Il diagramma del profitto e il punto di pareggio
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- Evaristo Arcuri
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1 Il diagramma del profitto e il punto di pareggio Costi Ricavi Ricavi totali area di profitto Costi totali CFT area di perdita Volume di pareggio Dati: Costi fissi = Costo variabile u. = 120 Prezzo di vendita u = 200 MdCu = (packages venduti) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA Volume di vendita 3 McGraw-Hil l Il diagramma può essere costruito per l impresa nel suo complesso oppure per specifici segmenti di business: prodotto, linea di prodotto, divisione, area geografica, tipologia di clienti, ecc. E uno strumento utile per capire il processo di formazione del reddito in funzione delle quantità vendute o dei ricavi. L equazione che rappresenta la retta del costo totale è: CT = CFT + (CVU x X) Per i Ricavi si ipotizza un prezzo di vendita unitario costante: RT = Prezzo unitario (Pr) x X 1 di 9
2 Il volume di pareggio in valore Q p = CFT / mdc Q p PR = (CFT PR) / mdc Qp x PR = CFT/mdc x PR Qp x Pr = Q = Valore Q = CFT / (mdc/pr) ,4 Q = CFT / (mdc%) Q e = = = UNIVERSITA DEGLI STUDI DIBERGAMO FACOLTA DIINGEGNERIA 5 Il margine di contribuzione percentuale consente di calcolare molto rapidamente l effetto economico derivante da aumenti di ricavi. Esempio: spingere prodotto A o prodotto B? 2 di 9
3 Il significato di margine di contribuzione Slide 2-18 Ru RICAVI Ru Solo dopo avere riempito il recipiente dei costi fissi il R.O. è > 0 MdC = R.O. Costi Variabili Cvu Cvu mdc mdc Margine di Contribuzione Costi Fissi Risultato operativo UNIVERSITA DEGLI STUDI DIBERGAMO FACOLTA DIINGEGNERIA 8 Il Risultato operativo è > 0 solo dopo avere riempito il recipiente dei costi fissi. Una quota parte del Ricavo unitario deve essere utilizzata per coprire il costo variabile unitario correlato al ricavo unitario. Ciò che resta di ciascun ricavo unitario, dopo la copertura del costo variabile unitario, è il Margine di contribuzione. Se il flusso del MdC unitario riempie totalmente il recipiente dei costi fissi si è raggiunto il punto di pareggio. Se è superiore, si creano profitti. 3 di 9
4 Il margine di sicurezza rappresenta quanto il volume attuale eccede il volume di pareggio Costi Ricavi Ricavi totali area di profitto Costi totali CFT area di perdita Volume di pareggio (V p ) MG sicurezza = ((V eff. - V p. ) / V eff. ) V eff. UNIVERSITA DEGLI STUDI DIBERGAMO FACOLTA DIINGEGNERIA Volume di vendita 12 (40 25) / 40 x 100 = 37,5% Il volume di vendita può diminuire del 37,5% a parità di altre condizioni, prima che si crei una perdita. Se il margine di sicurezza si avvicina allo zero si entra in zona di pericolo. 4 di 9
5 Il conto economico a margine di contribuzione Conto economico classificato a costo del venduto Conto economico classificato a margine di contribuzione Ricavi Ricavi Costo del venduto (*) Costi variabili di produzione Margine lordo Costi variabili commerciali Costi commerciali (*) Costi variabili amministrativi e generali Costi amministrativi e generali (*) Margine di contribuzione Reddito netto Costi fissi di produzione Costi fissi commerciali Costi fissi amministrativi e generali Reddito netto (*) Contengono elementi di costo variabili e fissi In un C/E a mdc le singole voci di costo si riferiscono a costi variabili oppure a costi fissi. Utile al management, facilita le analisi economiche In un C/E a CdV possono confluire all interno delle singole voci sia costi variabili sia costi fissi. Utile per la comunicazione all esterno dell azienda UNIVERSITA DEGLI UNIVERSITA STUDI DEGLI DIBERGAMO DEGLI STUDI STUDI DIBERGAMO FACOLTA FACOLTA DIINGEGNERIA FACOLTA DIINGEGNERIA Hill 15 Il conto economico a margine di contribuzione serve a valutare rapidamente l effetto sul reddito di cambiamenti delle quantità vendute e dei ricavi. Nel conto economico a costi del venduto i costi di competenza comprendono sia gli elementi variabili che quelli fissi in quanto sono aggregati per funzione, indipendentemente dal loro comportamento rispetto al volume di produzione. 5 di 9
6 La leva operativa e il grado di leva operativa Operating Leverage È un indicatore calcolato, in corrispondenza di ciascun volume dei ricavi, come rapporto tra la variazione percentuale del reddito e la corrispondente variazione percentuale dei ricavi. E una misura di quanto il reddito è sensibile a cambiamenti dei ricavi. Quanto è sensibile il reddito a cambiamenti dei ricavi? Costi fissi = 400 Costo variabile unitario = 6 Prezzo di vendita = 8,5 In corrispondenza a 200 unità, reddito = 100 In corrispondenza a 250 unità, reddito = 225 Dunque ricavi + 25%, reddito + 125% Rapporto reddito/ ricavi = 5 (significa che il reddito cresce in % 5 volte più rapidamente dell aumento dei ricavi) Il grado di LO è funzione del volume al quale ci si riferisce! UNIVERSITA DEGLI UNIVERSITA STUDI DEGLI DIBERGAMO DEGLI STUDI STUDI FACOLTA DIBERGAMO FACOLTA DIINGEGNERIA FACOLTA DIINGEGNERIA Il grado di leva operativa cambia con il volume delle vendite. Per esempio se l aumento del 25% di volume si verificasse da 300 a 375 unità e non da 200 a 250, allora il reddito passerebbe da 350 a 537,5 con un incremento del 53,5%. Il grado di leva operativa sarebbe pertanto 2,14 (53,5 % / 25 %) e non 5. Più si è prossimi al punto di pareggio, maggiore è il grado di leva operativa di 9
7 La struttura dei costi (Ū x 1000) Impresa A Impresa B Ū % Ū % Ricavi % % Costi variabili % % Margine di contribuzione % % Costi fissi % % Risultato netto % % Punto di pareggio (in Ū) Margine di sicurezza % 16,7% 41,7% Grado di leva operativa 6,0 2,4 Quale struttura è la migliore? Quanto può il management incidere sulla struttura? UNIVERSITA DEGLI UNIVERSITA STUDI DEGLI DIBERGAMO DEGLI STUDI STUDI DIBERGAMO FACOLTA DIINGEGNERIA FACOLTA FACOLTA INGEGNERIA DI 19 Caso di due produttori di ciclomotori, A e B. A: possiede un alto livello di integrazione verticale (molti costi fissi) B: svolge all interno solo attività di assemblaggio (molti costi variabili) Alle domande finali si può rispondere: In caso di calo delle vendite, l impresa B è meno vulnerabile, poiché ha un alto margine di sicurezza. Ma ha anche un basso grado di leva operativa. Per cui se le vendite crescono il reddito di A cresce più rapidamente di quello di B, di ben 2,5 volte (6/2,4). Ma di contro l impresa A presenta problemi con congiunture di mercato negative. Analizzando il caso, in corrispondenza di ricavi per (+ 20%) il reddito di A aumenterebbe del 120% (20% x 6) passando da a Il reddito dell impresa B aumenterebbe del 48% (20% x 2,4) passando da a di 9
8 L analisi V-C-P in situazioni multiprodotto: il prodotto equivalente Q a x MdC a + Q b x MdC b = CFT (Nota 1) Ipotesi: Q a = 60% vendite totali (Q t ), dunque Q b =40% Q t x 0,6 x MdC a + Q t x 0,4 x MdC b = CFT Q t x (0,6 x MdC a + 0,4 x MdC b ) = CFT Q t = CFT (0,6 x MdC a + 0,4 x MdC b) MdC del prodotto equivalente = media pesata (con il mix) dei diversi mdc UNIVERSITA UNIVERSITA DEGLI DEGLI STUDI STUDI DIBERGAMO DIBERGAMO FACOLTA FACOLTA DI INGEGNERIA DIINGEGNERIA 21 (Nota 1) Se ciascun prodotto genera più o meno lo stesso margine di contribuzione, il diagramma del profitto potrebbe utilizzare come misura i ricavi delle vendite piuttosto che le unità vendute. Ciascun euro di ricavo produrrebbe approssimativamente lo stesso margine di contribuzione. Ma se i prodotti presentano MdC% molto diversi, la rappresentazione grafica C-V-P è poco pratica e poco leggibile. Cambierebbe al modificarsi del mix delle vendite. Si può rinunciare a trovare il MdC dei singoli prodotti con il diagramma del profitto e calcolare il reddito in funzione dei ricavi e delle quantità vendute, calcolando il McC unitario come media ponderata con le quantità vendute dei MdC unitari dei singoli prodotti (MdC del prodotto equivalente). 8 di 9
9 L analisi V-C-P in situazioni multiprodotto: il prodotto equivalente PRODOTTO A PRODOTTO B PRODOTTO C IMPRESA Quantità vendute e prodotte Mix delle vendite % Costo variabile unitario ( ) Margine di contrib. unitario ( ) Costi fissi diretti di prodotto ( ) Costi fissi comuni Prezzo di vendita unitario Ricavi , , , ,0 Costi variabili , , , ,7 Margine di contribuzione , , , ,3 Costi fissi diretti di periodo , , , ,0 II Margine di contribuzione (5.000) (3,1) , , ,3 Costi fissi indiretti comuni ,6 Reddito netto ,7 Utilizzando il concetto di prodotto equivalente (Reddito = MdC totale CFT) si ottiene lo stesso risultato: MdCprodotto equivalente (30 x 0, x 0, x 0,60) = 12,00 MdCtotale (MdCeq. 12 x unità) Costi fissi totali Risultato operativo Punto di pareggio in termini di q.tàdi prodotto equivalente: ( ) / 12 = UNIVERSITA UNIVERSITA DEGLI DEGLI STUDI STUDI DIBERGAMO DIBERGAMO FACOLTA FACOLTA DI INGEGNERIA DI INGEGNERIA 22 Lo schema qui proposto è più analitico e meglio comprensibile rispetto a quello con il MdC del prodotto equivalente. Tra l altro consente più facilmente di effettuare simulazioni, modificando i dati di input. Ciascun prodotto viene considerato come un area economica indipendente. Si costruisce il conto economico aziendale a MdC come somma dei conti economici a MdC dei singoli prodotti, tenendo presenti che non tutti i costi possono essere oggettivamente ricondotti ai singoli prodotti, pena la distorsione delle analisi di redditività. Ciò comporta, dopo il calcolo del II margine di contribuzione, l attribuzione dei costi fissi indiretti comuni alla sola colonna Impresa. 9 di 9
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