LA MOTIVAZIONE E LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION
|
|
- Tommaso Franchi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA 1 Corso di Organizzazione della Pubblica Amministrazione LA MOTIVAZIONE E LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION Danila Scarozza danila.scarozza@uniroma2.it
2 2 Comportamento, competenze e motivazione 1. Il comportamento organizzativo 2. Definire le competenze 3. Il modello delle competenze Capacità Conoscenze Esperienze
3 Comportamento e motivazione 3 IL COMPORTAMENTO = f ( PERSONA x CONTESTO) COMPETENZE x MOTIVAZIONE - RUOLO (JOB PROFILE) - STRUMENTI A DISPOSIZIONE - CAPO (STILE DI LEADERSHIP) - REGOLE e CULTURA - CLIMA - PRESSIONE SOCIALE - SISTEMA DI INCENTIVI
4 Le teorie motivazionali «classiche» 4 1. Il concetto di motivazione 2. Il processo motivazionale 3. Le teorie motivazionali di contenuto 4. Le teorie di motivazionali di processo
5 Focus sulla motivazione 5 IL COMPORTAMENTO = f ( PERSONA x CONTESTO) CONOSCENZE ESPERIENZE COMPETENZE x MOTIVAZIONE CAPACITÁ - RUOLO (JOB PROFILE) - STRUMENTI A DISPOSIZIONE - CAPO (STILE DI LEADERSHIP) - REGOLE e CULTURA - CLIMA - PRESSIONE SOCIALE - SISTEMA DI INCENTIVI
6 Il concetto di motivazione 6 Lo studio della motivazione si interessa del perché le persone si comportano: in un certo modo scelgono un particolare corso di azioni preferendole ad altre continuano nell azione scelta, spesso per un lungo periodo, fronteggiando difficoltà e problemi Motivazione come direzione e durata dell azione
7 Il processo motivazionale 7 2. RICERCA DEI MEZZI PER LA SODDISFAZIONE 1. TENSIONE E CONSAPEVOLEZZA DEL BISOGNO 3. SODDISFAZIONE DEL BISOGNO 4. RIVALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE E SCOPERTA DI NUOVI BISOGNI
8 Le teorie «classiche» 8 Maslow Herzberg McClelland McGregor Skinner Vroom Argyris Teorie di contenuto Teorie di processo
9 La gerarchia dei bisogni MASLOW 9
10 La teoria motivazione/igiene HERZBERG 10 Fattori ambientali o igienici Non hanno capacità motivante; fanno sentire i loro effetti solo in caso di carenza Tali fattori, definiti soddisfattori, sono necessari ma non sufficienti ad attivare la motivazione Fattori motivanti I fattori motivanti producono un elevata soddisfazione I soddisfatori sono determinanti nelle decisioni dell individuo di entrare nelle organizzazioni I motivanti sono importanti per la loro permanenza e per ottenere comportamenti organizzativi
11 11 MASLOW & HERZBERG: la fusione
12 MASLOW & HERZBERG FATTORI IGIENICI La casistica possibile 12 In funzione della presenza sia di fattori igienici che di fattori motivanti, si possono presentare tre differenti situazioni SI NO NO SI FATTORI MOTIVANTI
13 La motivazione al successo McCLELLAND 13 Esistono vari tipi di personalità dalle quali scaturiscono due conseguenze: 1. I bisogni sono percepiti in modi diverso dalle persone 2. I bisogni NON possono essere ordinati secondo alcuna scala gerarchica: Bisogni di potere Bisogni di affiliazione Bisogni di successo
14 Teoria X e teoria Y McGREGOR 14 Ipotesi negative sulla natura umana = X Ipotesi positive sulla natura umana = Y Conferma e rinforzo della ipotesi X Organizza-zioni prescrittive e coercitive Conferma e rinforzo della ipotesi Y Organizza-zioni responsabilizzanti Comportamenti realmente restrittivi e opportunistici Comportamenti realmente leali e cooperativi
15 La teoria del rinforzo SKINNER 15 E possibile influenzare il comportamento degli individui attraverso l utilizzo di particolari incentivi, rappresentati da: 1. rinforzi positivi o negativi nel caso in cui si vogliano incentivare comportamenti desiderati; 2. punizioni se si vuole far estinguere un comportamento indesiderato COMPORTAMENTO RINFORZO + PREMIO O ASSENZA DI SANZIONI STOP! SANZIONE
16 La teoria aspettativa-valore VROOM 16 MOTIVAZIONE = ASPETTATIVA x INCENTIVO La forza dell aspettativa deriva dai valori e dalle esperienze dell individuo La valenza dell incentivo, che determina un orientamento affettivo verso determinati risultati, è data dalla soddisfazione anticipata
17 La teoria aspettativa-valore (le ipotesi) - VROOM 17 Ipotesi rispetto alle scelte occupazionali dell individuo: 1. La scelta è determinata dalla valenza dell occupazione X l aspettativa di successo 2. La permanenza è determinata dalla valenza del lavoro X l aspettativa di rimanere 3. Il comportamento (la produttività) è determinata dalla valenza di diversi livelli di performance X l aspettativa di successo
18 La teoria maturità/immaturità ARGYRIS 18 La logica dell individuo e la logica dell organizzazione appaiono contrapposte in un circolo vizioso Esiste un incompatibilità tra le necessità degli individui e i requisiti dell organizzazione formale CONFLITTO E ANTAGONISMO
19 Individuo/organizzazione ARGYRIS 19 L uomo tende a svilupparsi: da uno stato di passività; di dipendenza dagli altri; di interessi vaghi, casuali e superficiali; di visualità limitata nel tempo; di subordinazione rispetto alla famiglia e alla società a uno stato crescente di attività; di relativa indipendenza; di interessi profondi; di visuale a lungo periodo; di autocoscienza e controllo; di comportamento differenziato in relazione alle differenti situazioni L organizzazione formale attraverso la specializzazione dei compiti e la frammentazione del lavoro tende a ridurre sempre più il potere dei lavoratori; richiede un atteggiamento passivo, dipendente e subordinato
20 La ricetta ARGYRIS 20 Radicale ridefinizione dei compiti lavorativi: Non per via gerarchica e formale Attraverso la creazione di gruppi informali di lavoro che si auto-gestiscono in modo partecipativo e democratico L apprendimento individuale perviene alla sua completa realizzazione solo quando si trasforma in apprendimento organizzativo
21 Dalle riforme alla Work motivation: spunti di partenza 21 Una ristretta missione organizzativa: si rafforza la chiarezza del task? Minore disponibilità di risorse umane e finanziarie Decentralizzazione, privatizzazione, autonomia: superano le rigidità dei sistemi HR? Remunerazioni legate alla performance, enfasi sugli incentivi monetari, competizione, servizi a pagamento: non diminuisce il senso del valore/servizio pubblico?
22 Il modello generale 22 CONTESTO MACRO MESO MICRO PERSONA TRATTI PERSONALI MOTIVAZIONE CLASSICA PUBLIC SERVICE MOTIVATION MOTIVAZIONE AL LAVORO PERFORMANCE
23 Il modello generale IL CONTESTO 23 CONTESTO MACRO Senso dello scopo organizzativo Congruenza dei valori tra individuo e organizzazione MESO MICRO Cultura Conflittualità degli obiettivi organizzativi Specificità degli obiettivi organizzativi Specificità e difficoltà degli obiettivi lavorativi Feedback Carichi di lavoro Conciliazione vita lavoro Livello di conflittualità Routine e Vincoli procedurali
24 Il modello generale 24 LA PERSONA PERSONA TRATTI PERSONALI Le 5 dimensioni della personalità (estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura mentale-chiusura mentale L autoefficacia (self-efficacy) L autovalutazione (core self evalutation) MOTIVAZIONE CLASSICA Bisogno di successo Bisogno di potere Bisogno di affiliazione PUBLIC SERVICE MOTIVATION Interesse per i processi di definizione delle politiche pubbliche Impegno per l interesse pubblico Compassione Sacrificio di sé
25 Il modello generale MOTIVAZIONE E PERFORMANCE 25 MOTIVAZIONE AL LAVORO PERFORMANCE Soddisfazione al lavoro Pay satisfaction Impegno organizzativo Efficienza interna/esterna Efficacia interna/esterna Equità interna/esterna
26 LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION 26 «an individual s predisposition to respond to motives grounded primarily or uniquely in public institutions and organizations» (Perry e Wise, 1990)
27 LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION I Motives 27 MOTIVI RAZIONALI - Partecipazione nel processo di formulazione delle politiche - Commitment nello svolgimento di programmi di pubblica utilità favorita da una identificazione personale con gli stessi - Difesa e sostegno di un interesse privato o, comunque, speciale MOTIVI NORMATIVI - Desiderio di servire l interesse pubblico - Fedeltà al dovere e alle istituzioni nel loro complesso - Equità sociale MOTIVI AFFETTIVI - Impegno nell esecuzione di un programma muovendo dalla convinzione genuina circa la sua importanza sociale - Patriottismo e benevolenza
28 LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION Le 4 dimensioni Attraction to policy making E una componente molto importante per coloro che sono guidati dal desiderio di servire la comunità. Tale dimensione, fondata sui motivi razionali, si basa sul desiderio di soddisfare i propri bisogni personali mentre si sta servendo anche la comunità. Le persone che sono attratte dalla politica sono coloro che pensano che Politica sia una parola nobile e prestano parecchia attenzione ai politici. Inoltre, sono molto impegnati nella ricerca dei compromessi, del tipo dare/avere, nel processo di definizione delle politiche pubbliche e rispettano e sostengono coloro che sono in grado di trasformare una buona idea in legge 2. Commitment to the public interest Fondato sui motivi normativi rappresenta il desiderio altruistico di servire gli interessi pubblici, anche quando vissuto come un «obbligo sociale». Le persone con elevato commitment non fanno fatica ad interessarsi a quello che accade nella loro comunità e cercano di contribuire per il bene della società stessa, senza far prevalere gli interessi privatistici. Ritengono che sia molto importante erogare un servizio di pubblica utilità e che le istituzioni politiche dovrebbero compiere delle azioni che vadano ad arrecare benefici alla comunità nel suo intero. Infine, ma non meno importante, considerano la loro professione come un dovere civico.
29 LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION Le 4 dimensioni Compassion Questa dimensione include l amore per gli altri e il desiderio di farli sentire protetti, nonché il dovere di tutelare tutti quei diritti basilari garantiti dalla legge. Essere compassionevoli significa agire spinti dalla condizione di persone più svantaggiate ed anche nutrire molta compassione verso quelle persone che, pur essendo in una condizione di bisogno, non fanno il primo passo da soli per risolvere i problemi. Rientra in questa dimensione anche il patriottismo. 4. Self-sacrifice Questa viene considerata una dimensione indipendente ed autonoma, trattandosi quasi di una conseguenza della PSM: si tratta della propensione ad erogare dei servizi per le altre persone, rinunciando a premi personali tangibili. Quando ci si mette in gioco per la comunità, per soddisfare i bisogni sociali, necessariamente gli interessi privati vengono meno, o comunque vengono messi in secondo ordine rispetto all interesse pubblico che si intende perseguire, ed implicitamente le persone vedono sacrificati i propri interessi.
30 LA PUBLIC SERVICE MOTIVATION Le diverse personalità 30 Samaritans: gli individui definiti tali sono caratterizzati da una forte motivazione ad aiutare coloro che ne hanno bisogno anche se non sono remunerati per questo. Questi individui agiscono, solitamente, in risposta alle emozioni evocate da condizioni individuali di indigenza Communitarians: sono fortemente motivati dal dovere civico e dall impegno verso il servizio pubblico. Agiscono nella convinzione che ognuno di noi dovrebbe restituire qualcosa alla società Patriots: costoro agiscono per cause più grandi di loro stessi, sono disposti infatti a rischiare in prima persona per il bene sociale, tutelandolo, promuovendolo e lavorando per esso Humanitarians: al pari dei samaritani, sono fortemente toccati dalla grave condizione in cui versano i meno fortunati. Ciò nonostante si differenziano dai primi in quanto sono animati da un profondo senso di giustizia sociale e non nutrono interesse nei confronti di una mera gratificazione personale
Lezione 2. La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017
Lezione 2 La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti La motivazione al lavoro (parte prima) 1. Il concetto di motivazione
DettagliMOTIVAZIONE AL LAVORO
MOTIVAZIONE AL LAVORO La motivazione è L insieme degli stimoli che determinano il comportamento umano; è una determinante dell essere umano attraverso la quale, avendo un bisogno, la donna/l uomo orientano
DettagliPersone, motivazioni e competenze
Costa G., GianecchiniM., 2009, Risorse Umane. Persone, relazioni e valore(2 edizione), McGraw-Hill, Milano Capitolo 3 Persone, motivazioni e competenze Il ciclo del valore delle risorse umane Relazioni
DettagliLezione 10. Motivazione. Università Tor Vergata
Lezione 10 Motivazione Università Tor Vergata 1 Agenda Bisogni al lavoro La conoscenza dei risultati e l assegnazione di obiettivi La soddisfazione al lavoro e benessere Teorie sulla soddisfazione al lavoro
DettagliClima organizzativo/ Cultura. Prof.ssa Ernestina Giudici
Clima organizzativo/ Cultura Cenni.. storici Negli anni 30 il clima veniva considerato in stretta correlazione con la motivazione al lavoro e con la produttività Cenni.. storici Alcuni contributi significativi:
DettagliCapitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE
Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE 1 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E DELLE SOCIETÀ UMANE Le persone perseguono molteplici fini Il perseguimento dei fini suscita bisogni Per
DettagliLa relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi
La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti
DettagliLa motivazione. (Parte prima) Stefano Consiglio
La motivazione (Parte prima) Stefano Consiglio Non esiste nulla di più pratico di una buona teoria! Struttura lezione Concetti di base: Prestazione Capacità Motivazione Le teorie della motivazione Le teorie
DettagliLa soddisfazione dei bisogni e la retribuzione
La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità
DettagliLA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI
LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI Come motivare un T.E.A.M. 1 2 COSA E LA MOTIVAZIONE Dal latino MOTUS motivazione indica un movimento, quindi il dirigersi di un Soggetto verso un oggetto desiderato, verso
DettagliLezione 7. La microstruttura organizzativa. Il job design e la motivazione
Lezione 7 La microstruttura organizzativa Il job design e la motivazione 1 UN MODELLO DI PROGETTAZIONE DELL ASSETTO ORGANIZZATIVO D IMPRESA Obiettivi e strategia Ambiente Cultura Macro Struttura 1. Formalizzazione
DettagliTre significati di politica
Tre significati di politica Politica come agire politico: Politics Parlare di politica Fare una battaglia politica Buttarla in politica Politica come sfera/sistema politico: Polity Scendere in politica
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
Dettaglianalisi del clima organizzativo
1 Comune di Rubano (Pd) analisi del clima organizzativo feb - mar 2007 2 1. Definizioni - indagine 2. Focus group 3. Questionario 4. Conclusioni il clima organizzativo una percezione condivisa sulla quale
DettagliEmozioni e stati d animo
Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi
DettagliLezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a
Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni
DettagliCONFLITTO. Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte
CONFLITTO Processo per cui una parte percepisce che i propri interessi sono ostacolati o influenzati negativamente da un'altra parte Dott.ssa Maria Zifaro 1 Livelli di conflitto Micro Meso Macro Dott.ssa
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte III Le funzioni di direzione aziendale
Economia e Gestione delle Imprese Parte III Le funzioni di direzione aziendale Capitoli 5-8 A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria IL CICLO DI DIREZIONE
DettagliEtimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo
Etimologia motivazione (dal latino motus) indica un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo: la dinamica del desiderio implica una spinta, che può essere
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliLa vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca
La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione
DettagliVALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA
VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA 1 1. Introduzione alle differenze individuali 2. Valori e Credenze 3. Bisogni 4. Atteggiamenti 5. Capacità 6. Soddisfazione lavorativa
DettagliECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE LEZIONE 11 LA MACRO PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dott.ssa Danila Scarozza danila.scarozza@uniroma2.it AGENDA LA PROGETTAZIONE
DettagliPsicologia della comunicazione organizzativa
Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)
DettagliDefinizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:
Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;
DettagliLE SKILLS. Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011
LE SKILLS Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011 INDICE 1 LA DEFINIZIONE DI SKILL 2 LA RELAZIONE TRA SKILL E COMPETENZA 3 LA VALUTAZIONE DELLE ABILITA SKILL : DALL INGLESE ALL
DettagliLA PIRAMIDE DEI BISOGNI DI MASLOW
LA PIRAMIDE DEI BISOGNI DI MASLOW La teoria dei bisogni di Maslow Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di "gerarchia dei bisogni o necessità", divulgandola
DettagliTeoria dei pubblici Comunicazione ed effetti sull audience. Par. I Il pubblico dei media
Teoria dei pubblici Comunicazione ed effetti sull audience Par. I Il pubblico dei media Teoria dei pubblici Comunicazione ed effetti sull audience Il pubblico dei media 25/10/2004 Il pubblico dei media
DettagliCapitolo 5. I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore. Capitolo 5- slide 1
Capitolo 5 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Capitolo 5- slide 1 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Obiettivi di apprendimento Il modello di comportamento del consumatore
DettagliIL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: le variabili personali, sociali e psicologiche
IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: le variabili personali, sociali e psicologiche 1. BACKGROUND Chi acquista? Quando acquista? Perché acquista? Quando acquista? Chi consuma? Quando consuma? Perché consuma?
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
Dettagli"Ruolo del dirigente a supporto dello staff tecnico" Trento, 5 giugno 2009
"Ruolo del dirigente a supporto dello staff tecnico" Trento, 5 giugno 2009 Il ruolo del Dirigente sportivo Il ruolo del Dirigente sportivo è in costante evoluzione, soprattutto nel periodo attuale in cui
DettagliNON TECHNICAL SKILLS : LE COMPETENZE NON TECNICHE E LA SICUREZZA
NON TECHNICAL SKILLS : LE COMPETENZE NON TECNICHE E LA SICUREZZA Attilio Pagano a.pagano@hirelia.it GLI ARGOMENTI DI QUESTO INCONTRO 1. Quanto incide il comportamento umano sul fattore salute e sicurezza
DettagliProgettazione della microstruttura - prima parte -
Progettazione della microstruttura - prima parte - Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 4 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) Impostazione della questione
DettagliMOTIVAZIONE AD APPRENDERE
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce
DettagliBISOGNI E PULSIONI (1 di 2)
ISTINTI (2 di 3) Il primo a parlare di istinto fu James (1890) che lo considerava come la facoltà di agire in modo da produrre certi effetti finali senza aver preveduto e senza previa educazione ad agire
DettagliLA RISORSA UMANA COME VARIABILE. l elemento cruciale
LA RISORSA UMANA COME VARIABILE FONDAMENTALE l elemento cruciale RISORSE UMANE Nell ambito del lavoro le risorse umane sono l elemento cruciale La principale tecnologia di un organizzazione è La principale
DettagliCAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
DettagliCULTURE ORGANIZZATIVE A CONFRONTO. Docente: d.ssa Elisabetta Fabbri
CULTURE ORGANIZZATIVE A CONFRONTO Docente: d.ssa Elisabetta Fabbri Definizione di Cultura Organizzativa Specifici modelli di comportamento improntati da specifici modi di essere e di relazionarsi con gli
DettagliInnovazione e Direzione delle Imprese AA ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA
Innovazione e Direzione delle Imprese AA. 2014-2015 ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA Componential theory of Organizational Creativity (1) CONTESTO DI LAVORO Motivazione
DettagliCorso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La struttura sociale. Stefania Fragapane A.A
Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali La struttura sociale Stefania Fragapane A.A. 2012-2013 La struttura sociale è l ambiente in cui i soggetti interagiscono Livelli di una struttura
DettagliMODULO 2 LEZIONE 18 IL GRUPPO SPORTIVO (PRIMA PARTE)
MODULO 2 LEZIONE 18 IL GRUPPO SPORIVO (PRIMA PARE) CONENUI Premessa Caratteristiche temporali Caratteristiche generali 1 Composizione variabili incidenti 2 Dimensione rapporti tra dimensione e coesione
DettagliChi è il lavoratore anziano?
Chi è il lavoratore anziano? Secondo Sterns e Miklos (1995) l invecchiamento è un processo multidimensionale, pertanto si possono individuare vari approcci per definire il lavoratore anziano: Approccio
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,
DettagliIndividui & Organizzazioni
Individui & Organizzazioni Per approfondimenti sul tema: Costa G. e Gubitta P., Organizzazione aziendale, McGraw-Hill, 2004, cap. 2 Tomasi D. (a cura di), Organizzazione d azienda, Giappichelli, 2006,
DettagliA. Luisi Urbino, 8 marzo 2013
EMPOWERMENT Sviluppo di potere e di responsabilità A. Luisi Urbino, 8 marzo 2013 Non è solo potenziamento Non è solo arricchimento Non è solo sviluppo Chi ne parla: diverse prospettive e denominatori i
DettagliIl sistema di valutazione
Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti
DettagliL interazione sociale. Roberto Pedersini
L interazione sociale Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso, intenzionato dall
DettagliPresentazione Risultati
Presentazione Risultati della Ricerca Motivazione e Diversità: un contributo alla Leadership del Futuro? Aziende Sponsor: Aziende Sponsor: Obiettivi e domande di ricerca:? Esistono differenze nella motivation
DettagliImprese, Regolamentazione e Antitrust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale
Gruppo di Studio e Attenzione Imprese, Regolamentazione e Antitrust Università degli Studi di Roma TOR VERGATA Laboratorio di Ricerca in Governance e Controlli Interni Imprese, Regolamentazione e Antitrust
DettagliMOTIVARE. Soprattutto nell adolescenza. Aggiornamento II livello stagione 2010/11
MOTIVARE Soprattutto nell adolescenza Aggiornamento II livello stagione 2010/11 Il potere è nel campo e appartiene ai giocatori Pierre Berbizier L ALLENATORE dalle biografie dei grandi allenatori La motivazione
DettagliI bisogni espressi e le modalità della loro soddisfazione
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche A.A. 2012-2013 Sommario I bisogni espressi e le modalità della loro soddisfazione L'analisi dei bisogni e le forme della loro soddisfazione; La
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 11 I modelli organizzativi Cap. 7. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 11 I modelli organizzativi Cap. 7 Ing. m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 Stanza 1S-28 Organizzazione "Anthropos zoon politicon (Aristotele) Il primo consulente organizzativo
DettagliACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA
ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it IL PROGETTO DI VITA CONTRIBUISCE ALLA QUALITA DELL ESISTENZA: Accompagnare un Progetto di vita
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliQuestionario Benessere Organizzativo
1 PREMESSA Nelle domande che seguono viene richiesto di esprimere la propria valutazione attraverso una scala sempre identica che impiega 6 classi in ordine crescente. L intervistato per ogni domanda e/o
DettagliOrganizzazione Aziendale: tra teoria e pratica
Organizzazione Aziendale Corso di Laurea in Professioni Sanitarie Organizzazione Aziendale: tra teoria e pratica Andrea Tomo Napoli, 5 maggio 2014 1 Organizzazione aziendale Art. 2555 C.C. Azienda = complesso
DettagliBenessere Organizzativo in Ateneo
Benessere Organizzativo in Ateneo Indagine sul Benessere Organizzativo in Ateneo Report dei primi risultati Con la collaborazione 1 Progetto sul Benessere Organizzativo Nell aprile 2008 è stata istituita
DettagliANALISI DELLE POSIZIONI
ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento
DettagliSommario. Presentazione dell edizione italiana xi. Prefazione xiii. Parte I Il mondo del comportamento organizzativo 1
Sommario Presentazione dell edizione italiana xi Prefazione xiii Parte I Il mondo del comportamento organizzativo 1 1 Le organizzazioni orientate alle persone e il comportamento etico 3 Perché Zappos.com
DettagliLa strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo
La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto
DettagliLE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA
LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione
DettagliLa Struttura sociale. Roberto Pedersini
La Struttura sociale Roberto Pedersini Status e ruoli La struttura sociale è composta di posizioni e sistemi articolati che rappresentano aggregazioni di elementi di livello inferiore (ruoli, istituzioni,
DettagliLe politiche attive a favore dei lavoratori provenienti dai settori di crisi: monitoraggio e prime valutazioni
Le politiche attive a favore dei lavoratori provenienti dai settori di crisi: monitoraggio e prime valutazioni Francesca Pedron Osservatorio provinciale mercato del lavoro PIANI DI FRONTEGGIAMENTO DELLE
DettagliTecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15
Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15 Il modello ELM Cialdini ELM - PETTY E CACIOPPO Il modello ELM (Elaboration
DettagliAntonio Pulerà Psicologo clinico, Psicogeriatra U.O. Geriatria Arezzo
Antonio Pulerà Psicologo clinico, Psicogeriatra U.O. Geriatria Arezzo pulera61@gmail.com Le convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre
DettagliGuida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement.
Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement. Nell ambito delle attività previste dagli adempimenti di legge relativi agli obiettivi di performance (Dlgs 150/09) ed
DettagliMotivazione ed emozione
Motivazione ed emozione Motivazione le varie teorie Emozioni e ricerca di forte sensazioni Emozioni Motivazione un stretto legame Motivazione emozione - decisioni LA MOTIVAZIONE Definizione di MOTIVAZIONE:
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliProgettazione della microstruttura (seconda parte)
Progettazione della microstruttura (seconda parte) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 4 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) Progettazione delle mansioni
DettagliCAPITOLO CAPIT Organizzazioni e Teoria ganizzazioni e T Organizzativa
CAPITOLO 1 Organizzazioni e Teoria Organizzativa Agenda Cos è un organizzazione Le dimensioni organizzative La struttura organizzativa Le parti di un organizzazione Valutare un organizzazione Evoluzione
Dettagligestione delle imprese Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliBAA PROGETTO MENTORING. Presentazione
BAA PROGETTO MENTORING Presentazione INDICE Perché il Mentoring? Mentoring e Coaching: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Mentor e del Mentee Regole del rapporto di Mentoring Scheda Mentor/Mentee
DettagliTEORIA COGNITIVISTA (2 di 2)
TEORIA COGNITIVISTA (2 di 2) Atkinson (1957) ha studiato il fenomeno nell ambito della tendenza al successo Tendenza al successo è data da: a. motivazione al successo b. incentivo per l ottenimento (aspettativa)
DettagliIl modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980)
Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) La teoria dell azione ragionata (Ajzen e Fishbein, 1980) fornisce una struttura di base che mira a spiegare e comprendere come si vengono a concretizzare
DettagliPUBLIC SPEAKING Obiettivi Temi trattati Metodologia di lavoro Durata
PUBLIC SPEAKING Presentare in pubblico programmi, progetti, relazioni ed anche idee e punti di vista è un attività continua in azienda, eppure spesso non ci si sente preparati o ci si rende conto di essere
DettagliLa valutazione delle Competenze. Giampaolo Vannutelli
La valutazione delle Competenze Giampaolo Vannutelli Sessione dedicata al tema della valutazione delle competenze Obiettivi Definire il concetto di «Competenza» Riflettere sul senso e sulle finalità di
DettagliLe esperienze e gli studi fatti sulla Leadership indicano che è una capacità che si può apprendere e sviluppare.
LA LEADERSHIP Le persone si chiedono spesso se leader si nasce (cioè, se essere un leader è una qualità innata, magari riservata a pochi) o se leader si può diventare. Le esperienze e gli studi fatti sulla
DettagliCorso di Economia degli Intermediari Finanziari
Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario Perché vi sono gli intermediari I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliLa gestione delle risorse umane
Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing A.A. 2015-2016 Lezione 7 La gestione delle risorse umane La collocazione della funzione «Direzione del Personale» Funzione aziendale (allo stesso
DettagliIl comportamento del consumatore. Agenda
Il comportamento del consumatore Prof. Francesco Paoletti Corso di laurea in Scienze della comunicazione Università di Milano - Bicocca Agenda Come opera il consumatore nel processo di acquisto? Quali
DettagliLA LEADERSHIP. TEORIE ORGANIZZATIVE E OPPORTUNITA PER LE PMI DERIVANTI DALLA LORO IMPLEMENTAZIONE. Di Ilaria De Lorenzis
LA LEADERSHIP. TEORIE ORGANIZZATIVE E OPPORTUNITA PER LE PMI DERIVANTI DALLA LORO IMPLEMENTAZIONE Di Ilaria De Lorenzis Che cos è la leadership? È la capacità di influenzare un gruppo per il raggiungimento
DettagliIndagine sul Benessere Organizzativo. Dicembre 2013
Indagine sul Benessere Organizzativo Dicembre 2013 Indagine sul Benessere Organizzativo Aspetti metodologici Tecnica di indagine: CAWI (Computer Assisted Web Interview) Software utilizzato: ID Monitor
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I COMPORTAMENTI IMPRENDITORIALI E LA GESTIONE STRATEGICA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I COMPORTAMENTI IMPRENDITORIALI E LA GESTIONE STRATEGICA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - i profili della gestione aziendale - la gestione strategica
DettagliLezione 3. Gli attori individuali: la razionalità, le competenze, la motivazione. Attori collettivi: gruppi, potere, stakeholder (cenni)
Lezione 3 Gli attori individuali: la razionalità, le competenze, la motivazione Attori collettivi: gruppi, potere, stakeholder (cenni) Le tre dimensioni dell organizzazione Adesso siamo qui Rela azioni
DettagliLezioni di Economia Politica
Università degli Studi ROMA TRE Facoltà di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica I principi fondamentali dell economia e gli strumenti per lo studio Giovanni Nicola De Vito - 2010 Microeconomia area
DettagliCapacità di trasformare un esperienza dolorosa o stressante in un apprendimento.
«Resilienza» Capacità di trasformare un esperienza dolorosa o stressante in un apprendimento. La capacità di acquisire delle competenze utili al miglioramento della qualità della vita. 3 Secondo Boris
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DELLE POSIZIONI COME SUPPORTO GESTIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI E LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Psicologia Dipartimento di Psicologia Laboratorio di Psicologia per la Ricerca sull Imprenditorialità, Innovazione, Integrazione (LA.PS.R.I3) Prof. Carlo Odoardi
DettagliI.T.I.L. da Vinci BORGOMANERO
I.T.I.L. da Vinci BORGOMANERO (Classe 3A settore economico) Istituto Tecnico ad indirizzo Tecnologico ed Economico BORGOMANERO Tel: 0322.840811 fax 0322.840849 e.mail: itisleon@tin.it referente: Francesco
DettagliIL PROCESSO DI RECLUTAMENTO, SELEZIONE ED INSERIMENTO
1 Definizione dei Fabbisogni Profilo Professionale di riferimento Attivazione delle fonti del reclutamento Selezione «Qualsiasi ORGANIZZAZIONE per essere definita tale necessita di DELEGA e SPECIALIZZAZIONE
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE UMANE Focus sull intelligenza emotiva e sulla psicologia dei gruppi, gestione delle relazioni
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Focus sull intelligenza emotiva e sulla psicologia dei gruppi, gestione delle relazioni Corso di formazione convenzionato da INPS per i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola
Lezione 10 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE
DettagliComunicazione d'impresa
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere (LIN-AZ) Comunicazione d'impresa Anno Accademico 20112-2013 Prof. Fabio Forlani Per contatti: fabio.forlani@uniurb.it
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE
BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Francesco Minchillo DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni
DettagliLa formazione mentale del giovane calciatore
2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far
DettagliPSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)
C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,
DettagliLo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio. L'autonomia emotiva in adolescenza
Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio L'autonomia emotiva in adolescenza Autonomia adolescenziale e gruppo dei pari Nel passaggio dall'esclusiva appartenenza
Dettagli