Equazione di Laplace

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Equazione di Laplace"

Transcript

1 Equazione di Laplace. La funzione di Green Sia, indicati con x e y due punti di R 3 E(x, y) = x y Consideriamo la rappresentazione integrale di u(x) C 2 (), anche rinunciando all ipotesi che sia armonica u(x) = E(x, y) u(y) E(x, y) u(y) dσ y n y n y E(x, y) u(y)dy e consideriamo la relazione integrale, sempre dedotta dal teorema della divergenza, che lega u ad una qualsiasi altra funzione v regolare in 0 = u v n v u dσ u v v u dy n relazione che, nel caso v armonica si riduce a 0 = u v n v u dσ + n Sommando membro a membro si ottiene u(x) = Primo caso (E v) u v) u (E dσ n n v u dy (E v) udy Supponiamo che la u soddisfi il problema di Dirichlet interno, non omogeneo, u = f x u(x) = ϕ x allora, supponendo di aver scelto v tale che (E v) y = 0

2 2 EQUAZIONE DI LAPLACE si ha, posto () u(x) = G = E v ϕ G n dσ G f dy La funzione G prende il nome di funzione di Green per il problema di Dirichlet e consente, tramite la () di rappresentare direttamente la soluzione u. Secondo caso Supponiamo che la u soddisfi il problema di Neumann interno, non omogeneo, u = f x u n = ϕ x Analogamente, supponendo di aver scelto v tale che (E v) n = 0 y si ha, posto G = E v (2) u(x) = ϕ(y) G(x, y) dσ y G(x, y) f(y) dy In questo secondo caso la funzione G prende il nome di funzione di Green per il problema di Neumann e consente, tramite la (2) di rappresentare direttamente la soluzione u... Un circolo vizioso. Le formule () e (2) rappresentano le soluzioni dei problemi rispettivamente di Dirichlet e di Neumann, a patto di disporre delle corrispondenti funzioni di Green G. La determinazione delle funzioni di Green dipende dalla risoluzione di analoghi problemi di Dirichlet e di Neumann: si cercano infatti funzioni v che risolvano v(x) = 0 x v(y) = E(x, y) y (3) v(x) = 0 x v(y) E(x, y) = y n n C é quindi un prezzo da pagare, la determinazione della v, che ovviamente sará una v(x, y) dal momento che da y dipende la condizione al contorno: ma non si tratta di un circolo vizioso.

3 2. IL METODO DELLE IMMAGINI ELETTROSTATICHE 3 La determinazione della v(x) che coincida con E(x, y) su si fa una tantum per l insieme su cui si vuol lavorare: con essa poi si risolvono, tramite la corrispondente G(x, y) tutti i problemi di Dirichlet e, analogamente, di Neumann..2. L interpretazione elettrostatica. Nell interpretazione elettrostatica la funzione di Green per il problema di Dirichlet, G(x, y) = + v(x, y) x y rappresenta il potenziale nel punto x generato da una carica unitaria posta nel punto y, o viceversa, supponendo che, la superficie che racchiude sia un conduttore... messo a terra! (cioé a potenziale zero). Il primo termine x y é il potenziale, libero nello spazio, creato nel punto y dalla carica unitaria posta in x, o viceversa. Il secondo v indica il potenziale del campo generato dalle cariche, presenti per induzione su..3. Proprietá della funzione di Green. La funzione di Green G(x, y) per ogni fissato x é armonica in y per y x, al tendere di y x la funzione di Green diverge positivamente come x y G(x, y) si annulla per y, G(x, y) > 0, y, G n x 0 G(x, y) = G(y, x). 2. Il metodo delle immagini elettrostatiche La determinazione della v, vedi problemi (3), tale che E v = 0 y conduce, naturalmente, alla ricerca di una funzione v che dipenda, come la E da due variabili puntuali, x e y. Tale determinazione si ottiene, in alcuni casi geometricamente semplici, mediante il metodo delle immagini elettrostatiche.

4 4 EQUAZIONE DI LAPLACE Il caso della sfera Figura. Il metodo delle immagini elettrostatiche Consideriamo, come esempio il caso di una sfera di centro l origine O e raggio R: sia x o e sia R 2 x 2 x il trasformato di x per raggi vettori reciproci rispetto alla sfera di raggio R. Si puó dimostrare (con un po di geometria elementare ma non banale) che per ogni y riesce cioé, posto riesce x y = R x v(x, y) = y R2 x x 2 R x y R2 x x 2 y : E(x, y) v(x, y) = 0

5 2. IL METODO DELLE IMMAGINI ELETTROSTATICHE 5 Pertanto la soluzione del problema di Dirichlet interno nella sfera R di centro l origine e raggio R u = 0 P R u = f si rappresenta con il seguente integrale si ha da cui u(x) = P R f(y) R n y x y R x y R2 x x 2 dσ y 2.. Il calcolo della derivata normale di G(x, y). Indicati con x = R2 x 2 x, r 0 = x y, r = x y, Tenuto conto che G(x, y) = R r 0 x G = R n y n y r 0 x r n y r r 0 = x y r R = cos (x y) n n y r 0 r0 2 = cos (x y) n n y r r 2 e tenuto conto che, per y, dal teorema di Carnot sui triangoli segue R 2 + x y 2 2R x y cos (x y) n = x 2 e R 2 + x y 2 2R x y cos (x y) n = x 2 si ha quindi, ricavando i coseni R 2 + x y 2 x 2 2R x y = cos (x y) n = cos (x y) n R 2 + x y 2 x 2 2R x y Tenuto conto dei legami tra x e x riesce inoltre R 2 + x y 2 x 2 2R x y = x 2 + x y 2 R 2 2 x x y = cos (x y) n

6 6 EQUAZIONE DI LAPLACE da cui sostituendo G = n y = r 2 0 cos (x y) n R x r 2 cos ( (x y) n) = R 2 + x y 2 x 2 R x 2 + x y 2 R 2 r0 2 2R x y x r 2 2 x x y Tenuto conto, come precedentemente osservato che riesce G = n y = r 0 = x r R R 2 + x y 2 x 2 r0 2 2R x y R 2 + x y 2 x 2 2R x y r 2 0 R x r 2 x Rr 2 0 = R 2 x 2 R x y 3 = x Rr 2 0 x 2 + x y 2 R 2 = 2 x x y = x 2 + x y 2 R 2 2R x y 2.2. La formula risolutiva. Tenuto conto della formula di rappresentazione () si ha, nel caso u = 0, u(x) = R Il caso del semispazio ϕ(y) R2 x 2 x y dσ 3 y Sia : z 0: collochiamo nel punto x la carica unitaria, sia x y il potenziale da essa determinato nello spazio. Indicato con x il simmetrico di x rispetto alla frontiera z = 0 di la funzione di Green riesce, naturalmente, G(x, y) = x y x y = (x ξ)2 + (y η) 2 + (z ζ) 2 (x ξ)2 + (y η) 2 + (z + ζ) 2

7 3. I POTENZIALI DI VOLUME, DI STRATO, DI DOPPIO STRATO 7 Tenuto conto che la normale é l asse ζ riesce [ ] G = n y (x ξ)2 + (y η) 2 + (z ζ) 2 Calcolando tale derivata normale sul piano ζ = 0 si ha G n y = z ( y 2π (x ) 3/2 ξ)2 + (y η) 2 + z 2 ζ [ ] (x ξ)2 + (y η) 2 + (z + ζ) La formula risolutiva. Tenuto conto della formula di rappresentazione () si ha, nel caso u = 0, u(x) = ϕ(y) 2π x y dσ 3 ζ 3. I potenziali di volume, di strato, di doppio strato 3.. Potenziale di volume. Assegnata la funzione ρ(x) C 0 () la funzione V ρ (x) = ρ(y)e(x, y)dy prende il nome di potenziale di volume (o di dominio) determinato da ρ(x). Teorema 3.. L integrale che definisce V µ (x) esiste, in senso generalizzato, in ogni x R 3. Teorema 3.2. La funzione V µ (x) gode delle seguenti proprietá: V µ (x) C (R 3 ) V µ (x) = 0 x R 3 V µ (x) = ρ(x) x V µ (x) C (R 3 ) Osservazione La formula ρ(y)e(x, y)dy = ρ(x) x si interpreta tradizionalmente come una convoluzione: indicata con e(x) = x

8 8 EQUAZIONE DI LAPLACE riesce da cui discende V µ (x) = µ e (x) V µ (x) = µ e (x) = µ δ = µ(x) essendo δ la misura di Dirac concentrata nell origine Potenziale di semplice strato. Assegnata la funzione µ(x) C 0 ( ) la funzione V µ (x) = µ(y)e(x, y) dσ prende il nome di potenziale di semplice strato determinato da µ. Teorema 3.3. L integrale che definisce V µ (x) esiste, in senso generalizzato, in ogni x R 3. Teorema 3.4. La funzione V µ (x) gode delle seguenti proprietá: V µ (x) C (R 3 ) V µ (x) = 0 x R 3 V µ (x) C 0 (R 3 ) Indicato semplicemente con V l operatore che, fissato fa corrispondere ad ogni funzione continua µ(y) la V µ (x) riesce V : C 0 ( ) C 0 (R 3 ) Potenziale di doppio strato. Assegnata la funzione ν(x) C 0 ( ) la funzione E(x, y) W ν (x) = u(y) dσ ν y prende il nome di potenziale di doppio strato determinato da ν. Teorema 3.5. L integrale che definisce W ν (x) esiste, in senso generalizzato, in ogni x R 3. Teorema 3.6. La funzione W ν (x) gode delle seguenti proprietá: W ν (x) C (R 3 ) W ν (x) = 0 x R 3 lim x x0 = W µ (x 0 ) 2 ν(x 0), x 0 (vale il segno se si tende dall interno e il segno + se si tende dall esterno)

9 4. USO DEI POTENZIALI 9 4. Uso dei potenziali 4.. Il problema di Dirichlet interno. Cerchiamo soluzioni per il problema DI, vedi pagina??, nella forma di un opportuno potenziale di doppio strato lim x x 0 u(x) = E(x, y) u(y) dσ ν y é evidente che u(x) é armonica in o qualunque sia la scelta di ν(y), tenuto presente che x 0 E(x, y) u(y) dσ y = ν y 2 µ(x 0) + u(y) E(x 0, y) dσ y ν y la condizione al contorno sará soddisfatta se e solo se x 0 2 µ(x 0) + u(y) E(x 0, y) dσ y = f(x 0 ) ν y 4.2. Il problema di Dirichlet esterno. Cerchiamo soluzioni per il problema DE, vedi pagina??, nella forma di un opportuno potenziale di doppio strato u(x) = E(x, y) u(y) dσ ν y 4.3. Il problema di Neumann interno. Cerchiamo soluzioni per il problema NI, vedi pagina??, nella forma di un opportuno potenziale di semplice strato u(x) = µ(y)e(x, y) dσ é evidente che u(x) é armonica in o qualunque sia la scelta di ν(y), x o si ha x µ(y)e(x, y) dσ y = tenuto presente che x 0 u lim x x 0 n = µ(y) y E(x, y) dσ y E(x, y) u(y) dσ y = + ν y 2 µ(x 0) u(y) E(x 0, y) dσ y ν y la condizione al contorno sará soddisfatta se e solo se x µ(x 0) u(y) E(x 0, y) dσ y = g(x 0 ) ν y

10 0 EQUAZIONE DI LAPLACE 5. Gli autovalori del Laplaciano 5.. Il caso unidimensionale. Consideriamo il problema in un intervallo : [0, a] della retta u + λu = 0 x u = 0 x Integrando su si ha u u dx + λ Omega u 2 dx = 0 u 2 dx = λ da cui segue che gli autovalori λ devono essere positivi. Sono soluzioni del problema le funzioni ( nπ ) u n (x, y) = sin a x se e solo se u 2 dx λ = π 2 n2 a 2 Se ne deduce che: gli autovalori sono una successione divergente a + le autofunzioni u n (x) costituiscono un sistema completo relativamente alle funzioni C () Il caso bidimensionale. Consideriamo il problema in un rettangolo : [0, a] [0, b] nel piano u + λu = 0 x u = 0 x Integrando su si ha u udx+ λ u 2 dx = 0 u 2 dx = λ u 2 dx Omega da cui segue che gli autovalori λ devono essere positivi. Sono soluzioni del problema le funzioni ( nπ ) ( mπ ) u n,m (x, y) = sin a x sin b y se e solo se n λ = π 2 2 a + m2 2 b 2 Se ne deduce che: gli autovalori sono una successione divergente a + le autofunzioni u n,m (x, y) costituiscono un sistema completo relativamente alle funzioni C ().

11 5. GLI AUTOVALORI DEL LAPLACIANO 5.3. Il caso tridimensionale. Consideriamo il problema in un dominio rettangolare : [0, a] [0, b] [0, c] nello spazio u + λu = 0 x u = 0 x Integrando su si ha u udx+ λ u 2 dx = 0 u 2 dx = λ Omega da cui segue che gli autovalori λ devono essere positivi. Sono soluzioni del problema le funzioni ( nπ ) ( mπ ) ( pπ ) u n,m,p (x, y) = sin a x sin b y sin c z se e solo se n λ = π 2 2 a + m2 2 b + p2 2 c 2 Se ne deduce che: gli autovalori sono una successione divergente a + le autofunzioni u n,m,p (x, y) costituiscono un sistema completo relativamente alle funzioni C (). u 2 dx

12

13 Indice Equazione di Laplace. La funzione di Green 2. Il metodo delle immagini elettrostatiche 3 3. I potenziali di volume, di strato, di doppio strato 7 4. Uso dei potenziali 9 5. Gli autovalori del Laplaciano 0 3

Equazione di Laplace

Equazione di Laplace Equazione di Laplace. Introduzione Si da il nome di operatore di Laplace o laplaciano all operatore differenziale u = u xx + u yy + u zz in tre dimensioni, o agli analoghi in dimensioni diverse. L operatore

Dettagli

DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI FISICA MATEMATICA A.A. 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA

DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI FISICA MATEMATICA A.A. 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI FISICA MATEMATICA A.A. 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCANICA DANIELE ANDREUCCI DIP. SCIENZE DI BASE E APPLICATE PER L INGEGNERIA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA

Dettagli

Trasformata di Fourier e applicazioni

Trasformata di Fourier e applicazioni Trasformata di Fourier e applicazioni Docente:Alessandra Cutrì Trasformata di Fourier della funzione gaussiana Esempio: Calcoliamo la trasformata di Fourier di f (x) = e x 2 x n f (x) L 1 (R) per ogni

Dettagli

Analisi Vettoriale A.A Soluzioni del foglio 5. y = y 2, dy y 2 = x

Analisi Vettoriale A.A Soluzioni del foglio 5. y = y 2, dy y 2 = x Analisi Vettoriale A.A. 2006-2007 - Soluzioni del foglio 5 5. Esercizio Assegnato il problema di Cauchy y = y 2, y(0) = k determinare per ogni k la soluzione y(x), determinare il suo insieme di esistenza,

Dettagli

R. Capone Analisi Matematica Integrali multipli

R. Capone Analisi Matematica Integrali multipli Integrali multipli Consideriamo, inizialmente il caso degli integrali doppi. Il concetto di integrale doppio è l estensione della definizione di integrale per una funzione reale di una variabile reale

Dettagli

PRINCIPI DEL MASSIMO 3.1 PRINCIPI DEL MASSIMO IN FORMA DEBOLE CAPITOLO 3

PRINCIPI DEL MASSIMO 3.1 PRINCIPI DEL MASSIMO IN FORMA DEBOLE CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 PRINCIPI DEL MASSIMO 3.1 PRINCIPI DEL MASSIMO IN FORMA DEBOLE Richiamiamo il principio del massimo debole per funzioni subarmoniche regolari. Teorema 3.1.1 Sia limitato e sia u C 2 () C() subarmonica,

Dettagli

Metodi Matematici per l Ingegneria Politecnico di Milano A.A. 2011/2012. Prof. M. Bramanti Esempi di domande teoriche da esame

Metodi Matematici per l Ingegneria Politecnico di Milano A.A. 2011/2012. Prof. M. Bramanti Esempi di domande teoriche da esame Metodi Matematici per l Ingegneria Politecnico di Milano A.A. 2011/2012. Prof. M. Bramanti Esempi di domande teoriche da esame Le seguenti domande teoriche sono domande-tipo da esame. L elenco di domande

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Successioni di Esercizio.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente successione di (.) f n (x) = n x Osserviamo che fissato x R f n(x) = + n x x R. x ( n + x ) = pertanto la successione

Dettagli

Risposta La curva r è regolare a tratti per via di quanto succede della sua rappresentazione parametrica nel punto t = 1: pur riuscendo

Risposta La curva r è regolare a tratti per via di quanto succede della sua rappresentazione parametrica nel punto t = 1: pur riuscendo ANALISI VETTORIALE OMPITO PER LE VAANZE DI FINE D ANNO Esercizio Sia r(t) la curva regolare a tratti x = t, y = t, t [, ] e x = t, y = t, t [, ]. alcolare la lunghezza di r, calcolare, dove esistono, i

Dettagli

Ist. di Fisica Matematica mod. A Quarta esercitazione

Ist. di Fisica Matematica mod. A Quarta esercitazione Ist. di Fisica Matematica mod. A Quarta esercitazione Francesca Arici (farici@sissa.it Domenico Monaco (dmonaco@sissa.it 3 Novemre La numerazione seguita per gli Esercizi è quella delle note del corso.

Dettagli

Il teorema di rappresentazione

Il teorema di rappresentazione APITOLO 6 Il teorema di rappresentazione. Introduzione Lemma.. Sia una circonferenza e sia A il cerchio racchiuso: riesce 2π i Dimostrazione. Primo caso: z / A = 0 se z / A se z A La funzione = é analitica

Dettagli

ANALISI B alcuni esercizi proposti

ANALISI B alcuni esercizi proposti ANALISI B alcuni esercizi proposti G.P. Leonardi Parte II 1 Limiti e continuità per funzioni di 2 variabili Esercizio 1.1 Calcolare xy log(1 + x ) lim (x,y) (0,0) 2x 2 + 5y 2 Esercizio 1.2 Studiare la

Dettagli

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1

Dettagli

Prove scritte di Analisi I - Informatica

Prove scritte di Analisi I - Informatica Prove scritte di Analisi I - Informatica Prova scritta del 3 gennaio Esercizio Stabilire il comportamento delle seguenti serie: n= n + 3 sin n, n= ( ) n n + 3 sin n, n= (n)! (n!), n= n + n 9 n + n. Esercizio

Dettagli

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Un sistema lineare Ax = b con A R n n, b R n, è sparso quando il numero di elementi della matrice A diversi da zero è αn, con n α. Una caratteristica

Dettagli

a) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [;

a) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [; ESERCIZIO - Data la funzione f (x) + x2 2x x 2 5x + 6, si chiede di: a) calcolare il dominio di f ; (2 punti) b) studiare la positività e le intersezioni con gli assi; (3 punti) c) stabilire se f ha asintoti

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1 Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 206-7 Scritto del secondo appello, febbraio 207 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare le [0, π] che risolvono la disequazione sin(2) 2. 2. Dire se esistono

Dettagli

Funzioni vettoriali di variabile scalare

Funzioni vettoriali di variabile scalare Capitolo 11 Funzioni vettoriali di variabile scalare 11.1 Curve in R n Abbiamo visto (capitolo 2) come la posizione di un punto in uno spazio R n sia individuata mediante le n coordinate di quel punto.

Dettagli

Derivate. Rette per uno e per due punti. Rette per uno e per due punti

Derivate. Rette per uno e per due punti. Rette per uno e per due punti Introduzione Rette per uno e per due punti Rette per uno e per due punti Rette secanti e tangenti Derivata d una funzione in un punto successive Derivabilità a destra e a sinistra Rette per uno e per due

Dettagli

DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ

DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ 2/3 DISTRIBUZIONI SINGOLARI E "FUNZIONE" DELTA DI DIRAC 0/ DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ Consideriamo una distribuzione continua di una data quantità Q ad esempio la carica elettrica o la

Dettagli

TEOREMA DI GREEN ( ) D ; C è il contorno orientato del dominio D considerato

TEOREMA DI GREEN ( ) D ; C è il contorno orientato del dominio D considerato Le formule f d dy = f (, y ) dy TEOEMA I GEEN [] f d dy = f (, y ) d [] note come formule di Green sono due relazioni semplici ma molto importanti fra gli integrali estesi ad un dominio piano e gli integrali

Dettagli

Ingegneria civile - ambientale - edile

Ingegneria civile - ambientale - edile Ingegneria civile - ambientale - edile Analisi - Prove scritte dal 7 Prova scritta del 9 giugno 7 Esercizio Determinare i numeri complessi z che risolvono l equazione Esercizio (i) Posto a n = n i z z

Dettagli

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione Esercizi geometria analitica nello spazio Corso di Laurea in Informatica Docente: Andrea Loi Correzione 1. Denotiamo con P 1, P 13, P 3, P 1, P, P 3, P i simmetrici di un punto P rispetto ai piani coordinati

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

ANALISI VETTORIALE ESERCIZI SULLE SUPERFICI

ANALISI VETTORIALE ESERCIZI SULLE SUPERFICI ANALII VETTORIALE EERCIZI ULLE UPERFICI Esercizio Calcolare l area della superficie dove Σ {(x, y, z) (x, y) E, z 2 + x 2 + y 2 } E {(x, y) x 2 + y 2 4}. Essendo la superficie Σ data come grafico di una

Dettagli

Massimo limite e minimo limite di una funzione

Massimo limite e minimo limite di una funzione Massimo limite e minimo limite di una funzione Sia f : A R una funzione, e sia p DA). Per ogni r > 0, l insieme ) E f p r) = { fx) x A I r p) \ {p} } è non vuoto; inoltre E f p r ) E f p r ) se 0 < r r.

Dettagli

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Funzioni derivabili (V. Casarino) Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

quando il limite delle somme di Riemann esiste. In tal caso diciamo che la funzione è integrabile sul rettangolo.

quando il limite delle somme di Riemann esiste. In tal caso diciamo che la funzione è integrabile sul rettangolo. Integrali multipli Consideriamo, inizialmente il caso degli integrali doppi. Il concetto di integrale doppio è l estensione della definizione di integrale per una funzione reale di una variabile reale

Dettagli

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima.

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima. Estremi 1. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = e x (x 1)(y 1) + (y 1).. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = y (y + 1) cos x. 3. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = xye x +y..

Dettagli

Geometria Analitica nello Spazio

Geometria Analitica nello Spazio Geometria Analitica nello Spazio Andrea Damiani 4 marzo 2015 Equazione della retta - forma parametrica Se sono dati il punto A(x 0, y 0, z 0 ) e il vettore v (v x, v y, v z ), il generico punto P (x, y,

Dettagli

Esercizi sulla soluzione dell equazione delle onde con il metodo della serie di Fourier

Esercizi sulla soluzione dell equazione delle onde con il metodo della serie di Fourier Esercizi sulla soluzione dell equazione delle onde con il metodo della serie di Fourier Corso di Fisica Matematica 2, a.a. 2013-2014 Dipartimento di Matematica, Università di Milano 13 Novembre 2013 1

Dettagli

Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 2012 Uno svolgimento

Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 2012 Uno svolgimento Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 22 Uno svolgimento Prima di tutto, eccovi alcuni commenti che potrebbero aiutarvi a svolgere meglio le prove scritte. Ad ogni domanda del testo

Dettagli

Appunti della lezione sulla Equazione Differenziale delle Onde

Appunti della lezione sulla Equazione Differenziale delle Onde Appunti della lezione sulla Equazione Differenziale delle Onde ultima revisione: 21 giugno 2017 In tutti i casi analizzati precedentemente si osserva che le onde obbediscono alla stessa Equazione Differenziale

Dettagli

Analisi 4 - SOLUZIONI (compito del 29/09/2011)

Analisi 4 - SOLUZIONI (compito del 29/09/2011) Corso di laurea in Matematica Analisi 4 - SOLUZIONI compito del 9/09/0 Docente: Claudia Anedda Calcolare, tramite uno sviluppo in serie noto, la radice quinta di e la radice cubica di 9 Utilizzando la

Dettagli

Introduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) (x, y) Γ Tale formulazione viene detta Formulazione forte del problema.

Introduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) (x, y) Γ Tale formulazione viene detta Formulazione forte del problema. Introduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) Consideriamo come problema test l equazione di Poisson 2 u x 2 + 2 u = f(x, y) u = f y2 definita su un dominio Ω R 2 avente come frontiera la curva Γ,

Dettagli

Origine fisica di equazioni alle derivate parziali

Origine fisica di equazioni alle derivate parziali Origine fisica di equazioni alle derivate parziali Equazione del calore Dato un corpo nello spazio, rappresentato con un sottoinsieme A di 3, indichiamo con u(, y, z, t) la temperatura del corpo nel punto(,

Dettagli

(1) Per ciascuno dei seguenti spazi dire se è o meno uno spazio vettoriale (spiegare)

(1) Per ciascuno dei seguenti spazi dire se è o meno uno spazio vettoriale (spiegare) 1 Spazi vettoriali (1) Per ciascuno dei seguenti spazi dire se è o meno uno spazio vettoriale (spiegare) (a) R 5 (b) [0, ) (c) x R 2 : x 1 + 2x 2 = 0} (d) x R 2 : x 2 1 + 2x 2 = 0} (e) x R 2 : x 1 > x

Dettagli

COMPLEMENTI SUI DIFFERENZIALI ESATTI E L INTEGRAZIONE DI FORME DIFFERENZIALI

COMPLEMENTI SUI DIFFERENZIALI ESATTI E L INTEGRAZIONE DI FORME DIFFERENZIALI COMPLEMENTI SUI DIFFERENZIALI ESATTI E L INTEGRAZIONE DI FORME DIFFERENZIALI Sergio Console Derivate parziali (notazione) Data una funzione z = f(x, y), si può pensare di tener fissa la variabile y (considerandola

Dettagli

Equazioni sub-lineari con dati regolari ed irregolari

Equazioni sub-lineari con dati regolari ed irregolari Capitolo 5 Equazioni sub-lineari con dati regolari ed irregolari In questo capitolo, ci proponiamo di affrontare un problema omogeneo differente dal problema agli autovalori; il nostro scopo, sarà quello

Dettagli

Sia ϕ una funzione continua definita su un rettangolo R = [a, b] [c, d] di R 2 e a valori in R 3 : ϕ : R R 2 R 3

Sia ϕ una funzione continua definita su un rettangolo R = [a, b] [c, d] di R 2 e a valori in R 3 : ϕ : R R 2 R 3 1 uperfici ia ϕ una funzione continua definita su un rettangolo R = [a, b] [c, d] di R 2 e a valori in R 3 : ϕ : R R 2 R 3 (u, v) R ϕ(u, v) = (x(u, v), y(u, v), z(u, v)), cioè tale che le componenti x(u,

Dettagli

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2

Dettagli

LEZIONE 8. Figura 8.1.1

LEZIONE 8. Figura 8.1.1 LEZIONE 8 8.1. Equazioni parametriche di rette. In questo paragrafo iniziamo ad applicare quanto spiegato sui vettori geometrici per dare una descrizione delle rette nel piano e nello spazio. Sia r S 3

Dettagli

Analisi Matematica II - INGEGNERIA Gestionale - B 20 luglio 2017 Cognome: Nome: Matricola:

Analisi Matematica II - INGEGNERIA Gestionale - B 20 luglio 2017 Cognome: Nome: Matricola: Analisi Matematica II - INGEGNERIA Gestionale - B luglio 7 Cognome: Nome: Matricola: IMPORTANTE: Giustificare tutte le affermazioni e riportare i calcoli essenziali Esercizio [8 punti] Data la matrice

Dettagli

ORDINAMENTO 2011 QUESITO 1

ORDINAMENTO 2011 QUESITO 1 www.matefilia.it ORDINAMENTO 0 QUESITO Consideriamo la sezione della sfera e del cilindro con un piano passante per l asse del cilindro: Indicando con x il diametro di base del cilindro, con y la sua altezza

Dettagli

5.2 Sistemi ONC in L 2

5.2 Sistemi ONC in L 2 5.2 Sistemi ONC in L 2 Passiamo ora a considerare alcuni esempi di spazi L 2 e di relativi sistemi ONC al loro interno. Le funzioni trigonometriche Il sistema delle funzioni esponenziali { e ikx 2π },

Dettagli

Topologia, continuità, limiti in R n

Topologia, continuità, limiti in R n Topologia, continuità, limiti in R n Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2017 1. Preliminari Prima di iniziare lo studio delle funzioni di più variabili, in generale funzioni di k variabili e a valori in

Dettagli

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE 1 Funzioni libere I punti stazionari di una funzione libera di più variabili si ottengono risolvendo il sistema di equazioni

Dettagli

Simmetrie e quadriche

Simmetrie e quadriche Appendice A Simmetrie e quadriche A.1 Rappresentazione e proprietà degli insiemi nel piano Una delle prime difficoltà che si incontrano nell impostare il calcolo di un integrale doppio consiste nel rappresentare

Dettagli

ELETTROSTATICA. ' = ρ (2) a cui possono essere associate, in caso di mezzo isotropo e lineare, le equazioni di legame materiale:

ELETTROSTATICA. ' = ρ (2) a cui possono essere associate, in caso di mezzo isotropo e lineare, le equazioni di legame materiale: ELETTROSTATICA Si parla di elettrostatica quando, in ogni punto dello spazio ed in ogni istante risultano nulle tutte le derivate temporali che compaiono nelle equazioni generali dell elettromagnetismo,

Dettagli

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo Il Dipolo Elettrico Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo qa che va da qq a q Dato un punto P molto distante

Dettagli

x(y + z)dx dy dz y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz y 2 zdx dy dz Esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue.

x(y + z)dx dy dz y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz y 2 zdx dy dz Esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue. /3/23 Calcolare dove x(y + z)dx dy dz = {(x, y, z) R 3 : x, y, z, x + y + z }. Calcolare y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz dove = {(x, y, z) R 3 : x 2 + y 2 + z 2 z, x 2 + y 2 + z 2 3zx y }. Calcolare dove y

Dettagli

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo?

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo? Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo? Idea elementare: 1. fissare un quadratino come unità di misura 2. contare quante volte questo può essere riportato nella figura

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni.

Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni. Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni. Università di Pisa. Primo Compitino di Analisi Matematica I. Soluzioni. Esercizio. Si consideri la successione a k k N definita dalla relazione

Dettagli

Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg

Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg è uno dei fondamenti della meccanica quantistica, e stabilisce che non è possibile ottenere nello stesso tempo

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria civile - ambientale - edile Prova scritta del 3 febbraio Regole per lo svolgimento

Corso di laurea in Ingegneria civile - ambientale - edile Prova scritta del 3 febbraio Regole per lo svolgimento Corso di laurea in Ingegneria civile - ambientale - edile Prova scritta del febbraio 6 Regole per lo svolgimento (a) Gli studenti di ingegneria civile e edile -5 faranno gli esercizi,,. (b) Gli studenti

Dettagli

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2007/2008

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2007/2008 Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 007/008 Nicola Gigli Sun-Ra Mosconi 19 giugno 008 1. La proposizione è falsa. Per trovare un controesempio ad essa, si consideri un qualunque piano

Dettagli

Superfici. V. Tibullo, rev.1, 04/04/2006.

Superfici. V. Tibullo, rev.1, 04/04/2006. uperfici. Tibullo, rev.1, 04/04/2006. 1 Integrali di superficie Consideriamo una superficie nello spazio tridimensionale R 3. Il concetto di superficie è noto dalla geometria elementare e non se ne darà

Dettagli

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica 3 Dott.

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica 3 Dott. Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica 3 Dott. Franco Obersnel Lezione : struttura di IR n, prodotto scalare, distanza e topologia.

Dettagli

Soluzione Problema 1

Soluzione Problema 1 Soluzione Problema 1 1. Ricordiamo che una funzione h(x) è derivabile in un punto c se esiste finita la sua derivata nel punto c. Per il significato geometrico della derivata ciò significa che esiste ed

Dettagli

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari Sviluppi e derivate delle funzioni elementari In queste pagine dimostriamo gli sviluppi del prim ordine e le formule di derivazioni delle principali funzioni elementari. Utilizzeremo le uguaglianze lim

Dettagli

determinare una soluzione y(t) dell equazione completa e, quindi dedurne tutte le y(t) soluzioni dell equazione.

determinare una soluzione y(t) dell equazione completa e, quindi dedurne tutte le y(t) soluzioni dell equazione. ANALISI VETTORIALE Soluzione esercizi 4 febbraio 2011 10.1. Esercizio. Assegnata l equazione lineare omogenea di primo ordine y + a y = 0 determinare le soluzioni di tale equazione in corrispondenza ai

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Analisi Matematica per i corsi di Laurea in Ingegneria Energetica e Meccanica N-Z dell Università di Bologna. Anno Accademico 2003/2004.

Dettagli

Analisi Matematica 1+2

Analisi Matematica 1+2 Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - Polo di Savona via Cadorna 7-700 Savona Tel. +39 09 264555 - Fax +39 09 264558 Ingegneria Gestionale Analisi Matematica +2 A.A 998/99 - Prove parziali

Dettagli

2. la ricerca di funzioni che hanno una derivata assegnata.

2. la ricerca di funzioni che hanno una derivata assegnata. INTEGRALI PER FUNZIONI DI UNA VARIABILE Il calcolo integrale per funzioni reali di una variabile reale si occupa di risolvere due problemi:. il calcolo dell area di parti di piano qualsiasi, 2. la ricerca

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Analisi Matematica 2 Successioni di funzioni CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 6 SERIE DI POTENZE Supponiamo di associare ad ogni n N (rispettivamente ad ogni n p, per qualche

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti Discutendo graficamente la disequazione x > 3 + x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne

Dettagli

Esercizio 2. Consideriamo adesso lo spazio di funzioni V = {f : [0, 1] R}. Dire quali dei seguenti insiemi di funzioni sono sottospazi.

Esercizio 2. Consideriamo adesso lo spazio di funzioni V = {f : [0, 1] R}. Dire quali dei seguenti insiemi di funzioni sono sottospazi. 1 Esercizi 1.1 Spazi vettoriali Studiare gli insiemi definiti di seguito, e verificare quali sono spazi vettoriali e quali no. Per quelli che non lo sono, dire quali assiomi sono violati. x 1, x 2, x 3

Dettagli

Forme differenziali lineari e loro integrazione

Forme differenziali lineari e loro integrazione Forme differenziali lineari e loro integrazione Integrazione di una forma differenziale in due variabili Siano L(, ) e ( ) consideriamo l espressione M, due funzioni definite e continue in un insieme connesso

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

VETTORI. Finora abbiamo considerato uno spazio di Hilbert H con elementi f, g,... tra i quali è definito un prodotto scalare indicato con il simbolo,.

VETTORI. Finora abbiamo considerato uno spazio di Hilbert H con elementi f, g,... tra i quali è definito un prodotto scalare indicato con il simbolo,. 2/6 NOTAZIONE DI DIRAC 11/12 1 VETTORI Finora abbiamo considerato uno spazio di Hilbert H con elementi f, g,... tra i quali è definito un prodotto scalare indicato con il simbolo,. È possibile costruire

Dettagli

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Teorema 0. Una funzione f(x) è continua in x 0 se e solo se per ogni sucessione {x n } dom(f) con x n x 0 dom(f), risulta f(x n ) f(x 0 ). (Non

Dettagli

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013 CORSO DI ANALISI MATEMATICA SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 5/04/03 D.BARTOLUCCI, D.GUIDO. Integrali Impropri Esercizio. (CRITERIO DEL CONFRONTO). Dimostrare che se f : (a, b] R e g(x) : (a, b] R sono integrabili

Dettagli

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Funzioni di più variabli Analisi Matematica B 1 /

Dettagli

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx ANALISI DI FOURIER Sia >. Una funzione f, definita per x R, si dice periodica di periodo, se f(x + = f(x, x R. ( Se una funzione è periodica di periodo, essa è anche periodica di periodo, 3,..., k,....

Dettagli

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2009/2010

Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica A.S. 2009/2010 Soluzioni dei quesiti della maturità scientifica AS 009/010 Nicola Gigli Sun-Ra Mosconi giugno 010 Quesito 1 Un generico polinomio di grado n si può scrivere nella forma p(x) a 0 + a 1 x + + a n x n dove

Dettagli

4. Calcolare il baricentro delle seguenti regioni del piano dotate di densità unitaria:

4. Calcolare il baricentro delle seguenti regioni del piano dotate di densità unitaria: INTEGRLI OPPI e TRIPLI Esercii risolti. Calcolare i seguenti integrali doppi: a b c d e f g h i j k y d dy,, y :, y }; d dy,, y :, y }; + y + y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y + };

Dettagli

Le soluzioni del foglio 3

Le soluzioni del foglio 3 Le soluzioni del foglio 3 1. Esercizio Consideriamo la famiglia di elicoidi, vedi Figura 1, x = u cos(v), y = u sin(v), z = kv, u 1, v π Quella proposta nell esercizio corrisponde alla scelta k = 1 Matrice

Dettagli

Esercizi per il corso di Analisi 6.

Esercizi per il corso di Analisi 6. Esercizi per il corso di Analisi 6. 1. Si verifichi che uno spazio normato (X, ) è uno spazio vettoriale topologico con la topologia indotta dalla norma. Si verifichi poi che la norma è una funzione continua

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI SERIE NUMERICHE Si consideri una successione di elementi. Si definisce serie associata ad la somma Per ogni indice della successione, si definisce successione delle somme parziali associata a la somma

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo

Dettagli

Traccia n.1 Studiare il comportamento della funzione: 3x + ex 3x e x. Svolgimento

Traccia n.1 Studiare il comportamento della funzione: 3x + ex 3x e x. Svolgimento Traccia n. Studiare il comportamento della funzione: Svolgimento f(x) = 3x + ex 3x e x Determinazione del campo di esistenza, E[f]. La funzione si presenta come rapporto di due funzioni; il campo di esistenza

Dettagli

Corso di Analisi Numerica - AN410. Parte 5: formule di quadratura. Roberto Ferretti

Corso di Analisi Numerica - AN410. Parte 5: formule di quadratura. Roberto Ferretti Corso di Analisi Numerica - AN410 Parte 5: formule di quadratura Roberto Ferretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Formule di quadratura interpolatorie: teoria generale Formule di Newton Cotes semplici

Dettagli

ESERCIZI E COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA: quinto foglio. A. Figà Talamanca

ESERCIZI E COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA: quinto foglio. A. Figà Talamanca ESERCIZI E COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA: quinto foglio A. Figà Talamanca 14 ottobre 2010 2 0.1 Ancora limiti di funzioni di variabile reale Esercizio 1 Sia f(x) = [sin x] definita nell insieme [0,

Dettagli

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f è crescente nell intervallo (a, b) se

Dettagli

Esempi. La successione {cos n} è limitata; {n ¾ } è limitata inferiormente ma non è limitata superiormente, quindi non è limitata.

Esempi. La successione {cos n} è limitata; {n ¾ } è limitata inferiormente ma non è limitata superiormente, quindi non è limitata. Analisi 2 Successioni numeriche -1- ÔÔÙÒØ Ô Ö Ð ÓÖ Ó Ò Ð ¾ º ËÙ ÓÒ ÒÙÑ Ö Proposizione (unicità del limite). Se {a n } è convergente, allora il limite è unico. Dimostrazione. Supponiamo che la tesi sia

Dettagli

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel Esercizio 1 Sia f : [a, b] IR 2 una funzione di classe C 1 su [a, b]. consideri

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni.

Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni. Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni. Università di Pisa. Prima prova scritta di Analisi Matematica I. Soluzioni. Esercizio. Si consideri la successione c n ) n N definita dalla

Dettagli

Esercizi di riepilogo 2 ( Verifica di analisi funzionale e serie di Fourier)

Esercizi di riepilogo 2 ( Verifica di analisi funzionale e serie di Fourier) Esercizi di riepilogo 2 ( Verifica di analisi funzionale e serie di Fourier) Spazi Vettoriali e Funzionali 1. Determinare quali sei seguenti insiemi è uno spazio vettoriale rispetto alle usuali operazioni

Dettagli

Introduzione euristica alla δ di Dirac e alle sue collegate.

Introduzione euristica alla δ di Dirac e alle sue collegate. Introduzione euristica alla δ di Dirac e alle sue collegate. L antitrasformata di Fourier Se definiamo la trasformata di Fourier di una funzione assolutamente integrabile sulla retta reale con la formula:

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle probabilità per il corso di Laurea in Ingegneria per la parte di Elementi

Dettagli

Limiti di funzioni e loro applicazioni

Limiti di funzioni e loro applicazioni Limiti di funzioni e loro applicazioni Versione da non divulgare. Scritta per comodità degli studenti. Può contenere errori. 1 1 Dipartimento di Matematica Sapienza, Università di Roma Roma, Novembre 2013

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian

Dettagli

Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor

Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor Il teorema del valor medio di Lagrange, valido per funzioni reali di una variabile reale, si estende alle funzioni reali di più variabili. Come si vedrà, questo

Dettagli

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - /7/9 C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Proff. K. Payne, C. Tarsi, M. Calanchi Esercizio. a La funzione f è limitata e essendo lim fx

Dettagli

5.3 La δ di Dirac e cenni alle distribuzioni

5.3 La δ di Dirac e cenni alle distribuzioni 5.3 La δ di Dirac e cenni alle distribuzioni Le funzioni e iλx, con λ R, sono autofunzioni non quadrato sommabili dell operatore autoaggiunto id/ e costituiscono una base generalizzata in L 2 (R nel senso

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Corso Sperimentale P.N.I. Tema di MATEMATICA - 17 giugno 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Corso Sperimentale P.N.I. Tema di MATEMATICA - 17 giugno 2004 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO 00-004 Corso Sperimentale PNI Tema di MATEMATICA - 7 giugno 004 Svolgimento a cura della profssa Sandra Bernecoli e del prof Luigi Tomasi (luigitomasi@liberoit) RISOLUZIONE

Dettagli

[A-E] IST. DI MATEMATICA I. 3. Lezione. giovedì 6 ottobre Massimo e minimo.

[A-E] IST. DI MATEMATICA I. 3. Lezione. giovedì 6 ottobre Massimo e minimo. IST. DI MATEMATICA I [A-E] giovedì 6 ottobre 2016 3. Lezione 3.1. Massimo e minimo. Definizioni di minimo e/o massimo per un insieme E di numeri reali: il numero min si dice minimo dell insieme E se min

Dettagli

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB);

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB); VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 GEOMETRIA PIANA Segmenti e distanza tra punti. Rette in forma cartesiana e parametrica. Posizioni reciproche di due rette, parallelismo e perpendicolarità. Angoli e distanze.

Dettagli