Equazioni e disequazioni polinomiali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Equazioni e disequazioni polinomiali"

Transcript

1 Equazioni e disequazioni polinomiali Esercizio. Risolvere la seguente equazione: =. Svolgimento. Poiché il discriminante è positivo esistono due soluzioni distinte. Applicando la formula per le equazioni di secondo grado si trova immediatamente che tali soluzioni sono = e = Esercizio. Risolvere le seguenti equazioni: i) + 5 = ; ii) = ; iii) 5 = ; iv) =. Esercizio 3. Risolvere la seguente equazione: 8 + =. Svolgimento. Ponendo t = e sostituendo si ottiene l equazione t t+ =, che ha l unica soluzione t =. Pertanto le soluzioni dell equazione originaria sono date dalle soluzioni di =, che equivale a = = ; pertanto le soluzini sono ±. Esercizio. Risolvere l equazione 3 + =. Svolgimento. L espressione 3 + è definita solo quando il denominatore è diverso da zero; bisogna dunque imporre la condizione. L espressione si annulla quando si annulla il numeratore, cioè per = 3 e =. Questi valori di sono compatibili con le condizioni di esistenza imposte. Esercizio 5. Risolvere le seguenti equazioni: i) = ; ii) = ; iii) 5) 7 + ) = ; iv) 5 + = ; v) 3 + vi) = ; = ; vii) = ; viii) + 5 =. Esercizio 6. Risolvere la seguente disequazione:

2 Figura : Grafico di p) = + esercizio 6) con evidenziata la sua parte Figura : Grafico di f) = + 3, grafico di g) = + e area in cui f) g)

3 Svolgimento. Riscriviamo la disequazione data nella forma +. Troviamo innanzitutto le radici del polinomio p) = + ossia le soluzioni di + = ): la solita formula per le equazioni di secondo grado ci fornisce le soluzioni = 3 e = + 3. Poiché il coefficiente direttore di p) è positivo, si ha che p) per valori di esterni alle due radici trovate, cioè e, o, equivalentemente, per, ] [, + ). Notare la rappresentazione grafica delle soluzioni trovate: in figura è designato il polinomio le cui radici abbiamo calcolato per risolvere l esercizio, mentre in figura sono rappresentate le due funzioni date nel testo dell esercizio. Poiché quello che ci interessa sono i valori di che soddisfano la disequazione le due immagini rappresentano solo due modi diversi di vedere la soluzione. Esercizio 7. Risolvere la disequazione Svolgimento. Per prima cosa imponiamo la condizione di esistenza. Dopodiché studiamo separatamente numeratore e denominatore. 7 + quando 3 e, mentre + > quando >. Possiamo rappresentare graficamente gli intervalli di positività come segue linea continua = positivo, linea tratteggiata = negativo): La disequazione è verificata dove numeratore e denominatore hanno lo stesso segno, cioè per, 3] e [, + ). Esercizio 8. Risolvere le seguenti disequazioni: i) 3 + )9 8) < ; ii) ; iii) + < ; iv) + ; v) + >. Esercizio 9. Ripetere l esercizio 5 sostituendo = con >, <, e. Equazioni e disequazioni con esponenziali e logaritmi Esercizio. Calcolare 3 ) i) log π π) π ; ii) π π ) dove è un generico numero reale diverso da. Esercizio. Risolvere al variare del parametro a > la disequazione a ) 5 + 6) >. 3

4 Esercizio. Risolvere al variare del parametro a > la disequazione a 5)3 5 + a) >. Svolgimento. Imponiamo innanzitutto la condizione a > affinché l esponenziale esista. Per studiare il segno del prodotto di tre fattori si deve studiare separatamente il segno di ciascuno: si ha che, qualunque sia la base a >, a > per ogni, quindi a < per ogni ; per quanto riguarda il secondo fattore invece si ha che 5 > se e solo se > 5. Il terzo fattore è più delicato, bisogna distinguere tre casi: Caso I 5 a <, ossia a > 5/. Essendo il discriminante negativo, l equazione a = non ammette soluzioni e si ha che a > per ogni poiché il coefficiente del termine di secondo grado è positivo. Pertanto la disequazione iniziale è soddisfatta per < 5. Caso II 5 a =, ossia a = 5/. Ragionando come sopra si vede che a per ogni e che a = se e solo se = 5/6, pertanto la disequazione iniziale è soddisfatta se, 5/6) 5/6, 5) si noti che le soluzioni sono le stesse del caso precedente con l esclusione del punto = 5/6). Caso III 5 a >, ossia a < 5/. Si ha che a > per, ) +, ) dove si è posto = 5 5 a, + = a. 6 6 Bisogna dunque capire dove si trovano i punti e + rispetto a = 5 che è il punto in cui il secondo fattore cambia segno). Dato che 5 a è positivo, 5 5 a è minore di 5 e quindi anche minore di 6, dunque < < 5 =. Per capire se + è maggiore o minore di notiamo che la funzione fa) = 5 a è decrescente in a: se infatti scegliamo b > a abbiamo che fb) fa) = 5 b 5 a) = a b) <, cioè fb) < fa). Poiché la radice quadrata è una funzione crescente, si ha che anche 5 a è una funzione decrescente di a; questa osservazione insieme con il fatto che < a < 5/ ci dice che per ogni a ammissibile sempre nel caso II che stiamo consideranso, gli altri sono già stati studiati) 5 a deve essere minore di 5, che è il valore che 5 a assume in a =. Ne segue che + = a 6 < = 5 3 < 5 per ogni a, 5/). Possiamo) dunque concludere che in questo caso la disequazione originale è risolta per, 5 ) 5 a a 6, 5. Esercizio 3. Trovare i valori di che soddisfano l equazione 3 = 5. Svolgimento. Poiché = 3 log 3, possiamo riscrivere l equazione come 3 = 3 log 3 5 ) che è soddisfatta se e solo se = 5 log 3 log 3 ), cioè se e solo se +log 3 ) 5 log 3 =. Questo è un polinomio di secondo grado in che può essere facilmente studiato con i metodi visti sopra. Esercizio. Risolvere le seguenti disequazioni ed equazioni: i) 3 + e 3 + ; ii) log 7 + ) < ; iii) = ;

5 iv) = 5 ; v) ; vi) log = 7 ; vii) log = 7 ; viii) log + 5 = 3. Esercizio 5. Risolvere log3 ) > log 3 + ). Svolgimento. Iniziamo a imporre le condizioni di esistenza per entrambi i membri della disequazione. Per il termine di sinistra deve essere > perché esista il logaritmo, dunque <, > ; deve essere inoltre log 3 ) perché esista la radice; dato che la base del logaritmo è maggiore di quest ultima condizione equivale a, cioè, ; con considerazioni analoghe si vede che perché esista il termine di destra si deve avere. Mettendo insieme le tre condizioni trovate si ha che tutti i termini che appaiono nella disequazione esistono per. La funzione y y è crescente su R + pertanto per risolvere l esercizio è sufficiente risolvere la disequazione log 3 ) > log 3 + ). A sua volta la funzione z log 3 z è crescente su R + \ {} dunque ci si può ridurre a risolvere > +, che è soddisfatta per < 3 e > + 3. Confrontando quanto ottenuto con le condizioni di esistenza si conclude che la disequazione originaria è soddisfatta per > + 3. Esercizio 6. Cosa cambia nell esercizio precendente se si considerano i logaritmi con base 3 invece che con base 3? Esercizio 7. Trovare le soluzioni delle seguenti equazioni e disequazioni: i) > ; ii) log 3 log 3 > ; iii) log 3 log 5 )) < ; iv) log 3 = 3 ; v) = ; vi) log 3 ) = log 5 ) ; vii) 6 5 ; viii) log ) log 8 ) =

6 Figura 3: Grafici di sin) e sin) nell intervallo [, π] con le loro intersezioni esercizio 9) Equazioni e disequazioni con funzioni trigonometriche Esercizio 8. Risolvere le seguenti equazioni e disequazioni: i) sin3) = 3 ; ii) sin cos = ; iii) sin cos = ; iv) sin t cos t < ; 3 v) sin t cos t < ; vi) sin t cos t 5 sin t + cost) +. Esercizio 9. Trovare i valori di compresi nell intervallo [, π] tali che sin) = sin). Svolgimento. Applicando la formula sina) = sin a cos a con a = e sostituendo si ottiene sin) cos) = sin). La funzione sin) si annulla in =, = π e = π quindi questi tre valori sono soluzioni dell equazione. Ce ne sono altre? Per, π e π si ha che sin), pertanto possiamo dividere entrambi i membri dell equazione per sin) ottenendo cos) =, che ha soluzioni = π 6 e = 5 6π. Abbiamo dunque cinque soluzioni distinte nell intervallo [, π]. Dalla figura 3 è evidente che oltre ai valori di per i quali si annullano sia sin) sia sin) dovevamo aspettarci altre due soluzioni. Esercizio. Trovare i valori di che soddisfano l equazione 5 sin + 5 sin cos cos =. ) Svolgimento. Applicando l identità fondamentale sin + cos = riscriviamo la ) come sin + 5 sin cos 3 cos =. ) 6

7 Notiamo che cos si annulla solo nei punti in cui cos =, cioè = π + kπ, k Z, e che si ha sin π + kπ) = per qualunque k, dunque sicuramente tali punti non sono soluzioni dell equazione. Possiamo allora supporre cos e dividere la ) per cos ottenendo tan + 5 tan 3 =. 3) Poniamo t = tan e calcoliamo le radici del polinomio t + t, che risultano essere t = e t = 6. Le soluzioni dell equazione ) sono dunque = arctan) + kπ = π + kπ, k Z, e = arctan 6) + kπ, k Z la funzione arcotangente, y = arctan), è la funzione inversa della tangente sull intervallo [ π, π ], cioè la funzione che associa a un numero l unico numero y [ π, π ] tale che tan) = y). Esercizio. Risolvere l equazione tan + π = tan + ). ) Svolgimento. Notiamo che l equazione ha senso solo per π + kπ, k Z. Dalle formule e ricaviamo che per a = b diventa sina + b) = sin a cos b + sin b cos a cosa + b) = cos a cos b sin a sin b sina + b) tana + b) = cosa + b) sin a cos b + sin b cos a = cos a cos b sin a sin b = = = sin a cos b+sin b cos a cos a cos b cos a cos b sin a sin b cos a cos b sin a cos b cos a cos b cos a cos b cos a cos b tan a + tan b tan a tan b, + sin b cos a cos a cos b sin a sin b cos a cos b tan a tana) = tan a. Applicando questa formule nella ) nel termine di sinistra si pone = /) troviamo tan ) tan ) + = + tan ) tan ) o equivalentemente ) tan tan ) + )) = + tan. 5) Ponendo t = tan ) e sostituendo nella 5) otteniamo il polinomio di secondo grado + )t + che ha radici t, = ± ), da cui segue, = ± arctan ) + kπ, k Z l arcotangente è una funzione dispari). 7

8 Esercizio. Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni: i) sin > ; ii) log sin + cos ). Svolgimento traccia). i): poiché la base dell esponenziale è maggiore di la disequazione è soddisfatta se e solo se sin >, cioè se e solo se sin >. ii): poiché la base del logaritmo è maggiore di la disequazione è soddisfatta se e solo se sin + cos. Possiamo elevare al quadrato ambo i membri ottenendo la disequazione sin). Le soluzioni di quest ultima equazione corrispondono alle soluzioni di sin + cos elevando al quadrato abbiamo aggiunto soluzioni); dovremo dunque considerare solo le soluzioni tali che sin +cos, e questo può essere fatto per esempio considerando, tra quelle trovate precedentemente, solo quelle soluzioni per le quali sin e cos. Esercizi facoltativi) con le formule di prostaferesi Esercizio 3. Risolvere l equazione Svolgimento. Applicando la formula di prostaferesi sin + sin3) + sin5) =. 6) sin a + sin b = sin a + b cos a b con a = e b = 5 e sostituendo nella 6) otteniamo si ricordi che il coseno è una funzione pari) sin3) + cos) ) = che ha soluzioni = π 3 + kπ e = π 3 + kπ, k Z. Esercizio. Risolvere l equazione sin ) cos + sin cos)) + sin) sin) + cos) cos) + cos = 7) nell intervallo [, π]. Svolgimento. Operiamo le seguenti sostituzioni nell equazione: cos = sin grazie all identità fondamentale; cos) cos) = sin3) sin applicando la formula di prostaferesi per cos a cos b ; sin) = sin cos e sin) = sin) cos) applicando la formula di duplicazione del seno. Il membro di sinistra della 7) diventa dunque sin ) cos + sin cos )+ sin) cos) sin) cos) sin3) sin + sin = = sin) cos + sin cos) =) ) sin3) sin + sin = = sin 3) sin3) sin + sin = = sin3) sin ) dove si è fatto uso della formula sin a cos b + sin b cos a = sina + b). Bisogna dunque risolvere l equazione sin3) sin ) = che equivale a risolvere sin3) sin =. Applicando la formula di prostaferesi sin a sin b = cos ) a+b sin a b ) si arriva all equazione cos) sin = che ha le sette soluzioni =, = π, = 3 π, = π, = 5 π, = 7 π, = π, riportate in figura. 8

9 Figura : Grafici di sin3) e sin nell intervallo [, π] e loro intersezioni esercizio ) Calcolo di iti di funzioni Esercizio 5. Calcolare i seguenti iti: i) ii) + 3 ; 3 ; iii) 3 ; iv) π tan ; v) vi) vii) viii) tan ; π + 5 ; + 5 ; 5. Esercizio 6. Calcolare i iti a + e della funzione polinomiale p) = + +. Svolgimento. È immediato constatare che p) = +. A invece si presenta la forma di + indecisione. Notiamo però che grazie alle proprietà dei iti si ha + + ) + + = = + + ) = +. Esercizio 7. Calcolare i iti per + e delle seguenti funzioni e confrontare i risultati ottenuti: { { + per < + per f ) =, f ) = per per >. Esercizio 8. Stabilire se la funzione f) = { ) 3 se, ] 3 7 se, + ) 9

10 è continua su tutto il proprio dominio. Esercizio 9. Trovare gli intervalli nei quali le seguenti funzioni sono continue e calcolare i iti agli estremi dei rispettivi dominio e negli eventuali punti di discontinuità: i) + )3 ; ii) ; iii) ; iv) + + ; v) + 3 vi) + ; ; vii) 3 8 ; viii) + + ; i) ) i) 3 + ; 3 + ;. Svolgimento parziale). iv) La funzione f) = + )/ + ) è quoziente di funzioni continue quindi è continua dove è definita, cioè su R \ { }. Calcoliamo + ) + ± + = ± + = ± = ) = ± ; perché per < il numeratore è positivo e il denominatore è negativo, = + perché per > il numeratore è positivo così cme il denominatore. v) La funzione è continua ovunque tranne che in = ; si vede facilmente che dato che + 3 = per si ha f) = +. Pertanto + 3 = ± ; ± + ) ) + 3 = 5. vi) La funzione è continua ovunque tranne che in = ±. Con considerazioni analoghe a quelle fatte sopra si vede che + ± = ) + ± ) = ; + = + + = + ; + + = + =.,

11 i) La funzione è definita per,, si ha dunque Domf) = [, ), + ). È immediato verificare che = + e che + = Analogamente, poiché per, si trova ) + ) = + = =. Esercizio 3. Calcolare i seguenti iti: i) ; ii) iii) ; sin 7 6 ) + π ) ; 3 iv) v) vi) cos + π ) ; tan + π ) ; π + tan + π ). + Derivate e studi di funzione Esercizio 3. Calcolare, usando la definizione, la derivata della funzione { se, ] f) = se, + ) e stabilirne il dominio. Esercizio 3. Calcolare la derivata di f) = ). Esercizio 33. Studiare la funzione e disegnarne un grafico qualitativo. f) = Svolgimento. Il dominio di f è l insieme R\{3} e la funzione è continua in ogni punto del proprio dominio in quanto quoziente di funzioni continue. La funzione si annulla dove si annulla il numeratore, ossia nei punti = e. Notiamo che è sicuramente maggiore di, è compreso tra e / ed entrambi sono sicuramente minori di 3. Dobbiamo calcolare i iti agli estremi del dominio, cioè a e a +, e nell unico punto di discontinuità, cioè per che tende a 3 ±. Non è difficile verificare che f) =, + f) = +, f) = +, 3 fs) =. 3 +

12 Questo ci dice che f ha un asintoto verticale in = 3; poiché abbiamo iti infiniti all infinito dobbiamo controllare se ci sono anche asintoti obliqui. Si verifica che e f) ± = f) + ) = ; ± la retta y = è dunque un asintoto obliquo di f sia per + sia per. Cerchiamo ora gli intervalli in cui f cresce o decresce e gli eventuali punti a tangente orizzontale studiando la derivata f. f è derivabile in tutti i punti del suo dominio in quanto quoziente di funzioni derivabili ovunque; applicando la regola di derivazione di un quoziente si ottiene f ) = + 3 ). Poiché il denominatore di f è sempre positivo su Domf ) = Domf) il segno della derivata dipende dal segno del numeratore. La derivata si annulla nei punti = 3 e = 3 +, è positiva per, ) e negativa altrove; pertanto è un punto di minimo locale e è un punto di massimo locale. Si può calcolare quanto vale la funzione in questi punti e usare una calcolatrice per stabilire in che ordine sono,, e, ma anche senza fare calcoli si possono fare alcune considerazioni che aiutano a disegnare il grafico. La funzione va a sia per che tende a 3 + sia per che tende a +, è continua dove è definita e non si annulla mai per > 3, dunque nel punto di massimo deve assumere un valore negativo. Nell intervallo, 3) invece la funzione interseca l asse delle ascisse solo in due punti, è continua e ha un unico punto di minimo siamo sicuri che sia unico perché f è derivabile su tutto, 3) quindi tutti i punti stazionari in tale intervallo sono punti in cui la derivata si annulla); l unica possibilità è quindi che il punto di minimo si trovi tra i due zeri di f, cioè < <. Dato che la funzione è continua, va a + agli estremi di, 3), non si annulla in altri punti ed è sempre decrescente in, ) e sempre crescente in, 3), si deve avere f ) <. Studiamo infine la derivata seconda di f: applicando nuovamente la regola di derivazione di un quoziente si trova f 8 ) = 3), dunque f > per < 3 e f < per > 3. Questo ci dice che f ha la concavità rivolta verso l alto a sinistra dell asintoto verticale e rivolta verso il basso a destra. Mettendo insieme tutte le informazioni trovate possiamo disegnare il grafico di f, vedi figura 5. Esercizio 3. Studiare le seguenti funzioni e disegnarne dei grafici qualitativi: i) f) = ; ii) g) = + 3 ; iii) h) = + 3 iv) w) = 3 ; v) y) = ) ; Esercizio 35. Studiare la funzione f) = e cos.

13 Figura 5: Grafico di f), esercizio 33 Svolgimento. Notiamo che f + π) = e cos+π) = e cos = f) quindi f è periodica di periodo π; possiamo pertanto studiarla solo sull intervallo [, pi). La funzione è definita ovunque, continua in quanto composizione di funzioni continue) e sempre positiva. Calcoliamo le derivate: f ) = e cos sin, f ) = e cos sin ) e cos cos = e cos sin cos ). Dato che e cos < sempre, si ha f < quindi f decrescente) in, π), f > quindi f crescente) in π, π) e f = nei punti = e = π, che devono necessariamente essere rispettivamente un massimo locale e un minimo locale; si ha inoltre f) = e e fπ) = /e. Studiamo la concvità di f tramite la derivata seconda; il termine e cos è sempre positivo, quindi il segno di f è determinato da quello di sin cos. Grazie all identità fondamentale sin + cos = si trova che sin cos = cos cos. Effettuiamo la sostituzione ) t = cos e studiamo il polinomio di secondo grado pt) = t t + : p si annulla per t ± = ± 5, è positivo nell intervallo ) )) 5, + 5 ) ) e negativo altrove. Siccome 5 < non esistono valori di tali che cos = 5, ) mentre esistono sicuramente due valori e in [, π) tali che < e cos = + 5, anche se non sappiamo calcolarli esplicitamente senza l aiuto di una calcolatrice. Avremo dunque che cos cos + è maggiore di quando cos )), + 5, ossia per, ), è minore di quando cos )) + 5, ossia per, ) e, π) ed è infine uguale a in e. I punti e sono dunque punti in cui la funzione cambia la concavità, cioè punti di flesso con tangente obliqua). Il grafico di f è rappresentato in figura 6. Esercizio 36. Studiare le seguenti funzioni e disegnarne dei grafici qualitativi: i) f) = log cos + 8 sin 7 ) ; ii) f) = log + ) ; iii) f) = log + ) ; iv) f) = log. Esercizio 37. Studiare la funzione v) = cos sin. 3

14 Figura 6: Grafico di f) con evidenziati i punti di cambio di concavità, esercizio 35 Svolgimento. Si tratta di una funzione abbastanza difficile da studiare con precisione, ma si riesce comunque a capire abbastanza bene come è fatta con le poche informazioni che si riescono a ricavare in modo semplice. Il dominio di v è tutto R. Notiamo subito che v ) = v) per ogni R, cioè v è dispari; possiamo dunque ridurci a studiarla solo sulla semiretta >. La funzione è continua su tutto il proprio dominio, il ite di v per + non esiste se si pensa alle funzioni trigonometriche semplice questo è intuitivamente vero, anche se non lo dimostiamo rigorosamente). La funzione si annulla in tutti i punti tali che tan = ; è immediato vedere che = è uno di questi punti, mentre non ricaveremo esplicitamente tutti gli altri. Si noti comunque che l equazione tan = ha infinite soluzioni si disegnino i grafici di y = tan e y = per convincersene). La derivata è la funzione v ) = sin, che si annulla in = kπ per ogni N. In tali punti la funzione v vale se k è pari e se k è dispari. Inoltre v è positiva in tutti gli intervalli della forma kπ, k +)π con k dispari, e negativa negli intervalli kπ, k +)π con k pari. La derivata seconda è v ) = cos sin ma è abbastanza difficile studiarne il segno quindi non lo faremo. Ciononostante ricordando che la funzione è continua e mettendo insieme le informazioni ricavate possiamo disegnare un grafico ragionevole di v riportato in figura 7). La regola di De l Hôpital Esercizio 38. Calcolare i seguenti iti facendo ricorso, se necessario, alla regola di De l Hôpital: i) ; ii) iii) iv) v) + log ; log ; + log cos ) ; sin ) ;

15 Figura 7: Grafico di v), esercizio 37 vi). + Svolgimento. Useremo la notazione totalmente arbitraria) H = ogni volta che applicheremo il teorema di De l Hôpital le cui ipotesi vanno verificate di volta in volta, anche se qui non lo faremo). i): ii): iii): H = + H = = 6. + log H = + log log = + + H = iv): notiamo innanzitutto che da sin = segue, tramite un semplice cambio di variabili, che ) Abbiamo allora + sin + log cos ) = + H = + = + = +. =. log cos cos = + = + =. ) sin 3 cos ) ) sin ) =. 5

16 v): vi): grazie a quanto ottenuto in iii). sin ) sin = sin H = H = cos sin + cos sin cos sin =. + = + e log = e + log = Esercizio 39. Calcolare i seguenti iti: i) cos ; ii) π iii) sin) sin ; log ). Esercizio. Studiare la funzione sapendo che f ) > per ogni Domf). f) = 3 + Svolgimento. Siccome 3 + è una quantità sempre positiva, f è definita dove è definita, cioè per / e /, e in tali intervalli è continua in quanto somma di funzioni continue. f interseca l asse delle ascisse in tutti i punti nei quali 3 + =. Elevando al quadrato otteniamo 3 + = cioè + =, che non è mai verificata, quindi f non si annulla mai; siccome in = ± vale, è sempre positiva. Inoltre è una funzione pari, cioè f ) = f), quindi possiamo itarci a studiarla per. È immediato verificare che 5 ) + f) = e che Controlliamo se f ha un asintoto obliquo a + : f) = +. + f) + = 3 + ) = 3 ; + + f) 3 ) = ) = + + H = + = + = ) 6

17 Figura 8: Grafico di f), esercizio, con evidenziati massimi e minimi Quindi la retta y = 3 ) è asintoto obliquo di f per +, e per simmetria f è pari!) la retta y = 3) è asintoto obliquo di f per. La derivata di f è f 6 ) = 3 + = ) ) Notiamo che Domf ) =, / ) /, + ) Domf), dunque f non è derivabile nei punti = ±/ pur essendo ivi continua. Siccome su Domf ) il denominatore di f è sempre positivo, il segno della derivata è dato dal segno del numeratore. Ricordando che stiamo studiando f solo sul semiasse positivo abbiamo che il numeratore di f è positivo quando 3 > 3 +, cioè quando > 3/6. f sarà dunque decrescente su [/, 3/6) e crescente su 3/6, + ), pertanto in = 3/6 ha un minimo. Questo ci dice anche che in = / f ha un massimo, che non abbiamo trovato studiando la derivata dato che la funzione non è derivabile in tale punto. Quanto abbiamo trovato è perfetamente compatibile con l informazione che il testo dell esercizio ci forniva, cioè che la derivata seconda è sempre positiva. Grazie alla simmetria di f possiamo disegnare un suo grafico qualitativo figura 8). Esercizio. Risolvere la disequazione al variare del parametro a R. a ) ) a ) > Svolgimento traccia). Deve essere a > perché la disequazione abbia senso. Il primo termine è sempre negativo, il secondo è positivo se > / e negativo altrimenti, resta da studiare il terzo termine. Si vede che per a > a è sempre positivo, per a = si annulla in un punto e per < a < si annulla in due punti e ed è negativo per ogni, ). Bisogna capire dove si trovano e rispetto a /, e a tale scopo bisogn studiare le funzioni nella variabile a, ). Si trova che: ± a a 7

18 per a la disequazione è soddisfatta da tutti gli < /; per < a < la disequazione è soddisfatta per < / e a Esercizio. Risolvere la disequazione al variare del parametro a R. log a ) a ) ) ) a < < a + a. Integrazione: metodi elementari Esercizio 3. Calcolare i seguenti integrali: i) π cos d, ii) π cos) d. Svolgimento. Basta applicare il teorema fondamentale del calcolo integrale. i): π cos d = sin = sin π sin = ; ii): π cos) d = π π cos) d = sin) π =. Esercizio. Calcolare i seguenti integrali: i) π sin d ; vi) 3 d ; ii) 3 d ; vii) e d ; iii) d ; viii) d ; iv) v) π ) d ; sin ) d ; i) ) π π ) d ; 3 cos d. Esercizio 5. Calcolare: i) ii) π tan d ; sin ) d ; iii) π cos sin d. 8

19 Svolgimento. i): ii): π π ) tan d = tan d + π π = π = tan π d + π = π. π sin ) d = cos sin ) = cos sin. tan d π iii): π cos sin d = logsin ) π = log sin π =. )) log sin ) Esercizio 6. Calcolare: i) d ; iii) π π sin 5 cos d ; ii) π sin e cos d ; iv) cos d. Esercizio 7. Calcolare le primitive delle funzioni Esercizio 8. Calcolare gli integrali seguenti: i) ii) iii) + + d ; d ; d. Esercizio 9. Calcolare le primitive seguenti: f) = tan, g) = tan3 + 5). sin cos d, ). 9

20 Integrazione per parti e per sostituzione Esercizio 5. Trovare le seguenti primitive: i) sin d ; iv) log d ; ii) cos d ; v) arctan d ; iii) log d ; vi) e sin d. Svolgimento. i) Applicando la formula di integrazione per parti f g = fg f g con f) = e g ) = sin troviamo sin d = cos cos ) d = cos + sin + C. iii) Scegliamo f) = log e g ) = : log d = 3 3 log d = 3 3 log C. iv) Scriviamo log d = log d e nella formula di integrazione per parti scegliamo f) = log e g ) = ottenendo log d = log d = log + C. v) arctan d = arctan + d = arctan + d = arctan d + = arctan + arctan ) + C. + d vi) Integrando per parti si arriva all uguaglianza e sin d = e cos + e cos d = e sin cos ) e sin d ; portando a primo membro l integrale che compare nell ultima riga si trova e sin d = e sin cos ) + C.

21 Esercizio 5. Calcolare: π π cos d, π sin d, e log d. Esercizio 5. Trovare le primitive della funzione f) = +. Svolgimento. Ricordiamo innanzitutto che d = arctan + C. + Scriviamo dunque: + d = + ) d = + ) d e applichiamo la sostituzione t = /, che implica dt = d, ottenendo + ) d = + t dt = arctan t + C, dunque Esercizio 53. Calcolare: + d = arctan + C. + d, 3 + d, 9 π 6 arctan d Hint: sfruttare l esercizio 5v)). Esercizio 5. Trovare le primitive di Svolgimento. f) = sin cos 3 etan. sin cos 3 d = sostituiamo tan = t, da cui dt = / cos ) d) = te t dt tan cos etan d integriamo per parti) = te t e t dt = te t e t + C = e tan tan ) + C.

22 Figura 9: Cerchio di raggio r = esercizio 55).

23 Figura : Grafico di f) = e area sottesa; grafico di u) = esercizio 55). Esercizio 55. Calcolare l area del cerchio di raggio. Svolgimento. Nel piano munito di coordinate cartesiane, y), il cerchio di centro a, b) e raggio r è l insieme {, y) R tali che } a + y b r. Nel nostro caso r = e, dato che l area non dipende da dove è posizionato il centro del cerchio, possiamo scegliere come centro il punto, ). Dobbiamo dunque trovare l area dell insieme C = {, y) R : + y }. 8) La circonferenza che è la curva che deita il cerchio) non può essere espressa nella forma y = f) o nella forma = gy)), in quanto ad ogni [, ] corrispondono due valori di y vedi figura 9); più precisamente dalla 8) segue che ad ogni [, ] corrispondono sulla circonferenza i due valori y = ±, pertanto la corrispondenza [, ] y [, ]:, y) C non è una funzione. Possiamo però considerare la semicirconferenza superiore, che è il grafico della funzione y = f) = ; avremo allora che l area del semicerchio A compreso tra l asse delle e il grafico di f è metà dell area del cerchio figura ). Per trovare l area di A è sufficiente calcolare d. Sostituendo = sin t, d = cos t dt ci si riconduce a calcolare arcsin) arcsin ) sin t cos t dt = π π cos t cos t dt ; 3

24 nell intervallo [ π/, π/] si ha cos t quindi cos t = cos t = cos t, pertanto si può scrivere ricordando l esercizio 5) = π π cos t dt = cos t sin t + t) π π = π. Pertanto areac) = areaa) = π, a conferma del fatto che l area del cerchio di raggio r è uguale a πr.

SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7

SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7 SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7 Esercizio. Funzione da studiare: log( 3).. Dominio: dobbiamo richiedere che il denominatore non si annulli e che il logaritmo sia ben definito. Quindi le condizioni

Dettagli

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Funzioni derivabili (V. Casarino) Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio. Esercizi svolti 1. Sia sin(x ) f(x) = x ( 1 + x 1 ) se x > 0 a x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.. Scrivere l equazione della retta tangente nel punto di ascissa

Dettagli

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x. Funzioni derivabili Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: a)2x 5 b) x 3 x 4 c) x + 1 d)x sin x. 2) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Esercizi con soluzioni dell esercitazione del 31/10/17

Esercizi con soluzioni dell esercitazione del 31/10/17 Esercizi con soluzioni dell esercitazione del 3/0/7 Esercizi. Risolvere graficamente la disequazione 2 x 2 2 cos(πx). 2. Determinare l insieme di definizione della funzione arcsin(exp( x 2 )). 3. Trovare

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO DI ORDINAMENTO 2014

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO DI ORDINAMENTO 2014 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO DI ORDINAMENTO 214 1. Per determinare f() e f(k), applichiamo il teorema fondamentale del calcolo integrale, che si può applicare essendo f continua per ipotesi: g() = f(t)dt

Dettagli

Esercitazioni di Matematica

Esercitazioni di Matematica Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +

Dettagli

Lezioni sullo studio di funzione.

Lezioni sullo studio di funzione. Lezioni sullo studio di funzione. Schema. 1. Calcolare il dominio della funzione D(f).. Comportamento della funzione agli estremi del dominio. Ad esempio se D(f) = [a, b] si dovrà calcolare f(a) e f(b),

Dettagli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli Università di Trento - Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l Ambiente e il Territorio - 07/8 Corso di Analisi Matematica - professore Alberto Valli 7 foglio di esercizi - 8 novembre 07

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo

Dettagli

INTEGRALI INDEFINITI e DEFINITI Esercizi risolti

INTEGRALI INDEFINITI e DEFINITI Esercizi risolti INTEGRALI INDEFINITI e DEFINITI Esercizi risolti E data la funzione f( = (a Provare che la funzione F ( = + arcsin è una primitiva di f( sull intervallo (, (b Provare che la funzione G( = + arcsin π è

Dettagli

Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 25 Gennaio Studio di Funzione

Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 25 Gennaio Studio di Funzione Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 25 Gennaio 2017 Studio di Funzione 1. Si consideri la funzione reale di variabile reale così definita f() = 2 + 4. (a) Determinare

Dettagli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli Università di Trento - Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l Ambiente e il Territorio - 08/9 Corso di Analisi Matematica - professore Alberto Valli 7 foglio di esercizi - 7 novembre 08

Dettagli

Risoluzione del compito n. 4 (Giugno 2014)

Risoluzione del compito n. 4 (Giugno 2014) Risoluzione del compito n. 4 Giugno 2014) PROBLEMA 1 Determinate le soluzioni z, w), con z, w C,delsistema { z = w 2 w i Dalla prima equazione ricaviamo 2iz +4i z = w 2. che sostituito nella seconda la

Dettagli

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA Prova scritta del 2 luglio 2004: soluzioni Data la funzione f() = 3 2 2 arctan + 0, si chiede di: a) calcolare il dominio

Dettagli

Ricevimento del 2 Febbraio 2011

Ricevimento del 2 Febbraio 2011 Ricevimento del 2 Febbraio 20 Davide Boscaini Queste sono le note del ricevimento del 2 Febbraio. Ho scelto di scrivere queste poche pagine per una maggior chiarezza e per chi non fosse stato presente

Dettagli

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno. 1 ESERCIZI CON SOLUZIONE DETTAGLIATA Esercizio 1. Si consideri la funzione f(x) = e x 3e x +. a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre

Dettagli

Calcolo 1 (L. Fanelli - F. Pacella)

Calcolo 1 (L. Fanelli - F. Pacella) Matricola Corso di laurea in Matematica, aa 7/8 Calcolo (L Fanelli - F Pacella) Seconda prova in itinere 9 gennaio 8 I Cognome NORRIS Nome CHUCK Risolvere TRE E NON PIÙ DI TRE esercizi, motivando le risposte

Dettagli

Soluzione Traccia A. 14 febbraio 2013

Soluzione Traccia A. 14 febbraio 2013 Soluzione Traccia A 1 febbraio 21 ESERCIZIO 1. Dopo aver disegnato il grafico della circonferenza di equazione x 2 + y 2 2x = trovare le eventuali intersezioni con la retta di equazione 2x y + 2 =. Per

Dettagli

Argomento 7. Studio di funzione

Argomento 7. Studio di funzione Argomento 7 Studio di funzione Studiare una funzione significa ottenere, mediante strumenti analitici (iti, derivate, ecc.) informazioni utili a disegnare un grafico qualitativo della funzione data. I

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Matematica I Appello del 5 Febbraio 2007 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Matematica I Appello del 5 Febbraio 2007 Tema A Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Matematica I Appello del 5 Febbraio 7 Tema A Cognome e Nome Matr... Disegnare un grafico approssimativo della funzione f() log( ). Indicare sul grafico

Dettagli

Analisi Matematica per Informatici Esercitazione 10 a.a

Analisi Matematica per Informatici Esercitazione 10 a.a Analisi Matematica per Informatici Esercitazione a.a. 6-7 Dott. Simone Zuccher 7 Febbraio 7 Nota. Queste pagine potrebbero contenere degli errori: chi li trova è pregato di segnalarli all autore (zuccher@sci.univr.it).

Dettagli

Studio di funzioni ( )

Studio di funzioni ( ) Studio di funzioni Effettuare uno studio qualitativo e tracciare un grafico approssimativo delle seguenti funzioni. Si studi in particolare anche la concavità delle funzioni e si indichino esplicitamente

Dettagli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli

Corso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli Università di Trento - Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l Ambiente e il Territorio - 07/8 Corso di Analisi Matematica - professore Alberto Valli 6 foglio di esercizi - 5 ottobre 07

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del ANALISI MATEMATICA Area dell Ingegneria dell Informazione Appello del 9..8 NOTA: lo svolgimento del Tema contiene alcuni commenti di carattere generale. Esercizio Si consideri la funzione TEMA f := log

Dettagli

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA Prova scritta del 6 giugno 2004: soluzioni ESERCIZIO - Data la funzione f) 3 2 4 + 27 + 9 2 ) /3 4 + 27, + 9 si chiede

Dettagli

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0. D0MINIO Determinare il dominio della funzione f ln 4 + Deve essere 4 + > 0 Ovviamente 0 Se > 0, 4 + 4 + quindi 0 < < > Se < 0, 4 + 4 4 e, ricordando che < 0, deve essere 4 < 0 dunque 7 < < 0 Il campo di

Dettagli

Esercizio 1. Per quali valori di h e k le seguenti funzione sono derivabili? x 3 sin 1 x 0. 0 x = 0. x cos 1 x > 0

Esercizio 1. Per quali valori di h e k le seguenti funzione sono derivabili? x 3 sin 1 x 0. 0 x = 0. x cos 1 x > 0 Sapienza Università di Roma - Facoltà I3S Corso di Laurea in Statistica Economia Finanza e Assicurazioni Corso di Laurea in Statistica Economia e Società Corso di Laurea in Statistica gestionale Matematica

Dettagli

a) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [;

a) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [; ESERCIZIO - Data la funzione f (x) + x2 2x x 2 5x + 6, si chiede di: a) calcolare il dominio di f ; (2 punti) b) studiare la positività e le intersezioni con gli assi; (3 punti) c) stabilire se f ha asintoti

Dettagli

Esercizi proposti. x b) f(x) = 2. Determinare i punti di non derivabilità delle funzioni

Esercizi proposti. x b) f(x) = 2. Determinare i punti di non derivabilità delle funzioni Esercizi proposti 1. Calcolare la derivata prima f () per le seguenti funzioni: a) f() = c) f() = ( 1 + 1 b) f() = 1 arctan ) d) f() = cos ( ( + ) 5) e) f() = 1 + sin 1 f) f() = arcsin 1. Determinare i

Dettagli

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica)

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) COGNOME NOME Matr. A Firma dello studente Tempo: ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni è corretta. Indicatela con una croce. È consentita una sola correzione

Dettagli

B Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica)

B Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) COGNOME NOME Matr. B Firma dello studente Tempo: ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni è corretta. Indicatela con una croce. È consentita una sola correzione

Dettagli

Correzione terzo compitino, testo A

Correzione terzo compitino, testo A Correzione terzo compitino, testo A 24 maggio 2 Parte Esercizio.. Procederemo per esclusione, mostrando come alcune funzioni della lista non possano avere il grafico in figura. La prima cosa che possiamo

Dettagli

Correzione del compitino del giorno 13 Dicembre 2012

Correzione del compitino del giorno 13 Dicembre 2012 Correzione del compitino del giorno 3 Dicembre 0 Davide Boscaini Questa è una soluzione del compitino del giorno 8 febbraio 0. Invito chi trovasse eventuali errori a segnalarli presso davide.boscaini@studenti.univr.it.

Dettagli

Università di Pisa - Corso di Laurea in Informatica Analisi Matematica A. Pisa, 6 aprile 2018

Università di Pisa - Corso di Laurea in Informatica Analisi Matematica A. Pisa, 6 aprile 2018 Università di Pisa - Corso di Laurea in Informatica Analisi Matematica A Pisa, 6 aprile cos ) sin se Domanda Sia f) = Allora se =. A) non ha derivata in = ) è derivabile C) ha un punto di cuspide D) ha

Dettagli

Derivata di una funzione

Derivata di una funzione Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la

Dettagli

Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica. x2 1 x x + 7 ; d) f (x) =

Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica. x2 1 x x + 7 ; d) f (x) = Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica 1 La retta tangente al grafico di f nel punto ( 0, f( 0 ha equazione y = f( 0 + f ( 0 ( 0. a y = 2; b y = log 2 (e( 1; c y = 1 2 + 1 4

Dettagli

6 Grafici di funzioni

6 Grafici di funzioni 6 Grafici di funzioni Per le definizioni e teoremi si fa riferimento ad uno qualsiasi dei libri.ertsch - R.Dal Passo Lezioni di nalisi atematica, I edizione settembre 996, RCNE EDITRICE, via Raffaele Garofalo,

Dettagli

f(x) = 1 x 2 Per determinare il dominio di f(x) dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero

f(x) = 1 x 2 Per determinare il dominio di f(x) dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero . Data la funzione approssimarne il grafico. f() = 2 Per determinare il dominio di f() dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero 2 0 = 2 = ± perciò il dominio ` D = R \ {, } =], [ ], [ ],

Dettagli

Richiami sullo studio di funzione

Richiami sullo studio di funzione Richiami sullo studio di funzione Per studiare una funzione y = f() e disegnarne un grafico approssimativo, possiamo procedere in ordine secondo i seguenti passi:. determinare il campo di esistenza (o

Dettagli

SECONDO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 2017/18 20 FEBBRAIO 2018 CORREZIONE

SECONDO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 2017/18 20 FEBBRAIO 2018 CORREZIONE SECONDO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 207/8 20 FEBBRAIO 208 CORREZIONE Esercizio Considerate la funzione f(x = log + x. Tracciate un grafico approssimativo

Dettagli

Correzione dell appello del giorno 8 febbraio 2011

Correzione dell appello del giorno 8 febbraio 2011 Correzione dell appello del giorno 8 febbraio 2 Davide Boscaini Questa è la risol della versione del compito scritto di Analisi Matematica assegnata al gruppo B dell appello del giorno 8 febbraio 2. Invito

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST)

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST) Istituzioni di Matematiche Modulo A ST) V I foglio di esercizi ESERCIZIO. Si calcoli + sin t) dt t cos t + log + t))dt e + tg t + e t )dt cos t dt t. Calcoliamo il primo dei due. Si tratta di un ite della

Dettagli

Analisi Matematica 1 Soluzioni prova scritta n. 1

Analisi Matematica 1 Soluzioni prova scritta n. 1 Analisi Matematica Soluzioni prova scritta n Corso di laurea in Matematica, aa 008-009 5 giugno 009 Sia a n la successione definita per ricorrenza: a n+ 3 a n a 3 n, a 3 a n+ 3 a n a 3 n, a 3 a n+ 3 a

Dettagli

M174sett.tex. 4a settimana Inizio 22/10/2007. Terzo limite fondamentale (sul libro, p. 113, è chiamato secondo ) lim x 1 x 0 x

M174sett.tex. 4a settimana Inizio 22/10/2007. Terzo limite fondamentale (sul libro, p. 113, è chiamato secondo ) lim x 1 x 0 x M74sett.te 4a settimana Inizio 22/0/2007 Terzo ite fondamentale (sul libro, p. 3, è chiamato secondo ) e 0 =. La tangente al grafico nel punto (0,0) risulta y = (vedremo poi perché). Ricordare che e è

Dettagli

Esercitazione 6 - Soluzioni

Esercitazione 6 - Soluzioni Esercitazione 6 - Soluzioni Francesco Davì 9 novembre 01 Soluzioni esercizio 1 (a) Dominio: Il dominio della funzione è D f = R, in quanto la funzione è definita R o, equivalentemente, (, + ). Intersezioni

Dettagli

Istituzioni di Matematica I

Istituzioni di Matematica I Istituzioni di Matematica I Le soluzioni proposte costituiscono solo una traccia di possibili soluzioni (lo studente deve giustificare i vari risultati), possono esserci altri modi, altrettanto corretti,

Dettagli

STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE

STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE PROF.SSA ROSSELLA PISCOPO 2 di 35 Indice 1 SCHEMA PER LO STUDIO DEL GRAFICO DI FUNZIONE... 4 2 ESEMPI... 11 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 FUNZIONE ESPONENZIALE... 11 FUNZIONE

Dettagli

Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale

Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Ottobre 2017 1 Indice 1 Qual è il grafico della

Dettagli

(1;1) y=2x-1. Fig. G4.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1).

(1;1) y=2x-1. Fig. G4.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1). G4 Derivate G4 Significato geometrico di derivata La derivata di una funzione in un suo punto è il coefficiente angolare della sua retta tangente Esempio G4: La funzione = e la sua retta tangente per il

Dettagli

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 +

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 + Esercizi del 2//09. Data la funzione f(x) = ln(x 2 2x) (a) trovare il dominio, gli eventuali asintoti e gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce. Disegnare il grafico della funzione. (b) Scrivere

Dettagli

Ricevimento del 19 Gennaio 2011

Ricevimento del 19 Gennaio 2011 Ricevimento del 9 Gennaio 20 Davide Boscaini Queste sono le note del ricevimento del 9 Gennaio. Per gli errori fatti a lezione ho preferito scrivere queste poche pagine, con l auspicio di una maggiore

Dettagli

ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE

ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Circonferenza goniometrica La circonferenza goniometrica è una circonferenza di raggio unitario centrata nell

Dettagli

Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 12 Dicembre Calcolo di Derivate

Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 12 Dicembre Calcolo di Derivate Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 206/207 Pietro Pastore Lezione del 2 Dicembre 206 Calcolo di Derivate Nella seguente tabella elenchiamo le derivate delle funzioni elementari f() f () k 0 n e

Dettagli

Risoluzione dei problemi

Risoluzione dei problemi Risoluzione dei problemi Il dominio della generica funzione è:! a a) Scriviamo l espressione della funzione in forma di equazione raccogliendo separatamente i termini contenenti il parametro a e quelli

Dettagli

D Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica)

D Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) COGNOME NOME Matr. D Firma dello studente Tempo: ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni è corretta. Indicatela con una croce. È consentita una sola correzione

Dettagli

Derivabilità, invertibilità e studi di funzione

Derivabilità, invertibilità e studi di funzione Derivabilità, invertibilità e studi di funzione. Studiare la continuità e la derivabilità delle funzioni elencate in tutto il loro dominio di definizione e calcolare la derivata nei punti in cui la funzione

Dettagli

Dominio di f ed eventuali simmetrie: Il dominio di f è definito dall insieme degli x R che verificano le condizioni:

Dominio di f ed eventuali simmetrie: Il dominio di f è definito dall insieme degli x R che verificano le condizioni: Studi di funzione 5) Studiare la funzione definita da f() = arcsin ( ) + 3 2 +. Dominio di f ed eventuali simmetrie: Il dominio di f è definito dall insieme degli R che verificano le condizioni: () : +,

Dettagli

Argomento 7 - Studi di funzioni Soluzioni Esercizi

Argomento 7 - Studi di funzioni Soluzioni Esercizi Argomento 7 - Studi di funzioni Soluzioni Esercizi Sol. E. 7. f() = log + 4 Insieme di definizione : Limiti : 4 log + = + 0 + (confronto tra infiniti in cui prevale la potenza) 4 log + = log = + + + Notiamo

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del ANALISI MATEMATICA Area dell Ingegneria dell Informazione Appello del 3..7 TEMA Esercizio Calcolare l integrale log(3) 4 dx Svolgimento. Si ha log(3) 4 dx = (ponendo ex = t, per cui dx = dt/t) e = 4 3

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Analisi Matematica Prova scritta del 10 gennaio 2007

Corso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Analisi Matematica Prova scritta del 10 gennaio 2007 Corso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Analisi Matematica Prova scritta del 0 gennaio 007 Primo esercizio. È assegnato il numero complesso z = + i. (a) Posto z = + i, determinare la forma trigonometrica

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I E II MODULO, II MODULO II PROVA SCRITTA DI GENNAIO 2006: SOLUZIONI

CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I E II MODULO, II MODULO II PROVA SCRITTA DI GENNAIO 2006: SOLUZIONI CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I E II MODULO, II MODULO II PROVA SCRITTA DI GENNAIO 2006: SOLUZIONI Notiamo che lo studio delle funzioni assegnate f,..., f 4 si riduce a considerare

Dettagli

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio Liceo Classico D. Alighieri A.S. 0-3 y Data la funzione: Studio di Funzione tracciatene il grafico nel piano cartesiano. Prof. A. Pisani Esempio ) Tipo e grado della funzione La funzione è analitica, data

Dettagli

Secondo parziale di Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A prof. Gianluca Amato

Secondo parziale di Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A prof. Gianluca Amato Corso di Laurea in Economia e Management Secondo parziale di Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a. 216 217, compito A prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta

Dettagli

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione Copyright c 2009 Pasquale Terrecuso Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione

Dettagli

Soluzioni delle Esercitazioni II 24 28/09/2018 = 1 2 = 1±3 4. t = 1± 1 4

Soluzioni delle Esercitazioni II 24 28/09/2018 = 1 2 = 1±3 4. t = 1± 1 4 oluzioni delle Esercitazioni II 4 8/09/08 A Equazioni intere i ha: + = 3 4 Portando a sinistra le e a destra le costanti diventa 6 =, = 3 + = 0 Raccogliendo si può riscrivere come ( + ) = 0, che ha per

Dettagli

Correzione Quarto scritto di Matematica per Biologi, corso B, 2010

Correzione Quarto scritto di Matematica per Biologi, corso B, 2010 Correzione Quarto scritto di Matematica per Biologi, corso B, 010 31 gennaio 011 1 Parte 1 Esercizio 1.1. Per risolvere questo esercizio bisogna ricordarsi (formula.5 pag. 66 del vostro libro) che per

Dettagli

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI Autore: Enrico Manfucci - 6/05/0 LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI PREMESSA Per Studio di funzione si intende disegnare il grafico di una funzione data la sua espressione analitica. Questo significa

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione ANALISI MATEMATICA Area dell Ingegneria dell Informazione Appello del.. TEMA Esercizio. Sia f) = + 3) log + 3), D =] 3, + [. i) Determinare i iti di f agli estremi di D e gli eventuali asintoti; studiarne

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

SCRITTO 02/07/18 - ANALISI MATEMATICA I

SCRITTO 02/07/18 - ANALISI MATEMATICA I SCRITTO 02/07/18 - ANALISI MATEMATICA I Esercizio 1. Determinare tutte le coppie z, w) C C tali che { zw = z 3 w 2 zw = 1 Soluzione: Dalla seconda equazione otteniamo che sia z che w non sono zero. Quindi

Dettagli

Maturità scientifica 1983 sessione ordinaria

Maturità scientifica 1983 sessione ordinaria Maturità scientifica 198 sessione ordinaria Soluzione a cura di Francesco Daddi 1 Si studi la funzione y = a x 1 e se ne disegni il grafico Si determinino le intersezioni della curva da essa rappresentata

Dettagli

Argomento 8 Integrali indefiniti

Argomento 8 Integrali indefiniti 8. Integrale indefinito Argomento 8 Integrali indefiniti Definizione 8. Assegnata la funzione f definita nell intervallo I, diciamo che una funzione F con F : I R è una primitiva di f in I se i) F è derivabile

Dettagli

QUINTO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 2017/18 23 LUGLIO 2018 CORREZIONE. x 4 f(x) = x 2 + x 2

QUINTO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 2017/18 23 LUGLIO 2018 CORREZIONE. x 4 f(x) = x 2 + x 2 QUINTO APPELLO DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA CORSO DI LAURA IN INFORMATICA, A.A. 27/8 23 LUGLIO 28 CORREZIONE Esercizio ) Considerate la funzione f definita da f(x) = x 2 + x 2. Trovatene il dominio

Dettagli

Appello del 16/2/2017 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A, prof. Gianluca Amato

Appello del 16/2/2017 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A, prof. Gianluca Amato Corso di Laurea in Economia e Management Appello del 16//017 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a. 016 017, compito A, prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta

Dettagli

Esercizi svolti. g(x) = sono una l inversa dell altra. Utilizzare la rappresentazione grafica di f e f 1 per risolvere l equazione f(x) = g(x).

Esercizi svolti. g(x) = sono una l inversa dell altra. Utilizzare la rappresentazione grafica di f e f 1 per risolvere l equazione f(x) = g(x). Esercizi svolti. Discutendo graficamente la disequazione > 3 +, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne gli estremi.. Descrivere in forma elementare l insieme { R : + > }. 3.

Dettagli

Correzione terzo compitino, testo B

Correzione terzo compitino, testo B Correzione terzo compitino, testo B 4 maggio 00 Parte Esercizio.. Procederemo per esclusione, mostrando come alcune funzioni della lista non possano avere il grafico in figura. La prima cosa che possiamo

Dettagli

Appello del 27/1/2017 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A, prof. Gianluca Amato

Appello del 27/1/2017 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a , compito A, prof. Gianluca Amato Corso di Laurea in Economia e Management Appello del 27//27 Matematica per l Economia lettere E-Z, a.a. 26 27, compito A, prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta dello

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare [cos x] x kπ/ al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della

Dettagli

x dove fx ( ) assume tali valori si dice punto di massimo o di

x dove fx ( ) assume tali valori si dice punto di massimo o di 7. Funzioni limitate ed illimitate, funzioni inverse Definizione: Una funzione f: A Bsi dice limitata superiormente od inferiormente se il suo condominio è un insieme limitato superiormente od inferiormente.

Dettagli

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2 Matematica ed Informatica+Fisica ESERCIZI Modulo di Matematica ed Informatica Corso di Laurea in CTF - anno acc. 2013/2014 docente: Giulia Giantesio, gntgli@unife.it Esercizi 8: Studio di funzioni Studio

Dettagli

lim f(x) lim In questo caso, lim Una funzione è continua in un punto x 0 se valgono le seguenti condizioni:

lim f(x) lim In questo caso, lim Una funzione è continua in un punto x 0 se valgono le seguenti condizioni: Definizioni fondamentali Un intorno di un punto = 0 è un intervallo I che contiene 0. Un intorno destro per semplicità lo chiamiamo + 0 ) di 0 è un intervallo in cui l estremo sinistro è 0 : tutti i punti

Dettagli

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere:

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: FUNZIONI CUBICHE Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: 1) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 2) y = fx) = x 3 + x 2 + x + 2 3) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 4 4) y = fx) = x 3 +

Dettagli

ESERCIZI SUL DOMINIO DI UNA FUNZIONE A UNA VARIABILE REALE. Le FUNZIONI RAZIONALI INTERE (i polinomi) hanno come insieme di definizione R.

ESERCIZI SUL DOMINIO DI UNA FUNZIONE A UNA VARIABILE REALE. Le FUNZIONI RAZIONALI INTERE (i polinomi) hanno come insieme di definizione R. ESERCIZI SUL DOMINIO DI UNA FUNZIONE A UNA VARIABILE REALE PREMESSA Ai fini dello studio di una funzione la prima operazione da compiere è quella di determinare il suo dominio, ovvero l' insieme valori

Dettagli

LA FORMULA DI TAYLOR

LA FORMULA DI TAYLOR LA FORMULA DI TAYLOR LORENZO BRASCO Indice. Definizioni e risultati. Sviluppi notevoli 3.. Esponenziale 4.. Seno 4.3. Coseno 4.4. Una funzione razionale 5.5. Logaritmo 6 3. Esercizi 6. Definizioni e risultati

Dettagli

STUDIO DI FUNZIONI pag. 1

STUDIO DI FUNZIONI pag. 1 STUDIO DI FUNZIONI pag. Dominio e ricerca asintoti REGOLA GENERALE. Individuare il dominio della unzione, cioè l insieme dei valori reali per cui () è ancora un valore reale.. Studiare i iti della unzione

Dettagli

STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) =

STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) = STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE Studiamo la funzione f di una variabile reale, a valori in R, definitada. Il dominio di f. f() = Z Denotiamo con g la funzione integranda. Allora g(t) = numeri reali tali

Dettagli

Esercizi di Analisi Matematica

Esercizi di Analisi Matematica Università degli Studi di Udine Anno Accademico 00/ Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Informatica e TWM Esercizi di Analisi Matematica Esercizi sul primo semestre del

Dettagli

Soluzione esercizi sulle funzioni - 5 a E Liceo Scientifico - 04/11/ 13

Soluzione esercizi sulle funzioni - 5 a E Liceo Scientifico - 04/11/ 13 Soluzione esercizi sulle funzioni - 5 a E Liceo Scientifico - 04// 3 Esercizio. Si consideri la funzione ) se 0 f) e se 0. e si verifichi che non è continua in 0. Che tipo di discontinuità presenta in

Dettagli

Matematica A Corso di Laurea in Chimica. Prova scritta del Tema A

Matematica A Corso di Laurea in Chimica. Prova scritta del Tema A Matematica A Corso di Laurea in Chimica Prova scritta del 7..6 Tema A P) Data la funzione f(x) = ex+ x determinarne (a) campo di esistenza; (b) zeri e segno; (c) iti agli estremi del campo di esistenza

Dettagli

Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria

Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria Esercitazione su equazioni, disequazioni e trigonometria Davide Boscaini Queste sono le note da cui ho tratto le esercitazioni del giorno 6 Ottobre 20. Come tali sono ben lungi dall essere esenti da errori,

Dettagli

Risoluzione del compito n. 1 (Gennaio 2018)

Risoluzione del compito n. 1 (Gennaio 2018) Risoluzione del compito n. (Gennaio 208 PROBLEMA Calcolate 3(2 i 2 i(5i 6 4+2i 2 5(3 + i. Determinate le soluzioni z C dell equazione z 2 + z = + i. Osserviamo che (2 i 2 = 4 4i = 3 4i e che 4+2i 2 = 6+4

Dettagli

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x Studi di funzione D. Barbieri Esercizi Esercizio Esercizio Studiare comportamento asintotico e monotonia di f(x) = x + x4 + 4x Studiare il comportamento asintotico di f(x) = + x x + + e x Esercizio 3 Determinare

Dettagli

Analisi Matematica - Corso A. Soluzioni del test di ingresso

Analisi Matematica - Corso A. Soluzioni del test di ingresso Analisi Matematica - Corso A Soluzioni del test di ingresso con cenni di risoluzione Versione [ 1 ] Versione [ ] 1. E A B D C F. C 3. C 6. C 9. S ( x ) = x + 1 R ( x ) = - x - 1 10. C 11. A 1. B 14. C

Dettagli

Esercizi 2016/17 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi

Esercizi 2016/17 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi Esercizi 06/7 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi Esercizio. Risolvere la seguente equazione: Soluzione. ) x+ ) x 7 x = 0 7 L equazione è definita per ogni x 0, valore in cui

Dettagli

Per cominciare, osserviamo che f si ottiene traslando di 2, nella direzione negativa dell asse x, la funzione. g(x) = x e x

Per cominciare, osserviamo che f si ottiene traslando di 2, nella direzione negativa dell asse x, la funzione. g(x) = x e x Studi di funzione 1) Studiare la funzione definita da f(x) = x + 2 e (x+2). Per cominciare, osserviamo che f si ottiene traslando di 2, nella direzione negativa dell asse x, la funzione g(x) = x e x cioè

Dettagli

9 k. k. k=2. Soluzione: Ricordiamo la formula di Newton per le potenze del binomio: (a + b) n = a n k b k. k. k=0. (1 + 9) 100 = k 9 k, k

9 k. k. k=2. Soluzione: Ricordiamo la formula di Newton per le potenze del binomio: (a + b) n = a n k b k. k. k=0. (1 + 9) 100 = k 9 k, k Ingegneria Elettronica e Informatica Analisi Matematica 1a Foschi Compito del 18.1.018 1. Utilizzando la formula di Newton per le potenze del binomio calcola il valore della somma 9. = Soluzione: Ricordiamo

Dettagli

Esercizio 1. f (x) = e 8x x2 14 ***

Esercizio 1. f (x) = e 8x x2 14 *** Esercizio Studiare la funzione f () = e 8 () *** Soluzione Insieme di definizione La funzione è definita in X = (, + ) Intersezioni con gli assi essendo γ il grafico della funzione. Inoltre: X, f () >

Dettagli

Vicenza, 12 settembre 2016 Si consideri la funzione. sinh 2x sinh 2x 1 3x. f(x) =

Vicenza, 12 settembre 2016 Si consideri la funzione. sinh 2x sinh 2x 1 3x. f(x) = ANALISI MATEMATICA - Traccia di soluzioni Commissione F. Albertini, L. Caravenna e V. Casarino Ingegneria Gestionale, Meccanica, Meccatronica, Vicenza Esercizio, Tema [9 punti] Vicenza, settembre 06 Si

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti Discutendo graficamente la disequazione x > 3 + x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne

Dettagli