ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138.



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Transcript:

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) COOH COOH OH OAc + Ac 2 O H 2 SO 4 ac. 2-idrossibenzoico ac. 2-acetossibenzoico Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138.12) Anidride acetica 7.5 g (PM = 102.09) 7 ml H 2 SO 4 96% (conc.) 7 gocce Strumenti di misura: Bilancia tecnica Termometro Vetreria: Beute da 100 e 250 ml Cristallizzatore con diametro > 20 cm Cilindri graduati da 10 e 100ml Pipetta a stantuffo 1 Imbuto Buchner da 10 mm con gucko Beuta da vuoto da 250 ml Vetrino da orologio Pipette e gommini Provette Prodotti chimici: Acido salicilico (5 g) Anidride acetica (7 ml) Acido solforico concentrato (7 gocce) Acqua distillata Etanolo (15 + 5 ml) Acetone Cloruro di ferro (III) Esano Etere etilico Lastre di gel di silice da 0,25 mm Altro: Piastra riscaldante Pentola per bagno ad acqua Filtro di carta rapido Pompa da vuoto Lampada UV

In una beuta da 100 ml perfettamente asciutta si pongono l acido salicilico, l anidride acetica e 7 gocce di acido solforico concentrato. Il tutto viene scaldato su bagno maria a circa 50-60 C agitando la miscela di reazione con una bacchetta di vetro. Dopo alcuni minuti la sospensione dovrebbe diventare limpida e, dopo pochi istanti, si risepara un solido bianco. Si continua a scaldare per altri 15 minuti. La miscela di reazione viene raffreddata e addizionata di 75 ml di H 2 O. Si agita bene il tutto e si filtra alla pompa ad acqua su Buchner. Il solido così ottenuto viene ricristallizzato sciogliendolo in 15 ml di EtOH caldo e quindi versando la soluzione etanolica in 35 ml di H 2 O calda. Si scalda la soluzione brevemente e quindi la si lascia raffreddare. Dalla soluzione si separano dei bei cristalli prismatici bianchi che vengono filtrati e seccati all aria. Determinare la resa della reazione, il p.f. del composto e registrarne lo spettro IR, riportando la relativa interpretazione. La reazione di esterificazione della funzione fenolica è verificata attraverso un saggio colorimetrico mediante cloruro ferrico e mediante cromatografia su strato sottile (TLC). La GC non è applicabile come tecnica di analisi in quanto sia l acido salicilico, sia il prodotto, decarbossilano facilmente durante il passaggio attraverso la colonna. Test con cloruro di ferro(iii) I fenoli ed i composti con un ossidrile legato ad un carbonio insaturo (enoli) danno un intensa colorazione (rosa,violetta o verde a seconda della struttura del fenolo o dell enolo) quando vengono a contatto con soluzioni di cloruro ferrico. Il colore è dovuto alla formazione di un complesso di coordinazione con il ferro(iii). Sciogliere 10 mg circa di sostanza in 5 ml di etanolo, quindi aggiungere 1-2 gocce di una soluzione acquosa di cloruro di ferro(iii) (0,1 M): l eventuale sviluppo di un intensa colorazione violetta da parte della soluzione evidenzia la presenza di acido salicilico non reagito, quindi reazione non completamente riuscita!. Il riconoscimento del prodotto di reazione, l acido acetilsalicilico, si può effettuare mediante una cromatografia su strato sottile(thin Layer Chromatography). Si preparano 3 provette nelle quali si sciolgono in acetone una punta di spatola (10-20 mg in 5 ml): Acido Salicilico di partenza (A) Prodotto di reazione (B) Aspirina commerciale(sostanza di riferimento) (C) Si prepara la lastrina tracciando con una matita una linea parallela al lato minore a 2 cm e sulla stessa si segnano 3 punti con le rispettive sigle assegnate ai prodotti sopra indicati In corrispondenza dei tre punti si va a caricare la lastrina con i campioni in esame prelevati mediante capillari Si pone la lastrina in un contenitore chiuso nel quale è presente una miscela composta di etere etilico ed esano nel rapporto in volume 6:4 con qualche goccia di acido acetico (eluente) Per effetto della capillarità il solvente sale lungo la lastrina trascinando in maniera differente con sé i componenti delle soluzioni separandoli (polarità ed adsorbimento) Si attende qualche minuto necessario affinché l eluente migri fino a circa 2 cm dal margine superiore della lastrina Si estrae la lastrina dal contenitore e con una matita si segna il margine di migrazione Si lascia asciugare per qualche minuto Si osserva alla lampada a U.V. la presenza delle macchie dei campioni esaminati Si determina e si annota il valore della costante Rf di ciascun campione che è caratteristico per ciascun composto

Fattore di ritenzione Rf: rapporto tra la distanza percorsa dal componente e la distanza percorsa dal fronte del solvente. Il valore di Rf di un composto è una costante per determinate condizioni cromatografiche (adsorbente ed eluente) e può servire a caratterizzare quel composto Il riconoscimento del prodotto di reazione può essere effettuato con la determinazione del punto di fusione: il punto di fusione dell acido acetilsalicilico è 134-136 C mentre quello dell acido salicilico è più elevato 159-160 C.