STUDIO DELL AORTA ADDOMINALE E VASCOLARIZZAZIONE RENALE

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1 Lecco Novembre 2015 CORSO SIN STUDIO DELL AORTA ADDOMINALE E VASCOLARIZZAZIONE RENALE FABIO MILANESI AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Direttore U.O. C DI NEFROLOGIA E DIALISI DELL OLTREPO

2 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

3 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

4 AORTA ADDOMINALE

5 RAPPORTI ANATOMICI L aorta addominale (Aa) dall orifizio aortico del diaframma giunge a livello della IV vertebra lombare Si trova nel retroperitoneo mediano DESTRA ANTERIORMENTE E spostata a sx del piano mediano e Vena Pancreas cava inferiore descrive una breve convessità anteriore Radice Parte orizzontale mediale della duodeno vena azigos Condotto E Radice lunga del cm. toracico mesentere 13 circa Vene lienali e renale di sx Ha Ø dapprima cm. 2,1 che si riduce SINISTRA Plessi celiaco e aortico (ortosimpatico) a cm. 1,7 circa prima della biforcazione Ghiandola surrenalica sx Metà A livello superiore della IV del vertebra margine lombare mediale da RS origine POSTERIORMENTE Pelvi renale alle due sx arterie iliache Uretere Corpi vertebrali sx

6 TRIPODE CELIACO Sorge dalla parete anteriore dell Ao, subito dopo orifizio aortico del diaframma. Si dirige anteriormente Emette un ramo collaterale a. gastrica sx Si divide poi in due rami terminali: a.epatica e a. lienale

7 ARTERIA MESENTERICA SUP Sorge dalla parete anteriore dell Ao a cm. 2,0 circa sotto a celiaca Decorre anteriormente rispetto all Ao Si distribuisce all intestino tenue, colon ascendente e trasverso

8 ARTERIE RENALI Nascono ( cm. 1,0 1,5 ) al di sotto dell arteria mesenterica superiore a livello del margine inferiore del corpo della I vertebra lombare Arteria renale dx origina dal profilo anterolaterale Ao Arteria renale sinistra dal profilo posterolaterale Ao Si dirigono lateralmente, un po posteriormente e anche inferiormente ( soprattutto a dx ) verso l ilo del rispettivo rene ARTERIA MESENTERICA INF Sorge dalla parete anteriore Ao a cm. 5,0 prima della biforcazione E molto piu piccola della a. mesenterica superiore e si distribuisce al colon discendente e al sigma

9 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

10 RADIOGRAFIA Test semplice Poco costoso Fornisce misura indiretta del vaso Identifica le grosse calcificazioni vascolari Identifica parete calcifica dell aneurisma Bassa specificità (es.calcificazioni sono presenti solo nel 67% aneur Ao)

11 MRI Definisce estensione prossimale e distale dell aneurisma Immagini 3D Definisce estensione e dimensioni delle placche Tempi lunghi di acquisizione ( si possono verificare artefatti da pulsatilità) Mezzo di contrasto tossico ( gadolinio ) Costi elevati (rispetto all US) Scarsa tollerabilità Clips metalliche e pace-maker rappresentano controindicazione

12 ANGIOGRAFIA Fornisce ricca iconografia dell aorta e arterie viscerali Sottovaluta grandezza aneurisma ( in seguito alle trombosi murali ) Indagine invasiva Utilizza mezzi di contrasto nefrotossici

13 ELECTRON BEAM CT Utilizza fasci di elettroni Tempi rapidi di acquisizione d immagini Utile nello studio delle calcificazioni aortiche e coronariche Identifica e quantifica le calcificazioni vascolari ( Calcium Score ) Costi elevati Scarsa disponibilità di apparecchiature Non permette ricostruzioni 3D Esposizione a radiazioni ionizzanti

14 MULTI SLIDE CT Combina vantaggi della TC e dell angiografia Elimina la necessità di ricorrere all angiografia Permette ricostruzioni 3D Test di scelta nella diagnosi di rottura di aneurisma Identifica e quantifica le calcificazioni vascolari : CS ( Calcium Score ) Utilizza radiazioni ionizzanti e mezzi di contrasto nefrotossici Costi elevati ( rispetto agli US) Richiede personale esperto

15 ECOCOLORDOPLER Indagine di prima scelta nella valutazione dell aorta addominale Elevato rapporto costo/beneficio Ottima specificità e sensibilità ( attorno al 99 % ) Non è invasiva Ben tollerata Rapidamente e facilmente disponibile in tutti i reparti Non utilizza radiazioni ionizzanti Non richiede particolare attitudine o esperienza da parte dell operatore Utile nello screening e nel follow-up della patologia aneurismatica Aorta

16 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

17 TECNICA DI ESAME Digiuno e dieta antimeteorica Sonde convex 2,5 5 MHz Decubito supino (con lieve flessione delle gambe per detendere la muscolatura dell addome) Scansioni longitudinali e trasversali ( iniziando a livello epigastrico in inspirazione profonda orientando il piano di esplorazione del fascio di US verso il diaframma e il cuore ; scendendo poi lungo il decorso del vaso) In pz. in cui è difficile lo studio del tratto sottodiaframmatico : Eseguire l esame in ortostatismo

18 In paziente obesi o scarsamente collaboranti : Scansione longitudinale a livello della linea ascellare media o anteriore Decubito laterale sx o dx ( sfruttando la finestra acustica epatica o splenica ) Inspirazione profonda bloccata

19 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

20 ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE SCANSIONE LONGITUDINALE EPIGASTRICA Si presenta come una struttura tubulare anaecogena che emerge dal diaframma ( T12 ) e si continua in basso seguendo la lordosi lombare, superficializzandosi verso la parete anteriore

21 ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA Si presenta come una struttura circolare ( anello iperecogeno con area tondeggiante anaecogena ) E possibile riconoscere il suo tragitto in tempo reale dall orifizio del diaframma fino alla biforcazione

22 ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE SCANSIONE LONGITUDINALE A LIVELLO DELLA LINEA ASCELLARE MEDIA O ANTERIORE Fornisce una immagine suggestiva della aorta addominale, della cava e dei vasi viscerali

23 CARATTERISTICHE ECOGRAFICHE DELL AORTA ADDOMINALE IN TEMPO REALE Parete iperriflettente Decorso rettilineo Profili netti Pulsatilità sisto-diast Spessore della parete anteriore ben riconoscibile Incomprimibilità

24 ECOCOLOR-DOPPLER Semplifica lo studio del vaso In scansione longitudinale disporre box colore ampio PRF ( pulse repetition frequency ) 1,5-3,0 KHz Registrare il velocitogramma ( ampliando volume campione fino ad insonare quasi tutto il vaso ) Disporre angolo di correzione che deve essere < 60

25 Velocitogramma a monte delle arterie viscerali : discreta componente diastolica Per l esistenza nel suo territorio di distribuzione, di distretti a bassa resistenza Velocitogramma trifasico a valle della emergenza arterie renali

26 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

27 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI TRIPODE CELIACO Scansione longitudinale epigastrica Scansione trasversale epigastrica LONGITUDINALE TRASVERSALE

28 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI TRIPODE CELIACO Color-doppler semplifica lo studio del vaso Velocitogramma è bifasico con alte VPS e flusso diastolico elevato ( bassa resistenza dei territori parenchimali tributari ) SCANSIONE LONGITUDINALE TRASVERSALE

29 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI TRIPODE CELIACO Color-doppler semplifica lo studio del vaso Velocitogramma è bifasico con alte VPS e flusso diastolico elevato ( bassa resistenza dei territori parenchimali tributari )

30 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI MESENTERICA SUPERIORE Scansione longitudinale epigastrica Color-doppler semplifica lo studio del vaso Velocitogramma è bifasico con alte VPS e flusso diastolico Velocitogramma varia in relazione alle fasi digestive A digiuno vi sono piu alte resistenze nel distretto splacnico

31 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA SCANSIONE CORONALE DX SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE SCANSIONE POSTERO-LATERALE SX

32 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA SCANSIONE CORONALE DX SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE SCANSIONE POSTERO-LATERALE SX

33 SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA Decubito supino Apnea espiratoria Compressione graduale con il trasduttore, inclinandolo sul piano trasversale per ottenere un buon angolo di campionamento ( <60 ) AR nascono sotto l ostio di origine dell AMS dal profilo laterale dell AO

34 SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA

35 SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA Decubito supino Apnea espiratoria Compressione graduale con il trasduttore, inclinandolo sul piano trasversale per ottenere un buon angolo di campionamento ( <60 ) AR nascono sotto l ostio di origine dell AMS dal profilo laterale dell AO Permette lo studio ostiale e terzo medio di entrambe le AR

36 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA SCANSIONE CORONALE DX SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE SCANSIONEPOSTERO-LATERALE SX

37 SCANSIONE LONGITUDINALE A LIVELLO DELLA LINEA ASCELLARE MEDIA O ANTERIORE DX ( CORONALE ) Utile in pz. obesi o meteorici Decubito laterale sx, compressione graduale con il trasduttore Permette lo studio ostiale bilaterale

38 SCANSIONE LONGITUDINALE A LIVELLO DELLA LINEA ASCELLARE MEDIA O ANTERIORE DX ( CORONALE ) Utile in pz. obesi o meteorici Decubito laterale sx, compressione graduale con il trasduttore Permette lo studio ostiale bilaterale Scansione long. sulla v. cava inf. evidenzia art. accessorie e polari dx

39 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA SCANSIONE CORONALE DX SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE SCANSIONE POSTERO-LATERALE SX

40 SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE Decubito laterale Lobo dx fegato o la milza ottima finestra acustica Utile per lo studio di tutto il decorso dell AR V V A A

41 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI SCANSIONE TRASVERSALE EPIGASTRICA SCANSIONE CORONALE DX SCANSIONE ASSIALE OBLIQUA SOTTOCOSTALE SCANSIONE POSTERO-LATERALE SX

42 SCANSIONE POSTERO-LATERALE SX Decubito laterale dx Rene e aorta si trovano sullo stesso piano Utile per studio AR sx, accessorie e polari sx in pz. difficilmente valutabili

43 ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI ARTERIE RENALI Color-doppler semplifica lo studio del vaso Velocitogramma è bifasico con alte VPS e flusso diastolico elevato ( bassa resistenza dei territori parenchimali tributari )

44 Patologie che colpiscono con maggior frequenza ARTERIA RENALE Stenosi aterosclerotica Fibrodisplasia o displasia fibromuscolare VPS Aneurisma

45 VELOCITA DI PICCO SISTOLICO ( VPS ) Indice maggiormente significativo Direttamente correlato all entità della stenosi La stenosi determina un accelerazione del flusso: aliasing A livello di AR normali è < 100 cm/sec Maggior parte degli Autori adotta : v.n. < 180 cm/sec

46 UTILITA DEL ECD NEL FOLLOW UP DOPO RIVASCOLARIZZAZIONE Evita indagini invasive Evita radiazioni ionizzanti e mezzi di contrasto nefrotossici Facile ripetibile La restenosi intra-stent dell AR : una complicanza sempre temibile Poster SIN 2015 STENT non interferisce nelle valutazioni spettrali Approccio piu semplice e mirato ( al momento dell indagine si conosce gia la mappa vascolare del pz ) VC STENT Ao

47 Patologie che colpiscono con maggior frequenza l ARTERIA RENALE Stenosi aterosclerotica Fibrodisplasia o displasia fibromuscolare Aneurisma

48 ANEURISMA ARTERIA RENALE Causa rara di ipertensione renovascolare Prevalenza 0.09 % in studi autoptici e nel 20 % è bilaterale Piu frequente nel sesso femminile 1:5 Principali meccanismi patogenetici: difetti ereditari del connettivo (es.sd Marfan, Neurofibromatosi, ecc), fibrodisplasia, ATS, le vasculiti e i traumatismi A A GIN Anno 21 n.6, 2004 pp

49 UTILITA DELL ECD NELLO STUDIO DELLA VASCOLARIZZAZIONE PARENCHIMALE INTRAPARENCHIMALE Valutare la vascolarizzazione intraparenchimale renale Mettere in evidenza eventuali aree ischemiche Determinare gli indici di Resistenza (IR) intraparenchimali e gli altri indici indiretti Mettere in evidenza l eventuale presenza di FAV (fistola arterovenosa renale) iatrogene o idiopatica o traumatica

50 UTILITA DELL ECD NELLO STUDIO DELLA VASCOLARIZZAZIONE PARENCHIMALE INTRAPARENCHIMALE Valutare la vascolarizzazione intraparenchimale renale Mettere in evidenza eventuali aree ischemiche Determinare gli indici di Resistenza (IR) intraparenchimali e gli altri indici indiretti Mettere in evidenza l eventuale presenza di FAV (fistola arterovenosa renale) iatrogene o idiopatica o traumatica

51 VALUTARE LA NORMALE VASCOLARIZZAZIONE PARENCHIMALE METTERE IN EVIDENZA EVENTUALI AREE ISCHEMICHE

52 UTILITA DELL ECD NELLO STUDIO DELLA VASCOLARIZZAZIONE PARENCHIMALE INTRAPARENCHIMALE Valutare la vascolarizzazione intraparenchimale renale Mettere in evidenza eventuali aree ischemiche Determinare gli indici di Resistenza (IR) intraparenchimali e gli altri indici indiretti Mettere in evidenza l eventuale presenza di FAV (fistola arterovenosa renale) iatrogene o idiopatica o traumatica

53 INDICI DI RESISTENZA INTRAPARENHIMALI Sede di campionamento: Arterie interlobari Approccio scansione longitudinale obliqua posteriore sul rene in decubito laterale dx o sx Arterie interlobari studiate con angolo ottimale Eseguire tre rilevazioni con analisi spettrale : al terzo superiore, medio ed inferiore

54 UTILITA DELL ECD NELLO STUDIO DELLA VASCOLARIZZAZIONE PARENCHIMALE INTRAPARENCHIMALE Valutare la vascolarizzazione intraparenchimale renale Mettere in evidenza eventuali aree ischemiche Determinare gli indici di Resistenza (IR) intraparenchimali e gli altri indici indiretti Mettere in evidenza l eventuale presenza di FAV (fistola arterovenosa renale) iatrogene o idiopatica o traumatica

55 FISTOLE ARTEROVENOSE Congenite : o cirsoidi caratterizzati da multipli shunts arterovenosi Idiopatiche : con aspetto aneurismatico-cavernoso con singolo canale di comunicazione Acquisite : simili alle congenite però secondarie a traumi, biopsie, neoplasie, infezioni Si presentano come immagini anaecogene, rotondeggianti Ben visibili all ECD Diagnosi differenziale con cisti semplici e complesse La fistola arterovenosa renale idiopatica: il CD che salva il rene Poster SIN 2015

56 STUDIO ECOGRAFICO AORTA ADDOMINALE ANATOMIA UMANA IMAGING DELL AORTA ADDOMINALE TECNICA D ESAME ANATOMIA ECOGRAFICA NORMALE ANATOMIA ECOGRAFICA COLLATERALI PATOLOGIA AORTICA

57 PATOLOGIA AORTICA ALTERAZIONI DI DECORSO PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA ANEURISMA DISSECAZIONE AORTICA ( rarissima nell uremico )

58 PATOLOGIA AORTICA ALTERAZIONI DI DECORSO PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA ANEURISMA DISSECAZIONE AORTICA ( rarissima nell uremico )

59 ALTERAZIONI DI DECORSO Con la perdita di elasticità l Ao puo assumere decorso tortuoso Non è possibile rappresentare l Ao in una sola scansione longitudinale Ricostruire il tragitto seguendo l Ao in scansioni trasversali in tempo reale descrivendo le eventuali curve di scoliosi sx o dx convesse

60 PATOLOGIA AORTICA ALTERAZIONI DI DECORSO PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA ANEURISMA DISSECAZIONE AORTICA

61 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Le placche sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Sono rarissime le stenosi o occlusioni complete (Sd Leriche) Le placche posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC) Koskas F et al. NDT 1997 All esame ultrasonografico la presenza di calcificazioni a livello dell aorta addominale rappresenta un indice predittivo di calcificazioni coronariche (sensibilità 74%, specificità 67,9 %) Wu MH et al. J Clin Med Assoc 2006

62 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Nel pz uremico la presenza di placche parietali è una reperto molto ATEROMI FIBROADIPOSI : iperecogeni rispetto al sangue frequente ed in genere asintomatico circolante; possono evolvere verso l emorragia e l ulcerazione o verso la calcificazione Sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ATEROMI CALCIFICI : presentano cono d ombra posteriore ; la ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC ) presenza di calcio è indice di minor rischio ateroembolico Raramente possono determinare stenosi o occlusioni complete ( Sd Leriche ) ATEROMI INSTABILI o VULNERABILI : ecograficamente Le placche sono spesso calcifiche e sono secondarie ad aterosclerosi disomogenei per presenza di aree ipo-anaecogene ( indicative di focolai ( intima ) e arteriolosclerosi ( media ) emorragici ) ; possono dare piu facilmente fenomeni embolici Koskas F et al. NDT 1997

63 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Nel pz uremico la presenza di placche parietali è una reperto molto ATEROMI FIBROADIPOSI : iperecogeni rispetto al sangue frequente ed in genere asintomatico circolante; possono evolvere verso l emorragia e l ulcerazione o verso la calcificazione Sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ATEROMI CALCIFICI : presentano cono d ombra posteriore ; la ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC ) presenza di calcio è indice di minor rischio ateroembolico Raramente possono determinare stenosi o occlusioni complete ( Sd Leriche ) ATEROMI INSTABILI o VULNERABILI : ecograficamente Le placche sono spesso calcifiche e sono secondarie ad aterosclerosi disomogenei per presenza di aree ipo-anaecogene ( indicative di focolai ( intima ) e arteriolosclerosi ( media ) emorragici ) ; possono dare piu facilmente fenomeni embolici Koskas F et al. NDT 1997

64 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Nel pz uremico la presenza di placche parietali è una reperto molto ATEROMI FIBROADIPOSI : iperecogeni rispetto al sangue frequente ed in genere asintomatico circolante; possono evolvere verso l emorragia e l ulcerazione o verso la calcificazione Sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ATEROMI CALCIFICI : presentano cono d ombra posteriore ; la ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC ) presenza di calcio è indice di minor rischio ateroembolico Raramente possono determinare stenosi o occlusioni complete ( Sd Leriche ) ATEROMI INSTABILI o VULNERABILI : ecograficamente Le placche sono spesso calcifiche e sono secondarie ad aterosclerosi disomogenei per presenza di aree ipo-anaecogene ( indicative di focolai ( intima ) e arteriolosclerosi ( media ) emorragici ) ; possono dare piu facilmente fenomeni embolici Koskas F et al. NDT 1997

65 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Nel pz uremico la presenza di placche parietali è una reperto molto ATEROMI FIBROADIPOSI : iperecogeni rispetto al sangue frequente ed in genere asintomatico circolante; possono evolvere verso l emorragia e l ulcerazione o verso la calcificazione Sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ATEROMI CALCIFICI : presentano cono d ombra posteriore ; la ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC ) presenza di calcio è indice di minor rischio ateroembolico Raramente possono determinare stenosi o occlusioni complete ( Sd Leriche ) ATEROMI INSTABILI o VULNERABILI : ecograficamente Le placche sono spesso calcifiche e sono secondarie ad aterosclerosi disomogenei per presenza di aree ipo-anaecogene ( indicative di focolai ( intima ) e arteriolosclerosi ( media ) emorragici ) ; possono dare piu facilmente fenomeni embolici Koskas F et al. NDT 1997

66 PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA Nel pz uremico la presenza di placche parietali è una reperto molto ATEROMI FIBROADIPOSI : iperecogeni rispetto al sangue frequente ed in genere asintomatico circolante; possono evolvere verso l emorragia e l ulcerazione o verso la calcificazione Sono in genere diffuse, estese e circonferenziali Posso coinvolgere l ostio dei vasi collaterali determinando una malattia ATEROMI CALCIFICI : presentano cono d ombra posteriore ; la ostiale ( es. arteria renale e quindi essere la causa dell IRC ) presenza di calcio è indice di minor rischio ateroembolico Raramente possono determinare stenosi o occlusioni complete ( Sd Leriche ) ATEROMI INSTABILI o VULNERABILI : ecograficamente Le placche sono spesso calcifiche e sono secondarie ad aterosclerosi disomogenei per presenza di aree ipo-anaecogene ( indicative di focolai ( intima ) e arteriolosclerosi ( media ) emorragici ) ; possono dare piu facilmente fenomeni embolici Koskas F et al. NDT 1997 Gli US non sono in grado di differenziare la malattia intimale da quella della media London GM et al. NDT 2000

67 PATOLOGIA AORTICA ALTERAZIONI DI DECORSO PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA ANEURISMA DISSECAZIONE AORTICA

68 ANEURISMA Dilatazione o sfiancamento settoriale di un vaso con aumento di calibro maggiore del 50% del tratto sovrastante, per indebolimento della parete stessa in seguito ad alterazioni della tonaca media

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71 ANEURISMA AORTA ADDOMINALE In pazienti non uremici : INCIDENZA : casi/ pz. anno PREVALENZA : 1-6% degli adulti 2.6% uomini tra aa 9% > 75 aa Scott R.et al. J Surg 1993 La prevalenza nelle donne è circa 6 volte piu bassa che negli uomini, grazie all effetto protettivo degli estrogeni che proteggono la donna, fino all inizio menopausa, dagli eventi cardiovascolari

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73 MONITORIZZAZIONE ANEURISMI Rischio di rottura a 5 anni : < 3,5 cm. < 4 cm. 15 % STORIA NATURALE trascurabile > 8 cm. > 75 % Indicazioni all intervento chirurgico elettivo o Endoprotesi vascolare: Diametri > cm circa Tendenza evolutiva ( dilatazione in 6 mesi > mm. 5.0 ) Izzillo R et al. J Radiol 2004

74 A CIELO APERTO ENDOPROTESI VASCOLARE

75 SCHEMA METODOLOGICO PER VALUTAZIONE ANEURISMA SEDE MORFOLOGIA DIMENSIONI PRESENZA DI EVENTUALI TROMBOSI MURALI CALIBRO VASI ILIACI COMUNI EVENTUALI FISSURAZIONI

76 SEDE 90 % sottorenale ( mortalità operatoria < 4 % ) 10 % sovrarenale ( mortalità operatoria % ) Aneurisma sottodiaframmatico è raro Incrocio della vena renale sx con Ao determina un laccio impedendone la dilatazione (< 5 % clessidra )

77 SACCIFORME MORFOLOGIA saccatura circoscritta ed eccentrica. La dilatazione coinvolge solo una piccola porzione del vaso dilatazione a palla.tutta la parete del vaso è coinvolta nella dilatazione FUSIFORME SACCIFORME FUSIFORME

78 DIMENSIONI DIAMETRO ANTERO / POSTERIORE DIAMETRO TRASVERSALE ESTENSIONE CRANIO / CAUDALE

79 PRESENZA DI EVENTUALI TROMBOSI MURALI CARATTERISTICHE DELLA TROMBOSI : -TROMBOSI CONCENTRICA ( minor rischio di rottura ) -TROMBOSI ECCENTRICA CONCENTRICA ECCENTRICA

80 DIAMETRO LUME VERO TROMBO LUME VERO TROMBO LUME VERO

81 VALUTARE CALIBRO VASI ILIACI COMUNI Segnalare eventuali aneurismi o ectasie o stenosi dei vasi iliaci Segnalare eventuale estensione distale di un aneurisma dell Ao ANEURISMA Ar ILIACA COMUNE ANEURISMA AO

82 COLOR-DOPPLER nello studio degli aneurismi Evidenzia un flusso rallentato e turbolento di tipo rotante detto a bandiera coreana Permette piu accurata valutazione del lume vero Aiuta nella valutazione emodinamiche dei vasi collaterali Utile nel valutare eventuali trombi parietali ed fissurazioni

83 FISSURAZIONE O ROTTURA ANEURISMA Grave urgenza chirurgica La rottura è spesso preceduta dalla fissurazione che può durare ore o giorni ASPETTO poiché l emorragia ETEROGENEO viene TROMBO tamponata, MURALE inizialmente, con flussi in sede al suo parietale interno o periaortica DOPPIO LUME ( talvolta fluttuazione dell intima ) Esame gold standard MULTI SLIDE TC ( se paziente emodinamicamente EMATOMA PERIANEURISMATICO stabile ) CARATTERISTICHE ECOGRAFICHE Ecografia molto utile in estrema urgenza ( ematoma perianeurismatico ) ROTTURA Ao ROTTURA Ao FISSURAZIONE

84 ECOCOLORDOPLER nel follow-up del pz operato Valuta la pervieta della protesi vascolare Esclude l insorgenza di complicanze quale lo pseudoaneurisma del tratto prossimale alla protesi

85 ECOCOLORDOPLER nel follow-up del pz operato Valuta la pervieta della protesi vascolare Esclude l insorgenza di complicanze quale lo pseudoaneurisma del tratto prossimale alla protesi fistola aorto-enterica

86 PATOLOGIA AORTICA ALTERAZIONI DI DECORSO PATOLOGIA STENO OSTRUTTIVA ANEURISMA DISSECAZIONE AORTICA

87 DISSECAZIONE AORTICA La dissecazione medio-intimale dell aorta è caratterizzata da una lacerazione (foro) dell intima che permette il passaggio del sangue tra questa e la media, con la formazione di un lume falso LUME VERO LUME FALSO

88 EVOLUZIONE DEL LUME FALSO Può estendersi in senso prossimale o distale Può aprirsi in una cavità contigua (rottura in pericardio, in pleura, in peritoneo) Può aprirsi verso il lume vero ( rientro : cioè il falso lume si ricollega distalmente con il lume vero) Può parzialmente trombizzarsi (raramente)

89 Può essere localizzata: 65 % Porzione ascendente arco aortico 10 % Arco aortico 20 % Tratto prossimale aorta discendente 5 % Aorta addominale Classificazione di De Bakey Tipo I: dissecazione nasce dal tratto ascendente e si estende al discendente Tipo II: dissecazione limitata all arco e al tratto ascendente, senza coinvolgimento del tratto discendente Tipo III: dissecazione della sola aorta discendente

90 Classificazione di Stanford Tipo A (prossimale) : se coinvolge l aorta ascendente e/o arco Tipo B (distale): se non coinvolge l aorta ascendente e la breccia d entrata si trova dopo l origine dell arteria succlavia sx

91 STORIA NATURALE DELLA DISSECAZIONE TIPO A : senza trattamento, ha un alta mortalità 35% dei pz non curati muore entro le prime 24 ore 50% entro 48 ore 70% dopo una settimana 80% entro 2 settimane TIPO B : ha prognosi migliore, con possibilità di cronicizzazione SOPRAVVIVENZA TIPO B SOPRAVVIVENZA TIPO A

92 FATTORI PREDISPONENTI Ipertensione (75-90% dei casi) S. di Marfan e Collagenopatie Malformazioni aortiche congenite Valvulopatie aortiche acquisite Gravidanza (rara) Forme iatrogene (cateterismi) Abuso di Cocaina

93 SINTOMI Dolore improvviso, lancinante, retrosternale, interscapolare, subxifoideo, addominale a seconda delle sede e dell entita di dissezione Deficit neurologico, schock, IPA severa, IMA, infarto renale (IRA) o mesenterico, insufficienza aortica COMPLICANZE Rottura aortica Interessamento rami collaterali Interessamento valvola aortica (insufficienza aortica)

94 SEGNI ECOGRAFICI DI DISSECAZIONE AORTICA Assenza di lesione aneurismatica Presenza di doppio lume FLAP INTIMALE presenza di lamina iperecogena flottante che separa i due lumi : quello vero e quello falso TRASVERSALE LONGITUDINALE Ecocolordoppler in Medicina Interna. Martegani pag.300 Ecocolordoppler in Medicina Interna. Martegani pag.300

95 COLOR-DOPPLER Evidenzia un riempimento asincrono dei due lumi con colorazione alternata (ben evidente quando non vi è orificio di rientro della dissezione) Permette di valutare l eventuale coinvolgimento dei vasi collaterali Dimostra maggior velocita di flusso, generalmente presente nel lume vero LUME FALSO LUME VERO

96 COLOR-DOPPLER Evidenzia un riempimento asincrono dei due lumi con colorazione alternata ( ben evidente quando non vi è orificio di rientro della dissezione ) Permette di valutare l eventuale coinvolgimento dei vasi collaterali Dimostra maggior velocita di flusso, generalmente presente nel lume vero Talvolta identifica il punto di comunicazione tra i due lumi

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