Robot Mobili su Ruote Analisi, Pianificazione, Controllo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Robot Mobili su Ruote Analisi, Pianificazione, Controllo"

Transcript

1 Corso di Robotica 1 Robot Mobili su Ruote Analisi, Pianificazione, Controllo Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1

2 Sommario uso dei modelli cinematici di WMR analisi di controllabilità* (sistemi non lineari) odometria trasformazioni del modello scalatura temporale pianificazione di cammini controllo regolazione della configurazione inseguimento di traiettoria * richiami di geometria differenziale in appendice Robotica 1 2

3 Analisi di controllabilità i vincoli differenziali non sono integrabili? = sono accessibili tutti i punti dello spazio delle configurazioni? (ossia, il sistema è controllabile?) la risposta viene dalla teoria del controllo non lineare primo strumento: parentesi (o bracket) di Lie di campi di vettori e genera una nuova direzione di moto, oltre a quelle di,, e delle loro combinazioni lineari Robotica 1 3

4 Analisi di controllabilità (continua) secondo strumento: distribuzione di accessibilità A generata da campi di vettori (mediante operazioni ripetute di parentesi di Lie) ad esempio, per m=2 A Teorema con manovre! Nota 1: è una versione non lineare del test di Kalman per la controllabilità dei sistemi lineari Nota 2: i livelli di parentesi di Lie necessari ad ottenere il rango massimo sono indice della difficoltà di manovrare il WMR (cresce il # di manovre elementari per un generico compito) Robotica 1 4

5 Controllabilità dell uniciclo 0 è la direzione laterale! N.B. qui è evidente che anche la semplice sequenza rotazione-traslazione-rotazione permette di muovere il robot tra due configurazioni qualsiasi Robotica 1 5

6 Controllabilità dell uniciclo esteso considerando anche l angolo di rotolamento della ruota è quindi possibile accedere mediante manovre ad un punto (x,y) del piano, con qualsiasi valori finali dell orientamento θ e anche dell angolo di rotolamento ψ Robotica 1 6

7 Controllabilità per il car-like (RD) direzione di avanzamento direzione di sterzo nuova direzione di rotazione del robot nuova direzione di spostamento laterale del robot è una sequenza di 8 comandi elementari Robotica 1 7

8 Odometria localizzazione incrementale mediante odometria, ossia basata sulle misure degli encoder sulle ruote modello uniciclo (SuperMARIO) ipotesi: i comandi di velocità (lineare, angolare) sono costanti nel periodo di campionamento Robotica 1 8

9 Odometria (continua) schema di controllo digitale controllore digitale ZOH WMR S/H si possono integrare numericamente le equazioni in modo approssimato (esatto per l orientamento!) con diversi metodi Eulero Runge-Kutta del 2 ordine Robotica 1 9

10 Odometria (continua) esatta ICR Eulero ICR ICR Runge-Kutta del 2 ordine grande errore di posizione per campionamento lento (o velocità elevata) errore di posizione più limitato (metodo del semiangolo) Robotica 1 10

11 Odometria (continua) alle grandezze di velocità si sostituiscono le letture degli encoder di ruota destra e ruota sinistra (incrementi angolari) = raggio (comune) delle due ruote in realtà, in un passo di campionamento a velocità costante, il WMR descrive esattamente un arco di circonferenza di raggio il calcolo odometrico fornisce una stima approssimata della localizzazione del WMR, che risulta affidabile per passi di campionamento brevi e in assenza di slittamento delle ruote Robotica 1 11

12 Trasformazioni del modello si possono effettuare diversi tipi di trasformazioni sul modello cinematico dei WMR, utili per la pianificazione del moto e il progetto di controllori una trasformazione comune è quella in forma a catena (chained form) per l uniciclo, definendo la trasformazione di coordinate e la trasformazione di ingressi (entrambi globalmente invertibili) si ottiene forma a catena per n = 3 un sistema polinomiale, che diviene un sistema lineare se il comando è costante nel tempo Robotica 1 12

13 Trasformazioni del modello (continua) in generale, per può esistere (almeno) una trasformazione di coordinate e di ingressi tale che il modello cinematico del WMR sia nella forma a catena la chained form esiste sempre (almeno localmente) per n 4 (ad es., uniciclo, car-like, veicolo con un rimorchio) e anche per sistemi con N rimorchi con aggancio centrato (zero-hooking) Robotica 1 13

14 Scalatura temporale separazione in spazio s e tempo t separazione del modello cinematico dell uniciclo ingressi geometrici con (s(t) = legge oraria in comune) dati per, il cammino geometrico è univocamente determinato, ma eseguibile con diverse leggi orarie vale per tutti i modelli cinematici (del primo ordine) di WMR Robotica 1 14

15 Uscite piatte Flat outputs un sistema dinamico nonlineare ha la proprietà di piattezza differenziale, se esiste un insieme di uscite (dette piatte) tali che lo stato e l ingresso siano esprimibili algebricamente in funzione di tali uscite e di un certo numero di loro derivate la traiettoria (nel tempo) o il cammino (nello spazio) dello stato e degli ingressi sono funzioni della sola uscita e delle sue derivate (geometriche o temporali) proprietà utile per pianificare una riconfigurazione tra due stati iniziale e finale e per trovare i comandi necessari ad essa associati Robotica 1 15

16 Uscite piatte Esempio elementare: l uniciclo l uniciclo è piatto differenzialmente rispetto alle coordinate del suo centro (uscite flat) ad esempio, in termini geometrici, date e, per cammino eseguito a marcia avanti o indietro Robotica 1 16

17 Uscite piatte Esempi più complessi car + 1 rimorchio con aggancio generale car + N rimorchi con aggancio centrato (zero-hooking) l uscita flat è il punto P (variabile con la geometria, in funzione di δ) l uscita flat è il centro asse dell ultimo rimorchio tutti i sistemi driftless a due ingressi (trasformabili) in forma chained (uscite flat: e ) Robotica 1 17

18 Pianificazione di cammini trovare un cammino punto-punto (tra configurazioni) per l uniciclo compito di moto è un problema di interpolazione; si utilizzano polinomi cubici nelle uscite flat che soddisfano automaticamente le condizioni sulle posizioni e hanno parametri sufficienti ad imporre orientamento iniziale e finale Robotica 1 18

19 Pianificazione di cammini (continua) il problema si risolve imponendo le altre quattro condizioni con i due parametri liberi posto ad esempio (concordi e positivi!) è importante ottimizzare questo valore Robotica 1 19

20 Risultati numerici start 10 start goal 0 goal parcheggio parallelo Robotica 1 20

21 Risultati numerici (continua) -1-3 goal -1-3 goal start -7-9 start goal start Robotica 1 21

22 Pianificazione di cammini uso della forma chained in modo alternativo, si può lavorare sulla forma a catena tenendo presente che: e, come prima, procedere con polinomi cubici (nelle relative uscite flat) è però possibile ridurre al minimo il numero di parametri da ricavare usando una combinazione lineare/cubica e imponendo le condizioni al contorno valide solo se (altrimenti serve un via point con orientamento diverso) Robotica 1 22

23 Risultati numerici di confronto con polinomi cartesiani cubici (K = 5) due diversi compiti di moto utilizzando la forma a catena Robotica 1 23

24 Risultati numerici di confronto (continua) puro riorientamento di 90 polinomi cartesiani cubici (K = 10) con la forma a catena parallel parking uso di un via point nella pianificazione con la forma a catena Robotica 1 24

25 Controllo del moto schemi di controllo per robot mobili tipo uniciclo regolazione della configurazione (è il problema più difficile qui!) senza perdita di generalità (x d,y d,θ d ) = (0,0,0), l origine 1. basata su una trasformazione in coordinate polari 2. basata sulla linearizzazione esatta del modello cinematico con feedback dinamico (DFL) inseguimento di traiettoria (più interessante in pratica ) ancora con DFL (modifica del metodo 2. di regolazione) basato sulla linearizzazione/disaccoppiamento esatto di un legame ingresso-uscita con feedback statico (I-O SFL) tutti schemi di controllo con feedback non lineare dallo stato modello cinematico del WMR Robotica 1 25

26 Regolazione in coordinate polari cambiamento di cooordinate errore di posizione (distanza dall origine) errore di orientamento legge di controllo (con,, > 0) errore di puntamento (all origine) si dimostra la convergenza asintotica dell errore a zero mediante un analisi con funzione di Lyapunov Robotica 1 26

27 Regolazione con DFL 1. si introduce uno stato ξ nel controllore e si comanda il robot con la legge di controllo 3. il sistema risultante è lineare: doppi integratori disaccoppiati 4. regolazione mediante PD 2. cambiamento di coordinate si ha convergenza esponenziale dell errore a zero se si sceglie DFL = Dynamic Feedback Linearization Robotica 1 27

28 Architettura di controllo SuperMARIO con odometria (encoder sulle due ruote) con localizzazione esterna (da telecamera fissa) Robotica 1 28

29 Parcheggio di SuperMARIO manovre effettuate solo mediante controllo in feedback dell errore rispetto alla configurazione desiderata finale (problema di regolazione, senza pianificazione!), elaborando l immagine visiva (tre led visti da telecamera fissa al soffitto) per localizzare il robot in coordinate polari con linearizzazione dinamica Robotica 1 29

30 Inseguimento di traiettoria con DFL basandosi sulla linearizzazione dinamica, basta stabilizzare al passo 4. l errore di traiettoria con un PD + feedforward di accelerazione start video storico di SuperMARIO start esecuzione ad errore iniziale nullo di un cammino ad otto con errore iniziale Robotica 1 30

31 Inseguimento di traiettoria con DFL simulazione del Magellan Pro con Webot (campionamento a 32 msec) a partire da un errore iniziale di traiettoria Robotica 1 31

32 Commenti sul metodo DFL lo schema di controllo precedente è piuttosto complesso inizializzazione critica dello stato del controllore dinamico problemi all avvio e all arresto (quando la velocità lineare svanisce) richiede inoltre traiettorie sufficientemente smooth il pianificatore deve fornire cammini a curvatura almeno continua in corrispondenza ad eventuali discontinuità sulla curvatura o addirittura sulla tangente, occorre fermare il robot (modificando la legge oraria) esistono altre leggi di controllo per l inseguimento di traiettorie basate su feedforward nominale + regolazione via feedback (lineare o nonlineare) dall errore di traiettoria richiedono altre restrizioni operative: ammissibilità della traiettoria nominale (quindi cammini a tangente continua) e/o persistenza della traiettoria con errori piccoli (validità locale del feedback lineare) Robotica 1 32

33 Motivazione per il controllo I-O SFL è possibile per l uniciclo percorrere in modo esatto a velocità costante un cammino avente tangente discontinua?? la risposta dipende dal punto preso come riferimento del robot (uscita del sistema), ossia al quale vogliamo assegnare il moto desiderato ad esempio, il punto (x,y) del centro asse non può mai avere una velocità laterale rispetto all orientamento del veicolo (quindi la risposta è negativa) idem per qualsiasi altro punto posto lungo l asse delle ruote Robotica 1 33

34 Controllo mediante I-O SFL se però si prende come uscita del sistema un punto B fuori dall asse delle ruote, di coordinate è possibile controllare il moto del robot in modo da eseguire con tale punto anche cammini con tangente discontinua avendo velocità lineare sempre diversa da zero (ad es., costante) lunghezza 0 (positiva o negativa) B ad esempio P 2 P 3 P 1 P 4 start v > 0 costante I-O SFL = Input-Output Static Feedback Linearization Robotica 1 34

35 Linearizzazione ingresso-uscita 1. con la trasformazione di coordinate si ha 2. nelle prime due equazioni, la dipendenza dagli ingressi è invertibile 3. definita la legge di controllo statica, in funzione di due nuovi ingressi si ha il sistema lineare e disaccoppiato (sui canali ingresso-uscita) direzione x direzione y Robotica 1 35

36 Linearizzazione ingresso-uscita (continua) 4. per condizioni iniziali agganciate alla traiettoria, la seguente scelta degli ingressi ausiliari esegue il quadrato a velocità costante nell esempio 5. nel caso di errore iniziale (o ad un qualsiasi istante), si aggiunge un termine proporzionale all errore (in posizione) di traiettoria l errore converge a zero esponenzialmente, in modo indipendente per ogni componente cartesiana Robotica 1 36

37 Risultati di simulazione traiettoria desiderata (punto B): quadrato percorso a v = 1 m/s (con errore di posizione iniziale) b = 0.75 b = 0.2 picchi eccessivi sulla Robotica 1 37

38 Commenti sul metodo I-O SFL l esecuzione esatta della traiettoria per l off-set point B non dipende dall orientamento iniziale del robot il punto (x,y) arrontonda i punti angolosi del cammini il cammino eseguito da B è lo stesso questo schema risolve in generale il problema del controllo di traiettoria del robot uniciclo occorre però un canale libero intorno al robot per tenere conto dell area spazzata dal veicolo nei cambi di direzione se si sceglie b<0, il moto preferito è a marcia indietro Robotica 1 38

39 Altri argomenti interessanti pianificazione in presenza di vincoli ingressi di velocità limitati angolo di sterzo limitato (car-like) cammini a lunghezza minima e traiettorie a tempo minimo presenza di ostacoli navigazione localizzazione del robot mobile nell ambiente (noto) costruzione di mappe ambientali con sensori esterocettivi SLAM = Simultaneous Localization And Mapping esplorazione di ambienti ignoti locomozione su gambe Robotica 1 39

40 Esplorazione randomizzata Robot Magellan con laser SICK a bordo Robotica 1 40

41 Locomozione su gambe progetto ASPICE (Telethon) robot SONY Aibo comandi mediante BCI = Brain Computer Interface Robotica 1 41

42 Appendice Geometria differenziale - 1 un campo di vettori (differenziabile) è un applicazione da ogni punto di allo spazio tangente per un equazione differenziale, il flusso del campo di vettori è l applicazione che associa a ciascuna soluzione che da essa evolve: il flusso ha la proprietà di gruppo la nei sistemi dinamici lineari, il flusso è partendo da q 0, un flusso infinitesimale di durata ε lungo g 1, poi lungo g 2, poi lungo -g 1 e infine lungo -g 2, porta in parentesi di Lie Robotica 1 42

43 Appendice Geometria differenziale - 2 proprietà delle parentesi di Lie 1) 2) 3) una distribuzione associata ad un insieme di campi di vettori differenziabili assegna a ciascun punto un sottospazio del suo spazio tangente una distribuzione è regolare se l insieme dei vettori differenziabili su con l operazione definita dalla parentesi di Lie è un algebra di Lie una distribuzione è involutiva se è chiusa sotto l operazione di parentesi di Lie Robotica 1 43

Robot Mobili su Ruote Generalità e Cinematica

Robot Mobili su Ruote Generalità e Cinematica Corso di Robotica 1 Robot Mobili su Ruote Generalità e Cinematica Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 introduzione Sommario robot mobili su ruote (WMR = Wheeled Mobile Robot) ambienti operativi il problema

Dettagli

Inversione della cinematica differenziale

Inversione della cinematica differenziale CINEMATICA DIFFERENZIALE relazioni tra velocità dei giunti e velocità dell organo terminale Jacobiano geometrico Jacobiano analitico Singolarità cinematiche Analisi della ridondanza Inversione della cinematica

Dettagli

Cinematica e Controllo di un robot mobile

Cinematica e Controllo di un robot mobile Cinematica e Controllo di un robot mobile ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione

Dettagli

Robotica: Errata corrige

Robotica: Errata corrige Robotica: Errata corrige Capitolo 1: Introduzione pag. 13: Nella nota 2, la frase Il dispositivo che ripartisce adeguatamente la velocità è il differenziale. va modificata come segue: Il dispositivo che

Dettagli

Complementi di Controlli Automatici. Introduzione al corso

Complementi di Controlli Automatici. Introduzione al corso Università di Roma Tre Complementi di Controlli Automatici Introduzione al corso Prof. Giuseppe Oriolo DIS, Università di Roma La Sapienza Organizzazione del corso le lezioni saranno tenute in parte da

Dettagli

Controllo nello spazio cartesiano

Controllo nello spazio cartesiano Corso di Robotica 2 Controllo nello spazio cartesiano Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Controllo di posizione cartesiana PD+ per problemi di regolazione robot proporzionale all errore cartesiano/derivativo

Dettagli

Introduzione al controllo

Introduzione al controllo Corso di Robotica 2 Introduzione al controllo Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Cosa vuol dire controllare un robot? si possono dare diversi livelli di definizione completare con successo un programma

Dettagli

Controlli Automatici I

Controlli Automatici I Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE V Sommario LEZIONE V Proprietà strutturali Controllabilità e raggiungibilità Raggiungibilità nei sistemi lineari Forma

Dettagli

Angolo polare, versori radiale e trasverso

Angolo polare, versori radiale e trasverso Angolo polare, versori radiale e trasverso Desideriamo descrivere il moto di un corpo puntiforme che ruota su una circonferenza attorno ad un asse fisso. Nella figura l asse di rotazione coincide con l

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Controllo con retroazione dello stato Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. 39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1 Controllo

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza. Locomozione Bipede. Fabio Zonfrilli. Corso di Robotica II 11 Febbraio 2004

Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza. Locomozione Bipede. Fabio Zonfrilli. Corso di Robotica II 11 Febbraio 2004 Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Locomozione Bipede Fabio Zonfrilli Corso di Robotica II 11 Febbraio 2004 Sommario Tipologie di sistemi bipedi Passive walkers Hopping

Dettagli

Facoltà di Architettura Valle Giulia Corso di Laurea Specialistica Quinquennale U.E. 1 CALCOLO INTEGRALE PER LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE

Facoltà di Architettura Valle Giulia Corso di Laurea Specialistica Quinquennale U.E. 1 CALCOLO INTEGRALE PER LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Facoltà di Architettura Valle Giulia Corso di Laurea Specialistica Quinquennale U.E. Istituzioni di Matematica 2 a.a. 2007-2008 http://www.dmmm.uniroma.it/persone/capitanelli CALCOLO INTEGRALE PER LE FUNZIONI

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

Corso di Robotica 1 Cinematica inversa

Corso di Robotica 1 Cinematica inversa Corso di Robotica 1 Cinematica inversa Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Problema cinematico inverso data una posa (posizione + orientamento) dell end-effector determinare l insieme di valori delle

Dettagli

Cinematica differenziale inversa Statica

Cinematica differenziale inversa Statica Corso di Robotica 1 Cinematica differenziale inversa Statica Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Inversione della cinematica differenziale trovare le velocità di giunto che realizzano una velocità generalizzata

Dettagli

1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5

1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5 Indice 1 Cinematica del punto... 1 1.1 Componenti intrinseche di velocità e accelerazione... 3 1.2 Moto piano in coordinate polari... 5 2 Cinematica del corpo rigido... 9 2.1 Configurazioni rigide......

Dettagli

Cinematica dei robot

Cinematica dei robot Corso di Robotica 1 Cinematica dei robot Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Cinematica dei robot manipolatori Studio degli aspetti geometrici e temporali del moto delle strutture robotiche, senza riferimento

Dettagli

Teoria dei mezzi continui

Teoria dei mezzi continui Teoria dei mezzi continui Il modello di un sistema continuo è un modello fenomenologico adatto a descrivere sistemi fisici macroscopici nei casi in cui le dimensione dei fenomeni osservati siano sufficientemente

Dettagli

trovare un percorso senza collisioni per passare da una configurazione ad un altra del sistema robotico

trovare un percorso senza collisioni per passare da una configurazione ad un altra del sistema robotico Problemi da risolvere navigazione trovare un percorso senza collisioni per passare da una configurazione ad un altra del sistema robotico copertura passare un sensore o un attuatore su tutti i punti che

Dettagli

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Nota Bene: Gli esercizi di questa raccolta sono solo degli esempi. Non sono stati svolti né verificati e servono unicamente da spunto

Dettagli

Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico

Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico Sistemi di Coordinate I sistemi di coordinate, permettono al programmatore di definire i punti caratteristici del profilo da lavorare.

Dettagli

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento I MOTI NEL IANO Vettore posizione e vettore spostamento Si parla di moto in un piano quando lo spostamento non avviene lungo una retta, ma in un piano, e può essere descritto usando un sistema di riferimento

Dettagli

Mauro Sassetti. Calcolo differenziale ed integrale. per funzioni di due variabili reali.

Mauro Sassetti. Calcolo differenziale ed integrale. per funzioni di due variabili reali. Mauro Sassetti Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di due variabili reali. Breve esposizione dei principali risultati. Parte prima : Calcolo differenziale 1. Generalità 1.1 L insieme R come

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2

Dettagli

STUDIO DI UN SISTEMA DI TRAZIONE INTEGRALE PER UN VEICOLO MOBILE

STUDIO DI UN SISTEMA DI TRAZIONE INTEGRALE PER UN VEICOLO MOBILE Università del Salento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Tesi di Laurea in Meccanica del Veicolo STUDIO DI UN SISTEMA DI TRAZIONE INTEGRALE PER UN VEICOLO MOBILE

Dettagli

Indice breve. Funzioni di una variabile. Funzioni di più variabili e funzioni vettoriali. Equazioni differenziali. Funzioni olomorfe e trasformate

Indice breve. Funzioni di una variabile. Funzioni di più variabili e funzioni vettoriali. Equazioni differenziali. Funzioni olomorfe e trasformate Indice breve I PARTE I Elementi di base Capitolo 1 Introduzione 1 Capitolo 2 Funzioni 34 PARTE II Funzioni di una variabile Capitolo 3 Introduzione alle proprietà locali e al concetto di limite 73 Capitolo

Dettagli

Analisi del moto dei proietti

Analisi del moto dei proietti Moto dei proietti E il moto di particelle che vengono lanciate con velocità iniziale v 0 e sono soggette alla sola accelerazione di gravità g supposta costante. La pallina rossa viene lasciata cadere da

Dettagli

Lezione 8 Dinamica del corpo rigido

Lezione 8 Dinamica del corpo rigido Lezione 8 Dinamica del corpo rigido Argomenti della lezione:! Corpo rigido! Centro di massa del corpo rigido! Punto di applicazione della forza peso! Punto di applicazione della forza peso! Momento della

Dettagli

PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE

PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE PIANIFICAZIONE DI TRAIETTORIE generazione degli ingressi di riferimento per il sistema di controllo del moto Percorso e traiettoria Traiettorie nello spazio dei giunti Traiettorie nello spazio operativo

Dettagli

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA RISOUZIONE DI PROBEMI DI FISICA Problema 1 Una massa puntiforme m = 2 kg è soggetta ad una forza centrale con associata energia potenziale radiale U( r) 6 A =, dove A = 2 J m 6. Il momento angolare della

Dettagli

Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica

Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica Laboratorio di Automatica Alcuni temi per tesi BIAR in Automazione e Robotica Prof. Alessandro De Luca deluca@diag.uniroma1.it Laboratorio di Automatica 25.2.2016 Sommario - 1! esperimenti con un sensore

Dettagli

REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI

REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGISTRO DELLE ESERCITAZIONI del Corso UFFICIALE di GEOMETRIA A tenute dal prof. Domenico AREZZO nell anno accademico

Dettagli

Sistemi di Controllo Multivariabile

Sistemi di Controllo Multivariabile Sistemi di Controllo Multivariabile Controllo in retroazione di stato di un robot manipolatore PUMA Carmine Dario Bellicoso M58/028 Andrea Gerardo Barbato M58/036 Processo implementato Robot PUMA Riferimento

Dettagli

4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in

4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in Indice del libro Alessandro Giua, Carla Seatzu Analisi dei sistemi dinamici, Springer-Verlag Italia, II edizione, 2009 Pagina web: http://www.diee.unica.it/giua/asd/ Prefazione.....................................................

Dettagli

Programma delle lezioni svolte nel corso CLEM di Matematica Generale, Lettere M-Z, Prof. F. Manzini.

Programma delle lezioni svolte nel corso CLEM di Matematica Generale, Lettere M-Z, Prof. F. Manzini. Programma delle lezioni svolte nel corso CLEM di Matematica Generale, Lettere M-Z, Prof. F. Manzini. 1. Generalità sul corso e sulle modalità di esame. Insiemi ed operazioni sugli insiemi. Applicazioni

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

Università del Sannio

Università del Sannio Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 4 Prof.ssa Stefania Petracca 1 Vettore posizione Per poter generalizzare i concetti introdotti nella lezione precedente al caso bidimensionale, e successivamente

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1 Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 206-7 Scritto del secondo appello, febbraio 207 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare le [0, π] che risolvono la disequazione sin(2) 2. 2. Dire se esistono

Dettagli

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test : soluzioni k Esercizio Data la matrice A = k dipendente dal parametro k, si consideri il k sistema lineare omogeneo AX =, con X = x x. Determinare

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

CAPITOLO 5 PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E COMPENSAZIONE DELLA COPPIA GRAVITAZIONALE INTRODUZIONE

CAPITOLO 5 PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E COMPENSAZIONE DELLA COPPIA GRAVITAZIONALE INTRODUZIONE 51 CAPITOLO 5 PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E COMPENSAZIONE DELLA COPPIA GRAVITAZIONALE INTRODUZIONE In questo capitolo vengono presentate le prove sperimentali per l identificazione della coppia dovuta

Dettagli

Adams, Calcolo Differenziale I, Casa Editrice Ambrosiana

Adams, Calcolo Differenziale I, Casa Editrice Ambrosiana Argomenti da studiare sui testi di riferimento: Adams, Calcolo Differenziale I, Casa Editrice Ambrosiana P - Preliminari 1 Limiti e continuità 1.1 Velocità, rapidità di crescita, area: alcuni esempi Velocità

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 3: Ottimizzazione non vincolata parte III E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 3.4 Metodi di ricerca unidimensionale In genere si cerca una soluzione approssimata α k di min g(α) = f(x k +αd k

Dettagli

04 - Numeri Complessi

04 - Numeri Complessi Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello, V. Lacagnina e

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla

Dettagli

Robotica Mobile Percezione

Robotica Mobile Percezione Robotica Mobile Percezione l d d bl b f b ( f lf d Materiale tratto tratto da: Introduction to Mobile Robotics, Univ. of Freiburg (Prof. Dr. Wolfram Burgard, Dr. Cyrill Stachniss, Dr. Giorgio Grisetti,

Dettagli

Metodi di Iterazione Funzionale

Metodi di Iterazione Funzionale Appunti di Matematica Computazionale Lezione Metodi di Iterazione Funzionale Il problema di calcolare il valore per cui F() = si può sempre trasformare in quello di trovare il punto fisso di una funzione

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

SPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE

SPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE SPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE. Esercizi Esercizio. In R calcolare il modulo dei vettori,, ),,, ) ed il loro angolo. Esercizio. Calcolare una base ortonormale del sottospazio

Dettagli

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III) Derivazione numerica Introduzione al calcolo numerico Il calcolo della derivata di una funzione in un punto implica un processo al limite che può solo essere approssimato da un calcolatore. Supponiamo

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Indice 1 EQUAZIONI DIFFERENZIALI 3 1.1 Equazioni fisicamente significative...................... 3 1.1.1 A cosa servono?............................. 3 1.1.2 Legge di Newton............................

Dettagli

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere:

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: FUNZIONI CUBICHE Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere: 1) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 2) y = fx) = x 3 + x 2 + x + 2 3) y = fx) = x 3 + 2x 2 + x 4 4) y = fx) = x 3 +

Dettagli

Corso di Fisica I per Matematica

Corso di Fisica I per Matematica Corso di Fisica I per Matematica DOCENTE: Marina COBAL: marina.cobal@cern.ch Tel. 339-2326287 TESTO di RIFERIMENTO: Mazzoldi, Nigro, Voci: Elementi d fisica,meccanica e Termodinamica Ed. EdiSES FONDAMENTI

Dettagli

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI L'equazione di equilibrio di una struttura discretizzata in elementi finiti è: {F}=[K]{d} nella quale {F} è il vettore delle forze nodali, [K] è la matrice di rigidezza della struttura e {d} è il vettore

Dettagli

Soluzioni agli Esercizi di Geometria e Algebra per Ingegneria Aerospaziale (nuovo ordinamento)

Soluzioni agli Esercizi di Geometria e Algebra per Ingegneria Aerospaziale (nuovo ordinamento) Soluzioni agli Esercizi di Geometria e Algebra per Ingegneria Aerospaziale (nuovo ordinamento) Relazioni 1) Quali delle seguenti relazioni sono di equivalenza? x, y R {0} xry x/y Q x, y Z xry x + y è divisibile

Dettagli

Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente

Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente Introduzione Ricavare una retta tangente ad una curva di secondo grado come un circonferenza o una parabola, è un problema che si risolve facilmente.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Registro dell'insegnamento

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Registro dell'insegnamento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Registro dell'insegnamento Anno accademico 2012/2013 Prof. ETTORE MINGUZZI Settore inquadramento MAT/07 - FISICA MATEMATICA Facoltà INGEGNERIA Insegnamento MECCANICA RAZIONALE

Dettagli

Problemi, algoritmi, calcolatore

Problemi, algoritmi, calcolatore Problemi, algoritmi, calcolatore Informatica e Programmazione Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Problemi, algoritmi, calcolatori Introduzione

Dettagli

Ripasso della scomposizione di un polinomio in fattori primi, M.C.D. e m.c.m. di polinomi.

Ripasso della scomposizione di un polinomio in fattori primi, M.C.D. e m.c.m. di polinomi. Anno scolastico 2010 11 Classe V Ginnasio (sez.a) Ripasso della scomposizione di un polinomio in fattori primi, M.C.D. e m.c.m. di polinomi. Frazioni algebriche. Operazioni. Espressioni. Equazioni numeriche

Dettagli

Introduzione all esercitazione

Introduzione all esercitazione Introduzione all esercitazione La robotica mobile è un campo che richiede numerose e diverse conoscenze che vanno dallo studio della cinematica e della dinamica alla teoria dei controlli per risolvere

Dettagli

Compito del 14 giugno 2004

Compito del 14 giugno 2004 Compito del 14 giugno 004 Un disco omogeneo di raggio R e massa m rotola senza strisciare lungo l asse delle ascisse di un piano verticale. Il centro C del disco è collegato da una molla di costante elastica

Dettagli

La descrizione del moto

La descrizione del moto Professoressa Corona Paola Classe 1 B anno scolastico 2016-2017 La descrizione del moto Il moto di un punto materiale La traiettoria Sistemi di riferimento Distanza percorsa Lo spostamento La legge oraria

Dettagli

LE RETTE PERPENDICOLARI E LE RETTE PARALLELE Le rette perpendicolari Le rette tagliate da una trasversale Le rette parallele

LE RETTE PERPENDICOLARI E LE RETTE PARALLELE Le rette perpendicolari Le rette tagliate da una trasversale Le rette parallele PROGRAMMA DI MATEMATICA Classe prima (ex quarta ginnasio) corso F NUMERI: Numeri per contare: insieme N. I numeri interi: insieme Z. I numeri razionali e la loro scrittura: insieme Q. Rappresentare frazioni

Dettagli

Meccanica. 5. Moti Relativi. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia

Meccanica. 5. Moti Relativi.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia Meccanica 5. Moti Relativi http://campus.cib.unibo.it/2423/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 22 febbraio 2017 Traccia 1. Cambiamento del Sistema di Riferimento 2. Trasformazione del Vettore

Dettagli

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D)

ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI. (Visione 3D) ESTRAZIONE DI DATI 3D DA IMMAGINI DIGITALI () Calibrazione intrinseca Spesso risulta utile calibrare la sola componente intrinseca di un sistema di visione (matrice K), e non si dispone di oggetti di forma

Dettagli

Pianificazione del moto tra ostacoli

Pianificazione del moto tra ostacoli Corso di Robotica 2 Pianificazione del moto tra ostacoli Introduzione Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Sistemi robotici KB2017 Dual arm UB Hand - II sistemi multi-articolati di corpi comandati nello

Dettagli

Coordinate e Sistemi di Riferimento

Coordinate e Sistemi di Riferimento Coordinate e Sistemi di Riferimento Sistemi di riferimento Quando vogliamo approcciare un problema per risolverlo quantitativamente, dobbiamo per prima cosa stabilire in che sistema di riferimento vogliamo

Dettagli

Cinematica in due o più dimensioni

Cinematica in due o più dimensioni Cinematica in due o più dimensioni Le grandezze cinematiche fondamentali: posizione, velocità, accelerazione, sono dei vettori nello spazio a due o tre dimensioni, dotati di modulo, direzione, verso. In

Dettagli

PROGRAMMA. Capitolo 1 : Concetti di base: numeri reali, funzioni, funzioni reali di variabile reale.

PROGRAMMA. Capitolo 1 : Concetti di base: numeri reali, funzioni, funzioni reali di variabile reale. PROGRAMMA Capitolo 1 : Concetti di base: numeri reali, funzioni, funzioni reali di variabile reale. Gli insiemi numerici oggetto del corso: numeri naturali, interi relativi, razionali. Operazioni sui numeri

Dettagli

Primo appello di Analisi Matematica 1 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano Es. Punti A.A. 2015/2016. Prof. M. Bramanti.

Primo appello di Analisi Matematica 1 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano Es. Punti A.A. 2015/2016. Prof. M. Bramanti. Primo appello di Analisi Matematica Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano Es. Punti A.A. 5/6. Prof. M. Bramanti Tema n 5 6 7 Tot. Cognome e nome in stampatello codice persona o n di matricola n

Dettagli

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo Parte 2, 1 Parte 2, 2 Elementi di Teoria dei Sistemi Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Cosa significa Dinamico? Parte 2, 4? e` univocamente determinata? Ingresso

Dettagli

ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI ANALISI II

ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI ANALISI II ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI ANALISI II ANALISI Limiti Curve Convergenza di una successione di punti Definizione di limite Condizione necessaria e condizione sufficiente all esistenza del limite in

Dettagli

Cognome: Nome: Matricola: a. Si enunci e dimostri il teorema della media integrale per funzioni continue. (5 punti)

Cognome: Nome: Matricola: a. Si enunci e dimostri il teorema della media integrale per funzioni continue. (5 punti) Analisi e Geometria Seconda Prova 3 gennaio 207 Docente: Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Cognome: Nome: Matricola: a. Si enunci e dimostri il teorema della media

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE. Matematica. Programma svolto. Testo di riferimento: M. Bergamini - G. Barozzi - A. Trifone

LICEO SCIENTIFICO STATALE. Matematica. Programma svolto. Testo di riferimento: M. Bergamini - G. Barozzi - A. Trifone A.S. 2016 2015 17 16 LICEO SCIENTIFICO STATALE " G. Pellecchia" - CASSINO (FR) Classe 3^C 1^C Matematica Programma svolto Docente: Bianchi Angelarita Testo di riferimento: M. Bergamini - G. Barozzi - A.

Dettagli

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI Tale metodo richiede la valutazione della funzione G(r,s) in un certo numero, n, di "punti di integrazione" nel dominio di definizione. Il numero di tali punti condiziona la precisione della approssimazione.

Dettagli

ossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare.

ossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare. ALGEBRA COMPLESSA Nel corso dei secoli gli insiemi dei numeri sono andati man mano allargandosi per rispondere all esigenza di dare soluzione a equazioni e problemi sempre nuovi I numeri complessi sono

Dettagli

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di

Problema. Equazioni non lineari. Metodo grafico. Teorema. Cercare la soluzione di Problema Cercare la soluzione di Equazioni non lineari dove Se è soluzione dell equazione, cioè allora si dice RADICE o ZERO della funzione Metodo grafico Graficamente si tratta di individuare l intersezione

Dettagli

Ricordiamo brevemente come possono essere rappresentate le rette nel piano: 1) mediante un'equazione cartesiana. = ( p 1

Ricordiamo brevemente come possono essere rappresentate le rette nel piano: 1) mediante un'equazione cartesiana. = ( p 1 Introduzione Nella computer grafica, gli oggetti geometrici sono definiti a partire da un certo numero di elementi di base chiamati primitive grafiche Possono essere punti, rette e segmenti, curve, superfici

Dettagli

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Funzioni derivabili (V. Casarino) Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Informazioni e Programma

Informazioni e Programma Corso di Robotica 1 Informazioni e Programma Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Robotica 1 2009/10 Primo semestre Mercoledì 30 Settembre Venerdì 18 Dicembre 2009 Corsi di laurea Laurea in Ingegneria

Dettagli

Analisi Matematica T1 - A.A prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T1 - A.A prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T1 - A.A.2011-2012 - prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI (Grazie agli studenti del corso che comunicheranno omissioni o errori) 27 SETTEMBRE

Dettagli

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Nel Piano

Dettagli

Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da

Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da Il Continuo Deformabile Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da funzioni continue e differenziabili:

Dettagli

1 Schemi alle differenze finite per funzioni di una variabile

1 Schemi alle differenze finite per funzioni di una variabile Introduzione In questa dispensa vengono forniti alcuni elementi di base per la soluzione di equazioni alle derivate parziali che governano problemi al contorno. A questo scopo si introducono, in forma

Dettagli

variabili. se i limiti esistono e si chiamano rispettivamente derivata parziale rispetto ad x e rispetto ad y.

variabili. se i limiti esistono e si chiamano rispettivamente derivata parziale rispetto ad x e rispetto ad y. Funzioni di più variabili Derivate parziali Qui saranno considerate soltanto funzioni di due variabili, ma non c è nessuna difficoltà ad estendere le nuove nozioni a funzioni di n ( > variabili ( Definizione:

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A

Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A I vettori 1) Cosa si intende per grandezza scalare e per grandezza vettoriale? 2) Somma graficamente due vettori A, B. 3) Come è definito

Dettagli

Trigonometria angoli e misure

Trigonometria angoli e misure Trigonometria angoli e misure ITIS Feltrinelli anno scolastico 27-28 R. Folgieri 27-28 1 Angoli e gradi Due semirette che condividono la stessa origine danno luogo ad un angolo. Le due semirette (che si

Dettagli

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana Fisica per Medicina Lezione - Matematica e Cinematica Dr. Cristiano Fontana Dipartimento di Fisica ed Astronomia Galileo Galilei Università degli Studi di Padova 17 ottobre 17 Indice Richiami di matematica

Dettagli

1 Integrali curvilinei

1 Integrali curvilinei Integrali curvilinei Richiamo: + x dx x + x + x log ) + + x. Exercise Verificare la formula precedente. Exercise Calcolare a + b x dx, con a, b qualsiasi. Exercise 3 Calcolare la lunghezza dell arco di

Dettagli

Meccanica quantistica (5)

Meccanica quantistica (5) Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (

Dettagli

Analisi di sequenze di immagini. Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete

Analisi di sequenze di immagini. Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete Analisi di sequenze di immagini Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete Stima del Movimento La stima del movimento introduce il tempo L'evoluzione temporale comporta un enorme incremento

Dettagli

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo

Dettagli

ROBOTICA E MATEMATICA. GEOGEBRA e i ROBOT. Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti)

ROBOTICA E MATEMATICA. GEOGEBRA e i ROBOT. Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti) ROBOTICA E MATEMATICA GEOGEBRA e i ROBOT Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti) Riva del Garda-Discovery 2012 In attesa che I robot siano interfacciabili con il software

Dettagli