morno e Kliewer, 1994). Tessitur e percentule di scheletro risultno fondmentli nel condizionre lo sviluppo rdicle principlmente in virtù del ftto che d esse dipende l quntità e l loclizzzione dell cqu nel terreno. Non tutt l cqu immgzzint nel suolo è utilizzile dll pint ed un percentule molto vriile di quest (l di sotto del punto di vvizzimento) è trttenut dl potenzile mtricile del suolo e viene denomint per questo motivo cqu non disponiile (Girdini, 2002); l percentule di cqu disponiile è molto ss nei terreni siosi mentre è lt in quelli rgillosi. In terreni siosi scheletro prevlente l cqu disponiile per le pinte è limitt in un rnge di l/m3 di suolo, mentre, nel cso opposto di un terreno rgilloso e privo di scheletro, può rrivre vlori molto elevti, nche superiori 200 l/m3 di suolo (Doorenos e Pruitt, 1992). D questi vlori si intuisce come, in ssenz di pioggi, l disponiilità di cqu nel suolo riesc sopperire l fisogno evpo-trspirtivo per un periodo molto reve, nel cso di un terreno sciolto, o reltivmente lungo nel cso di un terreno pesnte. In mienti crtterizzti d un clim secco e d terreni sciolti l crescit rdicle viene stimolt, poiché nuove zone di terreno deono essere esplorte ll ricerc di cqu. Vicevers, in mienti umidi e in terreni pesnti l disponiilità di cqu f si che l crescit rdicle si minore. In un sperimentzione condott in Sud Afric, Vn Zyl (1988) h messo confronto l crescit rdicle di pinte di vite sottoposte tre livelli irrigui restituendo giornlmente l terreno il 90%, il 50% ed il 25% dell cqu disponiile durnte l inter stgione vegettiv. Nell situzione di migliore pprovvigionmento idrico (90%.d.) le pinte mostrvno un uon ttività rdicle con i due tipici picchi di crescit ll fioritur ed ll rccolt (Vn Zyl, 1988; Mullins et l., 1992). Un umento nel tsso di crescit rdicle veniv rilevto qundo il livello irriguo er del 50% di cqu disponiile; l ulteriore 13

14 riduzione di cqu nel terreno (25%.d.) influiv invece in mnier negtiv penlizzndo significtivmente l crescit ipoge. Di risultti esposti si intuisce come uno stress idrico moderto promuov l crescit rdicle, qundo però l cqu nel terreno scende l di sotto di un vlore sogli l pint non dispone nemmeno del rifornimento idrico minimo per stimolre l crescit rdicle. Altri studi hnno confermto un effetto positivo dell irrigzione in mienti crtterizzti d periodi di crenz idric, con un complessiv mggior produzione di rdici (Coms et l., 2005). Soprttutto in viti giovni, con pprti rdicli in vi di formzione, l soprvvivenz situzioni di stress idrico dipende dll rpidità con cui le rdici rggiungono gli strti di suolo più profondi, più ricchi di cqu. Per questo motivo lcuni utori hnno sconsiglito l utilizzo dell suirrigzione nei primi nni d impinto, suggerendo un più efficce utilizzo di irrigzione superficile per poi pssre l posizionmento delle li interrte prtire dl terzo nno (Corrdi, 2008). In questo modo sree possiile cogliere pieno i vntggi di un irrigzione gocci loclizzt in superficie, che è l condizione idele per le rtelle nel primo nno di impinto e per i primi periodi vegettivi, senz rinuncire i vntggi dell suirrigzione, che sono più pprezzili d pinte con pprto rdicle mggiormente sviluppto. Le rdici, qundo il sistem rdicle è sviluppto, possono crescere nche in strti di suolo meno umidi (Ports e Tylor, 1976; Etherington, 1987). Tuttvi in diverse colture roree crtterizzte, come l vite, d un pprezzile crescit rdicle estiv, ess è ssi limitt negli strti di suolo più secchi ((Ports e Tylor, 1976; Coms et l., 2005); nello studio su viti dell cultivr Concord condotto d Coms et l., (2005) è stto riportto che l crescit rdicle in estti con scrs piovosità er pressochè doppi nelle pinte irrigte rispetto quelle non irrigte. Nello stesso studio è stto notto che viti non irrigte possedevno rdici profonde con vsi xilemtici molto lrghi, quindi con un elevt cpcità di trsporto di cqu e soluti. Le crtteristiche termo-pluviometriche mientli possono influenzre non solo l entità dello sviluppo rdicle, m nche le modlità con cui esso vviene durnte l stgione vegettiv (Eissenstt, 2007). Diverse osservzioni riportno che in 14

15 climi temperti l vite present due picchi di crescit rdicle, uno in primver, ttorno l periodo di fioritur, ed un secondo picco di mggiore entità in utunno, dopo l rccolt (Vn Zyl, 1988; Mullins et l., 1992). Questo ccrescimento imodle degli pprti rdicli è stto tuttvi messo in discussione di recenti studi condotti d Coms et l. (2005) ed Eissenstt (2007); viti dell vrietà Concord llevte in due mienti crtterizzti d condizioni climtiche e pluviometriche molto differenti (il primo sito in Cliforni crtterizzto d un ndmento stgionle cldo e secco, il secondo Fredoni, New York, crtterizzto d un ndmento stgionle freddo e umido) hnno evidenzito modelli di ccrescimento rdicle differenti; nel primo sito l crescit delle rdici è vvenut principlmente nel periodo tr l fioritur e l invitur e in post rccolt; un ridotto ccrescimento è stto osservto dopo l invitur (Eissenstt et l., 2006). Nel sito di Fredoni l mggior prte dell crescit rdicle è vvenut fr l fioritur e l invitur, si con un singolo picco, si con ndmento continuo senz picchi in funzione degli ndmenti stgionli. L ccrescimento rdicle è risultto estremmente ridotto o ssente dopo l rccolt (Coms et l, 2005). L vite, come ltre specie roree (Tmàsi, 1986), present un intervllo termico entro il qule l ttività rdicle è ottimle; tle intervllo secondo Muromstev (1969) è compreso tr i 21 e i 32 C. Temperture troppo sse (inferiori i 9 C) o troppo elevte (superiori i 45 C) iniiscono l ccrescimento delle rdici. L tempertur minim del suolo influenz si il momento dell ripres vegettiv si l crescit durnte l stgione. L ripres vegettiv è inftti legt d un tempertur minim del suolo l di sotto dell qule l crescit è impedit d meccnismi ormonli. E stto osservto che prità di condizioni climtiche mientli, l ripres vegettiv delle rdici è nticipt in suoli poco profondi, poiché in primver si riscldno molto più velocemente (Coms et l., 2005); l tempertur influenz nche l vitlità medi delle rdici: Eissenstt (2007) h riportto di suoi studi che le rdici vevno vit più reve qundo nscevno presto nell stgione (d esempio durnte l fioritur), se vevno un dimetro ridotto o se si sviluppvno negli strti più superficili. Risultti simili sono stti riscontrti su 15

16 ltre colture d frutto (Wells e Eissenstt, 2001, Wells et l., 2002). Secondo l utore un przile spiegzione di questo fenomeno può essere che le rdici nte in mggio o i primi di giungo sono esposte lle lte temperture per un periodo superiore rispetto lle rdici nte più trdi nel corso dell stgione vegettiv. Anche sse temperture, molto spesso ssocite d eccessi di umidità, possono influenzre significtivmente l fisiologi dell rdice vri livelli (McMichel e Burke 1996; Mistrìk et l. 1992). Qundo l tempertur del terreno si riduce, il tsso di ssorimento inizilmente diminuisce e, con il tempo, si rrest poiché lcune funzioni delle memrne cellulri vengono lterte. Ritornndo ll importnz delle disponiilità idriche del suolo, un ltro importnte effetto sullo sviluppo delle rdici è dto dll umento dell resistenz meccnic custo d crenze idriche; se inftti il suolo tende d essiccrsi eccessivmente, specilmente se il contenuto di rgill è elevto, l su resistenz meccnic ument costituendo un impedimento llo sviluppo delle rdici (Bengough e Mullins, 1991; Pssiour, 1991). Diversi utori hnno dimostrto come l presenz di impedimenti meccnici, così come l compttzione dei suoli, ino effetti negtivi sullo sviluppo ipogeo, limitndo l estensione e l pprofondimento e riducendo il numero totle di rdici (Vn Huysteen, 1988,; Morlt et l., 1993). L resistenz ll penetrzione (misurt per mezzo di penetrometri) è un prmetro legto ll densità dei suoli e rppresent un misur dell possiilità che le rdici hnno di pprofondirsi nel terreno. In lcune sperimentzioni condotte in Sud Afric (Vn Huyssteen, 1988,) è stto evidenzito che l crescit rdicle suiv un riduzione ll umentre dell densità del terreno nche in terreni siosi che notorimente suiscono meno l effetto del compttmento. Alcuni ricerctori hnno ipotizzto che l produzione di un ormone, l etilene endogeno, potev essere coinvolto nell rispost delle rdici d impedimenti meccnici. Per rispondere questo duio, Wilkins et l. (1976) trttò le rdici di lcune pinte con un iniitore dell etilene ed osservò che le rdici riprendevno l crescit nche nei terreni comptti. Moss et l. (1988) h cercto di interpretre queste scoperte rrivndo ll ipotesi secondo l qule l riduzione dell crescit potree non essere 16

17 direttmente legt d un impedimento meccnico. Le rdici, crescendo in terreni prticolrmente densi e comptti, si lcerno e l etilene verree prodotto come rezione fisiologic l dnno riducendo quindi lo sviluppo dell rdice (l etilene è uno degli ormoni coinvolti nelle rezioni che conducono ll senescenz). Preprzioni degute dei terreni e lvorzioni periodiche si sono dimostrte un metodo efficiente per umentre il volume di rdiczione nche in suoli ove questi fenomeni sono più frequenti (Vn Huysteen, 1988,). Anche l inerimento si è dimostrto un prtic gronomic efficce nel prevenire fenomeni di compttzione, riducendo l resistenz meccnic e migliorndo le crtteristiche fisico-chimiche dei suoli, (Cldwell, 1976; Morlt e Jquet, 2003); d ltro cnto è stto riportto che esso riduce il numero complessivo di rdici e l colonizzzione dell interfil, cus di fenomeni di competizione che si vengono d insturre con il mnto eroso nel corso dell stgione estiv (Morlt e Jquet, 2003). 1.2 EFFETTI DELL IRRIGAZIONE SULLO SVILUPPO RADICALE Dt l grnde influenz dell umidità del suolo sullo sviluppo delle rdici, l irrigzione rppresent uno dei principli metodi ttrverso i quli regolre lo sviluppo rdicle e i suoi effetti srnno tnto più evidenti in zone crtterizzte d un scrs piovosità nel periodo vegettivo e in terreni con ss ritenzione idric (Vn Zyl, 1988; Sor et l., 2007). Nonostnte gli pprti rdicli, qule orgno deputto ll ssorimento dell cqu, sino i primi d essere influenzti d quest prtic gricol, gli studi in mteri sono decismente molto limitti. Un motivzione è sicurmente dt dll difficoltà di indgre in modo pprofondito e dettglito questo orgno, se non con metodi invsivi e distruttivi. Molti ricerctori hnno quindi preferito concentrre i propri studi sulle risposte vegeto-produttive dell vite, con l conseguenz che d oggi permne ncor un forte disomogeneità fr le conoscenze rigurdnti l rispost dell prte ere ll irrigzione rispetto 17

18 qunto è noto sull fisiologi e sullo sviluppo degli pprti rdicli (Sor et l, 2007; Eissenstt, 2007). Vn Huysteen (1988), Southey e Archer (1988) e Vn Zyl (1988) sono stti fr i primi dimostrre gli effetti di stimolo ll ccrescimento rdicle imposto d irrigzioni moderte. Nel corso degli nni ltri studi hnno confermto quest convinzione (Morlt et l, 1993; Coms et l, 2005) fornendo nuove utili informzioni su come le rdici rispondono diversi trttmenti irrigui vrindo densità, distriuzione, funzionlità. Vn Zyl (1988), Steven e Dougls (1994) Bssoi et l. (2003) e Sor et l. (2007) hnno riportto un forte influenz dell tecnic irrigu sull distriuzione orizzontle delle rdici, evidenzindo che tecniche di irrigzione loclizzt (come l irrigzione gocci) ccrescono drsticmente l densità rdicle in prossimità delle li irrigue; l contrrio, irrigzioni diffuse con spruzztori o getti fvoriscono un colonizzzione più diffus del terreno, si nel sottofil che nell interfil. Gregory (1987), Amto e Govi (1996), Morlt et l., (1993) hnno evidenzito un influenz dell irrigzione nche sull pprofondimento rdicle, risultto mggiore qundo le rdici sono conttto con strti superficili sciutti di terreno, mentre viene ridotto nelle zone più frequentemente gnte. Utili indiczioni sono stte ottenute dgli studi di Prtil Rootzone Drying (PRD) condotti in Austrli d Dry e Loveys (1998, 1999), tecnic irrigu che prevede l irrigzione di un prte dell pprto rdicle, mentre l ltr metà viene mntenut sciutt. Secondo gli utori quest prtic irrigu stimoleree l sintesi di cido scissico d prte delle rdici conttto con gli strti sciutti di terreno, che trsportto ll chiom fungeree d segnle di stress limitndone l ccrescimento vegettivo l fine di ottimizzre i consumi idrici. D questi studi è inoltre emerso che le rdici conttto con strti sciutti di terreno possono soprvvivere nche per lunghi periodi, poiché ricevono cqu d quelle conttto con zone gnte. L pint, quindi, investe energi per mntenere un pprto rdicle espnso in previsione del ftto che, seguito di pporti idrici, nche queste rdici possono ricquistre l loro funzionlità e prtecipre ttivmente ll ssorimento di cqu e nutrienti. Gli studi recentemente condotti d 18

19 Sor et l. (2007) confermno quest teori; viti irrigte con spruzztori e successivmente convertite d un irrigzione gocci hnno evidenzito un importnte incremento dell densità rdicle in prossimità delle li irrigue, pur mntenendo nche dopo 5 nni dll conversione l originri colonizzzione nello spzio dell interfil. D questi studi è emerso che l effetto dell tecnic irrigu è visiile già dopo 1 singolo nno, con un volume rdicle risultto significtivmente superiore dopo l conversione. Gli effetti dell irrigzione sull rchitettur e sull morfologi degli pprti rdicli sono però risultti decismente più pprezzili dopo 5 nni dll conversione; ciò ci port sottolinere che l distriuzione e l densità delle rdici non sono legte fenomeni periodici o occsionli quli le mggiori o minori disponiilità idriche o nutritive, ensì rppresentno un situzione che si è stilizzt sull scort di elementi stimolnti e di ltri inienti, rppresentndo così un sintesi perfett di un equilirio cretosi nel tempo. 1.3 GLI EQUILIBRI TRA CHIOMA E RADICI Lo studio degli pprti rdicli è in grdo di fornire utili indiczioni sullo stto dei suoli e sul comportmento vegeto-produttivo dell vite; l rdice può inftti considerrsi pieno titolo un interfcci tr l prte ere e il suolo e le sue numerose funzioni fisiologiche e iochimiche sono sempre evidenzite dl comportmento dell chiom (Richrds, 1983; Archer et l., 1988; Hunter, 1998; Hunter e Volschenk, 2001). Molto spesso, le cuse che conducono vigneti stentti nel loro spetto e comportmento vegettivo, poco produttivi o con produzioni qulittivmente sse sono d ricondurre d indegut funzionlità rdicle o situzioni in cui mnc un giusto equilirio tr orgni ipogei ed orgni epigei. E stto mpimente dimostrto che il volume dell pprto rdicle è strettmente relzionto ll vigori dell pint (Hunter et l., 2001; Wng et l., 2001): 19

20 pprti rdicli densi ed espnsi portno generlmente d un mggior ccrescimento dei germogli e d un mggior superficie foglire, d ltro cnto eccessi di vigori sono generlmente ssociti d un decdimento qulittivo complessivo delle produzioni (Smrt, 1985; Smrt et l., 1990; McCrty, 1997;); il controllo dello sviluppo vegettivo ttrverso tecniche gronomiche mirnti d un riduzione del volume rdicle è stto proposto d diversi utori; Archer et l. (1988), Hunter (1988) e Vlenti e Crletti, (2005) hnno evidenzito che umenti dell densità d impinto comportno un riduzione dell vigori e dell produzione per ceppo ssocite d un incremento zuccherino, polifenolico e ntocinico dell uv. Gli stessi risultti sono stti riportti nche d Wng et l. (2001) ponendo confronto viti llevte in pieno cmpo e viti llevte in vso con pprti rdicli confinti 3 diversi volumi. L form di llevmento e le prtiche gronomiche (es. defoglizione) in grdo di vrire l equilirio vegeto-produttivo e le relzioni source-sink dell pint hnno dimostrto un forte influenz sullo sviluppo e sull densità rdicle (Hunter et l., 1995; Hunter e Volschenk, 2001). L crescit rdicle è inftti influenzt si dll disponiilità che dll richiest di croidrti d prte degli orgni dell pint. Condizioni di ss richiest d prte degli orgni fortemente competitivi (germogli e frutti) stimolno l ccrescimento rdicle grzie ll mggior disponiilità di fotosisntetti (Edwrds et l., 2004; Eissenstt et l., 2006). In generle è stto osservto che un ridotto crico produttivo port d un elevt produzione di rdici, non solo per soddisfre le esigenze nutritive dell pint, m nche come vi di incnlmento dei fotosintetti in eccesso. In contrsto, lti crichi produttivi determinno un crescit rdicle che potree essere insufficiente soddisfre le esigenze nutritive dell pint nel lungo periodo. Forti perdite di rdici, come quelle custe dll siccità o d ttcchi di ptogeni, non sono fvorevoli ll produzione di frutti. Anche un eccessiv produzione di nuove rdici, comunque, cre degli squiliri ll interno dell pint in qunto un grnde quntità di croidrti e nutrienti vengono indirizzti verso queste scpito degli orgni fotosintetici o dell produzione. 20

21 L efficienz rdicle può essere definit come il rpporto tr gudgni in termini di cqu e nutrienti ssoriti e i costi in termini di fotosintetti utilizzti durnte il ciclo vitle di un rdice (Eissenstt et l., 2001). Si può ipotizzre che, prità di ltri fttori, l crescit complessiv di un pint tend d essere mggiore qundo l pprto rdicle mssimizz l su efficienz, ovvero sfrutti l meglio i prodotti dell fotosintesi inviti lle rdici per l ssorimento (Thornley, 1998). L mggior prte degli studi tti vlutre gli effetti di vrie prtiche gricole sull crescit delle rdici hnno concentrto l loro ttenzione sull iomss rdicle complessiv senz distinzione fr clssi di dimetro. In reltà il ftto che solo le rdici fini, in genere dei primi due ordini di rmificzione, ino un ruolo importnte nell ssorimento di nutrienti (Pregitzer et l., 1997; Coms et l., 2002) deve essere tenuto nell deit considerzione nell vlutzione dell funzionlità di un pprto rdicle. In teori, se le rdici fossero prodotte nelle zone del terreno più fvorevoli e morissero qundo non sono più efficienti nell ssorimento di cqu ed elementi nutritivi, l produzione sree mssimizzt. In reltà gli studi di Dry e Loveys (1999) e Sor et l. (2007) dimostrno che l pint investe risorse per mntenere pprti rdicli espnsi e vitli nche in zone dove l ssorimento è scrso o nullo, poiché l cpcità di ttingere cqu e nutrienti d più punti rppresent un grnzi di mggior resistenz periodi di stress idrico. Rdici strutturli e di conduzione, pur rppresentndo un spes ggiuntiv in termini di cronio, rppresentno l implctur necessri l funzionmento delle rdici di ssorimento e grntiscono l cpcità ll pint di ottenere risorse idriche degute in modo permnente, indipendentemente dgli ndmenti stgionli. D qunto fin qui detto emerge l necessità di pprofondire le conoscenze rigurdnti le dinmiche di ccrescimento degli pprti rdicli (densità, rchitettur, morfologi, tipologi di rdici, cpcità di ccumulo di sostnze di riserv) poiché esse costituiscono un presupposto fondmentle per un mggior comprensione dei delicti equiliri che regolno lo sviluppo vegeto-produttivo dell vite. 21

22 Un pprofondimento di tli conoscenze è ll se dell comprensione dei principi chive che regolno l rispost dell vite strtegie di irrigzione quli il Prtil Roozone Drying (PRD) e il deficit idrico controllto (RDI) e risult ltresì fondmentle per lo sviluppo di nuove tecniche di irrigzione qulittiv, in grdo di ottimizzre l utilizzo delle risorse idriche e di incontrre il risultto enologico ricercto. 22

23 SCOPO L evoluzione dell tecnic irrigu negli ultimi decenni h portto llo sviluppo di numerosi sistemi che consentono un irrigzione precis ed efficce, quli l irrigzione gocci e l suirrigzione. Questi sistemi, inti prtiche di irrigzione strtegic come il Regulted Deficit Irrigtion (RDI) o il Prtil Rootzone Drying (PRD), ste su pporti idrici mirti in determinti periodi del ciclo vegettivo o secondo determinte modlità, rppresentno lo strumento chive per fr fronte lle crescenti richieste di pporti irrigui lle colture determinte di cmimenti climtici in tto. Un utilizzo ottimle di queste tecniche presuppone un pprofondit conoscenz dei terreni, delle vrietà, dell fisiologi e delle modlità di pprovvigionmento dell cqu d prte dell vite. Gli studi in mteri di irrigzione dell vite hnno principlmente concentrto l ttenzione sulle risposte vegettive e produttive dell prte ere, trlscindo molto spesso di indgre quli sino gli effetti sugli pprti rdicli, primi orgni d interfccirsi con le disponiilità idriche del suolo. L presente ricerc vuole indgre le relzioni tr suolo, cqu e rdici e quli sino gli effetti sullo sviluppo vegeto-produttivo. Accnto d un nlisi dettglit degli pprto rdicli di viti sottoposte diverse tecniche irrigue verrà vlutto l effetto dell irrigzione sulle crtteristiche vegettive dell chiom e sui crtteri quliquntittivi dell produzione. Oiettivo ultimo è quello di fornire criteri per un irrigzione qulittiv sti su solide conoscenze dell fisiologi e delle modlità di pprovvigionmento dell cqu d prte dell vite. 23

24 2. MATERIALI E METODI 1.4 LOCALIZZAZIONE DELLA PROVA L prov sperimentle è stt condott in un vigneto sperimentle loclizzto nell lt pinur trevigin, ll interno dell denominzione D.O.C. del Pive. Tle re si estende tr il ordo collinre dei rilievi montuosi prelpini e l line dell risorgive, fcendo coincidere quest'ultim con l fsci di emergenz delle cque di fld grosso modo pssnte fr i centri di Orsgo- Bino- Vzzol e Sn Polo. Per un complet pnormic dell potenzilità viticol dll re, ccnto d un inqudrmento generle e d un descrizione puntule del clim, dei suoi elementi e dell loro vriilità, è indispensile ffincre e completre l indgine con l nlisi del suolo, dell su origine, dell su evoluzione e del suo stto ttule Anlisi climtic dell re Per un prim comprensione dei trtti climtici essenzili di quest re, v innnzitutto ricordt l su posizione geogrfic, che vede lle splle le colline trevigine e le Prelpi ellunesi e di fronte, Sud, il mre Adritico. L presenz dell rrier montuos protegge l sottostnte pinur di venti freddi che hnno origine predominnte d Nord-Est. Esiste però il pssggio del Fdlto e l strett di Serrvlle, dove le correnti d ri fredd di origine prelpin si incnlno durnte l notte, rrivndo fino ll pinur. L loro zione si f sentire nell prim prte dell pinur con temperture minime notturne più fresche; questo effetto si ttenu pssndo dll lt ll ss pinur. L figur 2.1 riport i vlori medi mensili delle temperture dell re, desunti di dti rilevti negli ultimi vent nni dl servizio provincile CO.DI.TV (Consorzio 24

25 Difes Treviso) nelle stzioni meteo presenti nell zon. Di dti si evince che i mesi più cldi sono luglio e gosto con 22,6 C, mentre il mese più freddo è gennio con 2,5 C. L medi nnule delle temperture medie è di 12,7 C, l medi delle mssime è di 18,8 C ed infine l medi delle temperture minime è di 7,5 C. Temperture nnuli Mssim 26 Minim Temperture ( C) 24 Medi dicemre novemre ottore settemre gosto luglio giugno mggio prile mrzo ferio gennio -2 Figur 2.1 Temperture nnuli medie, mssime e minime dell re (medi dei dti rilevti negli ultimi 20 nni dlle stzioni CO.Di.TV. dislocte nell zon) Venendo or d un nlisi più dettglit dei vlori termici e considerndo i periodi tr il germoglimento e l rccolt (prile settenre) e quello dell mturzione dell uv (gosto - settemre), i dti riportti nell figur 2.2 mettono in chir evidenz il fenomeno cui si è ftt menzione più sopr. Le pinure più Nord, fronte di temperture minime notturne inferiori e temperture mssime giornliere leggermente più elevte, registrno i vlori di escursione termic notte/dì più elevti. Situzione oppost si riscontr invece nelle zone più Sud. L vriilità evidenzit non si pone su differenze di mcroscl, m su vlori di c grndi centigrdi, sufficienti d ogni modo crere condizioni di mesoclim differenzite cui l vite sicurmente risponde. 25

26 Figur 2.2 Temperture minime ed escursioni termiche medie del periodo vegettivo e del periodo dell mturzione nell re di indgine. In rosso è segnt l loclizzzione del vigneto sperimentle. Per un più esustiv visione dei fttori climtici coinvolti, vnno considerte nche le precipitzioni (figur 2.3). L prticolre posizione del comprensorio già precedentemente delinet, vede dei percorsi en definiti delle correnti d ri umid responsili delle precipitzioni e dei fenomeni temporleschi, entrmi riconduciili ll direttrice Nord-Sud. L ccumulo delle precipitzioni f segnre un piovosità mssim nel mese di ottore con 121 mm, mentre l minim si verific in ferio con 24 mm. Le precipitzioni sono comunque discretmente distriuite nel corso dell nno, m con due periodi più umidi coincidenti con l fine estte e l primver. L frequenz nnule dei giorni piovosi è di circ 87 con un piovosità medi nnule di 926 mm. 26

27 Piovosità nnule Piovosità medi nnu: 926 mm Pioggi (mm) dicemre novemre ottore settemre gosto luglio giugno mggio prile mrzo ferio gennio 0 Figur 2.3 Vlori mensili delle precipitzioni nell re di indgine (medi dei dti rilevti negli ultimi 20 nni dlle stzioni CO.Di.TV. dislocte nell re) Come visto per l tempertur, nche per le piogge esiste un cert vriilità nnule e locle. Quest ultim si quntific con precipitzioni inferiori nell re più sud e vlori pluviometrici invece che tendono slire mn mno che ci si vvicin ll rco collinre. Le quntità di pioggi pssno di 450 mm del periodo Aprile-Settemre nel primo cso fino vlori di mm per l re pedecollinre. L presenz dei rilievi e il percorso dei temporli estivi cui si è ftto cenno, dnno rgione dell distriuzione pluviometric or riscontrt. A questo si dovrà poi ggiungere l relzione tr quntità di cqu meteoric e cpcità dei suoli di immgzzinrl e cederl ll pint con ricorso, nelle ree tessitur più grossoln, ll intervento irriguo per soddisfre i fisogni idrici dell vite Crtterizzzione pedologic dell re L prov è loclizzt in un trtto di pinur con pendenz oscillnte fr il 2 e lo 0.03% con vergenz NW-SE. Considerndo un suddivisione del territorio st sullo stto ttule dei suoli, ci trovimo nell lt pinur trevigin (figur 2.4), consistente principlmente di conoidi colescenti sustrto lluvionle grossolno del tipo ghiie e sie. Le più ntiche deposizioni si possono fr rislire l periodo 27

28 dell'olocene, in corrispondenz dello scioglimento dei ghiccii trdo-wurmini (vedi quello del Pive), e sono tlvolt terrzzte; le più recenti rislgono invece l medioevo e sono collegte ll'ttività deposizionle del fiume Pive nell propri sinistr idrogrfic. Legte ll lt presenz di si e scheletro sono di conseguenz l permeilità dei suoli, l profondità dello strto ttivo, l scrs cpcità di ritenzione idric e gli pprofondimenti degli pprti rdicli. Nel corso dei millenni quest re è stt periodicmente interesst dll pporto di lluvioni del fiume Pive, qusi sempre legte rotte ctstrofiche del fiume medesimo. Le lluvioni, fino ll ltezz delle loclità di Vzzol, Tezze e Cimdolmo, sono di ntur prevlentemente ghiios e molto vste. Grn prte delle lluvioni ghiiose sono stte deposte dl Pive nel corso dell ultimo millennio, mentre gli ltri sedimenti sono più ntichi e si possono fr rislire ll epoc romn. Crt dei suoli del Veneto Figur 2.4 Prticolre trtto dll crt dei suoli del Veneto, scl 1: Il sito sperimentle, evidenzito in rosso, è loclizzto nei suoli dell lt pinur trevigin. I terreni sioso-ghiiosi tipici di quest re si sono formti sui coni di deiezione e sulle dirmzioni ghiiose derivnti dlle lluvioni del Pive, che si insinuno fin 28

29 nell ss pinur sios rgillos. Di regol questo tipo di suoli present un tessitur sios con l presenz di ciottoli ll interno dell orizzonte lvorto e spesso in superficie (figur 2.5). L profondità utile-disponiile per le rdici è scrs (mx 50 cm), per l presenz di orizzonti ghiioso-siosi, sono comunque rinveniili rdici tuffnti di ssorimento nche profondità mggiori, m l mggior quot rdicle rest loclizzt nello strto lvorto e più superficile dove l densità rdicle è sempre molto lt. Qui si concentrno inftti i tenori più significtivi di sostnz orgnic che ilncino l tendenz d un scrs disponiilità di riserve idriche e nutrizionli. In questo tipo di suoli, sono sempre indispensili ccorgimenti che limitino o nnullino gli effetti negtivi dell crenz idric. Figur 2.5 Terreno sioso-ghiioso tipico dell re dell lt pinur trevigin. 29

30 1.5 IL VIGNETO SPERIMENTALE L prov è stt condott nel triennio , presso un vigneto sperimentle di proprietà dell ziend Cecchetto Giorgio. L ziend, fondt nel 1986, vnt però un lung trdizione fmilire che l identific con l coltivzione dell vite e l produzione del vino; h l su sede principle Tezze di Pive, nel cuore dell're Doc Pive, in provinci di Treviso e di suoi 60 H vitti si ottengono numerosi dei più rinomti vini dell mrc trevigin; oltre l Roso, vitigno strettmente legto ll stori dei quest re e verso il qule sono tesi l mggior prte degli sforzi ziendli, grnde impegno è riposto nche per l restnte produzione Cecchetto, come dimostr il "Snte Rosso", un Merlot Pive Doc premito con il titolo di "Miglior Merlot d'itli per en due nnte successive (2008 e 2009). Figur 2.6 Immgine dell Aziend Cecchetto, presso l qule è stt condott l prov Crtteristiche dell impinto Il vigneto sperimentle è loclizzto nel comune di Vzzol, l 45, 48, 27 di ltitudine Nord e 12, 21, 32 di longitudine Est. I dti tecnici del vigneto sono di seguito riportti: Anno di impinto: 2004 Vitigno coltivto: Merlot 30

31 Clone: R3 Portinnesto: Superficie totle h: 0,55 Sesto d impinto: m. 2,70 x 0,88 con un densità di viti/ettro. Form di llevmento: Guyot Gemme per vite: 12 c.. Altezz d implco: 90 cm L gestione del suolo prevede l inerimento dell interfil e il disero lungo l fil. Le concimzioni nnuli prevedono medimente l distriuzione primverile di 1 q/h di solfto di mgnesio e di 1,5 q/h di un fertilizznte composto d Azoto, Fosforo, Potssio dl titolo 12:6:18. Nell vicinnz del vigneto, nei comuni di Snt Luci, Vzzol e Sn Polo sono presenti 3 stzioni meteorologiche di proprietà del Co.Di.Tv i cui dti sono rccolti e gestiti dl Centro stesso che gli h resi disponiili per l trttzione di questo lvoro. Figur 2.7 Immgine d stellite del vigneto sperimentle oggetto delle presenti prove 31

32 2.1.4 Il vitigno: Merlot Il Merlot è vitigno originrio dell Girond, nel Sud-Ovest dell Frnci, ed in prticolre dell zon di Bordeux d cui nscono, in uvggio con il Cernet, lcuni dei più prestigiosi vini l mondo (Clò et l.). Se ne hnno conoscenze prtire dll fine del 1700, m l prim descrizione dettglit pprtiene l Rendre e risle l In Itli venne introdotto ll fine del 1800, trovndo condizioni mientli ideli in Friuli, Trentino e Veneto, e diffondendosi poi in molte ltre regioni, con risultti volte sorprendenti, nche senz l'pporto di ltre uve. Ampelogrficmente si present con pice del germoglio espnso, cotonoso, inco e con ordi crminti. L fogli è medi, pentgonle con seno peziolre d U, il lemo è ondulto e olloso. Il grppolo è medio, pirmidle, lto, più o meno sprgolo (figur 2.8). L cino si present medio, tondo, di colore lu-nero, con ucci di medi consistenz ricopert d ondnte pruin (sostnz di consistenz ceros con funzioni protettive di rggi ultrvioletti e che impedisce l'eccessiv disidrtzione). Fenologicmente è un vitigno germoglimento medio con mturzione mediotrdiv. Il portmento dell vegetzione è semieretto e l vigori medio-elevt. E crtterizzto d un produttività uon e costnte in forz di un uon fertilità delle gemme e di un peso medio del grppolo di circ g. I sistemi di llevmento mggiormente dottti sono il Sylvoz, il Cordone speronto e il Guyot, che ssicurno un uon omreggimento dei grppoli, l fine di evitre repentini ssmenti dell'cidità fiss. I terreni idonei sono quelli di collin, freschi, che conservno un sufficiente umidità durnte l estte. È un vitigno molto sensiile ll siccità. E sensiile ll peronospor, l mrciume cido, ll coccinigli, medimente ll otrite e poco ll'oidio. Il germoglimento e l fioritur medimente precoci, lo espongono l rischio di gelte primverili e di coltur dei fiori in nnte 32

33 sfvorevoli ed in zone fredde e umide. Se l produzione per ceppo è limitt 1,52,5 Kg il suo potenzile qulittivo è molto interessnte e si esprime in vini dlle crtteristiche romtiche intense, modest cidità, moridezz, uon equilirio in ntocini e tnnini, ottimi vlori lcolici. Con produzioni elevte i vini risultno diluiti, senz crttere e poco dtti ll invecchimento. Il clone messo dimor nel sito dell prov è l R3 costituito di Vivi Coopertivi Ruscedo (Ruscedo, PN) e omologto nel E un clone di medi vigori, produttività costnte e uon fertilità. H un grppolo medio-piccolo, pirmidle, semicomptto, lto con cino medio e rotondegginte. H un mturzione leggermente nticipt con uoni contenuti zuccherini e cidità totle nell medi. Present un uon resistenz ll otrite. Può dre vini d invecchimento, d solo o in cominzione con ltre vrietà. Figur 2.8 Grppolo di Merlot Il portinnesto Il portinnesto utilizzto nel sito dell prov è il (Berlndieri x Ripri). Di origine frncese, è stto omologto in Itli nel 1968 diffondendosi soprttutto nel Sud, m negli ultimi nni h visto un rpid diffusione nche in tutto il Nord Itli. E un portinnesto dtto d mienti freschi, con terreni diverso impsto, d pesnti leggeri, o nche ricchi di scheletro, dove svilupp un pprto rdicle 33

34 tendenzilmente profondo. Present un discret resistenz l clcre e lle crenze di K e Mg, m è stnz sensiile ll siccità prolungt. L su vigori contenut lo rende dtto d impinti medi ed lt densità, mentre è ene evitre di utilizzrlo in terreni troppo fertili Crtterizzzione pedologic del vigneto sperimentle In fse di impostzione dell prov, l fine di determinre l composizione fisicochimic del suolo e di vlutrne l omogeneità, sono stti prelevti cmpioni di terreno e nlizzti secondo l metodologi ufficile di nlisi del suolo (G.U. 248/99). I cmpioni sono stti prelevti d 3 diversi punti dell ppezzmento 3 diverse profondità: 30 cm, 60 cm e 90 cm. L composizione fisico-chimic del terreno nell ppezzmento è risultt complessivmente omogene. Nei primi 30 cm l tessitur è limoso-sios, con percentuli di limo comprese tr il 43 e il 53% e si comprese tr il 31 e il 38%. Negli strti più profondi (60 e 90 cm), l tessitur è risultt medimente limosorgillos, con percentuli di limo tr il 54 e il 69%, e percentuli di rgill tr il 14 e il 18%. L elevt quntità di clcre totle evidenzi che si trtt di un terreno estremmente clcreo, con un uon dotzione di sostnz orgnic soprttutto nello strto superficile (2,5-3,3%). Le dotzioni in zoto sono risultte molto elevte; quelle in fosforo sono risultte medio-uone. I contenuti in potssio, mgnesio e clcio sono risultti molto elevti lungo tutto il profilo. Complessivmente il terreno present quindi un uon disponiilità di mcroelementi. Le crtteristiche fisico-chimiche del terreno sono rissunte in tell (tell 2.1). D evidenzire infine l presenz di ondnte quntità di scheletro (30%), crtteristic che ssocit ll presenz costnte di si (c 20%), limit notevolmente l quntità d cqu disponiile per le pinte nei mesi più cldi e siccitosi. 34

35 2.1 Crtteristiche fisico-chimiche dei cmpioni di terreno prelevti nel vigneto sperimentle Cmpione P1 P2 P3 P1 P2 P3 P1 P2 P3 medi medi medi profondità (cm) Limososioso 7,9 19 Limososioso 7,9 17 Limososioso 8,0 17 LimosoArgilloso 7,9 15 Limoso 7,8 18 LimosoArgilloso 7,8 14 Limoso 16 LimosoArgilloso 7,9 8,0 18 LimosoArgilloso 8,1 17 Limososioso 7,9 16 LimosoArgilloso 7,9 17 LimosoArgilloso 7,9 54,0 49,2 52,6 56,2 52,0 56,9 58,1 62,6 59,5 51,9 55,0 60,1 5,6 4,1 4,6 5,0 8,4 1,4 1,8 3,6 2,6 4,8 4,9 2,7 2,5 3,3 3,1 1,5 2,4 0,6 3,9 1,2 1,8 3,0 1,5 2,3 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 22,4 7,2 23,2 12,8 8,8 8,4 40,0 14,4 8,8 17,6 10,0 21, Prmetri Si (%) Limo (%) Argill (%) Tessitur ph Clcre totle (% CCO3) Clcre ttivo (% CCO3) Sostnz orgnic (%) Azoto totle (%N) Fosforo ssimilile (mg/kg P) Potssio scmiile (mg/kg K) Mgnesio scmiile (mg/kg Mg) Clcio scmiile (mg/kg C) 1.6 IL PIANO SPERIMENTALE L prov h previsto il confronto delle seguenti 5 tesi: 1. Irrigzione con l gocciolnte fuori terr (sistem trdizionlmente impiegto in zon) 2. Suirrigzione con l 40 cm dl filre (denomint l40) 3. Suirrigzione con l 90 cm dl filre (denomint l90) 4. Suirrigzione con l 135 cm dl filre (denomint l135) 5. Controllo non irrigto (denominto NI) Ogni tesi è compost d tre filri contigui. Sul filre centrle di ogni tesi sono stte selezionte 3 repliche di 10 pinte ciscun sull qule effetture i rilivi vegetoproduttivi non distruttivi e per gli studi rdicli. I filri lterli sono stti utilizzti come filri di ordo, l fine di minimizzre gli effetti dell irrigzione delle tesi dicenti. L figur 2.9 riport l disloczione delle tesi. 35

36 c d e Figur 2.9 Immgine d stellite del vigneto sperimentle. In rosso sono evidenzite le tesi: : controllo non irrigto; : tesi con su irrigzione 90 cm dl filre; c: tesi con su irrigzione 135 cm dl filre; d: tesi con su irrigzione 40 cm dl filre; e: tesi con l gocciolnte sul filre. 1.7 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA IRRIGUO E DEGLI INTERVENTI DI IRRIGAZIONE Le tesi con su irrigzione presentno un l di irrigzione post d un profondità di 30 cm circ e d un distnz dl filre come riportto nel prgrfo precedente. L distnz dell l di irrigzione per il controllo è di 40 cm. Nell tesi con irrigzione fuori terr l l gocciolnte è post sul filre, d un ltezz di 30 cm d terr. L disloczione delle li di irrigzione è riportt in figur L distnz tr i goccioltori di 60 cm e l portt/goccioltore di 2,3 l/h determinno un volume irriguo di 1,4 mm m-2 h-1. Nel corso dell stgione vegettiv delle tre nnte di studio, gli interventi irrigui sulle tesi sono stti effettuti l fine di evitre stress idrici in pre-invitur e di mntenere uno stress idrico moderto in post-invitur. Il monitorggio 36

37 settimnle del potenzile idrico del fusto (MD Ψs) h permesso di stilire momento ed entità degli interventi irrigui. Per tutte le tesi sono stti pplicti gli stessi turni e regimi irrigui. Sul controllo si è intervenuti esclusivmente con irrigzioni di soccorso, qundo i vlori di potenzile rilevti erno inferiori -1,6 MP, con rischio di dnni permnenti per l vite. c d e Figur 2.10 Disloczione delle li di irrigzione nel vigneto sperimentle; : controllo non irrigto; : tesi con su irrigzione 90 cm dl filre; c: tesi con su irrigzione 135 cm dl filre; d: tesi con su irrigzione 40 cm dl filre; e: tesi con l gocciolnte sul filre. 1.8 RILIEVI ESEGUITI Monitorggio dello stto idrico del terreno nel corso dell stgione vegettiv Monitorggio dello stto idrico dell pint nel corso dell stgione vegettiv Sull prete vegettiv dell pint: monitorggio dell ccrescimento dei germogli, determinzione dell superficie foglire, determinzione del 37

38 contenuto in clorofill, tempertur dell prete vegettiv, peso del legno di pottur Studio degli pprti rdicli: nell primver 2008 è stt condott un prim nlisi degli pprti rdicli medinte lo scvo di trincee. Per ciscun tesi sono stti effettuti 3 profili rdicli 3 diverse distnze dl filre: 40 cm, 90 cm e 135 cm. Sono stti determinti numero di rdici e loro distriuzione. Nel 2009 per il controllo non irrigto, l tesi con suirrigzione 40cm e l tesi suirrigzione 135 cm un ulteriore studio di pprofondimento sugli pprti rdicli. All fioritur e in post-vendemmi sono stti eseguiti nuovmente i profili rdicli. Per ciscun tesi sono stte prelevte 8 viti con pprto rdicle integro. Su queste è stt determint l riprtizione dell sostnz secc. Rilievi produttivi e qulittivi: dll invitur è stto monitorto l ndmento dell mturzione nlizzndo l concentrzione in solidi soluili, l cidità titolile e il ph. All vendemmi oltre lle nlisi sopr citte sono stti determinti il contenuto di ntocini e flvonoidi totli ed estriili. All vendemmi sono stti inoltre determinti l produzione per ceppo, il peso medio del grppolo, il peso e il volume medio dell cino per ciscun tesi. 1.9 METODI DI STUDIO DEGLI APPARATI RADICALI Profili rdicli nnt 2008 Uno studio preliminre degli pprti rdicli è stto condotto nel mese di mggio 2008, in corrispondenz del periodo di fioritur, su viti di 4 nni. Dopo ver misurto per ciscun tesi l circonferenz dei fusti, sono stte individute due viti rppresenttive per ciscun tesi con dimetro del fusto nell medi. Per lo studio 38

39 degli pprti rdicli su queste due viti è stto utilizzto il metodo dell trince (Bohm, 1979). Per ciscun tesi, tre trincee di 1m di profondità sono stte scvte prllelmente l lto destro del filre (ossi il lto ove er posiziont l l di irrigzione) distnze decrescenti dl filre: 1,35m, 0,9m e 0,4m rispettivmente. Tli distnze sono stte scelte poiché corrispondenti ll posizione delle li di irrigzione di 3 delle tesi in esme. In questo modo si è potuto vlutre l effetto dell lloczione dell irrigzione sullo sviluppo rdicle ed vere un complet visione dello sviluppo orizzontle, oltre che verticle, degli pprti rdicli (Morlt nd Jquet, 1993, 2003). In ciscun trince sono stte posizionte due griglie metlliche dell dimensione complessiv di 1m x 1m, suddivise in riqudri di 0,2 x 0,2 m. Si è quindi proceduto ll cont rdicle, contndo solo le rdici vive 5 livelli di profondità: 0-0.2m, m, m, m, m. Le rdici sono stte suddivise in tre ctegorie di dimetro, similrmente qunto riportto d diversi utori (Southey nd Archer, 1988; Vn Zyl, 1988; Morlt nd Jquet, 1993); (1) rdici fini: hnno un dimetro < 1mm, presentno peli rdicli, scrs suerificzione e hnno un ciclo di rinnovo estremmente veloce; hnno funzione principle di ssorimento di cqu e nutrienti oltre che di sintesi di sostnze orgniche; (2) rdici di estensione: hnno un dimetro di 1-3mm, presentno un mggior suerificzione e un ciclo di rinnovo più lento; (3) rdici permnenti: hnno un dimetro > 3mm), presentno un elevt suerificzione; svolgono funzioni di ncorggio dell pint e di trsporto e riserv di nutrienti. Al termine dei rilievi in ciscun profilo le rdici sono stte dipinte con vernice inc l fine di migliorrne l visiilità, e sono stti condotti i rilievi fotogrfici. Per ciscun tesi e per ogni profilo rdicle è stto clcolto: () il numero di rdici totli presenti in ognuno dei 5 livelli di profondità e secondo l loro distriuzione orizzontle; () il numero di rdici per ciscun clsse di dimetro. Tutti i risultti sono espressi come numero di rdici per m2 ed esprimono l medi dell nlisi di due viti. 39

40 Trttndosi di uno studio preliminre che non h previsto repliche nell mito dell stess tesi, in quest fse ci si è limitti d un discussione dei risultti senz il supporto dell nlisi sttistic Profili rdicli nnt 2009 Sull se delle osservzioni effettute nell nnt 2008, nel 2009 è stto condotto uno studio pprofondito e dettglito degli pprti rdicli in tre delle tesi in esme: tesi con suirrigzione 40cm, tesi con suirrigzione 135cm e controllo non irrigto. Si è quindi voluto foclizzre l effetto dell distnz dell l di irrigzione dl ceppo nelle tesi suirrigte, scegliendo i due csi estremi. Nel mese di mggio, su viti l 5 nno di vit, in corrispondenz del periodo di fioritur sono stti eseguiti i profili rdicli con lo stesso metodo utilizzto nell nno precedente, m con lcune modifiche. Per ciscun tesi sono stte individute 4 viti rppresenttive; su queste sono stti eseguiti i profili rdicli scvndo 3 trincee tre distnze decrescenti dl ceppo (1,35m, 0,9m e 0,4m) sul lto destro (lto irrigto) e 3 trincee ll medesim distnz sul lto sinistro (lto non irrigto). Tle metodologi è stt dottt d diversi utori (Morlt nd Jquet, 1993, 2003) l fine di vlutre l eventule simmetri nello sviluppo dell pprto rdicle. Le rdici sono stte suddivise in 4 clssi di dimetro, secondo qunto riportto d Richrds (1983): rdici fini (dimetro >0,5mm); di estensione (dimetro 0,5-2mm); permnenti (dimetro 2-5mm); rdici costituenti l implctur rdicle (dimetro > 5mm). Come nell nnt precedente, per ciscun tesi e per ogni profilo rdicle è stto clcolto: () il numero di rdici totli presenti in ognuno dei 5 strti di profondità; () il numero di rdici per ciscun clsse di dimetro; (c) è stto inoltre confrontto il numero di rdici totli nel lto irrigto e nel lto non irrigto. Tutti i risultti sono espressi come numero di rdici per m2 ed esprimono l medi di 4 viti. 40

41 I dti sono stti sottoposti d nlisi dell vrinz (ANOVA) l fine di vlutre l effetto dell tecnic irrigu sull distriuzione orizzontle, verticle e sul numero di rdici nelle diverse clssi rdicli. L significtività delle differenze fr le tesi è stt determint medinte test di Duncn Riprtizione dell sostnz secc Al fine di determinre l riprtizione complessiv dell sostnz secc dell vite, per ciscun tesi sono stte individute 8 viti rppresenttive suddivise in 4 repliche di 2 viti ciscun. Adottndo un metodo distruttivo, le 8 viti per tesi sono stte espintte con pprto rdicle integro. Per ogni replic l prte ere (fusto, trlci, germogli, foglie) e quell rdicle (rdici suddivise in 4 clssi di dimetro) sono stte seprte. Dopo ver lvto le rdici per eliminre i residui di terreno, il tutto è stto messo in stuf 105 per 72h l fine di determinrne l mss secc. Allo scopo di studire l divers riprizione dell sostnz secc nel corso dell stgione vegettiv, le viti sono stte prelevte in 2 diversi momenti dell stgione vegettiv: 8 viti sono stte prelevte nel mese di mggio, in corrispondenz con il periodo di fioritur. Su quttro delle 8 viti selezionte sono stti condotte in concomitnz le nlisi dei profili rdicli più sopr esposti nel loro dettglio. Un secondo prelievo di 8 viti è stto effettuto nel mese di ottore, circ 20 giorni dopo l vendemmi e in corrispondenz dell fse di predormienz. I risultti ottenuti sono riportti come % di sostnz secc delle diverse clssi di rdici sul totle dell sostnz secc rdicle. I dti sono stti sottoposti d nlisi dell vrinz (ANOVA) l fine di vlutre l effetto dell tecnic irrigu sul contenuto di sostnz secc delle diverse clssi rdicli. Le differenze fr le tesi sono stte determinte medinte test di Duncn. 41

42 1.10 RILIEVI SULLO SVILUPPO VEGETATIVO E SULLA FUNZIONALITA DELLA CHIOMA Allungmento dei germogli Nell nno 2009, prtire dll fioritur, su 15 pinte di ogni tesi, è stto individuto un germoglio sul qule è stt periodicmente misurt l lunghezz fino ll rresto dell ccrescimento. Per questo rilievo è stto ritenuto opportuno distinguere i germogli per posizione sul cpo frutto scegliendoli lterntivmente in posizione prossimle, centrle o distle (5 per clsse). È stto in questo modo monitorto l ndmento dell llungmento dei germogli e sono stte elorte le reltive curve di ccrescimento per ciscun tesi Superficie foglire Nell nno 2009 ll invitur è stt stimt l superficie foglire pplicndo l metodologi dottt d Mrouk e Cronneu (1996) (Brgllo et l., 2000; Di Lorenzo et l., 2005) leggermente modifict. Per ciscun tesi sono stti selezionti 9 germogli (3 lunghi, 3 medi e 3 corti); su questi è stt rilevt l lunghezz del germoglio e lunghezz dell sse mggiore di tutte le foglie presenti. Applicndo l equzione dell rett di regressione linere ottenut correlndo l superficie foglire di 100 foglie di dimensioni vriili, scelte in modo csule lungo il filre, misurt con lef re meter Li 3000 A (LI COR inc) e l misur dell sse mggiore dell fogli, si è stimt l superficie di ogni singol fogli e dei germogli interi selezionti: Are foglire (cm2) = 16,147 x 102,18 (x = sse mggiore dell fogli in cm) 42

43 Successivmente per ciscun tesi sono stte selezionte 3 pinte nelle quli è stto rilevto numero complessivo e lunghezz dei germogli. L re foglire complessiv delle viti selezionte è stt stimt pplicndo l equzione dell rett di regressione tr lunghezz del germoglio e re foglire precedentemente clcolt: Are foglire (cm2) = 8,2713x - 71,426 (x = lunghezz del germoglio in cm) Peso del legno di pottur Nelle nnte tr i mesi di dicemre e gennio è stto eseguito l intervento di pottur invernle ed è stt pest l mss dei srmenti. I rilievi sono stti eseguiti su 3 repliche di 10 pinte per ciscun tesi. Rpportndo l produzione di uv per pint con il peso del legno di pottur, è stto clcolto l indice di Rvz qule indice di equilirio vegeto-produttivo Riprtizione dell sostnz secc Nell nnt 2009, per le tesi l135, l40 e per il controllo, in fioritur e post vendemmi è stt quntifict l sostnz secc presente nelle rdici e nei vri orgni dell prte ere. Il confronto dell mss totle dell prte ere con quell rdicle h fornito un indice di sviluppo fr chiom e rdici Determinzione del contenuto di clorofill e dell tempertur foglire Nell nno 2009 in due momenti durnte l mturzione (18 gosto e 31 gosto) è stto misurto il contenuto in clorofill delle foglie trmite un misurtore porttile SPAD 502 (Konic-Minolt Inc., Tokyo, Jpn). Per ciscun tesi sono stte rilevte 3 repliche di 20 misurzioni su ltrettnte foglie. 43

44 Nelle stesse dte durnte l mturzione, durnte le ore più clde dell giornt, è stt rilevt l tempertur dell prete foglire medinte termometro d infrrossi (Spectrum Technologies Inc., Illinois, USA). Tutti i dti sono stti nlizzti sttisticmente medinte ANOVA e test di Duncn RILIEVI SULLO STATO IDRICO DEL SUOLO E DELLA PIANTA Stto idrico del suolo Lo stto idrico del suolo è stto determinto medinte l utilizzo del metodo TDR (Time Domin Reflectometry, Soil Misture Equipment Corp., Snt Brr, CA). Con questo sistem, l misur dell umidità (espress come volume di cqu per volume di suolo, in ltri termini il volume di suolo occupto dll cqu) viene effettut in se ll costnte dielettric del suolo che è direttmente correlt ll su umidità (Topp GC et l. 1982, Topp GC et l , Dlton F.N. 1987). L misur si definisce nel Dominio Temporle perché l costnte dielettric è proporzionle l tempo richiesto (velocità di propgzione) d un impulso elettrico cort lunghezz d ond per oltrepssre uno strto di terreno noto. Nelle tre nnte di studio, durnte il periodo vegettivo, per ogni tesi è stto monitorto il contenuto in cqu dei suoli; le misurzioni sono stte effettute in 4 pozzetti posizionti lungo il filre centrle di ciscun tesi e rilevndo l umidità tre diverse profondità (30, 60 e 90 cm) Stto idrico dell pint Per l vlutzione dello stto idrico dell pint si è utilizzt un cmer pressione tipo Scholnder, limentt d un omol contenente ri compress. 44

45 Durnte le tre nnte di studio, nel periodo compreso tr giugno e settemre, cdenz settimnle per ogni tesi è stto misurto il potenzile idrico del germoglio (MD Ψs ), (Scholnder et l., 1965; Clery e Zerr, 1980). Durnte le ore più clde, intorno mezzogiorno, foglie sne e en espnse sono stte vvolte con lluminio e inscchettte un or prim di effetture le misurzioni, in modo d loccre l trspirzione ed equilirre il potenzile foglire con quello dello xilem (McCutchn e Shckel, 1992) secondo l metodologi propost d Chonè et l., (2001) RILIEVI SUI CARATTERI PRODUTTIVI E SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL UVA Prmetri produttivi All dt di vendemmi per ogni tesi sono stte vendemmite tre repliche di 10 pinte ciscun. Di pesi ottenuti è stt clcolt l produzione/ceppo medi. Per ciscun tesi d ogni replic sono stti prelevti in modo csule 15 grppoli per l determinzione del peso medio del grppolo e per le nlisi reltive ll mturzione e l contenuto di sostnze colornti. Per l vlutzione del peso medio degli cini, d ogni replic sono stti prelevti 100 cini in modo csule (tot. 300 cini) Curve di mturzione Dll invitur sono stti periodicmente prelevti 15 grppoli per ogni tesi per vlutre l ndmento dell mturzione. All dt di vendemmi le nlisi sono 45

46 stte effettute su 3 repliche di 15 grppoli per ciscun tesi (tot 45 grppoli per tesi). I cmpioni di uv prelevti sono stti spremuti con pposit pigitrice meccnic in modo d ottenere un mosto pigito con l stess intensità per ogni cmpionmento. Sui mosti sono stti nlizzti i seguenti prmetri: Concentrzione di solidi soluili ( Brix) determint con rifrttometro (rifrttometro digitle ATAGO RX 100); Acidità titolile espress in g/l di cido trtrico medinte titolzione colorimetric con NOH 10N ed indictore lu di romotimolo; ph determinto con piccmetro (Crison) Con i dti così ottenuti sono stte elorte delle curve di mturzione indictive dell ottimle momento di rccolt dell uv e dell effetto dei diversi sistemi di irrigzione Sostnze colornti nelle cche All dt di vendemmi, su cpioni d uv prelevti come precedentemente descritto, per ciscun tesi sono stte prelevte 6 repliche di 30 cini ciscun; 3 repliche sono stte utilizzte per l nlisi dei composti fenolici totli e 3 per quelli estriili. Il contenuto in ntocini e flvonoidi totli ed estriili è stto vlutto concordemente ll metodiche propost d Di Stefno e Gentilini (1995) e Di Stefno et l. (1998) di seguito descritte: Preprzione del cmpione Per l estrzione dei composti fenolici totli, le ucce di 30 cini (preventivmente pesti) sono stte seprte dll polp e di vinccioli e poste in 75 ml di tmpone trtrico ph = 3,2 ottenuto ggiungendo nell ordine: 5 g di cido trtrico, 22 ml di NOH 1N, 500 ml di cqu distillt, 2 g di metisolfito di sodio, 120 ml di 46

47 etnolo 95%, cqu. Dopo 4 ore in stuf 30 C, le ucce nel tmpone sono stte omogeneizzte. Per l estrzione dei composti fenolici estriili le ucce di 30 cini sono stte poste in un soluzione di tmpone trtrico ph 3.2 preprto come descritto sopr, ggiungendo 40mg di metisolfito e 50 mg di sodio zide. Dopo 48 ore in stuf 30 C, le ucce sono stte omogeneizzte. Sull fse liquid isolt per centrifugzione dell omogento sono stte effettute le determinzioni dei composti fenolici. Determinzione dell indice di ntocini 1 ml di estrtto contenente l totlità dei composti fenolici è stto portto 25 ml, in mtrccio trto, con l miscel Etnolo:H2O:HCl in rpporto di 70:30:1. È stto registrto lo spettro d nm su cuvett di qurzo d 1 cm. È stt considert l ssornz l mssimo nel visiile (Emx,vis; 540 nm) ed è stto clcolto l indice di ntocini con l relzione seguente: Ant (mg/kg di cini) = Emx,vis x 16,17 x d x V/P dove Emx,vis è l ssornz dell estrtto diluito in etnolo cloridrico, d è il fttore di diluizione dell estrtto, V e il volume di tmpone in cui sono stte poste le ucce, P è il peso di 30 cini e 16,17 è un coefficiente dedotto dll ssornz molre dell mlvidin-3-glucoside in etnolo cloridrico. Determinzione dell indice di flvonoidi L soluzione di etnolo cloridrico precedentemente preprt è stt nlizzt llo spettro di ssornz d nm in cuvette di qurzo con cmmino ottico di 1 cm. Si è clcolt dllo spettro l ssornz corrett 280 nm ( E mx,vis) con metodo grfico e si è determinto l indice di flvonoidi con l relzione: Flv (mg/kg)=e mx,uv x 82,4 x d x (V/100) Dove E mx,uv è l ssornz corrett dell estrtto in etnolo cloridrico, 82,4 è stto dedotto dl rpporto fr l concentrzione di un soluzione di ctechin e l 47

48 su ssornz 280 nm corrett, d è il fttore di diluizione dell estrtto, V e il volume di tmpone in cui sono stte poste le ucce, P è il peso di 30 cini 1.13 ELABORAZIONI STATISTICHE Tutti i dti sono stti sottoposti d nlisi dell vrinz (ANOVA). Le differenz tr le medie sono stte sggite con il test di Duncn. Per le elorzioni è stto utilizzto il progrmm di nlisi sttistic STATISTICA versione 8.0 (SttSoft Inc., I coefficienti di correlzione tr i prmentri sono stti clcolte con lo stesso softwre RISULTATI L trttzione dei risultti è stt suddivis nei seguenti cpitoli: 1. Andmento meteorologico delle nnte di studio 2. Dinmiche di sviluppo e distriuzione dell pprto rdicle in rispost diverse tecniche irrigue 3. Effetto dell tecnic di irrigzione sullo sviluppo vegettivo e sull funzionlità dell chiom 4. Effetto dell tecnic di irrigzione sullo stto idrico dell pint 5. Effetto dell tecnic di irrigzione sull produttività e sulle crtteristiche qulittive dell uv 6. Conclusioni 48

49 3. DISCUSSIONE DEI RISULTATI 1.15 ANDAMENTO METEOROLOGICO DELLE ANNATE DI STUDIO Rissunto I dti meteorologici del triennio di prov ( ) sono stti nlizzti e posti confronto con l medi dell re nell ultimo ventennio. Il 2007 h visto un inizio di stgione crtterizzto d temperture sopr l medi. Il mese di luglio è risultto il più cldo dell nnt e, nello stesso mese, le precipitzioni limitte hnno reso necessrio l intervento irriguo. L fse di mturzione dell vite è stt invece ccompgnt d ondnti precipitzioni e d temperture sotto l medi stgionle. L ndmento meteorologico nel 2008 h visto temperture sopr l medi prtire d gosto, protrtte per l inter fse dell mturzione. Durnte l stgione vegettiv, prtire dll fine di giugno fino ll inizio di gosto, e nel periodo compreso tr fine gosto e i primi giorni di settemre le condizioni meteorologiche crtterizzte d elevte temperture e precipitzioni indegute i fisogni dell pint hnno imposto l necessità di interventi irrigui. Nel 2009 si i mesi primverili che il periodo di mturzione sono stti crtterizzti d temperture sopr l medi stgionle. Seene l entità delle precipitzioni si risultt nell norm, l distriuzione disomogene durnte i mesi estivi (revi eventi piovosi di notevole entità intervllti d lunghi periodi siccitosi) h determinto rischi di stress idrico per l vite in diversi momenti del ciclo vegettivo ed in prticolre durnte l fse di mturzione. 49

50 3.1.2 Regime termico-pluviometrico: nnt 2007 L nnt 2007 (figur 3.1) è stt crtterizzt d un inizio nno nomlo con temperture decismente più elevte rispetto ll medi stgionle dell re nell ultimo ventennio, trend che si è mntenuto per tutt l prim prte dell nnt. Gennio, il mese più freddo, h evidenzito un tempertur medi giornlier di 4,9 C, superiore di oltre 2,5 C ll medi storic. Nei mesi primverili temperture prticolrmente elevte si sono riportte in prile, con un medi giornlier di 15,7 C (+ 5 C rispetto ll medi storic). L innlzmento delle temperture è continuto fino ll fine di luglio; questo mese con un medi giornlier di 23 C è risultto il periodo più cldo dell nno ed in prticolre nell second metà, durnte l qule le temperture mssime giornliere non sono mi scese l di sotto dei 30 C con punte di oltre 36 C per più giorni consecutivi. Il mese di gosto, con 21,5 C medi giornlieri, è risultto leggermente l di sotto dell medi stgionle, mentre settemre h riportto nuovmente temperture sopr l medi (16,4 C contro i 15 C medi). D segnlre che per questi due mesi, così come fino ll fine dell nno, l diminuzione delle temperture medie è imputile soprttutto d un nett riduzione delle temperture minime (-3 C rispetto lle minime dell ultimo ventennio). Dl punto di vist pluviometrico (figur 3.2) l nnt è risultt medimente piovos, con un totle complessivo di 752 mm di pioggi. Durnte il periodo vegettivo (prile-settemre) si è registrt un piovosità complessiv di 535 mm, m con un distriuzione concentrt in lcuni mesi. Aprile, con 37,2 mm, è risultto il mese più siccitoso e ciò contriuisce spiegre le elevte temperture medie registrte. I mesi di gosto e settemre sono risultti i mesi più piovosi dell nno, con oltre 280 mm di pioggi (1/3 delle precipitzioni complessive dell nnt). Tle piovosità è stnz noml nel mese di gosto e spieg le sse temperture medie registrte. Nel complesso, l ndmento meteorologico dell nnt nell fse di mturzione (gosto-settemre) non h visto condizioni termo pluviometriche tli d indurre 50

51 situzioni di stress idrico per l vite. L unico mese nel corso dell stgione vegettiv che h presentto condizioni fvorevoli ll insorgenz di stress idrici (lte temperture ssocite scrse precipitzioni) è risultto il mese di luglio. D segnlre ncor che, dte le lte temperture di mrzo e di prile, il germoglimento è risultto eccezionlmente nticipto, l nticipo si è poi protrtto nche lle fsi successive con un mturzione e rccolt in netto nticipo sull medi dell re Regime termico-pluviometrico: nnt 2008 L nnt 2008 (figur 3.3) h presentto un ndmento termico in line con l medi storic dell re fino l mese di gosto; d questo momento le temperture si sono discostte dll medi con vlori superiori di circ 2 C fino l mese di novemre, per tornre nell medi nell ultim prte dell nno. I mesi di gennio e ferio hnno riportto un tempertur medi giornlier di 3,9 C, risultndo leggermente l di sopr dell medi storic di questo periodo (+0,9 C). Nei mesi primverile le temperture sono risultte nell norm. Giugno h visto un innlzmento significtivo delle temperture soprttutto nell ultim decde, registrndo temperture mssime giornliere sempre superiori i 30 C nche nell prim settimn di luglio. Un secondo periodo crtterizzto d temperture mssime sempre l di sopr dei 30 C si è registrto tr l fine di luglio e l prim settimn di gosto. Nel complesso, con temperture medie di 22,8 e 22,9 C luglio e gosto sono risultti i due mesi più cldi dell nnt. Contrrimente ll ndmento storico, le temperture si sono mntenute medimente elevte fino ll metà del mese di settemre, registrndo ncor temperture mssime superiori i 30 C. Nell second metà del mese si è osservt un progressiv riduzione delle temperture, che però, come già detto, hnno registrto vlori superiori ll medi fino l mese di novemre. 51

52 L piovosità complessiv dell nnt (figur 3.4) è risultt di 905mm, di cui 620 mm cduti nel periodo compreso tr prile-settemre. Il periodo tr prile e giugno è risultto il più piovoso (390mm totli); giugno h registrto le precipitzioni più ondnti (148 mm), concentrte però nei primi 20 giorni del mese e totlmente ssenti negli ultimi 10 giorni. Luglio h riportto l piovosità inferiore (60 mm), mentre gosto e settemre con un piovosità complessiv di 170 mm hnno evidenzito precipitzioni moderte, m nell medi storic dell re. Durnte l prim fse del periodo vegettivo l ndmento meteorologico dell nnt non h imposto condizioni di stress idrico per l vite. Tr l fine di giugno e l prim settimn di gosto le elevte temperture e l ssenz di precipitzioni, nche per periodi prolungti, h invece imposto l necessità di ricorrere ll irrigzione in diversi momenti. Un secondo periodo di crenz idric per l vite nel corso del qule si è ricorsi trttmenti irrigui, si è verificto tr l fine di gosto e l prim decde di settemre Regime termico-pluviometrico: nnt 2009 L inizio dell nnt h visto temperture nell norm (figur 3.5): gennio e ferio hnno riportto un tempertur medi giornlier di 3,5 C (+0,5 C rispetto ll medi storic). A prtire di primi giorni di prile si è registrto un netto umento delle temperture, con vlori di 2-4 C sopr l medi durnte tutto il periodo primverile. Già nell second metà di mggio si sono registrti picchi di temperture mssime l di sopr dei 30 C. Giugno h evidenzito un rllentmento nell innlzmento dei vlori termici, soprttutto per qunto rigurd le temperture medie e mssime giornliere, risultte rispettivmente di 20,4 C e 27,2 C. Il mese di luglio h visto un deciso innlzmento dei vlori termici medi (23,3 C) e mssimi giornlieri (30,4 C); questo trend si è mntenuto nche nel mese di gosto che, con un tempertur medi giornlier di 24,1 C (+ 1,5 C rispetto ll medi), è risultto il mese più cldo. D segnlre che prtire di primi giorni di gosto 52

53 fino i primi giorni di settemre le temperture mssime giornliere non sono mi scese l di sotto dei 30 C, con picchi oltre i 36 C nche per diversi giorni consecutivi. Di dti termici si evince che nche nel 2009, come nel 2008, il mese di settemre e i seguenti sono stti crtterizzti d temperture decismente l di sopr dell medi. Dl punto di vist pluviometrico (figur 3.6), durnte il periodo vegettivo si sono registrti complessivmente 596 mm di pioggi, concentrti soprttutto nei mesi di giugno (141 mm) e settemre che h presentto le precipitzioni più ondnti (190 mm), m concentrte qusi esclusivmente nell second metà del mese. Precipitzioni sotto l medi si sono registrte in mggio, luglio ed gosto che, con soli 43 mm è risultto il mese più rido. Anche l prim metà di settemre h riportto un piovosità l di sotto dell medi stgionle. Nel complesso l stgione vegettiv h evidenzito diversi momenti con situzioni di rischio di stress idrico severo per l vite. Un primo momento si è verificto mggio, dove lle scrse precipitzioni mensili si sono ggiunte le elevte temperture dell ultim decde. Dopo le ondnti piogge e l rresto dell innlzmento delle temperture di giugno, un secondo periodo di rischio di stress si è verificto prtire dll metà di luglio e si è protrtto fino l completmento dell mturzione. D segnlre, inftti, che durnte i mesi estivi non si è vut un distriuzione uniforme delle precipitzioni, m l verificrsi di revi m intesi eventi piovosi (es. 24mm registrti il 7/7, 23 mm il 3/8, 55mm il 14/9) si sono intervllti periodi nche lunghi crtterizzti d ssenz di precipitzioni. Questo, ssocito lle elevte temperture estive, h determinto consumi idrici d prte dell vite non sempre soddisftti dlle disponiilità idriche presenti nel terreno e h reso necessrio in più momenti l intervento di pporti irrigui. 53

54 Tempertur medi mensile ( C) gen fe mr pr mg giu lug 2007 go set ott nov dic medi Figur 3.11 Andmento dell tempertur medi mensile dell nno 2007 confrontto con l medi storic dell zon ( ). 200 Pioggi mensile (mm) gen fe mr pr mg giu 2007 lug go set ott nov dic medi Figur 3.12 Andmento delle precipitzioni mensili nell nno 2007 in confronto ll medi storic dell zon ( ). 54

55 Tempertur medi mensile ( C) gen fe mr pr mg giu lug 2008 go set ott nov dic medi Figur 3.13 Andmento dell tempertur medi mensile dell nno 2008 confrontto con l medi storic dell zon ( ). 200 Pioggi mensile (mm) gen fe mr pr mg giu 2008 lug go set ott nov dic medi Figur 3.14 Andmento delle precipitzioni mensili nell nno 2008 in confronto ll medi storic dell zon ( ). 55

56 Tempertur medi mensile ( C) gen fe mr pr mg giu lug 2009 go set ott nov dic medi Figur 3.15 Andmento dell tempertur medi mensile dell nno 2009 confrontto con l medi storic dell zon ( ). 200 Pioggi mensile (mm) gen fe mr pr mg giu 2009 lug go set ott nov dic medi Figur 3.16 Andmento delle precipitzioni mensili nell nno 2009 in confronto ll medi storic dell zon ( ). 56

57 1.16 DINAMICHE DI SVILUPPO DELL APPARATO RADICALE IN RISPOSTA ALLE DIVERSE TECNICHE IRRIGUE Rissunto Lo studio dell pprto rdicle, in qunto orgno deputto ll ssorimento idrico e nutritivo, risult di fondmentle importnz in tutte le ricerche che hnno per rgomento gli interventi irrigui l vigneto. Non solo le crtteristiche fisiche e chimiche del terreno, m nche l su disponiilità idric h un significtivo imptto sullo sviluppo rdicle. Diversi studi hnno riportto un effetto positivo dell irrigzione sull densità, sull estensione e sull pprofondimento delle rdici (Vn Zyl et l., 1988; Morlt e Jquet, 1993; Coms et l., 2005), m poco è noto sull influenz che il punto di dcqumento svolge sullo sviluppo dell pprto ipogeo. Nel presente studio è stto vlutto l effetto indotto dl diverso posizionmento dell l gocciolnte sullo sviluppo rdicle. Uno studio preliminre degli pprti rdicli è stto condotto nel 2008 medinte l nlisi di profili tre distnze dl ceppo su tre tesi suirrigte, un tesi con l gocciolnte sopr terr ed un controllo non irrigto. Nel 2009 un ulteriore indgine su due delle tesi suirrigte e sul controllo, effettut medinte l nlisi dei profili e dell riprtizione dell sostnz secc su viti estirpte con pprto rdicle integro, h confermto che l pint regol lo sviluppo del proprio pprto rdicle in se ll disponiilità idric e ll loclizzzione dell cqu nel terreno, vrindo densità rdicle, estensione e pprofondimento dell pprto, tipologi (clsse) di rdici e ccumulo di sostnze di riserv. L l d irrigzione posiziont vicino l ceppo h indotto l vite sviluppre un elevt densità rdicle, m con un ridotto pprofondimento ed estensione. L irrigzione distnzit dl ceppo h portto sviluppre pprti rdicli meno densi, m con mggior cpcità di esplorzione del terreno per l pprovvigionmento idrico e di nutrienti. 57

58 3.1.6 Studio preliminre degli pprti rdicli nnt 2008 Di profili rdicli eseguiti nell primver del 2008 sono stte trtte lcune osservzioni preliminri sullo sviluppo degli pprti rdicli in rispost lle diverse tesi irrigue pplicte. Sviluppo in profondità degli pprti rdicli Osservndo l figur 3.7 nell qule viene riportto il numero di rdici diverse profondità e in 3 profili distnz crescente dl ceppo, ppre evidente come in tutte le tesi l mggior concentrzione rdicle si si rilevt profondità comprese tr i m. Ciò risult tnto più evidente mn mno che ci si llontn dl ceppo e trov conferm con qunto osservto d ltri utori in suoli con crtteristiche simili quello dell presente prov (Breviglieri, 1995; Morlt e Jquet, 1993; Sor e Loveys, 2007). L pint tende limitre lo sviluppo rdicle nello strto più superficile (0-0.2 m) che, dt l tessitur sios risult decismente più sciutto degli strti più profondi (Amto e Govi, 1996); l presenz di li di irrigzione interrte 0,3-0,4 m di profondità rende il secondo strto del profilo e quello immeditmente sottostnte i più dtti ll colonizzzione rdicle per l più elevt disponiilità idric che li crtterizz. L tesi con l gocciolnte sopr terr h indotto l vite d pprofondire il proprio pprto rdicle, in modo decismente superiore rispetto lle ltre tesi, colonizzndo con un elevto numero di rdici nche gli strti più profondi (0.6-1m) si in vicinnz del ceppo si nei profili più distnti. D notre infine un effetto positivo degli interventi irrigui sullo sviluppo complessivo dell pprto rdicle. Il controllo non irrigto present inftti un trend di sviluppo rdicle molto simile quello delle tesi suirrigte (poche rdici nello strto superficile che tendono invece svilupprsi tr 0.2 e 0.6 m ove vvengono le irrigzioni di soccorso e mggiore è l disponiilità idric), m il numero di rdici 58

59 risult complessivmente inferiore quello delle tesi irrigte. Simili osservzioni sono stte riportte nche d Vn Zyl (1998). Crenze idriche moderte stimolno in genere un mggior sviluppo ed pprofondimento rdicle, m qundo l cqu disponiile nel terreno scende l di sotto di un livello limite l pint risponde riducendo l espnsione del proprio pprto ipogeo proilmente vntggio di quello ereo (vedi dti 2009). Estensione orizzontle degli pprti rdicli Dll nlisi comprtiv dei profili effettuti diverse distnze dl ceppo (figur3.7 e tell 3.1) risult evidente che l divers loczzzione dell l gocciolnte nel terreno influenz in modo determinnte l distriuzione orizzontle dell pprto rdicle. L pint tende concentrre in prossimità dei siti di irrigzione il proprio pprto ssorente, in ccordo con qunto osservto nche d ltri utori (Govi et l., 1996; Tmsi, 1986; Sor nd Loveys, 2007). Riferendoci in prticolre l secondo e terzo strto ( m e m) ove imo visto che l effetto dell irrigzione sullo sviluppo rdicle è più consistente, ppre evidente che le tre tesi suirrigte presentno l mggior concentrzione rdicle nel profilo ove è loclizzt l rispettiv l di irrigzione: nel profilo effettuto 0.4 m dl filre l tesi con mggior numero di rdici/m2 è risultt l tesi l 40. nel profilo effettuto 0.9m dl filre l tesi con mggior percentule di rdici è risultt l tesi l 90, nche se in modo non preminente. nel profilo effettuto 1.35m dl filre l tesi con mggior numero di rdici è risultt l tesi l 135 L effetto dell irrigzione è risultto meno evidente sull tesi con l gocciolnte fuori terr e sul controllo non irrigto. Nel primo cso vi è uno sviluppo rdicle più omogeneo e distriuito su tutto il profilo verticle, mentre il non irrigto h evidenzito un mggior sviluppo rdicle complessivo nel profilo 0.4m e 0.6 m ove è presente l l di irrigzione, evitndo gli strti più profondi. 59

60 Distriuzione rdicle nelle diverse clssi di dimetro Le rdici più sottili con funzione di ssorimento (dimetro < 1mm), sono l clsse rdicle mggiormente rppresentt in tutte le tesi, con un percentule sul totle delle rdici compres tr il 71 e l 82% (tell 3.2). Le tesi che hnno evidenzito le percentuli più elevte sono quelle con l d irrigzione più distnte dl ceppo (tesi l90 e l135), mentre l percentule più ss si è riscontrt nell tesi con l 40cm e il non controllo. Le rdici di estensione e trsporto (dimetro tr 1-3mm) hnno riportto un percentule molto simile tr le tesi, compres tr il 18 e il 24%, con vlori leggermente più lti nelle tesi con l 40 cm e nel controllo. L percentule di rdici permnenti è risultt l più ss (1-7%), con i vlori più lti nell tesi con l 40cm e più ssi nelle tesi con l 90 e 135 cm. D sottolinere che in termini ssoluti i vlori di rdici/m2 nelle diverse clssi sono risultti nettmente superiori nell tesi con l 40cm e con l gocciolnte fuori terr, che sono quindi risultte le tesi con pprto rdicle più densmente sviluppto (tell 3.1). Modelli di sviluppo rdicle Bsndoci sull osservzione dei profili verticli e orizzontli effettuti, e in se ll distriuzione rdicle nelle diverse clssi di dimetro, per ogni tesi è stto proposto un modello preliminre di sviluppo rdicle, di seguito riportto: Tesi l135: non trovndo disponiilità idriche degute reve distnz dl ceppo l pprto rdicle si pprofondisce esplorndo gli strti più profondi e umidi. L lloczione dell irrigzione 135 cm funge però d stimolo riportre l pprto in superficie in prossimità del punto di dcqumento, dove si concentr il 50% delle rdici totli. L densità rdicle complessiv è superiore l controllo, m inferiore lle tesi con l più vicin l ceppo. Present un elevt percentule di 60

61 rdici di ssorimento e l più ss percentule di rdici permnenti (poche rdici quindi, m di mggior lunghezz). Tesi l40: l pprto rdicle risult molto sviluppto in termini di densità rdicle, m poco espnso si in profondità si in estensione. Nei primi 0.4 m dl ceppo e nei primi 0.6m di profondità si concentr oltre il 50% delle rdici. Trovndo reve distnz deguti rifornimenti idrici, l pint investe meno di ltre tesi nell sintesi di rdici di ssorimento e mggiormente nell produzione di rdici permnenti, l cui percentule è risultt l mggiore fr le tesi. Tesi l90: l pprto rdicle risult concentrto nel profilo 0.4m e in quello 0.9m dl ceppo. Nel profilo 0,9 m, ove è presente l l irrigu, si svilupp il 39% delle rdici. Evidenzi nche un cert tendenz d estendersi mggiori distnze risultndo discretmente distriuito nei tre profili; h invece un ss propensione d esplorre gli strti profondi in tutti i profili. L densità rdicle risult di poco superiore l controllo non irriguo, e come l tesi l135 h un elevt percentule di rdici di ssorimento e l più ss percentule di rdici permnenti Tesi l gocciolnte: come già ccennto è l tesi che h evidenzito l mggior densità rdicle. Seene oltre il 40% delle rdici si loclizzto nei primi 0.4m dl fusto, present un elevt densità rdicle nche distnze mggiori ed h evidenzito l mggior cpcità di esplorzione degli strti più profondi del terreno risultndo l tesi con lo sviluppo più equilirto in profondità e in senso orizzontle. L distriuzione tr le clssi rdicli present un elevt percentule di rdici di ssorimento e un ss percentule di rdici permnenti. Controllo: le disponiilità idriche non sempre degute l fisogno dell vite hnno limitto lo sviluppo dell pprto ipogeo che h riportto vlori di densità rdicle inferiori rispetto tutte le tesi irrigte. Anche l pprofondimento e l estensione delle rdici sono risultti limitti: il 50% delle rdici sono inftti 61

62 concentrte nei primi 0.4m dl fusto e nei primi 0.6 metri di profondità. L percentule di rdici di ssorimento è risultt più ss rispetto ll medi, mentre le rdici di estensione hnno riportto un percentule leggermente superiore. Profilo 0,4 m dl ceppo n rdici/ m ,6-0,4 0,8-0,6 ALA 40 ALA 90 ALA GOC NI Profondità (m) NI 200 0,4-0,2 0,4-0,2 ALA GOC ALA 135 1,0-0,8 ALA 90 Profondità (m) ALA , ,6-0,4 0,4-0,2 0,6-0,4 0,8-0,6 ALA 135 1,0-0,8 Profondità (m) 0 0,8-0,6 300 ALA 135 ALA 40 ALA 90 1,0-0, , n rdici/ m 2 0,2-0 0 Profilo 1,35 m dl ceppo Profilo 0,9 m dl ceppo n rdici/ m 2 ALA GOC NI Figur 3.17 Medi del numero totle di rdici nei 4 trttmenti irrigui confronto con il controllo non irrigto. I grfici riportno il numero totle di rdici rilevte cinque intervlli di profondità in profili effettuti tre distnze dl ceppo (0,4m, 0,9m, 1,35m). Tell 3.2 Numero totle di rdici individute nei profili tre distnze dl ceppo nei 4 trttmenti irrigui confronto con il controllo non irrigto. Tr prentesi è indicto per ciscun trttmento l percentule sul totle individut in ogni profilo. n rdici/m2 Distnz dl ceppo ALA 135 ALA 40 ALA 90 ALA GOC 0.4 m 53 (27) 145 (61) 61 (37) 132 (46) 70 (50) 0.9 m 46 (23) 54 (22) 63 (39) 79 (28) 44 (31) 1.35 m 100 (50) 42 (17) 39 (24) 75 (26) 26 (19) Totle 199 (100) 241 (100) 163 (100) 286 (100) 140 (100) NI 62

63 Tell 3.3 Numero totle di rdici suddivise in tre clssi di dimetro rilevte nei 4 trttmenti irrigui confronto con il controllo non irrigto. Tr prentesi è indict per ciscun trttmento l percentule sul totle reltiv d ogni clsse di dimetro. n rdici/m2 Dimetro rdicle ALA 135 Ø > 3mm Ø 1-3mm Ø < 1mm totle rdici ALA 40 (1) (18) (81) (100) ALA 90 (7) (22) (71) (100) ALA GOC (1) (18) (81) (100) NI (2) (18) (80) (100) (3) (24) (73) (100) Anlisi rdicli 2009 Le indgini rdicli condotte nell nnt 2009 hnno permesso di confermre sull se nche dell nlisi sttistic, lcune osservzioni emerse nell nnt precedente. Le tesi confronto hnno evidenzito un significtivo effetto su tutti i prmetri rigurdnti lo sviluppo dell pprto rdicle: densità rdicle (n rdici/m2), pprofondimento, estensione, direzione di sviluppo, distriuzione nelle vrie clssi di dimetro e % di sostnz secc sono fortemente influenzti dll lloczione e, nel cso del testimone, dll quntità d cqu somministrt con l irrigzione. Un prim evidenz emers dlle indgini condotte nel 2009 (figur 3.8 e telle 3.3, 3.4) è un complessiv mggior densità rdicle rispetto l 2008, indice che gli pprti rdicli in viti di 5 nni sono ncor in fse di ttiv crescit e formzione e per questo il loro sviluppo è ncor fortemente influenzile dll tecnic irrigu pplict. Sviluppo in profondità degli pprti rdicli L nlisi dei profili rdicli tre distnze dl ceppo conferm l tendenz delle pinte concentrre il proprio pprto rdicle nei primi 0.6 m di profondità (figur 3.8). Circ l 80% delle rdici complessivmente conteggite per le 3 tesi indgte sono stte rinvenute nei primi tre strti di terreno, e come già commentto reltivmente lle indgini effettute nel 2008, ciò è ttriuiile si ll tipologi di 63

64 terreno si ll lloczione dell irrigzione. Questo trend è nettmente più evidente per l tesi l 40 e per il controllo non irriguo e si ccentu lle distnze mggiori dl ceppo. L tesi l135 h evidenzito un tendenz d pprofondire il proprio pprto rdicle in modo significtivmente mggiore rispetto lle ltre tesi, come evidenzi l elevto numero di rdici/m2 rinvenute tr i m di profondità, m si evidenzi nche un netto effetto di rislit in prossimità dell l 1.35 m dl ceppo. Di dti rilevti nel 2009 si conferm l effetto positivo dell irrigzione sull densità rdicle complessiv nei diversi profili: il controllo h inftti evidenziti il numero di rdici/m2 inferiore e l minor tendenz d esplorre gli strti più profondi con solo il 4% del totle delle rdici loclizzto tr i m. Tle percentule è risultt dell 8% nell tesi l40 e del 39% per l tesi l135. L lloczione dell irrigzione distnz dl ceppo semr quindi vere un effetto positivo sull sintesi di rdici e stimol l pprofondimento rdicle si reve si mggior distnz dl ceppo. L irrigzione loclizzt vicino l ceppo fvorisce invece un incremento dell densità rdicle, m non stimol l esplorzione degli strti più profondi. Gli studi di Gregory (1987) confermno un minor tendenz d prte delle pinte d esplorre strti più profondi nelle zone di terreno più frequentemente gnte e quindi umide. Estensione orizzontle degli pprti rdicli L nlisi dei profili rdicli effettuti diverse distnze dl ceppo (figur 3.8 e tell 3.3) conferm nche l effetto significtivo dell irrigzione sull distriuzione orizzontle dell pprto rdicle. In ccordo con qunto osservto nell precedente nnt, e come riportto nche d ltri utori (Tmsi, 1986; Stevens nd Dugls, 1994; Govi et l., 1996; Bssoi et l., 2003; Sor e Loveys, 2007;), l effetto più evidente è l tendenz dell pint d umentre l densità rdicle in prossimità dei siti di irrigzione, nche nei csi di l posiziont distnte dl ceppo. 64

65 Nei trttmenti irrigui l mggior concentrzione rdicle si osserv nel profilo ove è loclizzt l rispettiv l di irrigzione; nel profilo effettuto 0.4m dl filre l tesi con mggior numero di rdici/m2 è risultt l tesi l40, che qui concentr il 56% delle sue rdici. Nel profilo effettuto 1.35m dl filre l tesi con mggior numero di rdici è risultt quell con irrigzione 1.35m, che qui concentr il 38% del suo pprto rdicle, contro il 20% dell tesi l40 e il 12% del controllo. Non solo l concentrzione rdicle, m nche l direzione di ccrescimento è risultt significtivmente influenzt dll tecnic irrigu. L nlisi visiv di viti estirpte con pprto rdicle integro (figur 3.9) h permesso di seguire l direzione di sviluppo delle rdici si nell interfil, si lungo il filre. L tesi con l 40cm dl filre h evidenzito un distriuzione orizzontle delle rdici prevlentemente prllel l filre e ll l di irrigzione. Le rdici sono risultte di lunghezz ridott, con un elevt tendenz rmificrsi reve distnz dl ceppo (40-70cm). Come riportto d ltri utori (Tàmsi, 1986) l presenz di rmificzioni è indice dell dttmento dell pprto rdicle condizioni edfiche fvorevoli ove l disponiilità di cqu ed elementi nutritivi è ottimle. In terreni meno fertili o con limitzioni idriche si ritrovno molto spesso poche lunghe rdici con ss rmificzione. Un simile comportmento è stto osservto nell tesi l135, dove sono stte riscontrte rdici significtivmente più lunghe (oltre 2 metri) con rmificzioni prtire d distnze più elevte dl ceppo e nelle porzioni terminli, più prossime ll l irrigu. In questo cso, l direzione di sviluppo è risultt prevlentemente perpendicolre ll direzione del filre, con rdici esplornti lo spzio dell interfil, orientte verso l zon umid circostnte l l di irrigzione. Il controllo non irriguo h evidenzito un comportmento intermedio rispetto lle due tesi sopr commentte, con lcune rdici di ssorimento loclizzte reve distnz dl ceppo, ed un certo numero di lunghe rdici con ss rmificzione estese oltre i 2 m. L direzione di ccrescimento è risultt orientt verso il lto irriguo del filre, con lcune rdici che seguivno l l irrigu, ed ltre che si estendevno perpendicolrmente d ess verso il centro dell interfil. 65

66 Dlle osservzioni emerge dunque che l presenz di strti sciutti di terreno in prossimità del filre stimol un mggior llungmento rdicle e un mggior colonizzzione nello spzio dell interfil. Seene nell tesi l40 e nel controllo non irriguo l pint i evidenzito un tendenz d orientre il proprio pprto rdicle verso il lto del filre ove è presente l l di irrigzione, nche il lto non irrigto h presentto un discret densità rdicle. Ciò suggerisce che l effetto dell irrigzione non è loclizzto, m che l intero pprto rdicle è strettmente interconnesso. Turner et l., (1996), Dry et l, (2000) e Sor e Loveys (2007) hnno dimostrto che qundo solo un prte dell pprto ipogeo è irrigto, le rdici conttto con gli strti sciutti di terreno ricevono cqu dlle rdici conttto con gli strti umidi; durnte l notte è stto osservto un flusso di cqu d rdici gnte lle rdici sciutte di tle portt che non solo le rdici, m nche gli strti di terreno immeditmente dicenti venivno przilmente reidrtti. Distriuzione delle rdici e dell sostnz secc nelle diverse clssi di dimetro D qunto emerge in tell 3.5 il contenuto di sostnz secc degli pprti rdicli è nettmente superiore in post-rccolt rispetto quello riscontrto nel periodo di fioritur. Ciò trov conferm con qunto riportto d ltri utori (Conrdie, 1988 e Vn Zyl, 1988). Seene, come già visto, l sintesi di nuovi pici rdicli i due periodi di picco durnte l stgione vegettiv, l ccumulo di sostnze di riserv negli pprti rdicli h il suo mssimo picco nel periodo post rccolt. Tr germoglimento e fioritur, nonostnte l pprto rdicle si in ttiv crescit, si osserv un riduzione dell sostnz secc presente nelle rdici dovut ll moilizzzione delle sostnze di riserv destinte llo sviluppo degli orgni epigei dell pint. In fioritur si in numero di rdici (tell 3.4) si l sostnz secc complessiv degli pprti rdicli (tell 3.5) hnno evidenzito differenze significtive tr le tesi; il mggior contenuto di sostnz secc è stto rilevto nell tesi l40, mentre il 66

67 minore nell tesi l135. Il numero complessivo di rdici è risultto invece superiore nell tesi l135 e inferiore nell tesi l40 e nel controllo. Questo permette di osservre che il numero di rdici non è sempre strettmente relzionto ll quntità di sostnz, l qule in quest fse non dipende solo dll sintesi e formzione di nuovi pici rdicli, m dll quntità di sostnze di riserv ccumulte durnte l utunno precedente, dll entità dell loro moilizzzione con l ripres vegettiv e dl consumo invernle per il metolismo sle degli pprti ipo ed epigei. In fioritur circ il 30% dell ss è llocto nelle rdici fini (dimetro >0,5mm) e di estensione (dimetro 0,5-2mm), con vlori leggermente più elevti per il controllo non irriguo. Il 50% dell ss è llocto nelle rdici permnenti e un ulteriore 20-25% è costituito dll implctur rdicle. Quest ultim clsse h evidenzito le differenze più significtive, con contenuti più elevti per l tesi l40 e l135 e inferiori nel controllo. Emerge quindi un complessiv mggior cpcità di ccumulo di sostnze di riserv nelle tesi irrigte. Numericmente le rdici più fini (clsse1 e 2) costituiscono l 85-90% del totle; le rdici permnenti rppresentno il 10% circ, mentre l iplctur rdicle costituisce il 2-4%. In post rccolt il controllo non irriguo h riportto contenuti di sostnz secc significtivmente inferiori rispetto lle tesi irrigte. In quest fse l percentule nelle clssi con dimetro inferiore rimne costnte (30% circ, come in fioritur, mentre cmi rispetto ll fioritur il rpporto fr l clsse di rdici con dimetro tr 2-5mm e dimetro >5mm. L percentule dell prim decresce (32-34%) mentre l second ument (32-40%). Tle umento è imputile ll ccumulo di sostnze di riserve che vviene soprttutto nelle rdici costituenti l implctur rdicle; i dti evidenzino un significtiv minor cpcità di ccumulo per il controllo e per l tesi l135 rispetto ll tesi l40. Considerzioni conclusive Le indgini rdicli condotte nel iennio indicno che in suoli sciolti e con ss cpcità di ritenzione idric, come quello in cui è stt condott l 67

68 sperimentzione in oggetto, lo sviluppo rdicle dell vite risult più che mi condizionto dll disponiilità idric. L entità dell irrigzione e l su lloczione determinno l lternrsi di strti più o meno umidi lungo i profili orizzontli e verticli del terreno, con evidenti impliczioni sull morfologi e l rchitettur del sistem rdicle, sul suo ccrescimento e sull su funzionlità. Rissumendo qunto emerso dlle nlisi effettute si può ffermre che: L irrigzione stimol un complessivo mggior sviluppo dell pprto rdicle con effetti positivi sull densità e sull estensione delle rdici. Il controllo h inftti evidenzito vlori di densità rdicle significtivmente inferiori rispetto lle tesi irrigte e un concentrzione delle rdici limitt gli strti superficili di terreno e reve distnz dl ceppo. L su irrigzione stimol un ddensmento rdicle in prossimità delle li di irrigzione. L lloczione dell irrigzione diverse distnze dl ceppo influenz l direzione di sviluppo orizzontle dell pprto rdicle: tesi con l vicino l ceppo hnno riportto un distriuzione prevlentemente concentrt lungo il filre, mentre tesi con l distnte dl ceppo hnno evidenzito un elevt colonizzzione rdicle nell interfil. L distnz dell l di irrigzione dl ceppo influenz l llungmento e l pprofondimento degli pprti rdicli. L tesi l135 h evidenzito un esplorzione verticle e orizzontle del suolo significtivmente mggiore dell tesi l40. L irrigzione fvorisce un mggior cpcità di ccumulo di sostnze di riserv negli pprti rdicli. In post-rccolt, momento di picco nell ccumulo dell sostnz secc d prte delle rdici, il controllo h evidenzito contenuti nettmente inferiori lle tesi irrigue. In tesi suirrigte, l irrigzione in prossimità dl ceppo limitndo l estensione degli pprti rdicli fvorisce l ccumulo di sostnze di 68

69 riserv, come evidenzito di mggiori contenuti di sostnz secc e dl mggior numero di rdici di riserv presenti nell tesi l40. 69

70 Profilo 0,4 m dl ceppo_ lto Profilo 0,4 m dl ceppo_ lto n rdici/ m n rdici/ m ,8-0,6 c 400 0,6-0, ,4-0, ,2-0 0 ALA 135 1,0-0,8 ALA 40 Profondità (m ) Profilo 0,9 m dl ceppo_ lto NI Profilo 0,9 m dl ceppo_ lto n rdici/ m 2 n rdici/ m c 0,8-0, ,6-0, ,4-0, , ALA 135 1,0-0,8 ALA 40 NI Profondità (m ) Profilo 1,35 m dl ceppo_lto Profilo 1,35 m dl ceppo _ lto n rdici/ m 2 n rdici/ m c 0,4-0,2 0 0, c 100 c 1,0-0, c 0,6-0,4 0,8-0,6 400 ALA 135 ALA 40 Profondità (m ) NI Figur 3.18 Medi del numero totle di rdici in due trttmenti di suirrigzione divers distnz dl ceppo e nel controllo non irrigto. I grfici riportno il numero totle di rdici rilevte cinque intervlli di profondità in profili effettuti su entrmi i lti del filre tre distnze dl ceppo (0,4m, 0,9m, 1,35m). L tesi l40 e il controllo presentno l l di irrigzione sul lto. L tesi l135 riceve cqu d entrmi i lti, poiché l l irrigu è posiziont l centro dell interfil I dti sono stti sottoposti d nlisi sttistic (ANOVA) d ogni intervllo di profondità e in ciscun lto. Vlori seguiti d lettere diverse differiscono per P 0,05 (Test di Duncn). 70

71 Tell 3.4 Numero totle di rdici individute in profili tre distnze dl ceppo in due trttmenti di suirrigzione confronto con il controllo non irrigto. Tr prentesi è indict per ciscun trttmento l percentule sul totle individut in ogni profilo. n rdici/m2 Distnz dl ceppo ALA 135 ALA 40 NI 0.4 m 115 (31) 141 (58) 129 (58) 0.9 m 113 c (31) 54 (23) 67 (30) 1.35 m 141 (38) 46 (19) 27 (12) Totle 369 (100) 241 (100) 223 (100) I dti sono stti sottoposti d nlisi sttistic (ANOVA) d ogni distnz dl ceppo. Vlori seguiti d lettere diverse indicno differenze significtive tr le tesi per P 0,05 (Test di Duncn). Figur 3.19 Immgini fotogrfiche dell pprto rdicle di viti sottoposte diversi trttmenti irrigui. D sinistr: tesi l135, tesi l40 e controllo non irriguo. L line lu indic l posizione delle li di irrigzione. 71

72 Tell 3.5 Immgini fotogrfiche dell pprto rdicle di viti sottoposte diverse tecniche irrigue. D sinistr: tesi l135, tesi l40 e controllo non irriguo. L line lu indic l posizione delle li di irrigzione. n rdici/m2 Dimetro rdicle Ø < 0,5mm Ø 0,5-2mm Ø 2-5mm Ø > 5mm totle rdici ALA ALA 40 (65) (27) (6) (2) (100) NI c (60) (25) (11) (4) (100) (60) (23) (14) (3) (100) Per ogni singol clsse rdicle i dti sono stti sottoposti d nlisi sttistic (ANOVA). Vlori seguiti d lettere diverse indicno differenze significtive tr le tesi per P 0,05 (Test di Duncn). Tell 3.6 Percentuli di sostnz secc rilevti in fioritur e post-vendemmi in rdici con diverso dimetro di viti sottoposte differenti trttmenti irrigui % ss fioritur Dimetro rdicle Ø < 0,5mm Ø 0,5-2mm Ø 2-5mm Ø > 5mm sostnz secc totle (g) % ss post-rccolt ALA 135 ALA 40 NI ALA 135 ALA 40 NI 2,5 19,8 50,6 27, ,3 24,3 43,9 28, ,3 27,4 50,5 16, ,3 25,2 34,6 34, ,6 23,3 32,5 40, ,0 27,9 34,9 32,2 571 Per ogni singol clsse rdicle si in fioritur che in post-rccolt i dti sono stti sottoposti d nlisi sttistic (ANOVA). Vlori seguiti d lettere diverse indicno differenze significtive tr le tesi per P 0,05 (Test di Duncn). 72

73 1.17 EFFETTO DELLA TECNICA IRRIGUA SULLO SVILUPPO VEGETATIVO E SULLA FUNZIONALITA DELLA CHIOMA Rissunto Tr i molteplici fttori che regolno lo sviluppo vegettivo dell vite, quli il clim (piovosità, tempertur, illuminzione), il terreno (struttur, profondità, fertilità chimic, nutrizione idric) e le tecniche colturli, l prtic irrigu riveste sicurmente un ruolo fondmentle. L tecnic irrigu influenz direttmente lo sviluppo dell pprto rdicle, orgno preposto l rifornimento idrico e di nutrienti, e determin conseguenti effetti sullo sviluppo e sull vigori dell chiom. È dto inftti ormi ccertto che esiste un rpporto dinmico tr orgni ipogei ed epigei nell vite, determinto soprttutto dll complementrietà funzionle dei due orgni, l uno preposto l rifornimento di cqu e di nutrienti, l ltro ll sintesi e distriuzione di fotossimilti. Nel presente studio l effetto di diverse tecniche di irrigzione sullo sviluppo vegettivo dell prte ere è stto vlutto e posto in relzione llo sviluppo degli pprti rdicli. I dti reltivi l legno di pottur, ccrescimento dei germogli, re foglire e riprtizione dell sostnz secc indicno un effetto positivo dell irrigzione sull vigori dell pint solo qundo quest è post in prossimità del ceppo. Nel cso in cui l irrigzione è distnzit dl ceppo, seene cqu ed elementi nutritivi sino disponiili nel terreno, l loro lloczione in zone non fcilmente esplorili dll pprto rdicle ne rende più difficoltos l disponiilità per l pint; in questo cso un mggior investimento energetico nell sintesi di rdici comport un riduzione complessiv dell vigori 73

74 3.1.9 Peso del legno di pottur L vigori dell vite è stimile con uon pprossimzione ttrverso l mss del legno rimosso con l pottur invernle. Il peso medio del legno rilevto nelle tre nnte di studio (tell 3.6) indic un significtiv differenz di vigori fr le tesi: le tesi l 40 e l gocciolnte sono risultte più vigorose rispetto lle tesi l90, l135 e l controllo. Questi risultti indicno un prim fondmentle evidenz dell effetto che l tecnic irrigu esplic sullo sviluppo vegettivo dell pint. Tle effetto è d imputrsi in mssim prte lle differenze riscontrte nello sviluppo dell pprto rdicle delle tesi in esme e quindi nell cpcità di fornire ll pint l cqu e i nutrienti di cui necessit. Come riportto d diversi utori (Symn, 1982; Richrds, 1983; Archer & Struss, 1985; Vn Zyl, 1988; Swnepoel & Southey, 1989, Archer & Strss, 1991; Hunter, 1998 e 2001) esiste inftti un relzione positiv tr lo sviluppo rdicle e quello epigeo Allungmento dei germogli e superficie foglire I dti rccolti nel 2009 (tell 3.6) hnno consentito un nlisi pprofondit dello rispost vegettiv dell pint in relzione lle diverse tecniche irrigue pplicte. Lo sviluppo dei germogli è risultto mggiore nelle tesi l40 e l gocciolnte (2,64 m e 2,62 m), mentre le tesi l135, l90 e il controllo hnno riportto lunghezze complessive inferiori (le più sse si sono rilevte nell tesi l90 con 2,17 m). Diversi utori (Dry nd Loveys, 1999, Dry et l, 2000; Wng et l, 2001) hnno riportto un relzione positiv tr sviluppo dell pprto rdicle e sviluppo dei germogli: più esteso e denso è l pprto rdicle, mggiore è l ccrescimento complessivo dei germogli. Interessnti osservzioni si possono trrre osservndo l figur 3.10 che riport l ndmento dell llungmento dei germogli tr il periodo di fioritur e l rresto dell crescit. Nel corso dell prim prte dello sviluppo vegettivo, l tesi l40 h riportto un velocità di ccrescimento sensiilmente mggiore rispetto lle ltre 74

75 tesi, le quli non hnno segnto differenze significtive tr loro. L mggior cpcità di immgzzinre sostnze di riserv nelle rdici, riportt per l tesi l40, si trduce quindi in un pronto utilizzo di queste sostnze per l ccrescimento dei germogli nelle prime fsi dell ripres vegettiv. Con il pssre delle settimne, nche l tesi l gocciolnte h umentto l velocità di ccrescimento, portndosi qusi i livelli dell l40; ndmento contrrio si è invece verificto per l tesi l90 che h riportto un riduzione nticipt dell ccrescimento. Dll invitur l llungmento dei germogli si è ridotto e poi rrestto per tutte le tesi. L re foglire dei germogli principli è risultt significtivmente divers per le tesi in esme. L tesi l40 h riportto l superficie foglire mggiore (2,50 m2), seguit dll tesi l gocciolnte (2,28 m2), mentre le ltre tesi e il controllo hnno riportto vlori più ssi (1,70-1,90 m2). Questo è fcilmente spiegile se rpportto ll lunghezz dei germogli (l loro numerosità er prticmente ugule tr le tesi). Nel complesso, dll nlisi dei dti, emerge un sensiile effetto dell irrigzione sullo sviluppo vegettivo solo qundo quest è loclizzt reve distnz dl ceppo. Le tesi l40 e l gocciolnte hnno inftti evidenzito un vigori complessiv mggiore, riportndo germogli più lunghi e un mggior superficie foglire. Lo sviluppo vegettivo delle tesi con irrigzione distnzit dl ceppo (l135 e l90) non h invece evidenzito differenze significtive rispetto l controllo non irrigto. I risultti indicno quindi che tesi con l di irrigzione lontno dl ceppo hnno un efficienz inferiore di utilizzo dell cqu presente nel terreno. In periodi crtterizzti d precipitzioni insufficienti, uon prte dell pprto rdicle di tli trttmenti si trov in conttto con porzioni di terreno sciutto, mentre solo distnze mggiori, dove è lloct l irrigzione, le rdici trovno disponiilità idriche. Ciò induce con uon proilità l sintesi di segnli di stress che riducono lo sviluppo dell prte ere (Dry nd Loveys, 1999, Dry et l, 2000). In uno studio rigurdnte l rispost ll irrigzione di viti precedentemente sottoposte diverse condizioni di stress, Gomez del Cmpo et l. (2007) riportno 75

76 che il solo meccnismo di dttmento permnente che l pint mette in tto in rispost crenze idriche è un riduzione complessiv dello sviluppo foglire, il qule consente di mntenere più ssi livelli di consumi idrici Riprtizione dell sostnz secc L nlisi dell riprtizione dell sostnz secc effettut su tre tesi ll fioritur e in post rccolt conferm i risultti sopr riportti. Si fioritur si in post vendemmi i contenuti di sostnz secc dei germogli sono risultti superiori nell tesi l40 e simili nelle tesi l135 e nel controllo. In fioritur l sostnz secc nelle foglie non è risultt significtivmente differente, m in post-vendemmi h riportto i vlori più elevti nell tesi l40 e i più ssi nel controllo. Risult interessnte osservre in tell 3.7 il rpporto clcolto tr sostnz secc dell chiom (germogli e foglie) e sostnz secc delle rdici. Tle rpporto risult pressoché costnte tr le tesi in esme in fioritur (vlori compresi tr 0,59-0,62) e non significtivmente diverso in post-rccolt (con vlori leggermente superiori nell tesi l40: 1,13 contro i 0,91 e 0,92 del controllo e dell tesi l1.35). Ciò indic che l pint tende d equilirre sviluppo dell prte ere e ipoge. Questo equilirio v inteso soprttutto in termini funzionli, poiché ogni struttur è prepost fornire ll ltr un quntità degut di risorse specifiche, ovvero l prte ere provvede ll sintesi di fotossimilti e l rdice ll cquisizione di cqu e nutrienti Contenuto in clorofill e tempertur foglire I vlori di SPAD rilevti durnte il periodo di mturzione forniscono un indiczione indirett del contenuto in clorofill delle foglie e dell reltiv efficienz fotosintetic (Er e Tollenr, 1999; Zulini et l., 2007) 76

77 I dti riportti nell tell 3.8 evidenzino un significtiv differenz tr le tesi, con contenuti in clorofill superiori per le tesi l gocciolnte e l40. Non sono invece stte evidenzite differenze tr le ltre tesi. Anche l tempertur foglire misurt nelle ore più clde dell giornt durnte l mturzione h riportto differenze significtive tr le tesi: le temperture più elevte sono stte misurte nel controllo (38 ), seguite dlle tesi l90 e l135 (37 e 35,8 C), mentre le temperture più sse sono stte rilevte nelle tesi l gocciolnte e l40 (32 C). È en noto che temperture l di sopr dei C eccedono i vlori ottimli per le ttività enzimtiche che presiedono i processi fotosintetici (Kriedmn, 1968; Ferrini et l., 1995). In tli condizioni l vite innesc un serie di fenomeni di fotoiniizione per proteggersi dgli eccessi termici e luminosi, con chiusur degli stomi e conseguente rresto dell ttività fotosintetic. I risultti sopr riportti indicno quindi che l lloczione dell irrigzione h un effetto non solo sullo sviluppo vegettivo dell prte ere, m nche sull su efficienz fotosintetic. Tesi con irrigzione distnte dl ceppo e il controllo sono risultte più sensiili fenomeni di stress idrico che possono provocre umento di tempertur delle foglie, chiusur degli stomi, riduzione dell evpotrspirzione e il conseguente rresto dell fotosintesi. Tell 3.7 Dti reltivi llo sviluppo vegettivo di viti sottoposte diversi trttmenti di irrigzione. Tesi Peso legno (Kg) Peso legno (Kg) 0,71 0,72 0,72 0,8 0,92 Are foglire (m2/ceppo) non irrigto l 90 l 135 l 40 l gocciolnte Lunghezz medi germogli (m) 0,60 0,57 0,62 0,78 0,87 2,37 c 2,17 c 2,36 c 2,64 2,52 1,76 1,73 1,89 2,50 2,28 Per ogni prmetro lettere diverse corrispondono differenze significtive per P 0,05 (Test di Duncn). 77

78 280 Lunghezz germogli (cm) * * c c c c c c 200 * INV * * mg 06-giu 16-giu Al40 26-giu Al90 06-lug Al lug 26-lug Al gocc 05-go 15-go NI Figur 3.20 Accrescimento dei germogli rilevto tr l fioritur e l rresto dell crescit durnte l stgione vegettiv 2009 in viti sottoposte diversi trttmenti irrigui. Vlori con lettere diverse nell mito di un stess dt differiscono per P 0,05 (Test di Duncn). n.s.= non significtivo Tell 3.8 Riprtizione dell sostnz secc negli orgni erei e rpporto tr chiom (germogli + foglie) e rdici in viti sottoposte diversi trttmenti irrigui. Fioritur Tesi Al135 Al40 Non irrigto Post-vendemmi ss germogli (g/vite) ss foglie (g/vite) chiom/ rdici ss germogli (g/vite) ss foglie (g/vite) chiom/ rdici ns 84 ns 79 ns 0,61 0,59 0, ,92 1,13 0,91 Per ogni prmetro lettere diverse corrispondono differenze significtive per P 0,05 (Test di Duncn). ns= non significtivo 78

79 Tell 3.9 Contenuto in clorofill e tempertur foglire in viti sottoposte diversi trttmenti irrigui. Dti rilevti nelle ore centrli dell giornt il 18 e il 31 gosto Tesi Non Irrigto Al90 Al135 AlGocc Al40 SPAD vlues T foglire (C ) 40,9 42,2 43,2 46,5 47,7 38,1 37,0 35,8 c 32,2 d 32,2 d Per ogni prmetro lettere diverse corrispondono differenze significtive per P 0,05 (Test di Duncn). ns= non significtivo 79

80 1.18 EFFETTO DELLA TECNICA DI IRRIGAZIONE SULLO STATO IDRICO DELLA PIANTA Rissunto Tr i molteplici fttori mientli in grdo di influenzre lo stto idrico dell vite, quli l tipologi di suolo, le crtteriche climtiche dell re e le prtiche colturli, l irrigzione riveste sicurmente un ruolo primrio. Prticolrmente in suoli sciolti, con ss cpcità di ritenzione idric, l effetto dell irrigzione risult più consistente, con evidenti ripercussioni sull ccrescimento e sull rchitettur dell pprto rdicle, sull su cpcità di ssorire cqu e nutrienti per l pint e sui conseguenti effetti sullo sviluppo ereo. All luce delle differenze emerse dllo studio degli pprti rdicli, nel presente cpitolo è stt vlutt l sensiilità llo stress idrico di viti sottoposte diverse tecniche di irrigzione che hnno previsto l erogzione di uguli volumi irrigui diverse distnze dl ceppo. Si l umidità del terreno si il potenzile idrico del germoglio, qule indictore dello stto idrico dell pint, hnno evidenzito significtive differenze fr le tesi in esme. Viti con irrigzione loclizzt vicino l ceppo hnno dimostrto un elevt efficienz di utilizzo dell cqu e solo occsionlmente hnno presentto situzioni di stress. Al contrrio, viti con distriuzione distnzit dl ceppo, hnno riportto potenzili idrici più ssi, indictivi di stti di stress. L presenz di mpie porzioni di pprto rdicle, per queste ultime, costntemente conttto con strti di terreno sciutti potree stimolre l sintesi di segnli che, inviti ll chiom, ne regolereero lo sviluppo vegettivo e l su funzionlità, l fine di ridurre i fisogni idrici ed ottimizzre l utilizzo delle risorse idriche presenti nel terreno. 80

81 Stto idrico dell pint e umidità del suolo Lo stto idrico dell vite è strettmente relzionto ll cpcità dell pint di fr fronte lle esigenze trspirtive nel corso dell stgione vegettiv ttrverso un deguto pprovvigionmento idrico. Poiché, seppur pplicndo diverse tecniche irrigue, l entità e l frequenz delle irrigzioni sono stte mntenute invrite (d eccezione del controllo che h ricevuto solo irrigzioni di soccorso) ne consegue che l disponiilità idric nel terreno è risultt un fttore costnte per tutte le tesi. Le differenze riscontrte nello stto idrico delle pinte sono quindi ttriuiili tre fttori: () ll cpcità di ssorire risorse idriche diversmente llocte nel terreno () ll efficienz nell uso dell cqu ssorit (c) un divers entità dell richiest trspirtiv d prte dell chiom. I dti reltivi l potenzile idrico (MD s) rilevti nel corso delle tre nnte di studio (figure 3.11, 3.12, 3.13) evidenzino significtive differenze tr le tesi in esme in qusi tutte le dte in cui sono stti condotti i rilievi. Andndo nel dettglio delle singole nnte, il 2007 (figur 3.11) h visto condizioni climtiche in grdo di crere situzioni di stress idrico per l vite nel periodo compreso tr fioritur ed invitur, mentre l fse di mturzione estremmente piovos non h imposto limitzioni idriche. Anche nei periodi di mssimo stress osservti lle dte del 20 luglio e 7 gosto le tesi l40 e l gocciolnte hnno mntenuto vlori di potenzile elevti (compresi tr -0,7 e -0,9 MP). Alle stesse dte, le tesi l90 e l135 hnno registrto vlori di potenzile più negtivi (compresi tr -0,9 e -1,1 MP), superiori l controllo non irriguo e indictivi di uno stress idrico moderto. Il 2008 (figur 3.12) h visto un grdule riduzione del potenzile tr fioritur ed invitur con due picchi negtivi registrti il 17 luglio e il 31 luglio. I vlori riportti indicno l presenz di uno stress idrico mggiore nelle tesi l135 e l 90 (tr -1,0 e -1,3 MP), mentre lle stesse dte le tesi l40 e l gocciolnte si sono mntenute su vlori compresi tr -0,7 e -1,0 MP. In fse di mturzione, piogge e 81

82 irrigzioni hnno mntenuto le tesi su vlori di potenzile più elevti e non sempre significtivmente differenti tr loro. D evidenzire l ndmento dell tesi con l fuori terr, che h presentto prtire dll fine di luglio un progressivo decremento del potenzile idrico e non un ndmento oscillnte dipendente d piogge e irrigzioni come nelle ltre tesi; nel rilievo precedente ll vendemmi è l tesi che h riportto con il controllo il potenzile più negtivo (-1,1 MP). Il 2009 (figur 3.13) h rppresentto l nno con le crtteristiche climtiche più idonee per lo studio in oggetto. Le precipitzioni durnte il periodo estivo, ed in prticolre dl mese di luglio ll rccolt, sono stte estremmente limitte, quindi l qusi totlità delle risorse idriche disponiili per l pint sono dipese di trttmenti irrigui. Si è osservto un progressivo decremento del potenzile per tutte le tesi durnte il mese di luglio con vlori sempre più ssi nelle tesi l90 e l135 che hnno evidenzito picchi prticolrmente negtivi il 10 e il 18 gosto (tr - 1,5 e 1,7 MP), ddirittur più ssi del controllo e indictori dell presenz di uno stto di stress severo. Dopo l innlzmento dei potenzili seguito delle irrigzioni, un secondo picco negtivo è stto registrto il 7 settemre. Come nel 2008, in quest dt e in quelle immeditmente precedenti l tesi con l fuori terr h riportto vlori di potenzile inferiori lle ltre tesi, evidenzindo l presenz di uno stress stnz mrcto. Dll nlisi dei dti rccolti è emerso quindi che per uon prte del ciclo vegettivo, tr fioritur e invitur e durnte le prime fsi dell mturzione, le tesi l135 e l90 hnno presentto un scrs efficienz nell ssorimento e nell utilizzo dell cqu di irrigzione, portndosi verso uno stto di mggior livello di stress idrico, mentre le tesi l40 e l gocciolnte hnno mntenuto vlori di potenzile che solo occsionlmente hnno indicto l presenz di stress per le pinte. I potenzili più negtivi delle tesi l 90 e l 135 non dipendono d un mggior richiest evpotrspirtiv d prte dell chiom, poiché, come evidenzito nel precedente cpitolo, sviluppo vegettivo (lunghezz dei germogli e re foglire) per queste tesi è risultto significtivmente inferiore rispetto lle tesi l40 e l 82

83 gocciolnte. Nessun correlzione significtiv è inftti stt ritrovt tr i vlori di superficie foglire e quelli di potenzile idrico del fusto. Il diverso livello di stto idrico riscontrto tr le tesi deve quindi essere ricercto nell cpcità di ssorimento e di efficienz di utilizzo delle risorse idriche presenti nel terreno; tesi con l di irrigzione in prossimità del ceppo hnno evidenzito uno sviluppo rdicle estremmente denso e circoscritto ll re tr ceppo e l di irrigzione. Qundo l cqu viene erogt quindi, tutto l pprto rdicle si trov nello strto di terreno umido e può prtecipre funzionlmente ll ssorimento idrico. Confrontndo viti llevte in vso con pprti rdicli confinti tre diversi volumi Wng et l. (2001) h riportto un velocità di utilizzo dell cqu divers nelle tesi esminte. Nel periodo tr fioritur ed invitur l velocità di utilizzo è risultt nettmente mggiore qundo l pprto rdicle occup un volume limitto conttto con gli stti umidi di terreno. Nelle tesi con l distnte dl ceppo (l90, l135), qundo l cqu viene erogt, solo l porzione dell pprto rdicle distle, sviluppt in prossimità dell l irrigu, si trov conttto con strti umidi di terreno ed è ttiv nell ssorimento idrico. L porzione di pprto rdicle più vicin l ceppo si trov invece conttto con strti sciutti e risult funzionlmente inttiv. Tli tesi presentno quindi un comportmento simile viti sottoposte prtil rootzone drying (Dry nd Loveys, 1999; Dry et l, 2000). Ciò implic due conseguenze: lo strto di rdici conttto con porzioni sciutte di terreno invieree segnli di stress (primrimente medinte sintesi di ABA) che ridurreero lo sviluppo vegettivo e di conseguenz l richiest evpotrspirtiv d prte dell chiom (Correir et l, 1995; Dry nd Loveys, 1999; Lovisolo et l, 2002). Un second conseguenz è che prte dell cqu ssorit dlle rdici gnte verree trsferit lle rdici conttto con gli strti sciutti l fine di mntenerle vitli e di grntirne l funzionlità e l ripres vegettiv un volt ripristinte condizioni di umidità del suolo fvorevoli (Turner et l, 1996; Gomez-del-cmpo et l, 2007). Solo prte delle risorse idriche ssorite verreero quindi destinte gli orgni epigei. 83

84 Come riportto d Gomez-del-cmpo et l, (2007) l riduzione dell superficie foglire rppresent un meccnismo di dttmento permnente llo stress idrico, che consente viti poste in condizioni di crenz idric di mntenere livelli sufficienti di cqu disponiile e un costnte conduciilità stomtic. Tesi con irrigzione distnzit dl ceppo, soggette frequenti stress idrici, evidenzino tr fioritur e invitur un comportmento più pessimist rispetto tesi con l vicino l ceppo. Anche seguito di piogge o irrigzioni, inftti, i livelli di potenzile idrico (MD s) rimngono sempre su livelli inferiori. Solo dopo ripetute irrigzioni o piogge i livelli si portno su vlori comprili. Ciò è stto osservto nche d Gomez-del-cmpo et l, (2007) confrontndo l rispost ll irrigzione di viti precedentemente sottoposte stress e viti mntenute in condizioni idriche ottimli. Dopo l invitur ed in prticolr modo nelle fsi finli dell mturzione, le richieste idriche dell pint si riducono. Irrigzioni limitte in questo periodo hnno riportto vlori di potenzile idrico più simili tr le vrie tesi nelle diverse nnte, qusi sempre su livelli di stress moderto. L mggior vigori e i mggiori crichi produttivi dell tesi l40 e l gocciolnte possono ver determinto fisogni idrici più elevti e possono spiegre perché in quest fse queste tesi ino segnto vlori di potenzile simili o inferiori lle ltre tesi. I vlori medi di umidità del terreno (figur 3.14) hnno riportto un significtiv correlzione con i vlori medi di potenzile idrico (MD s) registrti nello stesso trttmento (p 0,05). L correlzione è risultt elevt per i vlori di umidità rilevti tutte e tre le profondità (r2=0,773 0,3 m; r2=0,848 0,6m; r2=0,742 0,9m). Dll nlisi dell distriuzione rdicle, è emerso che solo rrmente le rdici si spingono d esplorre gli strti più profondi, m risultno ltresì concentrte soprttutto nei primi 0,6 m di profondità. Per questo motivo nei grfici si è riportto il vlore medio rilevto queste profondità trlscindo quello 0,9m. Dll nlisi dell vrinz sono emerse significtive differenze tr le tesi (p 0,05), con vlori di umidità del suolo sempre più elevti per le tesi l40 e l gocciolnte e più ssi per il controllo e per le tesi l135 e l90. Il posizionmento dei 84

85 pozzetti TDR lungo il filre spieg i più lti livelli di umidità rilevti, poiché queste tesi ricevono cqu in prossimità dei siti di misurzione. Le tesi l 90 e l 135, irrigte distnze mggiori, non rggiungono in prossimità del ceppo livelli di umidità uguli lle ltre tesi, nche seguito di ripetute irrigzioni. Ciò conferm che l porzione di pprto rdicle in quest re si trov frequentemente conttto nel corso dell stgione vegettiv con strti di terreno sciutti. 85

86 60 pioggi irrigzione 50 mm mg 04-giu 14-giu 24-giu 04-lug Potenzile idrico del germoglio (MP) -0,2 24-lug c c -0,4 c -0,6 14-lug c c -0,8-1,0 03-go 13-go 23-go c c c ns c c -1,2-1,4-1,6-1,8 l 40 cm l 90 cm l 135cm l fuori terr non irrigto Umidità del suolo (v/v) mg 4-giu 14-giu 24-giu 4-lug 14-lug 24-lug 3-go 13-go 23-go Figur 3.21 Apporti irrigui e precipitzioni (mm), ndmento del potenzile idrico del germoglio (ψstem, MP) e umidità del suolo (v/v; medi rilievi 03-0,6m) rilevti nell nnt Vlori con lettere diverse nell mito di un stess dt differiscono per P 0,05 (Test di Duncn). n.s.= non significtivo 86

87 60 pioggi 50 irrigzione mm giu 01-lug 11-lug 21-lug 31-lug 10-go 20-go 30-go 09-set Potenzile idrico del germoglio (MP) -0,2-0,4-0,6 d d c c -0,8 ns -1,0 c c d c -1,2 d -1,4 ns c c c c c -1,6-1,8 l 40 cm l 90 cm l 135 cm l fuori terr non irrigto 35 Umidità del suolo (v/v) giu 1-lug 11-lug 21-lug 31-lug 10-go 20-go 30-go 9-set Figur 3.22 Apporti irrigui e precipitzioni (mm), ndmento del potenzile idrico del germoglio (ψstem, MP) e umidità del suolo (v/v; medi rilievi 03-0,6m) rilevti nell nnt Vlori con lettere diverse nell mito di un stess dt differiscono per P 0,05 (Test di Duncn). n.s.= non significtivo 87

88 60 pioggi irrigzione 50 mm giu 26-giu 06-lug 16-lug 26-lug 05-go 15-go 25-go 04-set 14-set 24-set Potenzile idrico del germoglio (MP) -0,2 ns -0,4-0,6-0,8 ns ns ns c -1,0-1,2-1,4-1,6 c c c c ns -1,8 l 90 cm c l 40 cm l 135 cm l fuori terr non irrigto Umidità del suolo (v/v) giu 26-giu 6-lug 16-lug 26-lug 5-go 15-go 25-go 4-set 14-set 24-set Figur 3.23 Apporti irrigui e precipitzioni (mm), ndmento del potenzile idrico del germoglio (ψstem, MP) e umidità del suolo (v/v; medi rilievi 03-0,6m) rilevti nell nnt Vlori con lettere diverse nell mito di un stess dt differiscono per P 0,05 (Test di Duncn). n.s.= non significtivo 88

89 y = 8,071x + 27,577 R 2 = 0, ,2-0,4-0,6-0,8-1 -1,2-1,4-1,6 Potenzile idrico del fusto (MP) y = 4,4475x + 16,655 R 2 = 0, ,2-0,4-0,6-0,8-1 -1,2-1,4-1,6 Potenzile idrico del fusto (MP) unidità del suolo _ profondità 0,9m (v/v) 25 unidità del suolo _ profondità 0,6m (v/v) unidità del suolo _ profondità 0,3m (v/v) y = 2,655x + 13,676 R2 = 0, ,2-0,4-0,6-0,8-1 -1,2-1,4-1,6 Potenzile idrico del fusto (MP) Figur 3.24 Correlzioni lineri tr potenzile idrico del germoglio (MD s, MP) e umidità del terreno (v%) clcolte sui vlori medi delle tre nnte di studio. (p<0,05) Figur 3.25 Sintomi evidenti di stress idrico nel controllo non irriguo (), nell tesi l135 () e nell tesi l90 (c); ll stess dt le tesi l40 (d) e l gocciolnte (e) non hnno evidenzito segnli di crenz idric. (Foto gosto 2008). 89

Cambiamenti climatici e malattie delle piante

Cambiamenti climatici e malattie delle piante Cmimenti climtici e mlttie delle pinte Dr. Mssimo Pugliese 25 gennio 2016 Centro Incontri Regione Piemonte Corso Stti Uniti, 23. Torino CAMBIAMENTI CLIMATICI DEFINIZIONE: Vrizioni sttisticmente significtive

Dettagli

L UTILIZZO DEL COMPOST IN FRUTTICOLTURA: EFFETTI SULLA FERTILITÀ DEL SUOLO E SUL COMPORTAMENTO VEGETO-PRODUTTIVO DELLE PIANTE

L UTILIZZO DEL COMPOST IN FRUTTICOLTURA: EFFETTI SULLA FERTILITÀ DEL SUOLO E SUL COMPORTAMENTO VEGETO-PRODUTTIVO DELLE PIANTE L UTILIZZO DEL COMPOST IN FRUTTICOLTURA: EFFETTI SULLA FERTILITÀ DEL SUOLO E SUL COMPORTAMENTO VEGETO-PRODUTTIVO DELLE PIANTE MORENO TOSELLI, ELENA BALDI, GRAZIELLA MARCOLINI, BRUNO MARANGONI DCA - Bologn

Dettagli

INFLUENZA DEL CONDIZIONAMENTO TERMICO E DELLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE SULLA PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO

INFLUENZA DEL CONDIZIONAMENTO TERMICO E DELLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE SULLA PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI AGRARIA Diprtimento di Agronomi Amientle e Territorile Sezione di Orticoltur e Floricoltur INFLUENZA DEL CONDIZIONAMENTO TERMICO E DELLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE

Dettagli

Ottimizzazione della tecnica colturale di patata Ricciona (o Riccia) di Napoli

Ottimizzazione della tecnica colturale di patata Ricciona (o Riccia) di Napoli Attività 2013-2014 del Centro Orticolo Cmpno Are Temtic Vlorizzzione di Ecotipi Trdizionli Ottimizzzione dell tecnic colturle di ptt Riccion (o Ricci) di Npoli Risultti delle prove condotte dl CRA-CAT

Dettagli

PROGETTO TECSO: TECNICHE COLTURALI SOSTENIBILI PER LA RIDUZIONE DEI COSTI IN

PROGETTO TECSO: TECNICHE COLTURALI SOSTENIBILI PER LA RIDUZIONE DEI COSTI IN P.S.R. 7-13 MISURA 124 Dgr n. 164 del 31/7/12 DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO Cooperzione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori gricolo, limentre e forestle : TECNICHE

Dettagli

Azoto nel mosto: ottimizzazione della concimazione

Azoto nel mosto: ottimizzazione della concimazione Déprtement fédérl de l'économie, de l formtion et de l recherche DEFR Agroscope nel mosto: ottimizzzione dell concimzione 10 novemre 2017 Correzione del tenore in zoto ssimilile dei mosti In cntin Ammonio

Dettagli

Corniola Kordia Ferrovia

Corniola Kordia Ferrovia Il 14 Giugno in occsione dell Fest dell Ciliegi di S.Crlo è stto orgnizzto d APROCCC ed effettuto in collborzione con IBIMET CNR un consumer test con ssggio di tre vrietà prodotte loclmente, ssocito d

Dettagli

Effetti dell irrigazione sulle caratteristiche qualitative e nutrizionali dei frutti di pesco e susino europeo nell ambiente del medio-adriatico

Effetti dell irrigazione sulle caratteristiche qualitative e nutrizionali dei frutti di pesco e susino europeo nell ambiente del medio-adriatico Effetti dell irrigzione sulle crtteristiche qulittive e nutrizionli dei frutti di pesco e susino europeo nell miente del medio-dritico Dott. Frnco Cpocs Dip. SAPROV Are Frutticoltur Università Politecnic

Dettagli

Confronto fra Tecniche di Allevamento e Gestione del Noceto da Frutto

Confronto fra Tecniche di Allevamento e Gestione del Noceto da Frutto Confronto fr Tecniche di Allevmento e Gestione del Noceto d Frutto Tesi di Lure di Irene Tsini Reltore: Prof. Bruno Mrngoni Correltrice: Dr.ss Dontell Mlguti Cenni storici dell coltivzione del noce comune

Dettagli

Tecniche innovative per la gestione del vigneto : la defogliazione pre-fioritura e l allevamento a Siepe

Tecniche innovative per la gestione del vigneto : la defogliazione pre-fioritura e l allevamento a Siepe Tecniche innovtive per l gestione del vigneto : l defoglizione pre-fioritur e l llevmento Siepe Ilri Filippetti e Cesre Intrieri Diprtimento di Colture Aroree Università di Bologn - morfologi del grppolo

Dettagli

Effetto dell ambiente di coltivazione sulle principali caratteristiche qualitative del carciofo Violetto di Chioggia e Violetto di S. Erasmo.

Effetto dell ambiente di coltivazione sulle principali caratteristiche qualitative del carciofo Violetto di Chioggia e Violetto di S. Erasmo. UNIRSITA DEGLI STUDI DI PADOVA RELAZIONE SULL ATTIVITÀ DI RICERCA SVOLTA NELL AMBITO DEL PROGETTO SIGMA Effetto dell miente di coltivzione sulle principli crtteristiche qulittive del crciofo Violetto di

Dettagli

Altre tecniche per aumentare il contenuto di sostanza organica dei suoli

Altre tecniche per aumentare il contenuto di sostanza organica dei suoli Altre tecniche per umentre il contenuto di sostnz orgnic dei suoli D. Scco, B. Moretti, C. Grignni, L. Celi, P. Ferrzzi, P. Tivno, A. Turletti, S. Brr Oiettivo:incrementre l s.o. fertilità chimic (riserv

Dettagli

FIBRA DI LEGNO TEST DI ACCRESCIMENTO SU IMPATIENS NUOVA GUINEA

FIBRA DI LEGNO TEST DI ACCRESCIMENTO SU IMPATIENS NUOVA GUINEA Fir di Legno S.r.l. soio unio Vi Tevere, 5 2207 Fino Mornso (CO) CF/P.IVA 022715012 www.firdilegnosrl.it info@firdilegnosrl.it FIBRA DI LEGNO TEST DI ACCRESCIMENTO SU IMPATIENS NUOVA GUINEA Nel orso del

Dettagli

DIRADAMENTO CHIMICO, IL DOPO CARBARYL

DIRADAMENTO CHIMICO, IL DOPO CARBARYL DIRADAMENTO CHIMICO, IL DOPO CARBARYL Michele Mrini MelPiù Consultum Fondzione Nvrr 27 febbrio 2009 Dirdmento chimico Specifico per ogni vrietà Imprescindibile per l mggior prte di queste Risult comunque

Dettagli

L agricoltura conservativa: effetto sulle produzioni e qualità delle colture cerealicole da pieno campo

L agricoltura conservativa: effetto sulle produzioni e qualità delle colture cerealicole da pieno campo L gricoltur conservtiv: effetto sulle produzioni e qulità delle colture cerelicole d pieno cmpo B. Moretti, E. Remogn, N. Snino, P. Tivno, C. Grignni, D. Scco Agricoltur conservtiv o Agricoltur lu Cos

Dettagli

Ottimi risultati con vite a «Siepe» e potatura semiminima

Ottimi risultati con vite a «Siepe» e potatura semiminima UN NUOVO SISTEMA DI ALLEVAMENTO SPERIMENTATO SU SANGIOVESE Ottimi risultti con vite «Siepe» e pottur semiminim L Siepe è semplice d relizzre, consente di ottenere un ottim qulità e un uon produttività

Dettagli

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE Mnule di supporto ll utilizzo di Sintel per stzione ppltnte FORMULE DI AGGIUDICAZIONE gin 1 di 18 Indice AZIENDA REGIONALE CENTRALE ACQUISTI - ARCA S.p.A. 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 Mtrice modlità offert/modlità

Dettagli

16 Stadio amplificatore a transistore

16 Stadio amplificatore a transistore 16 Stdio mplifictore trnsistore Si consideri lo schem di Figur 16.1 che riport ( meno dei circuiti di polrizzzione) uno stdio mplifictore relizzto medinte un trnsistore bipolre nell configurzione d emettitore

Dettagli

Indice Scheda agronomica Condizioni meteo Introduzione Trattamenti e metodologia Dati applicazioni Flora infestante Efficacia Risultati Selettività

Indice Scheda agronomica Condizioni meteo Introduzione Trattamenti e metodologia Dati applicazioni Flora infestante Efficacia Risultati Selettività Indice Introduzione Sched gronomic Condizioni meteo Trttmenti e metodologi Dti ppliczioni Flor infestnte Risultti Efficci Selettività Sched gronomic Aziend gricol Vlsecchi, Cscin Cvrigone Olmo (LO) Sched

Dettagli

C A 10 [HA] C 0 > 100 K

C A 10 [HA] C 0 > 100 K Soluzioni Tmpone Le soluzioni tmpone sono soluzioni in cui sono presenti un cido debole e l su bse coniugt sotto form di sle molto solubile. Hnno l crtteristic di mntenere il ph qusi costnte nche se d

Dettagli

Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale

Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale A G E A Agenzi per le erogzioni in gricoltur Progetto Migliormento dell Qulità dell Produzione dell olio di oliv ed imptto mbientle Associzione Produttori Olivicoli derente l C.N.O. Finnzito dll Unione

Dettagli

Selezione genetica del mais e qualità della carne di suino pesante Reggio Emilia - Rassegna Suinicola Internazionale 18 aprile 2007

Selezione genetica del mais e qualità della carne di suino pesante Reggio Emilia - Rassegna Suinicola Internazionale 18 aprile 2007 IDONEITÀ ALLA STAGIONATURA DI PROSCIUTTI, COPPE E PANCETTE DA SUINI ALIMENTATI CON MAIS A DIVERSO TENORE DI ACIDO LINOLEICO R. Virgili, C. Schivzpp Stzione Sperimentle per l Industri delle Conserve Alimentri

Dettagli

Indice. Introduzione. Risultati. Scheda agronomica Condizioni meteo Trattamenti e metodologia Dati applicazioni Flora infestante.

Indice. Introduzione. Risultati. Scheda agronomica Condizioni meteo Trattamenti e metodologia Dati applicazioni Flora infestante. Indice Introduzione Sched gronomic Condizioni meteo Trttmenti e metodologi Dti ppliczioni Flor infestnte Risultti Efficci Sched gronomic Aziend gricol Cerri, Melegnnello Turno Lodigino (LO) Sched gronomic

Dettagli

I turni possibili e impossibili

I turni possibili e impossibili I turni possibili e impossibili I turni rigurdno qusi i 3/4 degli infermieri dei Servizi ospedlieri e qusi il 60% di quelli degli ltri comprti dell snità-ssistenz. Gli infermieri (insieme i medici ospedlieri)

Dettagli

La resistenza alla siccità delle varietà bianche autoctone

La resistenza alla siccità delle varietà bianche autoctone L resistenz ll siità delle vrietà inhe utotone Luino De Pu Dniel Stt Mssimilino Mmeli Muro Sedd Bruno Sls Leonrdo Avitile Emm Rpposelli Cristin Sei Villsor mrzo L resistenz ll siità delle vrietà inhe utotone

Dettagli

SOLEX : film di copertura a micro-sfere di vetro Valutazione Agronomica su colture orticole di pomodoro e melanzane

SOLEX : film di copertura a micro-sfere di vetro Valutazione Agronomica su colture orticole di pomodoro e melanzane SOLEX : film di copertur micro-sfere di vetro Vlutzione Agronomic su colture orticole di pomodoro e melnzne M. Cscone* - A. Ferrresi* - G.Mgnni** - F. Filippi** * Soc. Agriplst S.r.L., Vittori (Itli) **Diprtimento

Dettagli

Comparazione delle performance di 6 cloni di Gamay ad altitudine elevata

Comparazione delle performance di 6 cloni di Gamay ad altitudine elevata Comprzione delle performnce di 6 cloni di Gmy d ltitudine elevt 1 / 46 Motivzioni Selezione clonle IAR-4 Lo IAR-4 è stto selezionto in mbiente montno d un prticolre popolzione di mterile stndrd, dll qule

Dettagli

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti Anno 5 Appliczione del clcolo degli integrli definiti 1 Introduzione In quest lezione vedremo come pplicre il clcolo dell integrle definito per determinre le ree di prticolri figure pine, i volumi dei

Dettagli

Utilizzo agronomico di fanghi di depurazione in risaia: risultati di una sperimentazione di lungo periodo

Utilizzo agronomico di fanghi di depurazione in risaia: risultati di una sperimentazione di lungo periodo Utilizzo gronomico di fnghi di depurzione in risi: risultti di un sperimentzione di lungo periodo Miniotti E. 1,3 Vecchio I. 2 Nègre M. 3 Sid Pullicino D. 3 Mrtin M. 3 Beltrre G. 1 Celi L. 3 Romni M. 1

Dettagli

Tecnologie vivaistiche per il miglioramento della qualità: risultati acquisiti da un triennio di sperimentazione

Tecnologie vivaistiche per il miglioramento della qualità: risultati acquisiti da un triennio di sperimentazione Tecnologie vivistiche per il migliormento dell qulità: risultti cquisiti d un triennio di sperimentzione Mrco Tonni Sn Giorgio dell Richinveld, 20 Novembre 2009 www.agronomisata.it OUTDOOR: CLIMA! INDOOR

Dettagli

Influenza di un gradiente geotermico di recente comparsa su un imboschimento di Picea sitchensis. Il singolare caso di Reykir, Islanda

Influenza di un gradiente geotermico di recente comparsa su un imboschimento di Picea sitchensis. Il singolare caso di Reykir, Islanda Scuol d Agrri Corso di Lure in Scienze Ambientli e Forestli Influenz di un grdiente geotermico di recente comprs su un imboschimento di Pice sitchensis. Il singolre cso di Reykir, Islnd Reltore Prof. Gicomo

Dettagli

a a a a a a a-- REGOLAMENTO D GRADUAZONE DEGU NCARKH DllRftGENZAU Aree veterinaria sanitaria, profession&e, tecnica ed amministrathia

a a a a a a a-- REGOLAMENTO D GRADUAZONE DEGU NCARKH DllRftGENZAU Aree veterinaria sanitaria, profession&e, tecnica ed amministrathia ZSAM CCAPORME TERAMO REGOLAMENTO D GRADUAZONE DEGU NCARKH DllRftGENZAU Aree veterinri snitri, profession&e, tecnic ed mministrthi Term o, 4 prile 2017 E E -- ndice PREMESSA.3 ARTICOLO i Criteri generli

Dettagli

Il problema delle aree. Metodo di esaustione.

Il problema delle aree. Metodo di esaustione. INTEGRALE DEFINITO. DEFINIZIONE E SIGNIFICATO GEOMETRICO. PROPRIETA DELL INTEGRALE DEFINITO. FUNZIONE INTEGRALE. TEOREMA DELLA MEDIA. TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE. FORMULA DI LEIBNITZ NEWTON.

Dettagli

1 Lavoro sperimentale (di Claudia Sortino)

1 Lavoro sperimentale (di Claudia Sortino) 1 Lvoro sperimentle (di Cludi Sortino) Prtendo d un nlisi epistemologic del prolem, ho preprto un test che ho successivmente proposto due quinte clssi di un istituto industrile. QUESTIONARIO SULL INTEGRAZIONE

Dettagli

Gene: sequenza di DNA necessaria per la produzione di un prodotto funzionale: RNA (mrna, trna, rrna, snrna, ecc)

Gene: sequenza di DNA necessaria per la produzione di un prodotto funzionale: RNA (mrna, trna, rrna, snrna, ecc) lcune definizioni. Gene: sequenz di DN necessri per l produzione di un prodotto funzionle: RN (mrn, trn, rrn, snrn, ecc) Locus: posizione fisic occupt d un gene o d un sequenz definit di DN su un cromosom

Dettagli

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici.

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici. Il Primo Principio dell ermodinmic non fornisce lcun indiczione rigurdo d lcuni spetti prtici. l evoluzione spontne delle trsformzioni; non individu cioè il verso in cui esse possono vvenire. Pistr cld

Dettagli

Metodi statistici per l analisi dei dati

Metodi statistici per l analisi dei dati Metodi sttistici per l nlisi dei dti Introduzione l Design Definizione Per fctoril design si intende un cmpgn sperimentle in cui le misure sono eseguite per tutte le possiili cominzioni dei livelli dei

Dettagli

SPERIMENTAZIONE SU VITE

SPERIMENTAZIONE SU VITE SPERIMENTAZIONE SU VITE. Dti L sperimentzione si è svolt nei terreni di proprietà di ASTRA INNOVAZIONE & SVILUPPO S.r.l., uicti Conselice (RA) (Fig. ) d un ltitudine di 6m s.l.m., con orientmento Nord-Est

Dettagli

Teofilo Vamerali, Federica Zanetti, Enrico Rampin, Stefano Loddo, Giuseppe Barion, Giuliano Mosca

Teofilo Vamerali, Federica Zanetti, Enrico Rampin, Stefano Loddo, Giuseppe Barion, Giuliano Mosca Teofilo Vmerli, Federic Znetti, Enrico Rmpin, Stefno Loddo, Giuseppe Brion, Giulino Mosc teofilo.vmerli@unipd.it (oppure: teofilo.vmerli@unipr.it) Legnro 18 Giugno 2013 Progetto BIOSEA Trtti morfologici

Dettagli

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Università degli studi di Rom Tor Vergt Corso di Idrulic. Prof. P. Smmrco COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Appunti integrtivi l testo E. Mrchi, A. Rubtt - Meccnic dei Fluidi dlle lezioni del prof. P.

Dettagli

8 Controllo di un antenna

8 Controllo di un antenna 8 Controllo di un ntenn L ntenn prbolic di un rdr mobile è montt in modo d consentire un elevzione compres tr e =2. Il momento d inerzi dell ntenn, Je, ed il coefficiente di ttrito viscoso, f e, che crtterizzno

Dettagli

Prot. int. n UFVG2009/34 Osservazioni sull attività di Stromboli giugno 2009 Daniele Andronico Deborah Lo Castro. Premessa

Prot. int. n UFVG2009/34 Osservazioni sull attività di Stromboli giugno 2009 Daniele Andronico Deborah Lo Castro. Premessa Prot. int. n UFVG2009/34 Osservzioni sull ttività di Stromoli 16-19 giugno 2009 Dniele Andronico Deorh Lo Cstro Premess Tr il 16 e il 19 giugno 2009 è stt svolt un cmpgn sul vulcno Stromoli durnte l qule

Dettagli

Elettricità e riscaldamento, nella media potenza.

Elettricità e riscaldamento, nella media potenza. RISCALDAMENTO A PELLET Pellemtic e-mx Elettricità e riscldmento, nell medi potenz. www.okofen-e.com Pellemtic e-mx d prte del consumtore gioc un ruolo fondmentle non solo nel settore privto. Anche nelle

Dettagli

Y[cm] X[cm] Cap 20 Problema 28. DATI q=2 μc=2x10-6 C a=2.5 cm= 2.5x10-2 m A=(-5 cm,0) B=(0,+5 cm) P=(0,0) a) nel punto A.

Y[cm] X[cm] Cap 20 Problema 28. DATI q=2 μc=2x10-6 C a=2.5 cm= 2.5x10-2 m A=(-5 cm,0) B=(0,+5 cm) P=(0,0) a) nel punto A. p 0 Problem 8 DATI = μ=x10-6 =.5 cm=.5x10 - m A=(-5 cm,0) B=(0,5 cm) P=(0,0) Y[cm] 5 B 4 3 A 1 X[cm] 5 ) nel punto A E(A) = E (A) E (A) E ˆ ˆ (A) = k i E (A) k i = (3) ˆ ˆ 1 ˆ 8 E(A) = E (A) E (A) k i

Dettagli

Daniela Tondini

Daniela Tondini Dniel Tondini dtondini@unite.it Fcoltà di Medicin veterinri CdS in Tutel e benessere nimle Università degli Studi di Termo 1 IDICI DI FORMA Dopo ver nlizzto gli indici di posizione e di vribilità di un

Dettagli

Frutteto Vigneto Campo

Frutteto Vigneto Campo ullo scorso numero bbimo illu- lcune delle vrietà di melo Sstrto dtte un piccolo frutteto fmilire, tutte vrietà fcilmente disponibili nche in piccole quntità. Dopo quest scelt vedimo quli sono i portinnesti

Dettagli

I fanghi di depurazione in risaia: aspetti agronomici e influenza sulla fertilità del suolo

I fanghi di depurazione in risaia: aspetti agronomici e influenza sulla fertilità del suolo I fnghi di depurzione in risi: spetti gronomici e influenz sull fertilità del suolo Romni M. 1 Miniotti E. 1,3 Beltrre G. 1 Vecchio I. 2 Nègre M. 3 Sid Pullicino D. 3 Mrtin M. 3 Celi L. 3 1 Ente Nzionle

Dettagli

14. Funzioni spline. 434 Capitolo 5. Interpolazione

14. Funzioni spline. 434 Capitolo 5. Interpolazione 44 Cpitolo 5. Interpolzione 14. Funzioni spline A cus del comportmento oscillnte dei polinomi di grdo elevto spesso non è possiile utilizzre l tecnic dell interpolzione per pprossimre le funzioni. Polinomi

Dettagli

L offerta della singola impresa: l impresa e la massimizzazione del profitto

L offerta della singola impresa: l impresa e la massimizzazione del profitto L offert dell singol imres: l imres e l mssimizzzione del rofitto Qundo un imres ot er un ino di roduzione sceglie un certo livello di inut che le grntisc un dto outut L scelt del ino di roduzione h l

Dettagli

Politica Agraria dell Unione Europea (a.a. 05/06)

Politica Agraria dell Unione Europea (a.a. 05/06) olitic Agrri dell Unione Europe (.. 05/06) SOLUZIONE Esme (27 Novemre 2006) (15 p.) Si rppresenti su un grfico l equilirio di mercto in un mondo due pesi, con costi di trsporto positivi, in ssenz di politiche,

Dettagli

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione Stbilità dei sistemi di controllo in retrozione Il criterio di Nyquist Estensione G (s) con gudgno vribile Appliczione sistemi con retrozione positiv 2 27 Politecnico di Torino Stbilità dell cten chius

Dettagli

Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animali e Ambiente DAFNAE

Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animali e Ambiente DAFNAE Diprtimento di Agronomi, Alimenti, Risorse nturli, Animli e Ambiente DAFNAE TECSO TECNICHE COLTURALI SOSTENIBILI PER LA RIDUZIONE DEI COSTI IN ORTICOLTURA effetti produttivi del compost su colture orticole:

Dettagli

P.A.T. A 6. Allegato alle N.T.: Dimensionamento ATO. Elaborato GRUPPO DI LAVORO

P.A.T. A 6. Allegato alle N.T.: Dimensionamento ATO. Elaborato GRUPPO DI LAVORO P.A.T. Regione Veneto Provinci di Rovigo Comune di Crespino Elorto A 6 Allegto lle N.T.: Dimensionmento ATO REGIONE VENETO Direzione Urnistic Coordintore regionle: Arch. Frncesco Tomello SINDACO DEL COMUNE

Dettagli

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino

Dettagli

Funzioni razionali fratte

Funzioni razionali fratte Funzioni rzionli frtte Per illustrre l medizione che AlNuSet fornisce per lo studio delle funzioni rzionli frtte, inizimo con il considerre l funzione f ( ) l vrire del prmetro. L su rppresentzione nell

Dettagli

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici.

Il Primo Principio della Termodinamica non fornisce alcuna indicazione riguardo ad alcuni aspetti pratici. Il Primo Principio dell Termodinmic non fornisce lcun indiczione rigurdo d lcuni spetti prtici. l evoluzione spontne delle trsformzioni; non individu cioè il verso in cui esse possono vvenire. Pistr cld

Dettagli

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio.

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio. Domnde preprzione terz prov. Considert, come esempio, l funzione nell intervllo [,], il cndidto illustri il concetto di integrle definito. INTEGRALE DEFINITO, prendendo in esme un generic funzione f()

Dettagli

B8. Equazioni di secondo grado

B8. Equazioni di secondo grado B8. Equzioni di secondo grdo B8.1 Legge di nnullmento del prodotto Spendo che b0 si può dedurre che 0 oppure b0. Quest è l legge di nnullmento del prodotto. Pertnto spendo che (-1) (+)0 llor dovrà vlere

Dettagli

Generalità sulle superfici algebriche. Superficie cilindrica

Generalità sulle superfici algebriche. Superficie cilindrica Generlità sulle superfici lgeriche Definizione: Si definisce superficie lgeric di ordine n il luogo geometrico dei punti P dello spzio le cui coordinte crtesine,, z verificno un equzione lgeric di grdo

Dettagli

Il gruppo di lavoro WG02 del Comitato Tecnico TC139 del CEN (Comitato Europeo di Normazione) sta elaborando

Il gruppo di lavoro WG02 del Comitato Tecnico TC139 del CEN (Comitato Europeo di Normazione) sta elaborando Il gruppo di lvoro WG02 del Comitto Tecnico TC139 del CEN (Comitto Europeo di Normzione) st elborndo gli ultimi ritocchi d un norm che descrive il metodo di esecuzione dell prov di trzione per film di

Dettagli

Centro Orticolo Campano

Centro Orticolo Campano Centro Orticolo Cmpno Are temtic Vlorizzzione ecotipi Vlutzione gronomic e nutrizionle di ecotipi di peperone (ciclo primverile-estivo) vvicendti torzell e minestr ner (ciclo utunno-vernino) Relzione delle

Dettagli

Il sistema italiano delle garanzie: motore finanziario per le PMI

Il sistema italiano delle garanzie: motore finanziario per le PMI Il sistem itlino delle grnzie: motore finnzirio per le PMI Milno, lì 29 gennio 2014 Il mondo dei confidi itlino Numero di Confidi in Itli Vigilti 10% n. 60 Minori 90% n. 558 Vigilti Minori Fonte: Bnc d'itli

Dettagli

Capitolo 2. Il problema del calcolo delle aree

Capitolo 2. Il problema del calcolo delle aree Cpitolo 2 Il prolem del clcolo delle ree Introduzione Il prolem del clcolo delle ree nsce più di 2000 nni f qundo i greci tentrono di clcolre le ree con un metodo detto di esustione. Tle metodo può essere

Dettagli

Tecniche alternative all'uso di fitoregolatori per la regolazione della taglia del Callistemon da vaso fiorito

Tecniche alternative all'uso di fitoregolatori per la regolazione della taglia del Callistemon da vaso fiorito PRIN 23 Fisiologi dell produzione e tecnologie di progrmmzione di specie floricole e ornmentli Unità di Ricerc: Università di Pis Tecniche lterntive ll'uso di fitoregoltori per l regolzione dell tgli del

Dettagli

EQUILIBRI ACIDO-BASE

EQUILIBRI ACIDO-BASE EQUILIBRI ACIDO-BASE N.B. Tlvolt, per semplicità, nell trttzione si utilizzerà l notzione H + per il protone idrto in cqu m si ricordi che l form corrett è H 3 O + (q). Acidi e si secondo Arrhenius cido:

Dettagli

POLITICHE AMBIENTALI

POLITICHE AMBIENTALI WELFARE STATE, REGOLAMENTAZIONE E Prof.ss Crl Mssidd 6. VALUTARE PROGETTI E SCELTE PUBBLICHE: MISURE DI BENESSERE Università degli Studi di Cgliri Fcoltà Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Diprtimento

Dettagli

Calcolo a fatica di componenti meccanici. Seconda parte

Calcolo a fatica di componenti meccanici. Seconda parte Clcolo ftic di componenti meccnici econd prte Fttori che influenzno l vit ftic Quli sono i fttori che influenzno l vit ftic di un struttur? iepilogo dei principli fttori che influenzno l durt ftic degli

Dettagli

I Registri iscritti e regolarmente operanti sono 23: 9 iscritti alla sezione Selezione Moltiplicazione e 14 a quella Moltiplicazione.

I Registri iscritti e regolarmente operanti sono 23: 9 iscritti alla sezione Selezione Moltiplicazione e 14 a quella Moltiplicazione. CONFRONTO IN STAZIONE TIPI GENETICI IBRIDI L ATTIVITA 2010 Ufficio Centrle dell Alo nzionle Registri dei suini riproduttori iridi Associzione Nzionle Allevtori Suini Premess L Alo Nzionle Registri Suini

Dettagli

Possibilità di applicazione di tecniche di agricoltura conservativa in risicoltura

Possibilità di applicazione di tecniche di agricoltura conservativa in risicoltura Possibilità di ppliczione di tecniche di gricoltur conservtiv in risicoltur Drio Scco 1, Eleonor Cordero 1, Brbr Moretti 1, Luisell Celi 1, Cristin Lerd 1, Ginluc Beltrre 2, Dniele Tenni 2, Mrco Romni

Dettagli

U.D. N 13 Le inequazioni ad una incognita

U.D. N 13 Le inequazioni ad una incognita Unità Didttic N Le inequzioni d un incognit 5 U.D. N Le inequzioni d un incognit 0) Proprietà delle disuguglinze fr numeri reli reltivi 0) Inequzioni e loro proprietà 0) Inequzioni rzionli intere di primo

Dettagli

UNITA 13. GLI ESPONENZIALI

UNITA 13. GLI ESPONENZIALI UNITA. GLI ESPONENZIALI. Le potenze con esponente intero, rzionle e rele.. Le proprietà delle potenze.. Equzioni esponenzili che si riconducono ll stess bse. 4. L funzione esponenzile. 5. Il grfico dell

Dettagli

CAMBIO MODALE: I DESIDERI LONTANI DAI FATTI

CAMBIO MODALE: I DESIDERI LONTANI DAI FATTI CAMBIO MODALE: I DESIDERI LONTANI DAI FATTI AUDIMOB O SSERVATORIO SUI C OMPORTAMENTI DI M OBILITÀ DEGLI I TALIANI Luglio 2011 LE FERMATE AUDIMOB S U L L A M O B I L I T A n. 14 Gli itlini e le propensioni

Dettagli

BREVE APPENDICE SULLE UNITA' LOGARITMICHE

BREVE APPENDICE SULLE UNITA' LOGARITMICHE BREVE APPENDICE SULLE UNITA' LOGARITMICHE Per esprimere gudgni e ttenuzioni, nonché cifre di rumore e rpporti segnle-rumore si usno frequentemente le unità logritmiche. Come risultto, l grndezz in questione

Dettagli

Superfici di Riferimento (1/4)

Superfici di Riferimento (1/4) Superfici di Riferimento (1/4) L definizione di un superficie di riferimento nsce dll necessità di vere un supporto mtemtico su cui sviluppre il rilievo eseguito sull superficie terrestre. Tle superficie

Dettagli

A B C colore ** A B C colore ** 3,1 (36,4*) 3,3 (7,2) 3,0 (1,8) 3,0 (2,3) 3,0 (5,7) 146 A / 144 A

A B C colore ** A B C colore ** 3,1 (36,4*) 3,3 (7,2) 3,0 (1,8) 3,0 (2,3) 3,0 (5,7) 146 A / 144 A ouginville glr vr. snderin (fm. Nyctgincee) forme di : (vso Ө 30 cm); (vso Ө 18 cm); (vso Ө 30 cm) descrizione: le foglie sono lterne sul rmo, di form lnceolt e con il mrgine intero, il colore è verde

Dettagli

P.I. COMUNE DI PADOVA. VARIANTI VERDI PER LA RICLASSIFICAZIONE DI AREE EDIFICABILI (L.R. 4 16/3/2015 art. 7) AVVISO DEL 17/01/2017 ! 1 ! 2 !11 !12 !

P.I. COMUNE DI PADOVA. VARIANTI VERDI PER LA RICLASSIFICAZIONE DI AREE EDIFICABILI (L.R. 4 16/3/2015 art. 7) AVVISO DEL 17/01/2017 ! 1 ! 2 !11 !12 ! CMUNE DI PADVA P.I. Intervento/i 23 Anno 2017 Scl 2000 VARIANTI VERDI PER LA RICLASSIFICAZINE DI AREE EDIFICABILI (L.R. 4 16/3/2015 rt. 7) AVVIS DEL 17/01/2017!1!2 Cpo Settore d Interim Urnistic e Servizi

Dettagli

SIMULAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA[ 1 ] 30 maggio 2017

SIMULAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA[ 1 ] 30 maggio 2017 SIMULAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA[ ] 0 mggio 07 Nome del cndidto _ Clsse Il cndidto risolv uno dei due problemi; il problem d correggere è il numero Problem Il direttore dello zoo di Berlino desider fr

Dettagli

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata Cpitolo 5 Integrli 5.1 Integrli di funzioni grdint Un concetto molto semplice m di fondmentle importnz per l trttzione dell integrle di Riemnn è quello di divisione di un intervllo [, b]. In sostnz si

Dettagli

AMicoGrano: Qualità tecnologica

AMicoGrano: Qualità tecnologica AMicoGrno: Qulità tecnologic Silvi Folloni, Antonio Rossetti e Roberto Rnieri Open Fields srl Introduzione Grno duro: crtteristiche qulittive e tecnologiche trget delle semole per l produzione dell pst

Dettagli

FITOIL : coadiuvante naturale per sali rameici a base di olio di soia

FITOIL : coadiuvante naturale per sali rameici a base di olio di soia FITOIL : codiuvnte nturle per sli rmeici bse di olio di soi Locorotondo (BA), 2 dicembre 2004 FITOIL Clssificzione COADIUVANTE NATURALE PER SALI RAMEICI A BASE DI OLIO DI SOIA Composizione 100 g di formulto

Dettagli

CAMPO SPERIMENTALE DI RUTIGLIANO Notizie generali di tecniche colturali

CAMPO SPERIMENTALE DI RUTIGLIANO Notizie generali di tecniche colturali CAMPO SPERIMENTALE DI RUTIGLIANO Notizie generli di tecniche colturli Scrining vrietle (Sorgo d iomss,pioppo, Olmo e Pnico) Lo studio di screening vrietle è stto condotto sulle seguenti specie: 1. Sorgo

Dettagli

TRAMINER PRINCIPE DEGLI AROMATICI

TRAMINER PRINCIPE DEGLI AROMATICI Accdemmi Itlin dell Vite e del Vino TRAMINER PRINCIPE DEGLI AROMATICI TORNATA DELL ACCADEMIA Aggiornmenti chimico-compositivi ed enologici sul Trminer romtico Tomás Román, Loris Tonidndel, Roerto Lrcher,

Dettagli

Sistemi principali di normali ad una varietà giacenti nel suo o 2. Nota di

Sistemi principali di normali ad una varietà giacenti nel suo o 2. Nota di Sistemi principli di normli d un vrietà gicenti nel suo o 2. Not di Giuseppe Vitli Pdov. In un mio recente lvoro *) ho considerto, per ogni superficie il cui j si di 2 k dimensioni (k 2, 3), un sistem

Dettagli

La producibilità dell energia elettrica e l efficienza

La producibilità dell energia elettrica e l efficienza Effetti degli omreggimenti sui moduli fotovoltici Federico Brtelli, Alerto Dolr, Soni Lev, Gimpolo Mnzolini, Emnuele Ogliri, Aldo Simeone Politecnico di Milno Presso il Solr Tech L del Diprtimento di Energi

Dettagli

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo:

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo: Sistemi lineri Un equzione linere nelle n incognite x 1, x 2, x,, x n è un equzione nell qule le incognite ppiono solo con esponente 1, ossi del tipo: 1 x 1 + 2 x 2 + x +!+ n x n = b con 1, 2,,, n numeri

Dettagli

Equazioni parametriche di primo grado

Equazioni parametriche di primo grado Polo Sivigli Equzioni prmetriche di primo grdo Premess Come si s dll lgebr elementre, si chim equzione un uguglinz fr due espressioni letterli che si verific soltnto ttribuendo prticolri vlori lle lettere,

Dettagli

Biodiversità nelle specie da frutto: progetti e risultati ISV. Luca Sebastiani

Biodiversità nelle specie da frutto: progetti e risultati ISV. Luca Sebastiani Biodiversità nelle specie d frutto: progetti e risultti ISV Luc Sestini Scopus 2017-2014 Alimento. Sostnz che, introdott nell orgnismo, è in grdo di fornire energi e nutrienti indispensili l normle svolgimento

Dettagli

Oggetto dell'attestato

Oggetto dell'attestato DATI GENERALI Destinzione d'uso Nuov costruzione Oggetto dell'ttestto Residenzile Intero edificio Pssggio di proprietà Non residenzile Unità immobilire Loczione Gruppo di unità immobiliri Ristrutturzione

Dettagli

n volte m volte n+m volte n volte n volte n volte } = a n + n + n = a n m

n volte m volte n+m volte n volte n volte n volte } = a n + n + n = a n m Corso di Potenzimento.. 009/010 1 Potenze e Rdicli Dto un numero positivo, negtivo o nullo e un numero intero positivo n, si definisce potenz di se ed esponente n il prodotto di n fttori tutti uguli d

Dettagli

5 2d x x >12. con a, b, c e d parametri reali. Il grafico di f (x) passa per l origine del sistema di riferimento

5 2d x x >12. con a, b, c e d parametri reali. Il grafico di f (x) passa per l origine del sistema di riferimento Questionrio Risolvi quttro degli otto quesiti: L Città dello sport è un struttur sportiv progettt dll rchitetto Sntigo Cltrv e mi complett, situt sud di Rom Rispetto l sistem di riferimento indicto in

Dettagli

x + 0 (occorrerà tenere conto del segno del coeff. e, qualora x tenda a, della parità o disparità dell esponente)

x + 0 (occorrerà tenere conto del segno del coeff. e, qualora x tenda a, della parità o disparità dell esponente) . LIMITI DI FUNZIONI ALGEBRICHE (POLINOMI, RAPPORTI DI POLINOMI, RADICALI) L definizione generle di funzione lgebric non è semplicissim, e non voglimo occuprcene qui. Comunque, sono lgebriche, fr l ltro,

Dettagli

MEIOSI Divisione cellulare attraverso la quale una cellula diploide genera cellule aploidi

MEIOSI Divisione cellulare attraverso la quale una cellula diploide genera cellule aploidi Qul è il meccnismo iologico implicto nell segregzione (I legge Mendel) e nell ssortimento (II legge Mendel) degli lleli? MEIOSI Divisione cellulre ttrverso l qule un cellul diploide gener cellule ploidi

Dettagli

Calcolo integrale. Capitolo Primitive ed integrale inde nito

Calcolo integrale. Capitolo Primitive ed integrale inde nito Cpitolo 9 Clcolo integrle 9.1 Primitive ed integrle inde nito De nizione 9.1 Assegnt un funzione f : A! R, si de nisce primitiv di f un qulunque funzione F : A! R derivbile, tle che F 0 (x) = f(x), per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE Nel pino di lvoro sono indicte con i numeri d 1 5 le competenze di bse che ciscun unit' didttic concorre sviluppre, secondo l legend riportt di seguito.

Dettagli

VOLUMI, MASSE, DENSITÀ

VOLUMI, MASSE, DENSITÀ VOLUMI, MASSE, DENSITÀ In clsse è già stt ftt un'esperienz di misur dell densità prtire d misure di mss e di volume. In quel cso è stt misurt l mss in mnier dirett con un bilnci, e il volume in mnier indirett.

Dettagli