Rassegna Stampa Olimpias Settimana 41:

Transcript

1

2 SOMMARIO Olimpias Il progetto Wasatex presentato all European Technology Platform a Brussels il 28 ottobre prossimo Competitor Internazionalizzare, Albini in Egitto: "Decisivo gestire tutto il ciclo produttivo" Settore Südwolle Group expands further into Turkey Le textile francais remonte la pente Il colosso turco Isko rivoluziona i jeans per i big della moda Cambogia: i salari nel tessile-abbigliamento passano da 114 a 150 euro Il governo italiano pronto a intervenire sui contratti

3 Olimpias Pubblicato da Redazione Blumine il 06/10/2015 Sustainability-Lab News > Innovating for Sustainability in European Textiles and Clothing Si parlerà di materiali second life, uso efficiente delle risorse, nuovi modelli di business, risparmio energetico al meeting promosso dall European Technology Platform a Brussels il 28 ottobre prossimo. Qui il programma dettagliato: Vi segnaliamo in particolare due interventi. Il primo, nella sessione d apertura è dedicato a Detox a conferma di quanto il tema sia ritenuto ormai caldo (Innovation with GREENPEACE DETOX challenges and opportunities for European textile manufacturers, Anton Schumann, Gherzi Group, DE). Il secondo intervento che merita a nostro avviso attenzione riguarda il progetto UE Ecoinnovation Wasatex in fase di realizzazione a Osijek in Croazia presso l unità produttiva locale di Olimpias Group (Edizioni, holding della famiglia Benetton) con tecnologie di depurazione sviluppate dalla padovana Europrogetti srl. Nel corso dell intervento (Water Saving Processes for Textile Production), Nicola Marini (Olimpias) presenterà l avanzamento lavori e i risultati attesi. Ecco una piccola anticipazione. Prima di rinnovare l impianto di depurazione lo stabilimento utilizzava m3/giorno di acqua di cui solo il 5-10% proveniente da trattamenti di recupero. Grazie alle innovazioni introdotte, la percentuale riutilizzata è già salita a circa il 70%, pari a m3/giorno. Si realizza così un forte risparmio di acqua prelevata dal pozzo (oggi meno di 600 m3/giorno), con evidenti vantaggi per l ambiente e con una riduzione importante dei costi industriali.

4 Competitor BERGAMONEWS 8 ottobre 2015 Stefano Albini, direttore amministrativo e finanziario di Albini Group, racconta l'esperienza internazionale della sua azienda, con particolare focus sul Nord-Africa e gli insediamenti in Egitto: dalle, poche, difficoltà iniziali a una scommessa vinta a 360 gradi. Internazionalizzare, Albini in Egitto: "Decisivo gestire tutto il ciclo produttivo" Quando nel 2008 tutto il mondo pensava a insediarsi in Cina e India, Albini Group ebbe un'intuizione vincente:assecondando sì la necessità di produrre a costi più bassi ma anche quella della vicinanza con le materie prime di altissima qualità e la volontà di controllare interamente il ciclo produttivo, nel decise di aprire due unità produttive in Egitto, nella zona di Alessandria. Una scelta coraggiosa e non priva di difficoltà, soprattutto nella fase di start up con la costruzione di una tessitura e una tintoria nel bel mezzo del deserto e con la non semplice formazione del personale locale: tutti argomenti trattati dal direttore amministrativo e finanziario Stefano Albini durante l'incontro del ciclo Internazionalizzarsi per competere al meglio 2.1 organizzato da Confindustria Bergamo in partnership col sistema bancario. Reduce da un forte periodo di contrazione del fatturato, passato dai 175 milioni del 2007 ai 101 del 2009, Albini Group ha deciso che l'internazionalizzazione, processo per altro già avviato con l'apertura di due stabilimenti in Repubblica Ceca, doveva fare un ulteriore passo in avanti: Volevamo un'esperienza diversa racconta Stefano Albini che ci permettesse di avere allo stesso tempo vicinanza, autonomia e qualità del prodotto. L'Egitto è riconosciuto come Paese con la migliore materia prima al mondo e così abbiamo valorizzato anche in nostri prodotti, l'esatto contrario di ciò che sarebbe successo se avessimo deciso, per esempio, di andare in Cina. Una scelta che, col tempo, ha dato ragione al gruppo Albini che oggi in Egitto ha circa un quarto della propria produzione, 301 addetti, 270 in tessitura e 31 in tintoria, e tramite fornitori locali produce in piccoli appezzamenti i pregiatissimi cotone Giza 45 e Giza 87. Essere rimasti sul Mediterraneo ci dà un enorme vantaggio competitivo continua Albini Ilservizio e la vicinanza per noi sono molto importanti perchè la moda è velocità: l'elemento vincente è però la possibilità di gestire interamente il ciclo

5 produttivo, dalla materia prima al tessuto finale. Altro vantaggio è che il sito produttivo è gestito direttamente da egiziani da circa due anni: una scelta che, anche qui, poteva comportare qualche rischio ma che ci ha dato ragione e siamo riusciti anche a formare giovani addetti o manager. Lavoriamo sette giorni su sette e 24 ore al giorno ma siamo molto contenti della produttività, che non immaginavamo così alta, e della qualità del personale. Non ha inciso, invece, l'instabilità che per un periodo ha contraddistinto il Paese, soprattutto durante e immediatamente dopo la Primavera Araba. Le aperture in Egitto hanno contribuito alla ripresa del fatturato che nel 2014 ha raggiunto i 145 milioni, cifra che il Gruppo si appresta a pareggiare anche quest'anno: In un mercato globale dei tessuti per cotone che perde il 4% l'aver pareggiato il risultato dello scorso anno è una soddisfazione. L'export conta per circa il 70% e siamo positivi sull'andamento del 2016 quando sarà possibile un miglioramento dei mercati europei che stanno dando timidi segnali di ripresa. Il primo mercato rimane l'italia col 30%, Europa e resto del mondo si dividono equamente il restante 70%. In Egitto per ora non meditiamo nessun ampliamento conclude Stefano Albini a meno che la domanda subisca un'improvvisa impennata: ma la nostra azienda è molto aperta e attenta a ciò che succede nel mondo e, ad esempio, siamo consapevoli che alcune oportunità potrebbero aprirsi nell'africa sub-sahariana. Bisogna essere flessibili: è vero che controllare tutto il processo produttivo è più difficile ma ti permette di seguire le esigenze del cliente a seconda dei cambiamenti del mercato.

6 Settore innovationintextiles.com 2 nd October 2015, Nürnberg Südwolle Group expands further into Turkey Südwolle Group, the worsted spinner based in Nürnberg, Germany, has announced its plans to increase its presence in the Turkish market. Starting this month, the Group will establish a subsidiary company in Turkey to increase service levels for its wool-based yarns to the textile industry in that region. The move reflects a number of factors, according to the manufacturer, which include the importance and potential of the textile industry in Turkey, as well as the desire to be more responsive to customer requirements. Expansion and growth In the last two years, Südwolle Group has also opened subsidiaries or offices in the USA, the UK and Hong Kong. Südwolle Group 5.0 is what we call this stage of our company s 50 years of evolution from a manufacturing expert to a customer focused service organisation. We are setting up our sales, planning and production teams to be more fit for purpose, commented Stéphane Thouvay, Director for Südwolle weaving yarns division and for the new Turkish legal entity. Strengthening our presence in the Turkish market is an important part of that strategy. The decision to invest in Turkey underlines clearly the confidence of Südwolle Group in the wool sector and illustrates also the Group s organisational transformation to align itself more closely with its supply chain partners. Managing sales activities

7 Mr Melik Erdinç has been appointed to the position of the General Manager of Südwolle Group Turkey as from 1 October He is an expert in this field with more than 15 years of experience in the Turkish wool industry. Mr Erdinç will be based in Istanbul and will be responsible for managing sales activities for the full range of wool based yarns for weaving, flat knitting, circular knitting, hosiery and technical textiles. Südwolle Group Südwolle Group delivers worsted wool and wool blend yarns alongside specialist service for weaving, flat knitting, circular knitting, hosiery and technical textiles. Produced in Europe and in Asia with a focus on sustainability, and delivered globally from Germany, Italy, China and the USA, Südwolle Group has both wide range of stock service dyed yarns and an expert custom development service.

8 LE FIGARO 05 ottobre 2015

9 IL SOLE 24 ORE 6 ottobre 2015

10 Fashionmagazie.com 05 Ottobre 2015 Cambogia: i salari nel tessile-abbigliamento passano da 114 a 150 euro Dopo molti giorni di trattative, i 14 sindacati indipendenti e statali del settore tessile, hanno trovato un accordo su un ulteriore aumento del salario minimo mensile in Cambogia, che l'anno prossimo passerà da 114 a 150 euro (da 128 a 168 dollari). AFP Questo incremento ne segue un altro, annunciato nel 2014, che ha fatto passare il pagamento minimo mensile dei lavoratori del settore tessile da 89 a 114 euro (da 100 a 128 dollari). Tuttavia, l'inizio del 2015 è stato caratterizzato da grandi tensioni sociali sulla questione dei salari, con 40 grandi scioperi nel primo semestre. E molti malori collettivi verificatisi negli stabilimenti produttivi nel periodo estivo non hanno fatto altro che accentuare la pressione sul governo. La posta in gioco è alta per l'industria locale, che genera oltre posti di lavoro in fabbriche, ma anche per il Paese. Il settore costituisce un pilastro dell'economia locale, con 5,7 miliardi di dollari di esportazioni di abbigliamento nel 2014, vale a dire l'80% delle esportazioni totali della Cambogia. Nazione che ha una particolarità nel continente: il 60% dei suoi lavoratori del settore tessile sono sindacalizzati in una delle organizzazioni locali.

11 LA STAMPA 8 ottobre 2015