PARAGUAY MEDICINA INTERCULTURALE Codice progetto: DCI-NSAPVD/128363/2009/ Rapporto attività gennaio-agosto 2010
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- Teodora Colucci
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1 PARAGUAY MEDICINA INTERCULTURALE Codice progetto: DCI-NSAPVD/128363/2009/ Rapporto attività gennaio-agosto 2010 II progetto "Medicina interculturale :opportunità di integrazione socioeconomica per i giovani indigeni" II progetto ha come obiettivo principale la riduzione del livello di povertà e il miglioramento dell'accesso ai servizi di base per la popolazione indigena del Chaco Paraguaiano. Nello specifico il progetto ha come scopo la promozione e la sistematizzazione dell'inserimento lavorativo, culturalmente ed ecologicamente compatibile, per i giovani indigeni del Dipartimento di Presidente Hayes. Attraverso questo progetto si cercherà quindi di valorizzare e implementare le conoscenze delle popolazioni indigene sulle medicine naturali. II progetto prevede, tra l'altro, la creazione di un manuale sulle erbe medicinali (in particolare quelle della regione del Chaco) con informazioni su habitat, uso e proprietà terapeutiche, al fine di condividere e diffondere queste conoscenze. Vi é, infine, l'idea di brevettare i farmaci creati durante il progetto, per dare un riconoscimento agli specialisti della medicina tradizionale ed evitare eventuali repliche. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il progetto prevede: 1. Creazione di microimprese costituite da giovani indigeni, i quali saranno supportati con una specifica formazione tecnica sui seguenti settori: - Gestione e funzionamento di un vivaio di erbe aromatiche e medicinali; - Raccolta e produzione di erbe medicinali; - Sviluppo di farmaci tradizionali; - Amministrazione e gestione di una microimpresa; - Principi di marketing e commercializzazione. Contatti e alleanze In questo ambito in questi periodo si sono cercate alleanze con altre imprese e soggetti che già sono presenti nell ambito della produzione delle erbe aromatiche e medicinali. I vari contatti per il momento hanno dato due concreti risultati : - Con l impresa Agro-Poty della città di Villarica (situata nella regione Orientale del paese) che produce e elabora una grande quantità di piante medicinali. Attraverso una visita alle loro installazioni e produzioni si è approfondita la conoscenza della coltivazione delle piante medicinali, la realizzazione e funzionamento di un vivaio, compresa la produzione di piantine di erbe aromatiche, il loro seccaggio e HEADQUARTERS: VIA F. DE LEMENE MILANO - ITALIA TEL r.a. - FAX COOPI@COOPI.ORG - - C.F. e P.IVA
2 impacchettamento ed il lavoro di assistenza tecnica, che realizzano a livello dei produttori contadini. Il responsabile dell impresa ha realizzato poi un viaggio nella nostra zona di intervento, fornendo consigli e appoggio per la messa a dimora di piantine di erbe aromatiche che sono state fornite dalla stessa impresa Agro-Poty; - Con l impresa Pojha Nana di Asunción che elabora erbe medicinali la collaborazione attualmente in fase di discussione è la produzione congiunta di prodotti a base di erbe medicinali e l inserimento degli eventuali nostri prodotti nella loro catena commerciale. Definizione della forma giuridica e commerciale della microimpresa In questo ambito sono state studiate ed esaminate le varie alternative, la soluzione che ci sembra la più fattibile è la creazione di un srl con tre soci : COOPI- Katupyry (il socio locale del progetto UE) e la OMI (Organizacion Mismo Indigena) organizzazione indigena di II livello che raggruppa 11 comunità della etni a Enlhet e con cui abbiamo e stiamo collaborando dall inizio della nostra permanenza nel Chaco. Questa opzione attualmente la siamo discutendo con una società di consulenza con esperienza nel settore. 2. Produzione e commercializzazione di medicine naturali. É prevista la creazione di un vivaio di piante medicinali, di un laboratorio per la trasformazione e lavorazione delle stesse e la realizzazione di 4 piccole infrastrutture per la commercializzazione e distribuzione dei farmaci tradizionali. Contatti e alleanze Anche in questo ambito al prima attività è stata incontrare istituzioni e organizzazioni che sono già operanti nella regione nell ambito della produzione agricola. Anche in questo caso i contatti sono sfociati nella concreta collaborazione con due istituzioni. - La scuola agricola Pai Puku che forma tecnici agricoli e dipende dal Vicariato Apostolico del Pilcomayo che ci ha concesso in comodato un terreno di un ettaro e ½ dove sono state messa a dimora le piantine di erbe aromatiche. - Il Centro Sperimentale Agricolo di Cruce Pionieros (un grande complesso agricolo del Ministero dell Agricoltura) che ci ha messo a disposizione in comodato, il terreno per il vivaio e 12 ettari per le varie coltivazione che si intende intraprendere. - Si sono avuti contatti con i mercati tradizionali dove i contadini vengono a vendere i loro prodotti e le erbe aromatiche e medicinali raccolte; si sono identificate le erbe disponibili, quantità e prezzo e individuato la catena commerciale che va dal produttore ai vari livelli di intermediari. La zona identificata è quella di Concepcion la più vicina a dove funzionerà il laboratorio, e dove precedentemente COOPI aveva svolto con il MAE un progetto di sviluppo agricolo. Coltivazione di piante medicinali Si sono piantate piante medicinali tra burrito, origano e basilico su una superficie di un ettaro. La superficie è stata dotata di un sistema di irrigazione. Le preparazione del terreno e il trapianto delle piantine è stato realizzato dagli stessi studenti della scuola agricola nella loro maggioranza delle etnie indigene della zona; questi stessi ragazzi saranno poi i promotori delle coltivazione delle piante aromatiche nei propri villaggi.
3 Costruzione vivaio Sul terreno concessosi si è costruito un vivaio di 100 mq² con un sistema di irrigazione. Produzione piantine nel vivaio Considerato le poche precipitazioni della regione fra le piante proposte si è data importanza alla moringa, pianta di origine indiana che si adatta molto bene alla siccità; da qualche anno è stata introdotta nel paese con un buon successo. Già esiste una catena di commercializzazione del prodotto; la pianta ha molteplici usi: è utilizzata per scopi medicinali, per alimentazione del bestiame e dal frutto si estrae un olio molto apprezzato. Attualmente sono state messe a dimora piantine (in ogni ettaro si trapiantano 600 piantine) le piantine saranno trapiantate a novembre con (si spera) le prime piogge. Le piantine per un totale di due ettari saranno trapiantate nella parcella del Centro Sperimentale dataci in comodato, mentre le altre saranno distribuite ai leaders indigeni che vorranno intraprendere questa coltivazione innovativa. Sempre a novembre si produrranno le piantine di erbe aromatiche che saranno distribuite a partire da marzo 2011 alle famiglie indigene interessate. Costruzione laboratorio In questo ambito si sono realizzate riunione con le autorità e con la popolazione della comunità dove si costruirà il laboratorio; con il sindaco della regione si sono avuti diversi incontri per definire la forma di concessione del terreno, di proprietà statale, identificato per la costruzione. Considerando i problemi catastali esistenti, il sindaco ci ha rilasciato una lettera di intenzione per la cessione a COOPI del terreno; con questa dichiarazione possiamo legalmente iniziare la costruzione che si realizzerà a inizio Socializzazione del progetto nelle comunità beneficiarie Si è presentato il progetto nelle varie comunità beneficiarie; si sono realizzati un totale di 20 incontri dove si è avuta la possibilità di conoscere le piante utilizzate dalla popolazione e i metodi di raccolta e uso delle diverse piante. Interscambio di saperi Con i leaders delle comunità visitate in questi mesi si sono organizzati cinque incontri della durata di un giorno dove si sono analizzate le proprietà delle piante conosciute nella zona. Ogni partecipante ha portato le piante medicinali che conosceva; in questo modo si sono identificate 53 specie di piante specificandone le proprietà, l utilità e il metodo di utilizzo. (in allegato la lista con le foto). Questi intercambi di saperi continueranno nei prossimi mesi. Le piante identificate saranno validate dal punto di vista botanico con la collaborazione di esperti in materia e approfittando dell epoca di fioritura dell imminente primavera australe si realizzerà un intenso lavoro sul terreno per raccogliere maggiori informazioni, fotografare e disegnare le piante. Il materiale raccolto sarà poi elaborato per la stesura del libro sulle piante medicinali del Chaco (tutt ora non esiste una pubblicazione simile). Attraverso interviste e riunioni con le donne, uomini, chamanes delle comunità si cercherà di dare al libro non solo un indirizzo botanico ma che abbia anche un taglio culturale e antropologico descrivendo la funzione di una data piante nella salute e cosmo visione indigena. Approccio alla medicina interculturale. Per diverse ragioni storiche e di oppressione socioeconomica attuale la cultura e le tradizione della popolazione indigene del Chaco si sta sempre più perdendo; per questo
4 riteniamo fondamentale riscattare e il sapere e le conoscenze delle popolazioni locali. L obiettivo è di recuperare e trascrivere le conoscenze dei chamanes, delle ostetriche tradizionali e la conoscenza quotidiana di automedicazione con erbe delle madri e donne indigene. Queste interviste e osservazioni raccolte saranno sistematizzate per illustrare storie di vita di chamanes che saranno inserite nel libro sulle erbe del Chaco 3. Promozione di una politica pubblica di inclusione dei giovani indigeni. II progetto prevede una fase di condivisione dei risultati raggiunti con enti pubblici e autorità locali, al fine di promuovere una politica pubblica di inclusione lavorativa dei giovani indigeni. Questo potrebbe essere un progetto pilota, da replicare in altre aree del paese e dell' America Latina (Bolivia, Guatemala). Questo risultato si realizzerà a partire dal secondo anno del progetto con il funzionamento del laboratorio di erbe medicinali. Popolazione beneficiaría Beneficiari diretti: - n. 20 giovani indigeni impegnati nelle microimprese; - n. 400 donne e giovani indigeni coinvolti nella raccolta di piante medicinali; - n. 40 autorità locali e attori della società civile dell'area di incidenza del progetto; - n indigeni dell'area di incidenza del progetto. - Beneficiari indiretti: persone beneficiarie del progetto, equivalenti al totale della popolazione indigena della regione del Chaco Céntrale e del Nord (le zone più vulnerabili della regione del Chaco). Risultati attesi e strumenti di valutazione Obiettivo specifico del progetto: promozione e sistematizzazione dell'inserimento lavorativo, culturalmente e ecologicamente compatibile, per i giovani indigeni del Dipartimento Mayes nella regione di Chaco. Indicatori oggettivamente verificabili: - Inserimento di giovani indigeni altamente vulnerabili ed emarginati all' interno di una impresa commerciale (strumento di verifica: contratto di lavoro e salario mensile) - Installazione e funzionamento dell' impresa per la produzione e trasformazione delle piante medicinali (strumento di verifica: quantità e qualità di piante medicinali prodotte dall' impresa, quantità e qualità dei medicamenti derivanti dalle piante realizzati e commercializzati, bilancio annuale dell' impresa e reportage fotográfico)
5 - Creazione di farmacie tradizionali e aumento dell' accesso ai medicamenti tradizionali per la popolazione indigena (strumento di verifica: quantità di medicamenti venduti, bilancio annuale dell impresa, reportage fotográfico) Aumento della conoscenza sull' utilizzo delle erbe come medicamenti (strumento di verifica: realizzazione e pubblicazione di uno studio sulle piante medicinali della regione del Chaco) CONTRIBUTO GUNA Grazie al contributo di Guna di euro, deliberato a dicembre 2009, abbiamo quindi potuto realizzare: 15 corsi di formazione con gli indigeni delle comunità locali beneficiarie: gli incontri sono stati realizzati nei mesi di giugno, luglio e agosto con l obiettivo di conoscere le piante utilizzate dalla popolazione ed i metodi di raccolta ed uso delle diverse piante; 5 corsi di formazione interscambio di saperi, con i leaders di comunità che hanno portato ad identificare 53 specie di piante specificandone le proprietà, l utilità, il metodo di utilizzo, produzione e raccolta (in allegato la lista con le foto); la costruzione di un vivaio di 100m2 dotato di un sistema di irrigazione con piante medicinali piantate. E inoltre iniziato lo studio antropologico necessario a recuperare e trascrivere le conoscenze dei chamanes, delle ostetriche tradizionali e la conoscenza quotidiana di automedicazione con erbe delle madri e donne indigene. L indagine sta procedendo attraverso interviste e osservazioni che saranno sistematizzate per illustrare storie di vita di chamanes e quindi inserite nel libro sulle erbe del Chaco. Parallelamente al lavoro antropologico lo studio per l elaborazione del libro prevede la componente botanica con la collaborazione di esperti in materia e approfittando dell epoca di fioritura dell imminente primavera australe, con l obiettivo di raccogliere quante più informazioni possibili sulle piante, con fotografie e disegni illustrativi.
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