Istituzioni di Matematiche prima parte

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Istituzioni di Matematiche prima parte"

Transcript

1 Istituzioni di Matematiche prima parte anno acc. 2010/2011 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 45

2 index Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R 1 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R 2 Prime proprietà delle funzioni 3 Il concetto di limite Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 2 / 45

3 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Generalità sugli insiemi Le nozioni di insieme e di elemento di un insieme sono da considerarsi intuitive. Abitualmente gli insiemi vengono denotati con lettere maiuscole e gli elementi con lettere minuscole. Se x è un elemento di un insieme A si scrive x A (oppure A x) e si dice che x appartiene ad A. Tra gli insiemi consideriamo l insieme vuoto, cioè privo di elementi. Un insieme Y si dice sottoinsieme di un insieme X, e si scrive Y X (oppure X Y), se ogni elemento di Y è anche elemento di X. In simboli Y X y Y si ha y X. Se Y è un sottoinsieme di X si dice anche che Y è contenuto in X ovvero che X contiene Y. Supporremo sempre di lavorare con insiemi che sono sottoinsiemi di un insieme fissato U, che chiamiamo insieme universo. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 3 / 45

4 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Esempi: U = R, insieme dei numeri reali, N, insieme dei numeri naturali, Z, insieme dei interi relativi, Q, insieme dei numeri razionali. Si ha N Z Q ( U). Per ogni insieme A si ha A e A A. Un insieme può essere definito per elencazione, ad esempio X = {1, 2, 3, 4, 5}, oppure assegnandone una condizione definitoria (ovvero proprietà caratteristica). Ad esempio l insieme X di sopra è anche oppure anche X = {a Z 1 a 5} X = {a N 1 a < 6}. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 4 / 45

5 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R ESERCIZIO - Descrivere per elencazione i seguenti insiemi W = {x Z 4 x < 10}, V = {a W 2a W}, T = {b b = 2a, a V}. ESERCIZIO - Trovare una proprietà definitoria per ciascuno dei seguenti insiemi L = {4, 9, 16}, M = {2/7, 3/7, 4/7}, N = { 2, 2, 3, 3}. Due insiemi A e B sono uguali (A = B) se ogni elemento di A è anche un elemento di B e viceversa, cioè A = B A B e B A. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 5 / 45

6 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Dati due insiemi A, B U si definisce intersezione A B di A e B l insieme degli elementi comuni ad A e B. Si ha cioè A B = {x U x A e x B}. Si definisce invece unione A B di A e B l insieme degli elementi che appartengono ad A o a B (o, ovviamente, anche ad entrambe) Si ha cioè A B = {x U x A oppure x B}. ESEMPIO A = {2, 4, 6, 8, 10}, B = {1, 2, 3}, C = {0, 2, 4, 6, 8, 10, 12}, D = {1, 3, 5} A B = {2}, A C = A, A D =, A B = {1, 2, 3, 4, 6, 8, 10}, A C = C, A D = {1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10}. OSSERVAZIONE - Dati comunque due insiemi A e B, l intersezione A B è un sottoinsieme di A e di B inoltre A e B sono sottoinsiemi dell unione A B. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 6 / 45

7 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Dato un insieme A U si definisce complementare A c di A in U l insieme degli elementi di U che non appartengono ad A. Si ha cioè A c = {x U x / A}. ESEMPIO - U = Z, A = {x Z x 50}, A c = {x Z x 51} OSSERVAZIONE - Dati A, B U, si ha (A B) c = A c B c. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 7 / 45

8 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Ordinamento dei numeri reali Due numeri reali a, b R possono sempre essere confrontati per stabilire se sono uguali o, in caso contrario, quale è il maggiore tra i due. Per confrontare due numeri reali si possono usare le seguenti proprietà: a, b, c R, se a < b, allora anche a + c < b + c; a, b, c R, se c > 0, e a < b, allora anche ac < bc; a, b, c R, se c < 0 e a < b allora ac > bc. ESERCIZIO Usare le proprietà sopra elencate per confrontare tra loro x = con y = 2 19, a = con b = 0, 42, m = 1 17 con n = Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 8 / 45

9 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R OSSERVAZIONE - L insieme dei numeri reali R è denso, cioè dati due qualsiasi numeri reali a, b R, esiste un numero reale c compreso tra i due (in realtà ne esistono infiniti). Ad esempio si può prendere c = a+b 2. Dato un numero reale a, si chiama modulo o valore assoluto di a il numero reale non negativo a = a, se a 0; a = a, se a < 0. Ad esempio 3 = 3, e 5 = 5. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 9 / 45

10 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Sistemi di riferimento sulla retta e sul piano L insieme dei numeri reali può essere visualizzato come insieme dei punti di una retta: per farlo occorre introdurre un sistema di riferimento sulla retta. Un sistema di riferimento cartesiano su una retta r è una terna R = {O, verso, U}, ove O r è un punto detto origine del riferimento), il verso è uno dei due possibili su r, e U è un segmento (che viene utilizzato come unità di misura): O X U r R permette di istituire una corrispondenza biunivoca fra r e l insieme R dei numeri reali: : r R X x, ove x è la misura di OX rispetto a U, o il suo opposto, a seconda che X sia nella semiretta positiva, o negativa. Il numero reale x viene detto coordinata o ascissa di X. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 10 / 45

11 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Un sistema di riferimento cartesiano ortogonale su un piano π è dato da una coppia di rette (del piano) ortogonali orientate (come in figura), dette assi, che si intersecano in un punto, detto origine, ed un segmento da considerarsi come unità di misura. asse y Y P O X asse x U Per P: retta parallela all asse x che taglia l asse y in Y e retta parallela all asse y che taglia l asse x in X. È possibile instaurare una corrispondenza biunivoca: π R 2 = R R P (x, y), ove x è la coordinata di X sull asse x (e viene detto ascissa di P), ove y è la coordinata di Y sull asse y (e viene detto ordinata di P). Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 11 / 45

12 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Sup, Inf, Max, Min Un sottoinsieme A di R viene detto superiormente limitato se c R tale che x A si abbia x c. Un tale c viene detto maggiorante per A. Si noti che tale c non è unico: ogni numero c è pure un maggiorante. In modo analogo si definisce inferiormente limitato un sottoinsieme B di R che ammetta (almeno) un minorante, ovvero un d R tale che y B si abbia y d. Un insieme che sia tanto superiormente quanto inferiormente limitato viene detto limitato. ESEMPIO - L insieme Z non è né superiormente, né inferiormente limitato, l insieme N, non è superiormente limitato, ma è inferiormente limitato, l insieme Y = { n n N} è superiormente limitato, ma non inferiormente limitato, l insieme W = {1, 2, 3} è limitato. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 12 / 45

13 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Se A R è un insieme superiormente limitato, tra i maggioranti ce ne è uno che è minore di tutti gli altri e che viene detto estremo superiore di A, ovvero esiste un c tale che c è un maggiorante per A se b < c, allora b non è un maggiorante per A. Si scrive c = Sup(A). Analogamente se B R è un insieme inferiormente limitato, tra i minoranti ce ne è uno che è maggiore di tutti gli altri e che viene detto estremo inferiore di B, ovvero esiste un d tale che d è un minorante per B se f > d, allora f non è un minorante per B. Si scrive d = Inf (B). Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 13 / 45

14 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Se un insieme H R non è superiormente limitato, si scrive Sup(H) = +, se un insieme K R non è inferiormente limitato, si scrive Inf (K) =. ESEMPI 1 L insieme X = { n n+1 n N} = { 1 2, 2 3, 3 4,... } è limitato; si ha Inf (X) = 1 2, Sup(X) = 1. 2 L insieme Z non è limitato né superiormente, né inferiormente; si ha Inf (Z) = e Sup(Z) = +. 3 L insieme N è inferiormente limitato, non superiormente limitato; si ha Inf (N) = 1, Sup(N) = +. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 14 / 45

15 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Sia A R, se A è superiormente limitato e Sup(A) A, si dice che A ammette massimo e si scrive Sup(A) = Max(A). Analogamente se A è inferiormente limitato e Inf (A) A, si dice che A ammette minimo e si scrive Inf (A) = Min(A). ESEMPI - L insieme dei numeri naturali N è inferiormente limitato ed ammette minimo: Min(N) = 1. L insieme A = {1, 1/2, 1/3,..., 1/n,... } è inferiormente limitato, ma Inf (A) = 0 / A, per cui A non ammette minimo. ESERCIZIO - Trovare Sup, Inf, ed eventuali Max e Min, per ciascuno dei seguenti insiemi 1 A = {x R 1 < x < 2} {3} 2 B = {x R x 2} {3} 3 C = {1, 2, 3} {x R x 4} 4 D = {x R x 2 < 1} Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 15 / 45

16 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Intervalli sulla retta Si chiamano intervalli i seguenti sottoinsiemi di R : i1 (a, b) = {x R a < x < b} i2 [a, b] = {x R a x b} i3 [a, b) = {x R a x < b} i4 (a, b] = {x R a < x b} j1 (, b] = {x R x b} j2 (, b) = {x R x < b} j3 [a, + ) = {x R a x} j4 (a, + = {x R a > x} Gli intervalli i1,..., i4 si dicono limitati, gli intervalli j1,..., j4 si dicono illimitati. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 16 / 45

17 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Intorni di numeri reali; intorni di + e di Dati due numeri reali a, b R si dice distanza tra a e b il valore assoluto della loro differenza, cioè il numero reale (non negativo) a b. ESEMPIO - La distanza tra 2 e 5 vale 7, poichè 2 5 = 7 = 7. La distanza tra 24 e 15 vale 9, poichè 24 ( 15) = 9 = 9. L insieme dei numeri reali la cui distanza dal numero 2 è minore di 5 è {x R 5 < x 2 < 5} ovvero l intervallo (2 5, 2 + 5) = ( 3, 7). Si dice intorno di raggio r del numero reale a l insieme di tutti e soli i numeri che distano da a meno di r, ovvero l intervallo U(a, r) = {x R a x < r} = {x R r < a x < r} = (a r, a + r). Si dice intorno destro di raggio r del numero reale a l insieme di tutti e soli i numeri maggiori o uguali ad a e che distano da a meno di r, ovvero l intervallo U + (a, r) = {x R x a, a x < r} = [a, a + r). Si dice intorno sinistro di raggio r del numero reale a l insieme di tutti e soli i numeri minori o uguali ad a e che distano da a meno di r, ovvero l intervallo U (a, r) = {x R x a, a x < r} = (a r, a]. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 17 / 45

18 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R Si dice intorno di + di estremo sinistro h l intervallo U(+, h) = {x R x > h} = (h, + ). Si dice intorno di di estremo destro k l intervallo U(, k) = {x R x < k} = (, k). Dato un sottoinsieme A R si dice che un punto a A è interno se esiste un intorno di a interamente contenuto in A. ESEMPIO - In A = (1, 3], 3/2 e 2 sono punti interni, mentre 3 non lo è. In Z nessun punto è interno. ESERCIZIO - Stabilire in quali dei seguenti insiemi a = 2 è punto interno: A = [2, + ), B = (, 0) (1, 5), C = (0, 2) (2, 3), D = {1, 2, 3}. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 18 / 45

19 index Prime proprietà delle funzioni 1 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R 2 Prime proprietà delle funzioni 3 Il concetto di limite Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 19 / 45

20 Prime proprietà delle funzioni Il concetto di funzione Siamo A e B due insiemi. Una funzione (o applicazione) da A a B è una legge che ad ogni elemento dell insieme A associa uno ed un solo elemento dell insieme B. ESEMPIO - Indicato con R l insieme delle regioni italiane e con C l insieme dei comuni italiani, la legge che associa a ciascuna regione il suo capoluogo è una funzione da R a C, così come la legge che associa ad ogni comune la sua regione è una funzione da C ad R, mentre la legge che associa ad ogni regione i suoi comuni, non lo è. Perché? ESEMPIO - Indicato con K l insieme degli esseri umani viventi o vissuti, la legge che associa a ciascun individuo la propria madre (naturale) è una funzione da K a K, mentre la legge che associa ad ogni individuo i suoi figli, non lo è, e non lo è nemmeno quella che associa ad ogni individuo il proprio consorte. Perché? Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 20 / 45

21 Prime proprietà delle funzioni Se f è una funzione da A a B si scrive f : A B. L insieme A viene detto dominio di f, B codominio. Dato un x A, l elemento y B che si associa ad x viene detto immagine di x e si scrive y = f (x). Il sottoinsieme di B costituito dalle immagini degli elementi di A viene detto immagine di A e denotato con f (A) (o con Im(f )). Siamo interessati al caso in cui sia A R e B = R (funzioni reali di variabili reali). In questo caso spesso le funzioni sono assegnate in forma analitica. ESEMPI 1 f (x) = x 3 ; 2 f (x) = 3 x 2 ; 3 f (x) = x 2 + 3x; 4 f (x) = 5 3 x Nei casi scritti sopra si è specificata solo la legge che permette di determinare l immagine di un x. Non si è specificato il dominio A. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 21 / 45

22 Prime proprietà delle funzioni La funzione dell esempio 1 è definita per qualsiasi valore della variabile x, ovvero può avere come insieme di definizione A = R, mentre le altre hanno significato solo per alcuni valori della variabile x. La funzione dell esempio 4 non è definita, ad esempio, per x = 5. In generale, quando non specificato, si assume che l insieme di definizione sia il più grande sottoinsieme di D di R tale che x D esista un y = f (x) R. Questo sottoinsieme D viene detto insieme di definizione o campo di esistenza di f. L insieme Γ f = {(x, y) R 2 y = f (x)} si dice grafico di f. Quello in figura non è il grafico di una funzione. Perché? Nella pagina seguente sono rappresentati i grafici delle funzioni degli esempi 1, 2, 3 e 4, citati prima. Si utilizzino i grafici per dedurre dominio e immagine di ciascuna delle suddette funzioni. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 22 / 45

23 Prime proprietà delle funzioni Figure: esempio 1 Figure: esempio 2 Figure: esempio 3 Figure: esempio 4 Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 23 / 45

24 Prime proprietà delle funzioni Funzioni iniettive Una funzione f : A B si dice iniettiva se a elementi distinti tra loro di A associa elementi distinti tra loro di B. In altri termini, f è iniettiva se, s, t A, si ha o, equivalentemente, s t f (s) f (t) f (s) = f (t) s = t. Ad esempio la funzione che associa ad un individuo la propria madre non è iniettiva, dal momento che individui diversi possono avere la stessa madre. Nel caso di funzioni reali di variabile reale, l iniettività può essere "letta" dal grafico: f è iniettiva se e solo se ogni retta orizzontale interseca il grafico Γ f di f in al più un punto. Stabilire quali tra le funzioni degli esempi 1, 2, 3 e 4 siano iniettive. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 24 / 45

25 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO - Data la funzione definita da f (x) = 3 x2 x 2 +1 determinare l insieme di definizione di f stabilire se 0, 2, 1 sono valori assunti da f e, in caso affermativo, quante volte stabilire se f è iniettiva ESERCIZIO - Stabilire quali tra le seguenti funzioni sono iniettive (dopo averne determinato l insieme di definizione) f (x) = 5 3x f (x) = 5 3x f (x) = 2 x 3 f (x) = x 2 4 Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 25 / 45

26 Prime proprietà delle funzioni Composizione di funzioni In alcuni casi due funzioni si possono applicare una dopo l altra per ottenere una nuova funzione. Ad esempio se dapprima si applica la funzione che ad un individuo associa la propria madre e dopo la funzione che ad un individuo associa il proprio padre, si ottiene la funzione che a ciascun individuo associa il proprio nonno materno (il padre della madre). Potremmo dire che la funzione "nonno materno" è ottenuta componendo la funzione "madre" con la funzione "padre". Invece componendo prima la funzione "padre" e dopo la funzione "madre" si ottiene la funzione "nonna paterna". Consideriamo ora funzioni reali di variabile reale, f : A R R e g : B R R. Se f (A) B, preso x A, si può considerare f (x) f (A) B ed applicare a questo la funzione g ottenendo g(f (x)). Si definisce funzione composta g f : A R la funzione che ad ogni x A associa y = g(f (x)). Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 26 / 45

27 Prime proprietà delle funzioni Come si è già visto nel caso delle funzioni "madre" e "padre" nella composizione di funzioni è importante l ordine in cui si considerano le due funzioni. Ad esempio, componendo la funzione f (x) = x 2 + 1, con la funzione g(x) = 3x, si ottiene la funzione h(x) = g(f (x)) = g(x 2 + 1) = 3(x 2 + 1) = 3x Invece componendo prima g e poi f si ottiene k(x) = f (g(x)) = f (3x) = (3x) = 9x ESERCIZIO - Date f (x) = x, g(x) = x 3 determinare gli insiemi di definizione di f e di g si possono costruire le funzioni f g, g f, f f e g g? In caso affermativo scriverne la rispettiva espressione analitica. ESERCIZIO - Date f (x) = x + 3, g(x) = 1 (g è la funzione costante di valore 1.) determinare dominio ed immagine di f e di g determinare f g, g f. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 27 / 45

28 Prime proprietà delle funzioni Funzione inversa Quando una funzione f : A R è iniettiva, ogni y f (A) proviene da un solo x A, ovvero y f (A), uno ed un solo x A tale che f (x) = y. Si può allora costruire una funzione : f (A) R (che viene detta inversa di f e denotata con f 1 ) nel seguente modo: f 1 (y) = x f (x) = y. Ad esempio, se f : R R è la funzione definita da f (x) = x 3, allora f è iniettiva e si può definire la funzione inversa f 1 (y) = 3 y : la funzione "radice cubica" è l inversa della funzione "cubo." Potremmo altrettanto dire che la funzione "radice quadrata" è l inversa della funzione "quadrato"? Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 28 / 45

29 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO - Determinare, se esiste, la funzione inversa di ciascuna delle seguenti funzioni f (x) = 5x 4 f (x) = x 3 3 f (x) = x f (x) = (x 2) 2. Si noti che il grafico di f 1 si può ottenere dal grafico di f per riflessione (simmetria) rispetto alla bisettrice del primo-terzo quadrante. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 29 / 45

30 Prime proprietà delle funzioni Funzioni monotone Una funzione f : A R R si dice monotona crescente (rispett. monotona strettamente crescente) se a, b A con a < b si ha f (a) f (b) (rispett. f (a) < f (b)) monotona decrescente (rispett. monotona strettamente decrescente) se a, b A con a < b si ha f (a) f (b) (rispett. f (a) > f (b)) Una funzione si dice monotona (rispett. strettamente monotona) se è monotona crescente oppure decrescente (rispett. strettamente monotona crescente oppure decrescente). Una funzione strettamente monotona è iniettiva (e quindi ammette inversa). ESERCIZIO - Mostrare un esempio di funzioni monotona non iniettiva. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 30 / 45

31 Concavità Prime proprietà delle funzioni Una funzione f : A R R si dice concava verso l alto (rispett. concava verso il basso) nell intervallo (a, b) A se s, t con a < s < t < b il segmento che unisce i punti (s, f (s)) e (t, f (t)) sta tutto sopra (rispett. sotto) il grafico di f. Una funzione concava verso l alto viene anche detta convessa. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 31 / 45

32 Prime proprietà delle funzioni Funzioni limitate, massimo e minimo assoluto Una funzione f : A R R si dice superiormente limitata se la sua immagine f (A) è un insieme superiormente limitato, ovvero se H R tali che x A sia f (x) H. Si scrive anche Sup(f ) = Sup(f (A)). Si dice che f ha massimo assoluto M se M è il massimo di f (A). Un punto x 0 tale che f (x 0 ) = M viene detto punto di massimo(assoluto) per f. Una funzione f : A R R si dice inferiormente limitata se la sua immagine f (A) è un insieme inferiormente limitato, ovvero se h R tali che x A sia f (x) h. Si scrive anche Inf (f ) = Inf (f (A)). Si dice che f ha minimo assoluto m se m è il minimo di f (A). Un punto x 0 tale che f (x 0 ) = m viene detto punto di minimo (assoluto) per f. Funzione limitata, con massimo, senza minimo. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 32 / 45

33 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO - Stabilire se g, h e k siano iniettive. Stabilire se g, h e k siano monotone (crescenti o decrescenti). Stabilire se g, h e k siano strettamente monotone (crescenti o decrescenti). Stabilire se g, h e k siano concave verso l alto o verso il basso. Determinare h(g(2)) Determinare k 1 (3) Disegnare il grafico di k 1. Figure: g Figure: h Figure: k Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 33 / 45

34 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO 1 Disegnare il grafico di una funzione che abbia 2 punti di massimo assoluto e nessun punto di minimo assoluto. 2 Disegnare il grafico di una funzione che abbia 2 punti di massimo assoluto e un punto di minimo assoluto. 3 Disegnare il grafico di una funzione che abbia infiniti punti di massimo assoluto e nessun punto di minimo assoluto. 4 Disegnare il grafico di una funzione concava verso l alto e con un punto di minimo assoluto. 5 Disegnare il grafico di una funzione concava verso l alto e priva di punti di minimo assoluto. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 34 / 45

35 Prime proprietà delle funzioni Zeri e segno di una funzione Sia f : A R R. Un punto a A si dice zero di f se f (a) = 0. Si dice che f è positiva in B A se x B si ha f (x) > 0. Si dice che f è negativa in B A se x B si ha f (x) < 0. ESERCIZIO Data la funzione f (x) = x 2 x+3, trovare gli zeri di f, il più grande sottoinsieme di A in cui f è positiva, il più grande sottoinsieme di A in cui f è negativa. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 35 / 45

36 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO - In figura è il grafico della funzione f (x) = x2 +1 x. 1. Per quali valori di h l equazione x2 +1 x = h non ha soluzioni? 2. Per quali valori di h l equazione x2 +1 x = h ha una sola soluzione? 3. Per quali valori di h il numero 1 è soluzione dell equazione x2 +1 x = h? 4. Quante soluzioni ha l equazione x2 +1 x = 3? 5. Quante soluzioni ha la disequazione x2 +1 x < 1? 6. Quante soluzioni ha la disequazione x2 +1 x < 1? Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 36 / 45

37 Prime proprietà delle funzioni ESERCIZIO - Disegnare il grafico della funzione definita (a pezzi) da: f (x) = (x + 4) 2, per 5 x 0 f (x) = x 2, per 2 x < 4 f (x) = x, per x determinare l insieme di definizione di f, 2. determinare gli intervalli in cui è crescente o decrescente, 3. stabilire se f è o meno limitata e determinare gli eventuali punti di massimo e di minimo assoluti, 4. determinare gli zeri di f, 5. determinare gli intervalli in cui f è positiva e quelli in cui f è negativa. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 36 / 45

38 index Il concetto di limite 1 Proprietà elementari dei sottoinsiemi di R 2 Prime proprietà delle funzioni 3 Il concetto di limite Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 37 / 45

39 Il concetto di limite Punti di accumulazione Sia A R. Un punto b si dice di accumulazione per A se ogni intorno di b contiene elementi di A diversi da b. Un punto b si dice di accumulazione destro (rispett. sinistro) per A se ogni intorno destro (rispett. destro) di b contiene elementi di A diversi da b. La definizione di punto di accumulazione si applica anche al caso di + e di. OSSERVAZIONE - Se b è un punto interno ad A allora b è di accumulazione per A. ESEMPIO - Sia A = ( 1, 1) {2, 3}. Il punto 1 è di accumulazione per A, poiché ogni intorno di 1 è della forma (1 h, 1 + h) e interseca A in punti 1. Il punto 2 invece non è di accumulazione per A, poiché ad esempio l intorno (2 1/2, 2 + 1/2) non interseca A. ESERCIZIO - Determinare tutti i punti di accumulazione per l insieme A dell esempio di sopra. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 38 / 45

40 Il concetto di limite Definizione di limite Sia f : A R R e sia c R {+, } un punto di accumulazione per A, si dice che f ammette limite per x che tende a c e che tale limite è L R {+, }, se per ogni intorno I(L) di L esiste un intorno I(c) di c tale che x I(c) A, x c, si abbia f (x) I(L). In tal caso si scrive lim x c f (x) = L. In simboli lim x c f (x) = L se e solo se I(L), I(c) tale che x A (I(c) \ {c}) si abbia f (x) I(L). La definizione data sopra si applica tanto nel caso in cui c e L siano numeri reali, quanto nel caso in cui siano ±. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 39 / 45

41 Il concetto di limite Nel caso c, L R (si veda l esempio 1), si ha lim x c f (x) = L se, fissato I(L) = (L ɛ, L + ɛ), si trova un I(c) = (c δ, c + δ) tale che f ((I(c) \ {c}) A) I(L). In altri termini, fissato arbitrariamente un ɛ > 0, si deve trovare un δ > 0 tale che x A, con x c e x c < δ, si abbia f (x) L < ɛ. Invece nel caso L R e c = + (si veda l esempio 2), lim x c f (x) = L vuol dire che fissato I(L) = (L ɛ, L + ɛ), si trova un I(c) = (h, + ) tale che f ((I(c) A) I(L). In altri termini, fissato arbitrariamente un ɛ > 0, si deve trovare un h > 0 tale che x A, con x > h si abbia f (x) L < ɛ. Figure: esempio 1 Figure: esempio 2 Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 40 / 45

42 Il concetto di limite Figure: esempio 3 Figure: esempio 4 L esempio 3 illustra il caso c R e L = +, mentre l esempio 4 illustra il caso c = + e L = +. ESERCIZIO - Rappresentare graficamente i casi in cui c o L siano. ESERCIZIO - Scrivere la definizione di limite nel caso c =, L R e nel caso c = +, L =. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 41 / 45

43 Il concetto di limite Negli esempi in figura sono rappresentati grafici di funzioni che non ammettono limite per x c. Un esempio di funzione che non ammette limite per x è la funzione y = sin(x). Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 42 / 45

44 Il concetto di limite Limite destro e limite sinistro Quando c R è un punto di accumulazione destro (rispett. sinistro) per A, considerando intorni destri (rispett. sinistri) di c al posto di intorni completi, si ottiene la definizione di limite destro (rispett. sinistro). Ad esempio, si dice che f ammette limite destro per x che tende a c e che tale limite destro è L R {+, }, se per ogni intorno I(L) di L esiste un intorno destro I + (c) di c tale che x I + (c) A, x c, si abbia f (x) I(L). In tal caso si scrive lim x c +f (x) = L. In modo analogo si ottiene la definizione di lim x c f (x). OSSERVAZIONE - Se c è un punto di accumulazione sia destro che sinistro, il limite per x c esiste se e solo se esistono il limite per x c + e per x c e tali limiti sono uguali. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 43 / 45

45 Il concetto di limite Negli esempi in figura sono rappresentati grafici di funzioni che ammettono limite destro e limite sinistro diversi tra loro per x c. Nel caso della funzione a sinistra il limite sinistro è, mentre il limite destro è +. Nel caso della funzione a destra il limite sinistro è L 1, mentre il limite destro è +. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 44 / 45

46 Il concetto di limite Funzioni convergenti e funzioni divergenti. Asintoti orizzontali e asintoti verticali Se il limite di f per x c è finito, si dice che f è convergente per x c. Se il limite di f per x c è ±, si dice che f è divergente per x c. Se f converge al numero reale L per x + (oppure per x ), si dice che la retta y = L è un asintoto orizzontale per f. Se f diverge per x c (oppure per x c +, o x c ), si dice che la retta x = c è un asintoto verticale per f. Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 45 / 45

Istituzioni di Matematiche seconda parte

Istituzioni di Matematiche seconda parte Istituzioni di Matematiche seconda parte anno acc. 2012/2013 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 31 index Proprietà elementari dei

Dettagli

Istituzioni di Matematiche seconda parte

Istituzioni di Matematiche seconda parte Istituzioni di Matematiche seconda parte anno acc. 2013/2014 Univ. Studi di Milano D.Bambusi, C.Turrini (Univ. Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 19 index 1 D.Bambusi, C.Turrini (Univ. Studi

Dettagli

Istituzioni di Matematiche terza parte

Istituzioni di Matematiche terza parte Istituzioni di Matematiche terza parte anno acc. 2011/2012 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 35 index Il concetto di limite 1 Il

Dettagli

Istituzioni di Matematiche terza parte

Istituzioni di Matematiche terza parte Istituzioni di Matematiche terza parte anno acc. 2013/2014 Univ. degli Studi di Milano D.Bambusi, C.Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 45 index Il concetto di ite 1 Il

Dettagli

Coordinate Cartesiane nel Piano

Coordinate Cartesiane nel Piano Coordinate Cartesiane nel Piano O = (0,0) origine degli assi x ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi x, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi

Dettagli

Istituzioni di Matematiche seconda parte

Istituzioni di Matematiche seconda parte Istituzioni di Matematiche seconda parte anno acc. 2010/2011 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 26 index 1 2 Continuità Cristina Turrini

Dettagli

1.4 Geometria analitica

1.4 Geometria analitica 1.4 Geometria analitica IL PIANO CARTESIANO Per definire un riferimento cartesiano nel piano euclideo prendiamo: Un punto detto origine i Due rette orientate passanti per. ii Due punti e per definire le

Dettagli

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale . I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei

Dettagli

Istituzioni di Matematiche prima parte

Istituzioni di Matematiche prima parte Istituzioni di Matematiche prima parte anno acc. 2011/2012 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano Istituzioni di Matematiche 1 / 33 index Generalità sugli insiemi 1 Generalità

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo

Dettagli

03 - Le funzioni reali di variabile reale

03 - Le funzioni reali di variabile reale Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale ppunti del corso di Matematica 03 - Le funzioni reali di variabile reale nno ccademico 2013/2014

Dettagli

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y Funzioni. Dati due insiemi A e B (non necessariamente distinti) si chiama funzione da A a B una qualunque corrispondenza (formula, regola) che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.

Dettagli

Istituzioni di Matematiche quarta parte

Istituzioni di Matematiche quarta parte Istituzioni di Matematiche quarta parte anno acc. 2012/2013 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 22 index Derivate 1 Derivate 2 Teoremi

Dettagli

Topologia della retta reale. Concetto intuitivo di limite. Definizioni di limite. Teoremi sui limiti. Applicazioni. Angela Donatiello 1

Topologia della retta reale. Concetto intuitivo di limite. Definizioni di limite. Teoremi sui limiti. Applicazioni. Angela Donatiello 1 Topologia della retta reale. Concetto intuitivo di ite. Definizioni di ite. Teoremi sui iti. Applicazioni. Angela Donatiello TOPOLOGIA DELLA RETTA REALE Esiste una corrispondenza biunivoca tra l insieme

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA PRIMA PARTE Intervallo limitato di numeri reali Dati due numeri reali a e b, con a

Dettagli

Richiami sugli insiemi numerici

Richiami sugli insiemi numerici Richiami sugli insiemi numerici denota l insieme vuoto cioè l insieme privo di elementi. N = {1, 2, 3,...} denota l insieme dei numeri naturali. Z = {..., 2, 1, 0, 1, 2,...} denota l insieme dei numeri

Dettagli

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio

Dettagli

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al più un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 03 - I Numeri Reali Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 02 - I Numeri Reali Anno Accademico 2013/2014 D. Provenzano, M.

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti Discutendo graficamente la disequazione x > 3 + x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne

Dettagli

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che.

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che. Esercitazioni di Analisi Matematica Prof.ssa Chiara Broggi Materiale disponibile su www.istitutodefilippi.it/claro Lezione 2: Funzioni reali e loro proprietà Definizione: Siano e due sottoinsiemi non vuoti

Dettagli

Insiemi di numeri reali

Insiemi di numeri reali Capitolo 1 1.1 Elementi di teoria degli insiemi Se S è una totalità di oggetti x, si dice che S è uno spazio avente gli elementi x. Se si considerano alcuni elementi di S si dice che essi costituiscono

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Modulo di Analisi Matematica

Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Modulo di Analisi Matematica Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Modulo di Analisi Matematica 62,5 ore di lezione frontale mariannasaba@unica.it Orario lezioni: Lunedì ore 11:15-13:00 Giovedì ore 15:00-16:45 Venerdì ore 8:15-10:00

Dettagli

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: ) un insieme X detto insieme di definizione I.d.D. (o dominio) di f 2) un insieme Y detto codominio di f 3) una legge

Dettagli

Principali insiemi di numeri

Principali insiemi di numeri Principali insiemi di numeri N = {0,1,2,...} insieme dei numeri naturali o anche interi non negativi Z = N { 1, 2, 3,...} insieme dei numeri interi Q = { n m } : n,m Z, m 0 insieme dei numeri razionali

Dettagli

ESERCIZI DI ANALISI UNO

ESERCIZI DI ANALISI UNO ESERCIZI DI ANALISI UNO 4 marzo 2009 2 0.1 Esercizi sulle successioni di numeri reali Definizione 1 Una successione di numeri reali a n si dice convergente al limite l, e si scrive lim n a n = l se per

Dettagli

Matematica 1 mod. A per Matematica Esempi di quiz

Matematica 1 mod. A per Matematica Esempi di quiz Matematica 1 mod. A per Matematica Esempi di quiz 1. Sia x un numero reale. Allora x 3: è uguale a 3x 2. può essere diverso da 3x 2. è sempre un numero irrazionale. 2. Sia S l insieme delle soluzioni della

Dettagli

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno. 1 ESERCIZI CON SOLUZIONE DETTAGLIATA Esercizio 1. Si consideri la funzione f(x) = e x 3e x +. a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre

Dettagli

Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI. Giovanni Villani

Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI. Giovanni Villani Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI Giovanni Villani FUNZIONI Definizione 1 Assegnati due insiemi A e B, si definisce funzione

Dettagli

Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile

Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 24 1 Generalità 2 Funzioni reali

Dettagli

3. Generalità sulle funzioni

3. Generalità sulle funzioni ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 3. Generalità sulle funzioni A. A. 2013-2014 1 DALLA RETTA REALE AL PIANO CARTESIANO L equivalenza tra numeri reali e punti di una retta permette

Dettagli

Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Ingegneria

Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Ingegneria Analisi e Geometria Politecnico di Milano Ingegneria Esercizi Funzioni. Calcolare la derivata delle funzioni: (a f( = ln tg cos sin (b f( = + ln( + +. Dimostrare che la funzione è costante a tratti. 3.

Dettagli

Tali quantità o caratteristiche essenziali di un fenomeno possono essere qualitative o quantitative e vengono dette variabili.

Tali quantità o caratteristiche essenziali di un fenomeno possono essere qualitative o quantitative e vengono dette variabili. OBIETTIVO DELLA RICERCA SCIENTIFICA MODELLO DEL FENOMENO NATURALE stabilire se esistono relazioni tra le quantità che si ritengono essenziali per la descrizione di un fenomeno. è una costruzione ideale

Dettagli

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Matematica Funzioni Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Le Funzioni e loro caratteristiche Introduzione L analisi di diversi fenomeni della natura o la risoluzione di problemi

Dettagli

Funzioni. Capitolo Concetti preliminari. Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo

Funzioni. Capitolo Concetti preliminari. Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo Capitolo Funzioni. Concetti preliminari Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo f : A B, una corrispondenza che associa ad ogni elemento A un unico

Dettagli

ESERCIZI SULLE SUCCESSIONI

ESERCIZI SULLE SUCCESSIONI ESERCIZI SULLE SUCCESSIONI 8 marzo 2010 2 0.1 Esercizi sulle successioni di numeri reali Definizione 1 Una successione di numeri reali a n si dice convergente al limite l, e si scrive lim n a n = l se

Dettagli

Analisi Matematica per Bio-Informatici Esercitazione 03 a.a

Analisi Matematica per Bio-Informatici Esercitazione 03 a.a Analisi Matematica per Bio-Informatici Esercitazione a.a. 7-8 Dott. Simone Zuccher 6 Novembre 7 Nota. Queste pagine potrebbero contenere degli errori: chi li trova è pregato di segnalarli all autore (zuccher@sci.univr.it).

Dettagli

Compito di matematica Classe III ASA 14 maggio 2015

Compito di matematica Classe III ASA 14 maggio 2015 Compito di matematica Classe III ASA 14 maggio 015 1. Data la funzione y = f(x) rappresentata sul piano cartesiano dal grafico sottostante: a) determinare l espressione analitica di f(x) b) disegnare (su

Dettagli

Sottoinsiemi di Numeri Reali

Sottoinsiemi di Numeri Reali INTERVALLI LIMITATI a,b R Sottoinsiemi di Numeri Reali intervallo chiuso [a,b] = { R : a b} intervallo aperto (a,b) = { R : a < < b} intervallo chiuso a sinistra e aperto a destra [a,b) = { R : a < b}

Dettagli

Coordinate Cartesiane nel Piano

Coordinate Cartesiane nel Piano Coordinate Cartesiane nel Piano O = (0,0) origine degli assi x ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi x, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi

Dettagli

Funzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1

Funzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1 Funzioni continue Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Funzioni continue Analisi Matematica 1 1 / 44 Funzioni continue Definizione Siano f : A

Dettagli

1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A.

1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. 1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. B A si legge B è un sottoinsieme di A e significa che ogni elemento di B è anche elemento di

Dettagli

Modulo o "valore assoluto"

Modulo o valore assoluto Modulo o "valore assoluto" Dato x R definiamo modulo o valore assoluto di x il numero reale positivo x se x 0 x = x se x < 0 Sfrag replacements Es. 5 è 5. 2.34 è 2.34 Dal punto di vista geometrico x rappresenta

Dettagli

Analisi Matematica 1

Analisi Matematica 1 Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - Polo di Savona via Cadorna 7-700 Savona Tel. +39 09 64555 - Fax +39 09 64558 Analisi Matematica Testi d esame e Prove parziali a prova - Ottobre

Dettagli

Coordinate cartesiane nel piano

Coordinate cartesiane nel piano Coordinate cartesiane nel piano O = (0, 0) origine degli assi x ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi x, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi

Dettagli

3. Generalità sulle funzioni

3. Generalità sulle funzioni ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 3. Generalità sulle funzioni A. A. 2014-2015 L.Doretti 1 DALLA RETTA REALE AL PIANO CARTESIANO L equivalenza tra numeri reali e punti di una retta

Dettagli

Matematica A Corso di Laurea in Chimica. Prova scritta del Tema A

Matematica A Corso di Laurea in Chimica. Prova scritta del Tema A Matematica A Corso di Laurea in Chimica Prova scritta del 7..6 Tema A P) Data la funzione f(x) = ex+ x determinarne (a) campo di esistenza; (b) zeri e segno; (c) iti agli estremi del campo di esistenza

Dettagli

Generalità sulle funzioni

Generalità sulle funzioni Pagina 1 Generalità sulle funzioni Definizione: Dati due insiemi A e B, si definisce funzione una relazione che associa ad ogni elemento di A uno e un solo elemento di B. Osservazione: Dalla definizione

Dettagli

INTERVALLI DI NUMERI SULL ASSE DEI NUMERI REALI. ANALISI MATEMATICA_2 INTERVALLIi numerici - 1 -

INTERVALLI DI NUMERI SULL ASSE DEI NUMERI REALI. ANALISI MATEMATICA_2 INTERVALLIi numerici - 1 - INTERVALLI DI NUMERI SULL ASSE DEI NUMERI REALI ANALISI MATEMATICA_2 INTERVALLIi numerici - 1 - Esiste una corrispondenza biunivoca tra i numeri reali e i punti di una retta: Ad ogni punto P della retta

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Domande Vero/Falso (prima parte) 1. (a) Un numero complesso diverso da zero è invertibile. (b) Una successione illimitata superiormente

Dettagli

ANALISI MATEMATICA I per Ingegneria Aerospaziale - A.A Diario delle lezioni. Mercoledì 2 ottobre 2013 (2 ore)

ANALISI MATEMATICA I per Ingegneria Aerospaziale - A.A Diario delle lezioni. Mercoledì 2 ottobre 2013 (2 ore) c Andrea Dall Aglio - Analisi Matematica: Diario delle lezioni - 8 novembre 0 ANALISI MATEMATICA I per Ingegneria Aerospaziale - A.A. 0-04 Diario delle lezioni Questo è un indice degli argomenti trattati

Dettagli

Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno

Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno Modulo 1/Ripasso: Funzione reale di variabile reale CONTENUTI Funzione fra due insiemi. Funzione reale di variabile reale: definizione e classificazione.

Dettagli

ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA Università di Firenze - Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica M Z Prof. M.

ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA Università di Firenze - Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica M Z Prof. M. ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA Università di Firenze - Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica M Z Prof. M.Patrizia Pera Insiemi e numeri reali Parte -a. Risolvere le seguenti disequazioni:

Dettagli

Matematica per le Applicazioni Economiche I A.A. 2017/2018 Esercizi con soluzioni Numeri reali, topologia e funzioni

Matematica per le Applicazioni Economiche I A.A. 2017/2018 Esercizi con soluzioni Numeri reali, topologia e funzioni Matematica per le Applicazioni Economiche I A.A. 017/018 Esercizi con soluzioni Numeri reali, topologia e funzioni 1 Numeri reali Esercizio 1. Risolvere la disequazione x 6 4x 3 + 3 0. Soluzione. Poniamo

Dettagli

Def. L unico elemento y Y associato ad un elemento x domf si dice immagine. di x attraverso f e si scrive y = f(x) (oppure f : x y = f(x)).

Def. L unico elemento y Y associato ad un elemento x domf si dice immagine. di x attraverso f e si scrive y = f(x) (oppure f : x y = f(x)). FUNZIONI Siano X e due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in. Def. L insieme è detto codominio di

Dettagli

è vietato consultare libri, appunti,...etc e lasciare l aula prima della conclusione della prova

è vietato consultare libri, appunti,...etc e lasciare l aula prima della conclusione della prova Facoltà di Agraria - Anno Accademico 2009-2010 24 febbraio 2010 1) L equazione 2x 3 3x 2 12x + 7 = 0 ha a)1 radice reale e 2 complesse b)nessuna radice reale c)2 radici reali ed 1 complessa d)3 radici

Dettagli

Esempi di funzione...

Esempi di funzione... Funzioni Dati due insiemi non vuoti A e B, si chiama applicazione o funzione da A a B una relazione tra i due insiemi che a ogni elemento di A fa corrispondere uno e un solo elemento di B. A B Esempi di

Dettagli

Punti nel piano cartesiano

Punti nel piano cartesiano Punti nel piano cartesiano In un piano consideriamo due rette perpendicolari che chiamiamo x e. Solitamente, disegniamo la retta x (ascisse) orizzontalmente e orientata da sinistra a destra, la retta e

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA: I limiti e la continuità Le derivate. Prof. ssa Prenol R.

APPUNTI DI MATEMATICA: I limiti e la continuità Le derivate. Prof. ssa Prenol R. APPUNTI DI MATEMATICA: I iti e la continuità Le derivate Prof. ssa Prenol R. INTERVALLI e INTORNI Definizione di intervallo: è un sottoinsieme di numeri reali e può essere - ilitato: graficamente viene

Dettagli

Istituzioni di Matematiche prima parte

Istituzioni di Matematiche prima parte Istituzioni di Matematiche prima parte anno acc. 2014/2015 Univ. Studi di Milano E.Frigerio, C.Turrini (Univ. Studi di Milano Istituzioni di Matematiche 1 / 30 index Generalità sugli insiemi 1 Generalità

Dettagli

Coordinate Cartesiane nel Piano

Coordinate Cartesiane nel Piano Coordinate Cartesiane nel Piano O = (0,0) origine degli assi ascissa, y ordinata sistemi monometrici: stessa unità di misura sui due assi, y sistemi dimetrici: unità di misura diverse sui due assi (spesso

Dettagli

Rette 1. Matematica con Elementi di Statistica

Rette 1. Matematica con Elementi di Statistica Rette 1 nel piano cartesiano ogni equazione di primo grado a +b +c = 0 con a e b non contemporaneamente nulli, rappresenta una retta e viceversa ogni retta può essere descritta con un equazione di questo

Dettagli

Funzioni: definizioni e tipi. Prof.ssa Maddalena Dominijanni

Funzioni: definizioni e tipi. Prof.ssa Maddalena Dominijanni Funzioni: definizioni e tipi Definizione di funzione Dati due insiemi non vuoti A e B, si dice funzione o applicazione da A a B una relazione che associa ad ogni elemento dell insieme A uno ed un solo

Dettagli

Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale

Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Ottobre 2017 1 Indice 1 Qual è il grafico della

Dettagli

Analisi Matematica. Numeri reali e funzioni reali di variabile reale

Analisi Matematica. Numeri reali e funzioni reali di variabile reale a.a. 2014/2015 Laurea triennale in Informatica Analisi Matematica Numeri reali e funzioni reali di variabile reale Avvertenza Questi sono appunti informali delle lezioni, che vengono resi disponibili per

Dettagli

CENNI SUL CONCETTO DI FUNZIONE

CENNI SUL CONCETTO DI FUNZIONE CENNI SUL CONCETTO DI FUNZIONE Dati due insiemi A e B, una funzione f è una relazione tra gli elementi dell insieme A e gli elementi dell insieme B tale che ad ogni elemento di A corrisponde uno ed un

Dettagli

Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x. (ad un numero reale associo. il suo inverso). 2 2/3... e... 0.

Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x. (ad un numero reale associo. il suo inverso). 2 2/3... e... 0. FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. PSfrag replacements X Y Def. L

Dettagli

Prof. Milizia, Liceo Scientifico di Mesagne (BR) 1

Prof. Milizia, Liceo Scientifico di Mesagne (BR) 1 Prof. Milizia, Liceo Scientifico di Mesagne (BR) 1 CAPITOLO 8. LE FUNZIONI. 1. Generalità sulle funzioni.. Le rappresentazioni di una funzione. 3. Le funzioni reali di variabile reale. 4. L espressione

Dettagli

SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7

SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7 SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7 Esercizio. Funzione da studiare: log( 3).. Dominio: dobbiamo richiedere che il denominatore non si annulli e che il logaritmo sia ben definito. Quindi le condizioni

Dettagli

Unità Didattica N 2 Le Funzioni Univoche Sintesi 1

Unità Didattica N 2 Le Funzioni Univoche Sintesi 1 Unità Didattica N Le Funzioni Univoche Sintesi 1 Unità Didattica N Le funzioni univoche 01) Definizione di applicazione o funzione o mappa 0) Classificazione delle funzioni numeriche 03) Insieme di definizione

Dettagli

Corso di Analisi Matematica. L insieme dei numeri reali

Corso di Analisi Matematica. L insieme dei numeri reali a.a. 2011/12 Laurea triennale in Informatica Corso di Analisi Matematica L insieme dei numeri reali Avvertenza Questi sono appunti informali delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli

Dettagli

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3)

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Nicola Durante 2011-12 Abstract 1 Insiemi numerici (Lezione del 5.10.11) 1.1 Cenni di teoria degli insiemi Richiamiamo brevemente alcuni simboli usati in

Dettagli

Topologia della retta reale

Topologia della retta reale Topologia della retta reale R e i suoi sottoinsiemi Intervalli Si consideri l insieme dei numeri reali R. Siano a, b R. Si definisce intervallo ogni sottoinsieme di R costituito dai punti compresi tra

Dettagli

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio. Esercizi svolti 1. Sia sin(x ) f(x) = x ( 1 + x 1 ) se x > 0 a x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.. Scrivere l equazione della retta tangente nel punto di ascissa

Dettagli

Elementi di teoria degli insiemi

Elementi di teoria degli insiemi ppendice Elementi di teoria degli insiemi.1 Introduzione Comincia qui l esposizione di alcuni concetti primitivi, molto semplici da un punto di vista intuitivo, ma a volte difficili da definire con grande

Dettagli

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Risoluzione grafica di un equazione

Dettagli

PREMESSE DELL ANALISI INFINETISIMALE

PREMESSE DELL ANALISI INFINETISIMALE PREMESSE DELL ANALISI INFINETISIMALE LE PREMESSE DELL ANALISI INFINETISIMALE Insiemi numerici e insiemi di punti Un insieme i cui elementi sono numeri reali è chiamato insieme numerico. Detto R l insieme

Dettagli

Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno

Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno Programmazione disciplinare: Matematica 5 anno CONTENUTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO (Competenze) CONOSCENZE ABILITA TEMPI (settimane) Funzione fra due insiemi. di Saper riconoscere se una relazione è anche

Dettagli

ELEMENTI di TEORIA degli INSIEMI

ELEMENTI di TEORIA degli INSIEMI ELEMENTI di TEORI degli INSIEMI & 1. Nozioni fondamentali. ssumeremo come primitivi il concetto di insieme e di elementi di un insieme. Nel seguito gli insiemi saranno indicati con lettere maiuscole (,,C,...)

Dettagli

Funzioni e grafici. prof. Andres Manzini

Funzioni e grafici. prof. Andres Manzini Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria Corso MOOC Iscriversi a Ingegneria Reggio Emilia Introduzione Definizione Si dice funzione (o applicazione)

Dettagli

Massimo e minimo limite di successioni

Massimo e minimo limite di successioni Massimo e minimo limite di successioni 1 Premesse Definizione 1.1. Definiamo R esteso l insieme R = R { } {+ }. In R si estende l ordinamento tra numeri reali ponendo < a < +, a R. In base a tale definizione,

Dettagli

1 Funzioni reali di una variabile reale

1 Funzioni reali di una variabile reale 1 Funzioni reali di una variabile reale Qualche definizione e qualche esempio che risulteranno utili più avanti Durante tutto questo corso studieremo funzioni reali di una variabile reale, cioè Si ha f

Dettagli

Matematica 1 per Ottici e Orafi. I Numeri Reali

Matematica 1 per Ottici e Orafi. I Numeri Reali Matematica 1 per Ottici e Orafi I Numeri Reali Indichiamo con N l insieme dei numeri naturali 1, 2, 3,.... Su N sono definite due operazioni : e + che soddisfano le seguenti proprietá formali : a, b, c

Dettagli

12/10/05 (2 ore): Esercizi vari sull ellisse, iperbole, parabola. Disequazioni in due variabili. Equazione dell iperbole equilatera. Esempi.

12/10/05 (2 ore): Esercizi vari sull ellisse, iperbole, parabola. Disequazioni in due variabili. Equazione dell iperbole equilatera. Esempi. Università degli Studi di Trento Facolta di Scienze Cognitive Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva Applicata Corso di Analisi Matematica - a.a. 2005/06 Docente: Prof. Anneliese

Dettagli

Funzione Composta. Il campo di esistenza della funzione composta è costituito dai soli valori di x per i quali la composizione funzionale ha senso.

Funzione Composta. Il campo di esistenza della funzione composta è costituito dai soli valori di x per i quali la composizione funzionale ha senso. Funzione Composta Date due funzioni g : A B e f : B C si può definire la funzione composta: f g : A C g() f(g()) notazione funzionale (f g)() = f(g()) La composizione ha senso se il valore g() appartiene

Dettagli

10 - Applicazioni del calcolo differenziale

10 - Applicazioni del calcolo differenziale Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviuppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 10 - Applicazioni del calcolo differenziale Anno Accademico 2015/2016

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta

FUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta 1 FUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta L equazione generale della funzione retta è y = a x + b dove a, b sono numeri reali fissati. Il termine b si chiama termine noto e dà l ordinata dell intersezione tra

Dettagli

MATEMATICA. a.a. 2014/15. 1a. Funzioni (II parte):

MATEMATICA. a.a. 2014/15. 1a. Funzioni (II parte): MATEMATICA a.a. 014/15 1a. Funzioni (II parte): Funzioni iniettive, suriettive, bigettive. Funzioni reali. Campo di esistenza. Funzioni pari e dispari Funzione iniettiva y=f() 1 3 X 4 y 6 Y y y 1 y 3 y

Dettagli

APPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA. 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi.

APPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA. 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi. APPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA ERNESTO DE VITO - UNIVERSITÀ DI GENOVA, ITALY 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi. insieme vuoto N insieme dei numeri

Dettagli

Facoltà di Scienze MFN, Università di Cagliari Analisi Matematica 1 (Informatica), a.a. 2006/07. Notazioni, richiami sulla teoria degli insiemi.

Facoltà di Scienze MFN, Università di Cagliari Analisi Matematica 1 (Informatica), a.a. 2006/07. Notazioni, richiami sulla teoria degli insiemi. Facoltà di Scienze MFN, Università di Cagliari Analisi Matematica 1 (Informatica, a.a. 2006/07 Notazioni, richiami sulla teoria degli insiemi. Introduzione e richiami di alcune notazioni (simboli matematiche.

Dettagli

Teoria degli Insiemi

Teoria degli Insiemi Teoria degli Insiemi Docente: Francesca Benanti Ottobre 2017 1 Teoria degli Insiemi La Teoria degli Insiemi è una branca della matematica creata alla fine del diciannovesimo secolo principalmente dal matematico

Dettagli

Teoria degli Insiemi

Teoria degli Insiemi Teoria degli Insiemi Docente: Francesca Benanti Ottobre 2015 1 Teoria degli Insiemi La Teoria degli Insiemi è una branca della matematica creata alla fine del diciannovesimo secolo principalmente dal matematico

Dettagli

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE INTERVALLI Per definire il campo di esistenza (o dominio) di una funzione reale di variabile reale y=f()si devono indicare talvolta insiemi di numeri reali che su

Dettagli

Analisi Matematica 1 (prof. G. Cupini) (CdS Astronomia - Univ. Bologna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A

Analisi Matematica 1 (prof. G. Cupini) (CdS Astronomia - Univ. Bologna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A Analisi Matematica 1 (prof. G. Cupini) (CdS Astronomia - Univ. Bologna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A.2015-2016 22 SETTEMBRE 2015 3 ore 14-17 Insiemi e operazioni tra insiemi. Numeri reali. Assiomi dei numeri

Dettagli