L Alto Adige, terra di vini

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L Alto Adige, terra di vini Pur coltivando una superficie circoscritta di appena 5.400 ettari, i vignaioli altoatesini fanno crescere una varietà di vini incredibilmente ampia. E tutto ciò che s imbottiglia nel triangolo vinicolo compreso fra Silandro, Bressanone e Salorno, non spicca solo per varietà, ma anche per qualità, come testimoniano le guide internazionali che danno ai vini altoatesini valutazioni d eccellenza. UN PICCOLO TERRITORIO DAI GRANDI VINI L Alto Adige è una delle zone vinicole più piccole d Italia, ma grazie alla sua ubicazione geografica, a cavallo tra la zona alpina e quella mediterranea, fra la cultura italiana e quella tedesca, è una delle zone di produzione più ricche di sfaccettature. In questa provincia, infatti, la viticoltura spazia dai vigneti a clima fresco collocati ai piedi delle catene alpine imbiancate di neve a Nord, fino agli appezzamenti inondati dal sole e circondati da ulivi e cipressi al Sud. 5.000 viticoltori si dividono 5.400 ettari di superficie vitata, distribuita nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano dai 200 ai 1.000 metri d altitudine. E da questa molteplicità nascono vini eccellenti, come testimoniano le guide enologiche più prestigiose. Il Gambero Rosso, ad esempio, da parecchi anni dà ai vini altoatesini, fra tutti quelli italiani, il numero più alto di Tre Bicchieri in rapporto alla superficie coltivata. LA STORIA E LA CULTURA ENOICA Diversi reperti archeologici di cesoie da vite e mestoli da botte del V secolo a.c., dimostrano che l Alto Adige è una delle zone vinicole più antiche d Europa. Grazie alla via Claudia Augusta aperta già dagli antichi Romani, generazioni di pellegrini e mercanti portarono in Alto Adige nuove conoscenze e nuove barbatelle di vite, e a partire dall VIII secolo d.c., vari monasteri bavaresi acquistarono tenute vinicole in questo territorio, climaticamente assai più idoneo a coltivare la vite. Anche la monarchia austroungarica favorì in questa terra la diffusione della viticoltura, e introdusse nuovi vitigni come il Riesling o il Pinot. Dal 1980, la produzione vinicola dell Alto Adige ha imboccato decisamente la strada della qualità, tanto che oggi quasi tutta la superficie vitata è protetta dal disciplinare DOC. L IDEA DEL TERROIR Il concetto di terroir abbraccia non solo tutti i fattori geografici, geologici e climatici di un territorio, ma anche il modo in cui l uomo ne ha plasmato nei secoli le caratteristiche. I terroir dell Alto Adige sono variegati e molteplici come i suoi paesaggi: brulli pendii nella Val Venosta, colline soleggiate nella Bassa Atesina, e vigneti 1 immersi nel paesaggio alpino in Val d Isarco. In un raggio di poco più di 90 chilometri, ci s imbatte in caratteristiche climatiche diverse che danno vita a vini altrettanto diversi. I vignaioli altoatesini hanno fatto tesoro di questa varietà, e sanno come valorizzare al meglio l unicità di ogni appezzamento, esaltandola col vino più adatto. È così che nascono vini inimitabili, di grande spessore e carattere, che portano scolpita la propria provenienza nella loro peculiarità organolettica. LA TOPOGRAFIA E IL CLIMA 300 giornate di sole all anno e un clima continentale temperato, fanno dell Alto Adige non solo una delle mete di villeggiatura più amate d Europa, ma anche un territorio ideale per la viticoltura. La catena alpina che si staglia a Nord scherma efficacemente questa terra dai venti freddi settentrionali, mentre verso Sud l orografia del territorio si apre, accogliendo gli influssi benefici del Benaco e del Mediterraneo. Le forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, una temperatura media di 18 gradi durante il periodo vegetativo, e le precipitazioni piuttosto frequenti, sono gli ingredienti ideali per vendemmiare uve di qualità. LA GEOLOGIA E I TERRENI Le caratteristiche geologiche delle aree viticole altoatesine cambiano spesso da una tenuta all altra, anche a distanze minime. Si va dal porfido vulcanico (Valle dell Adige, Bolzano, Caldaro) alla roccia metamorfica di quarzo, scisto e mica (Val d Isarco e Val Venosta), dal terreno calcareo o dolomitico (Bassa Atesina) alle marne (Cortaccia). È in questa varietà di terreni che i vini altoatesini trovano condizioni ideali di crescita. Una parte dei vigneti si estende su conoidi detritici e alluvionali, altri su pendii e terrazzamenti, ciascuno con caratteristiche diverse. Oggi, grazie alle ricerche sistematiche condotte sulle varie tipologie pedologiche, i vignaioli altoatesini sanno molto bene quali vitigni crescono meglio su quali terreni.

I VITIGNI COLTIVATI Grazie ai terroir così eterogenei, in Alto Adige si coltivano circa 20 vitigni diversi, che danno origine a una pluralità di vini davvero unica per un territorio così circoscritto. Più del 60% dei vigneti sono coltivati a uve bianche, e la percentuale è in continuo aumento. Fra le varietà più diffuse spiccano il Pinot grigio, il Gewürztraminer, lo Chardonnay e il Pinot bianco, che da sole rappresentano il 70% di tutti i vini bianchi prodotti. Ma un ruolo rilevante è svolto anche da vitigni come Sauvignon, Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Riesling e Veltliner. Fra i rossi, oltre alle due varietà autoctone Schiava e Lagrein, anche gli altri vitigni classici come il Pinot nero, il Merlot, il Cabernet Sauvignon e Franc si sono ambientati ormai da più di un secolo in Alto Adige, dove hanno trovato condizioni ambientali ottimali. Le uve rosse ricoprono poco meno del 40% della superficie vitata della provincia di Bolzano. LA VITICOLTURA È nel vigneto che nasce la qualità del vino, e lo sanno bene i vignaioli altoatesini, che da anni puntano su una riduzione severa delle rese per migliorare la qualità delle uve, scegliendo meticolosamente quale vitigno piantare in quale vigneto, poiché ogni varietà ha il suo habitat preferito dove esprime il meglio di sé in fatto di aroma, gusto e personalità. Ecco perché in Alto Adige si preferiscono metodi di coltivazione a basso impatto ambientale. La viticoltura naturale, ad esempio, rafforza le difese fisiologiche del vigneto, proteggendo l entomofauna e favorendone la diffusione. LA VINIFICAZIONE Una volta vendemmiate le uve, il compito del cantiniere è di preservarne intatta la qualità, migliorandola ulteriormente. Le cantine altoatesine puntano da tempo sul connubio vincente fra le tecnologie innovative da un lato, e l esperienza e l intuizione umana dall altro. Una delle peculiarità più note e apprezzate dei vini altoatesini è il loro gusto decisamente fruttato, con note di sambuco nel Sauvignon, aromi di rosa nel Gewürztraminer, o sentori di frutti di bosco nel Lagrein. Oltre a questi vini varietali, caratterizzati da uno spiccato carattere fruttato, in Alto Adige si producono vini di grande pregio, più corposi e concentrati, idonei anche all invecchiamento. Oggigiorno, i vini altoatesini d eccellenza sono quasi tutti affinati in piccoli fusti di rovere francese (barrique), ma si sta riscoprendo anche l invecchiamento in grandi botti di legno. E le quotazioni di prim ordine che i vini di questa terra riportano da anni nelle guide più rinomate, dimostrano che anche questa scelta è pienamente azzeccata. L ORGANIZZAZIONE E LA DISTRIBUZIONE La produzione vitivinicola dell Alto Adige è una realtà microstrutturata e variegata, con quasi 5.000 aziende che occupano circa 10.000 addetti. Nella vinificazione e distribuzione operano sostanzialmente tre tipi d aziende: le cantine sociali dei produttori, le tenute vinicole e i vignaioli indipendenti. Le tre associazioni che le rappresentano si sono riunite nel Consorzio Vini Alto Adige, e collaborano a stretto contatto fra loro. LA CLASSIFICAZIONE DOC Com è noto, DOC è l acronimo che in Italia indica la Denominazione d Origine Controllata. Tutti i vini provenienti da una zona tutelata dal marchio DOC sono soggetti a controlli severi di qualità, e devono soddisfare requisiti precisi di resa massima per ettaro, gradazione alcolica minima, acidità, grado zuccherino, residuo secco e altri parametri. In Alto Adige è tutelato dal disciplinare DOC più del 98% di tutta la superficie vitata, una percentuale di gran lunga superiore a ogni altra regione italiana. Il marchio di riconoscimento di tutti i vini DOC altoatesini è il contrassegno Südtirol impresso sulla capsula, un segno distintivo che oltre a sottolineare un senso d appartenenza al territorio condiviso da tutti i produttori, dà al consumatore la garanzia di un vino di qualità e provenienza affidabile, prodotto in vigneti controllati e in cantine certificate. 2

Le sette zone vinicole dell Alto Adige I vigneti dell Alto Adige tappezzano i pendii che costeggiano i due fiumi Adige e Isarco, lungo il percorso che li porta dai ghiacciai alpini alla flora mediterranea della Bassa Atesina. In un breve tragitto di una novantina di chilometri, si alternano paesaggi e zone climatiche estremamente varie da cui scaturiscono vini altrettanto eterogenei. La Bassa Atesina Oltre ad essere la zona vinicola più estesa dell Alto Adige, la Bassa Atesina è anche la più calda. Qui, pure i vitigni a maturazione più tardiva, come il Cabernet Sauvignon, danno origine a vini assai equilibrati. Ma è anche la zona in cui sorgono i vigneti più alti. Nel comune di Magrè, ad esempio, prosperano viti di Müller-Thurgau a più di 1.000 metri di quota. I paesi di Mazzon e Montagna sono considerate roccaforti del Pinot nero, mentre Termeno è la patria del Gewürztraminer, che attualmente sta vivendo una vera rinascita. 1.869 ha (35,56 % della superficie vitata in Alto Adige) 200-1.000 m s.l.m. roccia calcarea e dolomitica, da Termeno a Cortaccia miscelata a depositi detritici argillosi; nelle lingue più meridionali marne sabbiose 67% vini bianchi, 33% vini rossi Pinot grigio, Chardonnay, Schiava, Gewürztraminer, Pinot nero L Oltradige Coi suoi dolci declivi ricoperti di vigne e punteggiati da manieri e palazzi signorili, il Lago di Caldaro è il cuore dell Alto Adige enoico, e i due comuni di Appiano e Caldaro guidano la classifica della produzione vinicola provinciale. Oggigiorno, l area vinicola del Lago di Caldaro non è più il simbolo della Schiava, ma anche di Merlot, Cabernet e Pinot neri ottimamente strutturati. Alle quote più elevate maturano rigogliosi il Pinot bianco e grigio, lo Chardonnay e il Sauvignon. 1.682 ha (32,00 % della superficie vitata in Alto Adige) 300-700 m s.l.m. roccia calcarea e porfirica, fino a Cornaiano depositi morenici acidi 56% vini bianchi, 44% fini rossi Schiava, Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon, Gewürztraminer Bolzano Oltre ad essere il capoluogo dell Alto Adige, Bolzano è il terzo comune della provincia per produzione vinicola, ed è nella sua conca che maturano due dei vini più pregiati: da un lato il Santa Maddalena classico - versione più nobile e corposa della Schiava - che cresce sulle colline omonime e sui pendii limitrofi di Santa Giustina, Rencio, Costa e San Pietro, e dall altro il Lagrein, varietà autoctona di cui Bolzano è da sempre la roccaforte. 686 ha (13,06 % della superficie vitata in Alto Adige) 250-900 m s.l.m. sui versanti prevalentemente depositi detritici porfirici ben ventilati, a fondovalle terreni alluvionali 30% vini bianchi, 70% vini rossi Schiava, Lagrein, Gewürztraminer, Pinot bianco 3

La Valle dell Adige L arenaria porfirica rossa che domina in questa valle conferisce ai vini una nota minerale molto caratteristica. Tutti i vini che recano la denominazione DOC Alto Adige Terlano sono bianchi e una specialità di quest area è l uvaggio bianco Terlaner, ottenuto prevalentemente da uve Pinot bianco, Pinot grigio e Chardonnay. 258 ha (4,92 % della superficie vitata in Alto Adige) 250-900 m s.l.m. sottofondo di porfido rosso, a Nalles e Andriano roccia calcarea permeabile 63% vini bianchi, 37% vini rossi Sauvignon, Pinot bianco, Schiava, Lagrein La Valle Isarco In questa valle dominano i terreni sedimentari ricchi di quarzo, mica e scisti, assai apprezzati da Sylvaner e Müller-Thurgau che qui spiccano per freschezza, gusto minerale e un acidità molto gradevole. Da alcuni anni poi vi si producono vini di grande prestigio internazionale ottenuti da uve Kerner e Riesling. 348 ha (6,63 % della superficie vitata in Alto Adige) 400-800 m s.l.m. micascisti (fillite quarzifera) da depositi pluviali e terreni detritici sabbiosi 95% vini bianchi, 5% vini rossi Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Gewürztraminer Merano La zona vinicola del Burgraviato comprende Merano e i paesi limitrofi. Vi regna un clima molto mite e temperato, che insieme ai terreni sabbiosi crea delle condizioni ideali per la viticoltura. La denominazione DOC Alto Adige Merano vale per tutti i vini a base di Schiava prodotti nei dintorni della città. Ma in questa zona si sono ambientati a meraviglia anche il Pinot nero e il Merlot, che vi sviluppano un ottima acidità. 368 ha (7,01 % della superficie vitata in Alto Adige) 300-800 m s.l.m. terreni porosi da depositi pluviali, molto ghiaiosi sui versanti, sabbiosi a fondovalle 37% vini bianchi, 63% vini rossi Schiava, Pinot nero, Pinot bianco, Sauvignon La Val Venosta Con precipitazioni che non superano i 400 millimetri al metro quadro l anno, la Val Venosta registra solo la metà delle piogge che bagnano la Bassa Atesina, ma su questi terreni magri e sabbiosi si pratica una viticoltura da clima fresco da cui traggono origine vini assai raffinati ed eleganti. Oltre al Pinot bianco e al Müller-Thurgau, anche il Pinot nero si sta rivelando una carta vincente per la viticoltura venostana. 43 ha (0,82 % della superficie vitata in Alto Adige) 500-800 m s.l.m. magri e sabbiosi, con depositi pluviali di scisti e gneiss 51% vini bianchi, 49% vini rossi Riesling, Pinot bianco, Pinot nero, Schiava 4

I vitigni più diffusi dell Alto Adige I vignaioli altoatesini si cimentano sia coi vitigni autoctoni, sia con le varietà internazionali. Ciò permette loro da un lato di misurarsi con la concorrenza di altre zone di produzione, proponendo rossi di Borgogna e Sauvignon blanc di grande pregio, dall altra di produrre ai massimi livelli di qualità varietà autoctone come il Gewürztraminer, la Schiava o il Lagrein. Vini Bianchi Il Pinot bianco Col suo elegante profumo di mela e la sua spiccata acidità, il Pinot bianco è perfetto come vino da tutti i giorni. Per non falsare la raffinatezza del suo gusto fruttato, gli enologi preferiscono usare con molta cautela l affinamento nei fusti di rovere. 529 ha (9,80 % della superficie vitata in Alto Adige) in tutte le zone vinicole, ad eccezione della Valle Isarco vigneti di media altitudine, fra i 400 e i 600 m s.l.m. primi piatti leggeri, canederli, pesce Il Sauvignon blanc Il Sauvignon altoatesino sviluppa un suo profumo tipico impreziosito da aromi verdi di ortica, uva spina, sambuco, ribes nero e agrumi, dando vita sia a vini freschi e di pronta beva, sia a vini più strutturati e dal gusto più intenso. 385 ha (7,10 % della superficie vitata in Alto Adige) dalla Bassa Atesina alla Val Venosta versanti con terreni detritici asparagi, verdure grigliate, pesce, formaggi di capra Il Gewürztraminer Grazie al suo bouquet molto variegato e alla sua struttura vigorosa, questo vino è il vino da meditazione per eccellenza. Ma la sua acidità, sempre presente e stimolante, lo rende anche un vino facile e gradevole da bere, anche perché questo vitigno è coltivato spesso a quote piuttosto elevate. 573 ha (10,60 % della superficie vitata in Alto Adige) Bassa Atesina, ma anche in altre zone vinicole dell Alto Adige terreni argillosi e calcarei aperitivi, piatti asiatici, crostacei (con vinificazione secca), fegato d oca e paté vari (vinificato con residuo zuccherino), dolci e formaggi (vinificato come vino dolce). Lo Chardonnay Quello prodotto in Alto Adige è uno Chardonnay che esprime in pieno la sua tipicità. Si va dalle versioni maturate in botti d acciaio, fresche e lineari, fino alle selezioni più complesse e da invecchiamento, fermentate in barrique e affinate sui lieviti fini. 5

532 ha (9,90 % della superficie vitata in Alto Adige) Bassa Atesina, Oltradige, conca di Bolzano e Valle dell Adige terreni calcarei e detritici pesce e frutti di mare, carni bianche, risotto, canederli al formaggio Il Pinot grigio Il Pinot grigio prodotto in Alto Adige presenta versione molto eterogenee: si va da quelle più raffinate e fresche della Val Venosta, ai vini dal gusto più minerale della Valle dell Adige, fino a quelli più intensi e strutturati della conca di Bolzano e dell Oltradige. Se affinato in barrique, questo vino acquista ancora più vigore ed espressività. 627 ha (11,60 % della superficie vitata in Alto Adige) in tutte le zone vinicole, soprattutto nella Bassa Atesina e nell Oltradige terreni detritici a quote elevate piatti di pesce dal gusto intenso, specialità altoatesine Il Riesling Diversamente dai suoi parenti coltivati in Germania, il Riesling prodotto in Alto Adige è vinificato quasi sempre privo (o quasi) di zuccheri residui. Quello coltivato nelle zone più fresche della Val d Isarco e della Val Venosta si distingue per gli aromi di pesca e agrumi, e per un acidità dinamica e stimolante. 72 ha (1,30 % della superficie vitata in Alto Adige) prevalentemente in Val d Isarco e Val Venosta terreni detritici a quote elevate primi piatti, frutti di mare, ostriche, ricette asiatiche Il Sylvaner Il Sylvaner è la specialità vinicola della Val d Isarco, dove questa varietà sviluppa un corpo di tutto rispetto, ma anche una buona acidità. Un suo pregio particolare è il profumo terrigno e minerale, arricchito da aromi di erbe fresche o fieno. 74 ha (1,40 % della superficie vitata in Alto Adige) quasi esclusivamente in Val d Isarco versanti con terreni detritici primi piatti, speck, asparagi, pesce Il Veltliner Anche questo vitigno è coltivato prevalentemente in Val d Isarco. Considerato un tempo un vino da tavola, oggi, grazie alla limitazione delle rese e alle nuove tecniche di vinificazione, si sta rivelando un vino delicato e speziato di grande pregio. 26 ha (0,50 % della superficie vitata in Alto Adige) Val d Isarco terreni detritici formaggi, speck, primi piatti leggeri, pesci arrostiti Il Kerner È un vitigno ottenuto incrociando Schiava e Riesling che grazie alla sua resistenza al gelo cresce molto bene nei vigneti più alti in Val d Isarco e Val Venosta. Da questa varietà si ottengono vini vigorosi e speziati con degli aromi di noce moscata. 97 ha (1,80 % della superficie vitata in Alto Adige) Val d Isarco e Val Venosta terreni detritici a quote elevate primi piatti, pesce alla griglia, paté di verdure 6

Il Müller-Thurgau Da questo vitigno si ottengono vini aromatici e stimolanti, ma sempre espressione dei loro terroir specifici. In Alto Adige si coltiva alle quote più alte (oltre i mille metri d altitudine), e i vini che ne scaturiscono sono apprezzati per la loro struttura cristallina e la loro freschezza corroborante. 215 ha (4,00 % della superficie vitata in Alto Adige) tutto l Alto Adige vigneti di alta quota con terreni detritici primi piatti leggeri, pesci d acqua dolce arrostiti, formaggi freschi Il Moscato giallo Il vino prodotto con questo vitigno, coltivato nei vigneti più caldi della Valle dell Adige tra Salorno e Merano, spicca per il suo elegante gusto amabile. Se prodotto con affinamento secco, avvince per il suo bouquet di noce moscata e la sua stimolante freschezza. 90 ha (1,70 % della superficie vitata in Alto Adige) Oltradige, Bassa Atesina, Valle dell Adige, conca di Bolzano vigneti caldi e soleggiati a fondovalle dolci, formaggi maturi a muffa blu o come aperitivo Vini rossi La Schiava Dalla Schiava si producono vini leggeri, a basso tenore di tannini e gradazione alcolica. La coltivano in quasi tutte le zone vinicole, ottenendone delle versioni che, a seconda del vignaiolo e della posizione, presentano caratteristiche molto individuali. 837 ha (15,50 % della superficie vitata in Alto Adige) tutto l Alto Adige terreni sia alluvionali che detritici in generale tutti i primi piatti, e soprattutto speck, salumi, formaggi, piatti tradizionali altoatesini, vitello Il Pinot nero I Pinot neri più tipici dell Alto Adige si distinguono per il loro profumo intenso di bacche rosse e scure, spezie e violetta. A giudizio delle guide enologiche italiane più quotate, in Alto Adige si vinificano i Pinot neri migliori fra quelli prodotti a sud delle Alpi. 428 ha (7,90 % della superficie vitata in Alto Adige) soprattutto Bassa Atesina (Egna e Montagna), ma anche Oltradige, conca di Bolzano, Valle dell Adige e Val Venosta terreni detritici calcarei selvaggina ungulata e da penna, agnello da latte, coniglio, arrosti, formaggi stagionati 7

Il Lagrein Si distingue per i suoi aromi di frutti di bosco, ciliegia fresca e violetta, e al palato esprime una pienezza vellutata, impreziosita da una morbida acidità. Col Lagrein i vignaioli altoatesini hanno modo di cimentarsi con un vino autoctono di alto pregio, sempre più apprezzato dagli esperti e dai consumatori. 461 ha (8,50 % della superficie vitata in Alto Adige) conca di Bolzano, Bassa Atesina, Oltradige, Valle dell Adige terreni caldi alle quote più basse (sabbia, ghiaia o porfido di Bolzano) cacciagione, carni rosse, formaggi stagionati Il Merlot Si coltiva soprattutto nei vigneti caldi di fondovalle e su terreni argillosi. Maturando prima del Cabernet, il Merlot dà vita a vini dal fascino mediterraneo, ricchi di tannini morbidi e maturi. Dal 1995 la superficie di produzione di questa varietà è più che triplicata. 188 ha (3,50 % della superficie vitata in Alto Adige) Bassa Atesina, Oltradige e conca di Bolzano, ma anche Valle dell Adige terreni caldi e argillosi a fondovalle selvaggina ungulata e da penna, piatti di carne classici, formaggi stagionati Il Moscato rosa Questo vino dolce, aromatico e complesso, è una specialità assai ricercata. È un vitigno piuttosto delicato da coltivare, ha delle rese molto limitate, e produce acini molto zuccherini che poi vengono vinificati in rosso. 14 ha (0,30 % della superficie vitata in Alto Adige) Oltradige, Bassa Atesina, conca di Bolzano, Valle dell Adige terreni ben ventilati di tipo alluvionale o detritico dolci a base di fragola e cioccolato, crêpe, strudel di papavero I Vitigni di nicchia In Alto Adige si coltivano anche i vitigni Malvasia e Riesling italico, da entrambi si ottengono vini DOC. Non mancano poi alcune varietà autoctone antiche, come il Fraueler, il Blatterle o il Versoaln. In Italia, l Alto Adige è l unica zona in cui si produce lo Zweigelt. Superficie di produzione complessiva: 90 ha (1,60 % della superficie vitata in Alto Adige) 8 Il Cabernet Fino agli anni Settanta, al Cabernet altoatesino si attribuiva una nota verdastra, ma grazie a una riduzione severa delle rese, oggi i vini ottenuti da questo vitigno spiccano per i loro aromi maturi di frutti di bosco. Con la sua struttura piena e corposa, il Cabernet è uno dei migliori vini da invecchiamento fra quelli prodotti in Alto Adige. 160 ha (3,00 % della superficie vitata in Alto Adige) Bassa Atesina, Oltradige, conca di Bolzano, Valle dell Adige vigneti caldi in fondovalle, su terreni argillosi o pietrosi selvaggina da penna, agnello, piatti di carne classici, formaggi stagionati

L Alto Adige in pillole > 5.398 ettari di superficie vitata (di cui 5.307 classificate DOC) > 740.000 ettari (7.400 km 2 ) di superficie totale > Solo il 14 percento della superficie dell Alto Adige è al di sotto dei 1.000 metri di quota > Il 98 percento della superficie vitata è soggetto al disciplinare DOC > 350.000 ettolitri di produzione vinicola media in un anno > La produzione si compone per il 60 percento di vini bianchi, per il 40 percento di vini rossi > L Alto Adige incide per meno dell uno percento sulla produzione vinicola nazionale > Un terzo di tutti i vini prodotti è destinato all esportazione > L Alto Adige ha circa 500.000 abitanti (due terzi di lingua tedesca, un quarto di lingua italiana, e nelle valli dolomitiche quasi tutti di lingua ladina) Contatto: IDM SÜDTIROL / ALTO ADIGE Thomas Augschöll Communication/PR Quality Products Piazza della Parrocchia, 11 I-39100 Bolzano tel. +39 0471 094110 thomas.augschoell@idm-suedtirol.com www.vinialtoadige.com 9