Un modello di regressione fuzzy per la valutazione della soddisfazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un modello di regressione fuzzy per la valutazione della soddisfazione"

Transcript

1 Statistica & Alicazioni Vol. 3, n. 1, 25 Un modello di regressione fuzzy er la valutazione della soddisfazione Rosaria Romano Francesco Palumbo Summary: Customer Satisfaction Analysis is mostly based on the study of the deviations between customer exectations and customer ercetions on the quality of the roduct/service. According to this definition, the aer considers the CS in its own nature of interval value and rooses to aly fuzzy regression models for the CS estimation. The main assumtion of the model is that the CS deends essentially on the erceived and exected satisfaction levels. The model caabilities are tested on a real dataset demonstrating how the fuzzy aroach is romising in the CS analysis. Keywords: customer satisfaction, codifica fuzzy, regressione fuzzy. 1. Introduzione Aziende e organizzazioni economiche, in generale, sono semre iù consaevoli che la "conoscenza" della roria clientela è una esigenza rimaria er soravvivere in un mercato semre iù concorrenziale. Il giudizio del cliente sulla qualità del rodotto/servizio garantisce all azienda un indicazione di quelle che sono le esigenze del mercato. Inoltre, il cliente soddisfatto è sicuramente iù roenso al riacquisto e diventa anche romotore dei rodotti aziendali; laddove, un cliente insoddisfatto tenderebbe, invece, a danneggiare l immagine dell azienda. La Customer satisfaction (CS), la cui traduzione nella lingua italiana (sebbene oco utilizzata) è soddisfazione del cliente, è una grandezza la cui definizione e misurazione è materia di studio amia e controversa. Ancora iù comlessa è la misurazione della CS er i servizi, in quanto, trattandosi di beni intangibili, risulta difficile definire secifiche di roduzione in base alle quali Diartimento di Matematica e Statistica Università degli Studi di Naoli Federico II via Cintia, 8126 NAPOLI ( rosaroma@unina.it). Diartimento di Istituzioni Economiche e Finanziarie Università di Macerata via Crescimbeni, 2, 621 MACERATA ( francesco.alumbo@unimc.it).

2 R. Romano, F. Palumbo valutare il livello di qualità effettivo. Altre caratteristiche (eterogeneità, contestualità, interattività) contribuiscono a rendere iù comlessa la valutazione della qualità dei servizi risetto a quella dei rodotti (Lewis e Booms, 1983). In tale contesto risulta difficile giungere ad una definizione univoca della CS. Si riscontrano, iuttosto, vari arocci fra i quali è ossibile identificare due articolari orientamenti: l'uno mira a una definizione della misura in senso assoluto; l'altro, invece, si fonda sul convincimento che la soddisfazione si determina risetto alle asettative dei clienti. L'altro asetto rilevante riguarda l'effettiva ossibilità di misurare (in senso assoluto o in senso relativo) il grado di soddisfazione dei clienti. Trova semre maggiori consensi la teoria in base alla quale la soddisfazione è una grandezza che non uò essere direttamente misurata (Fornell, 1992) se non come risultante di altre variabili manifeste. L'imossibilità di misurare direttamente una grandezza non è certamente una rerogativa delle scienze economiche e sociali. In fisica, er esemio, la velocità è un quantità che, ur avendo una sua recisa ed univoca definizione, non uò essere direttamente misurata. La velocità viene determinata attraverso il raorto sazio/temo. Per la valutazione della soddisfazione in termini assoluti, iuttosto che della sua diretta misurazione, sono stati roosti in letteratura numerosi modelli statistici dove la soddisfazione è la dimensione latente (Tenenhaus et al. 25). Secondo tali modelli, definiti modelli causali, la misurazione della CS richiede un analisi arofondita delle relazioni strutturali tra variabili latenti, relative alla soddisfazione del cliente, e variabili manifeste, che esrimono il livello di soddisfazione del cliente su secifici attributi del servizio, esresso mediante scale di unteggi. La stima del modello uò seguire vari arocci tra cui l aroccio PLS (Partial Least Squares, Wold 1982), che stima le variabili latenti attraverso un sistema ricorsivo basato sul metodo dei Minimi Quadrati, e l aroccio LISREL (LInear Structural RELationshi, Jöreskog 197), basato sul metodo di Massima Verosimiglianza. I due arocci seguono secifici obiettivi: il PLS è orientato alla redizione delle variabili manifeste e latenti, il LISREL alla stima dei arametri. Il PLS è, ertanto, iù indicato er misurare la CS, essendo il LISREL essenzialmente incentrato a confermare la teoria del rocesso decisionale del consumatore. Altri studiosi hanno concentrato la roria attenzione sulla definizione di soddisfazione come una misura relativa. In questa ottica sono stati roosti modelli di analisi che valutano la soddisfazione attraverso gli scostamenti fra il livello di qualità erceito e quello atteso (Zeithaml et al., 1991). Il sistema ServQual, ad esemio, è uno strumento di indagine rigido e schematico comosto di due sezioni, asettative e ercezioni, che fornisce una misura relativa della CS. Ogni sezione è comosta di una serie di roosizioni relative a ciascuna delle 5 dimensioni della qualità del servizio (asetti tangibili, affidabilità, caacità di risosta, caacità di rassicurazione,

3 Un modello di regressione fuzzy er la valutazione della soddisfazione ematia). Gli scostamenti tra queste due grandezze forniscono una misura della soddisfazione del cliente e, quindi, della qualità del rodotto/servizio. I modelli causali e l'aroccio ServQual resentano indubbiamente notevoli caacità di analisi che ne giustificano l amia diffusione. La struttura rigida del ServQual, se da un lato non soddisfa le diverse esigenze di analisi dall altro ne garantisce la comarabilità. I modelli causali, invece, seure iù flessibili, forniscono una misurazione della CS esclusivamente in termini assoluti. In un'ottica assolutamente innovativa, basandosi su una articolare codifica, Lauro et al. (21), rima, Amato e Palumbo (24) e Grassia et al. (24), in un secondo momento, roongono di codificare i valori connessi alla ercezione ed alle asettative in un'unica struttura numerica: i dati ad intervallo. Si tenga resente che i dati ad intervallo sono anche una articolare tiologia di dati fuzzy. Obiettivo del resente lavoro è quello di valutare la ossibilità di adattare modelli di regressione er dati fuzzy, già roosti in letteratura, alla codifica di Amato e Palumbo. L iotesi su cui si fonda la roosta è che la qualità erceita e la qualità attesa del servizio sono fattori latenti resonsabili della determinazione del grado di soddisfazione del consumatore. In virtù di ciò, il modello roosto ha come variabile diendente la "soddisfazione", codificata come un dato ad intervallo, e come variabili eslicative i cosiddetti driver della soddisfazione. Nella roosta, tali driver sono ottenuti a artire da grui di variabili manifeste attraverso combinazioni di tio lineare, come normalmente si fa er i modelli causali. Il lavoro si articola in base allo schema seguente: nel aragrafo successivo vengono esosti i concetti di base della teoria fuzzy; nel terzo aragrafo è descritto un modello di regressione er dati fuzzy e, infine, un alicazione del modello è resentata e discussa nel quarto aragrafo. 2. Notazioni e definizioni La scelta di voler codificare le variabili manifeste e/o latenti sotto forma di deviazioni fra attese e ercezioni rende necessaria l'introduzione dei concetti e del formalismo essenziale della teoria fuzzy. Definiamo un intervallo come un insieme chiuso e comatto che indicheremo con la notazione [x]; dove [x] si riferisce ad una coia ordinata di valori [ x] [ x, x], con x x. Si osservi che un dato a intervallo uò essere raresentato anche in termini di centro c = ( x + x) / 2 e raggio r = ( x x) / 2. Definito X={x i } (i=1,,n) un universo del discorso, ovvero l'insieme di tutti i ossibili elementi relativi ad un concetto, un insieme fuzzy A in un universo del discorso X={x i }, con A X, è definito dalla coia {μa(x i ), x i }, x i X, dove μ A : X [,1] è la funzione di aartenenza (o funzione di ossibilità) di A e μ A (x i ) = h è definito grado di aartenenza di x i in A.

4 R. Romano, F. Palumbo Quindi h = vuol dire che x i A, h = 1 vuol dire che x i A, mentre < h < 1 indica che x i aartiene arzialmente o in modo fuzzy ad A (Zadeh, 1965). Un numero fuzzy, in articolare, è definito come un insieme fuzzy A con le seguenti rorietà: a) μ A (x i ) = 1, er almeno un x i ; b) μ A [λx 1 + (1-λ)x 2 ] μ A (x 1 ) μ A (x 2 ), er x 1 e x 2 e λ [,1]. I numeri fuzzy maggiormente utilizzati, er la semlicità della codifica, sono i numeri fuzzy simmetrici. Un numero fuzzy simmetrico è generalmente definito con la notazione A = (m,α ) L dove m ed α sono, risettivamente, il centro e lo sread del numero fuzzy A con funzione di aartenenza L(x). La seguente funzione di ossibilità definisce alcuni dei iù diffusi numeri fuzzy simmetrici: L ( x m, α ) q x m ; =1 (1) α Al variare di q la funzione di aartenenza si modifica: er q = 1 si ottiene la funzione triangolare, er q = 2 la funzione arabolica. Si osservi che, se consideriamo q =, essendo x m /α< 1 er m α x m + α, la quantità in (1) è semre uguale ad 1; questa considerazione ci consente di connotare i dati ad intervallo come una articolare tiologia di numero fuzzy. Partendo dalla roosta di Lauro et al. (21), nel resente lavoro, la soddisfazione verrà codificata come un dato ad intervallo, i cui estremi sono funzioni delle attese e delle ercezioni. Nella roosta originaria l estremo inferiore è definito dalla soddisfazione attesa (A), mentre l estremo sueriore dalla soddisfazione erceita (P). Il segmento che unisce i due estremi è definito intervallo di soddisfazione. Il cliente è: soddisfatto se le ercezioni sono maggiori delle attese (P A) > ; insoddisfatto in caso contrario (P A) < e indifferente se ercezioni e attese coincidono P = A. Se le ercezioni sono inferiori alle attese, er garantire il risetto della condizione x x, Lauro et al. (21) roongono di moltilicare gli estremi dell intervallo er 1. Tale trasformazione si è rilevata molto utile nell'aroccio eslorativo di Grassia et al. (24) ermettendo di discriminare facilmente su iani fattoriali i soggetti (revalentemente) soddisfatti, risetto agli insoddisfatti. Nell'ottica dei modelli causali, la codifica di Lauro et al. (21), come messo in evidenza in Amato e Palumbo (24), imlica che il cambiamento di segno altera il livello assoluto di soddisfazione solo degli utenti insoddisfatti, introducendo così una variabilità non effettivamente resente nei dati. Amato e Palumbo (24) considerano la soddisfazione erceita come centro dell intervallo, mentre il raggio è funzione dell intervallo di soddisfazione e del massimo scostamento osservabile. In articolare, il raggio è dato da: r = A P /max[l u A; A L l ] (2)

5 Un modello di regressione fuzzy er la valutazione della soddisfazione dove A è l'attesa, P la ercezione ed L l e L u sono risettivamente il limite inferiore e sueriore della scala di referenze. Così facendo si erde il segno dello scostamento, che erò uò essere recuerato in fase di raresentazione dei risultati attraverso un oortuna ricostruzione degli intervalli. Il resente contributo artendo dalla codifica di Amato e Palumbo (24), in cui gli autori utilizzano numeri fuzzy rettangolari (q = ), roone di codificare la CS come numero fuzzy triangolare simmetrico, ovvero, assumendo (q = 1). 3. Il modello di regressione fuzzy er la valutazione della soddisfazione In questo aragrafo viene introdotto un modello er valutare la CS codificata come numero fuzzy. Diversi modelli er dati fuzzy sono stati roosti in letteratura. In questo lavoro si è scelto di utilizzare il modello di Tanaka e Watada (1987) le cui caratteristiche bene si adattano alle esigenze di un analisi di CS (numero di osservazioni limitato e inferiore al numero di variabili, multicollinearità). Il modello, infatti, non si basa su iotesi restrittive di alcun tio se non quella della linearità della relazione tra le variabili. In articolare, si considera il modello in cui la variabile di risosta Y i ={y i, e i } (i=1,,n) è un numero fuzzy triangolare simmetrico con centro e raggio risettivamente ari a y i ed e i. Il modello è definito dalla seguente funzione lineare fuzzy: Y ~ = X B ~ (3) dove la generica riga della matrice X i = [X i,, X i,, X i ] (i = 1,,n) è un vettore di variabili indiendenti untuali e B ~ = [ B ~ o,, B ~,, B ~ ] T è un vettore ~ di coefficienti, con B ={c, a } numero fuzzy triangolare simmetrico. Le stime derivano dalla risoluzione di un roblema di rogrammazione lineare in cui la funzione obiettivo è minimizzare l incertezza delle stime, che equivale a ~ minimizzare l amiezza dei coefficienti B, con il vincolo che il fuzzy set delle stime includa il fuzzy set dei dati osservati, scelto un livello h: con vincoli: minimizzare = = a c X c X i i, c n = i= 1 + (1 h) (1 h) R, X i a X i = = a a X X i i y + (1 h) e, i = 1,..., n i y (1 h) e, i = 1,..., n i = 1, h 1, i = 1,..., n; = 1,...,. i i (4)

6 R. Romano, F. Palumbo Il coefficiente h è una misura del grado di ossibilità delle stime ed assume un ruolo assimilabile a quello del livello di confidenza nell inferenza classica: all aumentare del livello di ossibilità aumenta l amiezza dell'intervallo dei coefficienti così come all aumentare del livello di confidenza aumenta l amiezza dell'intervallo delle stime. 4. Il caso studio I dati elaborati si riferiscono ad un indagine effettuata er conto di una società di servizi er le Pubbliche Amministrazioni. Per valutare la soddisfazione, agli utenti è stato somministrato un questionario attraverso il quale sono stati rilevati i giudizi su 17 attributi del servizio erogato, esressi contestualmente su scala [1, 1]. L indagine ha interessato un camione di 5 unità. Per vincoli di riservatezza non tutti i termini dell indagine ossono essere resi ubblici. La codifica del ga come valore a intervallo, ha ermesso di ridurre la comlessità del modello di CS; ciò è ossibile, in quanto la comlessità dell'informazione viene tradotta nella codifica stessa. Il rimo asso dell analisi ha riguardato l identificazione delle variabili qualità attesa e qualità erceita, quali fattori latenti delle risettive variabili manifeste. Un Analisi in Comonenti Princiali, risettivamente sui due blocchi di variabili manifeste, ha messo in luce la natura unidimensionale dei blocchi stessi, ertanto, si sceglie la rima Comonente Princiale come unica variabile di sintesi dei risettivi blocchi. La varianza siegata dalla rima comonente rinciale er ciascun blocco di variabili è risettivamente 85,2% e 5,6%. La fase successiva dell analisi ha riguardato la costruzione della variabile di risosta ad intervallo, la soddisfazione globale, in base alla esressione (2). Sulla base dei giudizi esressi in merito alla soddisfazione risetto all ideale e alla soddisfazione risetto alle attese è stata costruita la variabile ad intervallo ga di soddisfazione. Il modello stimato, al livello di ossibilità h =,5 è il seguente: Y = {,59; 2,47}+{,23;,1} X 1 + {,6;,5} X 2 (5) Le variabili X 1 e X 2 sono, risettivamente, la comonente rinciale qualità attesa e la comonente rinciale qualità erceita; i relativi coefficienti sono esressi utilizzando la consueta notazione in cui il rimo e il secondo valore sono, risettivamente, i centri e i raggi degli intervalli. Dall'analisi dei valori relativi ai centri dei coefficienti emerge che vi è una maggiore diendenza del ga di soddisfazione risetto alla comonente qualità erceita iuttosto che non risetto alle attese. La vaghezza del sistema, riflessa dall amiezza dei raggi è, invece, maggiormente dovuta alla comonente qualità attesa, a sottolineare l incertezza dell'utente nell esrimere un giudizio su un attributo aleatorio del servizio. Tale risultato è assolutamente coerente con

7 Un modello di regressione fuzzy er la valutazione della soddisfazione l'imostazione del modello. Infatti, è iù lausibile ritenere che la soddisfazione sia maggiormente influenzata dalla ercezione iuttosto che dall'attesa. È altresì ragionevole ritenere che l'imrecisione dei coefficienti sia determinata dalle asettative degli utenti. I risultati del modello sono visualizzati nei seguenti grafici in cui sono riortati i ga di soddisfazione osservati e gli intervalli di regressione ga qualità attesa Figura 1. Intervalli di regressione risetto alla variabile indiendente qualità attesa ga qualità erceita Figura 2. Intervalli di regressione risetto alla variabile indiendente qualità erceita È utile ricordare che la codifica adottata non consente di tenere conto del segno dell intervallo di soddisfazione. Tuttavia ricorrendo ai dati originari è ossibile recuerare tale informazione. Nei grafici si è utilizzato un diverso simbolo er indicare l'attesa e la ercezione ; in tal modo l'orientamento dell'intervallo ermette di valutarne il segno. Infine, le rette continue si riferiscono alle stime al livello di ossibilità h =,5 e le linee tratteggiate al livello h =.

8 R. Romano, F. Palumbo 5. Conclusioni I risultati resentati mettono in evidenza le otenzialità dell'aroccio. In articolare, la chiarezza della raresentazione grafica consente di erceire immediatamente sia l'intensità della relazione fra i driver della soddisfazione e la soddisfazione, (guardando all'inclinazione del fascio di rette di regressione), sia, il grado di soddisfazione/insoddisfazione in termini relativi (guardando alle amiezze e al verso degli intervalli). La letteratura secialistica er l'analisi statistica di dati fuzzy offre numerosi e iù articolati modelli risetto al modello di Tanaka e Watada (1987) qui resentato. Si ritiene, ertanto, che nelle ricerche future, l'interesse debba essere rivolto alla verifica dell'alicabilità di nuovi modelli. Inoltre, in un'ottica di modelli causali, tale aroccio uò essere arte integrante di modelli con una struttura di relazioni iù comlessa. Riferimenti Bibliografici Amato S., Palumbo F. (24). Multidimensional Ga Analysis. Statistica Alicata, 16(3), Fornell C. (1992). A National Customer Satisfaction Barometer: The Swedish Exerience. Journal of Marketing, 56, Grassia G., Lauro N.C., Scei G. (24). L'analisi dei dati ad intervallo nell'ambito della qualità. Data Mining e Analisi Simbolica. Franco Angeli. Jöreskog K.G. (197). A general method for analysis of covariance structure. Biometrika 57, Lauro N.C., Esosito Vinzi V., Scei G. (21). Visualizzazione e sintesi della Customer Satisfaction in termini di Analisi dei dati Simbolici. Atti del Convegno Intermedio SIS: Processi e metodi statistici di valutazione, Roma. Lewis R.C., Booms B.H. (1983). The Marketing Asects of Quality, in Emerging Persectives on Service Marketing, a cura di Berry L. et al., Tanaka H., Watada J. (1987). Possibilistic linear systems and their alication to the linear regression model. Fuzzy Sets and Systems, 27, Tenenhaus M., Esosito Vinzi V., Chatelin Y., Lauro N.C. (25). PLS ath modelling. Comutational Statistics & Data Analysis, 48, Wold H. (1982). Partial Least Squares, in Kotz & Johnson (eds.), Encycloaedia of Statistical Sciences, John Wiley & Sons, New York, Zadeh L. (1965). Fuzzy sets. Information and Control, 8, Zeithaml V., Parasuraman A., Berry L. (1991). Servire Qualità. McGraw-Hill.

docente: Germana Scepi

docente: Germana Scepi INSEGNAMENTO DI :PIANO DEGLI ESPERIMENTI CORSO DI LAUREA: CLAS docente: Germana Scei Eserimenti in Scienza e Industria I metodi serimentali sono amiamente utilizzati sia nella ricerca scientifica che nel

Dettagli

Verifica di ipotesi: approfondimenti

Verifica di ipotesi: approfondimenti 1. Il -value Verifica di iotesi: arofondimenti Il test si uò effettuare: Determinando reventivamente le regioni di accettazione di H 0 e H 1 er lo stimatore considerato (sulla base del livello α e osservando

Dettagli

Metodi per la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi per la gestione

Metodi per la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi per la gestione Metodi er la riduzione della dimensionalità Strumenti quantitativi er la gestione Emanuele Taufer Introduzione Combinazioni lineari Regressione lineare sulle variabili trasformate Dettaglio teorico Metodi

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1. Il modello robabilistico di Gumbel... 2 2. Le curve di robabilità luviometrica (IDF)... 4 3. La relazione intensità-durata delle

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1. Modelli robabilistici... Errore. Il segnalibro non è definito. 1.1 Modello di Gumbel... Errore. Il segnalibro non è definito. 1.2.

Dettagli

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni

Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle precipitazioni Le curve di Intensità-Durata-Frequenza (IDF) delle reciitazioni INDICE 1.! Modelli robabilistici... 2! 1.1! Modello di Gumbel... 2! 1.2.! Modello GEV... 3! 2.! Le curve di robabilità luviometrica (IDF)...

Dettagli

La probabilità. f n. evidentemente è 0 ( E)

La probabilità. f n. evidentemente è 0 ( E) La robabilità Definizione - Eserimento aleatorio Ogni fenomeno del mondo reale al quale associare una situazione di incertezza. Es: Lancio di un dado, estrazioni numeri della tombola, ecc. Definizione

Dettagli

Altri Modelli di Information Retrieval

Altri Modelli di Information Retrieval Altri Modelli di Information Retrieval Fuzzy IR Modello Booleano Esteso Roberto Basili Basi di Dati Distribuite a.a. 2004-2005 1 Modelli Insemistici Il modello booleano e semlice ed elegante ma imone un

Dettagli

I NUMERI INDICI. Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, dipendenza o interdipendenza, ecc.)

I NUMERI INDICI. Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, dipendenza o interdipendenza, ecc.) NUMER NDC Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, diendenza o interdiendenza, ecc.) si utilizzano er confrontare grandezze nel temo e nello sazio e sono dati dal raorto

Dettagli

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento rmato Precomresso / 2015-16 Progetto di travi in c.a. isostatiche Il fuso

Dettagli

Esercizi proposti - Gruppo 7

Esercizi proposti - Gruppo 7 Argomenti di Matematica er l Ingegneria - Volume I - Esercizi roosti Esercizi roosti - Gruo 7 1) Verificare che ognuina delle seguenti coie di numeri razionali ( ) r + 1, r + 1, r Q {0} r ha la rorietà

Dettagli

Domanda e Offerta Viki Nellas

Domanda e Offerta Viki Nellas omanda e Offerta Viki Nellas Esercizio 1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato er un dato bene sono risettivamente: d 50 2 e s 10 a) eterminate il rezzo e la quantità di equilibrio. b) eterminate

Dettagli

TFA A048. Matematica applicata. Incontro del 28 aprile 2014, ore 15-17

TFA A048. Matematica applicata. Incontro del 28 aprile 2014, ore 15-17 TFA A048. Matematica alicata Incontro del 8 arile 04, ore 5-7 Aunti di didattica della matematica alicata all economia e alla finanza. Alicazioni dell analisi (funzioni in iù variabili) a roblemi di Economia

Dettagli

Classe 2Obi Competenze di Matematica 5 Ottobre 2016

Classe 2Obi Competenze di Matematica 5 Ottobre 2016 Classe 2Obi Cometenze di Matematica 5 Ottobre 2016 1. Si considerino gli insiemi I = {x 1,x 2,x 3,x 4,x 5,x 6,x 7 } e F = {,,,, } e sia la relazione R : I! F definita come segue: R = {(x 1, ), (x 2, ),

Dettagli

LA LORDIZZAZIONE DEI REDDITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 2005

LA LORDIZZAZIONE DEI REDDITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 2005 WORKING PAPER No 478 Marzo6 LA LORIZZAZIONE EI REITI NETTI IRPEF: STRUMENTI PER LA MICROSIMULAZIONE SUL 5 Simone Pellegrino iartimento di scienze economiche e finanziarie G. Prato Università di Torino

Dettagli

Cinematica grafica C.R P 2

Cinematica grafica C.R P 2 inematica grafica ome già evidenziato in recedenza, in alternativa alla formulazione analitica e limitatamente ai roblemi iani, è ossibile dare del roblema cinematico una formulazione grafica, che in qualche

Dettagli

Introduzione a rischio e rendimento

Introduzione a rischio e rendimento CAPITOLO 8 Introduzione a rischio e rendimento Semlici PROBLEMI 1. Il risultato atteso è 100 e il rendimento atteso è zero. La varianza è 20 000 (ercentuale al quadrato) e lo scarto quadratico medio è

Dettagli

Prof. Ing. Francesco Canestrari

Prof. Ing. Francesco Canestrari Diartimento ICEA Sezione Infrastrutture Università Politecnica delle Marche IL FENOMENO SONORO COMPRESSIONI RAREFAZIONI FENOMENO SONORO MEZZO ELASTICO + SORGENTE SONORA Trasmissione d energia, attraverso

Dettagli

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Eduardo R. Caianiello Circolo di Matematica e Fisica Diartimento di Fisica E.R. Caianiello Università di Salerno Premio Eduardo R. Caianiello

Dettagli

Capitolo 2. Funzioni

Capitolo 2. Funzioni Caitolo 2 Funzioni 2.1. De nizioni Un concetto di fondamentale imortanza è quello di funzione. roosito la seguente de nizione: Vale a questo De nizione 10 Dati due insiemi (non vuoti) X e Y, si chiama

Dettagli

a 11 s 1 + a 12 s a 1n s n = b 1 a 21 s 1 + a 22 s a 2n s n = b 2..

a 11 s 1 + a 12 s a 1n s n = b 1 a 21 s 1 + a 22 s a 2n s n = b 2.. Matematica II 020304 Ogni sistema di m equazioni lineari in n incognite x 1 x 2 x n si uo raresentare nella forma a 11 x 1 + a 12 x 2 + + a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x 2 + + a 2n x n = b 2 a m1 x 1

Dettagli

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA Esercizio : Scelta ottimale di un monoolista e imoste Si consideri un monoolista con la seguente funzione di costo totale: C ( ) = 400 + + 0 0 La domanda

Dettagli

INTRODUZIONE INTRODUZIONE

INTRODUZIONE INTRODUZIONE INTRODUZIONE INTRODUZIONE Numerose strutture del anorama urbano che ci circonda (edifici civili e industriali, onti, oere di sostegno, ecc.) sono fondate su ali. Il ricorso a fondazioni rofonde si rende

Dettagli

TEORIA DELLA PROBABILITÁ

TEORIA DELLA PROBABILITÁ TEORIA DELLA PROBABILITÁ Cenni storici i rimi arocci alla teoria della robabilità sono della metà del XVII secolo (Pascal, Fermat, Bernoulli) gli ambiti di alicazione sono i giochi d azzardo e roblemi

Dettagli

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica 13. Regressione lineare parametrica Esistono numerose occasioni nelle quali quello che interessa è ricostruire la relazione di funzione che lega due variabili, la variabile y (variabile dipendente, in

Dettagli

INTRODUZIONE. L obiettivo centrale della tesi consiste nell analizzare, attraverso una opportuna tecnica

INTRODUZIONE. L obiettivo centrale della tesi consiste nell analizzare, attraverso una opportuna tecnica INTRODUZIONE L obiettio centrale della tesi consiste nell analizzare attraerso una oortuna tecnica statistica denominata ANALISI DELLE COMPONENTI PRINCIPALI due distinti set di dati relatii allo stato

Dettagli

Comportamento asintotico delle Catene di Markov

Comportamento asintotico delle Catene di Markov Comortamento asintotico delle Catene di Markov In queste note analizzeremo il comortamento asintotico della catene di Markov a temo discreto omogenee, con sazio degli stati di dimensione finita. I risultati

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi in c.a.p.

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi in c.a.p. Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Serbatoi in c.a.. Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ I SERBATOI

Dettagli

LE FUNZIONI ECONOMICHE

LE FUNZIONI ECONOMICHE M A R I O G A R G I U L O LE FUNZIONI EONOMIHE APPLIAZIONE DELL ANALISI MATEMATIA FUNZIONI EONOMIHE L economia è lo studio di come imiegare, con maggior convenienza, il denaro di cui si disone er raggiungere

Dettagli

La regressione fuzzy. Capitolo I limiti della regressione classica. a cura di Fabrizio Maturo

La regressione fuzzy. Capitolo I limiti della regressione classica. a cura di Fabrizio Maturo Capitolo 14 La regressione fuzzy a cura di Fabrizio Maturo 14.1 I limiti della regressione classica L analisi di regressione offre una possibile soluzione per studiare l effetto di una o più variabili

Dettagli

CALCOLO DELLE PROBABILITÀ. 1. La probabilità che una candela accesa si spenga è p = 1, perché è assolutamente certo che si esaurirà.

CALCOLO DELLE PROBABILITÀ. 1. La probabilità che una candela accesa si spenga è p = 1, perché è assolutamente certo che si esaurirà. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ -Definizione di robabilità -Legge additiva (eventi disgiunti) -Probabilità totale -Eventi comosti -Eventi indiendenti -Legge moltilicativa -Probabilità comoste - -Definizione

Dettagli

I p. I teoremi dell'economia del benessere. Politica economica CLEC/M Efficienza paretiana e concorrenza perfetta.

I p. I teoremi dell'economia del benessere. Politica economica CLEC/M Efficienza paretiana e concorrenza perfetta. Efficienza aretiana e concorrenza erfetta lberto agnai Università G. D nnunzio Facoltà di Economia htt://bagnai.org Efficienza ed equità: il criterio aretiano I due teoremi dell economia del Le iotesi

Dettagli

TRASFORMAZIONI LINEARI SUL PIANO

TRASFORMAZIONI LINEARI SUL PIANO TRASFORMAZIONI LINEARI SUL PIANO Sono trasformazioni lineari tutte le trasformazioni del tio: a b c d in forma matriciale: X A X B, cioè a c b d Dove a A c b d è la matrice della trasformazione. Se il

Dettagli

Sistemi di particelle identiche

Sistemi di particelle identiche Sistemi di articelle identiche 1. Princiio di indistinguibilità Due articelle si dicono identiche se hanno le stesse caratteristiche fisiche, quali massa, sin, carica elettrica, momento magnetico. Col

Dettagli

DISTRIBUZIONE di PROBABILITA. Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che può assumere i

DISTRIBUZIONE di PROBABILITA. Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che può assumere i DISTRIBUZIONE di PROBABILITA Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che uò assumere i valori: ; ;, n al verificarsi degli eventi incomatibili e comlementari: E ; E ;..;

Dettagli

Esempio Le preferenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U = x 1 x 2. Il suo reddito è pari a 400 con p 1 = 4 e p 2 = 10.

Esempio Le preferenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U = x 1 x 2. Il suo reddito è pari a 400 con p 1 = 4 e p 2 = 10. 4. Effetto reddito ed effetto sostituzione Esemio Le referenze di un consumatore sono descritte dalla funzione di utilità U. Il suo reddito è ari a 400 con 4 e 0. a) Determinare la scelta ottima e come

Dettagli

Indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcune tipologie di famiglie Anni

Indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcune tipologie di famiglie Anni 20 Febbraio 2007 Premessa Indicatori della dinamica dei rezzi al consumo er alcune tiologie di famiglie Anni 2001-2006 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Informazioni e chiarimenti

Dettagli

Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva

Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Fondamenti di Informatica Ester Zumpano Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Lezione 5 Statistica descrittiva La statistica descrittiva mette a disposizione il calcolo di

Dettagli

Peso atomico (meglio massa atomica)

Peso atomico (meglio massa atomica) Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\termodinamica\leggi dei gas.doc Creato il 26/3/2 7.5 Dimensione file: 4864 byte Andrea Zucchini Elaborato il 22//22 alle ore 5.52, salvato il 22//2 7.52 stamato il

Dettagli

Logistica (mn) 6 CFU Appello del 22 Luglio 2010

Logistica (mn) 6 CFU Appello del 22 Luglio 2010 Logistica (mn) 6 CFU Aello del Luglio 010 NOME: COGNOME: MATR: Avvertenze ed istruzioni: Il comito dura ore e quindici. Non è ermesso lasciare l'aula senza consegnare il comito o ritirarsi. Se dovessero

Dettagli

Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti

Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti ASSOCIAZIONE TERMOTECNICA ITALIANA 56 Congresso Nazionale Naoli, Settembre 2001 Considerazioni termodinamiche sulla termostatazione naturale degli ambienti Ciami M., Fantozzi F., Leccese F., Tuoni G. Diartimento

Dettagli

Dispensa del corso di FLUIDODINAMICA DELLE MACCHINE

Dispensa del corso di FLUIDODINAMICA DELLE MACCHINE Disensa del corso di FLUIDODINAICA DELLE ACCHINE Argomento: Onde di ach e onde d'urto (flusso stazionario, non viscoso di un gas erfetto) Prof. Pier Ruggero Sina Diartimento di Ingegneria Prof. P. R. Sina

Dettagli

Il modello lineare e l analisi della varianza con

Il modello lineare e l analisi della varianza con Il modello lineare e l analisi della varianza con Rocco Micciolo Università di Trento http://hostingwin.unitn.it/micciolo/ ANOVA a 1 via La scomposizione della devianza ANOVA a 1 via e modello lineare

Dettagli

UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO DI RITENUTA

UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO DI RITENUTA 31 Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche Perugia, 9-12 settembre 28 UNA METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA CARATTERIZZAZIONE DELL IDROGRAMMA CONSEGUENTE AL CROLLO PARZIALE DI UNO SBARRAMENTO

Dettagli

in forma matriciale: X = A X + B, cioè Se il det A = ad - bc è diverso da zero, la trasformazione è invertibile e quindi biunivoca; in tal caso la

in forma matriciale: X = A X + B, cioè Se il det A = ad - bc è diverso da zero, la trasformazione è invertibile e quindi biunivoca; in tal caso la TRASFORMAZIONI LINEARI SUL PIANO Sono trasformazioni lineari tutte le trasformazioni del tio: a b c d q in forma matriciale: X A X B, cioè a c b d q Dove a A c b d è la matrice della trasformazione. Se

Dettagli

Domanda e Offerta di mercato

Domanda e Offerta di mercato Domanda e Offerta di mercato 1. Definizione di Mercati Cometitivi 2. La Funzione di Domanda di Mercato 3. La Funzione di Offerta di Mercato 4. Equilibrio e sue caratteristiche 5. L Elasticità 6. Esercizi

Dettagli

La psicologia... della percezione? Introduzione alla Psicologia della Percezione. Neuroscienze Cognitive. Le Neuroscienze...

La psicologia... della percezione? Introduzione alla Psicologia della Percezione. Neuroscienze Cognitive. Le Neuroscienze... 4 Arile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La sicologia... della ercezione? Introduzione alla della Percezione Chiara Della Libera DSNV Università

Dettagli

1/4 Capitolo 4 Statistica - Metodologie per le scienze economiche e sociali 2/ed Copyright 2008 The McGraw-Hill Companies srl

1/4 Capitolo 4 Statistica - Metodologie per le scienze economiche e sociali 2/ed Copyright 2008 The McGraw-Hill Companies srl 1/4 Capitolo 4 La variabilità di una distribuzione Intervalli di variabilità Box-plot Indici basati sullo scostamento dalla media Confronti di variabilità Standardizzazione Statistica - Metodologie per

Dettagli

PROGETTO DI UN FILTRO RC-ATTIVO CON CELLE CONNESSE IN CASCATA Soluzioni

PROGETTO DI UN FILTRO RC-ATTIVO CON CELLE CONNESSE IN CASCATA Soluzioni PROGETTO DI UN FILTRO RC-ATTIVO CON CELLE CONNESSE IN CASCATA Soluzioni Equazioni di rogetto er la cella NF In totale si hanno cinque arametri liberi e tre equazioni da soddisfare. Assumendo C e C 3 come

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione

Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione Statistica Applicata all edilizia: il modello di regressione E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 27 aprile 2009 Indice Il modello di Regressione Lineare 1 Il modello di Regressione Lineare Analisi di regressione

Dettagli

Business Intelligence

Business Intelligence Business Intelligence Data Mining Introduzione al Data Mining Il Data Mining è la risosta tecnologica all esigenza di saer analizzare e ricavare conoscenze utili, dalle enormi quantità di dati grezzi che

Dettagli

Modulo 1: ALTIMETRIA LE PROIEZIONI QUOTATE RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA. Corso di TOPOGRAFIA

Modulo 1: ALTIMETRIA LE PROIEZIONI QUOTATE RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA. Corso di TOPOGRAFIA LE RAPPRESENTAZIONI NATURALI E CONVENZIONALI I.T.G. Forcellini Corso di TOPOGRAFIA Prof. Sommacal Fabio Modulo 1: ALTIMETRIA Coyright 2009 Zanichelli editore S..A., Bologna [6629] RAPPRESENTAZIONI 3D Possiamo

Dettagli

Economia politica Lezione 7

Economia politica Lezione 7 Economia olitica Lezione 7 Sostamenti lungo la curva di domanda Sostamenti della curva di domanda L elasticità della domanda Risetto al rezzo Risetto al reddito Risetto al rezzo degli altri beni Frank:

Dettagli

Effetto di carico in corrente continua e in regime variabile

Effetto di carico in corrente continua e in regime variabile Effetto di carico in corrente continua e in regime variabile Generalità Misurare la tensione tra due nodi richiede, naturalmente, che lo strumento sia interessato dalla medesima tensione, e quindi che

Dettagli

NUMERI RAZIONALI E REALI

NUMERI RAZIONALI E REALI NUMERI RAZIONALI E REALI CARLANGELO LIVERANI. Numeri Razionali Tutti sanno che i numeri razionali sono numeri del tio q con N e q N. Purtuttavia molte frazioni ossono corrisondere allo stesso numero, er

Dettagli

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Microeconomia rof. Barigozzi ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Si immagini un individuo che ha a disosizione un budget di 500 euro e deve decidere come allocare tale budget tra un bene, che ha un

Dettagli

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI.

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI. ESERCIZI SULL DINMIC DI CRPI RIIDI. Risoluzione mediante equazioni di Lagrange, equilibrio relativo (forze aarenti), stazionarietà del otenziale U; stabilità dell equilibrio e analisi delle iccole oscillazioni.

Dettagli

Capitolo 6 La distribuzione normale

Capitolo 6 La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

ANALISI DELLE SERIE STORICHE

ANALISI DELLE SERIE STORICHE ANALISI DELLE SERIE STORICHE De Iaco S. s.deiaco@economia.unile.it UNIVERSITÀ del SALENTO DIP.TO DI SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE FACOLTÀ DI ECONOMIA 24 settembre 2012 Indice 1 Funzione di

Dettagli

Un'analisi dei dati testuali con informazioni esterne: le definizioni di "qualità"

Un'analisi dei dati testuali con informazioni esterne: le definizioni di qualità Un'analisi dei dati testuali con informazioni esterne: le definizioni di "qualità" Simona Balbi Diartimento di Matematica e Statistica, Università di Naoli "Federico II" Giusee Giordano Diartimento di

Dettagli

Capitolo 1 Esercizi svolti

Capitolo 1 Esercizi svolti Caitolo 1 sercizi svolti sercizio 1.1 Il mercato del frumento oera in condizioni di concorrenza erfetta e le curve di domanda e offerta sono: = 1500-5 = 600 + 4 dove è esresso in /quintali e in milioni

Dettagli

Modelli dei Sistemi di Produzione Modelli e Algoritmi della Logistica 2010-11

Modelli dei Sistemi di Produzione Modelli e Algoritmi della Logistica 2010-11 Modelli dei Sistemi di Produzione Modelli e lgoritmi della Logistica 00- Scheduling: Macchina Singola CRLO MNNINO Saienza Università di Roma Diartimento di Informatica e Sistemistica Il roblema /-/ w C

Dettagli

lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) Verosimiglianza: L = = =. Parte dipendente da β 0 e β 1

lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) Verosimiglianza: L = = =. Parte dipendente da β 0 e β 1 lezione n. 6 (a cura di Gaia Montanucci) METODO MASSIMA VEROSIMIGLIANZA PER STIMARE β 0 E β 1 Distribuzione sui termini di errore ε i ε i ~ N (0, σ 2 ) ne consegue : ogni y i ha ancora distribuzione normale,

Dettagli

Pls- Path Modeling: teoria e applicazioni

Pls- Path Modeling: teoria e applicazioni Pls- Path Modeling: teoria e applicazioni Metodi statistici per la Valutazione Prof.ssa Simona Balbi Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Università di Napoli Federico II E- mail: maria.spano@unina.it

Dettagli

Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo periodo

Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo periodo Corso di Economia Politica rof. S. Paa Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell offerta. Breve e lungo eriodo Facoltà di Economia Università di Roma La Saienza L equilibrio tra domanda e offerta Sovraoniamo

Dettagli

PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI

PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI PLASTICITA IN RIFERIMENTO AI TERRENI Es. rovino soggetto a rova di comressione monoassiale σ a σ a σ R R σ Y Y σ a O ε a OY: deformazioni reversibili, comortamento elastico (comortamento lineare er deformazioni

Dettagli

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a:

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a: Esercizi Si consideri il serbatoio schematicamente raresentato in Fig., in cui è contenuto un gas avente inizialmente (cioè al temo t=0) temeratura T o =0F e ressione oi =0si. Il serbatoio è collegato

Dettagli

Valutazione dei consumi globali di energia di un sistema

Valutazione dei consumi globali di energia di un sistema CAPITOLO 1 Valutazione dei consumi globali di energia di un sistema Il sistema a cui faremo generalmente riferimento in questo corso sarà uno stabilimento di azienda manifatturiera, ma tutte le considerazioni

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE ( 1 ) Risolvendo il sistema lineare ( 1 ) rispetto alle incognite x, y si ottiene: = e

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE ( 1 ) Risolvendo il sistema lineare ( 1 ) rispetto alle incognite x, y si ottiene: = e Generalità sulle affinità TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE Chiamasi affinità o trasformazione lineare una corrisondenza biunivoca tra due iani o tra unti dello stesso iano che trasforma rette in rette conservando

Dettagli

LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE

LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE M. GAMBINI: CENTRALI TERMOELETTRICHE LE CENTRALI CON CICLO A VAPORE 3.7.2 La regolazione di otenza e la valutazione delle restazioni a carico arziale Finora la trattazione, sia teorica che alicativa, ha

Dettagli

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla Introduzione E la generalizzazione del modello di regressione lineare semplice: per spiegare il fenomeno d interesse Y vengono introdotte p, con p > 1, variabili esplicative. Tale generalizzazione diventa

Dettagli

Domanda di lavoro ed equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza perfetta

Domanda di lavoro ed equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza perfetta Domanda di lavoro ed equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza erfetta Giusee Vittucci Marzetti 17 febbraio 2017 a domanda di lavoro in concorrenza erfetta a domanda di lavoro è una domanda di tio

Dettagli

Lezione 14 Il mercato e il prezzo: Il meccanismo delle domanda e dell offerta

Lezione 14 Il mercato e il prezzo: Il meccanismo delle domanda e dell offerta Corso di Scienza Economica (Economia Politica) rof. G. Di Bartolomeo Lezione 14 Il mercato e il rezzo: Il meccanismo delle domanda e dell offerta Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo

Dettagli

Gli attori della vita economica L azienda come istituzione economica

Gli attori della vita economica L azienda come istituzione economica Danila Travaglio Università degli Studi di Messina E-mail: danilatravaglio@libero.it Tel: 3200272964 Ricevimento: Venerdì doo la lezione e revio auntamento Le origini dell Economia Aziendale L E.A. come

Dettagli

MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI

MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI MOTI QUASI UNIDIMENSIONALI Nei moti quasi unidimensionali si iotizza la costanza del valore di tutte le grandezze termofluidodinamiche su ciascuna suerficie ermeabile aartenente alla suerficie esterna

Dettagli

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE APPENDICE A5 GIUNO INCOAOA SEPICE SORAPPOSIZIONE SIERICO: SOECIAZIONE DI AGIO E FESSIONE; SOECIAZIONE DI SFORZO NORAE A5.1. Problema di equilibrio Si esamina il roblema di equilibrio di un giunto incollato

Dettagli

Il Modello ACSI. American Customer Satisfaction Index

Il Modello ACSI. American Customer Satisfaction Index Il Modello ACSI American Customer Satisfaction Index Cos è la customer satisfaction La Satisfaction deriva dal confronto fra l atteso e il percepito La soddisfazione relativa ad una specifica transazione

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

Statistica per le ricerche di mercato

Statistica per le ricerche di mercato Università degli studi della Tuscia Dipartimento di Economia e Impresa Statistica per le ricerche di mercato a.a. 2014/15 Prof.ssa Tiziana Laureti 01. Introduzione al corso 1 Statistica per le ricerche

Dettagli

Procedura per la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti

Procedura per la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti Procedura er la Risoluzione di Integrali Razionali Fratti Matteo Tugnoli Marc, 0 Di seguito illustriamo una breve rocedura da alicare nel caso di integrazione di frazioni comoste da olinomi di differenti

Dettagli

NUMERI RAZIONALI E REALI

NUMERI RAZIONALI E REALI NUMERI RAZIONALI E REALI CARLANGELO LIVERANI. Numeri Razionali Tutti sanno che i numeri razionali sono numeri del tio q con N e q N. Purtuttavia molte frazioni ossono corrisondere allo stesso numero, er

Dettagli

Modellazione dinamica per il controllo di processo. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano

Modellazione dinamica per il controllo di processo. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano L2 Modellazione dinamica er il controllo di rocesso Davide Manca Strumentazione e Controllo di Imianti Chimici Politecnico di Milano L2 Dinamica di rocesso Il controllo di rocesso richiede la conoscenza

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Modellazione su base fisica Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 05 09300 email: crossi@deis.unibo.it Modelli e modellistica Motivazioni

Dettagli

ANALISI DEL CONTATTO DI BORDO IN INGRANAGGI CILINDRICI

ANALISI DEL CONTATTO DI BORDO IN INGRANAGGI CILINDRICI ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L ANALISI DELLE SOLLECITAZIONI XXXIV CONVEGNO NAZIONALE 14 17 SETTEMBRE 25, POLITECNICO DI MILANO ANALISI DEL CONTATTO DI BORDO IN INGRANAGGI CILINDRICI V. Pinto a, C. Santus

Dettagli

Programma di Matematica Anno Scolastico 2014/2015 Classe 2M

Programma di Matematica Anno Scolastico 2014/2015 Classe 2M Programma di Matematica Anno Scolastico 04/05 Classe M Modulo : Richiami calcolo letterale Il rodotto notevole di una somma er una di erenza (a+b)(a (a + b) : Cubo di un binomio (a + b) : b): Quadrato

Dettagli

6. Partial Least Squares (PLS)

6. Partial Least Squares (PLS) & C. Di Natale: (PLS) Partial Least Squares PLS toolbox di MATLAB 1 Da PCR a PLS approccio geometrico Nella PCR la soluzione del problema della regressione passa attraverso la decomposizione della matrice

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione L. Boni Variabile casuale In teoria della probabilità, una variabile casuale (o variabile aleatoria o variabile stocastica o random variable)

Dettagli

Principi di Economia Microeconomia. Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio. Soluzioni

Principi di Economia Microeconomia. Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio. Soluzioni Princii di Economia Microeconomia Esercitazione 1 Domanda, Offerta ed Equilibrio Soluzioni Maria Tsouri Novembre 1 1. Raresentate graficamente le seguenti funzioni di domanda e di offerta: (a) d =1-P Calcoliamo

Dettagli

Calcolo Parallelo. Valutazione dell efficienza di algoritmi e software in ambiente parallelo. Prof. Alessandra d Alessio.

Calcolo Parallelo. Valutazione dell efficienza di algoritmi e software in ambiente parallelo. Prof. Alessandra d Alessio. Calcolo Parallelo Valutazione dell efficienza di algoritmi e software in ambiente arallelo Prof. Alessandra d Alessio T(1) S() = T() = Seed u Lo seed u misura la riduzione del temo di esecuzione risetto

Dettagli

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 8 Intervalli di confidenza Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana 1 Indice generale Presentazione dell edizione italiana Prefazione xi xiii Capitolo 1 Una introduzione alla statistica 1 1.1 Raccolta dei dati e statistica descrittiva... 1 1.2 Inferenza statistica e modelli

Dettagli

LA LOGICA FUZZY. X X c =1

LA LOGICA FUZZY. X X c =1 LA LOGICA FUZZY La logica fuzzy è una logica non binaria bensì sfumata, che prende spunto dalla filosofia buddistazen, per la quale il mondo viene visto come un qualcosa di continuo, per l appunto di sfumato.

Dettagli

Test delle Ipotesi Parte I

Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi sulla media Introduzione Definizioni basilari Teoria per il caso di varianza nota Rischi nel test delle ipotesi Teoria per il caso di varianza non nota Test

Dettagli

Capitolo 6. La distribuzione normale

Capitolo 6. La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

STATISTICA A K (60 ore)

STATISTICA A K (60 ore) STATISTICA A K (60 ore) Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it Richiami sulla regressione Marco Riani, Univ. di Parma 1 MODELLO DI REGRESSIONE y i = a + bx i + e i dove: i = 1,, n a + bx i rappresenta

Dettagli

Statistica. Capitolo 12. Regressione Lineare Semplice. Cap. 12-1

Statistica. Capitolo 12. Regressione Lineare Semplice. Cap. 12-1 Statistica Capitolo 1 Regressione Lineare Semplice Cap. 1-1 Obiettivi del Capitolo Dopo aver completato il capitolo, sarete in grado di: Spiegare il significato del coefficiente di correlazione lineare

Dettagli

Ma il costo marginale è pari al costo del lavoro per unità di prodotto, ovvero al rapporto tra produttività marginale e salario unitario.

Ma il costo marginale è pari al costo del lavoro per unità di prodotto, ovvero al rapporto tra produttività marginale e salario unitario. Caitolo 4 Il fattore lavoro agina CAPITOO 4 I FATTORE AVORO Nel breve eriodo (solo il fattore lavoro variabile) l imresa uguaglia il costo marginale al ricavo marginale. Ma il costo marginale è ari al

Dettagli

Metodi di analisi statistica multivariata

Metodi di analisi statistica multivariata Metodi di analisi statistica multivariata lzo V

Dettagli

Moto Monodimensionale in Condotti

Moto Monodimensionale in Condotti Diartimento di Ingegneria Industriale Moto Monodimensionale in Condotti Fluido Comrimibile - eoria Fig a Fig B Fig. A Moti D Comrimibili- ermodinamica Scuola di Ingegneria Corso di e Macchine A.A. 3 4

Dettagli