DISUGUAGLIANZA DI FEFFERMAN-POINCARE E REGOLARITA PER EQUAZIONI ELLITTICHE DEGENERI
|
|
- Giulietta Arianna Bernardini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DISUGUAGLIANZA DI FEFFERMAN-POINCARE E REGOLARITA PER EQUAZIONI ELLITTICHE DEGENERI
2 Equazioni lineari con ipotesi di tipo L p sui coefficienti (a i j u xi ) x j + b i u xi + cu = f De Giorgi (957); Stampacchia (965); Ladyzhenskaia & Uraltzeva (968); Estensione ad alcuni casi non lineari - sempre con assunzioni di tipo L p. Serrin (964); Morrey (966); Trudinger (967); Emerge l inadeguatezza delle classi L p come classi dei coefficienti di ordine inferiore.
3 Equazioni lineari con assunzioni di tipo non L p sui coefficienti di ordine inferiore. Lewy & Stampacchia (970); hölderianità per l equazione u = f con f in uno spazio di Morrey legato alla dimensione dello spazio ambiente. Aizenman & Simon (982); - Harnack con V nella classe di Stummel Kato per l equazione u = Vu La tecnica fa uso di metodi probabilistici e di un conveniente teorema di immersione.
4 Definizione Supponiamo che V(y) η(r) sup dy 0, quando R 0. x Ω x y n 2 Ω R (x) Diciamo allora che la funzione V appartiene alla classe di Stummel Kato class, S (Ω). Teorema (Aizenman & Simon, Schechter) Se V S (Ω), V u 2 dx c η(r) u 2 dx, u C0 ( R), R R
5 Dal Maso & Mosco (986); Lu + µ u = ν, con L uniformemente ellittico e µ,ν misure verificanti condizioni di tipo Stummel - Kato; Chiarenza Fabes Garofalo (986); Lu Vu = 0 L uniformemente ellittico e V S (Ω); uso della formula di rappresentazione. Simader (990); u + Vu = 0, quando la soluzione è limitata, Harnack e la continuità sono fatti equivalenti. Hinz & Kalf (990); Lu = Vu, disuguaglianza di Harnack e regolarità attraverso studio di sottosoluzioni e soprasoluzioni. D. (992); Lu = f, L uniformemente ellittico, uso della formula di rappresentazione e assunzioni di tipo Stummel e Morrey; Rakotoson & Ziemer (990); equazione quasilineare, regolarità attraverso la disuguaglianza di Harnack. Zamboni ( ); equazione quasilineare, regolarità attraverso la disuguaglianza di Harnack mediante una tecnica dovuta a Serrin.
6 Gutierrez (994); Lu = Vu, equazione lineare che degenera secondo un peso A 2 e V in una classe tipo Stummel. Vitanza & Zamboni (997); Risultati collegati a quello di Gutierrez nel caso degenere. Citti - Garofalo - Lanconelli (994); Lu = Vu, equazione lineare del tipo somme di quadrati. Risultato di continuità con V in Stummel. Citti & D. (994);Lu = Vu, equazione lineare del tipo somme di quadrati. Risultato di hölderianità per operatori del tipo somma di quadrati con V in una classe di Morrey costruita sulle linee di livello della soluzione fondamentale. Capogna - Danielli - Garofalo; (993) Harnack e regolarità per equazioni quasi lineari degeneri; Lu; (994) Harnack e regolarità per equazioni lineari degeneri; iroli & Mosco (999); Forme di Dirichlet.
7 D. & Zamboni; Degenerazione secondo pesi di tipo strong A - equazione quasilineare; D.- Lanconelli - Gutierrez; Degenerazione per campi vettoriali non regolari - equazione lineare.
8 Si rivela cruciale la validità del teorema per quanto concerne la regolarità con termini di ordine inferiore. Aizenman & Simon (982), Schechter (984) p = 2 e V S C.Fefferman (983) per p = 2 e V L r,n pr. Chiarenza & Frasca; (990) < p n/2 e V L r,n pr - prova più semplice. Danielli (999); Generalizza Chiarenza-Frasca ai campi di Hörmander. D. & Zamboni (2002); p > e V in una classe tipo Stummel Kato rispetto a campi vettoriali.
9 X = (X,..., X m ) campi vettoriali su un aperto Ω R n a coefficienti localmente Lipschitziani b j k. X j = X j = n k= n k= b j k x k, b j k Lip loc (Ω) j =,..., m, k =,..., n, x k (b j k ). Si definiscono gli spazi di Sobolev rispetto ai campi, W,p X (Ω) = { u L p (Ω) : X j u L p (Ω), j =,..., m }, p <, normati nel modo naturale, u,p u p + Xu p.
10 Usando i campi, si può considerare una metrica - la metrica di controllo. Una curva γ : [0, T] R n di classe C a tratti verificante la condizione γ (t), ξ 2 m X j (γ(t)), ξ 2 ξ R n j= si dice X- sub unitaria. Posto l S (γ) = T, l estremo inferiore delle lunghezze delle curve X-sub unitarie che congiungono due dati punti (se ne esistono!) si chiama distanza di Carnot Caratheodory rispetto al sistema di campi X.
11 (A) L applicazione identica i : (R n, d e ) (R n, d) è continua; (A2) (Doubling condition for small balls) Per ogni Ω R n esistono costanti C D, R D > 0 tali che, se x 0 Ω e 0 < 2r < R D si ha (x 0, 2r) C D (x 0, r) ; (A3) (Weak-L Poincarè) Fissato Ω esistono due costanti positive C P e α tali che, per ogni x 0 Ω, 0 < r < R D e u C ((x 0, αr)), si ha: sup[λ {x (x 0, r) : u(x) u (x0,r) > λ} ] C P R Xu dx. λ>0 (x 0,αr) Q = log 2 C D, si chiama dimensione omogenea di Ω.
12 Definizione 2 (classi di Stummel Kato) Siano V Lloc (Ω), r > 0 and < p < Q. Posto φ V (r) sup x Ω Ω (x,r) d(x, y) (x, d(x, y)) Ω (x,r) d(z, y) V(z) (z, d(z, y)) dz p dy diciamo che una funzione V L loc (Ω) appartiene alla classe ( M X ) p (Ω) quando φ V (r) è finita per ogni r > 0. Se inoltre si ha: lim r 0+ φ V (r) = 0 diciamo che la funzione appartiene alla classe (M X ) p (Ω). La funzione V appartiene invece alla classe (M X ) p(ω) quando p. δ > 0 : δ 0 φ V (t) p t dt < +.
13 Definizione 3 (Spazi di Morrey) Siano p [, + [ e λ > 0. Diciamo che V L p loc (Ω) appartiene allo spazio di Morrey rispetto al sistema di campi X = (X,..., X m ), L p,λ X (Ω), se V L p,λ X (Ω) = sup x Ω 0<r<d 0 d 0 = min(diam(ω), R D ). r λ (x, r) Ω (x,r) Ω V(y) p dy p < +, Proposizione Sia < p < Q e 0 < ε < p. Se V L,p ε X (Ω) si ha: φ V (r) C (C D, p, ε) V L,p εr ε, 0 < r < R D ovvero X L,p ε X (Ω) (M X ) p(ω).
14 Teorema 2 (D.& Zamboni - PAMS 2002) Sia Ω un aperto limitato di R n, di dimensione Q e sia < p < Q. Supponiamo (A) - (A3) e V (M X ) p (Ω). Allora esiste una costante positiva c indipendente da u tale che V(x) u(x) p dx c φ V (2r) Xu(x) p dx Ω per ogni funzione u regolare a supporto compatto in r 2r Ω. Ω
15 V(x) u(x) p dx c V(x) u(x) p ( ) d(x, y) Xu(y) (x, d(x, y)) dy dx c ( Xu(y) ) V(x) u(x) p d(x, y) (x, d(x, y)) dx dy ( c ) Xu(y) p dy p ( ) V(x) u(x) p d(x, y) p (x, d(x, y)) dx p dy p p.
16 ( ) V(x) u(x) p d(x, y) p (x, d(x, y)) dx p dy ( ) ( d(z, y) V(z) (z, d(z, y)) dz p ) V(x) u(x) p d(x, y) (x, d(x, y)) dx dy = = V(x) u(x) p d(x, y) (x, d(x, y)) ( d(z, y) V(z) (z, d(z, y)) dz ) p dy dx φ p (2r) V(x) u(x) p dx.
17 Corollario 2 Sotto le stesse ipotesi del teorema precedente si ha che per ogni σ > 0 esiste una funzione positiva σ K(σ) tale che Ω [φ V (σ) ] Q+p V(x) u(x) p dx σ Ω Xu(x) p dx + K(σ) per ogni funzione u regolare a supporto compatto in Ω. Ω u(x) p dx,
18 Sia Ω un aperto limitato di dimensione Q. Consideriamo A(x, u, ξ) : Ω R R m R m, (x, u, ξ) : Ω R R m R tali che A(x, u, ξ) a ξ p + b u p + e (x, u, ξ) c ξ p + d u p + f ξ A(x, u, ξ) ξ p d u p g () q.o. x Ω R n, u R, ξ R n e l equazione m X j A j(x, u(x), Xu(x)) + (x, u(x), Xu(x)) = 0. (2) j=
19 Definizione 4 Una funzione u W,p X,loc (Ω) si dice soluzione debole dell equazione (2) in Ω se m j= Ω A j (x, u(x), Xu(x))X j ϕ(x) dx + per ogni ϕ W,p X,0 (Ω). Ω (x, u(x), Xu(x)) ϕ(x) dx = 0,
20 Teorema 3 (Locale limitatezza) Supponiamo (A)-(A3). Sia Ω un aperto limitato di dimensione Q e sia u W,p X,loc (Ω), < p < Q, una soluzione debole dell equazione (2). Assumiamo verificate le condizioni di struttura () ed inoltre, a R, b p/p, c p, d, e p/p, f, g, (M X ) p(ω). Allora, esiste una costante positiva c, indipendente da u, tale che, per ogni r = (x 0, r) (x 0, 4r) Ω e r < R D, si ha ( ) u L ( r ) C u p p dx + h(r) 2r dove h(r) = [ ] φ p (2r) + φ p e p g(2r) + [ φ f (2r) ] p.
21 TRACCIA DELLA DIMOSTRAZIONE Posto = u + h(r), dalle ipotesi di struttura, si ottiene A(x, u, ξ) a ξ p + b p (x, u, ξ) c ξ p + d p (3) ξ A(x, u, ξ) ξ p d p dove, b = b + h p e, d = d + h p f + h p g (4) sono funzioni della classe di Stummel. Infatti, [ ] φ (ρ) C(p) φ p (ρ) + b p b p p φ d (ρ) C(p) [ φ d (ρ) + 2 ], 0 < ρ < 2r.
22 Seguendo la classica tecnica di Serrin, per una conveniente potenza della soluzione u, si trova 2r η p X p dx C(p, a)q p p p { dove V = b + c p + d. 2r (Xη) p dx + } V η p dx, 2r
23 Usando adesso il fatto che la funzione V appartiene alla classe di Stummel Kato, { η p X p dx Cq p ( + σ) (Xη) p dx+ 2r 2r } +σ η p X p dx + K(σ) η p p dx 2r 2r dove K(σ) σ [. φ V (σ)] Q+p σ > 0,
24 Ciò permette un riporto a primo membro scegliendo in modo adeguato σ. Precisamente, scegliamo σ = da cui, 2Cqp 2r η p X p dx C {q p 2r Xη p p dx + q p K ( 2Cq p ) } η p p dx 2r
25 Dal teorema di Sobolev segue, ( ) p η p p r p dx C 2r r p Q {q p Xη p p dx 2r ( ) } +q p K η p p dx, 2Cq p 2r dove p = pq Q p pχ dx r e C è indipendente da, ovvero χ dove χ = p p = Q Q p. rp C r p Q (r 2 r ) p [ ( φ V Cq p )] Q+p r2 p dx,
26 Ponendo γ = pq, L χγ ( r ) C γ r p γ r p γq ( r 2 r ) p γ ( φ V ( )) Q+p C ( ) γ p p γ L γ ( r2 ). Iterando quest ultima disuguaglianza, L ( r ) C r p + j=0 ( φ V ( )) Q+p Cχ (p ) j pχ j L p(2r).
27 Il risultato sarà conseguito se e solo se si ha convergenza del seguente prodotto infinito, + j=0 ( φ V j=0 ( )) Q+p Cχ (p ) j pχ j < + ovvero convergenza della serie numerica, + ( ) log φ χ j V χ (p ) j e ciò si ottiene facilmente grazie all ipotesi sulla funzione φ.
28 Teorema 4 (Disuguaglianza di Harnack) Assumiamo (A)-(A3). Sia Ω è un aperto limitato di dimensione Q e u W,p X,loc (Ω), with < p < Q, una soluzione debole non negativa dell equazione (2). Supponiamo inoltre che valgano le condizioni di struttura () nelle quali si assume, a R, b p/p, c p, d, e p/p, f, g, (M X ) p(ω). Allora, esiste una costante positiva c, indipendente da u, tale che, per ogni r = (x 0, r) per cui (x 0, 4r) Ω e r < R D, abbiamo max r u c { } min u + h(r) r.
29 Osservazione La disuguaglianza di Harnack rimane valida anche per le sottosoluzioni non negative e la dimostrazione è la stessa. Osservazione 2 Le soluzioni deboli sono, a questo punto, continue rispetto alla distanza indotta dalla metrica di Carnot Caratheodory.
30 Teorema 5 (Continuità delle soluzioni deboli) Supponiamo vere le (A)-(A3). Sia Ω un aperto limitato di dimensione Q e sia u W,p X,loc (Ω), < p < Q, una soluzione debole dell equazione (2). Supponiamo vere le condizioni di struttura () nelle quali supponiamo, a R, b p/p, c p, d, e p/p, f, g, (M X ) p(ω). Allora, u è continua in Ω.
31 Teorema 6 (Hölderianità delle soluzioni deboli) Supponiamo vere le (A)-(A3). Sia Ω un aperto limitato di dimensione Q. Sia u W,p X (Ω), < p < Q, una soluzione debole dell equazione (2). Supponiamo vere le condizioni di struttura () nelle quali a R, b p/p, c p, d, e p/p, f, g, L,p ɛ X (Ω). Allora, la soluzione u è localmente hölderiana in Ω rispetto alla metrica di Carnot Caratheodory ovvero, per ogni Ω Ω esistono c > 0 e α > 0, tali che u(x) u(y) c d(x, y) α x, y Ω.
Lezioni di Analisi Matematica 6 a.a
SPAZI DI LEBESGUE Lezioni di Analisi Matematica 6 a.a. 2002-2003 Introduzione In queste pagine troverete una traccia delle lezioni e dei seminari svolti nell ambito del Corso di Analisi Matematica 6. Questi
DettagliAlcuni spazi funzionali con ordine di derivazione reale
Alcuni spazi funzionali con ordine di derivazione reale Nel seguito Ω denota un di IR n. Per garantire l effettiva validità dei risultati e l equivalenza delle definizioni che diamo a quelle originali
DettagliSul XIX problema di Hilbert
Sul XIX problema di Hilbert Lorenzo Brasco 12 Aprile 2019 Cos è un equazione ellittica? Si tratta di un equazione alle derivate parziali, ovvero di un equazione che contiene una funzione incognita u di
DettagliAM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE
AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE Sia g C 1 R 2 ), c R. L insieme γ = γ c := {x, y) R 2 : gx, y) = c} si chiama insieme
DettagliEquazioni sub-lineari con dati regolari ed irregolari
Capitolo 5 Equazioni sub-lineari con dati regolari ed irregolari In questo capitolo, ci proponiamo di affrontare un problema omogeneo differente dal problema agli autovalori; il nostro scopo, sarà quello
DettagliAnalisi a più variabili: Integrale di Lebesgue
Analisi a più variabili: Integrale di Lebesgue 1 Ripasso delle definizioni di Algebre, σ-algebre, misure additive, misure σ-additive, Proprietà della misura astratta, misura esterna. Definizione (Insieme
DettagliSu una classe di equazioni ellittiche perturbate singolarmente in forma di divergenza
Su una classe di equazioni ellittiche perturbate singolarmente in forma di divergenza Alessio Pomponio SISSA Trieste pomponio@sissa.it in collaborazione con Simone Secchi Università di Pisa secchi@dm.unipi.it
DettagliPRINCIPI DEL MASSIMO 3.1 PRINCIPI DEL MASSIMO IN FORMA DEBOLE CAPITOLO 3
CAPITOLO 3 PRINCIPI DEL MASSIMO 3.1 PRINCIPI DEL MASSIMO IN FORMA DEBOLE Richiamiamo il principio del massimo debole per funzioni subarmoniche regolari. Teorema 3.1.1 Sia limitato e sia u C 2 () C() subarmonica,
DettagliCampi di Hörmander non regolari e disuguaglianza di Poincaré
Campi di Hörmander non regolari e disuguaglianza di Poincaré Lavoro in collaborazione con Luca Brandolini e Marco Pedroni (Università di Bergamo), to appear on Forum Mathematicum Marco Bramanti Politecnico
DettagliCompattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi
Compattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi Lucia Miggiano,Emanuela Miggiano,Davide Cera April 5, 2012 1 Compattezza in Spazi di Banach 1.1
DettagliEsercizi per il corso di Analisi 6.
Esercizi per il corso di Analisi 6. 1. Si verifichi che uno spazio normato (X, ) è uno spazio vettoriale topologico con la topologia indotta dalla norma. Si verifichi poi che la norma è una funzione continua
Dettagli11. Misure con segno.
11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante
DettagliOperatori ed equazioni di Schrödinger con potenziali multi-polari di tipo Hardy
Operatori ed equazioni di Schrödinger con potenziali multi-polari di tipo Hardy Veronica Felli in collaborazione con E. Marchini e S. Terracini Milano, 21 febbraio 2006 Operatori di Schrödinger con potenziali
DettagliIl Teorema di Mountain-Pass
Capitolo 4 Il Teorema di Mountain-Pass Descriviamo ora un altro metodo per trovare soluzioni non nulle di alcuni tipi di problemi, per esempio { u = u p 1 u in u = 0 su (4.1) con p > 1, utilizzando dei
DettagliAM Sett. 11. IL TEOREMA DI COMPATTEZZA DI RELLICH. u n p. c(r) sup. u n (x + h) u n (x) dx
AM30 0- Sett.. IL TEOREMA DI COMPATTEZZA DI RELLICH. Sia u n C 0 (B R ), con su n ( u n ) < +. Allora (i) se < < N, u n ha una sottosuccessione convergente in L r (B R ) r < N N. (ii) se = N, u n ha una
DettagliAnalisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012
Analisi 2 Roberto Monti Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 212 Indice Capitolo 1. Programma 5 Capitolo 2. Convergenza uniforme 7 1. Convergenza uniforme e continuità 7 2. Criterio di Abel Dirichlet
DettagliSEMINARIO ANALISI ARMONICA PROF. VLADIMIR GEORGIEV UNIVERSITA DI PISA - A.A. 2012/2013 MATTEO DI NUNNO
SEMINARIO ANALISI ARMONICA PROF. VLADIMIR GEORGIEV UNIVERSITA DI PISA - A.A. 22/23 MATTEO DI NUNNO Sia dove δ (,.. TRASFORMATA DI FOURIER F (x = R3 i xξ e ξ 2 ( + iδ 2 dξ ( Vedere se F (x é una funzione
DettagliSistemi ellittici totalmente non lineari del secondo ordine
Università degli Studi di Pisa Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Specialistica in Matematica Tesi di Laurea Specialistica Sistemi ellittici totalmente non lineari del secondo
DettagliOperatori ed equazioni di Schrödinger con potenziali multi-polari di tipo Hardy
Operatori ed equazioni di Schrödinger con potenziali multi-polari di tipo Hardy Veronica Felli Dipartimento di Statistica Università di Milano Bicocca veronica.felli@unimib.it in collaborazione con Elsa
Dettaglinon solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da
NOTE INTEGRATIVE PER IL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 ANNO ACCADEMICO 2012/13 NOTE SULLA CONTINUITÀ UNIFORME D.BARTOLUCCI, D.GUIDO Sia f(x) = x 3, x [ 1, 1]. Si ha 1. La continuità uniforme x 3 y 3 = x
DettagliEsercizi di PDE C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne
Esercizi di PDE C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne Capitolo 3: Spazi di Sobolev Esercizio 3.1 - [Derivate deboli]: Per la funzione u : = ( 1, 1) 2 R definita da u(x
DettagliCurriculum dell attività scientifica e didattica del prof. Giuseppe Di Fazio
Curriculum dell attività scientifica e didattica del prof. Giuseppe Di Fazio Contents 1. Dati anagrafici 1 2. Borse di studio, partecipazione a convegni, scuole e conferenze. 1 3. Attività didattica 5
DettagliDivergence-measure fields: generalizations of Gauss-Green formula with applications
Divergence-measure fields: generalizations of Gauss-Green formula with applications Giovanni Eugenio Comi matricola 839273 Relatore Kevin Ray Payne 2014-2015 Giovanni Eugenio Comi (Relatore K. R. Payne)
DettagliGeometria iperbolica - Primo foglio Andrea Petracci
Geometria iperbolica - Primo foglio Andrea Petracci Esercizio 1. Teorema (Hopf-Rinow). Se M è una varietà riemanniana connessa, allora le seguenti affermazioni sono equivalenti: (1) M è completa con la
DettagliCorso di laurea in Matematica Equazioni Differenziali
Corso di laurea in Matematica Equazioni Differenziali 2014 2015 Dettaglio delle lezioni svolte 29/09 Presentazione del corso. Esempi di equazioni alle derivate parziali. Equazioni in forma di divergenza:
DettagliDefinizione 1.1. Dato un insieme non vuoto X, si dice distanza una funzione d : X X R tale che
1 Spazi metrici Definizione 1.1. Dato un insieme non vuoto X, si dice distanza una funzione d : X X R tale che 1) d(x, y) 0, x, y X; d(x, y) = 0 x = y, ) d(x, y) = d(y, x), x, y X, 3) d(x, z) d(x, y) +
DettagliLA TRASFORMATA DI FOURIER
LA TASFOMATA DI FOUIE 1. Definizione della trasformata di Fourier Definizione 1.1. Sia u in L 1 ( e sia ξ in. La trasformata di Fourier di u è la funzione (1.1 F(u(ξ = e iξ x u(x dx. Ovviamente, non è
DettagliIn questo lavoro ci occupiamo di soluzioni forti per il problema di. Dirichlet associato ad un operatore lineare uniformemente ellittico del.
Sunto In questo lavoro ci occupiamo di soluzioni forti per il problema di Dirichlet associato ad un operatore lineare uniformemente ellittico del secondo ordine. A questo scopo, sia Ω un sottinsieme aperto
Dettagli20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini.
20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini. 20.1. Prodotto di σ-algebre. Definizione 20.1.1. (σ-algebra prodotto. Dati n spazi misurabili (Ω 1, A 1,..., (Ω n, A n, si chiama σ-algebra
DettagliCampi conservativi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B
Campi conservativi Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Campi conservativi Analisi Matematica B 1 / 99 Premessa Riccarda Rossi (Università di
DettagliANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013
Prova scritta del 24 gennaio 2013 Esercizio 1. Sia Ω R 3 un insieme misurabile secondo Lebesgue e di misura finita. Sia {f n } n N una successione di funzioni f n : Ω R misurabili e tali che 1) f n (x)
DettagliEsercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo
sercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo 1. sercizi su massimo e minimo limite 1. lim inf a n lim sup a n 2. Se a n b n per ogni n N, allora lim inf a n lim inf b n. Vale anche lim
DettagliCORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013
CORSO DI ANALISI MATEMATICA SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 5/04/03 D.BARTOLUCCI, D.GUIDO. Integrali Impropri Esercizio. (CRITERIO DEL CONFRONTO). Dimostrare che se f : (a, b] R e g(x) : (a, b] R sono integrabili
DettagliAnalisi funzionale. Riccarda Rossi Lezione 2. Spazi normati Definizioni topologiche Continuità Convergenza di successioni Compattezza
Riccarda Rossi Lezione 2 Programma 1. Spazi normati; 2. Definizioni topologiche 3. Continuità di funzioni in spazi topologici in spazi metrici in spazi normati 4. Convergenza di successioni in spazi topologici
DettagliIntroduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) (x, y) Γ Tale formulazione viene detta Formulazione forte del problema.
Introduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) Consideriamo come problema test l equazione di Poisson 2 u x 2 + 2 u = f(x, y) u = f y2 definita su un dominio Ω R 2 avente come frontiera la curva Γ,
DettagliAM : Tracce delle lezioni- II Settimana
AM2 2010-11: Tracce delle lezioni- II Settimana SPAZI METRICI Sia X un insieme. Una d : X X : [0, + ) tale che (i) 0 d(u, v), u, v R n d(u, v) = 0 u = v (positivitá) (ii) d(u, v) = d(v, u) u, v R n (simmetria)
Dettagli3. Successioni di insiemi.
3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare
Dettagli11 Undicesima lezione: Coercività e semicontinuità di funzionali integrali
11 Undicesima lezione: Coercività e semicontinuità di funzionali integrali In questa lezione torniamo a considerare problemi di minimo per funzionali integrali del tipo (11.1) f(x, u(x), u(x)) dx. dove
DettagliAM2: Tracce delle lezioni- X Settimana
AM: Tracce delle lezioni- X Settimana EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE Equazioni differenziali lineari del I ordine Date le funzioni a(x), b(x) continue in (a, b) determinare, se esistono, le funzioni
DettagliAnalisi IV - esercizi. G.P.Leonardi 2008
Analisi IV - esercizi G.P.Leonardi 2008 1 1 Esercizi settimana n.1 1.1 Siano (X, d) e (X, d ) due spazi metrici. Dimostrare che la funzione d : (X X ) (X X ) [0, ) definita da d((x, x ), (y, y )) = d(x,
DettagliUniversità degli Studi di Firenze Anno Accademico 2006/2007 Ingegneria per la Tutela dell Ambiente e del Territorio (Laurea Specialistica)
Università degli Studi di Firenze Anno Accademico 2006/2007 Ingegneria per la Tutela dell Ambiente e del Territorio (Laurea Specialistica) Corso Complementi di Analisi Matematica Docente del corso: Francesca
Dettagli[A-E] IST. DI MATEMATICA I. 3. Lezione. giovedì 6 ottobre Massimo e minimo.
IST. DI MATEMATICA I [A-E] giovedì 6 ottobre 2016 3. Lezione 3.1. Massimo e minimo. Definizioni di minimo e/o massimo per un insieme E di numeri reali: il numero min si dice minimo dell insieme E se min
DettagliTeoria delle Probabilità e Applicazioni programma 2004/05
Teoria delle Probabilità e Applicazioni programma 2004/05 Capitolo 1: esempio guida Lezioni: 8/3, 9/3 (5h) 1. Come modellizzare l esperimento infiniti lanci di una moneta equilibrata oppure l esperimento
DettagliGli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2018/19 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
DettagliAppendice B ANALISI FUNZIONALE. 1 Spazi di Banach
Appendice B ANALISI FUNZIONALE In questo capitolo si introducono gli spazi di Banach e di Hilbert, gli operatori lineari e loro spettro. Inoltre si discutono gli operatori compatti su uno spazio di Hilbert.
DettagliSu un principio di anti massimo quasi uniforme. Dimitri Mugnai. Metodi topologici e variazionali in analisi non lineare
Su un principio di anti massimo quasi uniforme Dimitri Mugnai Università di Perugia Metodi topologici e variazionali in analisi non lineare in occasione del settantesimo compleanno del professor Antonio
DettagliDaniela Lera A.A
Daniela Lera Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Matematica e Informatica A.A. 2016-2017 Richiami Algebra Lineare Spazio normato Uno spazio lineare X si dice normato se esiste una funzione
DettagliAnalisi Matematica III
Università di Pisa - Corso di Laurea in Ingegneria Civile dell ambiente e territorio Analisi Matematica III Pisa, 7 gennaio 00 (Cognome) (Nome) (Numero di matricola) Esercizio Si consideri la successione
DettagliNOTE SUL TEOREMA DI DE RHAM
NOTE SUL TEOREMA DI DE RHAM MAURIZIO CORNALBA Sia K, un complesso doppio di gruppi abeliani con differenziali d : K p,q K p+1,q e d : K p,q K p,q+1, dove d 2 = d 2 = d d + d d = Indichiamo con K il corrispondente
DettagliAM : Tracce delle lezioni- II Settimana
AM210 2012-13: Tracce delle lezioni- II Settimana SPAZI METRICI Sia X un insieme. Una d : X X : [0, + ) tale che (i) 0 d(u, v), u, v R n d(u, v) = 0 u = v (positivitá) (ii) d(u, v) = d(v, u) u, v R n (simmetria)
DettagliSPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo.
SPAZI COMPATTI D ora in poi tutti gli spazi topologici sono di Hausdorff. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) si dice sequenzialmente compatto, o compatto per successioni, se ogni successione di
DettagliSoluzione dei problemi assegnati
ANALISI MATEMATICA 3 Soluzione dei problemi assegnati anno accademico 2018/19 prof. Antonio Greco http://people.unica.it/antoniogreco Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Cagliari 23-5-2019
DettagliPROVE PARZIALI DEL CORSO DI ANALISI FUNZIONALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A
POVE PAZIALI DEL COSO DI ANALISI FUNZIONALE COSO DI LAUEA MAGISTALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A. 29-21 SISTO BALDO, GIANDOMENICO OLANDI E ANTONIO MAIGONDA 1. Prima prova parziale Esercizio 1. Sia {E n
DettagliIl teorema di Ascoli-Arzelà
Il teorema di Ascoli-Arzelà Alcuni risultati sugli spazi metrici Spazi metrici (e topologici) compatti Richiamiamo le definizioni di compattezza negli spazi metrici. Sia (X, d) una spazio metrico e sia
DettagliEsonero di Analisi Matematica II (A)
Esonero di Analisi Matematica II (A) Ingegneria Edile, 8 aprile 3. Studiare la convergenza del seguente integrale improprio: + x log 3 x (x ) 3 dx.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente
Dettagli1-Forme Differenziali
1-Forme Differenziali 30 novembre 2011 1 Definizioni di base Siano n N e A R n un insieme aperto. Con (R n ) denotiamo il duale topologico di R n, cioè l insieme (R n ) = {p : R n R : R-lineari e continue}.
DettagliMisure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a )
Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a. 2006-07 Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 1. (Misura. Si chiama misura
DettagliGli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2017/18 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
Dettaglix(y + z)dx dy dz y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz y 2 zdx dy dz Esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue.
/3/23 Calcolare dove x(y + z)dx dy dz = {(x, y, z) R 3 : x, y, z, x + y + z }. Calcolare y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz dove = {(x, y, z) R 3 : x 2 + y 2 + z 2 z, x 2 + y 2 + z 2 3zx y }. Calcolare dove y
DettagliCOMPATTEZZA. i) X è compatto, cioè ogni ricoprimento aperto ammette un sottoricoprimento finito.
1 COMPATTEZZA Sia X un sottoinsieme di R. Una famiglia A di sottoinsiemi aperti di R si dice ricoprimento aperto di X se X A, cioè se X è contenuto nell unione degli elementi di A. Una sottofamiglia di
DettagliTopologia, continuità, limiti in R n
Topologia, continuità, limiti in R n Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2017 1. Preliminari Prima di iniziare lo studio delle funzioni di più variabili, in generale funzioni di k variabili e a valori in
DettagliSPAZI CONCRETI DI FUNZIONI E DI SUCCESSIONI (L.V.) 1. Spazi. In quanto segue, K denota il campo degli scalari che può essere sia R sia C.
SPAZI CONCRETI DI FUNZIONI E DI SUCCESSIONI (L.V.) Di solito, il termine spazi di Banach classici si riferisce ai seguenti spazi: spazi di dimensione finita; spazi di Hilbert; spazi di successioni c 0,
DettagliMETODO VARIAZIONALE PER
CAPITOLO METODO VARIAZIONALE PER OPERATORI IN FORMA DI DIVERGENZA Nel corso di questo capitolo saremo interessati allo studio del seguente operatore in forma di divergenza Au = D i (a ij D j u) + b i D
Dettagli5.3 Alcune classi di funzioni integrabili
3. Si verifichi che per ogni f, g : [a, b] R si ha f g = g + (f g) 0, f g = f + g f g; dedurne che se f, g R(a, b) allora f g, f g R(a, b). [Traccia: si osservi che basta verificare che f 0 R(a, b), e
DettagliFederico Lastaria. Analisi e Geometria 1. Numeri reali 1/25
Massimi e minimi Definizione (Massimo) Sia X R un sottoinsieme non vuoto. Si dice che M R è il massimo di X (e si scrive M = max X ) se: M X ; x X, x M. Definizione (Minimo) Sia X R un sottoinsieme non
DettagliI. CENNI SULL ANALISI FUNZIONALE
I. CENNI SULL ANALISI FUNZIONALE 0 Introduzione In questo capitolo discutiamo la definizione di un operatore lineare su uno spazio di Banach e di Hilbert e alcune delle sue proprietà. Nell appendice presentiamo
DettagliAlcuni complementi di teoria dell integrazione.
Alcuni complementi di teoria dell integrazione. In ciò che segue si suppone di avere uno spazio di misura (,, µ) 1 Sia f una funzione misurabile su un insieme di misura positiva tale che f 0. Se fdµ =
DettagliFISICA MATEMATICA SUPERIORE. EQUAZIONI A DERIVATE PARZIALI DELLA FISICA MATEMATICA Prof. F. Visentin
1 FISICA MATEMATICA SUPERIORE EQUAZIONI A DERIVATE PARZIALI DELLA FISICA MATEMATICA Prof. F. Visentin CAPITOLO I QUESTIONI GENERALI 1. Introduzione Le equazioni differenziali ordinarie e a derivate parziali
DettagliCalcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica e Ingegneria delle Comunicazioni e Clinica. Prof.ssa Laura Pezza (A.A.
Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica e Ingegneria delle Comunicazioni e Clinica Prof.ssa Laura Pezza (A.A. 2018-2019) VIII Lezione del 14.03.2019 http://www.dmmm.uniroma1.it/ laura.pezza
DettagliANALISI MATEMATICA T-B xx Maggio 2019 (tempo 90 minuti)
ESERCIZIO 1 La lunghezza della curva γ(t) = (e t, 2t, e t ), t [0, 1] è γ F d s =, con F (x, y, z) = (xy 4 z 2, 2x 2 y 3 z 2, x 2 y 4 z) ESERCIZIO 2 Sia x = x(t) la soluzione del problema di Cauchy t 2
DettagliFacoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Matematica - A.A Prova scritta di Analisi Matematica II del
Prova scritta di nalisi Matematica II del 12-06-2001. C1 1) Studiare la convergenza semplice, uniforme e totale della serie di funzioni seguente ( 1) [ n 2 ] n x 1 + n 2 x. n=0 2) Data la funzione (x 2
DettagliSoluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica III - 28/02/02. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Prof. Kevin R.
Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica III - 28/2/2 C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne Esercizio 1. 1a. Teorema: (di ini) Sia Φ : A R n R R dove A è aperto.
DettagliEquazione di Laplace
Equazione di Laplace. La funzione di Green Sia, indicati con x e y due punti di R 3 E(x, y) = x y Consideriamo la rappresentazione integrale di u(x) C 2 (), anche rinunciando all ipotesi che sia armonica
DettagliEquazioni differenziali Problema di Cauchy
Equazioni differenziali Problema di Cauch Primo esempio - Risolvere l equazione '( ) = g( ) con g( ) :[ a, b] R continua Teor. fondamentale del calcolo integrale ( ) = + g ( t )dt Primo esempio - Osserviamo
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì e Metodi Matematici per l ingegneria Ing. Gestionale
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi vettoriali normati Nel piano (R 2 ) e nello spazio ( R 3 ) sappiamo che la lunghezza di un vettore v si esprime rispettivamente come Se v = (v 1, v 2 )
DettagliSISSA Area Matematica Esame di ammissione per il corso di Analisi Matematica, Modelli e Applicazioni 27 marzo 2019
SISSA Area Matematica Esame di ammissione per il corso di Analisi Matematica, Modelli e Applicazioni 27 marzo 2019 Il candidato risolva CINQUE dei seguenti problemi, e indichi chiaramente sulla prima pagina
DettagliESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE. T(f) = g(x)f(x)dx
ESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE.. Esercizi svolti.. Operatori lineari Esercizio.. Si consideri il funzionale T : C(,) R, dove g è la funzione g(x) = T(f) = g(x)f(x) dx, { se < x se < x < () Dimostrare che
Dettagli1. Funzioni implicite
1. Funzioni implicite 1.1 Il caso scalare Sia X R 2 e sia f : X R. Una funzione y : (a, b) R si dice definita implicitamente dall equazione f(x, y) = 0 in (a, b) quando: 1. (x, y(x)) X x (a, b); 2. f(x,
DettagliSPAZI METRICI COMPLETI
Capitolo 1 SPAZI METRICI COMPLETI Sia dato uno spazio metrico (X, d). Definizione 1.1 Una successione {x n } si dice successione di Cauchy se ε > 0 n 0 n, m n 0 = d(x n x m ) < ε (1.1) Esercizio 1.1 Dimostrare
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì e Metodi Matematici per l ingegneria Ing. Gestionale
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi vettoriali normati Uno spazio Vettoriale V si dice NORMATO se è definita su V una norma, cioè una funzione che verifica: v 0 e v = 0 v = 0 λv = λ v λ R(o
Dettagli3 La curva di Peano. insieme di misura nulla in R m. Definiamo, ora,
Versione del 5/0/04 3 La curva di Peano Proposizione (a) Sia f : A R n R m con n < m. Se f è una funzione lipschitziana, allora f(a) è un insieme di misura nulla in R m. (b) Esiste una funzione ϕ C ( [0,
DettagliEquazione di Laplace
Equazione di Laplace. Introduzione Si da il nome di operatore di Laplace o laplaciano all operatore differenziale u = u xx + u yy + u zz in tre dimensioni, o agli analoghi in dimensioni diverse. L operatore
DettagliFunzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1
Funzioni continue Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Funzioni continue Analisi Matematica 1 1 / 44 Funzioni continue Definizione Siano f : A
DettagliFacoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Matematica - A.A Prova scritta di Analisi Matematica II del c.1.
Prova scritta di Analisi Matematica II del 14-07-1999 - c.1 1) Sia (d n ) una successione di numeri reali tali che inf d n > 0. Studiare il carattere della serie + n=1 al variare del parametro reale positivo
DettagliDOMANDE D ESAME (tempo a disposizione per due domande: 1 ora)
DOMANDE D ESAME (tempo a disposizione per due domande: 1 ora) 1. Equazione del trasporto omogenea su R: esistenza, unicità e stabilità. Si consideri il problema u t + 3u x =, u(x, ) = cos(2πx). Si ha u(x,
DettagliANALISI C & Complementi di Analisi Matematica di Base. Prova scritta del 23 gennaio 2007
Prova scritta del 23 gennaio 2007 Esercizio 1. Sia f : R R una funzione misurabile e non negativa; si consideri la successione di funzioni f n (x) = max3f(x) 2n, 0}, x R, n N. Provare che se f è integrabile
DettagliERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2017/18, aggiornata il 27 gennaio 2018
1 ERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2017/18, aggiornata il 27 gennaio 2018 p. 5, riga 1: sostituire E E F F p. 5, riga 3: sostituire E E in E F F
DettagliIstituzioni di Probabilità Laurea magistrale in Matematica prova scritta del 2/12/2013
Istituzioni di Probabilità Laurea magistrale in Matematica prova scritta del /1/13 Exercise 1 punti 1 circa Un foglio browniano è un processo gaussiano a valori reali X s, t, indicizzato da s, t in [,
DettagliAnalisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale
Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #5. Sia f : R R la funzione definita da f(x, y) x + x + y + x + y (x, y) R. (a) Determinare il segno di f. (b) Calcolare
DettagliANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013
Prova scritta del 24 gennaio 2013 Esercizio 1. Sia Ω R 3 un insieme misurabile secondo Lebesgue e di misura finita. Sia {f n } n N una successione di funzioni f n : Ω R misurabili e tali che 1) f n (x)
DettagliSi noti che questa definizione dice esattamente che
DISUGUAGLIANZA INTEGRALE DI JENSEN IN DIMENSIONE FINITA LIBOR VESELY integrazione. Prima disuguaglianza integrale di Jensen.. Motivazione. Siano un insieme convesso in uno spazio vettoriale, f : (, + ]
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì , , Metodi Matematici per l ingegneria Ing.
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi funzionali Nello studio di fenomeni di estremo interesse applicativo (problemi di controllo, trasmissione e ricezione di segnali ed in generale nella formulazione
DettagliGli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2016/17 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.
DettagliMetodi Numerici con elementi di Programmazione (A.A )
Metodi Numerici con elementi di Programmazione (A.A. 2018-2019) Metodi Numerici Appunti delle lezioni: Sistemi non lineari Docente Vittoria Bruni Email: vittoria.bruni@sbai.uniroma1.it Ufficio: Via A.
DettagliApplicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali.
Applicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali 1 Applicazioni lineari simmetriche Consideriamo lo spazio IR n col prodotto scalare canonico X Y = t XY = x 1 y 1 + + x n y n Definizione Un applicazione
DettagliInsiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia
Insiemi, Numeri, Terminologia Prof. Simone Sbaraglia Corso Rapido di Logica Matematica La logica formale definisce le regole cui deve obbedire qualsiasi teoria deduttiva. Una proposizione e` una affermazione
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì , , Metodi Matematici per l ingegneria Ing.
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi funzionali Nello studio di fenomeni di estremo interesse applicativo (problemi di controllo, trasmissione e ricezione di segnali ed in generale nella formulazione
DettagliMETODI MATEMATICI PER LA FISICA
METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 3 LUGLIO 08 Si risolvano cortesemente i seguenti problemi, sapendo che verranno valutati: la correttezza del risultato ottenuto e della procedura utilizzata;
Dettagli8. Completamento di uno spazio di misura.
8. Completamento di uno spazio di misura. 8.1. Spazi di misura. Spazi di misura completi. Definizione 8.1.1. (Spazio misurabile). Si chiama spazio misurabile ogni coppia ordinata (Ω, A), dove Ω è un insieme
DettagliEquazioni differenziali e teoria della misura
SISSA Area Matematica Esame di ammissione per il corso di Analisi Matematica, Modelli e Applicazioni 2 settembre 23 Il candidato risolva CINQUE dei seguenti problemi, e indichi chiaramente sulla prima
Dettagli