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Transcript:

Gelato di uva Clinto E per concludere in dolcezza il benvenuto all autunno, ecco il gelato di uva Clinto che racchiude tutto il profumo di questa straordinaria uva e strizza l occhio agli ultimi timidi soli di questi giorni, brillanti e lucenti, ricordo dell estate trascorsa con tutti i suoi alti e bassi, nel bene e nel male, per costruire una stagione, una vita e nuovi ricordi. INGREDIENTI 700 g circa di uva clinto 150 g zucchero 250 ml di panna fresca 1 cucchiaio di zucchero al velo vanigliato PANEANGELI PROCEDIMENTO: Prima di procedere alla preparazione, occorre un po di pazienza per preparare uno sciroppo denso, fatto di polpa e succo dell uva e zucchero. Lavare e scolare l uva. Staccare tutti i chicchi sani e maturi e passarli con il passaverdura. Otterremo circa 1/2 Kg di polpa e succo d uva. Versare il tutto in una pentola a pareti alte, unire 150 g di zucchero, amalgamare bene e portare a bollore. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura, fino a che inizierà ad addensarsi. Il risultato è una confettura dalla consistenza molto liquida, come uno sciroppo, ma allo stesso tempo anche cremosa. Lasciare raffreddare. Passiamo alla preparazione del gelato. In un recipiente versare 250 ml di panna fresca, aggiungere 150 ml dello sciroppo di clinto ottenuto e 1 cucchiaio di zucchero al velo vanigliato. Amalgamare bene, poi versare il tutto nel cestello della gelatiera. Avviare la macchina per 40 minuti. Terminato il tempo di preparazione, potete gustarlo subito per

apprezzarlo in tutta la sua cremosita o trasferirlo in un contenitore ermetico e conservarlo in freezer. CONSIGLIO: lo sciroppo di clinto che vi rimane potete conservarlo sotto vetro, sterilizzando almeno 25 minuti per vasetti di media grandezza. Gelato allo yogurt fatto in casa con coulis di visciole Continua la mia produzione di gelato casalingo. Soffici creme abbracciano il dolce vigore della frutta di stagione, quella buona, maturata sulla pianta e raccolta al momento opportuno. Ed ecco una delle tante ricette nate da un pomeriggio su e giù dalla scaletta, a raccogliere le visciole e fare due chiacchiere con papà. INGREDIENTI PER IL GELATO: 250 g di yogurt naturale 200 ml di panna fresca 6 cucchiai di zucchero

INGREDIENTI PER LA COULIS: 200 g di visciole sane e mature 50 di zucchero 1 cucchiaio di succo di limone PROCEDIMENTO: In una ciotola amalgamare bene lo yogurt, la panna e lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Versare il tutto nel cestello della gelatiera e avviarla. Il gelato sarà pronto in circa 40 minuti. Nel frattempo iniziamo a preparare la coulis. Lavare con delicatezza le visciole, facciamole scolare, poi trasferiamole in un tegamino e iniziamo a cuocerle a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto, per farne uscire il succo. Aggiungere lo zucchero e il succo di limone. Amalgamare bene e proseguire la cottura per altri 5-6 minuti. Terminata la cottura, setacciare il tutto, per ottenere una crema liscia e omogenea, priva di bucce e noccioli. Lasciare raffreddare.

Quando il gelato è pronto estrarre il cestello e iniziare a comporre le coppette alternando 2 cucchiai di gelato alla coulis di visciole per creare un effetto variegato. A piacere guarnire con visciole sciroppate e biscottini. Se invece preferite preparare il gelato con largo anticipo, trasferite il tutto in un contenitore emetico da freezer, sempre alternando i composti. Per gustarlo al meglio e non perdere la sua morbida cremosita vi consiglio di estrarlo dal ghiaccio almeno 20-30 minuti prima di servirlo, sarà anche più facile comporre le coppette.

Gelato alle pesche e vaniglia Letteralmente sommersa da 2 cassette di buone pesche che mi sono state regalate, cerco di render loro giustizia nel migliore dei modi. Scorro un po le categorie del mio piccolo blog e la parola gelato mi balza all occhio! Ma certo il buon gelato artigianale e fatto con la frutta fresca, dolce, succosa e matura al punto giusto. Inizio subito a comporre la base per il mio gelato e con me ci sono due fidate aiutanti, la panna fresca e la vaniglia. Verso il tutto nella gelatiera e avvio il processo. Dopo 1 ora, apro il coperchio del cestello. Davanti ai miei occhi si presenta una nuvola rosea, soffice e profumata di pesche mature, per finire con l aroma della vaniglia che persiste, cucchiaino dopo cucchiaino. Troppo Buono! INGREDIENTI: 200 g di pesche mature 250 ml di panna fresca 50 ml di latte parzialmente scremato 4 cucchiai di zucchero 1 bustina di vanillina PROCEDIMENTO: Sbucciare le pesche e tagliarle a cubetti.versare la polpa in un contenitore a pareti alte, poi frullarla con il frullatore ad immersione, fino a creare una crema. Setacciare la purea ottenuta per eliminare i filamenti della frutta.

Versare la purea ottenuta in una ciotola, aggiungere la panna fresca, il latte, lo zucchero e la vanillina. Mescolare per far sì che lo zucchero si sciolga ed il composto diventi omogeneo. Versare il tutto nel cestello della gelatiera ed avviarla. Dopo 1 ora il gelato e pronto. Potete gustarlo subito o trasferirlo in una vaschetta da freezer per conservarlo. Cheesecake di ricotta e

yogurt alle pesche Il caldo estivo, arrivato a sorpresa, anche se in ritardo, non ha certo usato mezzi termini, bensì si è manifestato in tutto il suo ardore, come se dovesse lanciare la propria scala di gradi da zero a cento in pochi secondi. Eppure qui non ci sono né qualificazioni ne prove di accelerazione solo tante persone che sognano le ferie e cercano di difendersi dalla morsa del caldo, mentre portano a termine i loro doveri. Anche la voglia di dolcezza resiste, se pur con la richiesta di una dolcezza moderata, che non aumenti la sensazione di sete e che ci dia una sferzata di freschezza. A mio parere una buona cheesecake che non necessita di cottura, decorata con frutta fresca può soddisfare questa necessità e una ricettina trovata per caso mentre sfogliavo un giornale, mi ha dato lo spunto giusto. Come sempre ho apportato le mie modifiche e il risultato finale? Sa di dolce, sa di frutta, sa di ESTATE. INGREDIENTI: 250 g di ricotta 350 g di yogurt bianco 150 g di biscotti ai cereali 30 g di miele di ciliegio 30 g di mandorle sgusciate 50 g di burro 20 g di zucchero di canna 2 cucchiai di liquore mandorla amara 2 pesche PROCEDIMENTO: Per prima cosa prepariamo la base della cheesecake. Tritare tutti i biscotti ai cereali ed unirli al burro ammorbidito a temperatura ambiente ( oppure in microonde con funzione defrost per 1 minuto). Amalgamare bene, poi versare il tutto in uno stampo a cerniera o con bordo rimovibile. Con l aiuto

di un cucchiaio compattare il trito di biscotti, fino a formare una base omogenea. A parte tritare le mandorle a grana media e distribuire anche queste sulla base di biscotti, all assaggio saranno una piacevole nota croccante. Riporre in frigorifero. In un recipiente lavorare bene la ricotta fino a ridurla in una purea morbida, aggiungere lo yogurt, il miele, lo zucchero di canna e i 2 cucchiai di mandorla amara, poi amalgamare il tutto.

Versare la crema ottenuta sulla base di biscotti e mandorle e riporre in frigorifero per circa 6 ore o in freezer per 2 ore prima di assaggiarla. Prima di servirla, estrarla dal frigorifero, rimuovere il bordo della tortiera e guarnire la superficie con fettine di pesche fresche. Plumcake integrale allo yogurt con albicocche Per l invention test di questa settimana, il gruppo di Facebook di cui faccio parte con tanti altri appassionati e golosi di cucina, ha proposto di eseguire un piatto da pic nic. Sarà un po scontato ma solo a nominare il termine, mi si materializza davanti agli occhi come d incanto, un prato verde brillante, fiori di campo, raggi di sole e una straordinaria tovaglia a scacchetti bianchi e rossi, che si stende per accogliere tante deliziose leccornie. Le cicale cantano sotto la ferocia del caldo estivo, mentre le ombre compiono la loro

danza giornaliera. Non resta che aprire il cesto decorato di merletti e cinghioli di cuoio, per estrarre le stoviglie e le pietanze, quasi fosse una sfilata di alta moda Parigina. Sandwich, formaggi, pasta fredda, un calice di vino e poi il dolce. Ecco e proprio quello che ho immaginato io, un soffice plumcake integrale,ammorbidito dallo yogurt, profumato di cannella e amabilmente decorato da albicocche sciroppate. Immortalato tra allegri fiorellini e condiviso con voi nel nostro pic nic astratto. INGREDIENTI: 200 g di farina integrale 100 g di farina 00 100 g di zucchero di canna 1-2 cucchiai di miele 100 ml di olio di semi di arachidi 150 g di yogurt magro 120 ml di latte parzialmente scremato 1 uovo intero 1 cucchiaino di cannella in polvere 1 pizzico di sale 1/2 bustina di lievito per dolci PANEANGELI 1 vasetto di albicocche sciroppate PROCEDIMENTO: In una ciotola amalgamare l uovo con lo zucchero e il miele. Sempre mescolando con la frusta aggiungere l olio, lo yogurt magro, il latte, il pizzico di sale e la cannella in polvere.

Alla crema ottenuta incorporare le farine e il lievito in polvere, facendo attenzione a stemperare bene il tutto. Foderare uno stampo da plumcake con apposita carta da forno,, dopo averla bagnata e strizzata, affinché possa aderire bene alle pareti dello stampo. Versarvi il composto ottenuto, poi prima di infornare il dolce, sormontarvi le mezze albicocche dopo averle scolate bene dal loro sciroppo, per non conferire altra umidità al dolce.

Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti. Verificare sempre la cottura facendo la prova dello stecchino. Bocconcini di albicocche sciroppate alla ricotta e cioccolato bianco Tra un impegno e l altro fervono i preparativi per l orto e la nuova stagione. La raccolta di frutta e ortaggi mi soddisfa e mi stimola a preparare sempre nuove ricette, non solo fresche e di pronto consumo, bensì le favolose preparazioni sotto vetro. Quando l orto e il frutteto in piena produzione elargiscono generosi i propri doni, il consumo giornaliero non basta e sprecare queste preziose materie prime, sarebbe un errore imperdonabile. Ecco allora che inizia una colorata e genuina sfilata di conserve, golose confetture, sciroppati, sott olio, speziati, ecc., sono da sempre una mia grande passione. Mi rilassa immergermi in questo mondo di natura, dai sapori vivi e autentici, per tentare sempre nuovi accostamenti e goderne tutto l anno. A poco a poco la fresca cantina colma i propri scaffali, poi l autunno e l inverno che avanzano, mentre tante prelibatezze sono pronte da gustate in famiglia, in compagnia e a volte sono addirittura doni per le persone che si amano. Il bello e che un altra primavera e un altra estate arriveranno, per ricominciare il suo ciclo della vita e la sua scia di esperimenti culinari. Amo le conserve per il significato che hanno, un mix di tradizione, di ricordi, di ricette che si tramandano e di povertà, dove bastava avere un ortaggio da mettere in tavola, per sfamare la famiglia ed

essere signori. Le ricette evolvono, nuovi ingredienti si accostano alla tradizione, ma il cuore che metto nei miei vasetti e la sensazione di conforto che mi trasmettono non cambieranno mai. Guardo la mia cantina, con le mie conserve come fosse una cassaforte che protegge i gioielli della regina, le tavole dell autunno-inverno trascorsi, l hanno a poco a poco depauperata ed è ora di fare l inventario! Prodotti di maggior consumo, ricette amate e rimanenze da sfruttare per fare spazio ai nuovi prodotti, come queste dolcissime albicocche sciroppate. Usarle per fare una macedonia, sarebbe troppo scontato, così scelgo di trasformarle in prelibati bocconcini, freschi e delicati. Uno tira l altro in un dolcissimo fine pasto. INGREDIENTI: albicocche sciroppate 200 ml di panna vegetale montata 250 g di ricotta 70 g di zucchero al velo vanigliato PANEANGELI 50 g amaretti sbriciolati 50 g di gocce di cioccolato bianco PROCEDIMENTO: In una ciotola lavorare la ricotta con una spatola, fino a farla diventare una crema liscia e morbida. Unire lo zucchero, gli amaretti sbriciolati finemente ( tenerne da parte 1 manciata per guarnire i bocconcini) e le gocce di cioccolato bianco. Amalgamare bene. Per ultima incorporare la panna montata a neve ben ferma, mescolando dal basso verso l alto per dare leggerezza al composto. La farcia e pronta. In un piatto da portata, adagiare le albicocche sciroppate, scolandole un po dallo sciroppo di conservazione. Caricare una sac a poche con la crema di ricotta, avendo cura di montare un beccuccio con l apertura ampia, poiché le gocce di cioccolato tenderebbero ad ostruirlo, e iniziare a farcire le

albicocche sciroppate. Guarnire con gli amaretti sbriciolati tenuti da parte. Conservare in frigorifero. CONSIGLIO: potete anche servire questi bocconcini, sormontandoli con una seconda metà albicocca, come se fossero baci di dama fruttati. Per rimanere fedeli al principio che in cucina non si butta via niente, non gettate lo sciroppo di conservazione, per i più golosi e molto buono da bere, ma ancora di più possiamo utilizzarlo per un secondo dolce come sciroppo per inumidire pan di Spagna o biscotti, ecc.

Torta d autunno E arrivato l autunno con tutto il suo caratteristico corredo. Si è adagiato comodo e ha aperto la sua valigia. Ne sono uscite le giornate più brevi, le temperature inferiori e la concreta percezione dell umidità. Gli orizzonti con i primi accenni di nebbia e poggia si tingono con tutte le tonalità del grigio e vestono con cappotti di natura. L oro, il rosso e l arancione delle foglie spiccano come gioielli, comunicando una sensazione di calore. Dai camini e nell aria si diffonde il profumo della legna che scoppietta nelle stufe e nei camini. Intanto in cucina nuovi ingredienti fremono, rivendicano la loro stagionalità salutando gli ultimi ortaggi dai sapori freschi e colori squillanti, che tanto hanno dato per tutta l estate. Davanti a questo scenario tanto malinconico, quanto romantico, sento il desiderio di fare una bella torta, abbastanza classica. La copertura di panna la ingentilisce e bilancia l aromaticità della farcitura. Ricordo quando da piccola la mia mamma preparava torte alla panna. Armata di un lungo coltello da cucina con la lama piatta e della sua manualità a poco a poco la stendeva per ricoprire tutti i lati, fino a che diventavano perfettamente lisci, mentre io in tutto questo quasi mi incantavo a guardarla a bocca aperta. Oggi mi rendo conto di quanto fossero belle e genuine tutte le cose, non servivano mille strumenti, impastatrici e spatole da pasticceria. Per raggiungere l obbiettivo prefissato, bastano la buona volontà e l amore per ciò che si fa. Ecco la mia torta, un elogio all autunno. INGREDIENTI:

1 pan di Spagna 500 ml di panna fresca 3 grappoli di uva clinto 5 grappoli di uva fragola bianca 2 g di agar agar il succo di 1 limone 1 bicchiere di latte parzialmente scremato 100 g di zucchero + 2 cucchiai PROCEDIMENTO: Per prima cosa preparare la gelatina d uva che utilizzeremo per farcire la torta. Lavare e sgranare i grappoli d uva, ricordando di tenere da parte un pezzetto di entrambe i tipi di uva, per poter guarnire la torta prima di servire. Passare i cicchi d uva ottenuti con il passaverdura. Versare il succo e la polpa ottenuti in una pentola antiaderente, unire i 100 g di zucchero, il succo di limone e l agar agar. Portare a bollore e cuocere per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare. A parte montare a neve la panna fresca e incorporare i due cucchiai di zucchero, mescolando delicatamente. Tenere da parte 1/3 di panna per la farcitura e mettere la rimanente in frigorifero, poiché servirà solo alla fine per la copertura. Tagliare il pan di Spagna dividendolo in 3 strati. È giunto il momento di assemblare la torta. Mettere sul piatto da portata il primo disco di pan di Spagna, con un cucchiaio distribuire sulla superficie parte del latte, senza eccedere, poiché le basi devono mantenere la propria consistenza.

Spalmare parte della gelatina d uva già preparata, senza farla fuoriuscire dal margine esterno. Arricchire la farcitura con qualche cucchiaio di panna montata.

Coprire con il secondo disco e ripetere gli stessi passaggi con il latte, la confettura e la panna. Coprire con l ultimo strato di pan di Spagna. A questo punto munirsi di pazienza per coprire la torta di soffice panna, cercando di distribuirla in modo omogeneo. Decorare a piacere con l uva tenuta da parte. Torta di mele con vaniglia

bourbon In questa giornata autunnale di pioggia, la voglia di un dolce tradizionale, caldo e profumato aumenta senza controllo. Ho a disposizione un bel cesto di piccole mele rosse biologiche, molto dolci e succose. La giornata e malinconica e non ho voglia di sperimentare, cerco solo il buon sapore dei ricordi, della torta di mele, come la preparavo già da piccola con la mia mamma. L unica aggiunta e un pizzico di vaniglia bourbon che le conferisce un tocco di magia in più. La legna scoppietta nella stufa, il calore e i profumi si diffondono per la casa e la mia torta e pronta. Non resta che assaggiarla e godere dell atmosfera casalinga. INGREDIENTI: 3 mele 200 g di zucchero 150 g di burro 3 uova intere 150 g di farina 00 50 g di fecola di patate 1/2 bustina di lievito per dolci 1 cucchiaino di vaniglia bourbon ( o 1 bacca di vaniglia) zucchero a velo vanigliato per guarnire. PROCEDIMENTO: In una terrina mescolare il burro ammorbidito con lo zucchero, fino ad ottenere una crema soffice. Unire le uova intere e il cucchiaino di vaniglia bourbon o in alternativa i semi di una bacca di vaniglia. Incorporare gradatamente la farina, la fecola di patate e il lievito setacciati per non formare grumi. A parte sbucciare le mele e tagliare la polpa ottenuta in pezzetti molto piccoli. Questa operazione richiede un po di pazienza, ma ci ripagherà all assaggio, in quanto la mela

sarà ben amalgamata al resto del composto e conferirà un grado di umidità uniforme. Unire la mela all impasto preparato, amalgamare bene e versare in una tortiera foderata di carta da forno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 25 minuti. Verificare la cottura facendo la prova dello stecchino. Lasciare raffreddare e decorare con zucchero a velo vanigliato.

Strudel di prugne alla cannella Non so voi ma io a volte mi ritrovo con alcuni ingredienti in frigo o in dispensa che sono prossimi alla scadenza o con la classica frutta troppo matura. Probabilmente gli ingredienti li avevo acquistati con l intento di realizzare preparazioni che già conosco e che apprezziamo in famiglia, ma il tempo ora stringe, di conseguenza la fantasia si accende. Dal vortice delle idee, condite di tradizione e qualche goccia di moderna stranezza nascono nuove preparazioni tanto golose quanto affascinanti. Questo strudel di prugne ne è un esempio. Le prugne mature si sciolgono in una composta aromatizzata alla cannella. In fine la farcitura profumata e setosa, veste panni più grintosi grazie alla granella di mandorle che le conferisce la nota croccante. INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia pronta circa 15 prugne mature 1/2 cucchiaio o di cannella in polvere 5 cucchiai di zucchero + 1 100 g di mandorle spellate il succo di 1/4 di limone PROCEDIMENTO: Lavare e asciugare le prugne, tagliarle a metà ed estrarre i noccioli. Cuocere la polpa in un tegame antiaderente con la cannella in polvere, 5 cucchiai di zucchero e il succo del limone filtrato, a fiamma viva per circa 15 minuti o fino a che i succhi emessi dalla frutta si saranno addensati. Lasciare raffreddare.

Intanto ridurre le mandorle ad una granella di media pezzatura. Stendere il rotolo di pasta sfoglia, versarvi la composta di prugne e cannella raffreddata e 2/3 della granella di mandorle. Chiudere i lembi della pasta sfoglia, partendo lai lati, per poi ripiegare le estremità, facendo attenzione a non far fuoriuscire il ripieno. Spennellare la superficie con acqua tiepida, spargere il cucchiaio di zucchero tenuto da parte e la restante granella di mandorle.

Infornare a 180 con funzione ventilata per circa 15 minuti. CONSIGLIO: per la sfoglia ho scelto una copertura molto neutra. Volevo esaltare la leggera caramellatura della granella di mandorle, tuttavia per dare un po di colore allo strudel, si può sostituire l acqua tiepida con la classica pennellata di tuorlo d uovo. Biscottini con i fichi freschi Anche settembre e giunto a ricordarci che l estate sta

finendo. L orto ormai consumato e generoso fino all ultimo dei suoi giorni e mi ragala ancora le sue gemme, trattenute e coccolate sui rami delle piante come figli, per accompagnarne la crescita. A vegliare su tanta meraviglia c è il mio albero di fichi, con il suo tronco maestoso. I rami curvi e flessibili tra le grandi foglie ramificate, lasciano intravedere i suoi piccoli frutti violacei e dolci per natura. Cadono già le prime foglie, l anteprima di un romantico autunno che suscita la voglia di assaporare piatti caldi e profumati. Forse ancora di più il genere di ricette che scaldano il cuore e cosa potrebbe soddisfare questo desiderio, più dei biscotti casalinghi? Unendo il tutto, mi sono venuti in mente questi piccoli strudel di fichi freschi con una doppia cottura. L impasto e arricchito da un po di miele. Il connubio tra questo e i fichi che si caramellano durante la cottura in forno regala biscottini gustosi senza eccedere in dolcezza. INGREDIENTI: 350 g di farina 00 120 g zucchero 2 cucchiai di miele 160 g di burro 3 uova intere 1/2 bustina di lievito per dolci 15-20 fichi freschi maturi zucchero a velo per guarnire PROCEDIMENTO: In una ciotola mescolare le uova con lo zucchero, 2 cucchiai abbondanti di miele e il burro ammorbidito. Incorporare a poco a poco la farina e il lievito setacciati. Impastare fin quando il composto risulta omogeneo e non si attacca più alle mani. Se necessario aggiungere un po di farina. Coprire con la pellicola per alimenti e riporre in frigorifero.

Intanto preparare la farcia. Sbucciare i fichi maturi e Tagliarli in 4 parti. Estrarre l impasto dal frigorifero e dividerlo in 3 porzioni. Con il mattarello stendere ciascuna delle 3 parti fino a formare un rettangolo dello spessore di circa 1/2 cm. Porre al centro delle 3 strisce di frolla gli spicchi di fichi precedentemente puliti. A questo punto ripiegare i lembi esterni delle frolle verso l alto, per chiudere la frutta all interno e sigillarli premendo la pasta tra le dita. Otterremo 3 piccoli strudel di fichi. Riporli nella teglia del forno, foderata con l apposita carta, tenendoli leggermente distanziati per permetterne la lievitazione durante la cottura. Infornare a 180 gradi per circa 40 minuti in modalità statica. Sfornare e lasciare raffreddare. A questo punto possiamo scegliere di servire i 3 piccoli strudel interi e soffici con un po di zucchero a velo per guarnizione o procedere con la seconda cottura per trasformarli in biscotti da poter conservare e gustare nei giorni successivi. Per ottenere i biscotti tagliare gli strudel a fettine di circa 1,5-2 cm di larghezza, riposizionarle sulla placca del forno foderata di carta, lasciando sempre un po di spazio tra una e l altra e infornare nuovamente. Questa volta la cottura sarà delicata e prolungata, ovvero a 100 gradi per 90 minuti in forno ventilato. Durante questi minuti, aprire brevemente lo sportello del forno per far fuoriuscire l umidità in eccesso almeno 2 o 3 volte. Sfornare, lasciare raffreddare e guarnire con zucchero a velo. Sono ottimi sia per la colazione che per una golosa merenda dei bambini.