Alessandro Gennaro FINANZA CONDIZIONATA E TEORIA DEL VALORE. Volume XIII. Governance e valore

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Alessandro Gennaro FINANZA CONDIZIONATA E TEORIA DEL VALORE. Volume XIII. Governance e valore"

Transcript

1 Alessandro Gennaro FINANZA CONDIZIONATA E TEORIA DEL VALORE Volume XIII Governance e valore

2 Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: dicembre 2008

3 INDICE PREFAZIONE MANAGEMENT E TEORIA DEI SISTEMI Sistema Impresa Soprasistemi Sottosistemi Trascendentale versus empirico Organo di governo trascendentale Organi di governo empirici Struttura operativa trascendentale Struttura operativa empirica Funzioni sistemiche trascendentali Funzioni sistemiche empiriche SISTEMA VITALE E SISTEMA ESISTENTE Vitalità sistemica dell impresa Immaterialità e valore Facoltà razionali o di governo Eticità e responsabilità sociale dell impresa Facoltà riflessive o di coscienza Responsabilità sistemica dell impresa VALORE SISTEMICO Valore sistemico d impresa

4 6 Indice 3.2 Property Theory versus Entity Theory Approcci gestionali: Systemic Value e Shareholder Value Origine del valore sistemico: il vantaggio competitivo Diffusione del valore sistemico Governance e valore sistemico d impresa CORPORATE GOVERNANCE Imprenditorialità e Management Manager, shareholder e stakeholder Corporate governance: tra regolamentazione ed azione La governance nella letteratura accademica La governance nei codici di autodisciplina La governance in Italia: norme, regolamenti e codici Un criterio interpretativo dei contributi esistenti DIMENSIONI DELLA CORPORATE GOVERNANCE I livelli di analisi della governance Governance Istituzionale Struttura dell organo di governo Struttura degli organi di controllo Strumenti di Governance Istituzionale La scelta della forma giuridica L assegnazione di quote di capitale di rischio La cooptazione La creazione di organi di governo supplementari La partecipazione al rendimento residuale Governance Strategica Strumenti di Governance Strategica La cultura e i valori d impresa Il sistema di pianificazione strategica Gli strumenti di pianificazione strategica

5 Indice Governance Funzionale Strumenti di Governance Funzionale Il modello organizzativo Il sistema informativo e il controllo di gestione Il sistema di control governance Governance Etica Strumenti di Governance Etica Codici etici Bilancio sociale e bilancio ambientale Certificazione e rating etico Governance Value Added FINANZA CONDIZIONATA E TEORIA DEL VALORE Teoria del pensiero condizionato Il valore come percezione di qualità distintive Paradigmi valutativi: rischio e rendimento Metodi valutativi: di flussi e di tassi Valore e governo dell impresa Rischio e vitalità dell impresa Rischio di non coscienza e Systemic Value at Risk Rischio e governo dell impresa CONDIVISIONE DEL VALORE SISTEMICO Verso la quantificazione del systemic value Remunerazioni e rischi degli stakeholder Teoria della conglobazione e condivisione del valore Copertura del Systemic Value at Risk Leverage nullo o non nullo Condivisione del rischio da parte dei creditori

6 8 Indice 7.7 Condivisione del rischio, costi del capitale e valore Sulla condivisione del valore Primo caso Secondo caso Terzo caso Quarto caso Confronti e deduzioni Conglobazione dell avviamento sistemico nel valore di mercato delle azioni Valore creato: avviamento sistemico e sua condivisione Formalizzazioni Esemplificazioni Considerazioni conclusive BIBLIOGRAFIA

7 PREFAZIONE Il pensiero condizionato, quale modalità di analisi e interpretazione dei processi aziendali di creazione di valore, ben si raccorda con l approccio sistemico al governo dell impresa. È proprio dalla loro integrazione che nasce la proposta di qualificare le organizzazioni imprenditoriali non come sistemi vitali, ma come sistemi esistenti. L esistenza, fenomeno tipicamente umano, è ben altra cosa rispetto alla semplice sopravvivenza: mentre quest ultima è mera espressione di vitalità, la prima è propria del vivere secondo coscienza, in modo libero, consapevole e socialmente responsabile. L esistenza consisterebbe, per le imprese, nel pianificare la propria evoluzione non soltanto secondo ragioni di convenienza economica, ma anche interiorizzando la realtà, riflettendo sui fatti quotidiani e agendo secondo responsabilità e libero arbitrio. Soltanto le imprese dotate di facoltà riflessive, equivalenti a ciò che nell uomo è detta coscienza, possono qualificarsi come sistemi e- sistenti. Tali facoltà rendono l organo di governo non solo attento ai riflessi sociali ed ambientali generati dalle strategie e delle attività pianificate, ma anche consapevole della fondamentale distinzione tra ricchezza e valore. La prima è un bene materiale, da conseguire con logica e razionalità, mentre il secondo è un bene spirituale, è la qualità essenziale per cui un oggetto o un fatto assumono rilevanza nella coscienza degli individui. La ricchezza è una condizione reale, il valore è virtuale. Coerentemente con l impostazione soggettivistica a base del pensiero condizionato, l impresa esistente considera la creazione di valore, e non di ricchezza, l obiettivo delle strategie aziendali. La nuova accezione d impresa pone la necessità di adottare criteri di lettura ed interpretazione delle dinamiche imprenditoriali capaci di cogliere i caratteri qualificanti dell esistenza aziendale. Per questo viene utilizzata la dicotomia trascendentale - empirico, che consente di indagare la possibile esistenza di un sapere del sapere : nelle scienze manageriali l uso del termine trascendentale può rivelarsi uti- 9

8 10 Prefazione le per distinguere i principi (che sono a priori ) dall empirismo delle situazioni concrete. Infatti, un azienda, che si compone strutture fisiche, capitali e persone, è una esperienza concreta la cui essenza non potrebbe essere colta senza la conoscenza trascendentale dell astratto sistema di finalità e di criteri organizzativi che la guidano. Il confronto trascendentale empirico porta a chiarire le differenze tra i termini valore e profitto, governo e organi aziendali, governance e direzione. In altri termini, sotto il profilo sistematico e metodologico si definiscono meglio alcuni concetti che sono alla base dell attività aziendale: - il sistema, che come tale non esiste nella realtà in quanto frutto di un operazione cognitiva che un osservatore compie distinguendo una determinata entità da uno sfondo indistinto e attribuendo a tale entità un significato proprio; - l organo di governo dell'impresa, il quale è trascendentale rispetto agli organi di governo che compongono la gerarchia aziendale; - il valore, che è trascendentale riguardo all'elemento empirico del profitto; - la governance, che è trascendentale rispetto al governo economico dell impresa e, quindi, alle strategie e alle politiche a- ziendali. La ricerca dei trascendentali d impresa porta ad identificare nella creazione di valore sistemico il carattere essenziale dei sistemi aziendali capaci di perdurare e svilupparsi nel tempo. Esso è il frutto del perseguimento coraggioso di un principio di eccellenza imprenditoriale: il soddisfacimento delle attese dei vari interlocutori deve essere raggiunto in modo armonico e sinergico, mirando ad una profittabilità duratura, responsabile, eticamente accettabile e compatibile con l ambiente. Il concetto di valore d impresa assume, dunque, connotazioni particolari: non è più riconducibile al solo capitale economico aziendale, cioè allo shareholder s value, perché questo è soltanto uno dei valori che l impresa, complessivamente, crea per i suoi stakeholder. L impresa stessa viene a configurarsi come sistema di valori, cioè

9 Prefazione 11 come insieme di benefici economici e sociali di cui gono i diversi interlocutori che contribuiscono al successo delle sue strategie. La massimizzazione del valore sistemico, quale fine ultimo dell impresa sistema esistente, pone la necessità di riflettere: - da un lato, sugli assetti di governance più idonei allo scopo; - dall altro, sulle possibilità di quantificazione e monitoraggio del systemic value stesso. Le riflessioni sviluppate sul primo tema evidenziano la necessità di far evolvere gli usuali modelli di corporate governance verso schemi di riferimento fondati su una visione ampia ed integrata degli interlocutori e dei risultati aziendali. Infatti, favorendo la corretta assegnazione dei poteri decisionali, l allineamento degli interessi divergenti e la riduzione delle asimmetrie informative, si incentivano i soggetti coinvolti nella vita aziendale a promuovere e mettere in atto comportamenti che favoriscano la creazione di valore sistemico. La governance, quale trascendentale delle imprese esistenti, include molteplici dimensioni che rinviano: al sistema di norme vigenti e di regole morali condivise; all esigenza di strategie competitive fondate sulla coesione di aspettative divergenti; all esercizio organico e coordinato delle primarie funzioni aziendali; all assunzione di comportamenti socially responsible. Alla luce di tali riflessioni, nell approccio sistemico esistente si propone un sistema di governo composto di quattro aree: - una relativa agli aspetti giuridico formali, che disciplini la dimensione istituzionale del governo d impresa; - due relative, rispettivamente, agli aspetti strategici ed operativi, che indirizzino la dimensione oggettiva della conduzione aziendale; - una riguardante gli aspetti etici, riconducibile alla dimensione soggettiva del governo. Infine, per quanto riguarda il secondo tema, intendendo la creazione di valore sistemico come di accrescimento della dimensione economica delle risorse investite da ciascuna categoria di stakeholder diretti, si indagano le possibilità di applicazione di un particolare modello di stima: il Metodo dei Tassi Attualizzati. Tuttavia, la quantificazione ed il monitoraggio del valore sistemico, e quindi l applicazione del

10 12 Prefazione metodo stesso, costringono a prendere posizione su questioni di non poco rilievo, quali: - la determinazione del costo del capitale da utilizzare nell attualizzazione dei benefici monetari percepiti degli interlocutori aziendali differenti dai proprietari; - la condivisione del valore creato tra i diversi stakeholder o la sua conglobazione nel capitale economico dell impresa; - l analisi dei fattori di rischio, la misurazione del loro impatto sulla creazione di valore, nonché l individuazione dei presidi più idonei a fronteggiarli. UNIVERSITÀ LA SAPIENZA ROMA, DICEMBRE 2008 FRANCESCO COLOMBI ORDINARIO DI FINANZA AZIENDALE

11 1 - MANAGEMENT E TEORIA DEI SISTEMI 1.1 Sistema Impresa L impresa viene generalmente concepita quale istituzione sociale, economica e tecnica con prevalenti caratteri e finalità di natura economica e finanziaria 1. Essa si configura come una organizzazione e- conomica che, mediante l impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine del conseguimento di un profitto 2. Da tale definizione si ricavano i caratteri generali delle organizzazioni imprenditoriali: - la presenza di una struttura organizzativa come complesso differenziato di risorse umane, tecniche e finanziarie; - l evolversi di processi produttivi, atti ad accrescere l utilità delle risorse acquisite attraverso la loro trasformazione nello stato, nel tempo o nello spazio; - l esistenza di relazioni di scambio esogene, necessarie all approvvigionamento di risorse ovvero allo smercio dei beni o servizi prodotti; - il perseguimento di risultati economici e finanziari commisurati all entità dei rischi assunti. La contemporanea presenza di tali caratteri fa dell azienda un sistema, cioè un complesso differenziato di parti interrelate e coese nel perseguire una comune finalità, un insieme che agisce e sopravvive in virtù di un legame funzionale con l ambiente esterno 3. Fin dalla prima metà del secolo scorso, la letteratura aziendale basava l analisi dei fenomeni imprenditoriali su sostanziali logiche si- 1 AIROLDI G., BRUNETTI G., CODA V., Lezioni di economia aziendale, Il Mulino, Bologna, SCIARELLI S., Il sistema d impresa. Strategie, politiche e tecniche di gestione dell impresa industriale, Cedam, Padova, 1991, pag Rispetto al grado di evoluzione e di complessità del sistema, si possono osservare differenti tipologie di sistemi che secondo una nota classificazione possono essere così individuati in: schemi, meccanismi, sistemi cibernetici, sistemi aperti, sistemi a crescita programmata, sistemi ad immagine interna, sistemi che trattano simboli, sistemi sociali, sistemi trascendentali. Cfr. PERRONE V., Le strutture organizzative d impresa, pag

12 14 Capitolo 1 stemiche 4 : già Gino Zappa 5, negli anni 50, concepiva l azienda come una coordinazione economica in atto, i cui elementi strutturali e le cui manifestazioni funzionali non sono suscettibili di essere indagati separatamente, ma soltanto in una visione d insieme, che considera i vincoli spazio-temporali caratterizzanti l unitarietà della gestione. Nel tempo, in Italia ed all estero, si è sviluppato un contesto teorico sempre più orientato all indagine dei fenomeni d impresa secondo approcci sistemici. Per quanto riguarda il nostro Paese, basti citare Aldo A- maduzzi 6 che fu tra i primi a concepire l azienda come un sistema dinamico di natura economica e finanziaria. Nelle opere dei diversi studiosi che hanno affrontato i temi della gestione aziendale, si guarda infatti ad un insieme aperto, dinamico, governato ed indirizzato a conseguire maggiori capacità di sopravvivenza. Numerose sono state le proposte di adottare l ottica sistemica mediante il ricorso ad analogie e metafore, che, volta per volta, hanno portato a considerare l azienda come un complesso meccanico 7, organico, cibernetico 8, auto-poietico, cognitivo 9. Un recente lavoro 10, di riesame critico e sistematico di tali contributi, ha condotto a qualificare l impresa come sistema vitale, cioè come un insieme strutturato di forze sociali, economiche e tecniche 11, avente specifiche qualificazioni che derivano dal suo particolare rapporto con l ambiente esterno. La prima è la parziale (o relativa) apertura: l impresa, per sopravvivere e svilupparsi, deve intrattenere continue relazioni di tipo input-output con l ambiente esterno necessarie per il suo funzionamento; il grado di apertura regola il flusso di mate- 4 GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. L impresa sistema vitale, Cedam, Padova, 2000, pag ZAPPA G., Le produzioni nell economia delle imprese, Giuffrè, Milano, AMADUZZI A., L Azienda nel suo Sistema e nell Ordine delle sue Rilevazioni, UTET, Torino, TAYLOR F. W., Principles of scientific management, Harper & Row, BEER S., L azienda come sistema cibernetico, Isedi, VICARI S., L impresa vivente. Itinerario in una diversa concezione, Etas, GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. Voll. I, II, Cedam, Padova, 2000, vol. III, Tale qualifica si giustifica considerando: la presenza del fattore umano, la necessità di acquisizione di risorse fisico-tecniche, le finalità economiche che indirizzano l agire d impresa.

13 Management e teoria dei sistemi 15 rie, energia ed informazioni in ingresso ed in uscita dal sistema 12. La seconda qualificazione è la contestualizzazione: il sistema opera in un ambiente costituito da altri soggetti, sistemici e non, con i quali intrattiene necessarie relazioni non soltanto di carattere economicofinanziario, ma anche competitivo e sociale 13. La terza caratteristica è la dinamicità: le relazioni che integrano le componenti della struttura e il contesto esterno subiscono veloci variazioni, per quantità e qualità, che determinano la dinamica evolutiva del sistema. Tali caratteri consentono di rileggere in chiave sistemica tre teorie che tentano, per diverse vie, di analizzare e spiegare le relazioni impresa-ambiente. Queste, ciascuna con approcci e modelli propri, pongono in rilievo i diversi aspetti del governo dell impresa, consentendo di individuare le variabili fondamentali che consentiranno, nel proseguo del lavoro, di ripensare, in ottica sistemica, il valore d impresa e la sua corporate governance. La prima di esse è la teoria degli stakeholder 14, che si consolida verso la fine degli anni sessanta 15 sulla base del riconoscimento della 12 l impresa è un sistema aperto e la sua struttura è stata progettata [ ] in modo da consentire, attraverso atti di scambio con l esterno, l immissione di energia, materia ed informazioni (input), nonché l emissione dell output risultante dai processi interni, in vista del conseguimento della sua finalità. Il maggiore o minore grado di apertura dell impresa nei confronti dell ambiente esterno e la sua variabilità nel tempo dipendono da diversi fattori, connessi alle sue esigenze di sopravvivenza. GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. vol. I, cit., pag Il concetto di ambiente definisce dunque il contesto nel quale l impresa è inserita, opera e dal quale trae risorse, consenso e legittimazione [ ]. In base a queste considerazioni, la possibilità di sopravvivenza dell impresa e la sua capacità di generare valore sono determinate non solo dalla sua struttura, dalle capacità incorporate nell ambito di quest ultima, dalle risorse disponibili, ma anche dalle relazioni e interazioni che l impresa riesce ad instaurare con il contesto ambientale. GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. vol. I, cit., pag Per l accezione di stakeholder si può far riferimento a Freeman, secondo il quale a stakeholder is any group or individual who can affect, or is affected by, the achievement of a corporation s purpose. Stakeholder include employees, customers, suppliers, stockholders, banks, environmentalist, government and other groups who can help or hurt the corporation. Si veda, per una trattazione più diffusa, FREEMAN R. E., Strategic management. A stakeholder approach, Pitman, Già nella prima metà del novecento si hanno i primi tentativi di porre le basi per lo sviluppo di un approccio al governo d impresa fondato su una visione ampia degli obiettivi a- ziendali. Si può ricordare, a tal riguardo, come la General Electric (anni 30), la Johnson & Johnson (anni 40) e la Sear s (primi anni 50) identificavano quattro principali gruppi di in-

14 16 Capitolo 1 cresciuta influenza che l ambiente, e i soggetti che lo compongono, esercitano sul perseguimento delle finalità aziendali. Secondo tale approccio, le tendenze evolutive d impresa dovrebbero derivare da decisioni che riflettano le aspettative dei suoi interlocutori sociali. Questi, infatti, ricercano nella gestionale aziendale la soddisfazione dei propri particolari bisogni, direttamente o indirettamente a seconda della tipologia di interessi che sono in grado di esprimere. Per tale ragione, si può affermare che la proiezione sull impresa degli interessi manifestati da soggettività differenti influenza il comportamento e l azione dell impresa, condizionandone le logiche evolutive 16. In realtà, nel termine stakeholder si racchiude una molteplicità di soggetti, di diversa natura e di differente influenza per le scelte di governo. Numerosi autori hanno cercato di definirne con maggiore precisione le principali categorie, arrivando a distinguere gli stakeholder primari da quelli secondali, quelli volontari da quelli involontari, quelli interni da quelli esterni, quelli che rientrano in una accezione allargata da quelli che ricadono in una accezione ristretta 17. La diversità di interessi e di risorse di cui gli stakeholder sono portatori dà lo spunto per un collegamento anche con la teoria della dipendenza dalle risorse esterne 18. Questa esamina il rapporto tra impresa ed ambiente sulla base del presupposto che le organizzazioni non siano autosufficienti, ma, al contrario, necessitino di attingere riterlocutori aziendali: i clienti, gli azionisti, i prestatori di lavoro e i manager, la collettività in generale. 16 RULLANI E., La Teoria dell impresa: soggetti, sistemi, evoluzione, in RISPOLI M. (a cura di), L impresa industriale. Economia, tecnologia, management, Il Mulino, Bologna, 1989, pag Nel presente lavoro particolare rilevanza assumono le divisioni tra soggetti interni ed e- sterni, nonché tra attori primari e secondari. Gli stakeholder interni, che agiscono nell ambito del sistema impresa, sono gli azionisti, i manager e le risorse umane che prestano lavoro in azienda; quelli esterni sono, invece, coloro che esercitano un influenza esogena sulle vicende dell impresa, come ad esempio i consumatori, i concorrenti, i fornitori, i creditori, lo Stato e la collettività in generale. Gli uni e gli altri possono essere a loro volta distinti in stakeholder primari, se hanno una relazione formale di natura contrattuale con l impresa (fornitori, lavoratori, clienti) e senza i quali l impresa non può sopravvivere; e secondari, se possono influenzare o essere influenzati dall attività d azienda, pur senza avere con essa alcuna transazione e pur non essendo essenziali per la sua sopravvivenza Più approfonditamente si veda PFEFFER J., SALANCIK G. R., The external control of organization. A resource dependance perspective, Harper & Row, 1978.

15 Management e teoria dei sistemi 17 sorse dal contesto nel quale operano 19. L impresa ricerca i fattori necessari al raggiungimento dei propri scopi, tenendo conto che le risorse, in quanto limitate, hanno un costo e sono quindi contese tra più attori. Assumono importanza le capacità di influenza ed il potere di mercato che l impresa può sfruttare al fine di assicurarsi il maggior controllo sui fattori produttivi necessari per la sua sopravvivenza. Infatti, la dipendenza, ponendo le aziende in competizione per l acquisizione delle risorse, le costringe ad interessarsi delle richieste di chi, controllando i mezzi, ne decide anche l allocazione. Di fronte all influenza esterna sul comportamento organizzativo, l impresa deve ricercare il suo principale punto di forza nella capacità di influenzare l ambiente che ne vincola l attività. L impegno principale di imprenditori e manager è quindi di far fronte a tale dipendenza tentando di acquisire maggiore libertà dai possibili condizionamenti, pur nella consapevolezza che questi non si possono comprimere oltre un certo limite se non ponendo a rischio la stessa vitalità aziendale. Un terzo filone di studi, strettamente correlato al precedente e noto come teoria delle contingenze 20, si propone di analizzare e spiegare i comportamenti aziendali in ragione di un continuo adattamento all emergere di contingenze ambientali. Le capacità dell impresa, di percepire o anticipare le dinamiche ambientali e di adattare ad esse la propria struttura e le proprie condotte, spiegherebbero, in una concezione situazionista della realtà economica, i ripensamenti strategici ed i cambiamenti organizzativi, nonché il loro successo o insuccesso. La visione sistemica consente di coniugare tali teorie facendo e- mergere il ruolo svolto dalle due componenti fondamentali del sistema impresa: l organo di governo e la struttura operativa. È evidente come l ottenimento delle risorse, di cui l azienda ha bisogno per attivare profittevolmente i suoi processi, dipenda dalla soddisfazione degli interessi e delle aspettative degli stakeholder, i quali pongono vincoli e regole d azione per l impresa. Le possibilità di sopravvivenza e di sviluppo aziendali dipendono dalla capacità dell organo di governo di cogliere i cambiamenti nel ruolo strategico delle risorse e nelle aspet- 19 GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. vol. I, cit., pag RULLANI E., La teoria dell impresa: soggetti, sistemi, evoluzione, cit., pagg

16 18 Capitolo 1 tative dei vari stakeholder, mutamenti che segnano le situazioni contingenti nelle quali l azienda esiste 21 e si determina. Nell approccio sistemico le categorie di interlocutori corrispondono a soprasistemi e l impresa viene interpretata come un insieme inserito in un contesto di entità difformi, aventi caratteristiche sistemiche più o meno compiute, portatrici di interessi, aspettative, pressioni e condizionamenti nei confronti dell impresa stessa. Ecco quindi che l esistenza del sistema aziendale è improntata alla ricerca della consonanza e, ove possibile, della risonanza con i soggetti che costituiscono l ambiente esterno e con i quali si relaziona 22. Le risorse acquisite sotto forma di materie, energie e informazioni sono le componenti originarie dalle quali, una volta organizzate ed indirizzate, emerge il sistema impresa. Qualunque entità sistemica, infatti, si caratterizza per le interazioni dinamiche tra gli elementi che ne compongono la struttura, la quale può definirsi come un insieme in cui ai singoli elementi siano assegnati ruoli, attività e compiti da svolgere nel rispetto di vincoli e regole, posti tra loro in relazione per rendere possibile, attraverso l implementazione di un sistema, il conseguimento di un fine comune 23. Per struttura, quindi, s intende l insieme degli elementi sia umani che tecnici, tangibili o intangibili, i quali, opportunamente raggruppati in unità o aree organizzative, concorrono alla migliore realizzazione dei processi produttivi. L impresa assume una tipica configurazione sistemica quando le sue componenti, per effetto degli stimoli provenienti dall organo di governo, iniziano ad interagire tra loro e con l ambiente esterno, attivando i processi necessari al conseguimento delle finalità imprenditoriali. Affinché ci sia coesione e possibilità di efficaci interazioni tra le componenti della struttura, occorre tuttavia che si abbia una finalità chiara e condivisa, che orienti il comportamento di ciascuna unità e- lementare. 21 Una teoria dell impresa in quanto sistema esistente è suggerita da: COLOMBI F.. Finanza Condizionata e Teoria del Valore, vol. 1, Aracne Editrice, Roma, La consonanza riguarda la compatibilità strutturale tra l impresa e le entità che formano il contesto; la risonanza concerne il recepimento delle aspettative dei soprasistemi rilevanti e l adattamento a queste del suo agire. 23 GOLINELLI G.M., L approccio sistemico al governo dell impresa. vol. I, cit., pag. 82.

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

Economia aziendale - introduzione-

Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende (Zappa 1927) mira a dare norme e precetti per la razionale

Dettagli

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B

Dettagli

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari Michele Galeotti Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari ARACNE Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Foto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale

Foto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale Foto indicativa del contenuto del modulo Materiale Didattico Organizzazione Aziendale 3 Strategia d impresa (Introduzione al problema strategico) 4 Premessa Tema caratterizzato da ampispazi di indeterminatezza

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino 2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia, 22 Aprile 2009 Ambiente come strategia del marketing 1. Il fine del sistema 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle

Dettagli

Il controllo dei centri di responsabilità

Il controllo dei centri di responsabilità Il controllo dei centri di responsabilità 1 I centri di responsabilità Definizione: Una particolare sub-unità organizzativa il cui soggetto titolare è responsabile dei risultati, in termini dei efficacia

Dettagli

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing LEZIONE N. 1 Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali

Dettagli

L impresa sociale italiana

L impresa sociale italiana Milano, 5 maggio 2006 L impresa sociale italiana D Angelo G. Ferretti M. Fiorentini G. Zangrandi A. IMPRESA SOCIALE L.118/05 e decreto legislativo 155/06! Le imprese sociali sono organizzazioni private

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

5 L AZIENDA DI PRODUZIONE. 14 ottobre 2005 Ragioneria Generale e Applicata 1

5 L AZIENDA DI PRODUZIONE. 14 ottobre 2005 Ragioneria Generale e Applicata 1 5 L AZIENDA DI PRODUZIONE 14 ottobre 2005 Ragioneria Generale e Applicata 1 Due principali tipologie di aziende Tutte le aziende esercitano attività di acquisizione, produzione ed uso dei beni economici

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Il Marketing Concetti Introduttivi

Il Marketing Concetti Introduttivi Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali del

Dettagli

05/11/2011. CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari

05/11/2011. CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari Lo sviluppo internazionale delle imprese CdA Proprietà L internazionalizzazione delle imprese OBIETTIVO DI FONDO DELL AZIENDA SCELTE

Dettagli

Responsabile di produzione

Responsabile di produzione Responsabile di produzione La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 91: DD 20.5 Fabbricazione di altri prodotti in legno; fabbricazione di articoli

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005) La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI

Dettagli

Introduzione al processo di Marketing Management Cap. 1

Introduzione al processo di Marketing Management Cap. 1 Introduzione al processo di Marketing Management Cap. 1 Introduzione al processo di Marketing Management 1) La filosofia del marketing, ovvero il marketing concept 2) Che cos è il marketing 3) La funzione

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo

Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo 1 2009-1-FR1-LEO05-07303 Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo Progetto Formativo: Business Plan 2 1 2 3 Definizione di Business Plan

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

Cos è la UNI EN ISO 9001?

Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? è una norma che definisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità. Aiuta le organizzazioni ad essere più efficaci ed efficienti, assicurando

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative CAPITOLO 5 Relazioni Interorganizzative Agenda Le relazioni interorganizzative Modello interorganizzativo Dipendenza dalle risorse Network collaborativi Ecologia delle Popolazioni Istituzionalismo 2 Le

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

La Business Intelligence per la Governance Commerciale

La Business Intelligence per la Governance Commerciale La Business Intelligence per la Governance Commerciale http://www.newsoftsrl.it 1 La filosofia di base Lo studio delle politiche commerciali è l argomento a cui sempre più le aziende stanno dedicando la

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME *

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * MACRO-COMPETENZA: collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della

Dettagli

L esperienza del Rapporto Annuale Integrato

L esperienza del Rapporto Annuale Integrato L esperienza del Rapporto Annuale Integrato Angelo Bettinzoli Amministratore Delegato Sabaf S.p.A. Roma, 24 ottobre 2006 Chi è Sabaf Sabaf è il principale produttore mondiale di componenti per apparecchi

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente. Gli ambiti di ricerca in ABI Energia

ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente. Gli ambiti di ricerca in ABI Energia ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente Gli ambiti di ricerca in ABI Energia Gli ambiti di ricerca su energia e ambiente in ABI Lab ABI Energia, Competence Center sull energia e l ambiente

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali. RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici

Dettagli

L azienda e le funzioni aziendali

L azienda e le funzioni aziendali UDA 5 TEMA 3 L operatore impresa L azienda e le funzioni aziendali a cura di Lidia Sorrentino Il concetto di azienda. Per soddisfare i propri bisogni, fin dall antichità l uomo si è associato con altre

Dettagli

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 4 - L organizzazione aziendale Unità didattica 1 Concetti base dell organizzazione Antonio Dallara Concetto di organizzazione

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il

Dettagli

ASSE STORICO SOCIALE

ASSE STORICO SOCIALE ASSE STORICO SOCIALE 1 ASSE STORICO SOCIALE competenze attese d asse indicatori descrittori Competenze di asse Indicatori Descrittori 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

Dettagli

Nata nel CONSIAG PRATO INTESA SIENA COINGAS AREZZO gas metano GPL energia elettrica telecomunicazioni gas naturale servizi energetici

Nata nel CONSIAG PRATO INTESA SIENA COINGAS AREZZO gas metano GPL energia elettrica telecomunicazioni gas naturale servizi energetici Nata nel DALL ACCORDO TRA CONSIAG DI PRATO, INTESA DI SIENA E COINGAS DI AREZZO, che hanno scelto di aggregarsi per creare un soggetto a partecipazione pubblica di grandi dimensioni, è oggi una multiutility

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO IL PERCHÉ DI UNA SCELTA Il nostro Codice Etico, vuole essere un messaggio ed un impegno che Vita Serena s.r.l. assume nei confronti di tutti coloro che hanno rapporti con

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Comune di Pietrabbondante

Comune di Pietrabbondante Comune di Pietrabbondante IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO Sommario 1. Finalità della 2 2. Aree di 2 3. La metodologia di 3 4.La scheda di dei responsabili di servizio

Dettagli